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MessaggioInviato: 21/06/2012, 10:50 
tornando alla discussione qualcuno sa spiegarmi perchè il terreno è così caldo c'è una motivazione legata ad un possibile super vulcano?



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MessaggioInviato: 21/06/2012, 11:30 
Cita:
zakmck ha scritto:

Cita:
Sirius ha scritto:

no, aspetta un momento Ufologo, che idea ti sei fatto? che potrebbe essere? .... si sta formando 1 vulcano forse?


Forse no, ma comunque sembra assomigliarci parecchio:

Immagine

una bolla calda che solleva il terreno. Cosa potra' mai essere?




Il tipo di movimenti sotterranei in Emilia è ben spiegato qui:

http://www.meteoweb.eu/2012/06/terremot ... ie/140072/

Da cui traggo:

Immagine

Cita:
Figura 3. Tipi di meccanismo focale e delle faglie associate. In alto il tipico terremoto trascorrente (molto comune in California lungo la faglia di San Andreas, ad esempio), al centro il terremoto estensionale (associato a faglie normali, caratteristico del nostro Appennino), più sotto il caso del terremoto compressivo (faglie inverse, come quelli di maggio-giugno 2012 in Pianura Padana); infine in basso un caso “obliquo”, in pratica una combinazione tra due tipi principali


e

Cita:
Il caso dei terremoti della Pianura Padana di maggio-giugno 2012 è il terzo dall’alto in Figura 3 (in quel caso i piani sono orientati prevalentemente est-ovest). Il movimento dei blocchi a lato del mecanismo schematizza proprio il movimento delle faglie inverse sepolte sotto la Pianura Padana. Queste determinano l’accavallamento delle falde appenniniche sepolte al di sopra della placca adriatica, causando sollevamento del terreno e raccorciamento crostale.


Poi...



Nessun ZuperVulcano, quindi...[;)] Se la sotto ci fosse una mega caldera lo si saprebbe da una vita.


Ultima modifica di Deckard il 21/06/2012, 11:33, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 21/06/2012, 12:48 
Sicuramente e` come dici ovvero "lo si saprebbe da una vita" ma non e` che la attuale e giovane scienza sperimentale abbia molte certezze...anzi.
Specialmente in questi settori dello scibile...
L`affaire petrolio che fino all`altro ieri era ritenuto "bene in via di esaurimento" dovrebbe far riflettere...
Io non darei niente per scontato...

Marco71.



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MessaggioInviato: 21/06/2012, 13:16 
Cita:
MarcoFranceschini ha scritto:

Sicuramente e` come dici ovvero "lo si saprebbe da una vita" ma non e` che la attuale e giovane scienza sperimentale abbia molte certezze...anzi.
Specialmente in questi settori dello scibile...
L`affaire petrolio che fino all`altro ieri era ritenuto "bene in via di esaurimento" dovrebbe far riflettere...
Io non darei niente per scontato...

Marco71.


Penso che la strutture principali della tettonica del pianeta, comprese le situazioni che possono dar luogo a fenomeni vulcanici, siano note da un pezzo, soprattutto nelle zone maggiormente antropizzate (come buona parte dell'Italia), dove test e studi ne sono stati fatti da sempre. Altra cosa è andare in dettaglio nel capire i fenomeni correlati alla reciproca interazione delle faglie, come gli aumenti di temperatura localizzati dove si concentrano i fenomeni tellurici da diverso tempo (che potrebbero motivarsi con l'effetto prolungato degli attriti sotterranei).
L'esempio del petrolio, per il quale si fanno ricerche MIRATE appositamente, non lo trovo così azzeccato: la tecnologia per trovarlo è in continua evoluzione, spesso lo si trova in zone e profondità dove non si è in possesso di uno storico di studi approfonditi dettagliati; altrettanto spesso, rivedere la previsione della disponibilità di greggio è correlato all'economicità di estrazione e lavorazione (es: petrolio non "puro" mischiato a fanghi costosi da separare), e quindi anche al progresso della tecnologia per eseguire entrambe le operazioni.


Ultima modifica di Deckard il 21/06/2012, 13:21, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 21/06/2012, 16:00 
E secondo voi lo direbbero ...? [8)]



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MessaggioInviato: 21/06/2012, 18:11 
Cita:
Deckard ha scritto:

Cita:
zakmck ha scritto:

Cita:
Sirius ha scritto:

no, aspetta un momento Ufologo, che idea ti sei fatto? che potrebbe essere? .... si sta formando 1 vulcano forse?


