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MessaggioInviato: 27/08/2012, 08:47 
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gioveclg ha scritto:

bene...nn lo sapevo...[:I] quuesta e' una cosa interessante...so anche che se prendiamo acqua non potabile e la facciamo evaporare e raccogliamo il vapore acqueo che da gassoso si trasforma in liquido, allora abbiamo creato acqua potabile, anche se e' priva di sali minerali...


Anche in questo caso bisogna fare attenzione in quanto ci sono inquinanti che vaporizzano prima dell'acqua e quindi passano anche nel processo di distillazione.



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MessaggioInviato: 27/08/2012, 10:00 
pensa ho ho visto bollire l'acqua dentro ad una bottiglia di plastica...ovviamente la plastica nn bruciava..anche quello e' un buon metodo per purificarla...oppure falla filtrare tra la sabbia...nn sembra ma scoprire come funziona per rendere l'acqua potabile...secondo me e' molto importante..e' buono sapere come comportarci..in certe circostanze



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MessaggioInviato: 27/08/2012, 21:23 
riguardo l'acqua, un piccolo aneddoto. il nonno di un mio amico, ora scomparso, teneva, non so per quali finalità, centinaia di bottiglie d'acqua minerale, riempita con normale acqua della cannella, in garage.

Voi penserete che tenendole anni lì, anche se al buio e a temperatura moderata, possano svilupparsi microalghe e batteri, e non andreste lontano dal vero, ma, ed è un bel ma, in caso di necessità tale acqua potrebbe facimente resa potabile. Basterebbe portarla ad ebolizzione per un paio di minuti, o, avendole, gettarvi delle pasticche potabilizzanti, quindi non sarebbe inutile. Infine, tale acqua, anche non potabile, potrebbe comunque essere utilizzata per tutti quegli usi per cui non è necessaria acqua potabile, lavarsi ad esempio, ma anceh cucinare (se si cuoce è lo stesso effetto di prima), risparmiando quella potabile.

Questa discussione dovrebbe essere viluppata in due sezioni: 1) è se si rimane in casa, quali e quante scorte accumulare; 2) se si necessità di una fuga rapida in un luogo isolato.

Quei manuali prevedono solo questa seconda possibilità, inoltre più ceh altro considerano l'ipotesi della "dispersione", non quella in cui non ci sia porto in cui attraccare, luogo in cui andare, aiuto da richiedere. Bisogna imparare ad aiutarsi da se anche nel lunghissimo periodo o per sempre, finché si vive, in caso di catasfrofe globale e non rimediabile.



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MessaggioInviato: 27/08/2012, 21:28 
Cita:
zakmck ha scritto:

Cita:
gioveclg ha scritto:

bene...nn lo sapevo...[:I] quuesta e' una cosa interessante...so anche che se prendiamo acqua non potabile e la facciamo evaporare e raccogliamo il vapore acqueo che da gassoso si trasforma in liquido, allora abbiamo creato acqua potabile, anche se e' priva di sali minerali...


Anche in questo caso bisogna fare attenzione in quanto ci sono inquinanti che vaporizzano prima dell'acqua e quindi passano anche nel processo di distillazione.




certo, l'esempio che ho fatto riguarda appunto acqua di cui comunque si conosce la provenienza, esempio acqua che è rimasta stagnante per parecchio tempo, ma al riparo da fonti di inquinamento chimico o radioattivo.



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MessaggioInviato: 27/08/2012, 21:32 
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gioveclg ha scritto:

scusate una cosa...io pero' se mi dovessi preparare...prima cosa...un arma con munizioni...ricordo lo sciacallaggio e' pericolosissimo...poi coperte e poi acqua...ma se si trova acqua non potabile come si fa a farla diventare potabile..oppure se non si ha l'acqua come si puo' procurare? vorrei qualche vostra dritta...che voglio scrivere un vademecum....
by ivan


ma infatti, è quanto ho detto ma, come si dice, "siamo in Italia", ed appena parli di un'arma subito giù di fascista e guerrafondaio, eppure in un mondo senza legge, forze dell'ordine, ed in più con risorse sempre più ridotte, non si sopravviverebbe a lungo semplicemente "dialogando" e facendo capire ad uno affamato, o uno incazzato, o entrambe le cose o anche un sadico semrpe represso e ora libero di dare il là alle sue perversioni, che "non è giusto" e certe cose "non si possano fare". [|)]

Peraltro, esiste una probabilità per nulla piccola che siamo noi costretti allo sciacallaggio, giusto o sbagliato che sia, se si vuole sopravvivere in tale contesto.



