I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte del sito UFOFORUM. Ulteriori informazioni
Oggetti fuori dal tempo, avvistamenti tramandati nella letteratura storica. Qual è l'origine dell'uomo? Testi sacri e mitologie da tutto il mondo narrano una storia diversa da quella che tutti conosciamo.
Rispondi al messaggio

15/09/2012, 13:22

Era il 1980 ,e ad Ancona parlavo dello Shamir con Mario Pincherle ...

Un grazie sentito a Angeldark per la bella pagina riportata sullo Shamir !


zio ot [;)]

15/09/2012, 15:15

Mi chiedo il perché della rozzezza di quel graffito (sembra scritto in fretta e senza particolare cura artistica) che pure riporta una informazione fondamentale e molto importante, citando eventuali strumenti "divini" che di sicuro non erano per tutti.

La mia domanda è: e se fosse una sorta di indicazione cantieristica? Nel senso che vicino a quel masso c'era scritto: da tagliare col martello di luce divina ^_^ In fondo quelle zone non erano accessibili alla gente comune e quindi un refuso poteva capitare benissimo senza causare chissà quali fughe di notizie.

Altra stranezza è come facessero a lavorare in quelle zone senza luce, gli specchi riflettenti di rame non funzionano, fuligine non ce n'è.. boh

Uno studio accurato per identificare lo strumento di lavorazione di quelle pietre e del grande sarcofago è stato mai fatto? Insomma qualunque utensile lascia una sua traccia caratteristica visibile a livello microscopico (e se hanno usato uno scalpello di rame è impossibile che quel tipo di lavorazione non lasci tracce evidentissime no?) e quindi è impossibile non riuscire a determinare con precisione che lavorazione ha subito quel blocco di pietra, l'assenza di tracce (se così è) non è essa stessa una prova di un utilizzo di qualcosa di effettivamente fuori dal tempo (almeno per come concepiamo noi la cronistoria)? A prescindere dal come e dove hanno trovato e trasportato quel pezzo di granito così' come gli immensi blocchi interni dello zed ma vabè, quelli lasciamoli stare ^_^


Se fosse stato davvero usata una tecnologia laser lascerebbe tracce evidenti e riconoscibili? Che tipo di lavorazione può non lasciare alcuna traccia? Una colata di granito rosa fuso? ^_^

15/09/2012, 15:49

MaxpoweR ha scritto:
Se fosse stato davvero usata una tecnologia laser
lascerebbe tracce evidenti e riconoscibili?


Bisognerebbe, tra le varie cose, trovare una risposta alla tua domanda....
A quel punto, capire se sono stati effettuati studi in tal senso, PROPRIO
sui blocchi di granito a cui si fa riferimento......

15/09/2012, 16:24

Mi associo ai ringraziamenti di barionu nei confronti di Angel. Quanto scritto getta finalmente una luce alle modalità di costruzione di moltissimi siti misteriosi.

15/09/2012, 16:55

Vi ringrazio ma non ho fatto altro che cercare in rete...[;)]
Purtroppo il libro sullo Shamir scritto da Agrest è assolutamente irreperibile, si trova solo un articolo approfondito dedicato a questo scienziato russo, non lo copio perchè è troppo lungo ma vi consiglio di leggerlo:
http://www.chimeramagazine.org/2012/03/ ... ronautica/

Comunque questo scienziato è stato tra i primi a parlare di paleoastronautica...

Immagine

Immagine
Fonte:http://agrestm.people.cofc.edu/MATES.HTM
Ultima modifica di Angel_ il 15/09/2012, 17:09, modificato 1 volta in totale.

15/09/2012, 17:14

Angeldark ha scritto:

Purtroppo il libro sullo Shamir scritto da Agrest è assolutamente irreperibile

Ma tu guarda il caso....

si trova solo un articolo approfondito dedicato a questo scienziato russo,
non lo copio perchè è troppo lungo ma vi consiglio di leggerlo:
http://www.chimeramagazine.org/2012/03/ ... ronautica/

Grazie Angel...
Magari lo copio io... non si sa mai... [:248]

15/09/2012, 17:19

L'ho appena letto ed è innegabile che la filosofia ateista del comunismo gli abbia permesso di divulgare più facilmente certe tesi: Mi chiedo ora che anche la chiesa cattolica dice che in passato siam ostati visitati da alieni e che nella bibbia ve ne siano tracce cosa ci vuole affinchè si sdogani la paleoarcheologia e si inizi a studiare in maniera intensiva il fenomeno? Fosse anche per la volontà di metterci una pietra sopra e smontare del tutto la teoria. Insomma se quelli hanno scritto martello di luce divina qualcosa devono aver visto\usato no? Il sarcofago così come tante altre strutture sono lì ad urlarci in faccia la loro natura...
Ultima modifica di MaxpoweR il 15/09/2012, 17:20, modificato 1 volta in totale.

15/09/2012, 17:22

Grazie Angel...
Magari lo copio io... non si sa mai...


