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sezione 9 ha scritto:
Pegasus, mi spiace ma la tua è una visione che non capisco. Saranno le poche righe a disposizione.
Tanto per dire, spiegami a quale "destra sociale" ti riferisci quando parli di ciò che c'era prima del fascismo.
Effettivamente ieri andavo un bel pò di fretta: ho scritto poco ed approssimativamente.
Se troverai termini come "tutti" e simili è solo perchè ho scritto u messaggio in fretta, grossolanamente riassuntivo: se ora ad esempio avesi scritto lo stesso messaggio sarei stato sicuramente molto più dettagliato.
Riguardo alla destra storica, dalle intenzioni ben più nobili e non filo-razziste e nazionaliste che poi furono tipiche del fascismo, c'è una discussione fresca fresca (sebbene il forum in questo caso sia un po quello che è):
http://real.gdr.italia.forumfree.it/?t=62083346Anche qui c'è qualche accenno (ammetto però di non averlo letto bene):
http://www.storiastoriepn.it/blog/?p=2157Occhio: non sono ne fascista, ne comunista, ne destra, centro o sinistra.
Ma nemmeno anarchico: semplicemente, apolitico.
Ho qualche ideale, ma mai allineato ai partiti attuali.
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sezione 9 ha scritto: Marx poi aveva una teoria economica criticabile, ma valida, e ancora attuale, pur se (diciamo così) "grezza" e quelli che lo hanno seguito, comunisti "non-comunisti" per te, a partire, che so, da Gramsci (uno di quelli che tu dici sporchi uomini di sinistra), ma anche sul versante socialista oppure su quello più strettamente filosofico e meno "impegnato" in prima persona, hanno contribuito alla evoluzione del pensiero "comunista", che non nasce nè muore con "Marx".
Tutto giusto, solo che non ho capito dove avrei criticato Gramsci.
Dove sta scritto?
Cme ti ho già anticipato, il mio messaggio scritto ieri era scritto di fretta ed un pò approssimativamente.
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sezione 9 ha scritto: La teoria politica di Marx (come dici giustamente, Marx-Engels) era però stupida, perchè non aveva alcun contatto con la realtà dei fatti, delle persone e dei modi di fare politica, semplicemente i due presero la teoria e dissero "quindi si deve fare così". Ovvio che fosse inattuabile "la politica di Marx". E altrettanto ovvio che se ti capita di fare politica in un Paese agricolo (come la Russia zarista o la Cina di Chang Kai Shek), non puoi prendere il Capitale e dire (come facevano i Menscevichi!) "aspettiamo duecento anni in modo che si sviluppi la borghesia, si verifichi l'accentramento dei capitali e si creino masse sterminate di proletari". Bisogna "adattare" una teoria scritta durante la prima rivoluzione industriale, in Europa e non a Mosca o a Pechino, 50, 60 o addirittura 80 anni prima...
Infatti il pensiero Marxista originale è talmente utopico da essere buono sulla carta, ma inattuabile sul piano pratico non solo per via delle scarse conoscenze in pratica politica ma proprio, a mio vedere, per ovvi limiti della natura umana media.
Pensiero mio.
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sezione 9 ha scritto: D'altronde, dopo una certa soglia si parla di marxismo-leninismo, e dopo ancora di stalinismo, e il maoismo è lontano anni luce dai suoi contemporanei movimenti europei, e il maoismo importato in Europa era diverso dal maoismo "ufficiale", e l'Eurocomunismo, e Tito, e Cuba, e il comunismo africano, sono tutti diversi...
Hai ragione anche su questo.
Mi sta venendo da pensare che se avessi scritto un intervento con più attenzione, avrei scritto le tue stesse cose.
Strano effetto quello di ritrovarsi d'accordo su qualcosa ogni tanto.
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sezione 9 ha scritto: Con questo, ripeto, non voglio dire che quello che è stato realizzato a partire dalle idee "comuniste" sia tutto bellissimo, ma neanche tutto sbagliato. Dimmelo che Berlinguer (uno dei due o tre più grandi politici che l'Italia abbia mai avuto) era uno "sporco comunista" traditore di Marx.
