Artisall...sono felice che stiamo pensando proprio uguale.
Io ho delle cose importanti da scrivere riguardo...il Cenacolo devo però ricercarle.... appena mi libero dai lavori che ho da svolgere in questo periodo... che sono parecchi, uffi!
A presto!
P.s:Un saluto particolare al mio Zietto preferito! ;o)
Ultima modifica di catwalk il 24/09/2012, 11:06, modificato 1 volta in totale.
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" La Giustizia del Padre è lenta ed Inesorabile. " Eugenio Siragusa
- Pietro con il braccio del disegno preparatorio e il corpo di Diego Cuoghi (il corpo-giubbotto- di Cuoghi è stato modificato/adattato per la ricostruzione):
A questo punto voglio precisare : il disegno preparatorio mostra 2 evidenti macroscopiche anomalie ,
e non si tratta del braccio in sè , ma del fatto che non può rapportarsi
in modo naturale alla testa di Pietro , che nel Cenacolo risulta spostata in avanti di 20-30 cm ,
e dal fatto che LA SPECIFICA POSIZIONE DISTESA non permette in nessun modo di tenere il polso e la mano come nell' originale.
Sono 2 errori madornali che Leonardo non può avere commesso .
Ci troviamo di fronte a un' altra situazione : una manipolazione .
Vi spiego la mia ipotesi :
sappiamo che nel febbraico 1498 il Cenacolo era concluso , lo testimonia una ricevuta di pagamento depositata nell' archivio del convento delle grazie e la testimonianza di Luca Pacioli
Ma il braccio di Pietro con il coltello non c' era : c' era solo un braccio teso con il coltello , come nell' animazione che ho commisionato ad Artisall ( + o - )( e non considerate l' animazione se non un semplice abbozzo ... )
Fatto sta che poco dopo , superato il momento iniziale di ammirazione per il capolavoro , questo braccio deve aver cominciato a procurare imbarazzi e incubi ai frati che lo guardavano ogni giorno durante i pasti .
e a questo punto , qualcuno decide di rimediare , a mio avviso stiamo parlando del Giampietrino .
Ora, il famoso disegno preparatorio entra in scena : cito il Marani dal link sopra :
che si assume come data d'inizio della pittura murale e si può riportare indietro nel tempo, circa 1492-93, se non prima, la data d'inizio degli studi preliminari alla grande composizione murale (Marani, 2001, pp. 110-113, 122-134), cosa che sarebbe confermata anche dal fatto che il disegno di L. per il braccio destro di Pietro (Windsor, Royal Library, n. 12546) sembra essere stato ripreso nel frontespizio delle Rime di Bellincioni, pubblicate nel 1493 (Villata, 2000).
Ma quando Leonardo disegna il braccio , sa bene che la testa di Pietro sarebbe coperta da un Giuda davanti , e non potrebbe trovarsi poi a pochi cm da " Giovanni " ... sempre ipotizzando che avesse già un' idea precisa del dipinto .
Quindi , questo braccio è un abbozzo di un' idea compositiva poi abbandonata , o addirittura si potrebbe ipotizzare che Leonardo lo abbia ideato dopo , magari per suggerire al Giampietrino un modo per risolvere l' inghippo ?
Impossibile saperlo con precisione .
Fatto sta il Giampietrino ci lascia una traccia evidente nellla sua celebre copia :
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Ovvero : Giampietrino ( NELL'ORIGINALE DI LEONARDO ) opera prima cancellando del tutto il fondo originale , e poi dipingendo il braccio come nel disegno preparatorio ...
ma il Giampietrino lascia nella copia anche l' avambraccio di Mister Y , che non aveva avuto il coraggio di cancellare nell'originale .
Il braccio di Mister Y come risulta nel " fantasma " dell' originale :
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in evidenza
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abbiamo un personaggio nascosto : Mister Y ,
e guardando le mani del Cenacolo :
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stiamo tentando di dargli forma ,
LA MIA IDEA E' CHE ANCHE LA MANO PENCOLANTE VICINO AL COLLO DI " GIOVANNI "
APPARTIENE A MISTER Y , RACCOLTO IN POSIZIONE CADENTE , SCHIACCIATO TRA PIETRO E GIUDA . ( con varie prove fatte da figuranti ( al bar ... ) ho visto che è possibile )
A QUESTO PUNTO , UN ALTRO COLPO DI SCENA , GIACOMO MAGGIORE AL POSTO DI " GIOVANNI "
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E QUI SI CAPISCE COSA AVESSE IN MENTE LEONARDO :
UNA SCENA VIOLENTA NEL CENACOLO .
E " GIOVANNI " ? :
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LA VISIONE COMPLETA :
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Quasi che il Clero avesse capito la visione eretica e maledetta , condannando il Cenacolo all' oblio e alla damnatio memoriae
zio ot
Ultima modifica di barionu il 24/09/2012, 23:01, modificato 1 volta in totale.
