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Siria: vescovo Aleppo accusa Usa e denuncia, islamisti anche dal Belgio


07 Agosto 2012 – 20:26

(ASCA) – Roma, 7 ago – ”Ci sono scontri in atto in diverse zone e quartieri della citta’. Si odono continui colpi di arma da fuoco, tanti scoppi, alcuni molto forti, forse di mortaio. Siamo molto preoccupati perche’ non sappiamo cosa accadra’ e a cosa andremo incontro. Si dice che si stia preparando una battaglia, che genere di conflitto sara’, quando comincera’ e quanto durera’ non lo possiamo sapere.

Non possiamo fare altro che sperare in un compromesso che eviti uno spargimento di sangue, vittime innocenti. Altro sangue non fara’ che aumentare l’odio, le divisioni, e la distanza tra le parti”: e’ l’appello disperato lanciato all’agenzia Sir da mons. Jean-Cle’ment Jeanbart, arcivescovo greco-melkita di Aleppo, la seconda citta’ della Siria teatro da settimane dello scontro tra le forze del regime di Assad e i ribelli.

Il presule accusa gli Usa di fare scelte ”totalmente opposte” al dialogo e alla diplomazia volute dal popolo: ”Basti pensare alla decisione del presidente Usa, Barack Obama, di autorizzare missioni segrete in sostegno dei ribelli. Non e’ da oggi che gli Usa spingono in questa direzione”.

Il vescovo non nasconde le sue preoccupazioni per una eventuale vittoria dei ribelli: ”Non sappiamo cosa succedera’ e la paura sale ogni ora di piu’ specialmente davanti alla non remota eventualita’ che i quartieri dove vivono i cristiani vengano occupati dai combattenti anti regime, tra i quali ci sono bande islamiste. Abbiamo paura che anche ad Aleppo accada cio’ che e’ successo ad Homs dove i quartieri abitati dai cristiani sono diventati teatro di scontri violenti costringendo i nostri fedeli a fuggire. I ribelli che combattono contro l’esercito di Assad – aggiunge l’arcivescovo greco-melkita – non sono tutti siriani, ma vengono da Egitto, Giordania, Libia, Turchia ed anche dall’Europa. Jaidisti – rivela – sono arrivati anche dal Belgio”.

Mons. Jeanbart parla di una citta’ ”paralizzata dalla paura, in cui e’ sempre piu’ difficile muoversi, dove il pericolo e’ in agguato, ma dove i cristiani non cessano di fare la loro parte portando aiuto a chi e’ nel bisogno maggiore”.

http://www.stampalibera.com/?p=50380



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MessaggioInviato: 09/08/2012, 22:18 
giovedì 9 agosto 2012

Il Generale Mood mette a fuoco le bugie dei Mercenari della FSA e dei Media.

Immagine



di Corrado Belli

Il Generale Mood, comandante dei Baschi Blu in missione in Siria, ha constatato di persona come i ribelli in collaborazione dei Media e del fantomatico Comitato sito a Londra, diffondono falsità in tutto il mondo occidentale sulla vera situazione in Siria.

Durante una intervista esclusiva ottenuta dal Reporter Miroslav Lazanski per il giornale "Politika", il generale Robert Mood scopre come vengono costruite le notizie da mettere sui giornali occidentali per poter influenzare l'opinione pubblica.

Ecco l'articolo scritto in presenza del Generale in persona:

Damasco 04-Agosto-2012.

Damasco con i suoi 8.000 anni di storia è la città più vecchia che esiste al mondo, oggi nelle ore meridiane con i suoi 45 gradi si è chiusa in se stessa, gli abitanti si sono ritirati nelle loro case e appartamenti, la città con i suoi 6 milioni di abitanti sembra vuota come se la guerra civile fosse lontana o che no ci sia mai stata, ai cittadini sembra che non interessi troppo quello che si scrive sui giornali occidentali e di quello che succede intorno a loro, qua e là qualche esplosione come se qualcuno avesse sbattuto la porta un pò troppo violentemente, siamo testimoni di qualche truffa mediatica globale? I media occidentali hanno per prima scritto che nella città di Hula, l'esercito Siriano aveva ucciso centinaia di civili inermi, poi gli stessi osservatori dell'ONU nel loro rapporto scrivono che si trattava di ribelli uccisi durante i combattimenti, tra di loro civili uccisi prima dai Ribelli perchè appartenenti tutti a un Clan fedele ad Assad, scrivevano che Homs era stata completamente circondata e occupata dall'esercito che a sua volta commetteva massacri nella popolazione, nel rapporto del Generale che era presente si legge che solo due piccoli sobborghi della città erano stati occupati dell'esercito per stanare alcuni gruppi di ribelli, da li il Generale è partito verso al città di Hama, i ribelli non sapevano che il generale si trovava in città, una telefonata arrivava per informare il generale che la città di Hama si trovava sotto pesante bombardamento di artiglieria dell'esercito Siriano, il generale rispondeva chiedendo "..quante città ci sono in Siria che si chiamano Hama?...una rispondeva dall'altra parte il rappresentante dei ribelli", il generale rispondeva "..strano, io sono in città, seduto fuori e bevo un Drink, non sento alcuna esplosione e non vedo alcun combattimento per le strade".

