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15/08/2009, 11:17

BlitzKrieg ha scritto:

Non era propio un segreto, ne` sono venuto a conoscenza da Scientific American, ed era propio sulla copertina 1 o probabilmente 2 anni fa

Infatti il video si riferisce chiaramente allo Svalbard Global Seed Vault, una banca dei semi finanziata dal governo norvegese insieme alla fondazione Gates, la quale eroga 30.000.000 di dollari annui per la manutenzione...
Non è mai stato un segreto:
http://it.wikipedia.org/wiki/Svalbard_Global_Seed_Vault

15/08/2009, 11:54

sanje ha scritto:

Sono d'accordo che è stato costruito per motivi precauzionali, sono meno d'accordo se qualcuno vuole accostarlo per forza di cose con il 2012.

Comunque ci puo stare una conserva di questo tipo. Non si sa mai e non parlo del 2012.


Quoto.
Va be che ormai qualunque cosa viene accostata al 2012 [xx(]

15/08/2009, 12:20

robs79 ha scritto:

E stato interamente finanziato da Rockfeller


Beh, certa gente non finanzia progetti senza motivo o tanto per fare del mecenatismo. Peccato che scopriranno amaramente che i loro sforzi non gli garantiranno di farla franca stavolta. [:)]

26/08/2009, 10:26

sinceramente credo che il progetto sia troppo megalomane per una previsione che non si basa quasi su nulla. Il governo di quello stato avrà speso migliaia di milioni di dollari per realizzare una struttura del genere e per cosa per una previsione di un popolo vissuto 1000 anni fa?. Secondo me ancora una volta è un qualcosa per far scattare in noi la paura di una morte imminente. E quelle riprese secondo me sono fatte sulla neve (per indicarci "l'entrata") e il buncker sarà da qualche altra parte, non in Norvegia magari...

26/08/2009, 10:31

è vecchia e non serve per le persone
[xx(]

26/08/2009, 10:50

illlusionista ha scritto:

sinceramente credo che il progetto sia troppo megalomane per una previsione che non si basa quasi su nulla. Il governo di quello stato avrà speso migliaia di milioni di dollari per realizzare una struttura del genere e per cosa per una previsione di un popolo vissuto 1000 anni fa?. Secondo me ancora una volta è un qualcosa per far scattare in noi la paura di una morte imminente. E quelle riprese secondo me sono fatte sulla neve (per indicarci "l'entrata") e il buncker sarà da qualche altra parte, non in Norvegia magari...
Nessun governo in mezzo a sta' cosa!!!

26/08/2009, 11:05

ah nessun governo in mezzo. Si costuisce un bunker così. Ma per favore

26/08/2009, 11:17

Quando ci sono persone ricche ma sopratutto potenti si puo' costruire quando e dove si vuole fattene una ragione.

26/08/2009, 12:20

Angeldark ha scritto:

BlitzKrieg ha scritto:

Non era propio un segreto, ne` sono venuto a conoscenza da Scientific American, ed era propio sulla copertina 1 o probabilmente 2 anni fa

Infatti il video si riferisce chiaramente allo Svalbard Global Seed Vault, una banca dei semi finanziata dal governo norvegese insieme alla fondazione Gates, la quale eroga 30.000.000 di dollari annui per la manutenzione...
Non è mai stato un segreto:
http://it.wikipedia.org/wiki/Svalbard_Global_Seed_Vault

ragazzi, voi siete TROPPO informati
rendetevi conto che esiste pure la gente meno informata (come me) [:D]

comunque tra meteorite, tempeste solari, riscaldamento globale e altri imminenti disastri... a qualcosa dovrà pur servire [:p]

26/08/2009, 16:45

cagliari79 ha scritto:


comunque tra meteorite, tempeste solari, riscaldamento globale e altri imminenti disastri... a qualcosa dovrà pur servire [:p]


si all'istituto di agraria che l'ha commissionato per salvaguardare tutte le sementi elette coiltivate nel mondo che vengono aggiornate in tempo reale

14/05/2012, 13:40

Potrebbe esserci un legame con quanto stanno facendo in Germania?!