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MessaggioInviato: 28/08/2012, 00:44 
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gioveclg ha scritto:

pensa ho ho visto bollire l'acqua dentro ad una bottiglia di plastica...ovviamente la plastica nn bruciava..


E' vero, io l'ho visto fare anche un un piccolo contenitore di carta e una candela. Sicuramente lascia allibiti gli amici... [:D]

Cita:
..secondo me e' molto importante..e' buono sapere come comportarci..in certe circostanze


Concordo, l'acqua e' l'elemento principale per la sopravvivenza.

Comunque bisogna cominciare dicendo che senza essersi preparati con gli strumenti adatti (facendo magari anche un po' di training prima!!) puo' risultare decisamente molto difficile riuscire ad approvvigionarsi di acqua in condizioni critiche e l'improvvisazione puo' rivelarsi fatale.

Se posso dare un consiglio, io mi doterei di una kit composto dalle seguenti parti:

- una bella scorta di pastiglie Micropur forte
- un filtro Katadyn combi o combi plus con set di cartucce di riserva
- un dissalatore Katadyn survivor (solo nel caso di acqua di mare)
- delle taniche pieghevoli leggere
- un paio di teli tarp (da 3x3 mt)
- una pala pieghevole da campeggio
- vari spezzoni di cordino del tipo da roccia.

il tutto per circa 5-6 kg di peso!! Costo circa 300 Euri senza dissalatore e 1000 con.

Con questo materiale si e' pronti per ogni evenienza in ogni luogo. Ovviamente, prima del trattamento, particolare attenzione deve essere posta alle fonti di approvvigionamento in quanto e' meglio minimizzare i rischi. Personalmente tendo a privilegiare l'acqua di condensa (1 lt/giorno per ogni telo tarp) e, in seconda battuta, l'acqua piovana (in media 9 lt/giorno per ogni telo tarp, ma solo se piove!!!). Se invece non ci sono alternative, l'acqua di fiumi o torrenti e solo come ultimissima spiaggia l'acqua ferma.

Escluderei invece il trattamento per distillazione o bollitura in quanto di per se non sempre efficacie ed estremamente energivoro.

In seconda battuta bisognerebbe pensare al cibo e al resto dell'equipaggiamento. Per il cibo sono reperibili in commercio degli ottimi kit di sopravvivenza a lunga durata (anche 10 anni) con costi non proibitivi. Circa 300 euro per un mese e 3500 euro per un anno a persona. Tuttavia per la questione cibo bisogna anche fare i conti con le necessita' di trasporto, perche' ovviamente non si puo' pensare di portarsi dietro i viveri per un anno (a spanne si calcoli circa 12 kg per ogni mese!!). Si pensi che gia' cosi, con l'indispensabile per procurarsi l'acqua, cibo per un mese ed un equipaggiamento ridotto all'osso si arriva a quasi 22-25 kg. Uno zaino simile e' duro per chiunque e limita di parecchio la capacita' di movimento: a seconda del fisico e della preparazione atletica, direi tra le quattro e le sei ore al giorno, da suddividere in due parti, non di piu'. Se invece si puo' contare su una base allora le cose sono piu' semplici.

Comunque, pensando ad eventi catastrofici tipo 21-12-2012 o similari, prevedere ogni scenario e' impossibile. Secondo me conviene prepararsi a livelli:

- liv. 0: equipaggiamento estremo, sempre pronto e facilmente indossabile, da portare sempre con se per non essere colti di sorpresa;
- liv. 1: equipaggiamento di sopravvivienza in zaino, come spiegato sopra, sempre pronto e a portata di mano;
- liv. 2: equipaggiamento esteso a tre mesi, facilmente caricabile e trasportabile in auto;
- liv. 3: equipaggiamento esteso a 1 anno per una permanenza fissa in loco.

Per periodi superiori all'anno si dovrebbe attrezzare un rifugio bunker, ma a questo punto credo che ogni tipo di preparazione individuale cominci a perdere di significato in un ottica di emergenza in quanto si tratterebbe di ripensare ad una nuova normalita'. [8] Inoltre ci sarebbe anche da domandarsi per quali eventi catastrofici sia ancora possibile usufruire della propria casa/rifugio.

