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 Oggetto del messaggio: UFOLOGIA.NET VA IN "STAND-BY"
MessaggioInviato: 12/06/2009, 14:02 
La mancanza di tempo che impedisce un costante aggiornamento e le nuovi leggi in arrivo, ostacolano le condizioni necessarie per continuare questo progetto. Ufologia.net continuerà la sua attività di divulgazione attraverso la rubrica "UFO e misteri" nel portale http://www.terninrete.it

Ufologia.net è un sito internet curato per 10 anni con grande passione, ma è innegabile che negli ultimi mesi, a causa della mancanza di tempo libero dei principali curatori, si sia decisamente “arenato”. Ultimamente le segnalazioni di avvistamenti UFO e le numerose domande di interessamento da parte dei visitatori, non riescono ad essere vagliate adeguatamente e pubblicate in modo tempestivo come avveniva in passato. Per questo motivo, nell’ultimo periodo si è pensato di effettuare un restyling del sito per presentare ufologia.net in modo differente, dirottando le indagini e il vaglio delle segnalazioni ad altri ricercatori con moduli on-line ed una differente consultazione dei contenuti. Questo comporterebbe inevitabilmente la messa off-line del sito per un periodo non quantificabile (sempre a causa della mancanza di tempo libero a disposizione).
Anche gli utenti abituati a leggere i contenuti sulla newsletter è diverso tempo che non la ricevono (ulteriore servizio che richiede troppo tempo e che non riusciamo più a “soddisfare” )
In pratica, lasciare ufologia.net in questo stato di “semi abbandono” non rientra nella concezione del “sito internet” a cui si è sempre basato ufologia.net .
Anche le ultime notizie in campo legislativo sicuramente non confortano ed incentivano i siti internet creati per pura passione come il nostro: l'articolo 15 del maxiemendamento sulle intercettazioni approvato ieri (11 giugno) alla camera, (si spera venga bloccato o modificato in senato) impone tutti "i gestori di siti informatici" a procedere, entro 48 ore dalla richiesta, alla rettifica di post, commenti, informazioni ed ogni altro genere di contenuto pubblicato. Le sanzioni pecuniarie previste, espresse ancora in lire: da 15 a 25 milioni, vale a dire una cifra compresa tra i 7500 e i 12500 euro.
Vedi: http://punto-informatico.it/2641517/PI/ ... ifica.aspx
E’ naturale che, gestire un sito internet per pura passione che già comporta dei costi, senza avere la possibilità materiale di controllare anche per diversi giorni la posta elettronica, con l’incubo che ci sia una “rettifica” da inserire, diventa assolutamente “pura follia”.
Ufologia.net continuerà la sua attività di divulgazione attraverso la rubrica UFO E MISTERI nel portale http://www.terninrete.it – che non ha certo bisogno di presentazioni poiché è attivissimo e conosciutissimo dal punto di vista dell’informazione on-line.


Grazie per l’attenzione
Kasta


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MessaggioInviato: 12/06/2009, 14:15 
Caro Kasta riporto qui l'articolo del singolare disegno di legge:

Roma - Il Governo pone la fiducia sul discusso disegno di legge in materia di intercettazioni e la blogosfera ne fa le spese rischiando di essere "chiusa per rettifica". È questo il senso di quanto è accaduto nelle scorse ore in Parlamento, dove per effetto dell'approvazione del maxi-emendamento presentato dal Governo sta per diventare legge l'idea - di cui si è già discusso sulle colonne di questa testata - di obbligare tutti "i gestori di siti informatici" a procedere, entro 48 ore dalla richiesta, alla rettifica di post, commenti, informazioni ed ogni altro genere di contenuto pubblicato.

Non dar corso tempestivamente all'eventuale richiesta di rettifica potrà costare molto caro a blogger, gestori di newsgroup, piattaforme di condivisione di contenuti e a chiunque possa rientrare nella vaga, generica e assai poco significativa definizione di "gestore di sito informatico": la disposizione di legge, infatti, prevede, in tal caso, una sanzione da 15 a 25 milioni di vecchie lire.

