09/09/2012, 17:14
18/09/2012, 13:19
18/09/2012, 17:42
zakmck ha scritto:Aztlan ha scritto:
Grazie zack, finalmente.
Tornando a parlare di cose serie, se ho ben capito la pressione dichiarata su Marte NON corrisponde ai fenomeni meteo.
Potreste portare della documentazione scientifica? Sono più che propenso a crederlo, come ho già espresso, vorrei dei dati tecnici.
Così da farmi una opinione informata su tutta la questione. Grazie.
Comunque, per me non ce la contano giusta su Marte......
Ciao Aztlan,
secondo me puoi partire dall'articolo segnalato da uba:
http://www.pianetamarte.net/punto_triplo.htm
ma anche il filmato sulle nevicate non e' male.
fonte: http://www.pianetamarte.net/punto_triplo.htmPRIMA PARTE - a cura del Dr. Francesco Marcocci:
Da questi dati è evidente che l’acqua liquida può sussistere anche in grandi quantità su Marte, anche nelle condizioni ufficialmente dichiarate dalla NASA.
Però è necessario che si verifichi almeno una delle seguenti condizioni:
- L’acqua di Marte è “salata” [NdAztlan: cosa più che plausibile considerata la possibilità di antichi oceani...]
in questo caso si abbassa la pressione di vapore e quindi il liquido può esistere in condizioni di maggiore stabilita, inoltre il ghiaccio potrebbe formarsi solo a temperature notevolmente al di sotto dello zero.
- Temperatura tra 0 e 10°C, idealmente (ma non necessariamente) assenza di vento e una sorgente che dal sottosuolo rifornisca il bacino.
Ovviamente se si realizzassero un mix di queste condizioni la stabilità dell’acqua liquida sarebbe incrementata.
Il punto triplo di un liquido dipende solo dalle caratteristiche molecolari del liquido e dalla concentrazione delle sostanze disciolte
e non dalla densità o pressione dell’atmosfera e tanto meno dalla gravità.
Se sulla Terra il punto triplo dell’acqua a 0 °C prevede una pressione di vapore di circa 6 mBar lo stesso vale su Marte, sulla Luna o su Giove.
Del resto se così non fosse all’interno della stazione spaziale o dello Shuttle (0 g) non potrebbe esistere acqua liquida
e gli astronauti non potrebbero girare all’interno senza tuta spaziale
(l’acqua del sangue vaporizzerebbe e il malcapitato astronauta esploderebbe in pochi secondi come un palloncino),
cosa che certo non è.
SECONDA PARTE - a cura di Marco De Marco
Un errore comune che di solito si fa nella valutazione delle condizioni climatiche di un determinato pianeta, è di confondere la pressione con la densità.
Infatti, tecnicamente la pressione atmosferica è “il peso” che una determinata quantità di gas sopra la nostra testa esercita su tutto ciò che sta sotto.
Il vero problema però è che il peso è condizionato non solo dalla densità ma ovviamente anche dalla gravità.
Se noi per esempio riducessimo la gravità terrestre ad 1/3, è ovvio che la stessa quantità di gas che sta sopra di noi avrà un terzo del suo peso originale,
nonostante la quantità di gas sia rimasta esattamente la stessa.
Ecco che allora, nel confrontare le condizioni climatiche fra due pianeti diversi sarebbe più corretto riferirsi alla densità piuttosto che alla pressione.
1)Quest’effetto viene sistematicamente trascurato nell’analisi dell’atmosfera di Marte.
Si parla infatti facilmente di pressione in hPa e la si confronta direttamente con la pressione hPa terrestre
ignorando completamente che su Marte la gravità è circa 1/3 di quella terrestre (per la precisione è il 38%).
Lo stesso errore lo si compie quando si analizza il diagramma di fase dell’acqua per dimostrare che su Marte l’acqua non può esistere allo stato liquido.
