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zakmck ha scritto: Cita:
mik.300 ha scritto:
questa soluzione
fosse una tantum capirei..
ma è un anno si e uno no..
![Compiaciuto [8)]](./images/smilies/UF/icon_smile_shy.gif)
L'ultimo provvedimento e' del 2006, quindi, ammesso che si decida qualche cosa, saranno passati circa sette anni.
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pannella e chi per esso
impiegasse le energie che ha
nel presentare disegni di legge
in parlamento che garantiscano
la dignità umana e la certezza della pena..
=> più carceri..
Mik, per favore,
basta parlare per argomentazioni populiste.
Il sistema giustizia e' una macchina estremamente complessa e toccarla con incompetenza, cosi come e' stato fatto, comporta degli effetti a catena devastanti.
Il fatto e' che nel decenni passati, per soddisfare varie esigenze ad personam e altre posizioni leghiste e pidielliste si sono approvati provvedimenti che hanno di fatto inasprito le condizioni detentive per quella fascia di "popolazione" che meno puo' avvalersi di protezioni economiche a tutto vantaggio di chi invece puo' permettersi sufficienti azioni diversive. QUESTA E' LA VERITA' INCONTROVERTIBILE.
E' per questo motivo che invece che intestardirsi esclusivamente sull'edilizia carceraria, elemento che da piu' di 40 anni ha dimostrato di essere sempre in condizioni inadeguate, bisognerebbe prendere in esame la materia nel suo complesso, adeguandola alle reali capacita' del sistema. E' totalmente folle fare provvedimenti che producono 140 detenuti quando c'e' posto solo per 100.
Anzi, direi che si tratta di un
disegno criminale. In pratica si approvano dei provvedimenti forcaioli che intaseranno le carceri e che produrranno sicure condizioni in violazione dei diritti umani, consapevoli che poi si dovra' assolutamente sanare questa situazione lasciando l'onere del provvedimento alla parte politica avversa. Grande, due piccioni con una fava. E giu' tutti ad abboccare. COMPLIMENTI.
Cita:
si vede che non si vuole
mettere al gabbio nessuno..
soprattutto gli amici degli amici,
manager, evasori,
riciclatori, ecc. ecc.
è questo il punto !!
Lascia perdere Mik, non ci siamo. Gli amici degli amici, manager, evasori, riciclatori, eccc, manco ci vanno in carcere (salvo qualcuno a causa di qualche "errore giudiziario"), grazie ad una serie di provvedimenti ad hoc e quindi non si pone nemmeno il problema di farli uscire.
Cita:
ti risulta che abbia presentato leggi
all'uopo ?
La proposta radicale in questo senso e' piuttosto articolata e composta da vari progetti di legge, ma credo si possa riepilogare partendo con una legge di Amnistia (che, COME IMMAGINO SAPRAI, non si applica ai recidivi, nei casi previsti dai capoversi dell'articolo 99 del Codice Penale, ai delinquenti abituali, o professionali o per tendenza) per contrastare le prescrizioni, volute da Berlusconi e che sono, in effetti, amnistie per i soli ricchi e potenti forniti di grandi avvocati (i disegni di legge sul cosiddetto "processo lungo", contemporaneo a quello sulla "prescrizione breve"), la chiusura dei manicomi giudiziari, abolizione dell'ergastolo, introduzione del reato di tortura nel codice, abolizione della Bossi-Fini, della Fini-Giovanardi e della ex Cirielli (che da sole riempiono le carceri per tre quarti dei detenuti) e misure alternative al carcere.
Ora, si puo' non concordare con questa linea, ma per favore affrontiamo con maggiore serieta' questo importante argomento.
La mia posizione di 'simpatia' verso il logorroico Pannella e la sua truppa radicale non significa necessariamente che approvi tutte le loro questioni nel merito e nel metodo.
Sulla riforma della giustizia e carceraria rispondo con un nì.
e cioè , non bollo certe istanze postate da mik o da altri come "populiste"
Dovremmo liberarci dall'ideologia del "politically correct" che ha ridotto enormemente la sensazione di sicurezza sociale (chiamala anche sicurezza urbana) nella maggior parte dei cittadini onesti e pacifici di tutta Europa e non solo.
