28/10/2012, 16:16
Ufologo 555 ha scritto:
Fgb, non gli hanno mai lasciato fare niente: qualche nome? Casini, Fini e Bossi ... (Alleati "per forza" ...)
E l'unico incubo che veramnete avrei come dici tu, è quello di finire in mano alla sinistra; loro sì che ci metterebbero a posto! (E non preoccupatevi, esiste, esiste ... Magari mettendo su ubn fantoccio, come lo fu Prodi; ma dietro ....)
Charles-Louis de Secondat, barone de La Brède et de Montesquieu ha scritto:
(il) "potere assoluto corrompe assolutamente"
non gli hanno mai lasciato fare niente
Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione
28/10/2012, 16:22
28/10/2012, 16:26
ubatuba ha scritto:
cmq,prima di cantar vittoria,forse e' opportuno attendere pure gli altri gradi di giudizio,se non erro tante volte in primo grado e'andata in un modo,x chiudersi alla fine dell'iter in assoluzioni..........ma cmq se uno ha commesso qualke cosa sono x l'espiazione in toto....................![]()
28/10/2012, 17:13
28/10/2012, 17:24
28/10/2012, 18:41
fgb ha scritto:ubatuba ha scritto:
cmq,prima di cantar vittoria,forse e' opportuno attendere pure gli altri gradi di giudizio,se non erro tante volte in primo grado e'andata in un modo,x chiudersi alla fine dell'iter in assoluzioni..........ma cmq se uno ha commesso qualke cosa sono x l'espiazione in toto....................![]()
Quoto
Infatti il sistema in se funziona in ambito garantista, nessuno è colpevole fino a quando una sentenza non lo dica passando in giudicato.
Ed è giusto che sia così.
Un saluto.
28/10/2012, 19:37
ubatuba ha scritto:
ciao fgb,xo' rimango dubbioso su un fatto,e cioe' capita troppe volte la situazione sopradetta,e conseguentemente rimango nell'incertezza(personale) sulla verita'(assoluta)............................
Il pubblico ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale.
Ufologo 555 ha scritto:
109 processi, 2500 udienze, 530 perquisizioni, 200 mln di euro spesi per gli avvocati sono i numeri che raccontano l’odissea giudiziaria di Berlusconi. Non di Riina nè di Provenzano. Non esistono paragoni in Italia nè probabilmente all’estero.
28/10/2012, 19:48
28/10/2012, 20:18
Ufologo 555 ha scritto:
Ecco, l'hai detto fgb: non c'è nessuno in verità che sappia guidare o meglio, che VOGLIA guidare, questo Paese; ognuno vuole la sua parte! Si sistema, sistema parenti ed amici e poi chi s'è visto s'è visto ...
28/10/2012, 20:18
Ufologo 555 ha scritto:
Ecco, l'hai detto fgb: non c'è nessuno in verità che sappia guidare o meglio, che VOGLIA guidare, questo Paese; ognuno vuole la sua parte! Si sistema, sistema parenti ed amici e poi chi s'è visto s'è visto ...
28/10/2012, 20:47
28/10/2012, 21:57
http://www.ilgiornale.it/news/interni/non-sar-verdetto-grottesco-cancellare-silvio-storia-850790.html
[color=blue]Non sarà un verdetto grottesco a cancellare Silvio dalla storia
Berlusconi è stato un leader democratico che in diciotto anni ha trasformato un grande Paese sulla scena mondiale. E che milioni di italiani rimpiangeranno
Non dico si debbano tributare onori divini, l’apoteosi del diritto romano, a Berlusconi: sarebbe il primo a riderne. Oltretutto giusto ieri ha dato la sua interpretazione del ritiro: mi ritiro, cioè no. Grandioso e surreale.
