Maltempo/ Nubifragio e frane a Massa e Carrara
Domenica, 11 novembre 2012 - 10:50:00
La "cugina di Sandy" ha provocato una vera e propria Tempesta di San Martino, con piogge abbondantissime sulla Liguria soprattutto di Levante e sull'alta Toscana, e in queste ore anche sul Vicentino e sul FriuliVG dove attendiamo oltre 250mm di pioggia in 24 ore. L'acqua alta a Venezia ha toccato i 150cm, correttamente previsti da una settimana dal centro di calcolo ILMETEO.IT che ha messo punto un innovativo sistema di previsione marea Venezia, completamente autofinanziato, contro una previsione errata del servizio maree del Comune di Venezia che indicava un valore di 120cm. Fanno fede i nostri comunicati ufficiali. E' una delle maree eccezionali piu' alte dal 1872.
Lo scirocco sta comportando onde di oltre 3 metri sull'Adriatico, e nel contempo sta innalzando le temperature a 25C al sud e sulla Sicilia. Antonio Sano', direttore del portale
http://www.iLMeteo.it avverte che domenica pomeriggio l'allerta massima si spostera' al centro su Toscana, Umbria e Lazio e continuera' ancora fino a lunedi' anche sul Friuli Venezia Giulia dove preoccupano i fiumi colmi d'acqua anche per via della quota neve elevatissima, oltre 2200m. In particolare nelle prossime ore tra Toscana e Lazio e l'Umbria occidentale si abbatteranno forti temporali, e le piogge sulle regioni centrali e sul Nordest continueranno fino a lunedi'. Dopo una tregua di qualche giorno, col ritorno delle nebbie in Valpadana, da giovedi' una nuova allerta per la Sicilia
Fa paura il Serchio a Lucca. Dopo l'alluvione del 2009, adesso il fiume Serchio torna a fare paura: la pioggia della notte, infatti, ha fatto ingrossare il corso d'acqua e lo ha fatto alzare ai livelli di guardia. Il Comune di Lucca ha emanato l'allerta telefonico a tutta la popolazione, raccomandandosi di trasferirsi - dove possibile - al secondo piano delle abitazioni, oppure, se questo non fosse possibile, di evacuare le abitazioni. Non si contano, al momento, le frane nella zona montana ed e' interrotta la linea ferroviaria Lucca-Aulla per due frane tra stazioni ferroviarie Fornaci-Bagni di Lucca e Aulla Lunigiana-Gragnola. Fuoriuscito anche tutto il reticolo minore cosa che ha mandato sott'acqua anche la Piana di Lucca, soprattutto nel comune di Capannori.
Per quanto riguarda il Serchio, il fiume e' uscito all'altezza di Borgo a Mozzano, di Ponte a Moriano e di Ponte San Pietro, la stessa localita' dove nel 2009 ruppe gli argini. Gli interventi effettuati dalla Provincia in questi anni, a seguito proprio dell'Alluvione di Natale, sembrano aver funzionato: l'acqua ha invaso le nuove golene, ma gli argini - rinforzati con palancole - sembrano essere al riparo dall'acqua. Un'onda di piena e' gia' passata attorno alle 13:30, mentre una seconda ondata e' attesa per le 19. Intanto in sala operativa della Protezione Civile - aperta dalle 4.30 di questa notte - e' arrivato anche il governatore della Regione, Enrico Rossi che segue attentamente la vicenda di Lucca.
La situazione rimane critica su tutto il territorio provinciale di Massa Carrara dove l'intensa pioggia che si e' abbattuta per tutta la notte ha provocato numerose frane, smottamenti, allagamenti, e strade invase dall'acqua che si sono trasformante in torrenti. In poche ore sono caduti circa 130 millimetri di pioggia, 250 millimetri dalle 23 alle 4. Il nubifragio ha provocato gravi disagi sulle principali arterie di collegamento con numerose auto bloccate nei sottopassi. L'Aurelia e' rimasta impercorribile fino a poche ore fa. In azione, gia' da stanotte, i Vigili del Fuoco. Evacuate, secondo un primo bilancio fornito dalla Protezione Civile, 70 persone: 50 nella zona di costa, 20 in Lunigiana, nellaullese gia' duramente colpita, un anno fa, dallalluvione.
Centinaia le cantine allagate, molte le auto travolte dai torrenti d'acqua.A Massa, una frana ha interessato la zona montana. Questa volta ad essere colpita e' stata la frazione di Casette. Nella notte un uomo e una donna sono stati salvati dai Vigili del Fuoco dopo che la loro auto era stata travolta dallo straripamento di un torrente. E'successo nella frazione di Romagnano. A Carrara e' stata una notte di paura. Il Sindaco Angelo Zubbani ha attivato il sistema di allarme telefonico invitando gli abitanti a non uscire da casa e a salire ai piani alti delle abitazioni.
Numerose persone hanno trascorso la notte a Palazzo Civico perche' bloccate dalla forte pioggia che rendeva impossibile muoversi. Sempre a Carrara la piena del torrente Parmignola ha sfondato l'argine in cemento armato. L'acqua fuoriuscita dal torrente che collega la Toscana con la vicina La Spezia ha inondato le zone di Battilana, Marina di Carrara e Marinella di Sarzana. In Lunigiana la piena del torrente Aulella, in localita' Seccicciolo, ha provocato il crollo di un ponte sulla Statale del Passo del Cerreto danneggiando le condutture del gas che sono state trascinate via in seguito al cedimento. La strada ora e' chiusa.