Infine una piccola considerazione: per quanti manuali si sopravvivenza si possano leggere e per quanti preparativi si possano fare, rimane il fatto che sopravvivere in condizioni reali, seppur equipaggiati a dovere, e' estremamente duro e difficile. La maggior parte di noi, se catapultato in una realta' del genere e' destinato a soccombere in brevissimo tempo. E' per questo motivo che, a chi seriamente pensasse di equipaggiarsi, consiglio vivamente di impratichirsi effettuando del trekking in outdoor magari affiancato da qualche amico esperto.
Nel frattempo, tanto per abituarsi all'idea, anche una visione dei filmati di Bear Grills su youtube puo' aiutare. [:D]



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MessaggioInviato: 28/08/2012, 00:55 
Cita:
Raziel ha scritto:

riguardo l'acqua, un piccolo aneddoto. il nonno di un mio amico, ora scomparso, teneva, non so per quali finalità, centinaia di bottiglie d'acqua minerale, riempita con normale acqua della cannella, in garage.

Voi penserete che tenendole anni lì, anche se al buio e a temperatura moderata, possano svilupparsi microalghe e batteri, e non andreste lontano dal vero, ma, ed è un bel ma, in caso di necessità tale acqua potrebbe facimente resa potabile. Basterebbe portarla ad ebolizzione per un paio di minuti, o, avendole, gettarvi delle pasticche potabilizzanti, quindi non sarebbe inutile. Infine, tale acqua, anche non potabile, potrebbe comunque essere utilizzata per tutti quegli usi per cui non è necessaria acqua potabile, lavarsi ad esempio, ma anceh cucinare (se si cuoce è lo stesso effetto di prima), risparmiando quella potabile.

Questa discussione dovrebbe essere viluppata in due sezioni: 1) è se si rimane in casa, quali e quante scorte accumulare; 2) se si necessità di una fuga rapida in un luogo isolato.

Quei manuali prevedono solo questa seconda possibilità, inoltre più ceh altro considerano l'ipotesi della "dispersione", non quella in cui non ci sia porto in cui attraccare, luogo in cui andare, aiuto da richiedere. Bisogna imparare ad aiutarsi da se anche nel lunghissimo periodo o per sempre, finché si vive, in caso di catasfrofe globale e non rimediabile.


La potabilizzazione dell'acqua e' faccenda alquanto delicata e da trattare con le dovute conoscenze. Improvvisarsi puo' portare ad una morte lenta e dolorosa.

Quanto poi al discorso in casa o fuori casa ovviamente molto dipende dal tipo di evenienza. Solo trovo alquanto improbabile che con eventi del genere la casa rimanga servita dalle utenze moderne quali luce, gas e acqua, altrimenti che catastrofe e'? E senza queste "comodity" penso sia piuttosto difficile rimanere in loco una volta esaurite le varie scorte. Tanto per fare un esempio, anche solo tirare l'acqua in bagno non sarebbe piu' possibile.[;)]



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MessaggioInviato: 28/08/2012, 02:25 
non ho mai detto che rimanendo in casa significherebbe poter disporre ancora dei vari allacci domestici, altrimenti non avrebbe senso come minimo tutto il discorso dell'acqua.
Sul tuo discorso ho l'obiezione del costo, e della praticità, tu dirai che 300 euro ci si può anche spenderle, ma ti potrei ribattere che allora tutto torna utile, e non mi sembra molto pratico portarsi dietro un dissalatore, ma è una mia opinione, con ciò non dico che non possa servire, ma ripeto, serve tutto se hai un posto dove tenerla la roba come minimo, e quindi in casa. La casa rifugio che intendo io è questa, non perché si abbia accesso ancora al bagno con sciacquone o alla luce elettrica, tant'è che ho parlato di generatore, ovviamente da tenere in casa.
Anche i kit, per come la vedo io sono troppo costosi 3500 euro a persona, non dubito ci saranno persone con un normale reddito e poche spese che possano permettersi spese che vanno così oltre la normale vita quotidiana (e che verosimilmente si riveleranno una spesa inutile), ma in generale parlare di quelle cifre significa che solo chi ha un certo livello reddituale potrà procurarsele.