Non lo era, infatti salverei solo Berlinguer, uomo dal grande carisma e buone idee.
Però la sinistra italiana ci ha regalato anche favolosi "uomini" quali Andreotti e Napolitano.
Per me in Italia però la più grande contraddizione tra vero comunismo e volontà di fondare un vero partito comunista basato sul modus operandi Stalin (infatti era ben voluto addirittura da Stalin stesso), c'è l'ha Togliatti.
http://it.wikipedia.org/wiki/Palmiro_TogliattiSe uno ha in mente la visione del vero comunismo, ovvero quello marxista, Togliatti era solo un personaggio abbagliato della visione politica russa.
Cita:
sezione 9 ha scritto: Viceversa TUTTO quello che ha prodotto il fascismo, ed è nato dal fascismo, è da condannare. E i motivi li sai bene anche tu, visto che quoti Enkidu che dice più o meno che a sinistra magari hanno sbagliato ma degli ideali di miglioramento, di giustizia c'erano alla base. Mentre a destra la base stessa delle teorie era la sopraffazione.
Anche la sinistra filo-stalinista se è per questo.
Ok, c'entra poco con il vero pensiero marxista, ma se dobbiamo proprio essere imparziali....
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sezione 9 ha scritto: Caspita, tu dici che la teoria magari aveva del buono, ma la pratica era tutto uno schifo. Io dico dunque, copiando il tuo ragionamento: Gesù diceva cose giuste, ma quelli che sono venuti dopo di lui hanno fatto tutti schifo. Che so, anche Don Milani, o Don Minzoni, tutti schifo. E' corretto?
Mai inteso questo, anzi forse hai frainteso per via del messaggio di scarsa qualità, poco sopra ho scritto:
Infatti il pensiero Marxista originale è talmente utopico da essere buono sulla carta, ma inattuabile sul piano pratico non solo per via delle scarse conoscenze in pratica politica ma proprio, a mio vedere, per ovvi limiti della natura umana media.
Pensiero mio.Cita:
sezione 9 ha scritto: PS: il comunismo non è "uguaglianza sociale sfrenata", ma "comunione dei mezzi di produzione"...
Puro anti-capitalismo: tutto il contrario della Cina "comunista".
Il problema è il popolo: vallo a spiegare al popolante medio di dividere il pane che ha lavorato per anni con chi un lavoro, per volontà o meno, non lo ha mai avuto.
Fin quando la mentalità umana media non si libera dal pregiudizio di giudicare il prossimo senza conoscerlo davvero, non ci sarà mai nessuna vera comunione dei beni.
Almeno non in questo sistema capitalista: tutti lo criticano, ma più o meni quasi tutti ne sono così abituati ad esso da non volersene davvero separare del tutto.
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sezione 9 ha scritto: PS2: il vero "comunista" non ha modelli da seguire, non è che "perchè l'ha scritto Marx allora bisogna farlo", casomai ha la capacità di "imparare" e scegliere la strada migliore per realizzare l'obiettivo analizzando la realtà. Ecco perchè è inutile dire "Marx avrebbe detto o fatto". Marx è morto, non c'è più, amen, ci siamo noi adesso, non lui, nè Lenin, nè Togliatti, nè Gramsci nè Berlinguer. Ma credi davvero che il "comunista" ragionasse considerando il Capitale una Bibbia?
No, per me non lo leggeva proprio, forse si limitava alla copertina o più realisticamente a prendere quei concetti come base su cui applicare il suo punto di vista della messa in pratica.
Il vero comunismo infatti non dovrebbe avere modelli, Marx fornisce solo spunti, utopici e "buoni alla buona", mica comandamenti.
Ma chi legge certi libri spinto dalla mentalità di potere si sa come va a finire: infatti fraintendendo abbiamo avuto i fondatori del comunismo fasullo come in Russia, a Cuba e tanti altri Stati.