Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 3175 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51 ... 212  Prossimo
Autore Messaggio

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 30/01/2013, 02:10 
[b]Un’altra Europa è possibile - Paolo Becchi[/b]

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=67AGp4Z6F2Q[/BBvideo]

"Se dobbiamo rispettare gli accordi sottoscritti con il Fiscal Compact e con il meccanismo di stabilità economica europea, se dovessimo adempiere a tutto quanto è prescritto da questi patti, noi e forse due generazioni di italiani si troverebbero con l’acqua alla gola.
Non credo di essere l’unico euroscettico, né in questo Paese né al di fuori di questo Paese, ormai molti, anche coloro che continuano a sostenere la necessità dell’Euro, sono pronti a riconoscere che il modo in cui è stata gestita l’introduzione nostra nell’Euro è stato del tutto sbagliato anche dal punto di vista economico." Paolo Becchi

Il Passaparola di Paolo Becchi, Professore ordinario di Filosofia del Diritto presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova.

Meglio una fine spaventosa che uno spavento senza fine
"Sono Paolo Becchi e saluto tutti gli amici del blog di Beppe Grillo, alcuni forse mi conosceranno già, ho avuto il piacere e anche l’onore di scrivere qualche pezzo già sul blog.
Io sono un professore, insegno all’università filosofia del diritto e mi occupo di temi di bio etica, in particolare di bio etica medica. Sono stato credo il primo a parlare di un colpo di stato sobrio in Italia, quello realizzato appunto con la caduta del governo Berlusconi e l’instaurazione di un nuovo governo, il governo presieduto da Monti e voluto dal Presidente della Repubblica.

La rinazionalizzazione della banca nazionale
E’ stato richiamato a salvare le sorti del Paese un banchiere di Bruxelles, nominato in quattro e quattr’otto senatore a vita, quando non c’era bisogno, sto parlando di Monti, affinché facesse uscire il Paese dalla crisi. Monti ormai si è schierato politicamente e si va alle elezioni politiche, però ripeto, questa è la parte conclusiva di un anno che ha visto un governo tecnico …



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 04/02/2013, 20:20 
"L'Ue controlla le nostre vite peggio del potere sovietico"

La critica non arriva da un euroscettico, ma da un vero europeista. Hans Magnus Enzensberger (foto), uno dei maggiori intellettuali tedeschi. Nel suo ultimo libro scrive che il «deficit democratico» dell'Unione Europea è inaccettabile.


MILANO (WSI) - L'Europa, intesa come Unione Europea, non è molto amata, semmai sopportata. Anche dagli stessi europeisti. Come mai? Ecco un ottimo libro che lo spiega: Il mostro buono di Bruxelles(Einaudi) scritto da Hans Magnus Enzensberger, 84 anni, il maggior poeta e saggista tedesco vivente.

Un grande vecchio dell'intellighenzia europea che sarà anche, come si dice e si scrive, un europeista convinto, ma che nel suo micidiale pamphlet sferra un cavolotto terribile al Leviatano di Bruxelles. Lo azzanna e lo sbrana. Con ironia, con le cifre, con sapienza.

Pubblicato nella più democrat delle collane editoriali italiane, le «Vele» di Einaudi che allinea gli Zagrebelsky, i De Benedetti, i Violante et coetera, il libricino di Hans Magnus Enzensberger (80 paginette, mezz'ora di lettura) viene addolcito in quarta di copertina con frasi del tipo «sembra un attacco frontale all'Unione europea ... tuttavia non è una provocazione, ma un grido di allarme».

In realtà è un attacco frontale, eccome. Non è una provocazione, ma una satira impietosa della burocrazia e delle politiche della Ue. E non è un grido di allarme, semmai un urlo di rabbia. Tanto più che il libro è uscito in Germania nel 2011 e da allora la considerazione dell'autore per l'elefantiaca, opprimente, antidemocratica, megalomane (e spessissimo stupida) macchina burocratico-normativa guidata dagli anonimi vertici dell'Unione Europea non può che essere peggiorata.

Per Enzensberger non esiste una opinione pubblica europea degna di questo nome, la tendenza della Commissione a immischiarsi nella nostra vita quotidiana (dalla curvatura media dei cetrioli alle protesi dentarie standard) è peggiore del controllo sovietico di recente memoria, il proliferare di personale inutile e le spese di mantenimento dell'apparato sono vergognose e ingiustificate, il «deficit demoratico» della Ue è inaccettabile (contano più le lobby dei deputati).

E chiunque osi avanzare una critica a Bruxelles viene immediatamente tacciato di anti-europeismo... Per fortuna, sospira l'autore, la Ue non ha un esercito o una polizia. Per ora. E comunque viva l'Europa.


http://www.wallstreetitalia.com/article ... etico.aspx


e' un europa che anzike' privilegiare la democrazia,cerca di imporre l'autoritarismo di pure stile sovietico,finke'c'e' tempo meglio andare x propio conto,come si dice meglio soli che male accompagnati..[:(!]


Ultima modifica di ubatuba il 04/02/2013, 20:21, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05/02/2013, 13:25 


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 09/02/2013, 16:04 
MA GUARDA UN PO’ C’È CHI TIRA I FILI AI BURATTINAI CHE TIRANO I FILI DEI NOSTRI BURATTINI!

- di Stefano Davidson -


In questo articolo non troverete nulla che non sia già stato detto, ma di questi tempi credo che certi concetti vadano rimarcati il più possibile. Credo infatti che sia venuto il momento che tutti ci diamo una bella lavata di faccia con l’acqua fredda, o ancora meglio che infiliamo la testa sotto il rubinetto e ci diamo una bella svegliata.

Il teatrino dei burattini che ci stanno propinando con questa campagna elettorale non è altro che un modo per far sì che l’attenzione di tutti gli italiani sia concentrata sui soliti noti e qualche nuovo alla ribalta, per permettere al “sistema”, quello vero, quello “GROSSO” di continuare a fare quel che sta facendo da centinaia di anni (in modi e maniere di volta in volta consone ai tempi) senza che nessuno muova un dito per fermarlo o ragionarci sopra. Inutile dire che qui con il giochino Monti, Bersani, Berlusconi, Grillo etc… noi stiamo osservando un granello di sabbia senza renderci conto che siamo in mezzo al deserto, o se preferite una goccia d’acqua senza vedere che siamo in pieno oceano. È la solita storia del Divide et Impera (su cui ho già scritto tempo fa e che potete trovare a questo link http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z2Jyw6P7gW ) e noi, polli, come sempre ci ricadiamo. E via ognuno a seguire il proprio “vate” (o vater?), il proprio “leader” (che in dialetto romagnolo, guarda un po’ a volte le sorprese della vita, significa… “ladro”), qualcuno insegue il proprio “duce” o il proprio “comandante” e si continua la lotta del tifo, come tra Inter e Milan, Roma e Lazio senza che ci si renda conto che tutto questo, all’interno del disegno del”sistema” di cui sopra, NON CONTA REALMENTE UN cavolo! (Perdonate la crudezza del linguaggio ma penso che a volte serva).

Bene per dimostrare quanto detto mi servirò, come a scuola di due “prove”, una scritta e una orale.

Lo “scritto” sarà una breve analisi che, grazie a un articolo di Giovanni Passali, mi consentirà di riportarvi alcuni dati riguardo a quel che ci accade intorno senza che nessuno se ne renda conto (oddio, qualcuno certamente sì, ma in proporzione molti, ma mooolti meno dei certamente no).

Poi, a fondo post, vi lascio con un link di un video molto esplicativo di quel che accade lontano dal nostro teatro dei burattini, addirittura sopra le teste dei burattinai che tirano i fili. Vi troverete, sintetizzato in maniera accessibile a tutti, quanto riportato dal sottoscritto in decine di articoli (purtroppo alle volte molto complessi dal punto di vista della quantità di informazioni e dei dati necessari per dare un’informazione che fosse la più completa possibile. Il ché, di conseguenza, ha spesso portato a pezzi molto lunghi, che in tanti non avranno seguito sino in fondo – delle volte forse nemmeno io! -). In questo video, che rappresenterà quindi la parte “orale” di questo post, sarà possibile intuire quindi chi tira i fili ai burattinai e come tutto quanto sia un’immensa pazzia nella quale ci hanno portato e che stiamo vivendo senza renderci conto di quanto tutto sia assolutamente artefatto, inesistente, un castello di sabbia sulla spiaggia di Patong il 23 Agosto 2006.

Allora, cominciamo con “lo scritto”:

La catastrofe economica si avvicina a grandi passi, e a noi italiani se non si troverà una maggioranza vera e forte (e, soprattutto, non coinvolta col “sistema” di cui sopra) molto probabilmente ci verrà ridato dalla mummia che vive (mah?!) al Quirinale, un altro governo tecnico per impedire che la si possa sfuggire, riprendendoci la sovranità monetaria. I segnali di quanto asserito arrivano già dall’estate dello scorso anno, infatti il clima sul mercato del Forex, cioè il mercato dei cambi valutari, è radicalmente cambiato. L’euro ha iniziato ad apprezzarsi verso tutte le maggiori valute mondiali, con una spinta verso l’alto che nelle ultime settimane è divenuta impetuosa. Valutiamo qualche dato . Il primo in esame è il cambio euro-dollaro che ha avuto una strana curva ovvero partito da ben oltre l’ 1,440 dollari per euro di Agosto 2011 è sceso in picchiata sino a 1,199 nel Luglio 2012 per poi re-involarsi sino all’1,365 dei primi di Gennaio scorso, Il secondo il cambio euro-franco svizzero. Questo dato merita un commento particolare, poiché ad Agosto 2011 il rapporto a 1, 219 risente della decisione della banca centrale svizzera di non permettere che il cambio scendesse oltre la soglia di 1,20 per difendere la propria economia reale. E questo è quello che dovrebbe fare ogni banca centrale, difendere la propria economia reale. Quando la banca centrale svizzera annunciò questo intervento, parlò chiaramente di interventi monetari “senza limiti”. Ovviamente, un franco svizzero troppo caro avrebbe reso cari i prezzi in Svizzera per i turisti. Quindi la banca centrale ha fronteggiato la speculazione con la forza del suo potere di stampare moneta dal nulla. Poi improvvisamente da metà Agosto 2012 banca centrale e speculazione si sono messi sono d’accordo e nonostante i diversi paesi in crisi, l’euro si è impennato rivalutandosi pure sul franco svizzero raggiungendo in poche settimane l’1,258 . Consideriamo poi il cambio dell’euro con una moneta vicina, la sterlina. Qui, la salita è impressionante dallo 0.772 di Giugno 2012 allo 0,869 del Natale scorso. E ciò nonostante, ed è cosa nota, in Gran Bretagna, per fronteggiare la durissima crisi che attanaglia pure lo Stato e il sistema bancario, la banca centrale abbia offerto fiumi di moneta fresca. Infine , un quarto dato molto sensibile è quello relativo al cambio euro-yen. Anche qui c’è stata un ‘impennata mostruosa dal Giugno 2012, quando per un euro ci volevano 93,47 yen, a Natale ce ne volevano 126,80. Come noto, il Giappone ha un debito pari al 220% del Pil per cui come ha fronteggiato la questione? Semplice, ha sostenuto il suo debito stampando moneta, non con la crescita. Infatti, in Giappone si sono arresi all’evidenza che la crescita non c’è, la crescita non se la possono dare da soli.
Qui in Europa invece noi siamo sotto quei potentati economici, evidentemente molto interessati, che sostengono quell’ideologia che professa la sostenibilità del debito tramite una crescita impossibile (in questa struttura finanziaria, in questa struttura monetaria).

