Immagine:
123,3 KBRoccia esposta nel terreno marziano, vista da Curiosity. La roccia è stata battezzata Hottah, come il Lago Hottah in Canada. A prima occhiata può non sembrare molto, ma questa roccia è composta da conglomerati sedimentari creati dal passaggio di un fiume che ha portato detriti con se. Credit: NASA/JPL/Caltech/MSSS
Il team di Curiosity annuncia forse la più grande scoperta fatta dal rover per adesso, e sicuramente una delle più eccitanti nell'esplorazione marziana. Depositi rocciosi fotografati dal rover mostrano chiari segni della passata azione dell'acqua in questa zona, sotto forma di un fiume che dopo aver scavato un gigantesco canyon, ha creato un vasto delta lasciando depositi su gran parte del fondale del cratere Gale in questa regione. Sul lato della roccia potete vedere che si tratta di agglomerati di ghiaia, tipici dei letti dei fiumi anche terrestri. Su Marte non erano mai state fatte osservazioni così dirette dell'azione passata dell'acqua. La vera novità che ha lasciato tutti a bocca aperta, non è tanto la prova che c'erano fiumi su Marte, ma il fatto che le prove siano così ben esposte, chiare e ricchissime di geologia tutta da scoprire. L'indagine sull'acqua presente su Marte non è incentrata tanto sulla domanda "c'era dell'acqua?" ma su domande come "quanta acqua c'era? come si muoveva e com'era distribuita? che composizione aveva? per quanto tempo è durata sulla superficie Marziana? Che fine ha fatto? C'erano le condizioni giuste perché contribuisse alla nascita della vita? Depositi come questi sono la chiave per trovare una risposta a queste domande fondamentali, e l'essere riusciti a trovarle così presto da anche tanta ragione agli scienziati che hanno spinto per la scelta del Cratere Gale come destinazione del rover.
Immagine:
100,03 KBImmagine più ravvicinata del deposito roccioso Hottah. Credit: NASA/JPL/Caltech/MSSS
Una delle prime cose che gli scienziati si sono messi a studiare in queste rocce è la grandezza e la forma della ghiaiai. Da queste si può derivare molto sulla velocità e la distanza percorsa dal flusso d'acqua.
"Dalla grandezza della ghiaia che portava, possiamo derivare che l'acqua si muoveva a circa 1 metri al secondo, con una profondità che variava dalla caviglia al fianco." spiega William Dietrich dell'Università della California, co-investigatore della ricerca. "Tante ricerche sono state scritte circa i canali su Marte con tante diverse ipotesi riguardo a come l'acqua fluiva attraverso di essi. Questa è la prima volta che abbiamo trovato dei veri depositi trasportati da acqua su Marte. Si tratta di una grande transizione dalla speculazione circa la grandezza del materiale portato alla diretta osservazione."
Immagine:
124,02 KBDepositi di ghiaia fotografati dal rover Curiosity su Marte. Questi depositi sono stati battezzati "Link" e sono tra i più importanti depositi mai scoperti su Marte dal punto di vista geologico. Credit: NASA/JPL/Caltech/MSS
Immagine:
146,92 KBDepositi di ghiaia su Marte e sulla Terra. Credit: NASA
Il sito della scoperta si trova tra il bordo nord del Cratere Gale e la base del Monte Sharp, che si trova al centro del cratere. Immagini ottenute dall'orbita permettono anche di aggiungere ulteriori preziose informazioni per interpretare meglio le scoperte fatte sulla superficie. Si possono infatti notare bene le tracce del delta ricco di canali creato dal fiume che ha scavato il vicino canale (Peace Vallis), depositando molti sedimenti nella zona.
Un'altra cosa interessante è la forma molto rotonda di alcune delle rocce. Questo mostra che i conglomerati di ghiaia sono stati trasportati per una grande distanza da ben oltre il bordo del cratere, attraverso il canale Peace Vallis fino a depositarsi qui. Inoltre, l'abbondanza di canali secondari all'interno del delta suggerisce che il fiume è durato a lungo e non solo pochi anni.