Tanto per esser chiari e sicuri di evitare fraintendimenti quello che accadrà all'indomani dell'entrata in vigore della nuova legge è che chiunque potrà inviare una mail a un blogger, a Google in relazione ai video pubblicati su YouTube, a Facebook o MySpace o, piuttosto al gestore di qualsiasi newsgroup o bacheca elettronica amatoriale o professionale che sia, chiedendo di pubblicare una rettifica in testo, video o podcast a seconda della modalità di diffusione della notizia da rettificare. È una brutta legge sotto ogni profilo la si guardi ed è probabilmente frutto, in pari misura, dell'analfabetismo informatico, della tecnofobia e della ferma volontà di controllare la Rete degli uomini del Palazzo.
Provo a riassumere le ragioni di un giudizio tanto severo.
L'intervento normativo in commento mira, nella sostanza, a rendere applicabile a qualsiasi forma di comunicazione o diffusione di informazioni online - avvenga essa in un contesto amatoriale o professionale e per scopo personale, informativo o piuttosto commerciale - la vecchia disciplina sulla stampa dettata con la Legge n. 47 dell'8 febbraio 1948 e, in particolare, il suo art. 8 relativo ad uno degli istituti più controversi introdotti nel nostro ordinamento con tale legge: l'obbligo di rettifica.

La legge sulla stampa, tuttavia - come probabilmente è noto ai più - costituisce una delle poche leggi vigenti scritte e discusse direttamente in seno all'assemblea costituente ormai oltre sessant'anni fa ed ha, pertanto, già mostrato in diverse occasioni un'evidente inadeguatezza a trovare applicazione nel moderno mondo dei media che poco o nulla ha a che vedere con quello avuto presente dai padri costituenti. Si tratta, per questo, di una legge che avrebbe richiesto un intervento di "aggiornamento" urgente, competente ed approfondito o, piuttosto, meritato di essere mandata in pensione dopo oltre mezzo secolo di onorato servizio. Contro ogni legittima aspettativa, invece, Governo e Parlamento hanno deciso di affidarle addirittura la disciplina della Rete ovvero della protagonista indiscussa di una delle più grandi rivoluzioni del mondo dell'informazione nella storia dell'uomo. Difficile, in tale contesto, condividere la scelta del Palazzo.

Ma c'è di più.
Sono anni che si discute ad ogni livello - nelle università, nelle aule di giustizia e, persino, in Parlamento ed a Palazzo Chigi - della possibilità e opportunità di estendere in tutto o in parte la disciplina sulla stampa e, in particolare, le disposizioni dettate in materia di obbligo di registrazione delle testate, a talune forme di comunicazione e diffusione delle informazioni online senza che, sin qui, si sia arrivati ad alcuna conclusione sicura e condivisa.

La brutta ed ambigua riforma dell'editoria introdotta con la legge n. 62 del 2001, il famoso DDL Levi ribattezzato l'ammazza blog presentato e poi ritirato, il DDL Cassinelli ovvero il "salvablog" tuttora in attesa di essere discusso alla Camera dei Deputati e la "storica" condanna dello storico Carlo Ruta per stampa clandestina pronunciata dal Tribunale di Modica in relazione alla pubblicazione del blog dello studioso siciliano sono solo alcuni dei provvedimenti e delle iniziative che hanno, negli ultimi anni, alimentato - in Rete e fuori dalla Rete - un dibattito complesso ed articolato senza vincitori né vinti. L'entrata in vigore della nuova disciplina sulle intercettazioni vanificherà e polverizzerà il senso di questo dibattito stabilendo, una volta per tutte, che la disciplina sulla stampa - o almeno una parte importante di essa - si applica a qualsiasi forma di comunicazione e diffusione di informazioni nel cyberspazio.