Non avremo la crescita, ma avremo con buona probabilità la nostra Grande Depressione, iniziata e accentuata dal comportamento delle banche centrali, la cui moneta finisce regolarmente nei mercati finanziari (i soli a crescere in questo periodo di crisi profonda) e non verso l’economia reale. Questo è il risultato di una politica monetaria secondo la quale, usando le parole di Draghi, “faremo di tutto per sostenere l’euro e, credetemi, è abbastanza”.

Je vou ai compris? Did you understand ? Avete capito bene?
Vogliono sostenere l’euro, non i popoli. Vogliono rendere l’euro forte, sempre più forte, lasciando intendere che questa forza dell’euro è una benedizione, invece di essere la distruzione delle esportazioni, la distruzione di quei paesi pieni di inventiva, capacità imprenditoriale e qualità produttiva, come il nostro, che puntano tanto sull’esportazione. La distruzione di quei paesi che, come il nostro, possono puntare tanto sul turismo e sull’afflusso di capitali stranieri. Invece, certi poteri, soprattutto tedeschi, vogliono distruggere la nostra economia reale per poter esportare qui da noi senza una concorrenza fastidiosa. E per fare questo ci caleranno nell’inferno di una Grande Depressione, che ormai è alle porte.

No, in questa architettura monetaria, questa moneta non potrà mai sostenere la nostra economia, non è stata concepita per questo. Dobbiamo puntare necessariamente su un’altra moneta. Dobbiamo riprenderci la sovranità monetaria!

E intanto che proviamo a svincolarci dall’euro e tornare alla nostra lira e soprattutto, intanto che cerchiamo di emanciparci dall’UE e dall’FMI (cosa abbastanza lunga e complessa, ma possibile come hanno già dimostrato in America Latina e, più vicino a noi, in Islanda) potremmo provare ad imporre, almeno a casa nostra, un modello completamente diverso di sistema monetario, non basato su un sistema di banche centrali. Ciò è fattibile istituendo sistemi di Moneta Complementare.

Pensate che in Germania, nonostante ci strozzino con l’euro, già lo fanno da decenni con il Regiongeld, in Svizzera il famoso Wir è in piedi da ormai 80 anni e funziona perfettamente. Ora anche in Spagna, vista la crisi, stanno avendo una grande diffusione sistemi monetari alternativi. In Italia? Ne parla qualcuno, Passali (da cui, come anticipato, questo articolo ha saccheggiato gran parte del suo contenuto) lo sbandiera da anni, Domenico De Simone coadiuvato da Mauro Munari cercano spazio per la F.A.Z .
E allora cosa aspettiamo a rendere a larga diffusione territoriale questi sistemi monetari? Queste autonomie economiche? Queste oasi di sovranità?
Siamo italiani santiddio e anche in questo campo, come abbiamo già dimostrato in tante occasioni, possiamo e sappiamo fare le cose come e meglio degli altri.

E allora basta stare a sentire i burattini nel loro teatrino, giriamoci altrove, mandiamoli una buona volta a quel Paese TUTTI QUANTI e accettiamo solo chi (dei non coinvolti nelle precedenti scellerate 60 e passa legislature) ci garantisce il pieno recupero della sovranità monetaria e soprattutto della nostra dignità, della nostra italianità. Poi una volta fuori dai sistemi speculativi se davvero sarà necessario fare un’ Europa la si rifarà, ma questa volta costruendola come va fatto, lasciando banche d’affari, fondi monetari e “produttori” di “denaro inesistente” fuori dal progetto. Facciamo un Europa fatta di persone e di cultura, facciamo un Europa fatta di valori prendendo da ciascun popolo quanto di meglio ha da dare, ma prima di farla chiariamo subito un punto: noi siamo l’Italia e quello che siamo stati in grado di dare nei secoli e tutt’ora è ben noto, per cui se ci deve essere un Europa è da noi che deve partire ed è sulla cultura prodotta sul nostro suolo da almeno 2000 anni che deve gettare le sue fondamenta.
Ed ora ecco la prova orale. Buona visione e soprattutto buon ascolto.


fonti: Giovanni Passali / http://www.ilsussidiario.net / Mario Ostia / me stesso

Tratto da: MA GUARDA UN PO’ C’È CHI TIRA I FILI AI BURATTINAI CHE TIRANO I FILI DEI NOSTRI BURATTINI! | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... z2KPjTNEn9
-


Ultima modifica di ubatuba il 09/02/2013, 16:07, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 10/02/2013, 17:41 
domenica 10 febbraio 2013

George Soros: L'euro è “destinato a distruggere l'Unione europea”
In un'accorata intervista Georges Soros esprime la sua preoccupazione sull'euro, che sta distruggendo il modello sociale europeo e le idee su cui l'Unione europea era stata costruita

Immagine



In un’intervista nel programma televisivo olandese Nieuwsuur (circa 28 minuti), l’importante investitore George Soros a proposito della crisi dell’euro ha dichiarato: “Sono terribilmente preoccupato per l’euro, che è potenzialmente in grado di distruggere l’Unione europea. C’è un rischio reale che la soluzione al problema finanziario crei un problema politico realmente profondo.”

Alla domanda su quale tipo di cambiamento sia necessario, ha risposto:

“La Germania ha bisogno di realizzare che la politica che impone all’eurozona – il programma di austerità – è controproducente e non può avere successo. Nel momento in cui il Sud viene spinto – inconsapevolmente, non con cattive intenzioni, ma l’effetto è che essi vengono spinti in una depressione di lunga durata e questo è ciò che sta accadendo in Europa.

E può durare più di un decennio, in realtà potrebbe diventare permanente, fino a quando la sofferenza diventerà così grande che alla fine ci potrà essere una ribellione, un rifiuto della UE, che poi porterebbe alla distruzione dell’Unione europea, un prezzo terribilmente pesante per preservare l’euro, che si suppone sia solo uno strumento della UE. ”

Alla domanda se l’euro sopravviverà, ha risposto:

“Potrebbe durare molto tempo, come l’Unione Sovietica, un assetto istituzionale molto negativo che è durato per 70 anni. Tuttavia, credo che alla fine sarà destinato a far crollare l’Unione europea. Il tempo che ci vorrà, e può richiedere generazioni, sarà tempo perso in termini di libertà politica e di prosperità economica. Il risultato per me sarà una terribile tragedia per l’UE. E sta accadendo alla società aperta più sviluppata del mondo. Per me è una tragedia terribile. Non ci sono dei colpevoli, perché io non credo che la Germania stia agendo con cattive intenzioni, ma tutto sta accadendo sulla base di una mancanza di comprensione di problemi molto complessi. ”

Roba forte …

http://www.investireoggi.it/economia/ge ... z2KUhjHpkh



_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 10/02/2013, 19:34 
Cita:
Alla domanda se l’euro sopravviverà, George Soros ha risposto:

“Potrebbe durare molto tempo, come l’Unione Sovietica, un assetto istituzionale molto negativo che è durato per 70 anni. Tuttavia, credo che alla fine sarà destinato a far crollare l’Unione europea. Il tempo che ci vorrà, e può richiedere generazioni, sarà tempo perso in termini di libertà politica e di prosperità economica. Il risultato per me sarà una terribile tragedia per l’UE. E sta accadendo alla società aperta più sviluppata del mondo. Per me è una tragedia terribile. Non ci sono dei colpevoli, perché io non credo che la Germania stia agendo con cattive intenzioni, ma tutto sta accadendo sulla base di una mancanza di comprensione di problemi molto complessi.

Roba forte …

http://www.investireoggi.it/economia/ge ... z2KUhjHpkh


Non ci sono colpevoli?

Che vi potesse prendere un accidenti seduta stante.



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 10/02/2013, 20:12 
I colpevoli siamo al solito sempre noi! Cominciando da Prrrrrrrrrrrrodi che accettò quell'indecente scambio dell'euro con la lira! Sempre chini! [xx(]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 10/02/2013, 20:12, modificato 1 volta in totale.


_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12/02/2013, 00:36 
AMNESTY INTERNATIONAL DENUNCIA IL GOVERNO E LA POLIZIA GRECA. LA GRECIA E’ COLLASSATA. MA A NOI NON LO DICONO PERCHE’ SIAMO IN CAMPAGNA ELETTORALE
Postato il Domenica, 10 febbraio @ 14:01:16 CST di davide

DI SERGIO DI CORI MODIGLIANI
Libero pensiero

L’ho saputo davvero per caso. Il che la dice tutta.
Me ne stavo amenamente trastullando con un amico di lunga data, un giornalista neo-zelandese, con il quale ci incontriamo in un sito, chesscube.com, dove ci sfidiamo in un nostro personale duello a scacchi mentre chattiamo scambiandoci informazioni sull’Europa e su quello che accade nel continente australe e nel sud-est asiatico, di cui lui è un attendibile esperto.
A un certo punto, mi fa:
“E che ha detto Bruxelles della bomba di Amnesty International?”
“Quale?”
“Quella di tre giorni fa che gli ha ammollato il filosofo francese in piena riunione sul budget dell’Unione Europea”.
(sconcertato dalla mia ignoranza dei fatti, nonché fortemente incuriosito, chiedo ragguagli in merito)
“Ma sì, quella dei rapinatori delle banche”
“Quali banche? Dove?”
“Nel nord della Grecia”
“Chi?”
“Gli anarchici, i ragazzi arrestati e poi torturati dalla polizia”.

