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MessaggioInviato: 09/07/2012, 13:59 
Oramai lo spread è la nuova arma di ditruzione di massa.




Scontro Monti-Squinzi.
Premier: «Se critichi, fai salire lo spread»


Presidente Confindustria: «Tagli, no alla macelleria sociale.
Al Governo voto fra il 5 e il 6 ma giudizio sospeso». Asse anti-tagli
alla spesa tra il capo degli industriali e il segretario generale della Cgil
Susanna Camusso.


Continua>>>
http://www.wallstreetitalia.com/article ... pread.aspx



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 09/07/2012, 14:13 
Che Guevara la rivoluzione cubana l'ha fatta con Castro che non era comunista, ma socialista.

Se vogliamo parlare di "basi ideologiche", vi invito a leggere cosa diceva Lenin sugli accordi (qualsiasi accordo è lecito se utile alla causa, anche coi partiti borghesi, come diceva lui).

Il punto è, e voi non volete rispondere, che fare. Io ho detto la mia, partendo dai dati REALI, della situazione ATTUALE. La vostra alternativa?

Atlanticus, evidentemente non ha letto: la prima ipotesi che ho preso in considerazione è quella di non votare per il governo. Pensi che i risultati politici (dannosi per il PD) siano irrealistici?

Pegasus, non so se definire la tua domanda offensiva o inutile. Tu pensi di essere incorruttibile? Io dalla politica ho preso solo i soldi da segretario al seggio (1 volta, perchè faccio sempre il rappresentante di lista, gratis), soldi che poi ho restituito pagando il doppio la tessera. Pensa, che mi avevano proposto di fare (e dio sa quanto è vero) il segretario del circolo di Rovigo, ma ho risposto "no, non sono all'altezza". Pensa che mona (dialettalmente parlando). Non ho mai cercato posti e anzi ho sempre cercato di "evitarli", ma non mi sono mai tirato indietro quando c'era da lavorare (sai, il lavoro "umile"), perchè solo così dopo puoi prendere di petto i "signori" e sparargli contro tutto quello che si meritano.

Quindi, per me la politica avrà un futuro solo se fatta così (che è poi come si faceva una volta, non che mi inventi niente). Testa bassa e lavorare, capacità di ascolto, capacità di analisi e risposte conseguenti. Tanto per dire, Grillo queste capacità non le ha, è solo capace di chiamare l'azienda di marketing di cui è servo per chiedere i risultati dell'ultimo sondaggio. "Con chi ce l'ha la gente? Con le tasse? Bene, giustifichiamo i poveri evasori oppressi dallo Stato". E via così.

Quanto ai programmi, dimmi cosa vuoi sapere. Sai bene che io non ho alcun ruolo "di alto livello", quindi (e non prenderla come scusa) non è compito mio elaborare piani nazionali. Ho le mie idee, per cui chiedi, ma non è mia preoccupazione prepararmi un programma per le elezioni o un provvedimento di legge, non so se mi spiego.

Io quello che vedo, e che si può correggere anche a livello locale, è l'organizzazione e l'attività del partito. Per carità, certo che dei problemi di Rovigo ne so qualcosa, ma se ti parlo "della riapertura del Corso" o "del Parco Maddalena" o "della centrale a Colza" o "dell'Interporto", non puoi capirne niente, perchè sono problemi del posto che uno che vive altrove non può conoscere, nè esserne interessato.

Quello che manca al PD di Rovigo è (per quello che ne so) simile a quello che capita ovunque: da una parte i vertici sono ingessati, vivono dei loro clienti e delle loro tessere, che gli garantiscono voti al congresso e alle elezioni, e dall'altra non si fa attività politica come dovrebbe essere fatta. Qua abbiamo fatto l'assemblea programmatica, sui temi polesani, poi però è calato il silenzio. Cioè, non che non si faccia politica, manca però l'azione territoriale.

Per dire, io ho le mie idee, come tutti, che sono (come per tutti), parziali: è solo assorbendo dagli altri che si mantiene il contatto con la realtà. Ci sono persone che se ne escono con frasi tipo "non esco col PD perchè mi insultano". Ma domandati, intanto, perchè ti insultano, e poi, soprattutto, fare politica non significa beccarsi gli applausi, ma anche sentirsi dire "sei uno scemo e hai sbagliato tutto".

Per quello che ne so, il PD è dunque in corto circuito: è ingessato perchè non fa e non fa perchè ingessato. Sono anni che continuo a dire che l'attività politica deve essere portata all'esterno: fosse per me, io settimanalmente uscirei con volantini, banchetti, manifestazioni e incontri, specie davanti alle scuole. Se mancano i giovani, è perchè i giovani non si cercano e non si ascoltano. E lo stesso vale per le altre categorie sociali. E' difficile? Certo, ma nessuno ha mai pensato che la pappa fosse già pronta.