La scoperta si basa sull'analisi di due diversi depositi: uno è chiamato "Hottah" e l'altro è chiamato "Link". Queste osservazioni arrivano in seguito alle già intriganti osservazioni fatte dal rover vicino al suo sito di atterraggio, nelle zone dove i getti dello skycrane avevano mosso molta della polvere sopra il terreno, rivelando appena indizi circa il passato acquoso.
Immagine:
66,29 KBProspettiva 3D del Cratere Gale creata usando immagini in luce visibile raccolte dalla Thermal Emission Imaging System camera (THEMIS) a bordo della navicella Mars Odyssey. Le informazioni riguardo alle altezze provengono dai dati dell MOLA (Mars Orbiter Laser Altimeter) presente sul Mars Global Surveyor. Le informazioni a colori derivano da varie porzioni raccolte dalla camera HiRISE sul Mars Reconnaissance Orbiter. Credit: NASA
"Hottah (la roccia in apertura) sembra un marciapiede rotto a metà con un martello pneumatico, ma in realtà si tratta di un blocco di pietra girato su un fianco, che una volta era il letto di un antico fiume." ha spiegato John Grotzinger, del Caltech, parte del team di scienziati di Curiosity.
In entrambi i depositi, la ghiaia depositata va dalle dimensioni di granelli di sabbia a quelle di una pallina da golf. Alcune rocce sono molto spigolose ma tante sono rotondeggianti. "Dalla forma sappiamo che sono state trasportate e dalla dimensione sappiamo che non potevano essere trasportate dal vento. Sono state quindi trasportate dall'acqua." ha spiegato Rebecca Williams del Planetary Science Institute, membro del team di Curiosity.
Gli scienziati hanno in mente di usare Curiosity per cercare di capire la composizione chimica del materiale che tiene insieme le varie rocce. Questo potrebbe dirci molto sulle caratteristiche del fiume e dell'ambiente su Marte quando questi depositi si sono formati. Le rocce nei conglomerati potrebbero anche essere estremamente utili perché forniscono una possibilità di analizzare materiale fuori dal cratere quindi è probabile che vengano studiate diverse di queste per avere un'idea più ampia della geologia della regione, fuori e dentro Gale.
Immagine:
105,94 KBIl grafico mostra in dettaglio la regione che Curiosity esplorerà nel cratere Gale. Sopra in rosso ci sono i vari canali scavati dall'acqua attraverso il bordo del cratere. In bianco c'è il cerchio dentro il quale è atterrato Curiosity. In viola c'è il delta e sotto i depositi freschi. In arancione è segnata la strada che seguirà il rover per arrivare ai depositi di argille (in verde) e solfati (in giallo). Attraversati quelli strati si pensa di arrivare ai depositi freschi mostrati in fondo. Credit: NASA
Le scarpate alla base del Monte Sharp continuano ad essere la destinazione principale per il rover. Li sono stati rilevati dall'orbita diversi grandi depositi di argille e minerali ricchi di zolfo e questi offrono la possibilità di trovare depositi di molecole organiche ben preservate, e questo è fondamentale per capire quali erano gli ingredienti a disposizione per una chimica pre-biotica (quindi per la futura nascita della vita.) Inoltre è di fondamentale importanza riuscire a trovare composti organici su Marte, visto che non è mai stato possibile trovarne le tracce per adesso.
"Un lungo fiume può sicuramente essere un ambiente abitabile" spiega Grotzinger. "Ma non è la nostra prima scelta nella ricerca di materiale organico. Stiamo ancora andando verso il Mt. Sharp. Tuttavia questo ci dimostra che abbiamo già scoperto il nostro primo ambiente potenzialmente abitabile!"
Durante la missione primaria di Curiosity, che durerà 2 anni terrestri circa, gli scienziati cercheranno di esaminare a fondo tutto il fondale del cratere e arrivare alle zone più interessanti del Mt. Sharp. La speranza è di arrivare trovare delle risposte alle domande elencate in apertura ed aprire la strada verso l'indagine sulla possibilità della vita.
http://www.jpl.nasa.gov/news/news.php?r ... 2012-305#1link2universe
probabilmente siamo arrivati al punto in cui la nasa in un lasso di tempo breve,portera' all'opinione pubblica,la notizia di vita,seppure batterica su marte......la strada e' aperta.......................
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)