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Grigio
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MessaggioInviato: 23/07/2012, 17:47 
La bufala dei miracoli di Hollande: gente sveglia, è un massone pure lui...

"Hollande ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all'asta. 345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani scienziati disoccupati. Ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione. Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari (...)"

PECCATO CHE NON SIA VERO N I E N T E !!! Una BUFALA bella e buona, che ha fatto il giro del web... Anche Hollande è un MASSONE del Bilderberg,http://www.nocensura.com/2012/05/francia-altro-che-cambiamento-hollande.html- e anche se probabilmente è meno spudorato di quanto lo sia il massone nostrale, non lavorerà mai per il bene dei cittadini...

Per saperne di più: "La bufala di Hollande "presidente da sogno" e l'elenco delle riforme mai fatte" - http://www.nocensura.com/2012/07/la-buf ... te-da.html -

http://www.nocensura.com/


Ultima modifica di nemesis-gt il 23/07/2012, 17:48, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 24/07/2012, 13:27 
“Stanno per bloccare le tredicesime?”

Confesercenti guarda con allarme alle ipotesi circolate in questi giorni sul possibile congelamento delle tredicesime per i dipendenti pubblici e per parte dei pensionati. “Troppe voci, troppo insistenti, parlano in questi giorni di un’ipotesi allo studio per fare cassa – si legge in una nota -. Una misura di questo genere non solo potrebbe essere considerata discriminatoria e iniqua socialmente, ma sarebbe certamente un drammatico autogol economico che manderebbe i consumi in tilt, spingerebbe migliaia di imprese alla chiusura e provocherebbe la perdita consistente di posti di lavoro autonomi e dipendenti”.

SMENTIRE LE INDISCREZIONI – Confesercenti chiede al Governo di smentire le indiscrezioni che rischiano “di allontanare una qualsiasi forma di ripresa”. Secondo le ricerche dell’organizzazione “le tredicesime nette dei dipendenti pubblici e dei pensionati con assegni al di sopra dei mille euro ammontano a circa 16,1 miliardi. Circa la meta’ va in consumi e quindi si sottrarrebbe all’economia reale una cifra pari a 8 miliardi di euro, con un cedimento dei consumi privati che passerebbe dal meno 1,7% stimato dal Governo ad un valore negativo vicino al 2,7%. Ma se anche si puntasse solo al congelamento del 50% delle 13me si tratterebbe comunque di un taglio alla spesa di circa 4 miliardi di euro, con un impatto sui consumi di circa 4 decimali di punto, portando la flessione prevedibile all’interno del range compreso tra il -2,1% e il -2,4%”.

SPENDING REVIEW – Confcommercio chiede poi all’esecutivo “di volgere altrove la scure e di tagliare in profondita’ spesa pubblica e costi della politica. La spending review e’ un inizio ma non basta. Non ascolti i partiti” e riduca “al minimo il numero delle province, per poi abolirle, cosi’ come va fatto per le comunita’ montane, oltre ad accorpare la miriade di micro-comuni e le societa’ di servizi pubblici”. E’ inoltre necessario “varare con urgenza un piano di alienazione del patrimonio immobiliare pubblico che puo’ essere messo rapidamente sul mercato; ridurre drasticamente i ‘posti’ della politica e le consulenze che favoriscono le pratiche clientelari. Inoltre chiediamo di utilizzare tutte le risorse disponibili per avviare progetti di sviluppo, permettendo alle imprese di riprendere gli investimenti e ricreare lavoro stabile, anche attraverso la non piu’ rinviabile riduzione della pressione fiscale, che ai livelli attuali, ostacola in termini sempre piu’ stringenti gli investimenti ed il lavoro”. (AGI)

http://www.giornalettismo.com/archives/ ... edicesime/


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MessaggioInviato: 31/07/2012, 15:57 
Spending review: tagli blocca Iva,
tutele per altri 55mila esodati.
Aumenta l'Irpef in 8 regioni


http://notizie.tiscali.it/articoli/sche ... cheda.html

Tagli alla spesa pubblica per trovare risorse necessarie ad evitare l'aumento dell'Iva ad ottobre, ad ampliare le tutele ad altri 55000 esodati, e ad aiutare i comuni colpiti dal sisma dell'Emilia. Ma anche qualche aggravio fiscale:dall'Irpef di 8 regioni alle università. Questa l'architettura del decreto sulla spending review che ha ottenuto il via libera dal Senato e passa alla Camera per l'esame finale. Ecco le misure principali.