In più hanno, i "vecchi", una paura matta del nuovo, perchè mediamente il nuovo è più preparato, anche culturalmente, del vecchio. Ha paura che gli freghino il posto. Ma anche tanti giovani si sono allontanati perchè i giovani che "resistono" (me compreso) sono stati assolutamente incapaci (ripeto, me compreso) di smetterla di farsi scrupolo idealistici e di mettere in piedi un vero gruppo giovane di alternativa. Non è vero che i "vecchi" sono inamovibili, come sempre contano i numeri, la capacità e la costanza. Se i giovani sono pigri, idealisti e scostanti, e al primo ostacolo rinunciano, la colpa non è dei "vecchi".

Quindi serve capacità di organizzazione, capacità di coinvolgimento, capacità di delegare e affidare con fiducia responsabilità (ben sapendo che i giovani inevitabilmente sbagliano prima o poi). E soprattutto umiltà: quello che cerco di fare, su qualsiasi tema, è di cercare di ragionare con le persone. Tu neanche ti immagini: la gente cosiddetta "comune", di qualsiasi età, vuole spesso e volentieri solo sfogarsi, parlare, e dopo che si è lamentata delle bollette e delle tasse, comincia a ragionare. Altri invece non fanno altro che dire "sì" e poi andarsene, convinti che basti poi presentare il "santino" per farsi votare.

Bisogna scendere dal piedistallo, perchè quello che ha causato il distacco dei cittadini dalla politica è (nel territorio) l'essere stati considerati solo come voti, da andare a cercare un mese prima delle elezioni, con tante promesse e poi chi si è visto si è visto. Ma non è così che si riesce a concretizzare la partecipazione: partecipare significa essere attivi costantemente, non una volta all'anno ad ascoltare "l'onorevole".


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MessaggioInviato: 09/07/2012, 14:27 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

Che Guevara la rivoluzione cubana l'ha fatta con Castro che non era comunista, ma socialista.


Lo so bene... e quindi?!

Cita:
sezione 9 ha scritto:


Se vogliamo parlare di "basi ideologiche", vi invito a leggere cosa diceva Lenin sugli accordi (qualsiasi accordo è lecito se utile alla causa, anche coi partiti borghesi, come diceva lui).


Appunto... se è utile alla causa...


Cita:
sezione 9 ha scritto:


Atlanticus, evidentemente non ha letto: la prima ipotesi che ho preso in considerazione è quella di non votare per il governo. Pensi che i risultati politici (dannosi per il PD) siano irrealistici?


Ma uno straccio di principio vi è rimasto o no?! Cioè se Monti domani dichiarasse che gli operai dovrebbero lavorare pure sabato e domenica 10 ore al giorno senza nessuna tutela votereste uguale in nome dei 'risultati politici'????

Spero di avere capito male, ossia spero che da tutti i tuoi post non risulti che il partito antepone il risultato politico ai propri principi perchè ciò sarebbe davvero una bestialità.

Io preferirei sparire ma essere rimasto saldo ai miei principi piuttosto che vincere rinnegando i miei valori e i miei ideali.

Sarò idealista e sognatore, ma preferisco sempre sperare nel "mondo migliore possibile" e lottare per cambiare l'attuale, piuttosto che rassegnarmi...

La verità è che oggi mancano i ribelli e i rivoluzionari... troppo persi dietro al vuoto che ci circonda... e così il potere domina e fa ciò che vuole.

[:(]



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MessaggioInviato: 09/07/2012, 14:39 
In Italia non esiste ALCUN DIBATTITO pubblico sull'alternativa e non solo non esiste, ma non E' PERMESSO, questo a causa di servi e giornalai vari.
In Francia e in altri paesi almeno un barlume di dibattito c'è.
Guarda Squinzi ... ha detto cose di buon senso e subito una valanga di offese, minacce, editoriali fumati e via dicendo.

Sezione9, facci il piacere di guardare con molta attenzione il video-intervista di Bagnai, e poi torna qui che ne discutiamo.
Perché le ragioni di ciò che sta accadendo non hanno nulla a che vedere con Berlusconi, se non in modo molto marginale.


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MessaggioInviato: 09/07/2012, 14:42 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:
La verità è che oggi mancano i ribelli e i rivoluzionari... troppo persi dietro al vuoto che ci circonda... e così il potere domina e fa ciò che vuole.[:(]

A parer mio si sbaglia il punto di vista. Non servono affatto ribelli e rivoluzionari.
Serve DIRE LA VERITA', e poi decidere razionalmente sul futuro.
Serve che chi HA MENTITO in tutti questi anni, da una parte chieda scusa e ammetta i suoi errori, e dall'altra che si faccia da parte per il bene del paese.