A questo punto mi arrendo e confesso di non sapere di che cosa stia parlando.

E così, vengo a sapere da un neo-zelandese che abita in quel di Auckland, a 22.500 chilometri di distanza, 12 ore di fuso orario prima di noi, dall’altra parte del mondo, nel continente più lontano (in tutti i sensi) dalla nostra vecchia e cara Europa, che cosa sta accadendo a 1.000 chilometri da Roma, nel territorio che è stata la culla originaria della nostra civiltà.

E tutto grazie ad Amnesty International.

Faccio delle telefonate e mi butto in rete a caccia di notizie. In Italia, nulla. In giro per l’Europa, anche.

Notizie strabilianti in Sudamerica, in Canada, in California e sembra dovunque tra i bloggers scandinavi e nord settentrionali che scrivono nelle loro lingue.

Descrivono e raccontano qualcosa che sta accadendo in questi giorni di cui a nessuno è stata detta neppure una parola, né a Roma, né a Berlino, né a Parigi né a Londra.

Tantomeno a Madrid.

Parlano della Grecia.

Ma in termini nuovi.

Nel senso che riferiscono di una società ormai collassata, al limite della guerra civile, ormai precipitata nel baratro, sulla cui attuale realtà è stato steso un osceno velo di totale censura per impedire che le notizie vengano usate in campagna elettorale in Italia e diffuse in Spagna dove sta esplodendo la tangentopoli iberica delle banche corrotte e Rajoy ha già fatto sapere a Bruxelles che là a Madrid si corre il rischio di veder la situazione sfuggire al controllo.

La Grecia è crollata, definitivamente, sotto il peso dei debiti contratti con la BCE.

Stanno assaltando i supermercati. Ma non si tratta di banditi armati. Si tratta di gente inviperita e affamata, che non impugna neanche una pistola, con la complicità dei commessi che dicono loro “prendete quello che volete, noi facciamo finta di niente”. Si tratta della rivolta di 150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, che si sono rfiutati categoricamente di distruggere tonnellate di arance e limoni per calmierare i prezzi, come richiesto dall’Unione Europea. Hanno preso la frutta, l’hanno caricata sui camion e sono andati nelle piazze della città con il megafono, regalandola alla gente, raccontando come stanno le cose.

Si tratta di 200 produttori agricoli, ex proprietari di caseifici, che da padroni della propria azienda sono diventati impiegati della multinazionale bavarese Muller che si è appropriata delle loro aziende indebitate, acquistandole per pochi euro sorretta dal credito agevolato bancario,quelli hanno preso i loro prodotti della settimana, circa 40.000 vasetti di yogurt (l’eccellenza del made in Greece, il più buon yogurt del mondo da sempre) li hanno caricati sui camion e invece di portarli al Pireo per imbarcarli verso il mercato continentale della grande distribuzione, li hanno regalati alla popolazione andandoli a distribuire davanti alle scuole e agli ospedali

Si tratta anche di due movimenti anarchici locali, che si sono organizzati e sono passati alle vie di fatto: basta cortei e proteste, si va a rapinare le banche: nelle ultime cinque settimane le rapine sono aumentate del 600% rispetto a un anno fa. Rubano ciò che possono e poi lo dividono con la gente che va a fare la spesa. La polizia è riuscita ad arrestarne quattro, rei confessi, ma una volta in cella li hanno massacrati di botte senza consentire loro di farsi rappresentare dai legali. Lo si è saputo perché c’è stata la confessione del poliziotto scrivano addetto alla mansione di ritoccare con il Photoshop le fotografie dei quattro arrestati, due dei quali ricoverati in ospedale con gravi lesioni.

E così, è piombata la sezione europea di Amnesty International, con i loro bravi ispettori svedesi, olandesi e tedeschi, che hanno realizzato una inchiesta, raccolto documentazione e hanno denunciato ufficialmente la polizia locale, il ministero degli interni greco e l’intero governo alla commissione diritti e giustizia dell’Unione Europea a Bruxelles, chiedendo l’immediato intervento dell’intera comunità continentale per intervenire subito ed evitare che la situazione peggiori.

Siamo venuti così a sapere che il più importante economista tedesco, il prof. Hans Werner Sinn, (consigliere personale di Frau Angela Merkel) sorretto da altri 50 economisti, avvalendosi addirittura dell’appoggio di un rappresentante doc del sistema bancario europeo, Sir Moorald Choudry (il vice-presidente della Royal Bank of Sctoland, la quarta banca al mondo) hanno presentato un rapporto urgente sia al Consiglio d’Europa che alla presidenza della BCE che all’ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea, sostenendo che “la Grecia deve uscire, subito, temporaneamente dall’euro, svalutando la loro moneta del 20/ 30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu”.

Silenzio assoluto.

Nessuna risposta.

Censura totale.

Nessun candidato alle elezioni in Italia ha fatto menzione della situazione greca attuale.

Ecco qualcosina che ho trovato in rete.



Grecia: anarchici torturati, Amnesty chiede un’inchiesta.

Emergono particolari scioccanti sul caso dei quattro giovani arrestati sabato e torturati dalla polizia ellenica. Lo scandalo supera i confini nazionali e Amnesty International punta il dito contro Atene.

Anche Amnesty International, in una nota diffusa ieri, ha chiesto l’apertura di una inchiesta sulle torture inflitte dalla polizia ellenica a quattro giovani arrestati lo scorso 1° febbraio 2013, perché sospettati di aver partecipato alla rapina di una banca di Kozani, nel nord della Grecia. Due dei quattro detenuti sono accusati di far parte del gruppo armato di ispirazione anarchica “Cospirazione delle cellule di fuoco”.

“Le autorità greche non possono pensare di risolvere i loro problemi con Photoshop. Questa cultura dell’impunità dev’essere fermata. Su questa vicenda occorre indagare in modo efficace, imparziale e approfondito, in modo che i responsabili siano identificati e portati rapidamente di fronte alla giustizia” ha dichiarato Amnesty International. Le foto dei quattro giovani con i volti tumefatti per le botte e le torture ricevute hanno fatto nei giorni scorsi il giro del mondo, dopo la pubblicazione delle immagini su alcuni siti istituzionali da parte delle autorità elleniche che hanno in questo modo voluto rivendicare gli arresti. Non prima di aver tentato di ritoccare e ripulire le istantanee a colpi di Photoshop, per cercare di cancellare parte delle prove dei pestaggi che comunque sono apparsi evidenti. Il “lavoro” di ripulitura delle foto infatti è stato fatto così male e di fretta che l’operazione è diventata un vero e proprio boomerang per il governo Samaras e in particolare per il ministero degli interni di Atene. Nel tentativo maldestro di cancellare le ferite più gravi gli improvvisati tecnici della polizia hanno completamente stravolto il viso di uno dei quattro giovani, mentre ad un altro hanno schiarito i capelli biondi così tanto da farli diventare quasi bianchi. E non è quindi bastato impedire ai quattro arrestati di contattare famigliari e avvocati per 24 ore, aspettando che le ferite provocate si rimarginassero almeno un po’.

Nel tentativo di salvare il salvabile la polizia ha affermato poi che i quattro sarebbero stati feriti nel corso dell’arresto e il ricorso alla forza si sarebbe limitato al necessario. Una versione poco credibile e smentita immediatamente. Medici e i familiari, infatti, hanno da subito denunciato che il brutale pestaggio è avvenuto proprio durante e subito dopo la detenzione, quando gli agenti hanno voluto punire gli arrestati per la matrice politica antisistema dei loro presunti crimini.

Uno degli arrestati, il ventenne Nikos Romanós, ha dichiarato: «I miei motivi erano politici. Considero me stesso prigioniero di guerra. Non mi considero una vittima. Non voglio querelare i poliziotti che mi hanno picchiato. Desidero che il mio maltrattamento sensibilizzi le coscienze dei cittadini».

Non è la prima volta che alcuni giovani vengono torturati dalla polizia. Nell’ottobre 2012, 15 manifestanti antifascisti avevano denunciato di essere stati torturati all’interno degli uffici del quartier generale della Polizia di Atene, il GADA, dopo il loro fermo durante una manifestazione antifascista nelle vie della capitale.

Fonte: contropiano.org (organizzazione comunista italiana)

Ecco l’inizio di un breve articolo che Barbara Spinelli ha pubblicato tre giorni fa, facendo capire qualcosa (ma senza spiegare un bel nulla, il consueto minuetto della sinistra nobile e miope): “I prìncipi che ci governano, il Fondo Monetario, i capi europei che domani si riuniranno per discutere le future spese comuni dell’Unione, dovrebbero fermarsi qualche minuto davanti alla scritta apparsa giorni fa sui muri di Atene: “Non salvateci più!”, e meditare sul terribile monito, che suggella un rigetto diffuso e al tempo stesso uno scacco dell’Europa intera. Si fa presto a bollare come populista la rabbia di parte della sinistra, oltre che di certe destre, e a non vedere in essa che arcaismo anti-moderno”.
Barbara Spinelli (http://www.blitzquotidiano.it/frase-del ... i-1437036/), “Se anche Keynes è un estremista”, La Repubblica, 6 febbraio 2013

Ecco come il sito di Le Monde, il più autorevole quotidiano francese comunicava la notizia con un pezzullo che, se non altro, avrebbe potuto incuriosire qualcuno:

La Grecia e il Portogallo devono uscire dall’Euro: la teoria di Hans-Werner Sinn

Non ce la fanno più, in Grecia. Non ci riescono e non riusciranno mai a riprendersi. Per questo, l’economista tedesco Hans-Werner Sinn, da sempre contrario agli aiuti, è sempre più convinto che la Grecia e il Portogallo debbano temporaneamente uscire dall’euro, svalutare le proprie monete del 30-40% e diventare così più competitive, ridando ossigeno alle loro economie e all’occupazione. Secondo Sinn, infatti, le politiche di austerità imposte dall’Europa non miglioreranno la situazione in questi Paesi, con il rischio che prima che arrivi la ripresa scoppino guerre civili. Solo se l’Eurozona accettasse l’uscita temporanea di uno stato membro, allora si potrebbe evitare il peggio.