Stop aumento Iva - Il temuto aumento dal prossimo ottobre di un punto delle due aliquote dell'10% e del 21% slitta a luglio 2013. Costa 3,28 miliardi nel 2012. La legge di stabilità indicherà nuove misure per evitare l'aumento l'anno prossimo.

Esodati - Altri 55.000 privi sia di lavoro che di pensione potranno accdere a questa con le vecchie regole.

Ministeri - Risparmi di 1,7 mld nel 2013, 1,5 nel 2014 e 2015. - REGIONI: sforbiciata ai trasferimenti: -700 milioni nel 2012; - un miliardo i successivi due anni.

Tagli acquisti Pa - Le amministrazioni centrali dovranno ridurre dall'anno in corso le spese per acquisti di beni e servizi. Tra i tagli, 5 milioni in meno per le intercettazioni.

Taglio organici Pa - Riduzione del 20% dei dirigenti pubblici, -10% del personale non dirigente. Buono pasto non oltre 7 euro.

Prefetture - Risparmi dagli uffici statali sul territorio. Accorpati nelle Prefetture.

Auto blu - Tutte le amministrazioni, compresa Bankitalia, taglieranno la spesa del 50%

Farmacie - Resta l'aumento dello sconto sui medicinali dovuto dalle farmacie al Servizio sanitario nazionale, ma viene ridotto al 2,25% dal 3,65%. Confermato anche l'incremento della quota che le aziende farmaceutiche devono pagare alle Regioni, ma diminuisce dal 6,5% al 4,1%. Dal 2013 scatterà un nuovo sistema di remunerazione della filiera.

Ricerca - Eliminato il taglio dei fondi alla ricerca da 30 milioni di euro per il 2012. Salvataggio temporaneo per la Arcus e la fondazione Valore Italia, che sopravviveranno fino a gennaio del 2013.

Riordino Province - Gli enti dovranno essere ridotti ma con un "riordino" e non una "soppressione". Restano i requisiti minimi di popolazione e territorio, che eliminano le amministrazioni più piccole, e per i Comuni che vogliono cambiare Provincia dovrà esserci contiguità territoriale. Entro 90 giorni ogni Regione dovrà trasmettere al governo una proposta di riordino.

Fondi a Comuni e Province - Arrivano 800 milioni per i Comuni: 300 milioni presi da un fondo già destinato alle amministrazioni locali e 500 milioni da un fondo dell'Agenzia delle entrate che serve anche per i rimborsi fiscali alle imprese. Dallo stesso fondo dell'agenzia fiscale saranno attinti 100 milioni per ridurre il debito delle Province.

Prefetture e città metropolitane - Raddoppiano i risparmi che dovranno essere garantiti dalla riorganizzazione delle Prefetture, mentre per le città metropolitane saranno create delle Conferenze ad hoc incaricate di definirne lo statuto.

Enti autonomie locali - Salta l'obbligo per le autonomie locali di tagliare o accorpare enti e agenzie, ma resta l'obiettivo di ridurne la spesa almeno del 20%. Escluse dai tagli le istituzioni che gestiscono servizi socio-assistenziali, educativi e culturali.

Società in house - Cancellato l'automatismo per la vendita delle società in-house degli enti locali. Il meccanismo automatico per la privatizzazione o messa in liquidazione delle società sarà sostituito da una procedura che consente una verifica sul ruolo e le attività di queste aziende pubbliche.

Agenzie fiscali - Arrivano 13,8 milioni di euro per rafforzare gli organici delle agenzie fiscali dopo la riduzione dei dirigenti.

Carabinieri e Finanza - Carabinieri, Guardia di finanza, Capitanerie di porto e Polizia penitenziaria non subiranno i tagli sul numero degli ufficiali e sulle promozioni.

Viminale e Farnesina - Per il personale del ministero dell'Interno e per i diplomatici e i dirigenti del ministero degli Esteri il termine per la riduzione degli organici viene spostato al 30 aprile 2013, sei mesi in più rispetto al 31 ottobre 2012 stabilito per tutti.