Vediamo se ho ben capito: Leonardo dipinge il Cenacolo “nel refettorio del convento domenicano di S. Maria delle Grazie” tra il 1492-93 (data cui risalgono i primi studi preparatori tra cui, è bene ricordarlo, il famoso braccio) e il 9 febbraio 1498 [da: Pietro Mariani, voce Leonardo da Vinci (2005) in Dizionario Biografico degli Italiani, Istituto dell’Enciclopedia italiana],
ed ha la splendida idea di rappresentare 14 persone, tra cui un certo “Mister Y”, di cui non si conosce l’identità, che come tratto caratteristico ha un braccio teso che stringe un coltello.
Dopo di che
Cita:
“questo braccio [di Mister Y che ancora appariva nella sua interezza]deve aver cominciato a procurare imbarazzi e incubi ai frati che lo guardavano ogni giorno durante i pasti .| e a questo punto , qualcuno decide di rimediare , a mio avviso stiamo parlando del Giampietrino.”.
Costui prima cancella quello che aveva disegnato Leonardo, dipinge il braccio come nel disegno preparatorio,
Cita:
“ma il Giampietrino lascia nella copia anche l' avambraccio di Mister Y , che non aveva avuto il coraggio di cancellare nell'originale” [ossia questo avambraccio compare in entrambi –copia e originale-, sempre se l’italiano non è un’opinione] (da: Zio ot, http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... hichpage=2, p. 3, ore 22:43).
Dunque, se ho ben capito, dei frati DOMENICANI –ossia coloro che maggiormente erano coinvolti nella lotta all’ERESIA attraverso l’Inquisizione- dopo aver visto un Cenacolo eretico con 14 persone di cui uno, che non si sa da dove alta fuori, compare praticamente armato, non solo NON DENUNCIANO Leonardo e NON DISTRUGGONO l’opera in questione, ma lasciano andare l’artista PAGANDOLO regolarmente come se nulla fosse nonostante avesse disatteso quello che loro desideravano (altrimenti perché avere “imbarazzi ed incubi” se avevano ricevuto un normalissimo Cenacolo di 13 persone?),
e chiedono al sig. Giampietrino, dopo il 9 febbraio del 1497 –indiscutibilmente la data di fine dell’opera-, di modificare gentilmente quello scempio eretico/esoterico/misterico. Costui, Giampietrino, allora pensa bene di utilizzare un disegno di Leonardo stesso che risale al 92-93
[(e su questa datazione non ci piove: c’è un manoscritto ORIGINALE, vedi Corpus of anatomical studies in the Collection of Her Majesty the Queen at Windsor Castle, a cura di K.D. Keele - C. Pedretti, I-III, London 1978-80 (ed. italiana, Firenze 1980-85, con trascrizione critica di P.C. Marani)],
che “guardacaso” ritraeva proprio il famigerato braccio “storto” di Pietro così come appare oggi (anche se senza il busto/collo di Pietro/mostro di Lochness),
e che, senza saper bene il perché, Leonardo ha sì disegnato nel 93, ma non ha più dipinto sulla parete, per rendere invece il mondo edotto di un’esoterica verità solo a lui nota (o forse a pochi altri adepti –non lo so, sono ignorante in materia, magari dovrei guardare più puntate di Voyager o di Mistero per capirci di più…).
Sullo studio di Leonardo per il braccio di Pietro Lei mi afferma:
Cita:
“il disegno preparatorio mostra 2 evidenti macroscopiche anomalie , | e non si tratta del braccio in sè , ma del fatto che non può rapportarsi |in modo naturale alla testa di Pietro , che nel Cenacolo risulta spostata in avanti di 20-30 cm , |e dal fatto che LA SPECIFICA POSIZIONE DISTESA non | permette in nessun modo di tenere il polso e la mano come| nell' originale.” (Zio ot, op. cit.).
Le ho già detto che sul fatto che nell’affresco il braccio di Pietro sia un po’ “storto” rispetto a se stesso, al busto e alla testa, sono anche disposto a dare per buono ciò che lei dice,
ma il fatto che LEONARDO HA “PENSATO” QUEL BRACCIO GIA’ DAL 92-93 (cosa per cui si rivela falsa logicamente in qualsiasi modo la si voglia leggere o interpretare la sua affermazione
Cita:
“Quindi , questo braccio è un abbozzo di un' idea compositiva poi abbandonata , o addirittura si potrebbe ipotizzare che Leonardo lo abbia ideato dopo , magari per suggerire al Giampietrino un modo per risolvere l' inghippo ?|Impossibile saperlo con precisione .”
Non è vero che è impossibile saperlo, lo sappiamo: è del 1493, dunque fase di elaborazione, cosa che da forza probante alla teoria classica da me sostenuta. Se lei è a conoscenza di un’altra datazione del manoscritto, me la giustifichi scientificamente),
NON LE FA SORGERE IL DUBBIO CHE LEONARDO LO VOLESSE PROPRIO COME CI APPARE ANCORA OGGI, E CHE DUNQUE E’ MOLTO PIU’ LOGICO E DUNQUE PROBABILE –si ricorda del celebre “rasoio di Occam”?- GIUDICARE QUEL BRACCIO COME AFFRESCATO PRIPRIO DA LUI IN QUELLA SPECIFICA POSIZIONE –seppur storto rispetto a corpo/collo /testa-, COME FANNO TUTTI GLI STUDIOSI SERI DI LEONARDO,
a prescindere da un errore che può aver realizzato in funzione di un complesso gioco prospettico che, come sostiene Cuoghi, i suoi imitatori non hanno compreso e, a questo punto mi viene seriamente da pensarlo, probabilmente neanche Lei?