Difficile resistere alla tentazione di definire dilettantistica, approssimativa ed irresponsabile la scelta del legislatore che è entrato "a gamba tesa" in questo dibattito ultradecennale ignorandone premesse, contenuti e questioni e che ora rischia di infliggere - non so dire se volontariamente o inconsapevolmente - un duro colpo alla libertà di manifestazione del pensiero nel cyberspazio modificandone, per sempre, protagonisti e dinamiche.
Nel Palazzo, domani, qualcuno - nel tentativo di giustificare questo monstrum giuridico liberticida e anti-Internet - dirà che è giusto pretendere anche da blogger, gestori di piattaforme di condivisione di contenuti e titolari di qualsiasi altro tipo di sito Internet la pubblicazione di una rettifica laddove loro stessi o i propri utenti pubblichino contenuti non veritieri o ritenuti lesivi dell'altrui reputazione o onore. Libertà fa rima con responsabilità è il ritornello che sento già risuonare nel Palazzo.

Il problema non è, tuttavia, il ritornello che non si può non condividere, quanto, piuttosto, le altre strofe della canzone per restare nella metafora ovvero le modalità attraverso le quali il legislatore ha preteso di raggiungere tale ambizioso risultato. Provo a riassumere il mio punto di vista.

The web is not the press (or tv) si potrebbe dire con uno slogan e non è, pertanto, possibile né opportuno applicare ad ogni forma di comunicazione online la speciale disciplina dettata per l'informazione professionale. Dovrebbe essere evidente ma così non è. Gestire le richieste di rettifica, valutarne la fondatezza e, eventualmente, darvi seguito è un'attività onerosa che mal si concilia con la dimensione "amatoriale" della più parte dei blog che costituiscono la blogosfera e rischia di costituire un elemento disincentivante per un blogger che, pur di sottrarsi a tali incombenti e alle eventuali responsabilità da ritardo (una multa da 25 milioni di vecchie lire per aver tardato a leggere la posta significa la chiusura di un blog!), preferirà tornare a limitarsi a leggere il giornale o, piuttosto postare solo su argomenti a basso impatto mediatico, politico e sociale e, come tali, insuscettibili di "disturbare" chicchessia. Allo stesso modo, il gestore di una piattaforma di condivisione di contenuti o, piuttosto, di social networking che, per definizione, non produce le informazioni che diffonde, ricevuta una richiesta di rettifica non potrà, in nessun caso, in 48 ore, verificare con l'autore del contenuto la veridicità dell'informazione diffusa e, quindi, l'effettiva sussistenza o meno dell'azionato diritto di rettifica.

Risultato: o si doterà - peraltro non a costo zero - di una struttura idonea a pubblicare d'ufficio tutte le rettifiche ricevute o, peggio ancora, deciderà di rimuovere tutti i contenuti che formino oggetto di un altrui istanza di rettifica tanto per porsi al riparo da eventuali contestazioni circa la forma, i caratteri e la visibilità della rettifica stessa.

Sembra, in altre parole, evidente che la nuova legge produrrà quale effetto pressoché immediato quello di abbattere sensibilmente la vocazione all'informazione diffusa che ha, sin qui, costituito la forza del web come primo spazio davvero libero - o quasi-libero - di divulgazione di quello straordinario patrimonio di pensieri e notizie che, sin qui, i media professionali non hanno in parte potuto e in più parte voluto lasciar filtrare per effetto dei forti ed innegabili condizionamenti che i poteri politici ed economici da sempre esercitano sulle testate giornalistiche cartacee, radiofoniche o televisive che siano. Da domani, quindi, i nemici della libertà di informazione avranno un pericoloso strumento per far passare la voglia a tanti blogger nostrani di dire la loro ed ad altrettanti "giornalisti diffusi" di raccontare storie inedite via Facebook, YouTube o MySpace.