Finché si continuerà A MENTIRE sulla crisi, non ce ne è per nessuno... e io non sono disposto a stare a sentire chi ha mentito fino ad oggi.

I dati ci sono tutti, non serve un demiurgo o un guru per capire che cosa è accaduto, serve solo un unico atto rivoluzionario, DIRE LA VERITA'.


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MessaggioInviato: 09/07/2012, 14:53 
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sezione 9 ha scritto:
Pegasus, non so se definire la tua domanda offensiva o inutile. Tu pensi di essere incorruttibile? Io dalla politica ho preso solo i soldi da segretario al seggio (1 volta, perchè faccio sempre il rappresentante di lista, gratis), soldi che poi ho restituito pagando il doppio la tessera. Pensa, che mi avevano proposto di fare (e dio sa quanto è vero) il segretario del circolo di Rovigo, ma ho risposto "no, non sono all'altezza". Pensa che mona (dialettalmente parlando). Non ho mai cercato posti e anzi ho sempre cercato di "evitarli", ma non mi sono mai tirato indietro quando c'era da lavorare (sai, il lavoro "umile"), perchè solo così dopo puoi prendere di petto i "signori" e sparargli contro tutto quello che si meritano.

Quindi, per me la politica avrà un futuro solo se fatta così (che è poi come si faceva una volta, non che mi inventi niente). Testa bassa e lavorare, capacità di ascolto, capacità di analisi e risposte conseguenti.


Offensiva o banale?
Lo stai dicendo tu, non io.

Io ti ho fatto una domanda, che poi tu la prendi come la prendi non è colpa mia.
Se ciò che hai scritto è vero, allora potrebbe farti onore.

E rispondendoti nel personale: si, con il tempo sono davvero divenuto incorruttibile, nella maniera più assoluta.
E credimi quando ti dico "assoluta", non faccio eccezioni.
E ti scrivo "con il tempo" perchè qualche cacchiata l'ho fatta pure io in passato: perlopiù roba di poco conto come il non reclamare lo scontrino (ebbene si ci sono passato pure io), ma proprio sbagliando con il tempo ho imparato a capire le conseguenze di cattivi gesti anche piccoli come questi (si parla di età adolescenziale e poco più) e quindi capire a cosa avrebbero portato gesti ancora più grandi, che proprio grazie alla mia auto-morale ferrea non ho mai neanche lontanamente pensato di commettere.

Ora direi che sono passato all'altro estremo: dato che non solo una volta ho minacciato di non pagare e lasciare la spesa lì dov'era se non mi veniva dato il mio centesimo di resto.
Un centesimo è sempre moneta.

Pensa che molte cassiere apprendiste qui nei super,ercati locali vengono sottoposte a specifici corsi che insegnano, tra le varie cose, anche....quando non è nbecessario dare il resto, spesso quei casi dove sono richiesto uno o pochi centesimi.
Non tutti/tutte sono così per fortuna, ma purtroppo la percentuale è molto ampia.

Se dai il resto sempre e correttamente, risulta dalle macchine e quindi rischiano il licenziamento.
Spesso si è indotti alla corruzione, ancor più in condizioni di lavoro raro come quelle di questi tempi.
Quindi si accetta, o meglio si è costretti: ma io non giustifico quetso lo stesso, sia chiaro.
Anzi, lo condanno severamente e pesantemente.

In questo stato delle cose ribellarsi non costerebbe granchè, dico sul serio: l'importante è capire che da tante piccole ribellioni ci si porterebbe verso un unica grande rivoluzione contro la piccola illegalità quotidiana, che poi via via attaccherà oi metodi sempre più grossi.
Sembra un utopia? Per me non lo è affatto.

Il peggio è quando ti dicono "non ne ho" quando se vedi bene nello sprotellino della cassa invece ne hanno a frotte, anzi per chi ha centesimi non fanno altro che chiedere a costui "Se me li dai è meglio perchè mi servono"....ma a che?
Ma vaff....una cassiera di questo stampo l'ho fatta quasi licenziare tramite una decisa e sonora figura di m***a, pensa te.

E ti dirò di più....alcuni politici locali hanno promesso posti di lavoro in cambio di voti: moltissimi miei amici hanno sia votato che accettato, ed hanno avuto un contratto di lavoro trimestrale.
Proprio quelle ditte che casualmente qundo invii CV non ti rispondono mai, o meglio neanche si degnano di farlo, e poi con azioni come queste capisci il perchè.
Questa è la "serietà" della politica italiana e del popolo che si presuppone di "combatterla".
Io, naturalmente, sto alla larga da certi meccanismi proprio perchè credo con tutto me stesso nella legalità ancora di più quando si parla di ottenere un posto di lavoro.