Un’altra risposta alla crisi greca arriva dal capo divisione “business treasury, global banking & markets” del Royal Bank of Scotland, Moorald Choudhry, che ritiene necessaria la totale cancellazione del debito ellenico.

In Usa sono venuti a saperlo leggendo il Huffington Post on line, ripreso anche dal Wall Street Journal e dal canale televisivo Bloomberg che ha fatto un servizio sulla situazione greca. Da noi niente.

Ecco l’articolo apparso sul media statunitense, tradotto in italiano:

Grecia: Quanto tempo ancora per la Giunta?

una piccola panoramica di cosa succede in Grecia, solo temporanemanete fuori dai riflettori...

di Bill Frezza, HUFF POST – Si dice spesso che per avere un assaggio del nostro futuro dovremmo studiare le lezioni del passato. Oppure possiamo osservare il destino di coloro che camminano a pochi passi davanti a noi, nella strada che sembriamo destinati a compiere. Prendete la Grecia…

Gli sfortunati Greci sono riusciti a tenersi fuori dalle prime pagine dei giornali per un paio di mesi, ma la pentola in ebollizione della politica greca non ha smesso di bollire. Miseria diffusa e disperazione alimentano l’illegalità e la violenza. La sensazione che il paese sta cadendo a pezzi sta portando i partiti politici estremisti, sia di sinistra che di destra, a vomitare una retorica apocalittica e a riempire inesorabilmente il vuoto lasciato dal centro, screditato e al collasso.

Leggete le storie di tutti i giorni che compaiono sulla stampa greca (che si potrebbero trovare solo sepolte nelle ultime pagine dei giornali americani) e senza dubbio vi chiederete: “Fino a quando questa gente fiera sopporterà un tale degrado?”

CRISI DELLA GRECIA – Per combattere il contrabbando e l’esplosione dell’evasione fiscale, il governo greco ha aumentato le tasse sul gasolio per il riscaldamento domestico del 50 per cento. Con sorpresa di nessuno (tranne quelli che credono che le tasse non influenzano il comportamento), le vendite di gasolio per riscaldamento sono crollate del 75 per cento: otto greci su 10 sono passati alle stufe a legna. Questo ha fatto esplodere un buco di 400 milioni di euro sulle previsioni del gettito dell’imposta.

E da dove stanno prendendo tutto questo legno i Greci?
Stanno tagliando le foreste. Gli ambientalisti sono furiosi, mentre intere colline vengono spogliate. E’ stato anche riferito di un antico e venerato albero d’ulivo, sotto le cui fronde Platone insegnava ai suoi studenti, scomparso una notte per essere bruciato in qualche camino greco.

E dove è che va tutto quel fumo? Nell’aria vicino a Atene, che è diventata così carica di fuliggine e di smog che le autorità sono in allarme per il rischio di una crisi di sanità pubblica. La soluzione proposta? Il governo sta promuovendo l’uso di moderne, ecocompatibili stufe a legna!

Gli scioperi sono all’ordine del giorno, cosa che non dovrebbe essere sorprendente, dato che molti scioperanti non vengono pagati nemmeno quando si presentano al lavoro. La disoccupazione ha superato il 26 per cento, mentre la Grecia fa a gara con la Spagna per l’onore di essere al top del disastro economico europeo. La disoccupazione giovanile ha superato un incredibile 55 per cento. I capifamiglia anziani e di mezza età non vedono speranza per il futuro, e i suicidi sono schizzati alle stelle. Il club del baratto sta sostituendo la moneta, come i Greci riscoprono il vero significato del denaro. E mentre il mercato nero sta facendo un lavoro ammirevole per prevenire la fame, le conseguenze sulle entrate fiscali sono così disastrose che il governo sta considerando di vietare le operazioni in contanti superiori a 500 euro, per costringere i cittadini a utilizzare carte di credito o altri metodi di pagamento tracciabili.

Una serie di piccoli attentati e attacchi incendiari hanno scosso Atene. Bande di teppisti armati di bastone hanno preso di mira gli immigrati e le minoranze con pestaggi in corsa. Hanno sparato attraverso le finestre dei politici caduti in disgrazia. Un gruppo di guerriglia urbana il cui nome si può tradurre come “Circolo dei Fuorilegge/ Nucleo della minoranza militante fuorilegge”, rivendica attentati contro giornalisti colpevoli di difendere la politica del governo. Raramente ci sono degli arresti per questi reati.

Quanto tempo passerà prima che a qualcuno venga l’idea intelligente di mettere in scena un incendio del Reichstag?

Studiate il carattere greco e vi troverete un intreccio inesplicabile di contrasti. Da un lato, si rappresenta la caricatura di gente pigra, scansafatiche, evasori fiscali che sorseggiano ouzo con gli amici nella taverna, pagati per un lavoro del governo trovato dallo zio. D’altra parte, il greco ha uno spirito combattivo così feroce che anche Hitler lodò l’abilità marziale dei Greci: “Per amore della verità storica devo testimoniare che i greci, tra tutti gli avversari che ci hanno affrontato, hanno combattuto con grande audacia e disprezzo della morte.”

Chiunque ritiene che la situazione ormai fuori controllo della Grecia si concluderà in pace sta sognando. Non vi è alcun piano credibile per una ripresa economica. Il PIL greco sta implodendo. Le multinazionali stanno levando le tende, a volte vendendo le loro operazioni greche a un euro solo per uscirne. Nessun investitore straniero sano di mente metterebbe i soldi in un nuovo business lì, e gli imprenditori locali che cercano di farlo, di solito restano strangolati in un groviglio di burocrazia che nessuna mazzetta può districare. L’industria del turismo è ancora appesa a un filo, ma quando scioperi e violenze oltrepasseranno la soglia di fastidio e le prime notizie di vittime straniere arriveranno ai titoli dei giornali, i turisti internazionali rapidamente andranno altrove.

E così la pentola a pressione bolle e l’orologio fa tic tac.

Articolo originale: Greece: How Long Until Junta? (http://www.huffingtonpost.com/bill-frez ... 42993.html)

Ecco un articolo apparso in Italia, in rete, che non ha avuto alcuna eco né diffusione.

Allarme bilancio per la Grecia in recessione

di: Andrea Perrone (http://www.rinascita.eu/index.php?actio ... one&dove=f) a.perrone@rinascita.eu

È sempre critica la situazione economica della Grecia per l’aggravarsi dei conti pubblici, mentre proseguono le manifestazioni di tutte le categorie per opporsi alle manovre lacrime e sangue decise dal governo ellenico e imposte dalla troika dell’usura internazionale (Ue-Bce-Fmi).
L’allarme sui conti del Paese è partito direttamente dal ministero delle Finanze greco che ha rivelato una decisa diminuzione degli introiti nel mese di gennaio. Secondo informazioni infatti dello stesso dicastero, le entrate si sono ridotte del 7% rispetto all’obiettivo fissato e del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’ammanco, secondo le fonti, ha raggiunto quota 305 milioni di euro ed è dovuto soprattutto alla diminuzione delle entrate dell’Iva, ridottesi del 15% per effetto del calo del giro degli affari e del consumo del gasolio da riscaldamento. Un segnale molto chiaro del livello raggiunto dalla crisi economica frutto dell’austerità e della conseguente recessione che strozza famiglie e imprese elleniche. A questo si aggiunge la difficile situazione sociale che rappresenta una vera e propria polveriera a causa della disoccupazione record in aumento crescente, pari al 26,8%, mentre quella giovanile tocca addirittura il 56,6%.
Nel Paese intanto proseguono senza sosta le proteste di moltissime categorie, fra cui quelle degli agricoltori e dei portuali. Tensioni e parapiglia alle manifestazioni degli agricoltori. Migliaia di persone si sono messe in coda, davanti a una sede ministeriale ad Atene, per approfittare della distribuzione gratuita di cibo voluta dagli stessi agricoltori decisi a protestare contro gli alti costi di produzione. A questo scopo i coltivatori hanno chiamato a raccolta pensionati, indigenti e disoccupati per riempire i loro sacchetti di frutta e verdura, e in questo modo condannando la politica di austerità e recessione voluta dal governo del primo ministro conservatore Antonis Samaras. E se gli agricoltori non intendono cedere anche i portuali sono sul piede di guerra, pronti a tutto. Dopo giorni di sciopero, per tutta risposta però il governo ha inviato le forze del’ordine in tenuta antisommossa sui moli del porto del Pireo. I contadini delle isole dal canto loro hanno dato l’assalto ai traghetti per obbligarli a levare le ancore e non far marcire i prodotti raccolti dalle loro terre. Nel frattempo mentre gli agricoltori protestavano anche i marittimi facevano sentire la loro voce, con uno sciopero generale attraverso il quale chiedevano gli arretrati e si opponevano con decisione alla riforma del settore, che li potrebbe danneggiare irrimediabilmente. A impugnare la bandiera della protesta nei porti del Pireo sono ormai da alcuni giorni con una serrata senza sosta proprio i marittimi ellenici. Le loro richieste si fondano sul pagamento immediato degli stipendi arretrati, visto che molti armatori approfittano della crisi che attanaglia il Paese per rallentare il pagamento del loro compenso mensile, e, soprattutto, per la decisa opposizione alla riforma avviata dal governo che prevede la liberalizzazione del settore, tanto più che la flotta della capitale ellenica rappresenta la prima industria del Paese in grado di generare ben il 16% del Prodotto interno lordo.

