Mazza! E ' andata avanti la discussione!...
Sottolineo qualche parte del tuo intervento:
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:
Certamente occorre fare anche un'indagine di tipo psicologico. E neurologico e statistico e liguistico e semiotico. Cos'altro resterebbe da studiare?
Sarebbe bello poter fare ricerca in condizioni ideali, ma noi dobbiamo fare i conti con le cose che abbiamo.
...vuoi mettere la NOIA di ripetere sempre le stesse cose e rifare in continuazione gli stessi discorsi, rispondere alle stesse domande, fare le stesse litigate? Per non ottenere niente poi, perchè alla fine quello che le persone capiscono di queste esperienze non cambia....
piuttosto che nei posti dove sono assaltati dalla solita solfa: "dammi le prove! Scatta la foto! Metti la telecamera!" e dove non si tiene conto che queste persone non hanno risposte più di chiunque altro...
Per me è (o meglio SAREBBE) INDISPENSABILE che il soggetto venga valutato secondo il metro dei + accreditati metodi di analisi psicologici e di affidibilità, prima di convalidare in toto i contenuti dei suoi resoconti. Non possiamo ignorare quanto la letteratura psicologica ha accumulato nella sua seppur relativamente breve storia (nè pensare che essa si sia sviluppata unicamente come strumento emarginante del potere)
Non metterei mai ai comandi di un 737 una persona non vagliata in questo senso, e nell'accertare l'esistenza e la NATURA di determinati fenomeni "esogeni" basandosi sulle affermazioni di testimoni il rischio di fare ...voli pindarici è uguale! Dire che "ci sono state le bugie ma ANCHE la verità", a me aumenta solo l'insicurezza, perchè si riconosce al teste l'abilità di MENTIRE anche alle persone degne di fiducia, ed il limite tra menzogna e verità (o tra realtà e immaginazione) diventa ANCORA + LABILE, INDEFINIBILE e OPINABILE.
L'aspetto labile del metodo che tu proponi è , secondo me, è la convalida della testimonianza basata sull'esperienza (svincolata da qualsiasi protocollo) di un unico ricercatore, a prescindere dalla sua preparazione, capacità e buon senso...
Certo, tu dici, "questo abbiamo, e con questo partiamo con l'analisi"... ma a meno di certe condizioni, qualsiasi impresa può condurre a risultati relativi, opinabili, fuorvianti, a prescindere dall'impegno profuso; o , almeno, il rischio è molto alto.
Sarebbe già qualcosa se, per ridurre le possibilità di errore, lo stesso teste venisse valutato da 2 o + ricercatori non in contatto, con meccanismi a doppio cieco e quant'altro per evitare che gli osservatori si influenzino reciprocamente: proprio perchè ci si muove nella poliedrica materia umana e mancano le famose PROVE OGGETTIVE, a cui agognano gli ufologi della domenica, come anche gli specialisti.
Purtroppo la NOIA della ripetizione è un sintomo eloquente che una procedura, una forma di espressione sono incompleti o non soddisfano i requisiti per passare ad un gradino superiore di discussione...
Se può essere noioso affrontare continuamente le stesse oziose domande, c'è da chiedersi perchè parlarne a tutti; e che senso ha una rivelazione in tal senso. Non ne farei una colpa per chi queste esperienze non ha avuto la "fortuna" di averne, ma piuttosto vedrei il motivo sulla imperfezione del metodo dialettico utilizzato (probabilmente conseguente al metodo svincolato di indagine adottato), che invece di mettere in dialogo, fa scontrare il fenomeno contattista con l'esperienza psichica comune...