Codice a barre per riconoscere gli esseri viventi
Inizia la Germania con la classificazione dell'intera flora tedesca

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MILANO - L’obiettivo è quello di riconoscere piante e animali attraverso un codice a barre. Proprio come fa la cassiera al supermercato, quando «legge» il prezzo di un prodotto passandolo rapidamente sotto uno scanner. Un sistema veloce, poco costoso e molto efficace. Per gli esseri viventi la cosa è molto più complicata ma il codice non può essere altro che il loro Dna, visto che ognuno ne possiede uno proprio, unico e diverso da quello di tutti gli altri. Ora in Germania si è dato vita a un progetto che ha l’ambizione di giungere alla classificazione, con un codice a barre, dell’intera flora tedesca. La sfida è enorme: ci sono circa 4 mila specie di piante nonché 1.300 specie di muschi e felci.

UN SISTEMA UNIVERSALE - L’idea di utilizzare tratti di Dna per identificare una pianta prese origine già negli anni Novanta ma è nel 2009 che venne raggiunto un consenso internazionale per standardizzare un sistema universale che utilizzi il Dna come codice a barre, per l’identificazione delle oltre 400 mila specie di piante al mondo. Certo, non l’intero Dna di ogni individuo (un’operazione che sarebbe inapplicabile, lunga e costosa) ma alcuni suoi brevi settori, in grado però di essere sufficientemente precisi nel caratterizzare una specie per poter essere distinta da un’altra. Tuttavia determinare quali parti del Dna della pianta utilizzare come identificatore univoco, è stata e rimane una questione spinosa. E venti istituti in tutto il mondo nel 2009 hanno selezionato due regioni genomiche formate dai geni considerati i migliori candidati da cui partire per generare i dati del codice a barre.

CODICE GENETICO - Il progetto su cui zoologi e botanici stanno collaborando in Germania va sotto la sigla di Gbol (German Barcode of Life) ed è coordinato dal Museo Alexander Koenig di Bonn. I botanici dall'Università di Bonn hanno iniziato dalla flora. «Nel Dna degli esseri viventi abbiamo individuato sezioni da utilizzare come Dna Barcode che, pur essendo quasi identiche all'interno di una certa specie, differiscono tra le varie specie», spiega Dietmar Quandt dell'Istituto Nees per la biodiversità delle piante all'Università della capitale tedesca. «In base a questi indicatori possiamo quindi identificare specie senza ambiguità e in modo relativamente veloce». Il risultato di questa analisi assomiglia a un codice a barre del supermercato, solo che esso non è in bianco e nero, ma in quattro colori, ciascuno corrispondente a una delle quattro lettere del codice genetico.

AUTOMATICO E PIÙ VELOCE - «Il sequenziamento del Dna è completamente automatizzato, rispetto alle tradizionali osservazioni per comprendere di quale pianta si tratti, e consente di identificare le piante molto più velocemente. Inoltre non abbiamo bisogno di piante fiorite e complete», aggiunge Stefanie Winter, componente del gruppo di ricerca. «Un piccolo frammento, per esempio di foglia, è sufficiente per l'identificazione della specie basata sui suoi marcatori genetici». Nel progetto Gbol gli scienziati vogliono innanzitutto creare una raccolta di materiale campione per la classificazione delle specie (più di 5 mila) : un'iniziativa concordata con i musei di storia naturale e le organizzazioni di tutela della natura.

LINNEO IN PENSIONE - L’identificazione della flora attraverso il Dna Barcode è destinata a rendere più facile il monitoraggio ambientale. Per esempio a verificare come singole specie rispondono ai cambiamenti climatici, oppure come alcune specie vengono sostituite da organismi viventi che sono stati importati da altri Paesi, o ancora quali specie sono minacciate di estinzione. «I codici a barre del Dna possono semplificare e velocizzare notevolmente tali studi», conclude Quandt. «E il sistema binomiale in latino del grande Linneo, per la classificazione degli esseri viventi, che ci accompagna dal Settecento, andrà forse in pensione, dopo una gloriosa carriera».

