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28/10/2012, 10:14

e se fosse solo una sorta di proiezione della coscienza? come se il cervello non funzionando più al meglio interagisse con lo spazio circostante in modo errato?
queste esperienze riguardano le brevi distanze, si avverte di essere fuori dal corpo ma a pochi metri di distanza non a km, quindi esiste ancora un legame tra corpo fisico e "anima"

il cervello è un decoder programmato dalla natura, quando funziona bene ci restituisce una determinata realtà e i 5 sensi sono regolati apposta per restituire una particolare interpretazione della realtà ma non l'unica.
Ultima modifica di morpheus85 il 28/10/2012, 10:21, modificato 1 volta in totale.

28/10/2012, 10:25

stante la realtà quantica
http://creativiculturali.wordpress.com/ ... tro-ruolo/

se ognuno di noi crea la realtà che lo fa vivere, o morire,
bisogna anche introdurre la libertà di scegliere il bene e il male...
il male di una persona, lasciando stare il senso religioso, è il danno per quella persona,

voglio fare un esempio, vasto, quello del crollo delle torri del World trade center,
mi sembra del tutto impossibile che lì dentro quasi 3000 persone desideravano di morire, mettendo di lato il discorso se gli aerei li abbiano mandati i terroristi arabi o il potere occulto Usa,
ognuno poteva scegliere un modo diverso, per "morire" ma sono stati accontentati in unisono dall'evento
la domanda successiva è se la forza di "determinazione" quantica sia stata così forte da attirare l'evento, ma includendo anche persone che non avevano intenzione di morire?
così sembra che ognuno sia causa esclusiva della sua morte
a parte la libertà delle altre persone?
le quali sicuramente per dare la morte, non possono essere sollevate da responsabilità, e se si considera che hanno deciso così nel loro cervello (inteso come relazionante con la realtà quantica...) allora tutti possiamo fare qualunque cosa poichè è il nostro cervello quantico che determina quello che PERO' scegliamo
domani potremmo tutti decidere di scannarci tutti reciprocamente,
niente male, è il cervello che ha deciso così?

28/10/2012, 10:31

Ricordo, a chi può interessare, una discussione e qualche link di approfondimento sulla coscienza, purtroppo nella discussione del forum manca il riferimento più importante, l'articolo di Malanga su Ufomachine, che è scomparso...

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... la%2Ccopia

http://www.sentistoria.org/index.php?op ... 45&lang=it

http://it.1000mikes.com/app/archiveEntr ... yId=268732

http://www.giancarlobenelli.com/libri/l ... secolo.pdf

28/10/2012, 10:45

la cosa si fa seria..
io cmq non escludo nemmeno la teoria di universo olografico [;)]

28/10/2012, 10:47

morpheus85 ha scritto:

e se fosse solo una sorta di proiezione della coscienza? come se il cervello non funzionando più al meglio interagisse con lo spazio circostante in modo errato?
queste esperienze riguardano le brevi distanze, si avverte di essere fuori dal corpo ma a pochi metri di distanza non a km, quindi esiste ancora un legame tra corpo fisico e "anima"

il cervello è un decoder programmato dalla natura, quando funziona bene ci restituisce una determinata realtà e i 5 sensi sono regolati apposta per restituire una particolare interpretazione della realtà ma non l'unica.

hai messo il se... "come se il cervello non funzionando al meglio"
a parte che chi si è trovato in NDE ha descritto esattamente azioni, luoghi e oggetti durante il cervello non funzionante, certo non posso evadere per pensare di vedere come in volo ciò che non riguarda la mia persona, o qualsiasi anche non riguardante
un pò di privacy! [:o)]

quando funziona "bene" queste cose non possono essere accessibili,
però se non funziona bene, come fa a testimoniare -esattamente- ciò che è avvenuto durante l'assenza, rilevata dagli STRUMENTI, di rilevazione neuro-fisiologica di attività cerebrale,

quindi se non c'era attività rilevata dagli STRUMENTI odierni medici,
il paragone che fai con un decoder è solo prestato, perchè un -decoder- simile ancora non esiste come sappiamo farlo noi per altre e limitate attività di rilevazione di dati oggettivi...

i 5 sensi però si servono di dati che partono dagli occhi, dalle orecchie etc...
se gli occhi sono chiusi e gli impulsi non sono trasmessi-ricevuti come ha fatto la persona NDE a vedere, -esattamente-?
la realtà, da vigili e sani, certo non è l'unica, seppure largamente condivisibile sui dati oggettivi, dalla stessa specie, o e se si vuole parlare della visione del mondo della persona- (che può essere più persistente di dati oggettivi) - comunque a parte interpretazioni basate su sfumature di percezione visiva, olfattiva, etc...
Ultima modifica di Zelman il 28/10/2012, 10:53, modificato 1 volta in totale.