Ma le misure di austerità e di stampo iperliberista rischiano di far chiudere molti istituti come il Pammakaristos, che ospita ben 130 tra bambini e adulti affetti da disabilità mentale. Il taglio del 62% dei fondi pone un grande punto interrogativo sul loro futuro e su quello delle loro famiglie che non sono in grado di accudirli a tempo pieno, 24 ore su 24. a questa già difficile situazione si aggiunge il mancato pagamento degli stipendi e una riduzione degli stessi per i 50 impiegati che si prendono cura dei piccini, molti dei quali soffrono di una grave sindrome, l’autismo, che provoca alterazioni nella comunicazione e nei rapporti sociali. Difficile risulta essere anche la situazione economica di questi lavoratori che non ricevono uno stipendio da cinque mesi. In più la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare a causa dell’offerta da parte delle istituzioni di 11 euro al giorno a disposizione dell’Istituto per ogni assistito. Cifra questa assolutamente bassa per coprire le spese di pasti, personale medico e scolastico. Per quanto sta accadendo in Grecia e altrove nell’Eurozona bisogna come sempre ringraziare i tecnocrati di Bruxelles e i banksters dell’usura internazionale che stanno facendo di tutto per arricchirsi a piene mani dalla crisi da loro innescata.

Consiglio a tutti di leggere un lunghissimo, esaustivo articolo del Prof. Eric Toussaint, docente di Scienze Politiche all’Università di Liegi e ordinario di Storia moderna e contemporanea presso l’università di Sorbona a Parigi, nonché Presidente del Comitato per l’Annullamento del Debito del Terzo Mondo e membro del CAIC (Commissione presidenziale di controllo integrale del credito pubblico) in Francia.
(lo trovate qui: Link: http://www.investireoggi.it/economia/la ... z2KJqp1U6c “Grecia-Germania: chi deve a chi? Creditori protetti, popolo greco sacrificato” di Eric Toussaint).

E’ un intervento molto lungo e tecnico ma ritengo che sia utile per chiunque abbia la curiosità, la pazienza, il tempo, l’energia e la passione civica europea di voler capire che cosa è accaduto in Grecia e che cosa sta accadendo. Questo intervento, il professore lo ha pubblicato sul suo sito in data 16 novembre 2012, alla vigilia del default greco, inviandolo anche alla BCE e al Consiglio d’Europa.. Ma all’ultimo momento (naturalmente senza che nessuno di noi sapesse nulla) hanno deciso di “salvare” la Grecia, lo scorso dicembre, ovverossia hanno dato altri 16 miliardi di euro d’aiuto che hanno portato il totale debito a 350 miliardi di euro, superiore del 152% al pil greco, il che vuol dire che “tecnicamente” non potranno mai pagare nulla. Di quei 16 miliardi avuti, 15 sono stati versati immediatamente per pagare gli interessi consolidati sul debito pregresso, consentendo in tal modo alle banche tedesche, francesi e italiane di poter presentare dei bilanci in attivo.

Ecco che cosa si sono inventati, detto in massima sintesi:

le banche europee sono al collasso, tutte; la Grecia e il Portogallo sono diventate fondamentali per organizzare un giro di fatture contabili da accreditare al sistema bancario europeo; si comportano nel seguente modo: la BCE presta 10-20 miliardi alla Grecia all’interesse ufficiale dell’1%, sostenendo che così si riprende; il governo si prende la sua bella tangente e ringrazia; il giorno dopo fa un bonifico e usa quei soldi per pagare gli interessi alle banche private europee che è calcolato in un originale 9% al quale va aggiunto il successivo 12% per il ritardo e poi aumentato di altri interessi per via di un meccanismo matematico-finanziario che si chiama “anatocismo” che significa il calcolo del debito di interesse sull’interesse non pagato in modo tale da raggiungere una cifra vertiginosa perché gli interessi si sommano in progressione geometrica. In tal modo, le banche europee possono mostrare bilanci in profitto relativi a soldi che NON hanno avuto dalla BCE e che vengono iscritte in bilancio come se fossero guadagni di esercizio. La BCE applaude e dice: “ma voi banche siete solidissime, allora vi presto dei soldi perché avete i conti a posto”. Se la Grecia e il Portogallo dichiarano di non pagare più, le banche europee di ogni singolo paese sono costrette a vedersela con i propri debiti VERI, quelli non immessi in bilancio. Quindi loro (compresi noi italiani) devono a tutti i costi mantenere in vita il sistema bancario greco-portoghese, per evitare che falliscano MPS, Unicredit, Societè General, Dredsner Bank, Santander, ecc.

E la Grecia e il Portogallo affondano senza nessuna speranza MAI di potersi riprendere. Le persone, le esistenze degli esseri umani coinvolti in questo giochetto non contano, non vengono prese in considerazione.

Noi italiani le abbiamo sulla nostra coscienza, è inutile girarci intorno.

Noi italiani, come nazione e come stato, stiamo affamando, affondando e distruggendo due paesi, la loro popolazione, con l’unico obiettivo di nascondere i nostri debiti, pensando di poterla far franca, senza capire che si tratta soltanto di questione di tempo.

Il che, oltre a essere stupido e criminale, è infantile e perdente.

E’ come pagare uno strozzino indebitandosi con un altro strozzino.

Io non voglio avere sulla coscienza le vite di milioni di greci e portoghesi per consentire ai miei concittadini di guardare il festival di Sanremo così ricco e pieno di allegri e costosissimi cotillons..

Trovo, tra l’altro, ignobile l’attività di censura imposta dall’Unione Europea su ciò che sta accadendo in Grecia, perché a Bruxelles sono terrorizzati all’idea che possa scattare un fenomeno di emulazione.

Così come trovo davvero surreale che si parli di budget dell’Europa senza far menzione del fatto che un paese membro dell’euro è collassato e sono alla vigilia di una esplosione di violenza sociale che non sono più in grado di poter contenere.

Neppure il minimo accenno.

Che cosa c’è da fare, dunque?

Sapere e avere il coraggio di informarsi.

Capire che i partiti attualmente candidati (PD PDL Udc Lega Nord Monti lista civica) sono intercambiabili e complici di questo meccanismo. Lo hanno fatto in Grecia, lo stanno facendo in Portogallo, lo faranno anche da noi e in Spagna.

Votare per loro, vuol dire contribuire ad aumentare le possibilità che si realizzi il loro piano.

L’immagine che vedete in bacheca è relativa a una pietra miliare della nostra civiltà: è un antico teatro greco dove è nata e si è sviluppata la tragedia greca.

Ci dormono oggi i senzatetto il cui numero è in gigantesco aumento.

I turisti non ci vanno più perché il ministero lo ha chiuso al pubblico trasformandolo in un dormitorio pubblico del disagio collettivo.

La trovo una immagine agghiacciante.

Questa è l’immagine che l’Europa esporta nel mondo.

Non si può rimanere indifferenti dinanzi a tutto ciò.

E a chi chiede: “ma io che cosa posso fare?” non posso che rispondere: “puoi molto, puoi moltissimo: puoi non votarli più”.

Perché se i loro suffragi crollano e il sostegno elettorale del popolo italiano verrà loro meno, allora, saranno inevitabilmente costretti a rifare i conti, rivedere le loro posizioni, cambiare rotta.

E così, nel nostro piccolo, avremmo dato un contributo anche ai greci e ai portoghesi.

Si tratta di coniugare intelligenza a solidarietà attiva.

Questo vuol dire essere davvero europei.

A questo serve la Cultura: a ricordarci come si fa sentirsi semplicemente Umani.

Sergio Di Cori Modigliani
Fonte: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/
Link: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot ... ia-il.html
10.02.2013


http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=11461


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12/02/2013, 21:13 
Cita:
Wolframio ha scritto:

domenica 10 febbraio 2013

George Soros: L'euro è “destinato a distruggere l'Unione europea”
In un'accorata intervista Georges Soros esprime la sua preoccupazione sull'euro, che sta distruggendo il modello sociale europeo e le idee su cui l'Unione europea era stata costruita

Immagine



In un’intervista nel programma televisivo olandese Nieuwsuur (circa 28 minuti), l’importante investitore George Soros a proposito della crisi dell’euro ha dichiarato: “Sono terribilmente preoccupato per l’euro, che è potenzialmente in grado di distruggere l’Unione europea. C’è un rischio reale che la soluzione al problema finanziario crei un problema politico realmente profondo.”

Alla domanda su quale tipo di cambiamento sia necessario, ha risposto:

“La Germania ha bisogno di realizzare che la politica che impone all’eurozona – il programma di austerità – è controproducente e non può avere successo. Nel momento in cui il Sud viene spinto – inconsapevolmente, non con cattive intenzioni, ma l’effetto è che essi vengono spinti in una depressione di lunga durata e questo è ciò che sta accadendo in Europa.

E può durare più di un decennio, in realtà potrebbe diventare permanente, fino a quando la sofferenza diventerà così grande che alla fine ci potrà essere una ribellione, un rifiuto della UE, che poi porterebbe alla distruzione dell’Unione europea, un prezzo terribilmente pesante per preservare l’euro, che si suppone sia solo uno strumento della UE. ”

Alla domanda se l’euro sopravviverà, ha risposto:

“Potrebbe durare molto tempo, come l’Unione Sovietica, un assetto istituzionale molto negativo che è durato per 70 anni. Tuttavia, credo che alla fine sarà destinato a far crollare l’Unione europea. Il tempo che ci vorrà, e può richiedere generazioni, sarà tempo perso in termini di libertà politica e di prosperità economica. Il risultato per me sarà una terribile tragedia per l’UE. E sta accadendo alla società aperta più sviluppata del mondo. Per me è una tragedia terribile. Non ci sono dei colpevoli, perché io non credo che la Germania stia agendo con cattive intenzioni, ma tutto sta accadendo sulla base di una mancanza di comprensione di problemi molto complessi. ”

Roba forte …

http://www.investireoggi.it/economia/ge ... z2KUhjHpkh


George Soros non crede più nell'Europa
e riduce quasi tutte le sue esposizioni legate all'euro


Il finanziere ha già ridotto drasticamente tutte le esposizioni legate all'euro. Le regole dell'Eurozona hanno fatto sprofondare “i paesi sud-europei (dunque anche l'Italia), contro la loro volontà, in una lunga depressione”.

http://www.ecplanet.com/node/3742



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14/02/2013, 12:54 
La Germania che trucca i conti, l'Italia che potrebbe risparmiare l'80% degli interessi sul debito, e qualche verità sui PIIGS. Ovvero: il ritorno di Piero Cambi.

di Debora Billi - Crisis.

