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Pegasus ha scritto: Cita:
Atlanticus81 ha scritto:
Io opto per la prima ipotesi, ho studiato economia nell'Università ove lui stesso era rettore e ti assicuro che in quelle stanze si diceva esattamente dove avrebbe condotto una politica economica come quella che sta facendo l'attuale governo.
E lo sa anche lui, fidati.
Scusami la domanda Paolo, non che non mi fido di te, lo sai bene.
Però mi sorge un dubbio: hai sentito davvero parlare di ciò in quelle stanze, oppure mi riporti solo un modo di dire?
Te lo chiedo perchè anche alla mia università girava voce che nel secondo ripostiglio vi fossero custodite attrezzature finalmente nuove ed all'avanguardia nascoste per scroccare al comune ed alla provincia nuovi fondi, ma poi si scoprì che li dentro vi era solo un gran mucchio di polvere....a meno che non si optasse per il solito luogo segreto accessibile spostando un determinato libro nella libreria
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No seriamente, spero che mi perdonerai la domanda
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Intendevo dire che sui testi di micro e macro-economia che abbiamo studiato e sulle dispense di approfondimento veniva dettagliatamente analizzata la questione.
Micro e macro erano le mie materie di studio preferite..
In esse veniva dimostrato nero su bianco che in una fase di ciclo economico caratterizzata da bassissima crescita una politica economica che combina tagli alla spesa pubblica e aumento pressione fiscale con politica monetaria volta a tutelare la stabilità della moneta e quindi non perseguendo logiche inflazionistiche, avvita il sistema in una spirale recessiva che poi impatta sull'economia reale con aumento disoccupazione, riduzione attività imprenditoriale (e conseguente riduzione delle entrate fiscali).
E' semplificato in macro-economia con il modello IS-LM

dove vengono riportate le scuole di pensiero Keynesiano e Classico, oltre che la realtà empirica (primo grafico) che ovviamente si colloca a metà tra le due visioni e dove la pendenza delle linee dipende da una serie di fattori strutturali del sistema paese ove applicato:
- mercato del lavoro
- sistema previdenziale
- livello di libertà / iniziativa imprenditoriale
etc.etc.
Ora, non so quanto potrebbero essere inclinate le linee se applicate alla realtà italiana, ma la realtà è che stretta fiscale e politica monetaria attuale, spostano l'equilibrio nel tempo t1 in posizione arretrata rispetto a t0.
Attenzione, le analisi micro e macro non sono in grado di dirci quale sia la soluzione migliore, ma può chiarire i vari trade-off (scelte alternative) e aiutare quindi a individuare i problemi e a mettere a fuoco i termini della questione.
Altrettanto credo sia ovvio che in una economia come quella italiana le politiche economiche del governo, utilizzando i modelli di cui sopra, porta necessariamente a una recessione economica con conseguente calo del tasso occupazione e riduzione delle entrate fiscali statali rendendo inutili i tagli a livello di welfare nell'ottica di un risanamento dei conti pubblici.
Non credo possibile che nessuno a Bruxelles, a Francoforte, a Strasburgo, Monti in primis, abbia fatto la prova sul grafico IS-LM a vedere il "cosa sarebbe successo se..." - la scelta è ponderata. Dipende da quali obiettivi vuoi raggiungere.
Semplicemente è la ricetta sbagliata per la nostra (ma anche per molti altri paesi) economia...
o meglio... dipende da che piatto vuoi cucinare.
E io sono convinto che il menù previsto dallo "chef" sarà molto indigesto per i cittadini d'europa.
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