Giornalisti Inglesi scrivono che tra i ribelli non ci sono siriani.

http://breakingnews.sy/en/article/4178.html

Il giornalista/fotografo inglese John Cantile scrive in un suo articolo su "Breakingnews" che tra i rivoltosi in Siria non ci sono siriani ma mercenari stranieri provenienti da molte nazioni Europee e arabe, Cantile fu sequestrato il 19 Luglio assieme al suo collega Olandese Jeroen Oerlemans nel Nord della Siria, i due furono liberati dopo una settimana, Cantile dice che furono portati in un luogo dove si trovavano 30 Estremisti stranieri, la maggiorparte di loro parlavano il dialetto sud-londinese, gli altri erano Pakistani, alcuni di loro i più giovani puntavano in continuazione i loro MK.47 sempre nella mia direzione, londinese contro londinese, non mi sarei mai aspettato di incontrare Londinesi tra i ribelli in Siria, ma poi mi venne in mente quello che aveva detto il Ministro inglese William Hague, "l'aiuto per i ribelli sarebbe raddoppiato e insistendo che l'Inghilterra agirà fuori dalle risoluzioni Onu, in tutto il periodo della prigionia non ho visto nessun siriano di tutti quelli che sono passati dal quel campo, solo occidentali e pakistani provenienti dall'Inghilterra".

Un Generale e 40 Ufficiali Turchi fatti prigionieri in Siria.

Durante i combattimenti per la liberazione della città Aleppo, le forze i sicurezza Siriane hanno fatto prigionieri un Generale Turco che coordinava gli attacchi dei Ribelli in città, in diverse parti della città sono stati fatti prigionieri altri 40 Ufficiali che anche loro dirigevano le operazioni per le imboscate da fare contro l'esercito siriano, sono stati portati a Damasco per essere interrogati, anche i Media Turchi riportavano la notizia precisando che tutti i tentativi fatti dal governo turco per liberarli sono falliti, anche quelli diplomatici, è risaputo che la Turchia, l'Arabia Saudita, gli USA ed il Qatar hanno fatto di tutto per boicottare le trattative di pace ed il piano di Kofi Annan, la Turchia addestra i ribelli nei pseudo Campi Profughi, il governo turco viene accusato dalle autorità siriane di addestrare e armare i ribelli che in seguito vengono fatti passare dal confine Turco e Libanese per commettere massacri e attacchi contro le forze di sicurezza siriane, il Direttore dell'accademia per gli studi orientali in Russia, lo scienziato Vitali Naumkin ribadisce che è essenziale mostrare al pubblico occidentale i prigionieri turchi, anche se servirà poco per dei colloqui di pace.

Aleppo sotto controllo delle forze di sicurezza siriane.

La battaglia per la conquista di Aleppo si è conclusa, le forze di sicurezza siriane sono riusciti a tagliare in due e decimare i gruppi di ribelli che si erano asseragliati in diversi quartieri della città (Salaheddin), hanno subito enormi perdite e stanno cercando di scappare dalla morsa in cui sono stati schiacciati dall'esercito siriano, tra le loro file è scoppiato il panico dato che tra le loro file ci sono parecchi mercenari occidentali che se catturati vivi, rimarranno il resto della loro vita in galera se non processati e condannati a morte, corrono voci che molti di loro sono "Militari Nato" che in caso di morte devono essere bruciati dai ribelli per non essere riconosciuti, cosa impossibile da fare perchè non hanno tempo a disposizione e probabilmente le sorprese verranno a galla nei prossimi giorni quando il governo siriano mostrerà queste persone vive o morte mettendo a luce la loro provenienza.

Belli Corrado
http://fintatolleranza.blogspot.de/2012 ... bugie.html


Ultima modifica di Wolframio il 09/08/2012, 22:18, modificato 1 volta in totale.


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