Sono sicura che molti lettori saranno contentissimi di ritrovare l'altro fondatore di questo blog, ovvero Pietro Cambi. Che mi ha inviato un interessante papello dei suoi, in cui si abbandona ai famosi conti della lavandaia e scopre degli altarini niente male su Germania, debito italiano e PIIGS. Pubblico qui la sua intro, e in calce il PDF del papello: come sapete, Pietro Cambi è spesso troppo "dettagliato" per entrare in un umile post. Naturalmente, siccome io non capisco nulla di tutto ciò, qualunque sfondone, imprecisione, o errore è imputabile esclusivamente all'ing.Cambi. In poche parole: a lui gli oneri, a lui gli onori. Buona lettura.




Chi sono davvero i PIIGS in Europa?

di Pietro Cambi

Un saluto a tutti.
Il presente lavoro verte su un paio di affermazioni, egualmente clamorose.
Qualora risultassero sufficientemente (e questo lo potrete giudicare da soli, SE avrete la pazienza di leggervi l'intero papello in pdf) e soprattutto autorevolmente provate, dovrebbero diventare il tema al centro di TUTTI i dibattiti pubblici e privati, visto che dalla verità di quanto affermo dipende, nientemeno, il destino stesso del nostro Paese.

Prima bomba:
Lo Stato Italiano poteva,avrebbe potuto, potrebbe (e può!) risparmiare circa l'80% del costo degli interessi che attualmente paga sui propri titoli pubblici o almeno, per stare conservativi, tagliare dell'80% lo spread.
Lo avrebbe potuto fare SE non avesse liberalizzato, negli ultimi venti anni il suo sistema bancario, con i bei risultati che abbiamo visto. Lo potrebbe ancora fare SE tornasse sui suoi piedi a somiglianza dei suoi vicini nordici.

Seconda bomba:
In Europa c'e' un paese che, con una quasi totale certezza, trucca i conti peggio della tanto vituperata Grecia ed ha probabilmente nascosto dal 20 ad oltre il 60% del proprio debito pubblico.
Questo paese non è Cipro. Non è Malta. Non è l'Estonia. Non è nessuno dei paesi PIIGS. E', in fondo ce lo saremmo dovuto aspettare, la Germania.
Volete sapere come è possibile e soprattutto SE è vero? Se è vero che milioni di persone in Italia e decine di milioni in tutta Europa hanno affrontato la peggiore recessione per mettere i propri conti in ordine mentre il loro censore non solo li ha piu' in disordine di loro ma fa anche carte false? Leggetevi il papello in pdf linkato qui sotto. Non credo che, in questo caso, la mia prolissità sia vana. Buona lettura.

---Chi sono davvero i PIIGS in Europa? Scarica il PDF---



Salve a tutti, rieccomi qua!
Se vi chiedevate dove fossi finito, cosa stessi facendo e dove come e perché lo stessi facendo… smettete di chiedervelo.
E’ stato un anno intenso, direi, con MOLTI progetti cominciati, qualcuno portato a buon fine, qualcuno ancora in corso d’opera... Ma naturalmente, non sono qui per raccontarvi queste varie bazzecole, per cui ci sarà tempo.
Voglio parlarvi, semplicemente, di una notizia clamorosa. Anzi: di DUE notizie clamorose, peraltro assai connesse. Sono due bombe assolute, che dovrebbero conquistare il posto centrale di TUTTI i dibattiti politici e non, pubblici e privati, sotto la doccia e dall'ortolano, da Vespa e dal confessore...vabbé ci siamo capiti.


Prima bomba:
Lo Stato Italiano poteva,avrebbe potuto, potrebbe (E PUO’!!!) risparmiare circa l’80% del costo degli interessi che attualmente paga sui propri titoli pubblici o almeno, per stare conservativi, tagliare dell’80% lo spread.

VOI, lettori informati, sapete BENISSIMO ( vero?) che questo a regime significherebbe risparmiare circa 70 MILIARDI DI EURO ALL’ANNO, ovvero significherebbe essere in grado di portare in ATTIVO il bilancio dello stato, rispettare il fiscal compact, poterci permettere di dare lezioni di corretta gestione dei bilanci statali al mondo intero, recuperare DI SLANCIO la tripla AAA+ con bacio accademico ed anzi vedersi assegnati per la prima volta nella storia la quadrupla AAAA... Vabbe’.

Toglietegli il fiasco, a Cassandro, che ci diventa ottimista e gli fa male, direte.
Invece no.
Tutto nasce da una idea, di quelle primitive, che credo vengano a tutti, PERFINO agli economisti, ogni tanto.

L’ideona (?): Ma SE la Banca d’Italia ha come soci SOLO istituti privati, pur essendo un ente di diritto pubblico, non potrebbe COME OGNI Istituto privato della CEE ( tutte le banche Principali, in pratica, nessuna esclusa) approvvigionarsi presso la BCE di liquidità ad un tasso privilegiato (come TUTTI gli istituti bancari europei) dello 0,75% e cosi comprare i TITOLI DI STATO ITALIANI immessi sul mercato? Cosi spengerebbe immediatamente la febbre da spread (basterebbe poter comprare qualche percento ad ogni asta, forse meno del 10%).

Bellino no?

All’atto pratico , gli interessi sui bot, btp et compagnia, lo Stato li pagherebbe a se stesso (sarebbe debitore di una banca di cui e' il proprietario) quindi tornerebbero allo Stato, o, COSA EQUIVALENTE, andrebbero a ricostituire le riserve della banca stessa, che cosi potrebbe meglio adempiere alle proprie funzioni e, alla fine, fare da se, comprare i titoli Btp et alia, senza chiedere soldi alla BCE (una volta messi in saccoccia sufficienti interessi). In pratica si recupererebbe la famosa sovranità monetaria, che permetteva alla banca d'Italia di stampare, ove necessario lire per acquistare i titoli di Stato rimasti invenduti e cosi tenere bassi i tassi. Il prezzo da pagare sarebbe modesto: lo 0,75% per approvigionarsi di euro presso la BCE.

Eh, si sarebbe bello, ma SE NON LO FANNO....ci sarà il trucco!!

Infatti. Come dicevo, anche gli economisti ci pensano a queste cose qui e QUINDI anche gli euroburocrati. E quindi ecco il “famigerato“ art.123 TFUE (ex articolo 101 del TCE) dell’apposito regolamento CE che regolamenta PROPRIO queste cose:

1. Sono vietati la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia, da parte della Banca centrale europea o da parte delle banche centrali degli Stati membri (in appresso denominate «banche centrali nazionali»), a istituzioni, organi od organismi dell'Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di diritto pubblico o a imprese pubbliche degli Stati membri, così come l'acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della Banca centrale europea o delle banche centrali nazionali.
2. Le disposizioni del paragrafo 1 non si applicano agli enti creditizi di proprietà pubblica che, nel contesto dell'offerta di liquidità da parte delle banche centrali, devono ricevere dalle banche centrali nazionali e dalla Banca centrale europea lo stesso trattamento degli enti creditizi privati."
Avete capito?

Bankitalia NON può accedere al giochino.
Ok, avevo scherzato, ci tocca un lacrime&sangue in salsa acida greca per i prossimi 5 anni (Merkel dixit).
Eh, beh... NO!!! Proprio quell’articolo 123 TFUE ci rivela, invece, in un modo talmente chiaro da essere addirittura imbarazzante ( per noi italici abituati ai rimandi tra cinque leggi, dodici decreti, due regolamenti e quattordici emendamenti) CHE SI PUO’ FARE !!!!!


Ripeto:

SI-PUO- FARE!!! Come, dove, quando, perché?

Dice dunque il famigerato articolo che le banche centrali non possono.
Vero, giusto.


Ma un fantomatico “ENTE CREDITIZIO DI PROPRIETA’ PUBBLICA" si. A questo punto l’IDEONA si può esplicitare in questo modo.
Poniamo che lo Stato italiano abbia un CLAMOROSO credito con una PRIMARIA banca Italiana, che con PALMARE evidenza a meno di non fare vere e proprie carte false, non è in grado, nel modo piu’ assoluto, di onorare.
PONIAMO che lo Stato italiano non voglia che questa PRIMARIA banca italiana finisca gambe all’aria, sia perché è la più antica del paese sia perché nel vortice si tirerebbe dietro una intera città e forse una intera Regione, sia perché, scoperchiando il verminaio e l'intreccio di conti offshore, decine e decine di amministratori, della cosa pubblica e di quella privata cadrebbero dalle rispettive poltrone, ivi compreso un paio di ministri... insomma ci siamo capiti.
Poniamo che, anziché fare carte false o portare i libri in tribunale, si trovi un accordo per il quale lo Stato diventa l’azionista di maggioranza della banca, in cambio dell’annullamento del credito vantato.

BENE, a questo punto, PROPRIO per quello che dice l’articolo 123 TFUE, QUESTO istituto, può accedere ai prestiti agevolati della BCE COME TUTTI GLI ALTRI. Una cosa, che fra l'altro, questo FANTOMATICO (uh uh uh) Istituto ha già fatto.

Per oltre 30 MILIARDI di euro.
Operativamente, in cambio dei richiesti miliardi di euro allo 0,75%, l’istituto dovrà porre a pegno presso la BCE i titoli di stato che avrà acquistato.


Non è un grave problema.


Fino a che lo Stato italiano paga e l'Istituto non collassa sotto i propri debiti pregressi ( una buona parte con lo Stato stesso, che quindi provvede ad annullarli in cambio del vantaggio conseguito) quel che conta non è dove stanno i titoli ma il rendimento NETTO che danno. Nel caso di specie, oltre un miliardo e mezzo all'anno, differenza tra gli interessi che pagano i BTP e il costo del denaro acquistato presso la BCE . Sono utili imponenti. OVVIAMENTE, dai NOTEVOLI utili che ricaverà, detto istituto dovrà detrarre i costi di struttura etc etc etc.


MA, ponendo che venga creata una divisione gestionale ad hoc MOLTO leggera, questi costi potranno essere posti quasi pari a zero.

Gli UTILI, potranno (ed ovviamente, dato l’azionista di maggioranza, DOVRANNO) essere girati, per la loro QUASI totalità, agli azionisti. Ovvero, in ultima analisi, allo Stato.

