15/10/2012, 16:47
15/10/2012, 16:56
background ha scritto:mik.300 ha scritto:
e` la velocita` della stazione il problema..
Il problema non è dovuto al fatto che la ISS orbita a 30.000 Kmh, ti ho fatto l'esempio di una condizione geostazionaria, cioè relativamente immobile rispetto alla rotazione terrestre.mik.300 ha scritto:
pero` gli astronauti potrebbero dotarsi
di razzi ausiliari indossabili
(alla rocket-man per intenderci)
ma magari basta una bombola ad aria compressa
caricata sulle spalle,
in modo da ridurre la velocita` e avvicinarsi alla terra,
una volta lanciatisi dalla stazione..
Ci sono diverse fasi che coinvolgono il rientro in atmosfera. Ora non credo di essere la persona più adatta a spiegartelo, però inizia a pensare che la ISS si trova in assenza di atmosfera, il che significa che un corpo che viene inviato verso la terra raggiungerebbe una velocità "infinita" (per modo di dire), essendo appunto lo spazio privo di atmosfera di conseguenza attrito nullo.
Man mano che l'oggetto, l'astronauta in questo caso, si avvicina alla Terra subirà l'attrazione gravitazionale, inizierà ad entrare nella prima fascia di atmosfera e questo provocherà una decelerazione, cioè il "freno" dovuto all'attrito, si può dire quasi immediata. E' proprio in questa, breve ma molto critica fase, che un corpo si surriscalda fino a fondere e disintegrarsi, superata questa fase scende normalmente, relativamente al valore di forza di gravità e frenato relativamente alla sua forma più o meno aerodinamica.
Considera che un corpo che rientra in atmosfera può raggiungere la stessa temperatura superficiale del Sole.
E considera che a velocità superiori a Mach 1.5 l'atmosfera, l'aria, invece di raffreddare inizia a riscaldare, per ovvie ragioni dovute principalmente all'attrito.
Immagina cosa succede a un corpo che rientra in atmosfera a Mach 20 e anche oltre. Certo dura molto poco, poi si stabilizza e più di tanto veloce non può andare, ovviamente, ma bastano solo 3 secondi, anche meno, per disintegrare un oggetto.
Questo è il motivo per cui gli oggetti, Shuttle eccetera, vengono rivestiti di speciali rivestimenti termici.
Ma non solo, noi stiamo ipotizzando un rientro in atmosfera con angolo perpendicolare ma questo non è possibile perchè non basterebbe tutto il rivestimento del mondo per evitare la fusione, difatti l'angolo di rientro in atmosfera deve essere inclinato. Dura un po' di più la fase critica ma essendo appunto inclinato si riescono a gestire meglio le temperature.
15/10/2012, 17:05
15/10/2012, 17:23
Zelman ha scritto:
mik, i razzi a spalla è una parola...
bisogna calcolare il carburante NECESSARIO a gestire i 30.000km/h che sono solo della ISS, lo spazio su spalla sarà sufficiente per il carburante di questi "razzi"?
oltre alla potenza e quindi anche l'ingombro di questi razzi?
questo è verificabile sono con dei calcoli e con quanto si ha disponibile... cosa che presumo sia stato anche pensato, calcolato e, almeno un pò, verificato se fattibile,
e se devono dotare ogni astronauta di una mini-navicella il gioco non vale la candela, anzi il razzo non vale la candela...
15/10/2012, 17:41
15/10/2012, 18:58
Zelman ha scritto:
una bombola? di quanti chili di aria compressa?
senza contare che il getto deve essere direzionato più che precisamente, quindi credo serva un'imbracatura e una direzionalità tale che i movimenti del solo astronauta non la scompongano nella direzione, tipo quel marchingegno dentro Hal2001
credo che il conto se lo siano anche fatti, sarebbe più facile fare sloggiare gli astronauti dall'ISS con bombole ad aria compressa che fare il tragitto come fanno tuttora...
