16/05/2012, 11:58
16/05/2012, 12:39
iLGambero ha scritto:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05 ... te/231151/
Secondo me bisognerebbe cominciare a ipotizzare il reato di crimini contro l'umanità a danno della Grecia.
Parlare di greci fannulloni, evasori, che hanno truffato i conti, e altri luoghi comuni, non può giustificare quanto sta accadendo.
Si ipotizza un futuro per un intero paese, dove i cittadini saranno ridotti alla schiavitù per pagare gli interessi (salatissimi) alle banche tedesche, inglesi, francesi, e anche italiane (e di altri paesi), compresa la svendita delle ricchezze del paese e dei beni pubblici.
In un mondo dove tutti i principali paesi industrializzati hanno debiti esteri non più solvibili ormai (compresa Germania, UK, Francia, USA e in parte Cina), che senso ha tutto questo?
Ma se tutti sono indebitati fino al collo, che fine hanno fatto i soldi? Sono mai esistiti questi soldi?
Allora diciamo che lo strozzinaggio è legale... perché può fare strozzinaggio una banca tedesca, o una banca d'affari americana (che presta a tassi da usura ad un paese, rifilandogli magari anche spazzature varie, ben sapendo che non potrà restituire il capitale?) e non tizio o caio?
Ma il fatto che questi soldi "prestati" finiscano in corruzione, in appalti truccati e gonfiati (e noi ne sappiamo qualcosa), in commesse del tutto inutili per i paesi... non sono fatti rilevanti?
Ci mancano i carriarmati per capire che si sta invadendo e conquistando un paese che in teoria dovrebbe essere parte dell'UE?
Ma quale crescita... rigore... questo è genocidio, e chi si sta rendendo responsabile, con dichiarazioni che hanno dell'allucinante per cinismo e violenza, dovrebbe essere processato, al pari dei vari dittatorelli (certo, disgustosi anche loro) che con tanto zelo vengono additati nelle pubbliche piazze mediatiche.
16/05/2012, 13:03
16/05/2012, 13:05
16/05/2012, 13:09
16/05/2012, 14:03
rmnd ha scritto:
Prima di incolpare gli altri, i greci dovrebbero incolpare i propri politici e anche sè stessi.
16/05/2012, 16:49
rmnd ha scritto:
Un paese come la Grecia in un momento come questo che non riesce a formare un governo e si parla di andare a nuove elezioni a due settimane dal voto e a pochi mesi dalla nascita del precedente governo?
Prima di incolpare gli altri, i greci dovrebbero incolpare i propri politici e anche sè stessi.
16/05/2012, 17:54
16/05/2012, 18:25
Blissenobiarella ha scritto:
Un prestigioso (valutate voi) quotidiano nazionale oggi titola che "il ritorno alla dracma costerebbe 11000 euro all'anno per ogni europeo". Prima di entrare nel merito, cerchiamo di capire di che cifra stiamo parlando. Non è semplice, perché non è semplice capire cosa si intenda per Europa: di Europe oggi ce ne sono tante, tutte fasulle (Unione Europea, Eurozona), tranne una, quella che c'è sempre stata (almeno in tempi storici). Ma supponiamo che trattandosi di euro l'autore dell'articolo, Ettore Livini, intenda riferirsi all'eurozona. Dunque: secondo i World Development Indicators la popolazione dell'eurozona nel 2010 era di 331.675.464 abitanti (diciamo 332 milioni). Se li moltiplichiamo per 11.000 euro, il risultato è 3.648.430.108.771 euro, cioè 3648 miliardi di euro, cioè... cioè, per capirci, una volta e mezzo il Pil della Germania! Per di più "all'anno", senza specificare per quanti anni...
Ehi, amico!? Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo? Salvare la Grecia ci costerebbe una volta e mezzo il Pil della Germania? Ma la Germania è grande più di 10 volte la Grecia, in termini di Pil! Da dove salta fuori 'sta moltiplicazione per dieci?
Aspetta, te lo dico in un altro modo, per capirci. Se i cittadini dell'eurozona volessero comprarsi l'intera Grecia, questa costerebbe loro un po' più di 800 euro a testa, da pagarsi in un'unica soluzione. Sì, perché sai, tu sei un giornalista, hai studiato altre cose, ma la Grecia rimane pur sempre un 3% o giù di lì del Pil dell'eurozona. Ma come può venirti in mente che la sua uscita provochi uno sconquasso delle proporzioni che tu dici? Sai, stai parlando di una cosa seria, di una cosa che preoccupa la gente, pensaci, verifica, lo so che vai di fretta (sapessi io), ma ci vorrebbe un po' di responsabilità...