“Sono 2 errori madornali che Leonardo non può avere commesso .” (Zio ot, op. cit.).
Questa è la spiegazione che Lei da di solito e anche adesso: Leonardo è dotato di infallibilità, facoltà che però non pertiene agli uomini, a meno che lei non mi dimostri scientificamente il contrario –cosa che ancora non ha fatto.
E aggiungo: non basta che Lei mi dimostri che Leonardo era il più grande anatomista dell’Umanesimo-Rinascimento, perché di ciò non ho bisogno, già lo so. A me serve una dimostrazione del fatto che Leonardo in vita sua e come artista, in quanto infallibile, non ha mai commesso errori: solo in tal caso allora crederò che non può essersi sbagliato anche nel Cenacolo.
Inoltre le ripeto: Leonardo per realizzare i suoi giochi prospettici, commette spesso degli ERRORI VOLUTI (ahia! Sono a conoscenza anche di alcuni errori: mi sa che la sua infallibilità è indimostrabile a questo punto…),
quindi –se errore c’è- qui siamo probabilmente di fronte ad un caso simile –NON UGUALE, ovviamente, MA comunque all’interno della STESSA CATEGORIA- a quello dell’Annunciazione e ad altri visibili all’interno degli appunti leonardeschi (che lei può ammirare nell’estratto di “Ulisse-Il piacere della scoperta” che le ho postato alcuni post indietro…).
Continuando:
Cita:
“Ovvero : Giampietrino ( NELL'ORIGINALE DI LEONARDO ) opera prima cancellando del tutto il fondo originale , e poi dipingendo il braccio come nel disegno preparatorio ...”; “Ci troviamo di fronte a un' altra situazione : una manipolazione .” (Zio ot, op. cit.).
Nel caso in cui vi sia stata una manipolazione, al di sotto di essa dovrebbero trovarsi le immagini e i colori originali.
Nel caso in cui ci sia stata un’erasione di questi come da lei sostenuto, si vedrà un secondo strato del fondo di preparazione sovrastante il primo o comunque non omogeneo con il primo fatto da Leonardo che lo attornia (ricordo che l’artista ha utilizzato una tecnica particolare: “non quella a "buon fresco" ma pittura a tempera, ripassata a olio, su due strati di preparazione, l'uno di carbonato di calcio, l'altro di bianco di piombo”. Vedi: Marani, Leonardo da Vinci, op. cit.).
Come già avevo ipotizzato, un mio amico laureato in “Scienze e Tecnologie per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali” mi conferma che per rilevare una manipolazione di qualsiasi tipo su un affresco basterebbe utilizzare le moderne tecnologie di ricerca diagnostica (quali, m’è stato suggerito da chi più esperto di me, l’utilizzo della banale lampada di Wood, degli R-X o del metodo della colorimetria –per la conferma della validità di tali metodi per il nostro caso, le basta fare un giretto in rete, ma ci tenevo a sottolineare che non è farina del mio sacco).
Eppure, nonostante i numerosissimi studi sul Cenacolo, nessuno scienziato si è mai accorto della manipolazione. Lei invece come fa ad affermarlo?
Sebbene molto più articolate, queste mie obiezioni e domande sul suo lavoro sono sostanzialmente ancora le stesse del mio post del 19 settembre alle ore 19.26 (cui bisogna aggiungere la domanda “e”).
Lei mi continua a proporre delle moderne “elaborazioni”, giocando a realizzare un collage che di scientifico non ha nulla. Le avevo già detto che le uniche prove che posso prendere in considerazione sono quelle che hanno dalla loro parte l’evidenza della logica e della razionalità scientifica, non le opinioni che, in quanto fornite da non esperti, non possono avere un peso concreto nell’ambito di una discussione su Leonardo. Ma Lei ancora non mi fornisce queste prove, ed io continuo a scriverle sempre le stesse cose.
Risultato? Non si arriva ad un bel niente, se non ancora a ribadire che Lei nel suo studio non sta seguendo un metodo scientifico (alla fine, si torna sempre là).
Non fraintenda il tono di questo mio intervento, io non voglio essere offensivo o comportarmi da giudice supremo di nessuno, lungi da me. Ma comprenda che lei non mi sta mettendo nella situazione di valutare il suo lavoro come svolto seriamente, e che ripetutamente il problema che rilevo è sempre lo stesso di cui ho scritto poco sopra.
Ultima modifica di barionu il 25/09/2012, 17:59, modificato 1 volta in totale.