Forse no, ma comunque sembra assomigliarci parecchio:

Immagine

una bolla calda che solleva il terreno. Cosa potra' mai essere?




Il tipo di movimenti sotterranei in Emilia è ben spiegato qui:

http://www.meteoweb.eu/2012/06/terremot ... ie/140072/

Da cui traggo:

Immagine

Cita:
Figura 3. Tipi di meccanismo focale e delle faglie associate. In alto il tipico terremoto trascorrente (molto comune in California lungo la faglia di San Andreas, ad esempio), al centro il terremoto estensionale (associato a faglie normali, caratteristico del nostro Appennino), più sotto il caso del terremoto compressivo (faglie inverse, come quelli di maggio-giugno 2012 in Pianura Padana); infine in basso un caso “obliquo”, in pratica una combinazione tra due tipi principali


e

Cita:
Il caso dei terremoti della Pianura Padana di maggio-giugno 2012 è il terzo dall’alto in Figura 3 (in quel caso i piani sono orientati prevalentemente est-ovest). Il movimento dei blocchi a lato del mecanismo schematizza proprio il movimento delle faglie inverse sepolte sotto la Pianura Padana. Queste determinano l’accavallamento delle falde appenniniche sepolte al di sopra della placca adriatica, causando sollevamento del terreno e raccorciamento crostale.


Poi...



Nessun ZuperVulcano, quindi...[;)] Se la sotto ci fosse una mega caldera lo si saprebbe da una vita.


Ma quindi il fatto che le zone vento emiliane siano ricche di aree termali non persuppone che ci sia una caldera unica?



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MessaggioInviato: 22/06/2012, 11:20 
Cita:
estraterrestre ha scritto:
Ma quindi il fatto che le zone vento emiliane siano ricche di aree termali non persuppone che ci sia una caldera unica?


Per sapere esattamente cosa si trova nelle remote profondità dell'Emilia bisognerebbe contattare un geologo. Diciamo che se l'evoluzione geologica di quelle zone presupponesse fenomeni vulcanici veri e propri penso che lo saprebbero da tempo, e i relativi fenomeni premonitori sarebbero decisamente + intensi tali da coinvolgere pienamente anche le altre regioni.

Fenomici "simil" vulcanici in Emilia sono le Salse (presenti a Nirano a Sud di Modena ed a Regnano vicino a Viano (RE)):

Immagine

http://it.wikipedia.org/wiki/Vulcano_di_fango

... ma eruttano fango.

I Colli Euganei hanno sì un'origine vulcanica, ma decisamente remota nel tempo (33 milioni di anni fa: http://it.wikipedia.org/wiki/Colli_Euganei ) e alla loro evoluzione hanno poi contribuito altri fenomeni.
Il chè fa pensare che questi fenomeni di sicuro non avvengono dall'oggi al domani, e sarebbero ben evidenti nel sottosuolo i segnali di una evoluzione in quella direzione.

Interessante come fenomeno di innalzamento del terreno, una vera e propria "montagna" (attualmente 300 mt circa.) in miniatura in crescita nella pianura veneta dovuta ad un fenomeno di subsidenza è il MONTELLO in provincia di Treviso ( http://it.wikipedia.org/wiki/Montello_(colle) ):

Immagine

La cosa particolare è che il montello è circondato da colli di origine morenica-glaciale. Nelle 100naia di migliaia di anni il suo innalzamento ha causato la deviazione del fiume Piave.
Tra l'altro ho letto che proprio in quella zona un geologo ha segnalato l'alta probabilità di futuri terremoti, viste le statistiche e gli studi sugli eventi in atto e del passato, che danno "in ritardo" l'assestamento delle zolle; questo perchè la zolla locale preme sotto quella a nord creando il caratteristico corrugamento.


Ultima modifica di Deckard il 22/06/2012, 11:36, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 22/06/2012, 11:28 
Non c'entrano nulla i vulcani, è il fenomeno della liquefazione che era spiegato bene in uno dei documenti che avevo segnalato qualche pagina fa.


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MessaggioInviato: 22/06/2012, 11:52 
da profano di geologia mi permetto di dire che conosciamo così poco delle dinamiche del Pianeta, che penso non sia così assurdo che un bel giorno spunti un vulcano là dove prima non ce n'era traccia..