Authority - Si salva dai tagli la Covip, mentre resta l'eliminazione dell'Isvap, le cui funzioni passano al nuovo Ivarp, gestito dalla Banca d'Italia. Per Palazzo Koch saranno valide le misure di austerity su auto blu, buoni pasto, ferie e permessi, canoni di locazione e consulenze degli ex dipendenti.Intercettazioni - Nuovo taglio di 5 milioni di euro per le risorse dedicate alle intercettazioni telefoniche. Ne beneficiano però gli uffici giudiziari sul territorio, che così dovranno fare tagli per 30 milioni e non più per 35 milioni.

Pensioni insegnanti - Non saranno applicate le nuove regole pensionistiche della riforma Fornero per gli insegnanti che entro il 31 agosto matureranno i requisiti per andare in pensione dal primo settembre 2013.

Terremoto Emilia Romagna - Arrivano 6 miliardi per aiutare i territori colpiti dal sisma al Nord. Per i Comuni e per il commissariato regionale c'è la possibilità di fare assunzioni a tempo determinato per affrontare le emergenze. Fondi per 23 milioni anche per l'Abruzzo, per la raccolta dei rifiuti.

Scioperi servizi pubblici - Multe raddoppiate per le proteste dei lavoratori nei servizi pubblici essenziali fatte in violazione della legge sullo sciopero.

Enti cinema - Si salvano dalla spending review, mantenendo la "loro fisionomia autonoma", il Centro sperimentale di cinematografia, la Cineteca nazionale e l'Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi.

Arsenale Venezia - La proprietà dell'Arsenale passa al Comune di Venezia, che ne assicura "l'inalienabilità, l'indivisibilità e la valorizzazione attraverso l'affidamento della gestione e dello sviluppo alla Arsenale Spa".

31 luglio 2012



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 31/07/2012, 21:45 
Mario Monti "La Fine del Tunnel sta cominciando ad illuminarsi"

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=mswRE2eZEhQ[/BBvideo]


Ultima modifica di Wolframio il 31/07/2012, 21:46, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/08/2012, 20:11 
Sforbiciate solo per noi. Ecco l'ultimo trucchetto: la politica riduce di 30 mln i fondi della "legge mancia", ma nel 2013 li aumenta di 40 mln

notizia libero

certo come spending review,e'a senso unico,colpisce i soliti................................ma andassero finalmente a fare qualke lavoro x vivere........................... [:(!] [:(!] [:(!]


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MessaggioInviato: 03/08/2012, 18:36 
Legge Mancia, la Casta si fa un regalo
Ai gruppi parlamentari 10 milioni in più [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!]
Emendamento bipartisan alla spending review: i senatori garantiscono un aumento del fondo spesa

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08 ... ri/315322/


Ultima modifica di nemesis-gt il 03/08/2012, 18:37, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 03/08/2012, 19:29 
Cita:
nemesis-gt ha scritto:

Legge Mancia, la Casta si fa un regalo
Ai gruppi parlamentari 10 milioni in più [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!]
Emendamento bipartisan alla spending review: i senatori garantiscono un aumento del fondo spesa

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08 ... ri/315322/

Inaudito... [:(!]


Spending review, tra tagli a sanità e enti regalo da 10 milioni ai partiti
In tempo di tagli in tutti i settori i senatori garantiscono comunque un aumento del fondo spesa per i gruppi parlamentari. Una norma che non potrà essere modificata alla Camera. Il gruzzolo inizialmente previsto era di 150 milioni: viene ridotto di 30 milioni subito (da 100 a 70), ma aumentato di 40 nel 2013 (da 50 a 90)
Fonte:http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/03/spending-review-tagli-a-sanita-e-enti-locali-regalo-da-10-milioni-ai-gruppi-parlamentari/315322/



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MessaggioInviato: 05/08/2012, 12:56 
Cita:
Angeldark ha scritto:

Cita:
nemesis-gt ha scritto:

Legge Mancia, la Casta si fa un regalo
Ai gruppi parlamentari 10 milioni in più [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!]
Emendamento bipartisan alla spending review: i senatori garantiscono un aumento del fondo spesa

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08 ... ri/315322/

Inaudito... [:(!]