Ma comunque vadano le cose, la damnatio memoriae ,con abolizione del nome per generazioni e sfregio del silenzio coatto imposto anche solo al suo ricordo, questo è un po’ troppo per un leader democratico che ha trasformato un grande Paese in diciotto anni di vita pubblica sulla scena europea e mondiale. La grottesca condanna per i diritti televisivi subito seguita alla sobria e molto onorevole uscita di scena del Cav, figura che milioni di italiani sono pronti a rimpiangere, punta proprio a questo, fa da battistrada a questo progetto: è un atto simbolico, come tutti sanno, corredato di immediate motivazioni pronte all’uso, ma destinato alla cancellazione da parte della Corte costituzionale o alla prescrizione ultrasicura. Insomma è solo un modo della giustizia di rito ambrosiano di riconfermare che ci sono anche loro nel giorno fatale, e il loro contributo è di trasformare in un abominevole reo l’Arcinemico, il mitico frodatore fiscale che nella realtà paga più tasse di un Creso.
Berlusconi ha preso la guida dell’Italia tre volte grazie a libere elezioni, l’ha persa per due volte grazie a un ribaltone e a una manovra di palazzo aiutate e in certo senso anche obbligate dal circo mediatico- giudiziario, l’ultima delle quali lo ha avuto soggetto responsabile e consenziente un anno fa. (Le sue colpe politiche nel procurarsi la difficile congiuntura in cui è caduto non tolgono il fatto di principio: gli italiani lo hanno eletto e il mandato gli è stato sempre revocato dagli ottimati del partito senatorio e finanziario, non dagli elettori.)
Portiamoci avanti con il lavoro, nel tentativo di impedire l’allestimento in corso dell’avvilente messinscena: la «caduta di un grande criminale». Questo copione plateale è presupposto triste e necessario dell’eliminazione censoria della vera storia del berlusconismo dai radar dell’intelligenza italiana; dovere politico e civile anticipare un lavoro che ha anche un valore decisivo per chi riuscirà, se ci riesce, a costruire qualcosa che rivesta un significato profondo al posto della leadership di Berlusconi, oggi nel ruolo di memoria e ispirazione ( spero e credo rivestiti con l’allegria non intrusiva già promessa).
La parte spiccatamente giudiziaria è chiara. Il processo Ruby naufraga nel grottesco dell’inquisizione talebana e guardona. Le risposte della signora Karima El Marough alla trasmissione di Michele Santoro fanno testo perché sono limpide e spontanee nel tratto. Berlusconi è persona corretta, ridanciana, amante del trastullo burlesco, ospitale, privata nel suo modo di divertirsi, ma corretta, niente di predatorio e di umiliante per le donne e per il loro retoricamente sbandierato «corpo», perfettamente e gioiosamente violabile se in regime di adulti consenzienti e invece inviolabile alle propalazioni bacchettone di una magistratura in fregola di politica & etica al servizio di oscuri pregiudizi, con qualche abbondante e indecente aiutino mediatico.
La concussione fa ridere tutto il mondo del diritto, perfino i persecutori. Una condanna in simile processo sarebbe il timbro finale di una persecuzione che solo la cecità faziosa dell’inimicizia politica consente di non vedere e giudicare in tutto il suo orrore civile. Simbolo e gogna da aggiungere al simbolismo inutile, per suffragarlo e rafforzarlo, della sentenza del giudice D’Avossa. Insomma, giustizia sommaria.
Poi c’è la parte politica, civile. Berlusconi è stato potentissimo, ora merita la polvere. Buffonata. Tutti conoscono i limiti bestiali in cui opera un presidente del Consiglio italiano (basta guardare al trattamento elettoralistico che stanno facendo a Mario Monti, già mezzo paralizzato e sfregiato da campagne incivili, o alle cattive figure rimediate da Romano Prodi o da Massimo D’Alema). La forza elettorale è stata ben controbilanciata dalle fughe parlamentari ricorrenti e dal ribaltonismo, malattie senili delle Repubbliche malate.