In agricoltura si usano ad esempio grossi contenitori quadrati, di plastica, da 500 litri, non so quanto costino ma credo pochissimo, solo solo dei grossi cubi di plastica bianco/trasparente. Ecco, metterne uno in un angolo del garage, con 4 mattoni forati sotto per lasciare lo spazio necessario al rubinetto (si applicano molto facilmente) sotto per defluire, potrebbe essere un'ottima idea per avere 500 litri d'acqua a disposizione. Se a ciò aggiungiamo taniche da 5 litri dell'acqua distillata, riempite con acqua del rubinetto, o una serie di bottiglie di plastica, avremo una riserva rilevante, che, razionata, può essere sufficiente per 2 o 3 mesi almeno, senza necessità di cercarla fuori. La durata ovviamente dipednerà anche dalle condizioni atmosferiche.
Idem per il cibo, fare piazza pulita quando, e spesso accade, ci sono delle super offerte di scatolette di tonno o carne in lattina, o vegetali, fagioli, piselli, mais, può costare molto meno di 3500 euro e garantire la sopravvivenza almeno per il cibo ad un anno. Prima ho consigliato anche gallette e fette biscottate, tutti questi alimenti hanno scadenze lunghe, 5 anni per le lattine, 2 o anche 3 per le gallette, e sicuramente verranno cnsumate in molto meno.
Se si vuole risparmiare poi, si potrebbe accumularle lentamente, consumando via via quelle che scadono prima, in modo da far rimanere sempre un fondo a lunga scadenza di conservazione.

La casa/rifugio che intendo io in effetti poi non è l'appartamento, o la zona di vita quotidiana, ma una cantina, o un garage, meglio se interrati, in tutto o almeno uno o tre lati, è questo l'unico punto dove poter sistemare tutto il materiale facendolo stare in condizioni ambientali sicure, e che non occupino troppo la casa.

Sinceramente non credo molto nella possibilità di sopravvivenza se si è costretti a scappare rapidamente portando con se solo le primissime cose che vengono in mente, o anche uno zaino che uno si tiene sempre pronto. In un caso del genere prendere l'auto sarebbe impossibile, o per ingorghi o per devastazioni che impedirebbero di procedere, a meno di avere un fuoristrada, e spesso nemmeno questi ce la fanno. Procedere a piedi, in costesto urbano, con 20-30 kg di roba addosso è un suicidio, e solo i giovani potrebbero farcela. Quindi solo se uno vivesse già in campagna o in montagna potrebbe praticarlo immediamente, come vita dei boschi diciamo.
Chi arriva dalle città, chi sopravvive, ci impiegherà minimo qualche giorno prima di raggiungere i primi boschi, e nel frattempo l'attrezzatura da trekking sarà solo peso superfluo, moltissima roba potrà procurarsela in giro, ma i rischi saranno elevati, si parlava di sciacallaggio prima. Anzi andare in giro preparati di tutto punto sarà un bell'invito a farsi rapinare.
Alla fin fine di fronte ad una fuga rapida e immediata le uniche cose da prendere sarebbero scarpe o scarponi, abbigliamento comodo ma coprente (pesante se freddo), da indossare, e un'arma. Tutto il resto sarebbe poco utile, e nell'immediato, e in contesto urbano, come presumo viva la maggior parte di noi.

Ecco perché mi sono soffermato al barricarsi in un piccolo rifugio proprio, nei limiti delle proprie possibilità, in cui stare tranquilli per due o tre mesi, e nel frattempo vedere come girano le cose, magari in quel tempo ci sarà modo di aggregarsi a qualceh gruppo, o di saccheggiare dei luoghi abbandonati per prepararsi infine a lasciare il proprio rifugio una volta che saranno esaurite le scorte e sarà impossibile rifornirsi in zona.



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MessaggioInviato: 28/08/2012, 10:02 
Cita:
Raziel ha scritto:
Sul tuo discorso ho l'obiezione del costo, e della praticità, tu dirai che 300 euro ci si può anche spenderle, ma ti potrei ribattere che allora tutto torna utile, e non mi sembra molto pratico portarsi dietro un dissalatore, ma è una mia opinione, con ciò non dico che non possa servire, ma ripeto, serve tutto se hai un posto dove tenerla la roba come minimo, e quindi in casa.


Praticita'? Quello che ho indicato misura cm. 12.7 x 20.3 x 6.4 per 1,3 kg di peso. Piu' pratico di cosi. E' ovvio che sei non abiti in zone prossime al mare l'utilita' diminuisce notevolmente.

Cita:
La casa rifugio che intendo io è questa, non perché si abbia accesso ancora al bagno con sciacquone o alla luce elettrica


Comunque il problema del bagno non e' di secondaria importanza, dato che come saprai, tutti dobbiamo farla quotidianamente e in un contesto urbano il mancato funzionamento dei "bagni" pone numerose problematiche, pratiche ma soprattutto igieniche. Scartando subito la possibilita' di farla sul pianerottolo o nella macchina del vicino, io penserei a dotarmi di una latrina chimica con cassetta estraibile e relativa scorta di bustine disgreganti.

