15/09/2012, 13:22
15/09/2012, 15:15
15/09/2012, 15:49
MaxpoweR ha scritto:
Se fosse stato davvero usata una tecnologia laser
lascerebbe tracce evidenti e riconoscibili?
15/09/2012, 16:24
15/09/2012, 16:55
15/09/2012, 17:14
Angeldark ha scritto:
Purtroppo il libro sullo Shamir scritto da Agrest è assolutamente irreperibile
si trova solo un articolo approfondito dedicato a questo scienziato russo,
non lo copio perchè è troppo lungo ma vi consiglio di leggerlo:
http://www.chimeramagazine.org/2012/03/ ... ronautica/
15/09/2012, 17:19
15/09/2012, 17:22
Grazie Angel...
Magari lo copio io... non si sa mai...
15/09/2012, 17:23
MaxpoweR ha scritto:
Insomma se quelli hanno scritto martello di luce divina qualcosa devono aver visto\usato no? Il sarcofago così come tante altre strutture sono lì ad urlarci in faccia la loro natura...
15/09/2012, 17:35
15/09/2012, 18:36
15/09/2012, 18:37
Angeldark ha scritto:
Purtroppo il libro sullo Shamir scritto da Agrest è assolutamente irreperibile, si trova solo un articolo approfondito dedicato a questo scienziato russo, non lo copio perchè è troppo lungo ma vi consiglio di leggerlo:
http://www.chimeramagazine.org/2012/03/ ... ronautica/
15/09/2012, 18:49
quisquis ha scritto:
In un capitoletto intitolato "L'enigma insoluto delle cave di estrazione" nel libro "Scoperte archeologiche non autorizzate" di Marco Pizzuti si cita lo Shamir. In questo capitoletto si dice, tra le altre cose, che ad Abusir sono ancora presenti giacimenti di durissima diorite e graniti con tracce chiarissime di carotaggi; solo che il primo brevetto del genere è del 1876, quindi quei carotaggi non avrebbero potuto di certo essere effettuato con scalpelli (per di più di rame). Nel libro si dice che questi fori presentano un tipo di scanalatura perfetto quanto quello delle moderne trivelle a punta di diamante. Si dice inoltre che secondo il testo dell'Agada (che non conosco) lo shamir era in grado di frantumare qualsiasi materiale.
Non so quanto tutto ciò sia accurato, comunque anche se lo fosse solo in parte fa pensare. Se ciò fosse vero si potrebbe anche pensare che le corporazioni dei costruttori egizi (non è un caso che molti riti massonici rimandino ad un simbolismo egizio) avessero fino a tempi relativamente recenti in custodia residui di una tecnologia sopravvissuta alla catastrofe del cosiddetto diluvio. Insomma, residui di una precedente civiltà umana di cui non sappiamo più niente.
Peccato avere così poco in mano per andare a fondo in queste problematiche.
15/09/2012, 19:20
15/09/2012, 22:55