22/09/2012, 12:52
rmnd ha scritto:
Roba da matti. Invece di riconoscere l'incapacità della FIAT di stare al passo con la concorrenza, la colpa secondo Marchionne sarebbe invece attribuibile alla Volkwagen perchè più capace a fare il su mestiere e cioè costruire auto a un buon rapporto qualità/prezzo che la gente compra. E questo senza delocalizzare e licenziare i suoi operai nelle fabbriche in Germania.
http://www.corriere.it/economia/12_luglio_26/marchionne-volkwagen-politica-prezzi_d53aa66c-d6fa-11e1-a7bb-b1b271585285.shtmlL'INTERVENTO DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA FIAT
[color=blue]Affondo di Marchionne sulla Volkswagen: «Con la sua politica prezzi un bagno di sangue»
Il numero uno di Fiat-Chrysler contro i produttori tedeschi che si oppongono alla chiusura delle fabbriche in Europa
MILANO- Lo definisce un «momento di crisi senza precedenti per l'industria automobilistica europea» e ancora una volta il numero uno di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, torna ad attaccare i produttori tedeschi.
UN PIANO EUROPEO ANTI-CRISI-Stavolta il bersaglio è la Volkswagen «e la sua politica di sconti aggressivi che sta provocando un bagno di sangue sui prezzi e sui margini». Così il top manager del Lingotto dalle colonne dell'Herald Tribune interviene per invocare un piano coordinato a livello europeo per risolvere il problema dell'eccesso di capacità produttiva. Una soluzione alla quale i tedeschi si oppongono con ogni mezzo, perché le loro di fabbriche girano a livelli elevatisismi, al contrario di quelle italiane e francesi. O meglio, quelle di Bmw, Vokswagen e Mercedes, perché Opel e Ford, che hanno siti produttivi in Germania, accusano pesanti cali delle vendite. Nel primo semestre dell'anno il gruppo Volkswagen ha registrato utili per 6,5 miliardi di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I conti del gruppo Fiat per il periodo gennaio-giugno, invece, sono attesi per il 31 luglio[/color]
22/09/2012, 13:08
22/09/2012, 13:13
22/09/2012, 13:27
22/09/2012, 15:19
greenwarrior ha scritto:
Stanno battendo cassa al governo come nel periodo del Gianni, sono un esempio di parassitismo industriale. Di soldi negli ultimi 50 anni ne hanno ricevuti anche troppi, che se ne vadano pure all' estero. L' Italia è in grado di assorbire con nuove idee chi rimarrà orfano della FIAT.
22/09/2012, 15:52
mik.300 ha scritto:greenwarrior ha scritto:
Stanno battendo cassa al governo come nel periodo del Gianni, sono un esempio di parassitismo industriale. Di soldi negli ultimi 50 anni ne hanno ricevuti anche troppi, che se ne vadano pure all' estero. L' Italia è in grado di assorbire con nuove idee chi rimarrà orfano della FIAT.
ho sentito a rainews
nella rassegna stampa
di mineo
7 miliardi di aiuti di stato alla fiat ..!!!!
ce la potevamo comprare 2/3 volte..
22/09/2012, 16:18
mik.300 ha scritto:greenwarrior ha scritto:
Stanno battendo cassa al governo come nel periodo del Gianni, sono un esempio di parassitismo industriale. Di soldi negli ultimi 50 anni ne hanno ricevuti anche troppi, che se ne vadano pure all' estero. L' Italia è in grado di assorbire con nuove idee chi rimarrà orfano della FIAT.
ho sentito a rainews
nella rassegna stampa
di mineo
7 miliardi di aiuti di stato alla fiat ..!!!!
ce la potevamo comprare 2/3 volte..
23/09/2012, 09:22
23/09/2012, 11:39
Angeldark ha scritto:
INVESTIMENTI SOLO NEL MOMENTO IDONEO- Attraverso un comunicato congiunto la Fiat dichiara di voler salvaguardare la presenza in Italia grazie all'export negli Usa e in altre aree extra europee. Sostenendo le difficoltà nel Vecchio Continente con gli utili prodotti altrove. Ma si riserva di investire «nei nuovi prodotti al momento più idoneo», quando il mercato europeo si sarà ripreso. Nel frattempo il costruttore lavorerà allo sviluppo di un modello di export per aumentare la capacità degli impianti italiani: fondamentale sarà anche la creazione di un gruppo di lavoro al Ministero dello Sviluppo Economico «per individuare gli strumenti per rafforzare ulteriormente le strategie di export del settore automotive». Una dichiarazione che arriva dopo l'abbandono del costruttore del piano «Fabbrica Italia» che prevedeva investimenti di 20 miliardi di euro nel nostro paese.
Fonte:http://www.corriere.it/economia/12_settembre_22/marchionne-incontro-monti_68e054f2-04e6-11e2-ab71-c3ed46be5e0b.shtml
Al momento più idoneo...[}:)]
23/09/2012, 12:25
mik.300 ha scritto:
gli investimenti vanno fatti
nei momenti di crisi..
per superare il momento difficile..
così non si arriva alla fine della crisi..
si schiatta prima..
23/09/2012, 18:28
23/09/2012, 18:37
25/09/2012, 11:23
25/09/2012, 12:23
Angeldark ha scritto:
"Sappiamo benissimo che nessuno può investire in un mercato che perde" 0:9 in poi...
25/09/2012, 14:33