Cita:
tant'è che ho parlato di generatore, ovviamente da tenere in casa.


Generatore? E con cosa lo fai andare? Hai idea di quanto carburante consumi? E poi si puo' usare solo all'aperto altrimenti rimani intossicato dal monossido.
Inoltre consideriamo che una scorta di carburante sufficiente, diciamo 1000 litri per 400 ore di funzionamento da razionare in un anno, comporta una spesa considerevole oltre che un concreto problema di stoccaggio.
Sara', ma preferisco spendere i soldi per il cibo piuttosto che per il carburante.

Cita:
Anche i kit, per come la vedo io sono troppo costosi 3500 euro a persona, non dubito ci saranno persone con un normale reddito e poche spese che possano permettersi spese che vanno così oltre la normale vita quotidiana (e che verosimilmente si riveleranno una spesa inutile), ma in generale parlare di quelle cifre significa che solo chi ha un certo livello reddituale potrà procurarsele.


E tu pensi di stoccare derrate alimentari sufficienti al sostentamento di una persona per un anno con meno di 3500 euro?
Stiamo parlando di 291 euro per mese. Ma dove la fai la spesa scusa?
Ammesso anche che tu sia cosi bravo da spendere meno, rimangono ancora numerosi problemi da sistemare, come assicurarsi che l'apporto calorico sia sufficiente per le esigenze di sostentamento, che vi sia la sufficiente varieta', lo spazio per lo stoccaggio, dato che gia' il kit che ho citato, progettato accuratamente per lo scopo, occupa circa 1 metro cubo per 250 kg di peso, i contenitori da usare per i viveri (nemmeno questi sono gratis!!) oltre che la gestione delle varie scadenze delle scorte che ovviamente dovrai continuare a reintegrare e la protezione da eventuali infestanti tipo topi o scarafaggi.
[8] [8]La vedo da dura a molto dura.

Cita:
In agricoltura si usano ad esempio grossi contenitori quadrati, di plastica, da 500 litri, non so quanto costino ma credo pochissimo, solo solo dei grossi cubi di plastica bianco/trasparente. Ecco, metterne uno in un angolo del garage, con 4 mattoni forati sotto per lasciare lo spazio necessario al rubinetto (si applicano molto facilmente) sotto per defluire, potrebbe essere un'ottima idea per avere 500 litri d'acqua a disposizione. Se a ciò aggiungiamo taniche da 5 litri dell'acqua distillata, riempite con acqua del rubinetto, o una serie di bottiglie di plastica, avremo una riserva rilevante, che, razionata, può essere sufficiente per 2 o 3 mesi almeno, senza necessità di cercarla fuori. La durata ovviamente dipednerà anche dalle condizioni atmosferiche.


E con cosa la distilli? Se manca il gas e le altre utenze con cosa fai il fuoco? Hai idea di quanta energia serva per distillare 500 litri di acqua? Cosa fai, spacchi i mobili e li usi come combustibile? E dove lo accendi il fuoco. E il fumo dove lo fai andare? Decisamente improponibile.

Cita:
La casa/rifugio che intendo io in effetti poi non è l'appartamento, o la zona di vita quotidiana, ma una cantina, o un garage, meglio se interrati, in tutto o almeno uno o tre lati, è questo l'unico punto dove poter sistemare tutto il materiale facendolo stare in condizioni ambientali sicure, e che non occupino troppo la casa.
Sinceramente non credo molto nella possibilità di sopravvivenza se si è costretti a scappare rapidamente portando con se solo le primissime cose che vengono in mente, o anche uno zaino che uno si tiene sempre pronto. In un caso del genere prendere l'auto sarebbe impossibile, o per ingorghi o per devastazioni che impedirebbero di procedere, a meno di avere un fuoristrada, e spesso nemmeno questi ce la fanno. Procedere a piedi, in costesto urbano, con 20-30 kg di roba addosso è un suicidio, e solo i giovani potrebbero farcela. Quindi solo se uno vivesse già in campagna o in montagna potrebbe praticarlo immediamente, come vita dei boschi diciamo.


Inutile farsi illusioni, in uno scenario di questo tipo solo i piu' forti e preparati sopravvivono.