Berlusconi ha fallito, dicono. Ma che vuol dire? Ci ha dato un paesaggio di parole e cose di legno totalmente trasformato in emozioni e spontaneità vivente, ha incarnato il maggioritario, ha dato potere al popolo che sceglie chi governa, ha tenuto a freno per anni la rapacità dello Stato, non ha smantellato il welfare ma ha fatto le grandi riforme delle pensioni e del lavoro prima della Fornero, e insomma, se di fallimento dell’economia e della finanza vogliamo parlare, parliamone: ma vedrete che è pieno di cause, di fattori di spinta, di remore e pigrizie, e di imputati potenziali che vengono nella lista quasi tutti prima di Berlusconi.
Poi dire che il suo progetto ha declinato, questo è vero e Berlusconi è il primo a saperlo.Il tempo si prende cura di ridimensionare sogni e progetti, ma questo non autorizza i nani a decretare la damnatio memoriae , sotto la coltre censoria di un segmento di storia che si spera di consegnare prigioniero ai presunti vincitori, ovvero la cancellazione legale della robustezza e anche della grandezza di un’esperienza politica unica al mondo.
E ricordiamoci che abbiamo scelto Israele e gli Stati Uniti nel fuoco della battaglia, che Berlusconi è stato dalla parte giusta nei momenti cruciali delle grandi sfide occidentali, e che ancora oggi l’Italia non è una sentina della secolarizzazione giacobina, una ridicola Repubblica ideologicamente corretta, anche per merito suo. Chapeau e buon lavoro.
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28/10/2012, 23:41
fgb ha scritto:ubatuba ha scritto:
ciao fgb,xo' rimango dubbioso su un fatto,e cioe' capita troppe volte la situazione sopradetta,e conseguentemente rimango nell'incertezza(personale) sulla verita'(assoluta)............................
Per la verità assoluta non credo che sia possibile ottenerla, stante che l'unico modo per conoscerla è sottoporre testi, indagati e imputati ad ipnosi, procedura tassativamente vietata dall'art. 188 del Codice di Procedura Penale, e la ricerca della verità è una attività delicata e difficile, tutti abbiamo nella memoria casi di persone condannate e scagionate dopo anni ed anni di carcere, per questo nei processi bisogna andare con i piedi di piombo, non penso che i giudici siano giustizialisti, e comunque nel processo il giudice è terzo nel senso che non parte e non deve partire prevenuto.
Il convincimento sulla innocenza o la colpevolezza dell'imputato si forma attraverso l'analisi delle prove e dei testimoni sia da parte della difesa, sia da parte del Pubblico Ministero, personaggio questo, di rilevanza Costituzionale... Art. 112.
Il pubblico ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale.
Un ruolo importante è svolto dalla Polizia Giudiziaria, che forse non tutti sanno, raccoglie e assicura le fonti di prova sia a carico che a discolpa dell'imputato.
Sicché quando l'accusa e la difesa hanno giocato le loro carte il Giudice (Unico o Collegiale) emette una sentenza motivata in base al suo libero convincimento ed applicando le norme del caso, pronunciando a seconda dei casi la condanna o l'assoluzione dell'imputato.
L'appello è una funzione di garanzia, altri giudici verificano che la sentenza sia congrua e si formano mediante un secondo processo anch'essi il libero convincimento in base alle prove e ai testi.
Ma non basta, in Italia c'è un terzo grado di giudizio, in Cassazione, bisogna precisare però che la Cassazione è giudice di legittimità. Questo vuol dire che può verificare che sia stata applicata correttamente la legge e che il processo nei gradi precedenti si sia svolto secondo le regole non analizza altri testi e/o prove.
Tutto questo a garanzia del fatto che in galera non ci finisca un innocente. Anche se spesso il sistema (che è e rimane garantista) non ha funzionato a dovere, ma questa è un'altra storia.
Ufologo 555 ha scritto:
109 processi, 2500 udienze, 530 perquisizioni, 200 mln di euro spesi per gli avvocati sono i numeri che raccontano l’odissea giudiziaria di Berlusconi. Non di Riina nè di Provenzano. Non esistono paragoni in Italia nè probabilmente all’estero.