Dunque, se ho ben capito, dei frati DOMENICANI –ossia coloro che maggiormente erano coinvolti nella lotta all’ERESIA attraverso l’Inquisizione- dopo aver visto un Cenacolo eretico con 14 persone di cui uno, che non si sa da dove alta fuori, compare praticamente armato, non solo NON DENUNCIANO Leonardo e NON DISTRUGGONO l’opera in questione, ma lasciano andare l’artista PAGANDOLO regolarmente come se nulla fosse nonostante avesse disatteso quello che loro desideravano (altrimenti perché avere “imbarazzi ed incubi” se avevano ricevuto un normalissimo Cenacolo di 13 persone?),
LA MANO FANTASMA DEL CENACOLO
Ed è proprio il tanto vituperato Giacobbo a darci una preziosa indicazione sulla funzione simbolica di quella mano.
alle pag 128/9 Giacobbo parla del " braccio fantasma " ipotizzandolo appartenente a un Apostolo nascosto tra Pietro e Giuda ( un Apostolo sandwich, per intenderci ). In questo caso la conta dei piedi sotto la tavola non ci può aiutare, in quanto i mantelli e i " sottanoni " di Giuda e di Giov/Madd/Mister X coprono tutto.
Anche questa proposta dell' Apostolo sandwich la vedo di difficile concezione, ma sicuramente più fattibile del freak polso di Pietro. Giacobbo, in uno dei suoi Voyager, ( CHISSA' SE SAN MAURO ... ) ha presentato uno studio prospettico sulla possibile posizione dell' Apostolo segreto seminascosto tra Giuda e Pietro, e trovo giusta anche l' indicazione che Giacobbo propone sulla presenza della mano.
Si tratta del Vangelo di Luca XXII , 21 versione CEI; cit :
" Ecco, la mano di colui che mi tradisce è con me, sulla mensa "
La citazione di Luca potrebbe essere un escamotage per presentare un elemento tale da giustificare, agli occhi dell' attento e pedante Priore ( e solo ai suoi, non certo a quelli dei posteri )che lo tallonava durante la composizione, l' introduzione di un " elemento simbolico "
In realtà permettendo a Leonardo di continuare il suo gioco di allusioni. Sicuramente i Grecisti che conoscevano Leonardo erano in grado di comunicargli ( segretamente ) qualche dubbio riguardo il testo greco.
Da qui la sua visione del Ulima Cena; : beffarda, geniale, impenetrabile come il sorriso della Gioconda.
Forse dall' attenta disamina dellle Vite del Vasari e dai libri del Bossi si possono ricavare altri spunti sul Cenacolo.
Cita:
Inoltre le ripeto: Leonardo per realizzare i suoi giochi prospettici, commette spesso degli ERRORI VOLUTI (ahia! Sono a conoscenza anche di alcuni errori: mi sa che la sua infallibilità è indimostrabile a questo punto…),
quindi –se errore c’è- qui siamo probabilmente di fronte ad un caso simile –NON UGUALE, ovviamente, MA comunque all’interno della STESSA CATEGORIA- a quello dell’Annunciazione e ad altri visibili all’interno degli appunti leonardeschi (che lei può ammirare nell’estratto di “Ulisse-Il piacere della scoperta” che le ho postato alcuni post indietro…).
Hallooooora .
Nel piatto mettiamo anche l' Annunciazione e la sua evidente anomalia
Ovvero : Giampietrino ( NELL'ORIGINALE DI LEONARDO ) opera prima cancellando del tutto il fondo originale , e poi dipingendo il braccio come nel disegno preparatorio ...
ma il Giampietrino lascia nella copia anche l' avambraccio di Mister Y , che non aveva avuto il coraggio di cancellare nell'originale .
segue
Cita:
Nel caso in cui ci sia stata un’erasione di questi come da lei sostenuto, si vedrà un secondo strato del fondo di preparazione sovrastante il primo o comunque non omogeneo con il primo fatto da Leonardo che lo attornia (ricordo che l’artista ha utilizzato una tecnica particolare: “non quella a "buon fresco" ma pittura a tempera, ripassata a olio, su due strati di preparazione, l'uno di carbonato di calcio, l'altro di bianco di piombo”. Vedi: Marani, Leonardo da Vinci, op. cit.).
Come già avevo ipotizzato, un mio amico laureato in “Scienze e Tecnologie per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali” mi conferma che per rilevare una manipolazione di qualsiasi tipo su un affresco basterebbe utilizzare le moderne tecnologie di ricerca diagnostica (quali, m’è stato suggerito da chi più esperto di me, l’utilizzo della banale lampada di Wood, degli R-X o del metodo della colorimetria –per la conferma della validità di tali metodi per il nostro caso, le basta fare un giretto in rete, ma ci tenevo a sottolineare che non è farina del mio sacco).
Eppure, nonostante i numerosissimi studi sul Cenacolo, nessuno scienziato si è mai accorto della manipolazione. Lei invece come fa ad affermarlo?