In particolare, il punto triplo dell’acqua sulla terra è a 6.1 hPa, ma su Marte, dove la gravità è il 38% di quella terrestre, se ragionassimo in hPa, non sarebbe assolutamente a 6.1 ma a 2.318 hPa
Quest’analisi però viene sempre, a mio avviso fraudolentemente, sistematicamente evitata, riportando l’indicazione agli stessi valori terrestri.
La stessa indicazione di 5-7 hPa per una pressione atmosferica marziana non è chiaramente indicata se riferita alla gravità terrestre o marziana.
Questa considerazione è assolutamente evitata in tutte le ricerche moderne, diciamo dalla seconda metà degli anni 60 in poi, mentre precedentemente si specificava rigorosamente che la pressione era un decimo di quella terrestre ma con una densità di 1/3.
Come mai nelle ultime ricerche non si fa questa differenza?
2)Ogni atmosfera produce una diffusione della luce (scattering) prevalentemente nel blu che anche nel caso di Marte può essere facilmente analizzata.
Anche se l’atmosfera marziana risulta carica di polveri al punto di renderla rossastra, separando la componente blu di una qualsiasi immagine panoramica a colori di Marte, è possibile farsi un’idea della densità atmosferica marziana.
Se confrontiamo immagini del cielo terrestre riprese a diverse quote, e quindi con diversi gradi di densità, ci accorgiamo che alla quota nominale in cui dovremmo trovare 7 hPa, cioè a 35.000 metri di quota, il cielo è completamente nero, salvo giusto la striscia dell’orizzonte, dove peraltro in realtà vediamo ancora gli strati bassi della nostra atmosfera.
È chiaro invece che le foto del cielo marziano, filtrate nella banda blu, risultano molto più luminose, quasi comparabili alle immagini riprese sul monte Everest, a poco meno di 9.000 metri di quota, dove guarda caso la pressione atmosferica è 1/3 della normale pressione sul livello del mare.
3)Un altro serio indizio a favore di una densità atmosferica marziana più alta di quanto dichiarato, è offerta dal fenomeno dei dust devils.
Queste “mini trombe d’aria” sono in grado di sollevare colonne di sabbia alte fino a qualche chilometro; ma com’è possibile tutto ciò?
Alla NASA stessa hanno provato a simularli, in una camera a vuoto, simulando la pressione marziana a 7 hPa, e non sono riusciti a simulare il fenomeno se non alzando la pressione di almeno 11 volte!
Infatti alla pressione di partenza, anche utilizzando delle ventole molto potenti, non riuscivano a sollevare un bel niente!
In effetti, 7 hPa sono veramente pochi, considerando oltre tutto il fatto che salendo di quota si riducono subito molto velocemente a valori frazionali;
ma allora tutti i fenomeni osservati vicino al monte Olimpo, che dal livello medio raggiunge i 17 km di altitudine, come sarebbero possibili?
È noto infatti sin dalle osservazioni telescopiche, che Marte ha comunque un’atmosfera molto attiva, soprattutto per quanto riguarda le formazioni nuvolose e le nebbie, non solo tempeste di sabbia.
Oltretutto, nelle immagini riprese con il telescopio spaziale, si nota facilmente il bordo blu causato dall’atmosfera, che quindi appare blu e non rossa, come mostrato dalle immagini riprese in situ.
4) Un altro punto interessante è l’analisi dei depositi polari;
18/09/2012, 18:26
20/09/2012, 21:12
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23/09/2012, 18:24
23/09/2012, 19:09
Inoltre sembra decisamente un frammento di qualcosa di più grande,
25/09/2012, 11:14
Aztlan ha scritto:
Non sappiamo cosa c'è su Marte sotto appena un metro dalla superficie... incredibile.
04/10/2012, 16:38
04/10/2012, 21:15
sanje ha scritto:Inoltre sembra decisamente un frammento di qualcosa di più grande,
Quoto. Forse sta sotto terra il "pezzo piu grosso".