Quindi, riassumendo:
1) 11.000 euro a testa per cittadino europeo una bella fava: in realtà, se la Grecia uscisse lo studio UBS dice che i greci (e non gli europei) pagherebbero fra gli 8000 e i 10.000 euro (e questa la dice lunga su come si fa informazione da noi);
2) che poi forse sarebbero quasi la metà, visto che lo scenario "argentino" del quale favoleggia UBS non è supportato dalla teoria della parità relativa dei poteri d'acquisto, che è quella che i mercati usano per fare le previsioni che usano (che non sono quelle che raccontano a voi).
Perché chi fa informazione si comporta con tanta leggerezza (si può dire leggerezza senza offendere nessuno)? Massimo, hai un'opinione? Vuoi chiederlo all'ex-direttore che tu conosci, al nostro editorialista di riferimento? Vuoi chiedere se gli sembra eticamente corretto agire in questo modo in un momento simile? Poi vieni a dirci cosa ti ha risposto, siamo curiosi di saperlo.
Dal canto mio, per una volta voglio astenermi da giudizi, voglio fare il Ponzio Pilato: "Quem vultis dimittam vobis: Livini an Feldstein, qui dicitur Martin?"
I chiodi li porto io.
Attenzione: non sto dicendo che uscire dall'euro sarà una passeggiata. Sto dicendo che c'è chi fornisce cifre assurde, tra l'altro omettendo regolarmente di scontare da queste cifre il costo della permanenza nell'euro. La gente sta morendo, anzi, peggio: si sta ammazzando.
Chi fornisce certe informazioni forse è in buona fede, ma magari, chissà, a modo suo lo sarà stato anche Curcio. Io, purtroppo, da maestrino quale sono devo giudicare dai risultati, alle intenzioni ci pensa Pesce. In questo momento temo sia lievemente imperdonabile fornire un quadro così drammaticamente distorto. Influenzare le aspettative in questo senso non può che concorrere, come ognuno vede, a rendere inutilmente e drammaticamente più pesante il costo di quello che tanto deve succedere. Perché prendersi una responsabilità simile?
Vedremo una smentita?
16/05/2012, 18:45
16/05/2012, 19:09
16/05/2012, 19:36
Blissenobiarella ha scritto:
Un prestigioso (valutate voi) quotidiano nazionale oggi titola che "il ritorno alla dracma costerebbe 11000 euro all'anno per ogni europeo". Prima di entrare nel merito, cerchiamo di capire di che cifra stiamo parlando. Non è semplice, perché non è semplice capire cosa si intenda per Europa: di Europe oggi ce ne sono tante, tutte fasulle (Unione Europea, Eurozona), tranne una, quella che c'è sempre stata (almeno in tempi storici). Ma supponiamo che trattandosi di euro l'autore dell'articolo, Ettore Livini, intenda riferirsi all'eurozona. Dunque: secondo i World Development Indicators la popolazione dell'eurozona nel 2010 era di 331.675.464 abitanti (diciamo 332 milioni). Se li moltiplichiamo per 11.000 euro, il risultato è 3.648.430.108.771 euro, cioè 3648 miliardi di euro, cioè... cioè, per capirci, una volta e mezzo il Pil della Germania! Per di più "all'anno", senza specificare per quanti anni...
Ehi, amico!? Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo? Salvare la Grecia ci costerebbe una volta e mezzo il Pil della Germania? Ma la Germania è grande più di 10 volte la Grecia, in termini di Pil! Da dove salta fuori 'sta moltiplicazione per dieci?
Aspetta, te lo dico in un altro modo, per capirci. Se i cittadini dell'eurozona volessero comprarsi l'intera Grecia, questa costerebbe loro un po' più di 800 euro a testa, da pagarsi in un'unica soluzione. Sì, perché sai, tu sei un giornalista, hai studiato altre cose, ma la Grecia rimane pur sempre un 3% o giù di lì del Pil dell'eurozona. Ma come può venirti in mente che la sua uscita provochi uno sconquasso delle proporzioni che tu dici? Sai, stai parlando di una cosa seria, di una cosa che preoccupa la gente, pensaci, verifica, lo so che vai di fretta (sapessi io), ma ci vorrebbe un po' di responsabilità...