Cosa vuoi che ti dica, caro Ufologo, credimi, apprezzo la tua posizione ma il fatto è che il sig. B. ha le mani in pasta in tantissime attività e in moltissimi casi il fumus mali iuris è talmente tanto che un procedimento giudiziario è garanzia nei confronti del sospettato/indagato/imputato, quindi non mi scandalizzerei per questo, quello che mi ha dato fastidio l'ho già detto, non sto qui a ripeterlo.
Aggiungo solo che il fare la vittima non è un atteggiamento positivo; ha delle ragioni da portare avanti? Lo faccia in appello, d'altronde l'avvocato On. Niccolò Ghedini in conferenza stampa ha detto di avere le prove della mala fede del Tribunale, quindi l'appello dovrebbe essere più che certo e poi, nel caso, ci sarà la Cassazione che potrà verificare che le regole siano state rispettate, mr. B. ha tutte le garanzie del caso, resta una mia opinione che a Palazzo Chigi non ci dovrebbe più tornare.
Purtroppo non so dirti chi possa guidare il nostro paese al punto in cui siamo, sono molto preoccupato per il futuro, ma confido che non tutto il male vien per nuocere.
Un caloroso saluto.
29/10/2012, 08:56
rmnd ha scritto:
Bravo giulianone ciccione, un'ottima performance di oratoria encomiastica .... non avrei potuto scrivere di meglio
... Omissis ...
DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2011, n. 23
Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale. (11G0066)
Vigente al: 29-10-2012
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76, 87, quinto comma, 117 e 119 della Costituzione;
Vista la legge 5 maggio 2009, n. 42, recante «Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione» e, in particolare, gli articoli 2, comma 2, 11, 12, 13, 21 e 26;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 4 agosto 2010;
Considerato che non e' stata raggiunta l'intesa in sede di Conferenza unificata ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;
Visto il parere espresso dalla Commissione programmazione economica, bilancio del Senato della Repubblica in data 3 febbraio 2011;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata, ai sensi dell'articolo 2, comma 4, della legge 5 maggio 2009, n. 42, nella riunione del 9 febbraio 2011;
Viste le comunicazioni rese dal Governo al Senato della Repubblica e alla Camera dei deputati, ai sensi del citato articolo 2, comma 4, della legge 5 maggio 2009, n. 42, e le risoluzioni approvate rispettivamente dal Senato della Repubblica il 23 febbraio 2011 e dalla Camera dei deputati il 2 marzo 2011;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 3 marzo 2011;
Sulla proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, del Ministro per le riforme per il federalismo, del Ministro per la semplificazione normativa, del Ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale, di concerto con il Ministro dell'interno e con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione;
E m a n a
il seguente decreto legislativo:
... omissis ...Art. 9
Applicazione dell'imposta municipale propria
1. Soggetti passivi dell'imposta municipale propria sono il proprietario di immobili, inclusi i terreni e le aree edificabili, a qualsiasi uso destinati, ivi compresi quelli strumentali o alla cui produzione o scambio e' diretta l'attivita' dell'impresa, ovvero il titolare di diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi. Nel caso di concessione di aree demaniali, soggetto passivo e' il concessionario. Per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria, soggetto passivo e' il locatario a decorrere dalla data della stipula e per tutta la durata del contratto.
2. L'imposta e' dovuta per anni solari proporzionalmente alla quota ed ai mesi dell'anno nei quali si e' protratto il possesso; a tal fine il mese durante il quale il possesso si e' protratto per almeno quindici giorni e' computato per intero. A ciascuno degli anni solari corrisponde un'autonoma obbligazione tributaria.