Qui la vedo dura, con il macello che è stato fatto nei secoli scorsi , individuare un PROVA CERTA DELLA MANIPOLAZIONE : RIMANE SOLO
LA MOSTRUOSITA' PALESE DEL FREAK PIETRO .
LEONARDO ERA IMPAZZITO ???
LA BARCILON HA SEMPRE DETTO DI ESSERSI BASATA SULLA COPIA DEL GIAMPIETRINO ,
forse non è gli è passato per la testa che il braccio nell' originale non esisteva ?
E notare che che la barcilon ha riesumato un ben visibile braccio fantasma :
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perchè non è possibile parlare di pareidolia , il braccio c' è e nel freak copia del Giampietrino di vede bene
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e anche
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è la copia del Museo dl Tongerlo in Belgio dat. 1550 presa da
a proposito della mano di Pietro è citata la restauratrice Brambilla Barcilon :
cit da wiki nota n 17
Cita:
Il corpo presenta un avanzamento accentuato e inoltre una ulteriore complessità della posizione è dovuta alla torsione del braccio destro che impugna il coltello", Pinin Brambilla Barcilon, Leonardo, l'Ultima cena, Electa, Milano, 1999, pag. 318.
Allora, ho la fortuna di avere una copia di questo straordinario libro :
pag 318 è occupata interamente da una foto dei piedi di Giuda Taddeo.
La Barcilon affronta la figura di Pietro alle pagine 398/401.
A pag 401 parla della mano sinistra , cit :
La mano sinistra si è rivelata molto compromessa sia nell' incarnato sia nel polso blu' dell' abito : con l' approfondimento della pulitura in quest' area si è osservato un deciso riposizionamento del pollice che, dalla posizione distesa in cui è stato inizialmente dipinto , è stato successivamente spostato in posizione arcuata verso il basso.
Tale pentimento è stato riportato in luce proprio dal nostro intervento.
Quindi, su wiki, viene riportata una fonte che io non ho saputo rintracciare nel libro ,
che non è un opuscolo illustrativo, ma la sede cartacea in assoluto più importante che sia stata dedicata al restauro.
La Barcilon , in questa sede, non fa il minimo accenno alla postura del braccio di Pietro e all' eventuale presenza di un braccio fantasma.
Ed essendo lei un' Artista che ha proceduto a un vero e proprio miracolo la individuo come fonte archetipa e di masssima competenza.
Il suo silenzio, di fronte a un fattaccio così eclatante, apre interessanti interrogativi.
Alle pagine 230/231 la mano di Pietro e il braccio fantasma risultano evidentissimi : la mano in realtà naturale proseguo del braccio fantasma,
e la vera mano di Pietro nell' incarnato scuro che stringe il braccio come per bloccarlo.
segue
Ultima modifica di barionu il 25/09/2012, 19:37, modificato 1 volta in totale.
Eppure, nonostante i numerosissimi studi sul Cenacolo, nessuno scienziato si è mai accorto della manipolazione. Lei invece come fa ad affermarlo?
Ahhhhhhh , ma quegli stessi scienziati , Pedretti e Marani in primis , sono gli stessi che non hanno mai avuto niente da dire sul freak-Pietro :
cit Cuoghi
Non tutti gli allievi di Leonardo infatti sono riusciti a capire bene quella postura, come afferma Pietro C. Marani nel catalogo della mostra Il Genio e le Passioni: “Il braccio è raffigurato come di tre quarti, con il gomito rivolto verso lo spettatore, in un difficilissimo esercizio di prospettiva che è stato spesso frainteso dai copisti”.
Horbene il team dilettanti di ufoforum ha dimostrato in modo inequivocabile che la mostruosità non è solo del Giampietrino , o degli anonimi del Tongerlo e di Ponte Capriasca o del D'Oggiono ,
ma dello stesso Leonardo .
Quindi ,
IL RE E' IN MUTANDE .
zio ot
Ultima modifica di barionu il 25/09/2012, 19:57, modificato 1 volta in totale.
PROVA CERTA DELLA MANIPOLAZIONE : RIMANE SOLO LA MOSTRUOSITA' PALESE DEL FREAK PIETRO .”.
Cita:
Qui la vede dura lei: le tecniche che le ho elencato sono in grado di verificare qualsiasi intervento o manipolazione, per cui se c’è stata manipolazione essa rimane, non resta solo il braccio storto: se le è andate a studiare su un manuale di diagnostica di restauro tali tecniche prima di dare la colpa “al macello” passato, che non è una prova scientifica ma solo un giudizio personale dato solo guardando il quadro a occhio nudo e non studiandone la composizione molecolare –cosa che tali tecniche possono fare?
Domanda , ma la Barcilon lo ha fatto ?
Perchè una cosa simile, ossia il braccio che scompare del tutto è una tegola difficile da parare .
Ma anche qui è necessario un approfondimento specifico , che sarà fatto , è più che necessario .
Quindi
ipotesi 1)
Il braccio è completamente opera del Giampietrino .
Difficile da dimostrare , e molto molto problematico , ma risolverebbe in pieno la questione freak pietro .
