20/12/2012, 21:05
Doc ha scritto:
Ma se al posto del laser fosse stato impiegato un metodo di lavorazione avanzatissimo (perché noi non lo conosciamo) ma con mezzi semplici, eredità di conoscenze ormai dimenticate?
20/12/2012, 21:07
20/12/2012, 21:16
20/12/2012, 23:16
20/12/2012, 23:52
alessandro1990 ha scritto:
Con la mia affermazione non avevamo molto da fare volevo intendere che molti mestieri non esistevano non penso che avevamo gli stilisti gli elettricisti o i notai ecc la maggior parte della popolazione di dedicava alla costruzione di queste opere
Ci siamo! Questa è la strada da seguire per cercare di cavare qualcosa da tutti sti reperti archeologici incredibili!!!Aztlan ha scritto:
Mezzi semplici ma usati sfruttando conoscenze scientifiche avanzatissime, eredità di civiltà tecnologicamente avanzate.
Opere realizzate sotto la direzione iniziale degli ultimi rimasti di quelle civiltà, che hanno poi inevitabilmente dovuto reclutare e cedere il posto ai locali, scegliendo di tramandare le conoscenze in segreto, originando le dottrine esoteriche, dalla casta sacerdotale egizia fino alla Massoneria moderna, intesa come organizzazione.
Trovo che a prova di questa affermazione fondamentale, sia il caso di guardare le mura di Cuzco:Il che spiega anche come mai nel corso del tempo le opere megalitiche hanno una costante e direi esponenziale decadenza nella qualità, una evidente contraddizione alla archeologia ufficiale, secondo cui le conoscenze avrebbero dovuto progredire, invece di regredire.
Prova che un tempo vi erano conoscenze ben più avanzate e che col passare del tempo è avvenuto un costante declino, dovuto alla dispersione di quelle conoscenze.
21/12/2012, 00:04
21/12/2012, 07:57
Aztlan ha scritto:
E' possibile che in qualche modo una sostanza vegetale reagisca chimicamente "allentando" i legami molecolari?
21/12/2012, 09:09
Doc ha scritto:
In fondo, se ci riflettiamo bene, l'acquisizione di un'abilità simile è stata determinante nello sviluppo lineare della civiltà, così come l'abbiamo studiata, dopo il diluvio: l'uso dei metalli. Forse fondere i metalli non induce una loro perdita di durezza e acquisizione di duttilità (il tutto temporaneamente), consentendoci di lavorarli come meglio crediamo?
E lo stesso vale per il vetro.
In entrambi casi però si usa come reagente chimico l'elevata temperatura, che chiaramente aumentando la motilità atomica rende la struttura della materia più duttile.
Sappiamo che anche le dure rocce a elevatissime temperature hanno il medesimo comportamento (il magma), ma se fosse stato il fuoco la chiave, non saremmo qui a parlare di come facevano a costruire quei capolavori. Quindi che esistano altri modi biologicamente compatibili per aumentare la cinetica atomica?
PS.
Buon XIV Baktun a tutti voi!
21/12/2012, 11:54
Doc ha scritto:
Infatti la mia è una reminiscenza dei testi Kolosimo (uno che non si può definire sprovveduto o sciocco!)
Le piante sono incredibili: possono fendere il nostro cemento o la naturale roccia, crescendo dove nessuno se lo aspetterebbe (adesso anche in ambiente con microgravità, spiazzando gli scienziati). Questo dimostra la loro altissima capacità adattativa.
Io però la tua domanda la scomporrei in 2 quesiti divisi (mi scuso qui in maniera preventiva con i chimici che leggeranno il mio intervento. Ahimé io e la chimica non andiamo molto d'accordo).Aztlan ha scritto:
E' possibile che in qualche modo una sostanza vegetale reagisca chimicamente "allentando" i legami molecolari?
Riformulo:
1) è possibile (anche solo in linea teorica) creare un reagente chimico in grado di "ammorbidire" in via temporanea la struttura molecolare che compone di materiali molto duri, così da rendere questi duttili durante le fasi di lavorazione, per poi tornare allo stato di durezza di partenza?
2) è possibile (ancora una volta anche solo concettualmente) che un essere biologico vegetale evolva questo tipo di sostanza, con tutta probabilità a fini evoluzionistici?
In fondo, se ci riflettiamo bene, l'acquisizione di un'abilità simile è stata determinante nello sviluppo lineare della civiltà, così come l'abbiamo studiata, dopo il diluvio: l'uso dei metalli. Forse fondere i metalli non induce una loro perdita di durezza e acquisizione di duttilità (il tutto temporaneamente), consentendoci di lavorarli come meglio crediamo?
E lo stesso vale per il vetro.
In entrambi casi però si usa come reagente chimico l'elevata temperatura, che chiaramente aumentando la motilità atomica rende la struttura della materia più duttile.
Sappiamo che anche le dure rocce a elevatissime temperature hanno il medesimo comportamento (il magma), ma se fosse stato il fuoco la chiave, non saremmo qui a parlare di come facevano a costruire quei capolavori. Quindi che esistano altri modi biologicamente compatibili per aumentare la cinetica atomica?
PS.
Buon XIV Baktun a tutti voi!
21/12/2012, 13:52
21/12/2012, 14:59
21/12/2012, 16:41
Doc scrive:
E poi il lavoro a mano non spiega assolutamente in alcun modo la precisione millimetrica delle scanalature dei blocchi ad H e di molte altre cose, come i tagli netti dei blocchi, puliti senza sbavature.
Risultati che facciamo fatica noi civiltà di questo secolo a ottenere con la nostra strumentazione "evoluta"!
21/12/2012, 18:25
21/12/2012, 20:59
22/12/2012, 10:06
manucaos ha scritto:
guardate questo album qui http://www.flickr.com/photos/8535544@N03/ (ci sono almeno 4 pag. di sud america )
ci sono anche degli esempi di vetrificazione che da quanto ho capito avviene quando un liquido si trasforma in solido tramite veloce raffreddamento ....
Ho sentito parlare di piante che renderebbero più malleabile e duttile la materia più resistente.Credo l'abbia divulgata un saggista ed "ex agente segreto" americano.
AleBon ha scritto:
Una domanda:quale popolazione avrebbe realmente costruito Puma Punku?Datazione del sito?