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Enkidu ha scritto:
Io ho letto il libro di John Keel da cui è stato tratto il film, e devo dire che rispetto al libro, il film mi ha deluso parecchio, perché secondo me non solo c'è ben poco del libro nello svolgersi della vicenda, ma anche il film non dà una chiara idea della vastità e della complessità del fenomeno in questione.
A parte il fatto che nel film l'Uomo Falena non appare mai, se non per un fugacissimo istante nelle prime scene. Dopodiché sembra essere considerato più che altro un "fantasma", una visione paranormale della moglie del protagonista, che forse, essendo malata di un cancro al cervello che la porterà alla morte, ha semplicemente avuto un'allucinazione.
Il film non mi ha trasmesso neanche un decimo del terrore puro che ispira invece il libro, dove vengono forniti moltissimi particolari agghiaccianti e terrificanti sulla vicenda.
Nel libro di Keel non si parla solo delle spaventose apparizioni dell'Uomo Falena e della spaventosa angoscia che procurava alle persone che incontrava (ancora prima di vederlo, tengo a precisare!), ma anche di altrettanto misteriosi incontri con persone che apparivano o dichiaravano di venire da altri pianeti (centrale nel libro è l'incontro con gli abitanti del pianeta Lanulos, gente dalla pigmentazione scura, ma assolutamente umani).
Nel film, tutto ha un'interpretazione "paranormale" e di fatto tutta la vicenda viene presentata secondo questa interpretazione unilaterale.
Certo, Keel aveva adottato, non si sa bene perché, proprio questa interpretazione. La sua "spiegazione" della vicenda è che ci sarebbero degli esseri ultradimensionali che "giocherebbero" con noi non si sa bene perché, più o meno come gli Dei omerici giocavano con i destini dei mortali, per puro capriccio.
Un'interpretazione per me unilaterale e che è dovuta a fattori culturali e ad un pregiudizio razionalistico.
Ribadisco "razionalistico" e non "razionale". La ragione combatte i pregiudizi, e non li propaga.
Non voglio minimamente sminuire il lavoro di Keel, che ha scritto un libro interessantissimo e che è una pietra miliare nella storia dell'ufologia.
Dico semplicemente che non accetto la sua interpretazione che è, per me, come dire... troppo facilona.
Quello che è successo a Point Pleasant e dintorni in quell'epoca, e che sembra misteriosamente legata ad altre vicende lontane nello spazio e nel tempo, è davvero sconcertante ed inspiegabile, tanto che una spiegazione univoca risulta del tutto insufficiente, per me.
Dire che la causa di tutto sarebbe in forze extradimensionali senza nome e senza volto che si divertono a farci comparire davanti le materializzazioni illusorie delle nostre fantasie e delle nostre paure più profonde, significa trovare la spiegazione più facile e più accomodante.
É come dire: siccome noi viviamo in un mondo ordinato e comprensibile, tutto quello che di inspiegabile avviene non è reale, ma proviene dal capriccio di un Altrove sconosciuto, di cui non possiamo dire niente, che ci manda dei fantasmi del nostro inconscio, così per divertimento....
In questo modo puoi tranquillamente continuare a pensare che il mondo che vedi è quello vero, ordinato, ordinario, sempre uguale e retto da leggi "razionali".
Dando una spiegazione "paranormale", alla fine è come se dicessi che tutto dipende "dalla nostra mente" e che non è reale.
Io penso che invece quello che è successo a Point Pleasance sia reale, e che non trova spiegazioni nella logica e nella fisica del nostro tempo.
L'Uomo Falena per me non era un fantasma, ma non era neanche "un animale strano" che possa essere investigato dalla criptozoologia, né forse semplicemente "un alieno" nel senso comune del termine.
Innanzitutto, questo essere sfidava con la sua sola esistenza le leggi della fisica: un gigante alto almeno due metri e pesante più di un quintale, con un'apertura alare di quattro metri, che riesce a volare anche a 160 km orari senza battere le ali! Praticamente un piccolo aereo!