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Cita:
Sirius ha scritto:

da profano di geologia mi permetto di dire che conosciamo così poco delle dinamiche del Pianeta, che penso non sia così assurdo che un bel giorno spunti un vulcano là dove prima non ce n'era traccia..


Non sono geologo... ma penso che i geologi non siano assolutamente dei profani a tutto tondo: non possono prevedere (almeno quelli ufficiali [;)] ) dove e quando avverrà un terremoto, ma almeno avvisarci la nascita di uno strombolino in piazza, questo sì...


Ultima modifica di Deckard il 22/06/2012, 12:05, modificato 1 volta in totale.


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dopo il danno la beffa,i ns politicanti dopo tante belle e vuote parole,hanno gia' dimenticato il tragico evento,e le popolazioni delle zone terremotate sono lasciate nella solitudine con nessun degli aiuti tanto sbandierati,naturalmente e giustamente la rabbia sale,un simile polo industriale che rappresenta il 2% abbondante dell'intero pil nazionale,e'lasciato agli eventi,ma il bello di tutto cio'deriva dal fatto ke i tecnici hanno deliberato un ulteriore aiuto di 70milioni di euro x il terremoto del 1980 in irpinia,siamo proprio il paese delle banane con politici da considerare degli sbuccia "banane".....[;)]


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(A pensare che avevano tanto criticato il berlusca, per l'Aquila! Che ipocriti ...) [8)]



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...in effetti attualmente le fonti d'informazione,non menzionano nulla,,,,
sembra tutto nella normalita'....del non fare nulla [8] [8D] [:o)]


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Almeno, gli aquilani, le case prefabbricate le hanno avute ...



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MessaggioInviato: 24/06/2012, 09:37 
FRACKING, TERREMOTI E L'EMILIA ROMAGNA

Fonte: http://www.eclisseforum.it/2012/06/21/i ... te-i-di-ii

In questi giorni e nei giorni passati, in seguito alla serie di eventi sismici che ha colpito l’Emilia Romagna, abbiamo assistito ad un tam tam di notizie spesso incontrollate ed infondate che puntavano il dito contro le attività delle compagnie petrolifere e si è parlato molto di tecniche di fratturazione ( Fracking) o lo stoccaggio di gas nel sottosuolo come causa scatenante di terremoti. Durante le argomentazioni di discussione sul nostro forum, abbiamo scelto di affidarci ad un esperto a cui porre delle domande di interesse riguardo a quanto sta accadendo in Emilia Romagna. Grazie all’enorme disponibilità del Prof.Mucciarelli, siamo lieti di porre all’attenzione dei lettori questi due ottimi articoli (di cui pubblichiamo oggi la prima parte) che trattanto questo caso sotto numerosi aspetti, dalla tecnica del fracking, alle normative per spingersi fino alla prevedibilità di sismi. Il professor Marco Mucciarelli è Laureato in Fisica, professore universitario e insegna Sismologia Applicata presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università della Basilicata oltre ad essere impegnato attivamente nell’area di ricerca “Scienza dei Terremoti”. Si ringrazia sentitamente il Professore e gli utenti di EclisseForum.it per la collaborazione e la sinergia.

Immagine
Marco Mucciarelli

In brevi parole, cos’è il fracking?

Il fracking è un acronimo per fratturazione idraulica. Sino dalla fine degli anni 40, in molti pozzi petroliferi al termine del foro verticale si è prodotto un aumento della porosità mediante acqua in pressione che produce microfratture nelle quali si installano microparticelle di materiale ceramico (proppant) che le mantiene aperte migliorando la conducibilità idraulica e quindi la produttività del pozzo. Il fracking che si pratica ora negli USA e di cui si parla prevede lunghi fori orizzontali nei quali viene iniettata acqua mista a solventi ed anche ad altri idrocarburi, acidi e traccianti radioattivi per recuperare gas intrappolato in strati poco porosi.

Qual è il processo attraverso il quale il fracking crea movimenti tellurici?

Vi sono due modalità. Durante le operazioni di fratturazione e reiniezione si producono scosse di limitata magnitudo. Gli eventi maggiori sono invece causati dalla re-iniezione in profondità dei reflui (acqua fortemente inquinata e non trattabile)

Qual è la differenza tra Fracking e perforazioni? E’ possibile che tali attività siano coinvolte nei sismi in Emilia? O in caso di risposta negativa, quali sono gli elementi che secondo Lei scagionano il fracking come causa delle sismicità di questi giorni?