28/10/2012, 11:08

ancora una cosa...
ci sono testimonianze di persone da sempre cieche, che dicono di sognare e vedere paesaggi, colori... che non hanno mai visto, e non sanno nemmeno cosa sia un paesaggio...

28/10/2012, 11:10

In altre parole, per riuscire a ottenere nella nostra realtà concreta e materiale le situazioni e gi eventi che desideriamo, dobbiamo prima costruirli nella nostra realtà interiore e sperimentare i sentimenti collegati ad essi come se quegli eventi fossero già realizzati.


Pazzesco, ultimamente sto facendo proprio questo.. cerco di simulare eventi e sensazioni come se fossero reali.

28/10/2012, 11:13

Zelman ha scritto:

morpheus85 ha scritto:

e se fosse solo una sorta di proiezione della coscienza? come se il cervello non funzionando più al meglio interagisse con lo spazio circostante in modo errato?
queste esperienze riguardano le brevi distanze, si avverte di essere fuori dal corpo ma a pochi metri di distanza non a km, quindi esiste ancora un legame tra corpo fisico e "anima"

il cervello è un decoder programmato dalla natura, quando funziona bene ci restituisce una determinata realtà e i 5 sensi sono regolati apposta per restituire una particolare interpretazione della realtà ma non l'unica.

hai messo il se... "come se il cervello non funzionando al meglio"
a parte che chi si è trovato in NDE ha descritto esattamente azioni, luoghi e oggetti durante il cervello non funzionante, certo non posso evadere per pensare di vedere come in volo ciò che non riguarda la mia persona, o qualsiasi anche non riguardante
un pò di privacy! [:o)]

quando funziona "bene" queste cose non possono essere accessibili,
però se non funziona bene, come fa a testimoniare -esattamente- ciò che è avvenuto durante l'assenza, rilevata dagli STRUMENTI, di rilevazione neuro-fisiologica di attività cerebrale,

quindi se non c'era attività rilevata dagli STRUMENTI odierni medici,
il paragone che fai con un decoder è solo prestato, perchè un -decoder- simile ancora non esiste come sappiamo farlo noi per altre e limitate attività di rilevazione di dati oggettivi...

i 5 sensi però si servono di dati che partono dagli occhi, dalle orecchie etc...
se gli occhi sono chiusi e gli impulsi non sono trasmessi-ricevuti come ha fatto la persona NDE a vedere, -esattamente-?
la realtà, da vigili e sani, certo non è l'unica, seppure largamente condivisibile sui dati oggettivi, dalla stessa specie, o e se si vuole parlare della visione del mondo della persona- (che può essere più persistente di dati oggettivi) - comunque a parte interpretazioni basate su sfumature di percezione visiva, olfattiva, etc...


fin quando non si è morti del tutto c'è sempre attività cerebrale [;)]

28/10/2012, 11:15

quella esterna che rilevano le macchine appartitere alla realtà fisica e materiale magari ce n'è una più profonda che rimane in vita anche quando la persona è in coma irreversibile.

28/10/2012, 11:19

morpheus85 ha scritto:
fin quando non si è morti del tutto c'è sempre attività cerebrale [;)]

Quella di Alexander è quindi un'esperienza che ha modificato profondamente una radicata visione scientifica della coscienza umana. "Come neurochirurgo, non credevo alle Nde", scrive lo scienziato su Newsweek, "e ho sempre preferito le ipotesi scientifiche". Il dottore dichiara di non essere cattolico, e di non credere nella vita eterna. Ma poi ha sperimentato "qualcosa di così profondo", da fargli riconsiderare le esperienze NDE in chiave scientifica.
Il suo viaggio tra "nuvole rosa e creature angeliche che lasciavano scie in cielo" racconta di incontri con creature "diverse da qualunque altra abbia mai visto su questo pianeta", dice Alexander. "Erano più avanzate, forme più alte. E poi il canto corale che arrivava dall'alto, mi riempiva di gioia e stupore". Tutto questo, dicono i referti, durante uno stato in cui la corteccia cerebrale, la parte che controlla le emozioni e il pensiero, costantemente monitorata, è risultata priva di attività.
Alexander aggiunge: "Non c'è una spiegazione scientifica a quello che è successo: mentre i neuroni della corteccia erano inattivi a causa dell'infezione, qualcosa come una coscienza slegata dalla mente è arrivata in un altro universo. Una dimensione di cui mai avrei immaginato l'esistenza". Un'esperienza che lo stesso dottore ha ben chiaro possa ricordare un set hollywoodiano. E che però, dichiara, "Non era di fantasia. E ha prodondamente inciso sulla mia attività professionale e sfera spirituale". Forse il libro che ha scritto porterà cambiamenti anche sul conto in banca di Alexander, e un pezzettino di paradiso potrà materializzarsi anche in Terra. Con l'auspicio però che un contributo firmato da un neuroscienziato possa aiutare a fare più luce, terrena, sul complesso fenomeno delle Nde.
Fonte:http://www.repubblica.it/scienze/2012/10/09/news/sono_stato_in_paradiso_ecco_com_il_neuroscienziato_racconta_dopo_il_coma-44202072/