Come ben sai tutti hanno le proprie macchiette (e mè ci vuole la frase fatta "Siamo in Italia!"), chi più piccole chi più grosse.
Il problema è sperare che tutti prima o poi rinsaviscano ma dato che reputano questo andazzo sociale come normalità la vedo dura.
Non vogliono riconoscere come sbagli le proprie azioni, volenti o nolenti, consci od inconsci: se non riconosceranno mai cosa è sbagliato come si pensa di andare avanti?

E su questo credo prorpio che tu sia d'accordo [^].



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MessaggioInviato: 09/07/2012, 15:20 
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iLGambero ha scritto:

Cita:
Atlanticus81 ha scritto:
La verità è che oggi mancano i ribelli e i rivoluzionari... troppo persi dietro al vuoto che ci circonda... e così il potere domina e fa ciò che vuole. [:(]

A parer mio si sbaglia il punto di vista. Non servono affatto ribelli e rivoluzionari.
Serve DIRE LA VERITA', e poi decidere razionalmente sul futuro.
Serve che chi HA MENTITO in tutti questi anni, da una parte chieda scusa e ammetta i suoi errori, e dall'altra che si faccia da parte per il bene del paese.

Finché si continuerà A MENTIRE sulla crisi, non ce ne è per nessuno... e io non sono disposto a stare a sentire chi ha mentito fino ad oggi.

I dati ci sono tutti, non serve un demiurgo o un guru per capire che cosa è accaduto, serve solo un unico atto rivoluzionario, DIRE LA VERITA'.


Hai perfettamente ragione, infatti come diceva G.Orwell

"Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario"

Ed è questo che intendo essere RIBELLI e RIVOLUZIONARI

[;)]


Ultima modifica di Atlanticus81 il 09/07/2012, 15:52, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 09/07/2012, 16:23 
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Atlanticus81 ha scritto:

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iLGambero ha scritto:

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Atlanticus81 ha scritto:
La verità è che oggi mancano i ribelli e i rivoluzionari... troppo persi dietro al vuoto che ci circonda... e così il potere domina e fa ciò che vuole. [:(]

A parer mio si sbaglia il punto di vista. Non servono affatto ribelli e rivoluzionari.
Serve DIRE LA VERITA', e poi decidere razionalmente sul futuro.
Serve che chi HA MENTITO in tutti questi anni, da una parte chieda scusa e ammetta i suoi errori, e dall'altra che si faccia da parte per il bene del paese.

Finché si continuerà A MENTIRE sulla crisi, non ce ne è per nessuno... e io non sono disposto a stare a sentire chi ha mentito fino ad oggi.

I dati ci sono tutti, non serve un demiurgo o un guru per capire che cosa è accaduto, serve solo un unico atto rivoluzionario, DIRE LA VERITA'.


Hai perfettamente ragione, infatti come diceva G.Orwell

"Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario"

Ed è questo che intendo essere RIBELLI e RIVOLUZIONARI

[;)]


Nessuna guerra, nessuno spargimento di sangue: solo una decisa presa di consapevolezza.
In realtà è più facile di quanto si crede.

Un primo passo sarebbe far spegnere ai più quella diavolo di TV, per almeno una settimana.
Ci sarà una prima crisi di astinenza forse per alcuni tipi di persone, ma l'effetto zombificante sparirà a poco a poco, perchè costretti al rapporto umano forse, e sottolineo forse, si inizierà a considerarsi come esseri viventi e non come rappresentanti di determinate idee derivate da divisioni di origini mediatiche che non ci appartengono.

Sempre secondo me....



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MessaggioInviato: 09/07/2012, 16:32 
Ripeto che il PD ha avuto come alternativa Berlusconi o Monti. Oppure, per gli ottimisti, Berlusconi, Monti o le elezioni. In entrambi i casi, il PD ha fatto la scelta meno redditizia in termini elettorali, perchè se fosse rimasto Berlusconi, avremmo potuto restarcene comodi all'opposizione, mentre se fossimo andati a votare, potevamo vincere anche solo come PD, senza coalizione. Quindi, non credo che il discorso sia di anteporre il fine al mezzo, il problema è, continuo a dirlo, trovare il mezzo per raggiungere il fine.

Atlanticus, la tua linea è dunque quella di sparire? Le battaglie si fanno per vincerle, non per partecipare e basta. Poi, che si vinca o si perda, è un altro discorso... Certo che tra portare a casa 100 e portare a casa 0 è meglio 100, ma, siccome la realtà (che si evita sempre) è fatta di sfumature di grigio e non di bianco e nero, tra 100 e 0 ci sono tante altre possibilità, e se per evitare lo 0 devo ottenere "solo" 99, o 50, o anche 1, è comunque preferibile al fare l'idealista puro che non produce alcun risultato e che, dunque, è inutile.