Perforazioni per lo sfruttamento di idrocarburi ve ne sono a migliaia in tutto il mondo, ed in questi casi si sono verificati un numero limitato di eventi sismici indotti, dovuti alla diminuzione di pressione nei giacimenti o alla reiniezione di reflui. Il fracking è scagionato per il terremoto in Emilia per il semplice motivo che non si pratica in Europa. In molte nazioni è esplicitamente vietato. Inoltre non è un tipo di attività che si nasconde nel giardino di casa. Una torre di trivellazione per arrivare a 6 km di profondità, dove vengono iniettati i reflui, è enorme e deve rimanere sul luogo per mesi.

Quali sono i vantaggi per l’uomo nell’utilizzo della tecnica di fracking , tanto da rischiare un terremoto che non ha moltà utilità, se non quello di far spendere i soldi per una ricostruzione e pagare un tributo alto in vite umane? I vantaggi della compagnia rispetto ai rischi ambientali (sismi e territorio) restituiscono un bliancio positivo?

I vantaggi sono di natura economica. Negli Stati Uniti negli ultimi due anni il prezzo del metano si è dimezzato per la grande disponibilità di gas ottenuto con il fracking.

Quali sono i rischi di contaminazione ambientale legati all’ attività di Fracking?

Ci sono due tipi di problemi: si sono lamentati casi in cui la fratturazione si è estesa dallo strato di interesse minerario a qualli adiacenti, provocando contaminazioni delle falde idriche per uso potabile, ed inoltre rimane irrisolto il problema dello smaltimento delle enormi quantità di acqua e fango contaminati che la tecnica produce. Al momento quello che non viene reiniettato viene lasciato in enormi vasche a cielo aperto

Esistono organi di controllo che regolarizzano l’ attività di Fracking in modo tale da non provocare sismi di magnitudo notevole che possano mettere a rischio la comunità?

Proprio in questi giorni l’EPA (l’ente per l’ambiente USA) ha iniziato la discussione pubblica su un regolamento complessivo delle attività di fracking con particolare riguardo all’inquinamento idrico ed alla sismicità indotta.

Il Fracking può provocare micro-scosse localizzate, ma per quale motivo in alcuni paesi questa attività è stata vietata? I motivi sono connessi ai rischi ambientali o alla possibilità che si creino sismi molto più preoccupanti?

I paesi che lo hanno vietato lo hanno fatto per motivi di tutela ambientale, essendo paesi poco o per nulla sismici.

Nel suo sito si intuisce che spetta alle compagnie petrolifere fornire materiale documentale su eventuali microsismicità indotte. ma questo aspetto non è controproducente nei confronti della sicurezza sull’utilizzo di tali tecniche?

L’informazione è indispensabile se si vuole un rapporto corretto con le popolazioni che devono accettare o meno certe pratiche nei loro territori. Per fare un esempio legato ad un’altra attività di cui molto si parla in Emilia, lo stoccaggio gas nel sottosuolo, esistono siti di gestori che informano su quale sia la massima magnitudo attesa e si assumono la responsabilità totale per ogni danno eventualmente causato.

Sui terremoti Emiliano Romagnoli

Ho sentito parlare di due faglie attive attualmente in Emilia Romagna, ve ne sono altre che potrebbero attivarsi?

L’Emilia è una regione che presenta tre principali zone sismiche, interessate in passato da forti terremoti: quella dei fronti sepolti sotto la pianura padana, la zona di appennino al confine con la Toscana (Mugello, Garfagnana, Lunigiana) e la costa tra Rimini e Cattolica.

Perché in Italia eventi sismici, come quelli recenti, che a seconda di alcuni esperti sono considerati medi, se non minori, causano un tale disastro, al contrario di paesi come il Giappone o la California? E’ solo una questione al come si costruisce, o ci sono altri fattori da considerare?

La tipologia costruttiva è senz’altro il fattore predominante. L’altro fattore è che la sismicità in Italia è meno frequente che in California o Giappone, e questo comporta un falso senso di sicurezza che si traduce in una assenza di comportamenti sismicamente sicuri da parte delle popolazione (ad esempio si ignorano accorgimenti per rendere meno pericoloso l’interno e l’arredamento delle abitazioni o si sottovaluta la scarsa qualità sismica di certi terreni, come si è visto con le liquefazioni in Emilia)

Leggendo un po’ in giro ho saputo che la zona colpita di recente dal sisma era considerata non sismica fino al 2003, mentre successivamente era stata classificata come a basso rischio. Al momento del sisma, quale era la classificazione di rischio ufficiale per la zona colpita, e quella stimata dai sismologi?