"E' necessario e urgente un programma nazionale per la sicurezza e la manutenzione del territorio, che rappresenta una misura infrastrutturale per la crescita". Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. Clini ricorda che "su proposta del presidente Monti, il Consiglio Europeo del 29 giugno ha richiesto alla Commissione Europea di individuare le azioni possibili per liberare risorse pubbliche destinate alla protezione del territorio, 'interpretando' i vincoli del Patto di Stabilita' in modo da favorire investimenti nella prevenzione con effetti positivi sulla crescita superiori ai costi necessari per la riparazione dei danni". "La risposta della Commissione Europea - sottolinea - e' urgente, anche perche' il congelamento di risorse pubbliche disponibili per la prevenzione ha effetti economici negativi contrari agli obiettivi stessi del Patto di Stabilita'".
"Genova, nel levante Ligure, la Lunigiana, la Garfagnana e la Versilia, Venezia, dove e' attesa un'acqua alta record nelle prossime ore, e le pianure del Veneto: 'ritornano' con una frequenza estremamente ravvicinata eventi climatici estremi che confermano un trend ormai piu' che trentennale", e' l'analisi di Clini. "Il territorio del nostro Paese, ed in particolare in alcune Regioni - rileva il ministro dell'Ambiente - e' esposto agli effetti di variazioni climatiche che 'stressano' aree gia' vulnerabili per le caratteristiche idrogeologiche, o per gli usi intensivi di aree urbanizzate dove sarebbe stato necessario vietare o limitare insediamenti abitativi e produttivi". "Gli eventi, che si ripetono puntualmente nell'autunno e nella primavera - osserva - richiedendo interventi straordinari e costi 'imprevisti' per tamponare i danni, di gran lunga superiori ai costi della prevenzione. Mentre la serie storica degli eventi avrebbe dovuto orientare da tempo politiche e misure per la protezione delle zone piu' vulnerabili, anche sulla base dei dati raccolti ed elaborati dal ministero dell'Ambiente: il 10% della superficie nazionale e' ad alta criticita' idrogeologica, ed i comuni interessati sono 6.633".
MALTEMPO: GEOLOGI TOSCANA, SPOSTARE ALTROVE I QUARTIERI A RISCHIO
Deve nascere una nuova mentalita', nelle aree a fortissima criticita' occorre trovare soluzioni alternative alla semplice prevenzione. Come spostare altrove interi quartieri a rischio. E' il messaggio che arriva dall'Ordine dei Geologi della Toscana mentre dalla zona di Massa Carrara e Pisa si susseguono notizie di nuovi dissesti, allagamenti e frane a un anno esatto da quanto accaduto l'ultima volta. "E' necessario un cambiamento di filosofia", commenta la presidente dei Geologi toscani, Maria Teresa Fagioli. Demolire e ricostruire. "Ci sono zone che non possono piu' essere messe in sicurezza. Il tentare di farlo costa caro e sposta solo il problema ad altre aree. Ecco che ci vuole il coraggio di riconoscere che molte delle scelte urbanistiche del dopoguerra non sono piu' sostenibili e che il nostro territorio ha bisogno di manutenzione continua se no ci salta addosso e ci fa male".
COLDIRETTI, CROLLANO RACCOLTI; SCORTE CIBO PER 9 MESI
Crolla nel 2012 il raccolto Made in Italy che e' in grado di garantire scorte alimentari nazionali per soli 9 mesi, a causa di una annata segnata dal maltempo con gelo invernale, siccita' estiva e ripetuti e devastanti nubifragi autunnali. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell'11 novembre, giorno di San Martino, che sancisce tradizionalmentenelle campagne la fine dell'annata agraria, festeggiata dal 1951 con la Giornata del Ringraziamento in tutta Italia, a partire da Termoli (Campobasso) dove si svolge quella nazionale con il presidente della Coldiretti Sergio Marini. L'andamento climatico avverso, caratterizzato da eventi estremi durante l'anno, ha tagliato drasticamente le coltivazioni agricole nazionali ma un calo si registra anche nelle attivita' di allevamento per la produzione di carne e salumi, anche se la qualita' e giudicata buona. Nel complesso - stima la Coldiretti - la produzione nazionale e' in grado di garantire quest'anno attorno al 75 per cento del fabbisogno alimentare degli italiani.
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS, dichiara: "Nuova alluvione al confine tra le provincie di Massa Carrara e La Spezia. L'anno scorso nella stessa zona abbiamo dovuto contare i morti. <h4>Cos'è stato fatto in termini di prevenzione? Nulla</h4>. Noi proponiamo un piano nazionale di riassetto idrogeologico del territorio che occupi un milione di persone e metta in sicurezza il territorio, compresi fiumi, torrenti e rigagnoli".
http://affaritaliani.libero.it/cronache ... 11112.htmlanziche' legiferare x porre in sicurezza determinati corsi d'acqua,costoni di montagna, etc,i ns politici sono molto bravi a mettere in sicurezza le loro retribuzioni.....
![Arrabbiato [:(!]](./images/smilies/UF/icon_smile_angry.gif)