15/10/2012, 19:51
mik.300 ha scritto:
non hai capito quell oche volevo dire..
15/10/2012, 20:19
15/10/2012, 20:25
background ha scritto:mik.300 ha scritto:
non hai capito quell oche volevo dire..
Io ho capito benissimo cosa stai ipotizzando, ho paura però che sia tu a non voler capire qual è il problema
In un certo senso, provando a fantasticare un po', non è che sei molto lontano da una possibile realtà. Già attuata nei fumetti di Walt Disney, tuttavia anche per me un domani sarà possibile disporre di una speciale tuta protettiva che oltre a garantirti la respirazione e una protezione termica potrebbe permetterti di frenare l'impatto con l'atmosfera.
Già perchè uno non ci fa molto caso, essendo l'aria inconsistente, ma se sei fuori dall'atmosfera e ti dirigi verso la Terra, per di più con un angolo specifico tu rimbalzi sull'atmosfera e non è una battuta, conseguenza che ti porterà ad uscire dalla nostra via lattea e incontrare nuove civiltà aliene, quest'ultima è una battuta
Ma nel caso in cui riuscissi ad entrare, con il giusto angolo di ingresso, verresti letteralmente disintegrato, a meno che i razzi che disponi compiano, più o meno, la stessa tecnica dello Shuttle, che in fase di entrata in atmosfera si posiziona al contrario, quindi con il muso verso lo spazio, per poi rallentare il più possibile la fase critica.
Comunque sono sicuro che un domani ci saranno tecnologie talmente evolute che ciò che ora è possibile vedere nei fumetti o nei film di fantascienza, sarà del tutto naturale.
15/10/2012, 20:42
15/10/2012, 21:11
15/10/2012, 21:32
15/10/2012, 21:33
Zelman ha scritto:
tutte le operazioni da fare per il rientro in atmosfera, non sono noccioline viste le velocità enormi, e c'è aggiungo io, implicito in quello che background fa notare, che la decelerazione-eventuale accelerazione, quanto l'organismo umano può sopportare e questo nel dato ristretto di quota, velocità da diminuire,
parli di caduta libera, dalla ISS, c'è la velocità di inerzia che ha, e del suo passeggero che volesse scendere...
15/10/2012, 21:55
background ha scritto:
Esattamente.
Poi la caduta libera non c'entra un tubo, quella fase viene dopo, ed è la stessa che ha vissuto il paracadutista che si è lanciato dalla capsula.
C'è il vuoto e l'atmosfera. Passare dal vuoto ed entrare in atmosfera equivale a schiantarsi a velocità elevatissima contro un muro di calcestruzzo.
...
15/10/2012, 21:59
background ha scritto:Zelman ha scritto:
tutte le operazioni da fare per il rientro in atmosfera, non sono noccioline viste le velocità enormi, e c'è aggiungo io, implicito in quello che background fa notare, che la decelerazione-eventuale accelerazione, quanto l'organismo umano può sopportare e questo nel dato ristretto di quota, velocità da diminuire,
parli di caduta libera, dalla ISS, c'è la velocità di inerzia che ha, e del suo passeggero che volesse scendere...
Esattamente.
Poi la caduta libera non c'entra un tubo, quella fase viene dopo, ed è la stessa che ha vissuto il paracadutista che si è lanciato dalla capsula.
C'è il vuoto e l'atmosfera. Passare dal vuoto ed entrare in atmosfera equivale a schiantarsi a velocità elevatissima contro un muro di calcestruzzo.
Tra l'altro, il paracadutista si è lanciato da circa 40 kmt, ma va tenuto in considerazione che l'atmosfera termina circa a 200 Ktm di altitudine, direi ben al di sopra, e di parecchio, l'altitudine da cui si è lanciato il paracadutista.
La ISS orbita tra i 300 e i 500 kmt circa. Da li non fai nessuna discesa libera.
E quattro