E' la mia ipotesi preferita .
Ipotesi 2 )
LA MANO di Pietro afferra il braccio fantasma come per trattenerlo , ma qui rimane la testa freak .
Infine: “E notare che che la Barcilon ha riesumato un ben visibile braccio fantasma :”; “La Barcilon , in questa sede, non fa il minimo accenno alla postura del braccio di Pietro e all' eventuale presenza di un braccio fantasma.|Ed essendo lei un' Artista che ha proceduto a un vero e proprio miracolo|la individuo come fonte archetipa e di masssima competenza.|Il suo silenzio, di fronte a un fattaccio così eclatante, apre interessanti interrogativi.”.
Cita:
Se ho ben capito, la Barcilon ha riesumato un braccio fantasma, però non lo segnala? Non è per caso che lei sta confondendo l’ombreggiatura della veste di Pietro (coperta dal benedetto braccio storto) con un braccio immaginario che vuole necessariamente vedere? Glielo chiedo perché, se la Barcilon, che ha operato il restauro sul Cenacolo, in quel punto così problematico non ha rilevato assolutamente nulla di anomalo ne alcuna manipolazione, mi sorge spontaneamente da pensare che proprio in quel punto di anomalo non vi sia assolutamente nulla. A lei no?
Il braccio fantasma è evidente nella copia del Giampietrino e nell' originale : preciso, se il polso non fosse in quella posizione freak , avrei parlato anche io di pareidolia , ma così il braccio fantasma è evidente.
La Barcilon tace, come Marani e Pedretti , quel braccio è molto imbarazzante ...
E lo ha lasciato in quanto è facilmente attribuibile appunto al drappeggio .
E perchè c'è nell' originale .
zio ot
Ultima modifica di barionu il 25/09/2012, 23:47, modificato 1 volta in totale.
Fatto sta che poco dopo , superato il momento iniziale di ammirazione per il capolavoro , questo braccio deve aver cominciato a procurare imbarazzi e incubi ai frati che lo guardavano ogni giorno durante i pasti .
Quoto³.
@ Barionu: stai portando avanti un lavoro eccellente.
_________________ नमस्ते
•Skywatchate più che potete•
____________________________ Time to eat all your words Swallow your pride Open your eyes. (Tears for Fears) ¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯ Tutto l'acciaio del mondo non vale la vita di un solo bambino.
“Non essere così ottusa!” disse Nélida con impazienza. “Sognare da sveglia avrebbe dovuto farti realizzare che hai, come tutte le donne una capacità unica di ricevere la conoscenza direttamente.” Esperanza fece un gesto con la mano per impormi il silenzio e disse: “Non sapevi che una delle differenze fondamentali fra gli uomini e le donne è nel modo in cui si avvicinano alla conoscenza?” Non avevo idea di cosa intendesse. Lentamente e deliberatamente, strappò un foglio bianco dal mio blocco e disegnò due figure umane. Coronò una delle due con un cono e disse che era un uomo. Sull’altra testa disegnò lo stesso cono, ma rovesciato e disse che era una donna. “Gli uomini costruiscono la conoscenza passo dopo passo”, spiegò, con la matita appoggiata sulla figura coronata da un CONO. “Gli uomini si arrampicano; si arrampicano verso la conoscenza. Gli stregoni dicono che gli uomini vanno verso lo spirito come formando un cono; vanno verso la conoscenza come formando un cono. Questo processo limita gli uomini su quanto lontano possono arrivare.”
Tracciò di nuovo il cono sulla prima figura. Come puoi vedere, gli uomini possono arrivare solo ad una certa altezza. Il loro sentiero verso la conoscenza termina in un punto stretto: la punta del cono.”
Mi guardò tagliente.“Fai attenzione”, mi ordinò e puntò la matita sulla seconda figura, quella col cono invertito sul capo. “Come puoi vedere, il cono è al contrario, aperto come un imbuto. Le donne sono in grado di aprirsi direttamente alla sorgente, o piuttosto, la sorgente le raggiunge direttamente, alla base più larga del cono. Gli stregoni dicono che il modo d’approccio delle donne alla conoscenza è espansivo. Quello degli uomini è molto ristretto.