Gambero, io penso che sia necessario trovare una soluzione, perchè quello che proponi è sempre la sola presa di coscienza. Io non voglio sentirmi dire nè che va tutto bene nè che va tutto male, voglio sentire il politico dire che per lui dalla crisi si esce in un certo modo. Quello che manca non è il dibattito "sulla verità" ma proprio sulla crisi. Ci dicono "lo spread è a X" e basta, ma il dibattito vero, sul come risolvere la crisi, non viene portato "in tv" se non in programmi "residuali" tipo L'Infedele.

E' così che il cittadino può farsi un'idea e scegliere: il PDL dice (per dire) meno tasse e tagli, il PD dice patrimoniale e lavoro, Grillo dice (boh? Che dice?)... Il dibattito invece è ridotto al superficiale... Neanche se (per esempio) la spending review è giusta, ma se l'entità dei tagli è corretta oppure è troppa. E' sempre una discussione succube della politica del Governo, che non è la mia (del PD, cioè). Il Governo dice "discutete di questo" esattamente come capitava prima quando la sinistra viveva di rimando sulle dichiarazioni di Berlusconi.

Ad esempio, sui tagli alla sanità Bersani dice che non è d'accordo e che il PD ha "delle idee" in proposito. Io so che le idee ci sono, perchè mi rompo le scatole a cercarmele, ma invece di annunciare che "ci sono idee" sarebbe il caso di proporle, in Parlamento, senza aspettare l'ennesima epifania di Monti, anzi, meglio ancora, che le si propongano al Paese. La contraddizione non nasce tanto dal voto favorevole ai provvedimenti, a cui si può anche essere costretti dalle circostanze, ma dal proporsi contemporaneamente come fedelissimi sostenitori di un Governo che però non soddisfa.

Se il PD proponesse una modifica "corposa" ai tagli, anche se poi il Governo magari ti mette la fiducia sul suo provvedimento, potrebbe votare la fiducia "per senso di responsabilità" e contemporaneamente dire "volevamo fare questo ma non ce l'hanno permesso".

E questo dipende fondamentalmente dalla debolezza di Bersani, come ho scritto prima, che non può permettersi di rompere nè col centro nè con la sinistra. Fino a quando questo doppio gioco possa durare, non lo so, ma di certo prima o poi le vere posizioni di ciascuno dovranno saltar fuori.

Pegasus, una volta gli imperatori romani "pazzi" venivano eliminati. Chi c'è che può eliminare chi non vuole ammettere i propri errori? Qua a Rovigo i Giovani Democratici hanno fatto il loro congresso, sulla base di 200 iscritti (più o meno). Caspita, con 200 giovani puoi anche essere determinante per prendere la guida di tutto il PD provinciale. Puoi anche pensare di imporre il tuo candidato. Eppure non lo fanno. E sai perchè? Perchè sono disorganizzati.

Insomma, io sono per un ricambio generazionale progressivo (la politica, ripeto, non è cosa da improvvisatori), il vecchio deve far crescere la nuova generazione. Se non lo fa, oppure se pensa di coltivare solo degli zombie al suo servizio, sono i giovani che devono imporsi, e anche senza tanti moralismi e senza tanti scrupoli. Non ha alcun senso sparare a zero contro i vecchi e poi tornare nell'oblio, l'alternativa va costruita, e bisogna averne le capacità. Ovvio quindi che se finora io non sono riuscito a costruirla, non ne ho le capacità. Ma non lo ha fatto ancora nessuno. Sai come si diceva, no? La "politica" non è un pranzo di gala. Atlanticus dice che è preferibile scomparire e rimanere puri. Io dico che è preferibile tirare morsi e calci, lasciare ferite profonde e uscirne sporchi di sangue da capo a piedi che restare "puliti". Se avanzano i "cattivi" vuol dire che i "buoni" non fanno il loro dovere.

Quanto alla coscienza generale, mi trovi d'accordo, quindi. Vivi e lascia vivere, è il motto degli italiani. Cioè, ruba tu che rubo anch'io. Insomma, è possibile che faccia notizia se uno trova un portafoglio e lo restituisce? Mentre se si viene a sapere che un delegato Fiom alla ex-Grimeca (fabbrica locale fallita) ha rinunciato alla riassunzione dicendo che tanto sua moglie lavora e che quindi doveva (doveva) lasciare il posto a chi non aveva questa fortuna, si fanno due righe... E' mancanza di cultura, e non sappiamo più cosa sia davvero "importante". Tu parli di politici che comprano voti, ma ci sono anche quelli che li comprano per 50 euro o con la busta della spesa. Uno schifo, una vergogna, ma è possibile che, pur nella necessità, si dia via il proprio voto per 1 chilo di pasta?