BRAVO ! MAGARI NEL TOPIC SULLO SHAMIR , INSIEME ALL' ALTRO MONOLITO .


zio ot [;)]

15/09/2012, 17:23

MaxpoweR ha scritto:
Insomma se quelli hanno scritto martello di luce divina qualcosa devono aver visto\usato no? Il sarcofago così come tante altre strutture sono lì ad urlarci in faccia la loro natura...


Lo puoi dire forte Max.....

15/09/2012, 17:35

IL SARCOFAGO COSI' COME TANTE ALTRE STRUTTURE SONO LI' AD URLARCI IN FACCIA LA LORO NATURA


ahhaha scusami non ho resistito -_-

Comunque penso lo sappia pure tu ci sono delle strutture davvero assurde e spiegate in modo ancora più assurdi dall'archeologia, ora qui si uscirebbe off-topic ma il mio pensiero è:

se un tizio 5mila anni fa (o più? :) ) "scrive martello di luce divina", scritto in quel modo al quale non si può dare alcuna connotazione artistica o filosofica, sembra un graffito, o una scritta "di servizio" e non cioè una frase fine a se stessa, se la scrive in un posto in cui i blocchi SEMBRANO tagliati davvero con un qualche strumento di precisione, non dovrebbe far drizzare immediatamente le antenne? Insomma a me si accendono tutta una serie di spie in testa, possibile che siamo così visionari da pensare che quella scritta voglia dire ciò che dice e non abbia insita un qualche messaggio aulico da interpretare?

15/09/2012, 18:36

In un capitoletto intitolato "L'enigma insoluto delle cave di estrazione" nel libro "Scoperte archeologiche non autorizzate" di Marco Pizzuti si cita lo Shamir. In questo capitoletto si dice, tra le altre cose, che ad Abusir sono ancora presenti giacimenti di durissima diorite e graniti con tracce chiarissime di carotaggi; solo che il primo brevetto del genere è del 1876, quindi quei carotaggi non avrebbero potuto di certo essere effettuato con scalpelli (per di più di rame). Nel libro si dice che questi fori presentano un tipo di scanalatura perfetto quanto quello delle moderne trivelle a punta di diamante. Si dice inoltre che secondo il testo dell'Agada (che non conosco) lo shamir era in grado di frantumare qualsiasi materiale.

Non so quanto tutto ciò sia accurato, comunque anche se lo fosse solo in parte fa pensare. Se ciò fosse vero si potrebbe anche pensare che le corporazioni dei costruttori egizi (non è un caso che molti riti massonici rimandino ad un simbolismo egizio) avessero fino a tempi relativamente recenti in custodia residui di una tecnologia sopravvissuta alla catastrofe del cosiddetto diluvio. Insomma, residui di una precedente civiltà umana di cui non sappiamo più niente.

Viene da pensarlo anche in relazione alle intriganti tecniche soniche che sarebbero state utilizzate in Tibet per spostare massi di grandi dimensioni fino a poco prima della conquista cinese; la cosa più semplice da pensare è che si trattasse di conoscenze residuali di una scienza proveniente da un precedente ciclo di civiltà.

Peccato avere così poco in mano per andare a fondo in queste problematiche.
Ultima modifica di quisquis il 15/09/2012, 18:36, modificato 1 volta in totale.

15/09/2012, 18:37

Angeldark ha scritto:

Purtroppo il libro sullo Shamir scritto da Agrest è assolutamente irreperibile, si trova solo un articolo approfondito dedicato a questo scienziato russo, non lo copio perchè è troppo lungo ma vi consiglio di leggerlo:
http://www.chimeramagazine.org/2012/03/ ... ronautica/



Riporto uno stralcio dell'articolo....

Nel 1995 pubblicò il volume “L’antico miracoloso meccanismo Shamir”, in cui identificava lo Shamir come uno strumento utilizzato per il taglio e l’incisione di pietre durissime. Lo Shamir era descritto nel Talmud (uno dei testi sacri dell’Ebraismo) come un “verme tagliente” – “…la Shamir (un verme che può perforare qualsiasi cosa difficile… usato per scolpire i nomi dei Shevatim sulle pietre del Choshen”. Pesachim 54°) – e nello Zohar (altro libro sacro degli Ebrei, importante per la tradizione cabalistica) un “tarlo metallico divisore”. Nella Bibbia, Geremia 17/1, è descritto come un diamante: “Il peccato di Giuda è scritto con uno stilo di ferro, con una punta di diamante è inciso sulla tavola del loro cuore e sugli angoli dei loro altari…”; lo stilo era la penna usata all’epoca per incidere sulle tavolette di cera: poteva essere una specie di raggio laser ricavato appunto da un diamante. Questo “verme di diamante”, adoperato per tagliare e forare, era considerato di natura divina e per questo motivo raramente affidato agli esseri umani.