Cita:
Chi arriva dalle città, chi sopravvive, ci impiegherà minimo qualche giorno prima di raggiungere i primi boschi, e nel frattempo l'attrezzatura da trekking sarà solo peso superfluo, moltissima roba potrà procurarsela in giro, ma i rischi saranno elevati, si parlava di sciacallaggio prima. Anzi andare in giro preparati di tutto punto sarà un bell'invito a farsi rapinare.
Alla fin fine di fronte ad una fuga rapida e immediata le uniche cose da prendere sarebbero scarpe o scarponi, abbigliamento comodo ma coprente (pesante se freddo), da indossare, e un'arma. Tutto il resto sarebbe poco utile, e nell'immediato, e in contesto urbano, come presumo viva la maggior parte di noi.


Secondo me molti di questi ragionamenti sono influenzati dall'immaginario cinematografico di questi tempi.

Cita:
Ecco perché mi sono soffermato al barricarsi in un piccolo rifugio proprio, nei limiti delle proprie possibilità, in cui stare tranquilli per due o tre mesi, e nel frattempo vedere come girano le cose, magari in quel tempo ci sarà modo di aggregarsi a qualceh gruppo, o di saccheggiare dei luoghi abbandonati per prepararsi infine a lasciare il proprio rifugio una volta che saranno esaurite le scorte e sarà impossibile rifornirsi in zona.


Certamente la sopravvivenza in un contesto urbano e' molto piu' difficile, ma bisogna anche capire di quale emergenza stiamo parlando. Nel mio discorso io mi riferisco all'ipotesi di una violenta tempesta solare che azzeri tutti gli impianti tecnologici, eliminando quindi luce acqua e gas nelle abitazioni, quindi senza stragi di massa.
Si tratta in definitiva di contesti in cui le esigenze di sopravvivenza sono finalizzate all'attesa dei soccorsi.

Altri scenari, tipo catastrofi naturali o climatiche abbasserebbero le percentuali di sopravvivenza di almeno di un paio di ordini di grandezza. In casi come questi, rifugio o non rifugio, rimanere in un contesto urbano equivale alla morte certa, se non altro per le condizioni che si verrebbero a creare con migliaia di cadaveri in giro tra le macerie.



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prendersi vestiario militare, tipo guanti, pantaloni mimetici, giubbottone, occhiali da militare, passamontagna, ginocchiere e gomitiere, borsone ecc...?


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zakmck ha scritto:
Se posso dare un consiglio, io mi doterei di una kit composto dalle seguenti parti:
- una bella scorta di pastiglie Micropur forte
- un filtro Katadyn combi o combi plus con set di cartucce di riserva
- un dissalatore Katadyn survivor (solo nel caso di acqua di mare)
- delle taniche pieghevoli leggere
- un paio di teli tarp (da 3x3 mt)
- una pala pieghevole da campeggio
- vari spezzoni di cordino del tipo da roccia.

E i produttori di sta roba ringraziano...
Infatti in america pompano alla grande (vedere i documentari spazzatura di Discovery Channel... una roba che andrebbe vietata ai maggiori di 15 anni) tutte queste probabilissime catastrofi... dagli animali killer, ai mega terremoti e tsunami (c'è nè uno per ogni regione degli USA), all'asteroide "impazzito", al superflare, all'influenza killer, alla megacarestia, al supervulcano, all'orda di squali killer (ho visto anche i calamari killer!!!) etc...

A me sembra tutto un delirio... poi per carità, si può anche discutere per curiosità su cosa si potrebbe fare se (non sono fascista! non sto dicendo che non dovete discuterne! questo per prevenire certe critiche)... ma se dovesse accadere davvero un cataclisma secondo me tutti questi kit, queste misure di salvataggio non servirebbero ad un beneamato... se si diffonderà il panico e l'irrazionalità anzi, quelli che avranno il kit saranno più esposti di altri al pericolo di essere linciati.

In questo folle contesto, l'unica cosa sensata mi sembra quella dei tizi che in centroamerica (o sud america non ricordo) si sono costruiti il loro villaggio dell'apocalisse con tanto di mura, filo spinato etc...

Poi secondo me noi siamo così abituati alle dinamiche della cinematografia che ci immaginiamo di assistere al cataclisma e poi di cominciare la lotta per la sopravvivenza, come se fossimo in un film... ritengo molto più probabile che il cataclisma ci ammazzerà tutti in brevissimo tempo, senza nemmeno permetterci di capire che cosa è accaduto.