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MessaggioInviato: 09/07/2012, 16:40 
Tutto vero e corretto, però bisogna anche che la verità sia conosciuta, perché fare i rivoluzionari su dei presupposti sbagliati (è tutta colpa del debito, è colpa di Silvio, gli italiani sono brutti pigri ed evasori, sono tutti corrotti etc...) allora non serve a nulla, anzi forse è la cosa peggiore.
Il problema è che molte delle persone che sanno e che potrebbero parlare vivono all'interno di conflitti di interesse così grandi che non smuoveranno mai una sillaba... oppure sono ricattati, o hanno talmente tanto da perdere che...

Mi pare che tra tutto quello che gira su internet, Grillo compreso, quelli che veramente hanno qualcosa da dire, documentandolo, sono proprio quelli che non trovano spazio da nessuna parte o quasi, sono quelli tenuti a debita distanza da ogni possibile dibattito pubblico.
I vari "guru" che scrivono su Repubblica o altri giornal(A)i cd. liberi, in realtà sono parte del problema, è questa la grande menzogna che non si può dire. Fino ad ora, all'interno dell'illusione anti-berlusconiana, ci godevano i panegirici di questi "esperti" che li vedevi in ogni dove (altro che censura berlusconiana), sul web, in comizi per la "libertà", da Santoro etc... ma in realtà era solo l'altra faccia della menzogna.

In altri paesi si dibatte del problema euro, si comincia a ragionare del perché sta accadendo tutto questo, da noi ZERO, non si PUO' nemmeno pensare di parlarne... anzi PIU' EUROPA per TUTTI! Unione Bancaria - Unione Fiscale - Unione Politica.
Senza argomentare, senza dati, senza cervello connesso con la mano che scrive... solo propaganda.


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MessaggioInviato: 09/07/2012, 16:44 
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sezione 9 ha scritto:
Gambero, io penso che sia necessario trovare una soluzione, perchè quello che proponi è sempre la sola presa di coscienza. Io non voglio sentirmi dire nè che va tutto bene nè che va tutto male, voglio sentire il politico dire che per lui dalla crisi si esce in un certo modo. Quello che manca non è il dibattito "sulla verità" ma proprio sulla crisi. Ci dicono "lo spread è a X" e basta, ma il dibattito vero, sul come risolvere la crisi, non viene portato "in tv" se non in programmi "residuali" tipo L'Infedele.

L'Infedele? Ma anche no! Trovi SEMPRE i soliti la TV è solo ed esclusivamente autoreferenziale, nulla sfugge a questo tritacarne di propaganda.

Non ci sono soluzioni?
http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z208WsfElz

Comincia a leggerti qualcosa, senza pregiudizi.
Perché ciò che sta accadendo è stato previsto per filo e per segno da almeno 20-25 anni. Leggiti le previsioni dei guru economici di anche solo 6 mesi, 1 anno-2 anni fa su Corriere e Repubblica, vedrai una serie tale di castronerie che qualche dubbio dovrebbe venire pure a te su chi MUOVE oggi il dibattito. E sono proprio questi i guru che pontificano in tutte le trasmissioni TV, Infedele compreso.


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sezione 9 ha scritto:


Atlanticus, la tua linea è dunque quella di sparire? Le battaglie si fanno per vincerle, non per partecipare e basta. Poi, che si vinca o si perda, è un altro discorso...


Battaglie??? ... quali?! dove?!

Quella sull'articolo 18 e più in generale sullariforma del lavoro?
Quella sulle pensioni?
Quella sulla patrimoniale e sulla riforma fiscale?
Quella sulla politica economica?

Ah perchè avete fatto delle battaglie da quando c'è SuperMario?! Scusa ma non me ne sono neanche accorto...

Le battaglie si fanno. Punto. La vostra è una resa incondizionata... e guardando a quel famoso thread 1992-2012 guerra finanziaria all'italia, posso anche capirne il motivo e non mi stupisco più di nulla
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... inanziaria

Cita:
sezione 9 ha scritto:


Gambero, io penso che sia necessario trovare una soluzione, perchè quello che proponi è sempre la sola presa di coscienza. Io non voglio sentirmi dire nè che va tutto bene nè che va tutto male, voglio sentire il politico dire che per lui dalla crisi si esce in un certo modo. Quello che manca non è il dibattito "sulla verità" ma proprio sulla crisi. Ci dicono "lo spread è a X" e basta, ma il dibattito vero, sul come risolvere la crisi, non viene portato "in tv" se non in programmi "residuali" tipo L'Infedele.


Salvo poi accusare di fascisti o di pazzoidi dementi tutti coloro che propongono strade alternative necessarie per uscire dalla crisi...