La stima non era di basso rischio, ma di bassa pericolosità. Il rischio deriva dalla combinazione della probabilità che avvenga un terremoto (pericolosità) con la capacità o meno di resistere degli edifici (vulnerabilità) e con la densità abitativa (esposizione).

C’è, disponibile al pubblico, una mappa reale del rischio sismico delle varie zone d’italia? Nel senso che, se quelle ufficiali rilasciate dal governo italiano non sono aggiornate od esatte, vi è una mappa con le reali valutazioni dei sismologi?

Esistono molte mappe di rischio pubblicate da vari autori, che stimano ad esempio il numero di abitazioni che si danneggeranno in un certo periodo, oppure il numero di morti e feriti attesi. Bisogna capire però una cosa importante: per tutti i rischi ci deve essere un bilancio tra i danni attesi ed i costi per prevenirli. Non è realistico pensare ad un mondo a rischio zero perché non avremmo le risorse per permettercelo. Bisogna costruire bene dove si deve risparmiando dove si può. Inoltre bisogna accettare l’idea che la mappa di pericolosità e di rischio sono oggetti dinamici che possono cambiare con il variare delle nostre conoscenze.

Sulla Ricerca

C’è un modo in cui, un comune cittadino, indipendentemente dal suo titolo di studio, possa collaborare con i sismologi? In parole povere, esiste un modo in cui una persona qualsiasi possa rendersi utile per voi?

Il modo più semplice di collaborare alle ricerche è compilare i questionari on-line disponibili su vari siti (INGV, INOGS, CSEM, USGS) ogni qualvolta si avverte un terremoto. Si producono cosi mappe di intensità macrosismica in tempo reale molto utili per lo studio dei terremoti e dei loro effetti

Si sente spesso che la ricerca in italia, in qualsiasi campo, è colpita cronicamente dalla mancanza di fondi, ciò vale anche per i vostri studi? Oppure vista la loro importanza siete sufficientemente finanziati?

Abbastanza finanziati rispetto ad altri settori, ma molto meno di quelle che sarebbero le necessità

Sulle dicerie on-line

C’è chi accusa un sistema quale HAARP (uno studio sull’atmosfera con emissioni radio a basse frequenza, finalizzato a migliorare le telecomunicazioni) come responsabile del sisma nella pianura padana. E’ possibile, anche solo teoricamente, che delle emissioni radio a bassa frequenza provochino sismi?

No.

C’è chi afferma che vi possono essere metodi per provocare artificialmente un terremoto. Tale affermazione è vera? Se anche non lo fosse, quali potrebbero essere e quanta energia sarebbe necessaria?

L’uomo causa terremoti con molte sue attività, dalle miniere alla costruzione di grandi bacini idroelettrici, dalla reiniezione di fluidi alle estrazioni petrolifere. Non può intenzionalmente provocare un terremoto “a comando” come sostengono alcuni. Per un calcolo delle energie necessarie e per fare capire come, ad esempio, HAARP non c’entri nulla con i terremoti, consiglio questo link: http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273694

Vi sono persone che dicono di saper prevedere i terremoti, uno su tanti Giampaolo Giuliani, per fare un esempio. Quanti metodi vengono proposti per prevedere un terremoto, e quanto questi metodi sono attendibili, od anche solo parzialmente efficaci?

La risposta più sintetica è: moltissimi metodi proposti, efficaci nessuno.
Al momento, nonostante tutti i soldi investiti dal Giappone (lacuna sismica di Tokai ) e USA (terremoto Parkfield) non si sono trovati precursori in grado di prevedere i terremoti. Di radon in Emila-Romagna me ne sono occupato anch’io quasi 20 anni fa in un articolo pubblicato nel 1994. La conclusione era che le emissioni di radon sono correlate ai terremoti, ma mentre a volte avvengono prima, a volte avvengono subito dopo il terremoto e questo le rende inutili come precursori.
Sul perché predire i terremoti non solo è attualmente impossibile, ma anche inutile, vi segnalo due link:

- http://tersiscio.blogspot.it/2012/06/il ... e-dei.html

- http://tersiscio.blogspot.it/2012/01/la ... oto-e.html


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