3. I soggetti passivi effettuano il versamento dell'imposta dovuta al comune per l'anno in corso in due rate di pari importo, scadenti la prima il 16 giugno e la seconda il 16 dicembre. Resta in ogni caso nella facolta' del contribuente provvedere al versamento dell'imposta complessivamente dovuta in unica soluzione annuale, da corrispondere entro il 16 giugno.
4. COMMA ABROGATO DAL D.L. 6 DICEMBRE 2011, N. 201, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA L. 22 DICEMBRE 2011, N. 214.
5. Con regolamento adottato ai sensi dell'articolo 52 del citato decreto legislativo n. 446 del 1997, i comuni possono introdurre l'istituto dell'accertamento con adesione del contribuente, sulla base dei criteri stabiliti dal citato decreto legislativo n. 218 del 1997, e gli altri strumenti di deflazione del contenzioso, sulla base dei criteri stabiliti dal citato decreto legislativo n. 218 del 1997, prevedendo anche che il pagamento delle somme dovute possa essere effettuato in forma rateale, senza maggiorazione di interessi.
6. Con uno o piu' decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, sentita l'Associazione Nazionale Comuni Italiani sono approvati i modelli della dichiarazione, i modelli per il versamento, nonche' di trasmissione dei dati di riscossione, distintamente per ogni contribuente, ai comuni e al sistema informativo della fiscalita'.
7. Per l'accertamento, la riscossione coattiva, i rimborsi, le sanzioni, gli interessi ed il contenzioso si applicano gli articoli 10, comma 6, 11, commi 3, 4 e 5, 12, 14 e 15 del citato decreto legislativo n. 504 del 1992 e l'articolo 1, commi da 161 a 170, della citata legge n. 296 del 2006.
8. Sono esenti dall'imposta municipale propria gli immobili posseduti dallo Stato, nonche' gli immobili posseduti, nel proprio territorio, dalle regioni, dalle province, dai comuni, dalle comunita' montane, dai consorzi fra detti enti, ove non soppressi, dagli enti del servizio sanitario nazionale, destinati esclusivamente ai compiti istituzionali. Si applicano, inoltre, le esenzioni previste dall'articolo 7, comma 1, lettere b), c), d), e), f), h), ed i) del citato decreto legislativo n. 504 del 1992. ((Sono altresi' esenti i fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all'articolo 9, comma 3-bis, del decreto-legge 30 dicembre 1993, n. 557, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 1994, n. 133, ubicati nei comuni classificati montani o parzialmente montani di cui all'elenco dei comuni italiani predisposto dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT). Le province autonome di Trento e di Bolzano possono prevedere che i fabbricati rurali ad uso strumentale siano assoggettati all'imposta municipale propria nel rispetto del limite delle aliquote definite dall'articolo 13, comma 8, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, ferma restando la facolta' di introdurre esenzioni, detrazioni o deduzioni ai sensi dell'articolo 80 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto
1972, n. 670, e successive modificazioni)).
9. Il reddito agrario di cui all'articolo 32 del citato testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986, i redditi fondiari diversi da quelli cui si applica la cedolare secca di cui all'articolo 3, i redditi derivanti dagli immobili non produttivi di reddito fondiario ai sensi dell'articolo 43 del citato testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986, e dagli immobili posseduti dai soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle societa', continuano ad essere assoggettati alle ordinarie imposte erariali sui redditi. ((Sono comunque assoggettati alle imposte sui redditi ed alle relative addizionali, ove dovute, gli immobili esenti dall'imposta municipale propria)).
... omissis ...
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addi' 14 marzo 2011
NAPOLITANO
Berlusconi, Presidente del Consiglio
dei Ministri
Tremonti, Ministro dell'economia e
delle finanze
Bossi, Ministro per le riforme per il
federalismo
Calderoli, Ministro per la
semplificazione normativa
Fitto, Ministro per i rapporti con le
regioni e per la coesione
territoriale
Maroni, Ministro dell'interno
Brunetta, Ministro per la pubblica
amministrazione e l'innovazione
Visto, il Guardasigilli: Alfano
29/10/2012, 12:18