28/10/2012, 11:36

In ogni istante una particella si trova contemporaneamente in tutti i suoi possibili stati di esistenza. Solo quando interviene un osservatore (ad esempio, attraverso degli strumenti di misura) la particella viene a trovarsi in uno stato determinato (si dice che la funzione d’onda della particella “collassa”) che esclude tutti gli altri.


Quindi il tempo potrebbe essere considerato come un punto dal quale partono un numero di rette quante sono le combinazioni possibili dell'istante seguente, gli istanti futuri esistono già e continuano a farlo fino a quando una delle combinazioni possibili (precedentemente già calcolata) viene involontariamente scelta dal risultato di tutti gli eventi naturali casuali e dalle decisioni di ogni essere vivente escludendo così tutti gli altri ipotetici istanti.

Per farla breve il futuro è già scritto o calcolato, ma non sappiamo ancora qual'è quello che tutti insieme senza volerlo sceglieremo di seguire.
Ultima modifica di morpheus85 il 28/10/2012, 11:38, modificato 1 volta in totale.

28/10/2012, 11:57

Angeldark ha scritto:

morpheus85 ha scritto:
fin quando non si è morti del tutto c'è sempre attività cerebrale [;)]

Quella di Alexander è quindi un'esperienza che ha modificato profondamente una radicata visione scientifica della coscienza umana. "Come neurochirurgo, non credevo alle Nde", scrive lo scienziato su Newsweek, "e ho sempre preferito le ipotesi scientifiche". Il dottore dichiara di non essere cattolico, e di non credere nella vita eterna. Ma poi ha sperimentato "qualcosa di così profondo", da fargli riconsiderare le esperienze NDE in chiave scientifica.
Il suo viaggio tra "nuvole rosa e creature angeliche che lasciavano scie in cielo" racconta di incontri con creature "diverse da qualunque altra abbia mai visto su questo pianeta", dice Alexander. "Erano più avanzate, forme più alte. E poi il canto corale che arrivava dall'alto, mi riempiva di gioia e stupore". Tutto questo, dicono i referti, durante uno stato in cui la corteccia cerebrale, la parte che controlla le emozioni e il pensiero, costantemente monitorata, è risultata priva di attività.
Alexander aggiunge: "Non c'è una spiegazione scientifica a quello che è successo: mentre i neuroni della corteccia erano inattivi a causa dell'infezione, qualcosa come una coscienza slegata dalla mente è arrivata in un altro universo. Una dimensione di cui mai avrei immaginato l'esistenza". Un'esperienza che lo stesso dottore ha ben chiaro possa ricordare un set hollywoodiano. E che però, dichiara, "Non era di fantasia. E ha prodondamente inciso sulla mia attività professionale e sfera spirituale". Forse il libro che ha scritto porterà cambiamenti anche sul conto in banca di Alexander, e un pezzettino di paradiso potrà materializzarsi anche in Terra. Con l'auspicio però che un contributo firmato da un neuroscienziato possa aiutare a fare più luce, terrena, sul complesso fenomeno delle Nde.
Fonte:http://www.repubblica.it/scienze/2012/10/09/news/sono_stato_in_paradiso_ecco_com_il_neuroscienziato_racconta_dopo_il_coma-44202072/


Ciò non prova nulla purtroppo.

28/10/2012, 12:03

Posso capire se il tizio ricordasse un sistema planetario tipo nel film K-pax o una formula matematica sconosciuta o qualsiasi altro cosa che non poteva sapere se non viaggiando effettivamente fuori dal proprio pianeta..

28/10/2012, 12:25

finchè rimani nella dimostrazione di dati oggettivi non potrai cercare o trovare altro oltre a ciò che strumenti scientifici rilevano

il "tale", il neurochirurgo, ha visto "esseri angelici"
a parte la negazione di "esseri" soprannaturali, dobbiamo proprio chiedergli se conosce formule fisiche-matematiche per certificare che abbia realmente visitato quei "mondi"?
noi stiamo qui ma non conosciamo necessariamente tutto quello che ci dà la consistenza...

28/10/2012, 12:49

Essendo in un mondo fisico penso che sia normale cercare riscontri oggettivi, ricordo che dio e paradiso fino a prova contraria sono invenzioni umane.
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