Ma c'è ancora di più.
Il senso dell'obbligo di rettifica previsto nella vecchia legge sulla stampa risiede nella circostanza che in sua assenza il cittadino che si senta diffamato o avverta l'esigenza di "rettificare" un'informazione diffusa da un giornale non potrebbe farlo o meglio resterebbe esposto all'arbitrio del direttore della testata, libero di pubblicare o non pubblicare la rettifica. Non è così, tuttavia, nella più parte dei casi in Rete dove - salvo eccezioni - chiunque può pubblicare una precisazione, un commento, un altro video o, piuttosto, condividere un link su un profilo di Facebook per replicare e/o rettificare l'altrui pensiero. È questo il bello dell'informazione non professionale online ed è questa una delle ragioni per le quali l'informazione in Rete è - sebbene ancora per poco - più libera di quanto non lo sia quella tradizionale.

E per finire, dopo il danno la beffa.
Mentre, infatti, la nuova legge impone a chiunque utilizzi la Rete per comunicare o diffondere contenuti e/o informazioni gli obblighi caratteristici dei produttori professionali di informazione, continua a non riconoscergli pari diritti: primo tra tutti l'insequestrabilità di ogni contenuto informativo diffuso a mezzo Internet alla stessa stregua di un giornale. In questo modo si sarebbe, almeno, potuto dire "onori e oneri" mentre, così, l'informazione in Rete finisce con l'essere svilita ad un'attività pericolosa, onerosa e mal retribuita o, nella più parte dei casi, non retribuita affatto. Basterà la passione ad indurre i protagonisti del cosiddetto web 2.0 a resistere anche a tale ulteriore aggressione o, questa volta, getteranno la spugna consegnando la Rete ai padroni dell'informazione di sempre?
Chiediamocelo e, soprattutto, chiediamolo a chi ha voluto questa nuova inaccettabile legge ammazza-Internet.

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MessaggioInviato: 12/06/2009, 15:08 
Cita:
DigDug ha scritto:

Caro Kasta riporto qui l'articolo del singolare disegno di legge:

(cut)

Difficile resistere alla tentazione di definire dilettantistica, approssimativa ed irresponsabile la scelta del legislatore che è entrato "a gamba tesa" in questo dibattito ultradecennale ignorandone premesse, contenuti e questioni e che ora rischia di infliggere - non so dire se volontariamente o inconsapevolmente - un duro colpo alla libertà di manifestazione del pensiero nel cyberspazio modificandone, per sempre, protagonisti e dinamiche.

(cut)



Allucinante.... [xx(]

Resta da capire, al di là del sacrosanto criterio che tutelerebbe i diffamati
dai diffamatori, CHI - in materie come ad esempio l'ufologia - possa
mai dire che è vero questo o vero l'esatto opposto.

Questo è solo il tentativo di mettere un bavaglio alla rete.
Unico ed incontrastato strumento del libero pensiero.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 12/06/2009, 15:08 
SCUSATE UN'ATTIMO MA IO DI QUESTO ARTICOLO NON HO CAPITO UNA MAZZA.IO HO QUESTO SITO "http://www.baab.it/ghetyufologo95",LO DOVREI ELIMINARE??SCUSATE MA NON HO CAPITO ,SPERO MI SPIEGATE COME FUNZIONA.

GRZ


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MessaggioInviato: 12/06/2009, 15:32 
Cita:
ghety-ufologo95 ha scritto:

SCUSATE UN'ATTIMO MA IO DI QUESTO ARTICOLO NON HO CAPITO UNA MAZZA.IO HO QUESTO SITO "http://www.baab.it/ghetyufologo95",LO DOVREI ELIMINARE??SCUSATE MA NON HO CAPITO ,SPERO MI SPIEGATE COME FUNZIONA.

GRZ


no non lo devi eliminare [:D] - inoltre è giusto precisare che (fortunatamente) la legge non è stata ancora approvata al senato.
Ma se venisse approvata in toto, a quel punto:
tu scrivi una notizia e una qualsiasi persona ti chiede via e-mail di "rettificare" parte della notizia che hai inserito* hai l'obbligo di farlo entro 48 ore pena una sanzione che va da 7.500 a 12.500 euro.