Alla fine, oltre a distrarre l'attenzione dai problemi seri, si è creato un bel business che lucra parecchi soldi.


Ultima modifica di iLGambero il 28/08/2012, 14:08, modificato 1 volta in totale.

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iLGambero ha scritto:
A me sembra tutto un delirio... poi per carità, si può anche discutere per curiosità su cosa si potrebbe fare se (non sono fascista! non sto dicendo che non dovete discuterne! questo per prevenire certe critiche)... ma se dovesse accadere davvero un cataclisma secondo me tutti questi kit, queste misure di salvataggio non servirebbero ad un beneamato... se si diffonderà il panico e l'irrazionalità anzi, quelli che avranno il kit saranno più esposti di altri al pericolo di essere linciati.


A leggere il tuoi intervento si potrebbe pensare che sei afflitto da una repulsione viscerale verso tutte le teorie catastrofiste. Posizione lecita, per carita', ma un tantino fobica. [;)]

Cita:
ma se dovesse accadere davvero un cataclisma secondo me tutti questi kit, queste misure di salvataggio non servirebbero ad un beneamato... se si diffonderà il panico e l'irrazionalità anzi, quelli che avranno il kit saranno più esposti di altri al pericolo di essere linciati.


Molto probabile. E' per questo che dico che, se si vuole considerare la probabilita' di un evento, non si puo' improvvisare.

Cita:
Poi secondo me noi siamo così abituati alle dinamiche della cinematografia che ci immaginiamo di assistere al cataclisma e poi di cominciare la lotta per la sopravvivenza, come se fossimo in un film... ritengo molto più probabile che il cataclisma ci ammazzerà tutti in brevissimo tempo, senza nemmeno permetterci di capire che cosa è accaduto.


Altrettanto vero e anche molto probabile. Comunque spetta a ciascuno decidere se affrontare le avversita' con pessimismo cosmico o con serafica preparazione.

Cita:
Alla fine, oltre a distrarre l'attenzione dai problemi seri, si è creato un bel business che lucra parecchi soldi.


Su questo invece non concordo per nulla. Questo tema e' assolutamente marginale e non coinvolge parti rilevanti della societa'.
Le distrazioni, ci sono, certo, ma si annidano in tutt'altri posti, basta leggere una rivista, un quotidiano o avere la malaugurata idea di accendere la TV.



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"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

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zakmck ha scritto:
A leggere il tuoi intervento si potrebbe pensare che sei afflitto da una repulsione viscerale verso tutte le teorie catastrofiste. Posizione lecita, per carita', ma un tantino fobica. [;)]

no, è che non amo prendere in giro me stesso.

Poi per carità ognuno faccia quel che crede.


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zak, solo una cosa, non prenderla sul personale, di solito quando si inizia a ribattere punto per punto si comincia a vedere una certa irritazione, e siccome io non voglio alimentarla, non risponderò alla stessa maniera.
Però risponderò dove forse mi sono espresso o hai capito male.

I 500 litri d'acqua nel contenitore agricolo intendo acqua già potabile ovviamente, da prepararsi prima del disastro, non da distillare quindi. Per distillare pochi litri d'acqua sono sufficienti alcuni chili di legna, facilmente reperebili, anche sfasciando mobilio di compensato. Il cibo che intendi tu è quello, ho visto il sito dove si vende, venduto da ditte e sono normalissime scatolette di carne e qualche bustina di liofilizzato... io non so quanto tu spenda per gli alimentari ordinariamente, ma io 300 euro al mese, solo per il cibo, non le spendo nemmeno in condizioni normali, e se devo accumulare scorte cercherei di prenderne che costano meno, anche se la qualità magari è un po' inferiore. Si può fare spendere meno, ad esempio 10 scatolette di tonno da 80 grammi, in offerda le puoi trovare anche a 5 o 6 euro, con due scatolette, qualche vegetale, e un po' di pane al giorno, tendenzialmente puoi sopravvivere, e se fai i conti andresti a spendere già molto meno. Quelli sono kit che ti fanno pagare caro solo in quanto "kit", un po' come se devi comperare al bar una bottiglietta di succo ti costa 3 euro, se la compri al supermercato, la stessa, con 3 euro te ne porti via 3.

mi dispiace zak, ma non sono affatto d'accordo su tutto l'armamentario che consigli tu, perché ti ripeto, avendo i soldi allora sarebbe buona cosa costruirsi u bel bunker, ma qui parliamo di cosa si può fare oggettivamente in condizioni normali, anche da chi non ha attrezzatura da trekking e men che meno esperienza...