Capite? Lo stato pagherà gli utili sui propri BTP A SE STESSO. una partita di giro a somma (quasi) zero. Detratti i costi del denaro e quelli di struttura, è proprio quello che avevo teorizzato io.

Semplicemente acquisendo UNA BANCA, (che peraltro ha praticamente già pagato più che ampiamente) lo Stato potrebbe tagliare dell' 80% gli interessi reali che paga sulle sue obbligazioni.


Direte voi: vabbe’ ma è IMPOSSIBILE che una SOLA banca possa accedere a tutto il credito necessario (ad esempio 200 o 300 miliardi di euro all’anno) per acquistare i titoli di stato emessi in un dato anno.


Giusto, ma innanzitutto chi dice che dovremo fermarci ad UNA banca?
Inoltre, potrete verificare da voi che basterebbe MOLTO ma MOLTO meno, per annullare, o quasi, il famoso spread.


Anche nei casi peggiori, le aste di titoli che hanno visto lo spread decollare verticalmente, hanno visto un invenduto di pochi punti percentuali rispetto al totale dei titoli offerti. In pratica, anche solo la certezza che i titoli sarebbero acquistati da uno (o piu’!!) istituti privati, (ma a capitale di maggioranza pubblico) farebbe crollare il dannato moloch Spread. A che livelli?
Piu’ o meno quelli da cui è partito, due anni fa, meno del 2%.

Insomma, il famoso taglio dell'80% dello spread rispetto ai momenti peggiori.
Direte, voi: MAGARI hai ragione ma SE hai ragione PERCHE’ non ci ha pensato nessuno?
Avete ragione, domanda più che lecita. Infatti L’HANNO GIA’ FATTO!!!!

L'hanno già fatto: lo Stato ha il controllo di un istituto di Credito che funge da calmiere per le aste dei titoli di Stato e come compratore di ultima istanza.

Ovviamente NON in Italia, altrimenti non staremmo qui a ragionare.
Innanzitutto riflettete su una cosa:cChe fosse cosi, che QUESTA POSSIBILITA' fosse stata considerata dai regolamenti europei, era ovvio. ALTRIMENTI quel paragrafino, sui divieti di acquisto diretto di obbligazioni da parte della BCE o il finanziamento diretto delle banche centrali che "non si applicano agli enti creditizi di proprietà pubblica che, nel contesto dell'offerta di liquidità da parte delle banche centrali, devono ricevere dalle banche centrali nazionali e dalla Banca centrale europea lo stesso trattamento degli enti creditizi privati."
NON sarebbe stato aggiunto.
E’ stato aggiunto, con tutta evidenza per difendere interessi DIRETTI di qualcuno che aveva il potere di orientare gli estensori di quelle regole.


A questo punto, avete già capito di chi si tratta, è lo Stato di riferimento europeo, incubo di ogni PIIGS che si rispetti, ma volete la prova.

In Francia, in Olanda, in Polonia, A Cipro e...uh guarda, anche in Germania.


Anzi: In Germania (vedi QUI) OLTRE LA META' DEL SISTEMA BANCARIO, è in mani pubbliche.

Per dirne una: la Commerz Bank, secondo istituto tedesco, ha lo Stato tedesco come azionista di maggioranza.


Intanto una prima, elementare, considerazione.
Siccome, tramite le proprie banche investe ( e massicciamente!!) nei nostri BTP e compagnia, LO STATO TEDESCO, come azionista di maggioranza, lucra sulle nostre sfighe e sul nostro spread. Gli basta NON comprare i nostri Bond ed ecco che lo spread si innalza. in poche parole esercita un controllo DIRETTO IMPRESSIONANTE sulla nostra politica INTERNA.
E questa, mi pare, sarebbe abbastanza grossa e degna di questo Blog e della sua tradizione.

Ma, non è ANCORA finita!!
Sempre lo stesso Stato tedesco ha DIMOSTRATO che quel che dico si può fare. Di piu’: lo ha fatto e lo sta facendo e lo sta facendo PER CENTINAIA DI MILIARDI.

Insomma: è l’azionista di maggioranza di centinaia di istituti bancari di diritto privato ma a capitale quasi totalmente pubblico, che accedono alla BCE allo 0,75% e COMPRA MASSICCIAMENTE titoli tedeschi, cosi tenendo giu’ i tassi di interesse.

Non ci credete ancora?
Bene, allora date una occhiata a cosa fa la Kreditanstalt fuer Wiederaufbau (KfW), che oggi si chiama KfW Bankengruppe.

E' un istituto nato nel dopoguerra per gestire i fondi del Piano Marshall. Un analogo tedesco della nostra Cassa deposito e prestiti. E'posseduta all'80% dalla Repubblica Federale tedesca e al 20% dai Lander.


In Pratica: è al 100% PUBBLICA. Come altre CENTINAIA di banche tedesche, con la scusa del project financing, finanzia UN SACCO di enti di iniziative e di attività varie, pubbliche e private, al posto dello Stato con la scusa del project financing tenendo su a forza l'economia del paese. Sono Istituti di diritto PRIVATO e PERTANTO questi finanziamenti NON vanno ad aumentare il debito pubblico tedesco.


Come si approvigiona di euro? Comprando decine di miliardi di euro di Bund con gli euro presi in prestito dalla BCE allo 0,75% e, ovviamente con gli interessi sui prestiti a privati. Per approvvigionarsi sul mercato per finanziare queste attività ha emesso nel tempo una quantità ENORME di obbligazioni. Insomma: ha fatto debiti.
PER 430 MILIARDI DI EURO.

Al contrario della nostra analoga Cassa depositi e prestiti, le cui passività (obbligazioni distribuite tramite gli uffici postali etc etc) contribuiscono al cumulo del debito pubblico italiano per quasi il 20% del nostro PIL, le passività del KFW, pari, ripeto, a circa 430 MILIARDI DI EURO, il 17 PER CENTO DEL PIL TEDESCO, NON sono state contabilizzate nel bilancio statale e NON vanno ad aumentare, come dovrebbero, il debito pubblico tedesco. Il tutto è permesso dall' Esa95. È il manuale contabile che detta le regole per il calcolo dei debiti pubblici dei paesi CEE. Tale manuale esclude dal computo, le società pubbliche che si finanziano con pubbliche garanzie ma che coprono il 50,1% dei propri costi con ricavi di mercato e non con versamenti pubblici, tasse e contributi.

Ovvero : fino a che un eventuale deficit o comunque i costi di funzionamento sono coperti ALMENO per il 50,1% dai ricavi, il deficit e le altre passività dell'istituto NON VENGONO COMPUTATI nel bilancio dello stato. Come ha scritto Il Corriere della Sera, " la serietà di un tale principio è paragonabile alla considerazione del rischio di controparte negli Ias-Ifrs, i principi contabili che hanno favorito il crac Lehman".


In poche parole, con un trucco meramente contabile, che in casi analoghi oltreoceano ha portato a condanne per bancarotta fraudolenta, la Germania ha cancellato o, se preferite, "occultato" oltre il 17% del suo debito pubblico.

Avete capito bene?
Eliminato questo trucco contabile IL DEBITO PUBBLICO TEDESCO FAREBBE UN BALZO DEL 20% DEL PIL IN UN COLPO SOLO. Dall'80% al 97%.

Ed è solo la punta dell'iceberg di un tipo di "contabilità" creativa probabilmente più spudorata di quella che è stata imputata alla famigeratissima e disgraziatissima Grecia, che peraltro aveva truccato i conti di un ben piu' modesto 10%.


Si dirà che è un caso particolare?


Può essere. Comunque, come avete visto, ci sono CENTINAIA di Istituti tedeschi di proprietà pubblica che fanno cose simili.


In effetti i debiti degli istituti tedeschi nei confronti della BCE ammontano a ben 750 miliardi di euro e di questi ALMENO LA META', per meri motivi statistici, sono da riferire a Banche di proprietà pubblica.
C'e' chi si è spinto a dire che in realtà la Germania http:// http://www.wallstreetitalia.com/article ... ra-al-140- il-debito-pil-della-germania.aspx HA IL PIU' ALTO LIVELLO DI INDEBITAMENTO DELL'INTERA CEE!!

Comunque la si veda, qui una conferma autorevole, una cosa è certa. NON è in grado di dare lezioni di stabilità a nessuno e tantomeno di correttezza contabile.


Il bello è che la Germania non è il solo paese che fa questo genere di trucchetti. Anche in Francia, Hollande ( tanto per cambiare) ha appena istituito un ente simile, la BPI, con compiti simili e una quarantina di miliardi di dote.

Alla fine di tutta questa pappardella, ammetterete, c'e' di che restare a bocca aperta. Si può parlare di un vero e proprio giallo.


SI tratta di un omicidio premeditato di economie già inguaiate di loro per fini evidenti: difendere la PROPRIA economia e, soprattutto le proprie indebitatissime banche ai danni dei neobattezzati paesi-PIIGS.


Che ha, direi un colpevole principale, diversi complici e comprimari ed è invece in cerca di un movente chiaro. Il colpevole principale, c'e' poco da dire e da fare è la Germania.


Ma ha avuto complici, ovviamente NON inconsapevoli, nel resto d'Europa. Non si tratta di una questione astratta, filosofica o di semplice informazione: La nostra economia è stata avviata in una spirale recessiva VOLUTAMENTE in nome di una stabilità che in realtà già aveva, ben più dei vicini.

Sull' altare di conti che in realtà erano tra i piu' in ordine d'Europa, in nome dell'abbassamento di un debito che era uno di quelli che era cresciuto meno, abbiamo sacrificato decine di migliaia di aziende, interi comparti industriali, milioni di posti di lavoro, una bella fetta dei risparmi e del reddito delle famiglie, il futuro dei nostri giovani, il sistema educativo, la ricerca e l'innovazione e, non ultime, anche alcune migliaia di vite umane, sotto forma di suicidi, omicidi, morti sul lavoro in turnazioni disumane etc etc etc.


Si tratta, in realtà, del tema più importante in assoluto, in questo scorcio di campagna elettorale, di una denuncia da portare SUBITO in Europa ed ai MASSIMI livelli, con tutto il can can mediatico possibile, dipendendo da essa la sopravvivenza stessa del nostro paese.