Cita:
sezione 9 ha scritto:


il PD dice patrimoniale e lavoro,


Può dire quello che vuole... contano i fatti e il voto prestato a favore di provvedimenti degni della peggior macelleria sociale. Non ti rendi conto di quanta credibilità avete perduto?!

Cita:
sezione 9 ha scritto:


Ad esempio, sui tagli alla sanità Bersani dice che non è d'accordo e che il PD ha "delle idee" in proposito ... Se il PD proponesse una modifica "corposa" ai tagli, anche se poi il Governo magari ti mette la fiducia sul suo provvedimento, potrebbe votare la fiducia "per senso di responsabilità" e contemporaneamente dire "volevamo fare questo ma non ce l'hanno permesso".


E cosa aspetta a tirare fuori il coniglio bianco dal cilindro? Un altro capro espiatorio dopo Berlusconi? Troppo facile sezione, così siamo capaci tutti... questi sono solo alibi!

Venendo al discorso sulla linea, diciamo così, politica:

la mia linea politica è coerenza con i propri valori e i propri principi.

la tua quella dell'inciucio stile vecchia DC - e tutto sommato devo ancora capire quale obiettivo si prefigge questa tua - ma forse non lo sapete neppure voi...

che tristezza

[:(]



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MessaggioInviato: 09/07/2012, 18:45 
No, scusate, io avevo scritto in un'altra discussione cose che proprio non mi fanno inserire tra quelli che sostengono che la crisi sia causata dal debito e che per uscirne serva tagliare. Io dico tutto l'opposto: in tempi di crisi bisogna che lo stato spenda e che faccia leva su politiche economiche, fiscali e monetarie (e sociali: di solito non si dice!) che sostengano i consumi.

E infatti qua ho detto che l'idea della spending review è giusta se prendi i soldi spesi male e li investi in qualcosa di utile, ma quella che stanno facendo è solo una manovra correttiva per coprire l'aumento dello spread e dunque degli interessi da pagare.

Per me la crisi non è "crisi" ma grande vittoria del capitalismo lasciato libero di dare il "meglio" di sè dalle politiche liberiste. E' anzi il più grande fenomeno di concentrazione di capitali della storia, un qualcosa di "rivoluzionario" che porterà, se continua, alla concentrazione di tutte le ricchezze in mano a pochissimi gruppi finanziari, la distruzione della classe media, populismo, qualunquismo e autoritarismo. E questo non è "complotto", è Marx, che certe cose le scriveva 150 anni fa...

Quello che serve è più stato, che fissi le regole oltre le quali il capitalismo non può più guadagnare, che stabilisca una chiara e precisa pianificazione dello sviluppo (che so, stabilendo incentivi per chi investe in ambiente, energia verde eccetera, oppure fissando sgravi e facilitazioni per i percorsi di studio "che servono" e svantaggiando quelli che "non servono" nell'ottica del progetto pianificato).

Serve uno stato che abbia gli strumenti per imporre regole (UE e non singoli stati) e che abbia tutte le possibilità di fare politiche attive in tutti i settori.

E serve partire dal lavoro, dalla detassazione di chi ha meno e dalla tassazione di chi ha di più (caspita, lo stava dicendo Obama poco fa, non un comunista!) e dall'istruzione. Non solo non ha senso "tagliare" adesso, è dannoso, crea solo altri problemi, caspita, sono anni, già con Berlusconi, che andiamo avanti a tagli a tutto, e abbiamo solo peggiorato la situazione.

Monti nel caso sarà anche un gran professore (anche se non so quanto realmente abbia esercitato), ma segue una politica sbagliata. A noi serve cambiare politica prima ancora di cambiare politici: chiamare uno nuovo, chiunque esso sia, che si mette a far stupidate non serve a niente (e ripeto: uscire dall'euro e svalutare del 50% è stupido, perchè noi siamo un Paese manifatturiero, che vive sì di esportazioni, ma che importa tutto quello che trasforma, e svalutare significa pagare il doppio tutte le importazioni e perdere il vantaggio nelle esportazioni, che puoi recuperare solo agendo sulla qualità del lavoro, sui salari e sui diritti. Svalutare così significa far pagare tutto a chi lavora).

Quanto alla linea politica, il PD è in perfetta sintonia coi partiti di sinistra europei. Il PD, col gruppo dei Socialisti e Democratici in Europa, è stato l'unico partito italiano ad essere andato in Grecia a discutere della situazione greca ed europea. L'unico. Poi, ripeto, se è questione di temi, dite e ci metto un attimo ad indicare quale sia la posizione del PD.