Spending review, tra tagli a sanità e enti regalo da 10 milioni ai partiti
In tempo di tagli in tutti i settori i senatori garantiscono comunque un aumento del fondo spesa per i gruppi parlamentari. Una norma che non potrà essere modificata alla Camera. Il gruzzolo inizialmente previsto era di 150 milioni: viene ridotto di 30 milioni subito (da 100 a 70), ma aumentato di 40 nel 2013 (da 50 a 90)
Fonte:http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/03/spending-review-tagli-a-sanita-e-enti-locali-regalo-da-10-milioni-ai-gruppi-parlamentari/315322/


E poi dicono che non bisogna prenderli a sassate.....



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MessaggioInviato: 05/08/2012, 12:59 

L'ultima bravata di Passera: chi lavora nei call center precario a vita


Il documento voluto e pensato dal ministro Passera è passato venerdì al Senato. Il testo, però, riserva una brutta sorpresa per gli operatori telefonici destinati possono lavorare col contratto a progetto vita natural durante

http://www.nocensura.com/2012/08/lultim ... avora.html

Col suo trentaduesimo voto di fiducia, per l’occasione al Senato, il governo fa approvare definitivamente il cosiddetto decreto Sviluppo. I contenuti sono quelli di cui si è parlato nelle settimane scorse: un po’ di semplificazioni, una riformetta degli incentivi alle imprese per anticipare quella proposta da Francesco Giavazzi, l’udienza filtro in appello, il credito d’imposta per la ricerca e poco altro. Corrado Passera, comunque, era contento che la sua creatura vedesse finalmente la luce, un po’ meno lo saranno stati quelli che lavorano nei call center. Colpa di un piccolo comma – per la precisione il settimo dell’articolo 24 bis – introdotto con un emendamento in commissione alla Camera e di cui finora non s’è quasi parlato: quella normetta prevede che chi si occupa di “attività di vendita diretta di beni e di servizi realizzata attraverso call center outbound”, vale a dire al telefono, può lavorare col contratto a progetto vita natural durante. Fine precarietà mai. In sostanza, governo e Parlamento hanno sancito per legge che chi lavora in un call center è una sorta di figlio di un dio minore e deve essere abbandonato alla necessità di chi lo assume – si fa per dire – di competere con le altre aziende del settore cercando profitto quasi esclusivamente nella compressione del costo del lavoro.

Nel dibattito parlamentare su questo provvedimento però, segnatamente a Montecitorio, è successa una cosa curiosa: un solo deputato s’è alzato, dopo le dichiarazioni dei capigruppo, per annunciare il suo no in dissenso rispetto al partito che l’ha eletto. “Questa norma che consente di non stabilizzare i lavoratori dei call center è inaccettabile”, ha scandito in aula Giacomo Portas, deputato indipendente nel Pd, che in Piemonte ha fondato un suo movimento chiamato “I Moderati” (non proprio un nostalgico del Pci, insomma) arrivato al 9,6 per cento alle ultime comunali. Qual è la cosa strana? Portas nella vita è stato un imprenditore, ed è ancora un manager, proprio nel settore dei call center.

“Qualcuno – racconta al Fatto – m’ha detto che il mio è stato finora l’unico conflitto di disinteresse della legislatura, ma voglio essere chiaro: non sono un santo, mi piace guadagnare, ma nell’azienda che ho contribuito a fondare, di cui sono stato socio per anni e con cui ora continuo a collaborare, di co.co.pro. non ne abbiamo fatti in 12 anni e non li faremo mai”. La società in questione si chiama Contacta, ha diverse sedi in Italia e 2.200 dipendenti, “tutti assunti col contratto nazionale delle telecomunicazioni: rispetto alla proposta del governo, per capirci, si passa da 8-9 euro l’ora a 20”. Il “moderato” Portas, curiosamente, su questo tema pare più a sinistra pure di qualche sindacalista: “Si parla tanto di crescita e io dico che ci sono 2 miliardi di fatturato libero per l’Europa in questo settore che potremmo portare in Italia creando lavoro vero”. Lavoro vero perché, quello che si realizza con questa leggina non lo è, anzi, per contrappasso, finisce per avere l’effetto di tenere nel sottosviluppo le industrie del settore: “Così non si contribuisce a fare dei call center una moderna industria dei servizi, in cui fai l’outbound, ma anche la ricerca, l’inserimento dati, il marketing: per noi, per dire, l’attività di call center nel senso stretto è il 25-30% del fatturato”. Sul mercato, è la tesi del deputato piemontese, si sta meglio così: “Puoi fare margine anche rispettando i diritti delle persone, basta puntare sulla formazione e sulla qualità di gente che non è facilmente sostituibile: avere lavoratori preparati ti fa trovare commesse migliori, pagate meglio. Faccio un esempio: noi curiamo l’on line di Chebanca!, gruppo Mediobanca, e prima di iniziare i nostri hanno dovuto fare tre mesi di corso: non è che li puoi sostituire da un giorno all’altro. E poi noi lavoriamo in Germania, in Finlandia, un po’ dovunque in Europa: per garantire un servizio in 12 lingue devi avere gente preparata, mica la puoi tenere alla fame”. Infine una domandina ai tecnici e ai teorici dei salari che devono adattarsi alle dinamiche del mercato: “Parliamo sempre di crescita e di rilancio dei consumi, ma quanto può consumare uno che guadagna 700 euro al mese?”.