Massimo Spampani

Fonte: http://www.corriere.it/scienze_e_tecnol ... 0d3f.shtml



Prima costruiscono basi sotterranee tra cui il tunnel delle isole svalbard, poi svolgono un'attività di questo genere. Per me le cose possono essere collegate.

Forse allora anche la 'vecchia' arca di noè fu il risultato di una operazione analoga a questa.. svolta più di 10.000 anni fa per la salvaguardia della sopravvivenza umana dopo il cataclisma ricordato come Diluvio Universale. Ma allora, oggi, a cosa si stanno preparando?!

14/05/2012, 15:25

In questi due video si vede l'interno dell'installazione denominata Global seed vault:



http://www.svalbard2009.it/ultime-sulle ... ard-video/

Questo è il sito ufficiale:
http://www.nordgen.org/sgsv/
Nel sito sono segnalati links dai quali si capisce che è in corso una grande cooperazione internazionale volta a proteggere la biodiversità del pianeta...

http://www.nordgen.org/index.php/en/con ... w/full/629
http://www.bioversityinternational.org/
http://www.vir.nw.ru/
Ultima modifica di Angel_ il 14/05/2012, 15:36, modificato 1 volta in totale.

14/05/2012, 15:36

Atlanticus81 ha scritto:

Forse allora anche la 'vecchia' arca di noè fu il risultato di una operazione analoga a questa.. svolta più di 10.000 anni fa per la salvaguardia della sopravvivenza umana dopo il cataclisma ricordato come Diluvio Universale. Ma allora, oggi, a cosa si stanno preparando?!



Forse al post-desertificazione. Cioè alla "nuova era" in cui
ci sarà bisogno dei "semi" per poter ripartire da zero.

14/05/2012, 16:19

a me risulta che il fine non è così apocalittico come si vorrebbe dire...:

poichè si sono ingegnerizzate geneticamente molte piante per avere dei semi come vogliono loro (già da ora i semi si devono acquistare, non si possono ricavare dalle piante cresciute, mi pare non servano più a nulla)
e dato che stanno modificando ampiamente l'ambiente vegetale terrestre, questa che hanno approntato è una specie di banca dati, nel caso che accada la fine del mondo vegetale, quello naturale e spontaneo...

Re: IL BUNKER IN NORVEGIA ESISTE

25/10/2020, 15:54

In caso di apocalisse sappiamo dove andare a prendere i biscotti! [:D]


Oreo ha costruito un bunker per proteggere i suoi biscotti in caso di apocalisse


In caso di apocalisse sulla Terra, i pochi sopravvissuti potrebbero "consolarsi" con dei deliziosi biscotti Oreo. La famosa azienda produttrice di dolciumi, infatti, ha affermato di aver costruito un caveau di cemento in Norvegia per proteggere i suoi biscotti in caso di apocalisse.

Nello specifico, la geniale mossa di marketing è una sorta di "precauzione" per l'asteroide che potrebbe schiantarsi sulla Terra il giorno delle elezioni, che passerà vicino al nostro pianeta il 2 novembre (ovviamente non c'è nulla di cui preoccuparsi c'è una probabilità dello 0,41%). In un video promozionale Oreo spiega che l'idea è venuta da un semplice messaggio.

Un utente di Twitter, infatti, ha chiesto alla pagina ufficiale chi avrebbe salvato gli Oreo in caso dell'impatto con l'asteroide. Ora, secondo il video (che potrete raggiungere a questo indirizzo), il bunker di cemento - che ha preso ispirazione da altri rifugi apocalittici della zona - contiene una scorta degli iconici biscotti e una copia della ricetta.

"Come ulteriore precauzione, le confezioni Oreo sono avvolte in mylar, un materiale che può resistere a temperature da -62 a 140 gradi Celsius ed è impermeabile alle reazioni chimiche, all'umidità e all'aria, mantenendo i biscotti freschi e protetti per gli anni a venire", affermano nel filmato. Insomma, adesso possiamo dormire sogni tranquilli: in caso di estinzione della razza umana gli Oreo saranno (per fortuna!) salvi.


https://tech.everyeye.it/notizie/oreo-c ... 76726.html
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