Quindi, riassumendo:
1) 11.000 euro a testa per cittadino europeo una bella fava: in realtà, se la Grecia uscisse lo studio UBS dice che i greci (e non gli europei) pagherebbero fra gli 8000 e i 10.000 euro (e questa la dice lunga su come si fa informazione da noi);
2) che poi forse sarebbero quasi la metà, visto che lo scenario "argentino" del quale favoleggia UBS non è supportato dalla teoria della parità relativa dei poteri d'acquisto, che è quella che i mercati usano per fare le previsioni che usano (che non sono quelle che raccontano a voi).
Perché chi fa informazione si comporta con tanta leggerezza (si può dire leggerezza senza offendere nessuno)? Massimo, hai un'opinione? Vuoi chiederlo all'ex-direttore che tu conosci, al nostro editorialista di riferimento? Vuoi chiedere se gli sembra eticamente corretto agire in questo modo in un momento simile? Poi vieni a dirci cosa ti ha risposto, siamo curiosi di saperlo.
Dal canto mio, per una volta voglio astenermi da giudizi, voglio fare il Ponzio Pilato: "Quem vultis dimittam vobis: Livini an Feldstein, qui dicitur Martin?"
I chiodi li porto io.
Attenzione: non sto dicendo che uscire dall'euro sarà una passeggiata. Sto dicendo che c'è chi fornisce cifre assurde, tra l'altro omettendo regolarmente di scontare da queste cifre il costo della permanenza nell'euro. La gente sta morendo, anzi, peggio: si sta ammazzando.
Chi fornisce certe informazioni forse è in buona fede, ma magari, chissà, a modo suo lo sarà stato anche Curcio. Io, purtroppo, da maestrino quale sono devo giudicare dai risultati, alle intenzioni ci pensa Pesce. In questo momento temo sia lievemente imperdonabile fornire un quadro così drammaticamente distorto. Influenzare le aspettative in questo senso non può che concorrere, come ognuno vede, a rendere inutilmente e drammaticamente più pesante il costo di quello che tanto deve succedere. Perché prendersi una responsabilità simile?
17/05/2012, 00:43
Wolframio ha scritto:
Secondo me fanno tanto catastrofismo perchè l'uscita della Grecia dalla zona euro potrebbe portarla ad una ripresa economica ed hanno paura che gli altri paesi seguano l'esempio.
Inutile menar il can per l'aia, è palese che si vuole mantenere l'europa nella crisi per raggiungere il loro obiettivo finale.
17/05/2012, 01:51
vipalex ha scritto:Wolframio ha scritto:
Secondo me fanno tanto catastrofismo perchè l'uscita della Grecia dalla zona euro potrebbe portarla ad una ripresa economica ed hanno paura che gli altri paesi seguano l'esempio.
Inutile menar il can per l'aia, è palese che si vuole mantenere l'europa nella crisi per raggiungere il loro obiettivo finale.
Confermo al 100%
Da Londra Alex
17/05/2012, 14:12
mik.300 ha scritto:Wolframio ha scritto:
Secondo me fanno tanto catastrofismo perchè l'uscita della Grecia dalla zona euro potrebbe portarla ad una ripresa economica ed hanno paura che gli altri paesi seguano l'esempio.
Inutile menar il can per l'aia, è palese che si vuole mantenere l'europa nella crisi per raggiungere il loro obiettivo finale.
concordo..
si agitano e strepitano
perche` hanno paura, loro..
quando l`argentina e` andata in default
hanno predetto l`inferno..
oggi vediamo cos`e` l`argentina..
un paese con crescita galoppante..
la grecia cosi` cola a picco..
(a meno che la ue non finanzia massicciamente
a tassi bassissimi con la scusa della crescita..)
il problema non e` se esce dall`euro..
ma quando..
sulla jp morgan..
e` possibile che codeste banche speculano
e i debiti non li pagano loro ?
vogliono speculare ?
benissimo,
ma se sbagliano pagano loro..
non noi..
e` qui che casca l`asino
banche commerciali
(che raccolgono il pubblico risparmio)
separate da quelle d`investimento..
che raccoglono denari degli speculatori da
immettere nei mercati negoziati..
se le seconde sbagliano, che fallissero..
prima era cosi`..