da Il Fatto Quotidiano del 4 agosto 2012



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MessaggioInviato: 06/08/2012, 14:02 
nel decreto della spending review,che dovrebbe contenere tagli al superfluo,e' invece contenuto un nuovo balzello che andra' a pesare sulle famiglie italiane:

"A svelare l’ennesima inghippo dei professori è stata ieri Confesercenti, che ha calcolato quanto costerà agli italiani l’emendamento che permette alle otto regioni in deficit sanitario di anticipare al gennaio 2013 l’aumento dello 0,6% dell’addizionale Irpef previsto per il 2014. La nuova stretta sui tributi locali, che si aggiunge ad aumenti delle imposte regionali negli ultimi mesi che sfiorano quota 6 miliardi, riguarderà circa 18 milioni di residenti in Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Sicilia e Calabria."


http://www.liberoquotidiano.it/news/hom ... iglia.html


Ultima modifica di ubatuba il 06/08/2012, 14:03, modificato 1 volta in totale.

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Spending review, 'Ancora 2 mld di nuove tasse'

Confesercenti: volano addizionali Irpef, oltre il 50% dal 2010,
vale a dire 560 euro in più da versare al fisco

05 agosto, 15:41

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 91638.html



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MessaggioInviato: 06/08/2012, 17:44 
Assurdo: Gli aiuti dell’UE alla Spagna serviranno a pagare gli stipendi dei calciatori

Ecco che fine faranno parte dei 20 miliardi che l'Italia ha prestato alla Spagna per salvare le BANCHE spagnole: tra l'altro si tratta di un prestito a rimessa, visto che per ottenere quei soldi l'Italia emette titoli sui quali corrisponde un interesse del 6% mentre dalla Spagna riceve un interesse del 3%, mentre i tedeschi ci guadagnano visto che anche loro percepiscono dalla Spagna il 3% di interessi ma pagano un tasso dell'1% realizzando un guadagno netto del 2%

Di Germano Milite

Non è uno scherzo e nemmeno una semplificazione populista. Della vicenda, assurda, ne ha parlato anche Il Fatto Quotidiano con questo articolo. In sintesi, la Spagna ha 5 miliardi di debiti da dover onorare a causa delle spese folli di società come Real Madrid, Barcellona, Valencia e di altre compagini minori dalla Liga alla terza serie.