I suoi occhi brillano di luce propria, e provoca un'invincibile angoscia a chiunque lo avvicini....
Che razza di essere può avere questi poteri? Un organismo biocibernetico telepatico, forse? O effettivamente un essere di un'altra dimensione, dove le leggi fisiche sono diverse dalle nostre?
Inoltre l'Uomo Falena assomiglia troppo ad altri esseri avvistati in giro per il mondo: non solo altri Uomini Falena, ma altri esseri che ne condividono alcune caratteristiche, mancando però di altre. Il Mostro di Flatwood e l'Uomo Sauro condividono con lui l'alta statura, il colore scuro, gli occhi rossi e brillanti, il terrore che seminano in chiunque li abbia visti.
Certo, qualcuno può fare altri paragoni: con le raffigurazioni dei diavoli del Cristianesimo e con i vampiri europei.... e c'è un'altra coincidenza. Uno dei protagonisti della vicenda veniva da Salem, che si trova a sole novanta miglia da Point Pleasance. Non so se sia "quella" Salem o un'altra città omonima, ma è una strana coincidenza..... la "città delle streghe" americana, vittima a suo tempo di una grande isteria collettiva, a poca distanza.....
Questo e altri particolari secondo me hanno fatto in modo che Keel e altri si "fissassero" sulla spiegazione "paranormale", immaginando che l'Uomo Falena non fosse altro che il ricordo delle antiche leggende europee, risaltato fuori dall'inconscio e materializzato dalle innominate intelligenze extradimensionali.
Ma è veramente così? Direi di no. Lo stesso Keel fa notare che il West Virginia, lo stato in cui si trova Point Pleasance, ha una stranissima caratteristica: è l'unico stato del Nord America dove non si trovano tracce di reperti archeologici! A parte alcune rovine che non sono attribuibili alle culture delle tribù indiane conosciute. Il che, non ha nulla di paranormale, ma è qualcosa di ben concreto, spaventosamente concreto....
Sarebbe poi interessante sapere a quale distanza vivevano i Mandan, la misteriosa tribù degli "indiani bianchi" che avevano una cultura completamente diversa da quella degli altri indiani, dato che vivevano in case stabili, e non in tende da nomadi. Le leggende indiane dicono che il West Virginia era un tempo abitato da "bianchi albini" che non sopportavano la luce e vivevano in case stabili anche loro.
E naturalmente ci sono anche le leggende di creature alate...
Ultima nota interessante: negli anni 30 Lovecraft scrisse un racconto, "Colui che sussurrava nel buio", che si svolgeva nel Vermont, uno stato molto simile al West Virginia, perché ricco di montagne e foreste, dove avvenivano misteriose apparizioni di esseri alati nei boschi e sulle montagne, che le leggende locali chiamavano "Quelli dalle Ali Nere". Nel racconto, si scopriva che gli esseri alati erano alieni che venivano sulla Terra per motivi minerari e non interferivano nella vita dei terrestri, a parte quando conducevano alcuni di loro in viaggi interstellari e interdimensionali, dove la scienza sconfinava con la magia nera e si svelava che gli antichi culti stregoneschi non erano altro che forme velate di contatto con potenze divine aliene.... nel racconto viene detto che alcuni esseri umani sono agenti degli alieni, le cui menti sono state asservite ai voleri degli alieni, più o meno come "robot di carne". Forse Lovecraft aveva avuto sentore già di qualcosa, studiando certe tradizioni delle tribù indiane e altre provenienti dall'Europa, oltre a casi misteriosi che avvenivano nelle foreste degli Stati Uniti?
Da notare che il racconto è stato scritto PRIMA che si cominciasse a parlare di UFO, nel 1947.
Forse... dato che parecchi anni dopo, nel Vermont avvenne una serie di misteriose sparizioni, di cui una avvenne addirittura su di un autobus in corsa!
Certamente la paranormalità è uno degli aspetti della vicenda, ma secondo me è solo la punta dell'iceberg, un iceberg che se potessimo vedere per intero sconvolgerebbe tutte le nostre certezze sull'universo in cui viviamo....
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