“Gli uomini sono più vicini al concreto”, continuò, “e mirano all’astratto. Le donne sono vicine all’astratto e tuttavia cercano di indulgere con il concreto.” “Perché le donne, essendo così aperte alla conoscenza o all’astratto, sono considerate inferiori?” la interruppi. Esperanza mi fissò rapita. Si alzò velocemente, si stirò come un gatto fino a che tutte le sue giunture scricchiolarono, poi si risedette. “Il fatto che le donne siano considerate inferiori o, al massimo che i tratti femminili vengano considerati complementari a quelli
maschili, ha a che fare con la maniera in cui i maschi e le femmine si avvicinano alla conoscenza”, spiegò. “Parlando in generale, le donne sono più interessate al potere su loro stesse che sugli altri, un potere che è chiaramente ciò che gli uomini vogliono.” “Persino tra gli stregoni”, interruppe Nélida e tutte le donne risero. Esperanza continuò affermando di credere che in origine le donne non vedessero alcuna necessità di sfruttare la loro facilità di collegarsi ampiamente e direttamente allo spirito. Non vedevano la necessità di parlare o di intellettualizzare con gli altri questa loro naturale capacità, poiché per loro era sufficiente metterla in azione e sapere che l’avevano. “L’incapacità degli uomini di collegarsi direttamente allo spirito fu ciò che li spinse a parlare del processo del raggiungere la conoscenza”, enfatizzò. “Non hanno ancora smesso di parlarne. Ed è precisamente questa insistenza sul voler conoscere come tendono verso lo spirito, questa insistenza ad analizzare il processo, che ha dato loro la certezza che essere razionali sia un’abilità tipicamente maschile.” Esperanza spiegò che la concettualizzazione della ragione è stata messa in atto esclusivamente dagli uomini e che ciò ha permesso loro di sminuire le doti e le realizzazioni delle donne. E, peggio ancora, ha permesso agli uomini di escludere i tratti femminili dalla formulazione degli ideali della ragione. “A questo punto, naturalmente, le donne credono a ciò che è stato definito per loro”, enfatizzò. “Le donne sono state educate a credere che soltanto gli uomini possano essere razionali e coerenti. Ai giorni nostri, gli uomini hanno un tale patrimonio, immeritato, che li rende automaticamente superiori, indipendentemente dalla loro preparazione o dalle loro capacità.” “Come hanno fatto le donne a perdere il loro diretto collegamento con la conoscenza?” chiesi. “Le donne non hanno perso la loro connessione”, mi corresse Esperanza. “Le donne hanno ancora un diretto legame con lo spirito. Hanno solo dimenticato come usarlo o, piuttosto, hanno copiato la condizione degli uomini del non averlo affatto. Per migliaia d’anni, gli
uomini si sono sforzati di assicurarsi che le donne lo dimenticassero. Prendi per esempio la Santa Inquisizione. Quella fu una sistematica epurazione per sradicare la credenza che le donne avessero un diretto legame con lo spirito. Tutta la religione organizzata non è altro che una manovra di grande successo finalizzata a porre le donne in una condizione di inferiorità. Le religioni invocano una legge divina che afferma che le donne sono inferiori.” La fissai stupita, chiedendomi come potesse essere così erudita. “Il bisogno degli uomini di dominare gli altri, unito alla mancanza di interesse delle donne ad esprimere o formulare ciò che conoscono e come lo conoscono, è stata una scellerata alleanza”, continuò Esperanza. “Ha reso possibile il fatto che le donne vengano forzate, dal momento in cui nascono, ad accettare che la realizzazione consiste nell’occuparsi della casa, nell’amore, nel matrimonio, nell’aver figli e nell’abnegazione. Le donne sono state escluse dalle forme dominanti di pensiero astratto e sono state educate alla dipendenza. Sono state così profondamente addestrate a credere che gli uomini debbano pensare per loro che, alla fine, hanno abbandonato il pensare.” “Le donne sono del tutto capaci di pensare”, la interruppi. “Le donne sono capaci di formulare ciò che hanno appreso”, mi corresse Esperanza, “e ciò che hanno appreso è stato limitato dagli uomini. Gli uomini definiscono la natura della conoscenza e da essa hanno escluso ciò che appartiene al femminino. O, se è incluso, è sempre in una luce negativa. E le donne l’hanno accettato.” “Sei indietro di anni rispetto ai tempi”, interruppi. “Oggigiomo le donne possono fare tutto ciò che desiderano. Hanno accesso a lutti i centri di erudizione e quasi a qualunque tipo d’impiego che gli uomini possono ottenere.” “Ma tutto questo sarà privo di significato finché non avranno mio sistema di supporto, una base di sostegno”, contraddisse Espernnza. “Quale beneficio c’è nel fatto di avere accesso a ciò che hanno gli uomini, quando sono ancora considerate esseri inferiori e devono adottare attitudini e comportamenti maschili al fine di avere successo? Quelle che hanno veramente successo sono le perfette convertite. Anch’esse considerano le donne inferiori.