Prestiti, ricapitalizzazioni, coperture di ammanchi, crediti tossici di ogni tipo. 4 dei miliardi di debiti, sono infatti stati contratti con banche come la grande Bankia (fusione di sette diversi istituti di credito che da anni permette ai giocatori di ottenere compensi fuori da ogni logica). Al di la del facile scandalo e del sacrosanto senso di indignazione, c’è una domanda secca: come mai, per le società di calcio, non valgono le stesse regole vigenti per la maggioranza delle altre aziende? Un quotidiano, giusto per fare un esempio, potrebbe mai chiedere un prestito da 10.000 milioni di euro con interesse simbolico per poter pagare 6 milioni di euro l’anno l’onorario di Marco Travaglio? E potrebbe farlo per più anni di seguito?
E’ accettabile il “salvataggio” dello stipendio milionario di Cristiano Ronaldo affiancato ai tagli feroci imposti dalle politiche di austerity? Perché 100 famiglie possono “fallire” ed il Real Madrid no? Che poi non si chiede, in maniera forcaiola, di cancellare la storica compagine della capitale ma, semplicemente, in tempi di crisi ed in maniera non definitiva, di rivedere al ribasso stipendi esorbitanti ed a quanto pare insostenibili per chi li eroga. Semplicemente: il sistema non regge le follie delle società calcistiche. E’ un dato di fatto inconfutabile, non un’opinione o una lettura economica sulla quale discutere. Come mai un operaio può passare da 1500 euro a 1200 o essere licenziato e Xavi non può vedersi sospeso lo stipendio per 6 mesi insieme ai suoi compagni? Qualcuno, banalmente, dirà: “Perché l’operaio, nel mercato odierno, vale 1200 euro ed il calciatore 200.000”. Errore marchiano e frutto di un’ delirio d’autosufficienza tipico dei milionari prepotenti che si dimenticano perché sono diventati tali. Se quell’operaio non avrà soldi per andare allo Stadio o per comprare un abbonamento in pay per view, come verrà garantito l’esorbitante onorario di Cristiano Ronaldo e company? Chi accontenterà i capricci di Ibrahimovic?
Ergo, il rosicamento verso i ricchi, non c’entra nulla. E’ questione di buon senso e di decenza. Non si chiede ad Iniesta o a Pedro di devolvere in beneficenza i propri beni. Si chiede solo di non aiutare per l’ennesima volta i milionari, scaricando i sacrifici sempre e solo sulla base. E lo si chiede per una questione di logica e di sopravvivenza stesso del sistema che conosciamo. La corda è stata tirata troppo e, sebbene sia molto robusta, prima o poi si spezzerà. Quattro miliardi che andranno indirettamente anche a chi già vive di superfluo, sono intollerabili. Se gli Spagnoli non faranno nulla dopo questa notizia, allora probabilmente meriteranno il default.
Moriranno di fame e non avranno un futuro dignitoso, ma almeno potranno esultare ad una finta di Messi


http://www.nocensura.com/2012/08/assurd ... .html#more [:(!]


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nemesis-gt ha scritto:

Non è uno scherzo e nemmeno una semplificazione populista. Della vicenda, assurda, ne ha parlato anche Il Fatto Quotidiano con questo articolo. In sintesi, la Spagna ha 5 miliardi di debiti da dover onorare a causa delle spese folli di società come Real Madrid, Barcellona, Valencia e di altre compagini minori dalla Liga alla terza serie.



Noo.... non può essere vero.....
Ditemi che non è vero.... vi prego.... [xx(]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 06/08/2012, 18:00 
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Thethirdeye ha scritto:

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nemesis-gt ha scritto:

Non è uno scherzo e nemmeno una semplificazione populista. Della vicenda, assurda, ne ha parlato anche Il Fatto Quotidiano con questo articolo. In sintesi, la Spagna ha 5 miliardi di debiti da dover onorare a causa delle spese folli di società come Real Madrid, Barcellona, Valencia e di altre compagini minori dalla Liga alla terza serie.



Noo.... non può essere vero.....
Ditemi che non è vero.... vi prego.... [xx(]


CREDO SIA TUTTO VERO


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MessaggioInviato: 06/08/2012, 18:08 
SCANDALOSO! Stanziati 141.000 euro di soldi pubblici per la Santanchè e il suo amante

Il presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci regala 141.200 alla società di pubblicità di Daniela Santanché perchè promuova l’immagine della Sardegna su quel prestigioso organo di stampa che è Il Giornale. “Il progetto prevede la pubblicazione di 6 inserti di 4 pagine interamente dedicati alla Sardegna nell’ambito dei quali saranno sviluppati i seguenti temi: turismo, ambiente, trasporti, economia, innovazione digitale e agricoltura.” Centoquarantunomila euro per ventiquattro pagine di pubblicità istituzionale su un quotidiano talmente in crisi di vendite che ce lo tirano con l’Unione Sarda? Poco utile a noi, molto utile al Giornale, il cui direttore non è altro che Alessandro Sallusti, l’attuale compagno e futuro sposo della deputata del PDL.
leggi qui la delibera di giunta:

http://www.regione.sardegna.it/document ... 101839.pdf

http://laminchianelpugno.blogspot.it/


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