La certezza e il rigore della pena dovrebbero essere ai primi posti
Poi analizziamo pure le motivazioni sociali sul perchè alcuni soggetti (e quasi sempre appartenenti alle medesime categorie sociali o etniche) sono propensi a delinquere più di altri. Ci sta anche la prevenzione ed eventualmente, a danni fatti, anche il recupero.
Ma prevenzione e recupero non servono se non accompagnati dal rigore che è la vera prima deterrenza alla delinquenza.
Qui sto parlando di delinquenza urbana, delinquenza violenta, delinquenza organizzata. Non di quella soft, dei colletti bianchi, della corruzione, o altro..altrettanto grave ma ovviamente percepita meno dai cittadini che una cosa desidererebbero tanto. Poter lasciare le porte aperte e uscire di sera tranquillamente senza rischio per la propria vita.
Le carceri andrebbero svuotate rispedendo i delinquenti extracomunitari o neocomunitari come i romeni, nei loro paesi di origine. Non possiamo rispedirli perchè privi di documenti e i paesi d'origine nicchiano e non ci pensano minimamente di riprenderseli? Condannati a vita ai lavori forzati. Visto che dal quel momento, negando le proprie generalità ed origini diventano di fatto un numero, una cosa, una proprietà dello stato il quale può disporne come meglio crede.
La Bossi-Fini è stata disattesa per motivi ideologici da buona parte della magistratura e da leggi europee altrettanto ideologiche (ancora una volta il "politically correct")
Fosse per me farei costruire con i lavori forzati delle fortezze-prigioni su qualche isolotto, iniziando proprio dall'isola di montecristo al largo delle coste Toscane e a Lampedusa.
Che passi il messaggio al mondo intero , con una martellante campagna mediatica sul rigore che lo stato italiano applica ai suoi detenuti italiani e stranieri anche verso coloro il cui unico reato sia quello di essere clandestino.
Vedrai che i problemi delle carceri affollate e della delinquenza di strada nel giro di poco tempo diventerà un non-problema.
All'inizio vi sarebbe un picco di sovraffollamento , ma una volta recepito il messaggio, avremmo molti meno soggetti stranieri propensi a soggiornare illegalmente o peggio, delinquenzialmente in Italia.
Così poi potremmo finalmente dedicarci con tutta tranquillità ai nostri delinquenti.
Se all'inizio di questo post, ho risposto "nì" al problema della giustizia è perchè per far questo, per garantire rigore ed equità occorrono leggi che non siano più scritte da avvocato e magistrati in palese conflitto d'interesse.
Le leggi italiane sono volutamente farraginose per interessi di parte.
Francamente che in una cella di un metro quadro stiano assiepati decine di detenuti, tra assassini, pedofili, stupratori, rapinatori, etc... a me poco importa . Anche se si, le solite balle del recupero sociale, e del politically correct...ma per certi soggetti a me pare siano inapplicabili.
A me spiace che in quella situazione ci possa finire una persona innocente o per reati non gravi. L'errore giudiziario ci sta. Ma non dev'essere una regola. L'attesa di giudizio non può essere pari o superiore all'eventuale condanna, e così via.
All'inizio occorre andar giù con mano pesante. Solo dopo aver risolto la situazione si può pensare di sistemare le cose 'per benino' e magari costruire delle carceri e organizzare sessioni di recupero sociale in stile norvegese. Ma ora è impossibile. Impossibile finchè non si ristabilisce la sicurezza sociale.
Meglio una dose di pesante cinismo iniziale e temporaneo per poi garantire sicurezza e dignità a tutti i cittadini , anche quelli in cella piuttosto che perseguire sulla strada del buonismo che nella sostanza si traduce in menefreghismo, e incapace di risolvere la richiesta di sicurezza dei cittadini e la garazia del rispetto della dignità umana dei carcerati (e degli operatori carcerari i quali sono chiamati a gestire situazioni molto stressanti)
Tutto questo è populismo? w il populismo alla faccia del politically correct.
l'Australia per esempio si comporta in questo modo con i clandestini. cacciati fuori senza tante delicatezze e se non può , perchè il paese di origine non li vuole, quei pochi marciscono in galera. Il governo australiano tempo fa, ha anche minacciato di affondare una nave di profughi se solo avesse tentato di entrare nelle sue acque territoriali.
E sarà anche un caso ma l'Australia è tra le prime in classifica per qualità della vita. una dose di cinismo ci vuole per garantire una qualità della vita migliore ai propri cittadini.