15/09/2012, 18:49

quisquis ha scritto:

In un capitoletto intitolato "L'enigma insoluto delle cave di estrazione" nel libro "Scoperte archeologiche non autorizzate" di Marco Pizzuti si cita lo Shamir. In questo capitoletto si dice, tra le altre cose, che ad Abusir sono ancora presenti giacimenti di durissima diorite e graniti con tracce chiarissime di carotaggi; solo che il primo brevetto del genere è del 1876, quindi quei carotaggi non avrebbero potuto di certo essere effettuato con scalpelli (per di più di rame). Nel libro si dice che questi fori presentano un tipo di scanalatura perfetto quanto quello delle moderne trivelle a punta di diamante. Si dice inoltre che secondo il testo dell'Agada (che non conosco) lo shamir era in grado di frantumare qualsiasi materiale.

Beh... potremmo riportarlo qui, sperando che Pizzuti non si arrabbi... [;)]

Non so quanto tutto ciò sia accurato, comunque anche se lo fosse solo in parte fa pensare. Se ciò fosse vero si potrebbe anche pensare che le corporazioni dei costruttori egizi (non è un caso che molti riti massonici rimandino ad un simbolismo egizio) avessero fino a tempi relativamente recenti in custodia residui di una tecnologia sopravvissuta alla catastrofe del cosiddetto diluvio. Insomma, residui di una precedente civiltà umana di cui non sappiamo più niente.

In merito alla parte in neretto, e per quel che può valere, mi permetto di postare uno stralcio di una comunicazione di Odearea'n, che fa il paio con lo stralcio postato sopra di Agrest.... e cioè: Questo “verme di diamante”, adoperato per tagliare e forare, era considerato di natura divina e per questo motivo raramente affidato agli esseri umani.

Tratto da: http://odearea-n.blogspot.it/search?upd ... 00%2B01:00

Un altro insediamento è sotterraneo, proprio laddove sono stati trovati alcuni vostri fratelli mutilati, poiché l’antica scienza è stata profanata dagli stolti che non sanno utilizzare la tecnologia atlantidea. L’invenzione del laser è collegata a queste scoperte, ma se mettete un laser potentissimo nelle mani di un incapace produrrà solo disastri. Solo la mente umana può concepire di utilizzare un fratello per esperimenti così pericolosi.


Peccato avere così poco in mano per andare a fondo in queste problematiche.

Eh già.... c'è da dire però, che le ricerche dovremmo farle anche e SOPRATTUTTO in lingua inglese...

15/09/2012, 19:20

Ad un uomo del 4000 A.C. certamente una tecnologia paragonabile al laser e dintorni sarebbe apparsa di origine divina (anche perché luminosa); poiché non erano degli stupidi, avranno anche capito la potenziale letalità di un ipotetico strumento del genere e quindi è altamente plausibile che venisse coperto di segreto ed affidato solamente a gente degna, protetto quindi come uno dei segreti pratici della massoneria operativa di quei tempi.
In ambiente massonico si tramanda ancora il simbolismo delle due colonne sopravvissute al diluvio su cui erano incise conoscenze provenienti da prima del diluvio.
Questa tradizione è riportata anche dal filosofo neoplatonico Giamblico, che le situa in Egitto. Secondo la tradizione sia Pitagora che Ermete le avrebbero studiate.
Ora, di solito si attribuisce a queste colonne un valore simbolico ed agli insegnamenti in esse contenuti un valore spirituale, visto che due correnti spirituali importanti e ben presenti nell'antichità, quella pitagorica (probabilmente derivante da un centro spirituale italico antecedente lo stesso Pitagora storico, come molti indizi fanno pensare) e quella ermetica erano essenzialmente correnti spirituali. Ma nulla vieta che, accanto ad insegnamenti più propriamente interni (massoneria speculativa, che non significa solo ragionare sui simboli ma praticare al fine di ottenere un reale perfezionamente psicofisico, che poi tra il dire ed il fare ci sia di mezzo il mare è noto) di tipo spirituale e psicofisico ce ne fossero altri a carattere più strettamente materiale, in ottemperanza a quella visione olistica delle cose tipica proprio dell'ermetismo (e non solo), per cui non si pensava in termini scissi come oggi relativamente ai vari rami del sapere ed è quindi probabile che accanto ad informazioni simboliche e spirituali venissero trasmesse anche informazioni di tipo molto pratico, secondo una mentalità tipica delle culture antiche. Quanto alle colonne, non è nemmeno detto che fossero colonne in senso stretto; anche una pen-drive rassomiglia ad una colonnina piena di informazioni.

Parlando invece di veggenti, come non ricordare il Buon Cayce e le sue informazioni sulla presunta Atlantide? E' proprio da lì che viene l'immagine che oggi ci facciamo di una civiltà evoluta ed in possesso di tecnologie energetiche ottenute da misteriosi macchinari "di cristallo" che avrebbero emesso potenti fasci di luce. Il che si sposa bene con quanto riportato da Odearea'n.
Ultima modifica di quisquis il 15/09/2012, 19:29, modificato 1 volta in totale.

15/09/2012, 22:55

Tratto dal libro:

Atlantide Ritrovata
Di Alessandro Greco

http://www.lulu.com/shop/alessandro-gre ... 5283D37748

Immagine

Alcuni stralci del libro li triverete qui:
http://books.google.it/books?id=-a-jepU ... na&f=false
Rispondi al messaggio