Comunque, al signor Lusi chiedo proprio di parlare, perchè, oltre a smettere di fare il ladro, deve finirla anche di fare il mafioso. Qua si sa che Lusi pigliava i soldi del partito (della fondazione, vabbè) per farsi le ville (e le escort), mentre chi accusa lui i soldi li ha usati per fare campagne elettorali. Che anzi andavano fatte al risparmio per colpa sua.
Sa di altri che hanno fatto il porco come lui? Bene, che parli. Sennò, che si limiti a chiedere scusa, che è l'unica cosa che può permettersi di fare, senza rischiare di essere dato in pasto ai portuali di livorno, che dovrebbero trattare anche chi doveva controllare e non lo ha fatto.
sezione 9 ha scritto: mentre chi accusa lui i soldi li ha usati per fare campagne elettorali. Che anzi andavano fatte al risparmio per colpa sua.
Scusami ma... di questo non puoi avere certezza.
Io penso invece (e il problema secondo me riguarda anche agli altri partiti) che quei soldi, pubblici e non legittimi in quanto non consentiti dal referendum, si perdano nella filiera dei servizi di promozione elettorale. Della serie... a monte escono milioni di euro, mentre a valle arrivano le briciole.
Francamente in mancanza di prove, se devo dar credito a un ladro (per sua ammissione) come Lusi o a un fessacchiotto come Rutelli...è indubbio che sono molto più propenso a confidare nella sincerità e onestà di quest'ultimo.
Ultima modifica di rmnd il 28/03/2012, 21:16, modificato 1 volta in totale.
Bersani: Monti non inventa difficoltà, stiamo pagando il conto degli ultimi dieci anni
Infatti non le inventa... LE CREA!
E poi qualcuno mi spiega perché il conto lo dobbiamo pagare noi?! Noi che non abbiamo avuto nulla in cambio anzi. Che il conto lo paghino quelli che si sono mangiati la torta!
[color=blue]Lusi pagave le multe a un dirigente del Pd Spuntano anche i versamenti ai leader della sinistra fino alla fine del 2011 Svelato il motivo per cui il segretario democratico, Pier Luigi Bersani, ha secretato la deposizione dell'ex tesoriere della Margherita a palazzo Madama
"Dicono gli ex leader della Margherita - ora alti dirigenti del Pd - che non c’è nulla di male in molte cose dette da Luigi Lusi di fronte alla giunta per l’immunità del Senato. Che un tesoriere di partito rimborsasse ai dirigenti taxi, pranzi, alberghi, benzina e mille altre spese di questo genere è naturale: il lavoro dei dirigenti è fare politica e il partito provvede alla bisogna", scrive Franco Bechis su Libero in edicola oggi. Peccato che l'ex tesoriere della Margherita, che ora accusa anche Francesco Rutelli e Matteo Renzi di aver preso soldi da lui, pagava le multe a un dirigente del Pd. Spuntano infatti i versamenti ai leader fino alla fine del 2011: ecco perché il segretario democratico, Pier Luigi Bersani, ha secretato la deposizione di Lusi a palazzo Madama.[/color]
Due conti sbugiardano le giustificazioni sui rimborsi dati dall'ex tesoriere di Rutelli. E anche Cicciobello si contraddice ...
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Poche ore prima che scoppiasse lo scandalo sui bilanci della Margherita, ancora poche settimane fa, sul tavolo di Luigi Lusi sono arrivate fatture e scontrini che si riferivano a spese di Francesco Rutelli e di altri suoi collaboratori che con lui erano confluiti nell’Api, fra cui il deputato torinese Gianni Vernetti. Tutte spese relative ai mesi di dicembre 2011 e gennaio 2012. Cioè a cinque anni di distanza dalla decisione della Margherita di terminare la propria attività politica e confluire nel Pd, cosa che avevano fatto sia Rutelli che Vernetti. E a oltre due anni di distanza da quando entrambi avevano fatto un nuovo salto, lasciando il Pd e fondando Api. Evidentemente nella politica italiana chi lascia un partito per un altro fa un affare economico straordinario, perché ogni volta che cambia si porta dietro la cassa del vecchio che si aggiunge a quella del nuovo. Per altro quando un paio di mesi orsono venne fuori che dalla cassa di Lusi erano partiti bonifici verso associazioni e circoli presieduti da Rutelli, il diretto interessato si infuriò e minacciò querele a mezzo mondo. Incauto aggiunse: «Non un centesimo della Margherita è finito all’Api».
Montezemolo, attento: la Casta ti sbranerà come il Cav
I partiti sono al collasso ma azzannano chi minaccia il loro potere. Come? Rimestando nei cassetti e negli armadi, mettendo in piazza la vita privata del nemico.
Ragionamento serio. Lo premetto, non si sa mai che a qualcuno venga un colpo.
Prima cosa, il presidenzialismo americano è cosa ben diversa dal semi-presidenzialismo francese. Qui, Berlusconi propone il sistema francese, lasciamo quindi stare Obama (che mi pareva, tra l'altro, che qui fosse definito un burattino in mano ai poteri forti: forse che il presidenzialismo non garantisca il rispetto della vera volontà popolare? Decidetevi...).
Il sistema francese si fonda sul detto ma anche sul non detto: cultura e (buona) educazione prevedono che il presidente abbia un ruolo contemporaneamente centrale e defilato. Sarkozy lo chiamavano appunto "presidente bling bling" perchè si imponeva troppo. Noi, in Italia, abbiamo la cultura democratica francese? Da noi è possibile pensare che un eventuale presidente Berlusconi, con una maggioranza di sinistra, si ritiri dal ruolo di governo e faccia solo il rappresentante della nazione? Questo dice il modello francese: se parlamento e presidente non hanno lo stesso colore, il presidente si deve far da parte. Ce l'abbiamo qui la cultura della rinuncia al potere?
Alle reali intenzioni di Berlusconi ci avete pensato? No, naturalmente, è il PD il nemico. Ma vaffan.... Berlusconi non ha proposto il semipresidenzialismo, ha subordinato la riforma elettorale al semipresidenzialismo. Cioè, siccome non vuole cambiare legge elettorale, ha posto una condizione impossibile da accettare. Perchè lo capiscono tutti (ma forse non tutti quelli che scrivono qui) che Berlusconi dopo aver fallito col PDL cerca di riciclarsi come presidente della repubblica.
Io dico invece: cambiamo la legge elettorale, che fa schifo per colpa di Berlusconi (il "grande statista": ma non fatemi ridere...), ed evitiamo grandi riforme costituzionali, perchè questo Parlamento è in scadenza, ha una composizione che non rispecchia la situazione reale del Paese (il PDL è maggioranza ma è ridotto al 10% reale: e si vede, visto che pensa solo a fare leggi per il capo anche adesso), ed è fondamentalmente "delegittimato", anche solo per avere dei parlamentari non votati direttamente dai cittadini.
Questo è il problema, non il presidenzialismo: cambiare legge elettorale, far votare i politici dai cittadini, e fare le riforme la prossima legislatura.
E in ogni caso, io sono fermamente contrario al presidenzialismo. Non so, non vi rendete conto di cosa sarebbe una campagna elettorale del genere qui in Italia? Quando anche per le primarie di quartiere si tirano fuori i dossier segreti? Ma dai. La politica è troppo personale, i partiti sono troppo fondati sul capo, e voi proponete di portare ancora più liderismo carismatico? Ma non scherziamo...