Io dico che lasciare il proprio rifugio/cantina o garage, equivale a suicidio, mettere 4 cose in un bello zaino e sperare nel signore cercando di raggiungere.. cosa? l'aperta campagna e cercare di sopravvivere indefinitamente così, come un uomo primitivi è una scommessa che in tantissimi perderanno, non metto in dubbio che chi ha esperienza e attrezzatura da trekking sarebbe avvantaggiato, ma io non avendola posso solo scommettere di non dover abbandonare quanto accumulato in casa.

Poi, se dovessi proprio farlo, non è una cosa da cinema immaginarsi gente pronta a spararti per una borraccia d'acqua. Ti faccio un esempio: a quanti questi ultimi fine settimana è capitato di vedere code allucinanti, a qualsiasi ora, notte e mattino presto, davanti ai distributori con gli sconti? penso a tantissimi. E per cosa, per due lire di meno del prezzo normale. Pensa se una cosa del genere avvenisse con benzina GRATIS, ma limitata, della serie o te la prendi o resti senza. E pensa uno scenario del genere allargato a TUTTI i prodotti, anche i più essenziali.
Già per due lire di benzina ci sono state risse e scontri ai benzinai, co ntnato di polizia che è dovuta intervenire. Pensa tu che macello sarebbe se tutto mancasse... E chi avrebbe le pistole, e i delinquenti ormai senza paura di essere acciuffati, tutti farebbero come vorrebbero, ma tu siccome pensi che sia solo una cosa da film, non vai in giro armato, però vai in giro con una allettante attrezzatura di qualche migliaio di euro... scusa ma non mi pare tanto furbo, o almeno io non lo farei, poi per carità, c'è anche gente che spedisce soldi in camerun nella speranza di acquistare cani di razza su internet....

Io se dovessi proprio lasciare la mia casa ora, in questo momento, allora prenderei un accendifuoco a gas con ricarica, un coltello dell'opinel che ho da tanto tempo, una corda nautica da 10 metri, un paio di bottiglie d'acqua, qualche scatoletta di tonno e fette biscottate, stop, queste sono tutte cose che ho ora in casa, non ho altro, ma se l'avessi prenderei senz'altro un'arma e le munizioni, anzi sarebbe la prima cosa.



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zakmck ha scritto:

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iLGambero ha scritto:
Ama se dovesse accadere davvero un cataclisma secondo me tutti questi kit, queste misure di salvataggio non servirebbero ad un beneamato... se si diffonderà il panico e l'irrazionalità anzi, quelli che avranno il kit saranno più esposti di altri al pericolo di essere linciati.


Molto probabile. E' per questo che dico che, se si vuole considerare la probabilita' di un evento, non si puo' improvvisare.





Anconra, in questa risposta si rivela il tuo pensiero, di persona che è già esperta di trekking (altrimenti difficilmente conosceresti quei prodotti della Katadyn), e che pertanto concepisce la sopravvivenza solo in termini "professionali" per così dire, un po' come ci sentiamo ripetere ogni giorno: se si vogliono fare escursioni, bisogna farle con l'equipaggiamento giusto, e l'addestramento, ecc. ecc.
Tutte cose giustissime.
Ma se c'è un cataclisma (come lo intendiamo alla fine è relativo, io lo intendo che i soccorsi non arriveranno, o che ci vorranno anni e forse decenni per rioriganizzare le cose in forme statuali, e mai come prima in ogni caso), Tutti, indistintamente, anche quelli che non avevano alcuna intenzione o possibilità di rpepararsi saranno coinvolti.

Tu invece a proposito di seraficità sembri intendere questo, o almeno l'ho inteso io: se uno non si prepara adeguatamente con le cose giuste tanto vale rinunci a sopravvivere ,anceh solo provarci....
Sì perché negare la validità della bollitura dell'acqua come "non funzionale" alla potabilità e portando come esempio solo il distillatore e il desalinatore, significa questo. Sai benissimo che il 99,99% della popolazione non li avrebbe in caso di necessità, ed è giusto dare un'alternativa. In molti casi la bollitura potrebbe salvare delle vite, altre volte non sarà sufficiente, ma spesso sì, e comunque basterebbe anche solo che ne salvasse una perché sia utile come consiglio.
A me sembra velleitario immaginare di poter consigliare tutti come se dovessero andare a fare un'avventurosa escursione, consiglinado di prendere tutto l'occorrente a norma di legge.



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