* anche qui non è chiaro sul cosa uno abbia diritto ad ottenere la rettifica (su tutto? scrivi che aveva la macchina gialla ed invece ti chiedono di rettificare che era rossa?... bò... con la legge così formulata sembrerebbe di sì... confido naturalmente in modifiche e chiarimenti).

Tuttavia per un gestore di un sito amatoriale, andare un fine settimana al mare comporterebbe diciamo qualche "preoccupazione di troppo"

vedi:
http://news.google.it/news?pz=1&ned=it& ... LHxhaf0LAM


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MessaggioInviato: 12/06/2009, 15:46 
Ragazzi questi sono procedimenti anticostituzionali. Compromettono in maniera definitiva la libertà di parola che è sacrosanta e sancita dall'articolo 21 della Costituzione Italiana che recita:"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione."
MA come è possibile che le nostre leggi possano così facilmente farsi beffe della costituzione che è il il pincipio su cui quelle leggi dovrebbero fondarsi? Le modifiche alla stessa non possono essere apportate con una legge ordinaria ma solo con un apposito provvedimento che prevede il pieno accordo di governo e opposizione: http://it.wikipedia.org/wiki/Costituzione_rigida.
Per tanto che succede? Qualcuno me lo spieghi perchè oramai il mio cervello è andato in ebollizione



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MessaggioInviato: 12/06/2009, 16:51 
Ciao Kasta, un .. Supersaluto!! [:283]

Propongo di porre una targa in "cyberbronzo" su questo forum dedicata alla inossidabile Ufologia.net... si apre petizione!!



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MessaggioInviato: 12/06/2009, 16:58 
Cita:
superpippo ha scritto:

Ciao Kasta, un .. Supersaluto!! [:283]

Propongo di porre una targa in "cyberbronzo" su questo forum dedicata alla inossidabile Ufologia.net... si apre petizione!!


ciao superpippo grazie 1.000
... anche se bisogna ammettere che ufologia.net nell'ultimo periodo si è un pò "ossidata" [:)]
[:253]


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Grigio
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MessaggioInviato: 12/06/2009, 17:17 
Ciao Kasta!!! come te la passi tutto ok?? cavoli sono esterrefatto da certe insulse e dannose leggi...o disegni di legge...spero tanto facciano un passo indietro! sono molto affezzionato ad ufologia, è stato il primo forum dove ho iniziato ad impegnarmi sulla ricerca, appassionandomi e imparando tantissimo! mi darebbe molto fastidio se fossi costretto a chiuderlo per colpa di certi ciarlatani! Se dovessi malauguratamente chiuderlo, tutto l'archivio del vecchio forum che fine farebbe?? contiene tanto di quel materiale spettacolare...una vera miniera! ancora adesso faccio ricerche sui vecchi e archiviati topic...non dirmi che sparirà anche quello ti prego!!!

ti auguro un grosso in bocca al lupo Francesco, un abbraccio...Manuel...[;)]



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MessaggioInviato: 12/06/2009, 17:23 
Mi unisco alla richiesta di Manny: che fine farà il forum?

Grazie di tutto! [;)]


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MessaggioInviato: 12/06/2009, 17:35 
Ragazzacci ovviamente abbiamo pensato e ripensato un trilione di volte anche a questo problema.
Alcuni topics considerati più importanti sono stati "esportati in pdf" anche se non si esclude che si possa riuscire (prossimamente) a ripristinare il tutto.
... però il consiglio di riportare i topic con dei bei copia-incolla non è stato molto "ascoltato" [:I]