“Secondo gli uomini, l’utero limita le donne sia mentalmente che fisicamente. Questa è la ragione per cui alle donne, sebbene abbiano accesso alla conoscenza, non è stato permesso d’essere d’aiuto nel determinare che cosa sia questa conoscenza. ‘Prendi i filosofi, per esempio”, propose Esperanza. “I puri pensatori. Alcuni di loro sono apertamente contro le donne. Altri sono più sottili, in quanto sono propensi ad ammettere che le donne potrebbero essere capaci quanto gli uomini, se non fosse per il fatto che non sono interessate a perseguimenti razionali. E anche se lo fossero, non dovrebbero esserlo. Poiché ad una donna si addice di più seguire la sua vera natura: compagna del maschio, che nutre e dal quale dipende.” Esperanza espresse tutto questo con incontestabile autorità. Nel giro di pochi attimi, comunque, fui assalita dal dubbio. “Se In conoscenza è soltanto un costrutto maschile, allora perché insistete che io vada a scuola?” chiesi. “Perché sei una strega e come tale hai bisogno di conoscere ciò che influisce su dite e come influisce su dite”, rispose. “Prima di rifiutare qualcosa devi comprendere perché la rifiuti. “Vedi, il problema è che la conoscenza, ai giorni nostri, deriva puramente dal ragionare sulle cose. Ma le donne hanno un binario differente, mai preso nemmeno in considerazione. Quel binario può contribuire alla conoscenza, ma sarebbe un contributo che non ha nulla a che fare col ragionare sulle cose. “Con che cosa ha a che fare allora?” chiesi. “Questo sta a te deciderlo, dopo aver padroneggiato gli strumenti del ragionare e del comprendere.” Ero molto confusa. “Ciò che gli stregoni propongono”, spiegò, “è che gli uomini non possono avere il diritto esclusivo alla ragione. Sembrano averlo ora perché il terreno dove applicano la ragione è un terreno dove prevale la mascolinità. Applichiamo allora la ragione ad un terreno dove prevale la femminilità. E questo terreno è, naturalmente, i cono invertito che ti ho descritto. La connessione delle donne con lo spirito stesso.”
Piegò leggermente il capo da una parte, considerando che cosa dire. “Quella connessione dev’essere affrontata con un aspetto diverso del ragionare. Un aspetto mai usato nemmeno in precedenza: il lato femminile del ragionare”, disse. “Qual è il lato femminile della ragione, Esperanza?” “È molte cose. Una di loro è decisamente il sognare.” Mi guardò interrogativamente, ma non avevo nulla da dire. Il suo profondo sogghigno mi colse di sorpresa. “So che cosa ti aspetti dagli stregoni. Vuoi rituali, incantesimi. Strani e misteriosi culti. Vuoi cantare. Vuoi essere una cosa sola con la natura. Vuoi comunicare con gli spiriti dell’acqua. Vuoi il paganesimo. Qualche romantica opinione di ciò che fanno gli stregoni. Molto germanico “Per balzare nell’ignoto”, continuò, “hai bisogno di coraggio e testa. Soltanto con questi potrai essere in grado di spiegare a te stessa e agli altri i tesori che potresti trovare.” Si piegò verso di m ansiosa, sembrava, di confidare qualcosa. Si grattò la testa e starnuti ripetutamente, cinque volte, come aveva fatto il custode. “Hai bisogno di agire sul tuo lato magico”, disse. “E che cos’è?” “L’utero.” Lo disse in modo così distaccato e calmo, come se non fosse interessata alla mia reazione, che quasi non l’udii. Poi, improvvisamente, realizzando l’assurdità del suo commento, mi raddrizzai e guardai gli altri. “L’utero!” Esperanza ripeté. “L’utero è l’organo femminile fondamentale. È l’utero che dà alle donne quel vantaggio in più, quella forza in più per canalizzare la loro energia.” Spiegò che gli uomini, nella loro ricerca di supremazia, hanno avuto successo nel ridurre il misterioso potere della donna, il suo utero, a un organo strettamente biologico, la cui sola funzione riprodurre, ricevere il seme dell’uomo. Come obbedendo a un segnale, Nélida si alzò, girò attorno al Involo e venne dietro di me. “Conosci la storia dell’Annunciazione?” mi sussurrò all’orecchio. Mi girai a guardarla con una risatina. “No.” Con quello stesso confidenziale sussurro, si accinse a narrarmi che nella tradizione giudeo-cristiana gli uomini erano gli unici a udirela Voce di Dio.
LE DONNE ERANO STATE ESCLUSE DA QUEL PRIVILEGIO, ad eccezione della Vergine Maria. Nélida disse che un angelo che sussurrava a Maria era naturale, ovviamente. Quello che non era naturale era il fatto che tutto ciò che l’angelo aveva da dire a Maria fosse che avrebbe dato alla luce il figlio di Dio. L’utero non riceveva conoscenza, ma piuttosto la promessa del seme di Dio. Un Dio maschio, che a sua volta dava origine a un altro Dio maschio. Volevo pensare, riflettere, su tutto ciò che avevo udito, ma la mia mente turbinava confusa. “E che dire allora degli stregoni maschi?” chiesi. “Non hanno l’utero, tuttavia sono chiaramente connessi con lo spirito.” Esperanza mi guardò con evidente piacere, poi si sbirciò dietro alle spalle, come se temesse di essere udita, e sussurrò: “Gli stregoni sono in grado di allinearsi con l’intento, con lo spirito, poiché hanno abbandonato ciò che definisce specificamente la loro mascolinità. E non sono più maschi.”
...E' TUTTO PIU' CHIARO E LIMPIDO ADESSO ???...SPERIAMO BENE!
(Dal minuto 6:27 in poi...fino al min.7:07 circa.)
AL MINUTO 2.25-27 UN BEL PRIMO PIANO DELLA MANO IMPOSSIBILE !!!
_________________ "…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo
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