Per rimanere a qualcosa di operativo:


PERCHE' Monti&C. NON hanno pensato ad una soluzione del genere?


E perché, SE ci hanno pensato, NON L'hanno ancora attuata, preferendo regalare a babbo morto e sepolto, alcuni miliardi di euro ad un inguaiatissimo istituto dalla storia secolare, in cambio di garanzie esistenti puramente sulla carta, investendoci praticamente tutti ricavi dell'IMU?


Perché , essendone ovviamente, BEN a conoscenza, di questi IMMENSI trucchi contabili, non hanno denunciato la Germania e le sue velleità paneuropee di fronte al mondo?

Si possono fare varie ipotesi, nessuna delle quali particolarmente piacevole per la figura ed il prestigio del nostro piu' che sobrio presidente del Consiglio (la p minuscola, in onore della sobrietà e della austerity necessarie in questi momenti difficili).


Io farò quelle più benigne. E' PROPRIO QUESTO il punto dove il nostro Liber-talibano Presidente del Consiglio voleva arrivare: NON volendo nazionalizzare una banca per meri motivi di contabilità nazionale, perche' cosi facendo si renderebbero troppo evidenti i giochini altrui, si preferisce trovarsi una buona scusa, come ad esempio l'evidente rischio di insolvenza dell'Istituto medesimo per essere COSTRETTI a nazionalizzarlo.


C'e' da dire che tutto questo poteva non succedere SE non avessimo privatizzato, in nome del liberismo trasversale la maggior parte dei nostri istituti bancari e di conseguenza la Banca D'Italia, di cui erano e sono azionisti di maggioranza, circa una quindicina di anni fa.

Per quanto riguarda, invece, la mancata denuncia, credo che non ci siano dubbi, visto che Monti stesso l'ha detto con singolare chiarezza ed atroce ieraticità (vedi QUI) : solo una Crisi TREMENDA, avrebbe permesso di attuare quelle politiche che lui riteneva assolutamente necessario di taglio della spesa pubblica e privatizzazione e liberalizzazione forzosa dell'intera Società. Una volta deciso che la Crisi e le sue devastanti conseguenze erano il prezzo da pagare serenamente per plasmare il paese, Grecia o Italia non importa, secondo ila dottrina della shock economy, il resto è una logica conseguenza.
Se non è un movente, ci si avvicina molto.


Ma in Europa lo sanno?
Certo!!


NOTE

1.: http://www.presseurop.eu/en/content/new ... idden-debt
2.: http://www.zerohedge.com/news/germany-f ... dp-now-140
3.: http://www.mercatornet.com/articles/vie ... y_italians
4.: http://alternativeeconomics.wordpress.c ... dp-at-146/

http://crisis.blogosfere.it/2013/02/ger ... ressi.html.

---------------------------------------------------------------------------------

http://www.megachip.info/tematiche/kill ... ressi.html


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 16/02/2013, 00:08 
[Leggi quest'articolo del WallStreetJournal]
Grazie alla troika e all’aumento delle tasse sul gas utilizzato per il riscaldamento domestico, il prezzo è arrivato ad assomigliare a quello per il trasporto, che ha il prezzo più alto di tutta Europa oltretutto. Parliamo di un abbassamento del consumo dell’80% ( l’associazione dei fornitori di carburanti greci parla di 400 milioni di euro di buco per lo Statoper questo drastico abbassamento di consumi) :
nei condomini basta un numero esiguo di nuclei familiari che non possono permetterlo e click, tutto il palazzo è al freddo.
Insomma, il lusso dei lussi, che oramai in pochissimi si possono permettere.
E così nascono diversi tipi di fenomeni, anche a seconda delle zone della città o del paese.
Il comun denominatore è questo fumo dal sapore acre, che si può facilmente osservare su tutti i cieli di Grecia.

(Nella foto: boschi vicino ad Atene)

Ci si scalda come può: dalle stufe elettriche, visto che comunque l’elettricità costa meno, alle vecchie stufe a legna, con conseguenze a volte drammatiche.
Si brucia di tutto però: si bruciano mobili, materiale edile, oggetti di plastica, si arriva a bruciare le proprie vecchie pantofole e il mix tossico che ne esce fuori e ricopre le città e maledettamente pericoloso.
A sentire un gruppo di scienziati e gli esperti del Centre for Disease Controle and Prevention di Atene, solamente l’uso di regolare legna da ardere al posto del riscaldamento domestico nei centri urbani innalzerebbe l’inquinamento di trenta volte rispetto al normale: ma parliamo, dal dicembre 2010 al dicembre 2012 di un incremento dell’uso di legna per riscaldarsi del 200%, con le conseguenze che possiamo immaginare sui problemi respiratori, sull’aggravarsi delle allergie o dell’asma nei bambini, sui disturbi neurologici e gli apparati riproduttivi.
Un nemico silenzioso, entrato in ogni famiglia.

Ma anche il prezzo della legna da ardere è di molto aumentato, precisamente del 50% in dodici mesi. E così la legna la si va a prendere, accetta alla mano, nei parchi e nei boschi.
Le colline son sempre più spoglie, il fumo acre delle case le avvolge in panorami cambiati incredibilmente in una manciata di mesi: dall’inizio del freddo, in poche settimane ci son state 13.000 tonnellate di alberi tagliati illegalmenti sequestrati.
Non avveniva dagli anni ’40, dall’occupazione nazista.

Quel brav’uomo di Yannis Stournaras, ministro delle finanze, però usa la mano dura e rifiuta qualunque tipo di aiuto ulteriore per le famiglie disagiate, accusando anche che i consumi si son abbassati in questo modo perché le persone hanno fatto scorte di gasolio lo scorso anno.
Le barzellette.
Anche l’incremento dell’uso delle forniture elettriche per scaldarsi sta arrivando ad un punto di non ritorno: gli aumenti dei prezzi che per ora si aggirano al 9% ( i piccoli consumatori sono i più martoriati) arriveranno al 20% a fine 2013.
A passo di carica poi si procede nel togliere la corrente agli insolventi: circa 30.000 famiglie al mese si ritrovano senza elettricità, per un numero che tra poco si aggirerà intorno al mezzo milione.
Non c’è parola alcuna per raccontare tutto ciò.

“Siamo coloro che impastano, eppure non abbiamo pane,
siamo coloro che scavano il carbone, eppure abbiamo freddo.
Siamo coloro che non hanno nulla, e stiamo venendo a prendere il mondo “
Tassos Livaditis (poeta greco, 1922-1988)

http://baruda.net/2013/02/13/grecia-come-ci-


Tratto da: Grecia: come ci si protegge dal freddo? | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... z2L0nJ0ihi


e questa dovrebbe essere l'europa della solidarieta e dei popoli,quella immaginata dai ns padri,purtroppo la realta' attuale e'drammaticamente diversa,e' un europa della diseguaglianza dell'impoverimento,e' un europa solo del grande potere finanziario,prima che sia un ritorno all'eta' feudale,e' necessario uscirne e costruirci la ns indipendenza monetari e politica.......................................[:(!]


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 19/02/2013, 10:36 
ROMA (WSI)- Altro che ripresa dell'economia, come vanno dicendo, quasi pavoneggiandosi, le varie autorità europee, Mario Draghi incluso. E altro, soprattutto, che euro che riflette i fondamentali, tra l'altro a questi livelli così alti, e a fronte di una valuta, il dollaro, che rappresenta una economia, quella americana, che di certo marcia a ritmi più solidi di quella europea.

A dire le cose come stanno, è un alto funzionario del mondo delle banche, ovvero Lars Seier Christensen, co-amministratore delegato della banca danese Saxo Bank, che afferma che "the whole thing is doomed", ovvero che "tutto è spacciato", sottolineando che il recente balzo dell'euro "è illusorio e che la valuta è destinata a fallire, in quanto l'Europa non l'ha sostenuta attraverso una Unione fiscale.

"Venderei ancora di più euro a qualsiasi livello vicino a $1,40", ha detto Christensen, precisando che al momento non ha lanciato nessuna mossa speculativa contro la moneta unica europea.

Per il funzionario, un altro evento possibile è "liberarsi di alcuni paesi che sono rovinati dall'euro, in modo particolare le economie del sud. La gente sta sottovalutando poi in modo drammatico i problemi che la Francia dovrà affrontare. (una volta che tale possibile scenario si verificasse). Quando la Francia entrerà nel pieno della crisi, sarà finita. Neanche la Germania potrà intervenire e probabilmente non lo farà" .

Christensen, da tempo critico nei confronti dell'euro, afferma che la valuta unica è stata "sostenuta in modo notevole non da ragioni economiche, ma da ragioni politiche". La verità è che "in questo momento ci troviamo in una di quelle false soluzioni che portano la gente a pensare che il problema sia contenuto o affrontato, supposizioni niente affatto vere".

Da segnalare, stando a quanto riporta Bloomberg, che l'euro è salito +8,2% negli ultimi sei mesi contro il dollaro, toccando il massimo dallo scorso 14 novembre del 2011 il primo febbraio di quest'anno.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... llire.aspx

certo e' che la situazione europea non e' rosea,ne in un prox futuro sono previsti miglioramenti,se consideriamo pure che anke x l'economia tedesca si ode qualke scricchiolio,le possibilita' che il titanic europa affondi sono in aumento......


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 12044
Iscritto il: 05/02/2012, 12:22
Località: Milano
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 19/02/2013, 11:39 
Visto i precedenti (premio nobel per la pace) non mi meraviglierei se la UE vincesse anche il nobel per l'economia l'anno prossimo... [xx(]



_________________
Nessuno è così schiavo come chi crede falsamente di essere libero. (Goethe)
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 19/02/2013, 12:37 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Visto i precedenti (premio nobel per la pace) non mi meraviglierei se la UE vincesse anche il nobel per l'economia l'anno prossimo... [xx(]


il nobel oramai viene concesso a tutti,in effetti lo vendono a kg,in alternativa al migliore offerente [;)]


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 19/02/2013, 19:47 


...ma la cosa piu' interessante,che riguarda l'italia,negli ultimi 2 minuti [;)]


Ultima modifica di ubatuba il 19/02/2013, 19:50, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 3175 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51 ... 212  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 04/05/2025, 17:29
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org