Quanto al discorso credibilità, è vero, la contraddizione è enorme, e non so quanto il gioco potrà essere sostenuto, con Casini che vuole tirare il PD a destra e Vendola che lo tira a sinistra. E il PD è in mezzo senza riuscire a imporsi, questa è la maggior colpa, per me.

Vi invito però a riflettere su questo. Quando Berlusconi stava per cadere, e andava avanti comprandosi i parlamentari ad ogni voto, l'alternativa posta al PD è stata questa: o si continua così, con Berlusconi, oppure si fa un governo in cui entra anche il PD. Questa era l'alternativa. Voi cosa avreste fatto?


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sezione 9 ha scritto:
E infatti qua ho detto che l'idea della spending review è giusta se prendi i soldi spesi male e li investi in qualcosa di utile, ma quella che stanno facendo è solo una manovra correttiva per coprire l'aumento dello spread e dunque degli interessi da pagare.

Però converrai che questi tagli non sono semplicemente tagli contingenti, ma hanno anche effetti strutturali non solo sulla spesa pubblica, ma anche sulla realtà sociale del paese. Quando tagli 3-4 miliardi di spesa sanitaria TUTTI GLI ANNI, è ovvio che stai facendo una scelta politica che con la crisi e il bilancio non ha nulla a che vedere, stai semplicemente smantellando lo stato sociale a beneficio dei privati (che in Italia lucrano sui soldi pubblici e non rischiano un euro di soldi propri), che poi significa privatizzare gli utili e socializzare le perdite.
Lo stesso stanno facendo con la scuola, con la ricerca, etc...
Tutte cose che la Germania o la Francia non si sognerebbero mai di fare... valle a fare in Francia e il giorno dopo ti ritrovi con milioni di persone in piazza.

Cita:
sezione 9 ha scritto: Per me la crisi non è "crisi" ma grande vittoria del capitalismo lasciato libero di dare il "meglio" di sè dalle politiche liberiste. E' anzi il più grande fenomeno di concentrazione di capitali della storia, un qualcosa di "rivoluzionario" che porterà, se continua, alla concentrazione di tutte le ricchezze in mano a pochissimi gruppi finanziari, la distruzione della classe media, populismo, qualunquismo e autoritarismo.

Benissimo, allora prendine atto e straccia la tessera del PD (perché sono i loro sponsor "a sinistra).
Perché vedi sezione9, tutto questo non comincia con Berlusconi, ma comincia con i "tecnici" degli anni '90 (e anche prima), viene implementato da Prodi che ha dato il via alla deindustrializzazione del paese... il tutto condito con gli errori madornali di Mastricht e la madre di tutte le disgrazie che è stato l'euro. Tutto questo è stato possibile grazie alla grande bugia di chi ci governava. La letteratura scientifica dell'epoca aveva messo nero su bianco che cosa sarebbe accaduto, ma è stata ignorata, mentre chi strombazzava su più Europa ha fatto carriera, è diventato funzionario, ministro, professorone, editorialista, direttore di giornale etc...
E' questo il passaggio che secondo me ti manca.

Cita:
sezione 9 ha scritto: Quanto al discorso credibilità, è vero, la contraddizione è enorme, e non so quanto il gioco potrà essere sostenuto, con Casini che vuole tirare il PD a destra e Vendola che lo tira a sinistra. E il PD è in mezzo senza riuscire a imporsi, questa è la maggior colpa, per me.

Ma se c'è mezzo PD che plaude continuamente a tutto ciò che fa Monti?
Ma ti sei mai chiesto che cosa sia in realtà il PD? Tu ci vedi una qualche identità in quell'aborto di partito?
Ma ti sembra normale che mezzo partito del PD e mezzo del PDL e UDC sia tutto rappresentato in Aspen Institute? Ma ti sembra normale che dei politici con importanti responsabilità possano discutere (per statuto) in via riservata e per i mazzi loro gli affari del paese?
E poi ci lamentavamo della P2? Se si fanno gli affari loro alla luce del sole invece va tutto bene (ovviamente con il vincolo della riservatezza)?

Cita:
sezione 9 ha scritto: Vi invito però a riflettere su questo. Quando Berlusconi stava per cadere, e andava avanti comprandosi i parlamentari ad ogni voto, l'alternativa posta al PD è stata questa: o si continua così, con Berlusconi, oppure si fa un governo in cui entra anche il PD. Questa era l'alternativa. Voi cosa avreste fatto?

Il PD è politicamente morto, la quasi totalità dei suoi dirigenti è compromessa... a me non importa nulla che cosa deve fare il PD, penso che ormai non abbia più alcuna importanza. A me importa di più che cosa faranno le persone come te, che penso non abbiano ancora avuto il modo di sporcarsi le mani.


Ultima modifica di iLGambero il 09/07/2012, 19:34, modificato 1 volta in totale.

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Bravo Gambero...

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