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MessaggioInviato: 12/06/2009, 18:18 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Ragazzi questi sono procedimenti anticostituzionali. Compromettono in maniera definitiva la libertà di parola che è sacrosanta e sancita dall'articolo 21 della Costituzione Italiana che recita:"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione."
MA come è possibile che le nostre leggi possano così facilmente farsi beffe della costituzione che è il il pincipio su cui quelle leggi dovrebbero fondarsi? Le modifiche alla stessa non possono essere apportate con una legge ordinaria ma solo con un apposito provvedimento che prevede il pieno accordo di governo e opposizione: http://it.wikipedia.org/wiki/Costituzione_rigida.
Per tanto che succede? Qualcuno me lo spieghi perchè oramai il mio cervello è andato in ebollizione



un grazie agli italiani che hanno fortemente voluto e votato questo governo [:(!] [:(!] [:(!] [:(!]....grazie infinite!!!!
....e siamo solo all'inizio [:(!] [:(!] [:(!] sono incaxxato nero [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!]
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Ultima modifica di riccardo il 12/06/2009, 18:21, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 12/06/2009, 22:41 
ma io credo basti citare la fonte.
Non credo siano cosi' rincitrulliti, probabilmente e' solo un modo per limitare la diffusione di notizie diffamatorie ed infondate per la rete.

Ad esempio se scrivo su un blog che hardmer e' ghei, oggi non succede nulla, da quando e' in vigore la legge hardmer mi avvisa di correggere la svista dopodiche' mi inchiappetta [:D]


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MessaggioInviato: 12/06/2009, 22:54 
Cita:
hardman ha scritto:

ma io credo basti citare la fonte.
Non credo siano cosi' rincitrulliti, probabilmente e' solo un modo per limitare la diffusione di notizie diffamatorie ed infondate per la rete.

Ad esempio se scrivo su un blog che hardmer e' ghei, oggi non succede nulla, da quando e' in vigore la legge hardmer mi avvisa di correggere la svista dopodiche' mi inchiappetta [:D]


a nessuno frega niente se hardmer è gayo meno...la cosa importante è non scrivere nulla che vada contro ciò che gli italiani hanno voluto....siamo già stati inchiappettati caro hardman e continueranno a farlo nel nome della LIBERTA',ma la loro, non certo la mia o la tua.....se questa è democrazia stiamo freschi.
personalmente sono schifato da tutto questo... [:(!] [:(!]


Ultima modifica di riccardo il 12/06/2009, 22:57, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
riccardo ha scritto:

Cita:
hardman ha scritto:

ma io credo basti citare la fonte.
Non credo siano cosi' rincitrulliti, probabilmente e' solo un modo per limitare la diffusione di notizie diffamatorie ed infondate per la rete.

Ad esempio se scrivo su un blog che hardmer e' ghei, oggi non succede nulla, da quando e' in vigore la legge hardmer mi avvisa di correggere la svista dopodiche' mi inchiappetta [:D]


a nessuno frega niente se hardmer è gayo meno...la cosa importante è non scrivere nulla che vada contro ciò che gli italiani hanno voluto....siamo già stati inchiappettati caro hardman e continueranno a farlo nel nome della LIBERTA',ma la loro, non certo la mia o la tua.....se questa è democrazia stiamo freschi.
personalmente sono schifato da tutto questo... [:(!] [:(!]


Spero solo che non passi questa legge....altrimenti cosa devo fare del mio forum , e dei miei blog?????chiuderli!!! [:(!] [:(!]..... POI cosa ca... significa rettifica con precisione?????nel senso tizio ti invia una mail e ti dice di cambiare una cosa e tu devi stare agli ordini????Ma se nessuno ti invia rettifiche???posso continuare a postare?????o no????mha
non mi resta che sbattere la testa al muro e chiudere tutti i miei siti!!!
[:142] [:142] [:142] [:142] [:142] [:142] [:142] [:142] [:142] [:142] [:142] [:142] [:142] [:49] [:49] [:49] [:49]


Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 12/06/2009, 23:06, modificato 1 volta in totale.


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