03/03/2013, 13:17
Atlanticus81 ha scritto:
Ve l'hanno già fatto notare più volte. Dite questo perchè non conoscete come funziona il movimento sul territorio.
La forza arriva comunque dal basso, poichè sono i gruppi di cittadini che decidono cosa fare e come muoversi. Certamente sulla base di un programma e di valori e principi condivisi.
Per tenere insieme tutto questo e garantire sopravvivenza al movimento ritengo necessaria una forma di "patrocinio", il che non significa assolutamente il fatto che Casaleggio e Grillo tengano i fili come burattinai nei confronti dei ragazzi eletti in Parlamento e non, anche se certa stampa e certa disinformazione sta cercando di fare passare questo messaggio.
Ciò che sfugge è che con il M5S cambia totalmente il paradigma. Sono i cittadini a tornare a fare politica, non è più una delega, ma un'azione concreta su principi e valori comuni per portare risultati. Si discuterà di volta in volta e non si schiaccerà il bottone solo perchè il governo espresso dalla maggioranza ha già deciso.
E poi basta, per favore, affermare che fare politica è difficile - fare buona politica è semplicissimo!
E' fare una politica 'sporca' come quella che siamo abituati a vedere che è impossibile per la gente comune. Ed è per questo che è un bene che gli eletti del movimento siano gente comune e competente. Sì, competente, anche se dalla stampa attaccati come ignoranti.
Ritenuti ignoranti perchè non sapevano che dal in Parlamento si entra da dietro??? Bene... Scilipoti forse sapeva meglio da che parte si doveva entrare, tenetevi lui.
03/03/2013, 13:17
Atlanticus81 ha scritto:
Ve l'hanno già fatto notare più volte. Dite questo perchè non conoscete come funziona il movimento sul territorio.
La forza arriva comunque dal basso, poichè sono i gruppi di cittadini che decidono cosa fare e come muoversi. Certamente sulla base di un programma e di valori e principi condivisi.
Per tenere insieme tutto questo e garantire sopravvivenza al movimento ritengo necessaria una forma di "patrocinio", il che non significa assolutamente il fatto che Casaleggio e Grillo tengano i fili come burattinai nei confronti dei ragazzi eletti in Parlamento e non, anche se certa stampa e certa disinformazione sta cercando di fare passare questo messaggio.
Ciò che sfugge è che con il M5S cambia totalmente il paradigma. Sono i cittadini a tornare a fare politica, non è più una delega, ma un'azione concreta su principi e valori comuni per portare risultati. Si discuterà di volta in volta e non si schiaccerà il bottone solo perchè il governo espresso dalla maggioranza ha già deciso.
E poi basta, per favore, affermare che fare politica è difficile - fare buona politica è semplicissimo!
E' fare una politica 'sporca' come quella che siamo abituati a vedere che è impossibile per la gente comune. Ed è per questo che è un bene che gli eletti del movimento siano gente comune e competente. Sì, competente, anche se dalla stampa attaccati come ignoranti.
Ritenuti ignoranti perchè non sapevano che dal in Parlamento si entra da dietro??? Bene... Scilipoti forse sapeva meglio da che parte si doveva entrare, tenetevi lui.
03/03/2013, 13:17
03/03/2013, 13:20
03/03/2013, 13:26
Quoto...Solotecnico ha scritto:
Forse quello che non è ancora ben chiaro è che questa è una vera e propria rivoluzione... pacifica, ma è una rivoluzione al pari di tutte quelle del passato.
Il fatto che non siamo in strada con mitra e bombe non significa che non siamo in piena rivoluzione! Meglio tardi che mai.
Forse la prima vera rivoluzione pacifica su vasta scala della storia.
03/03/2013, 13:40
03/03/2013, 13:52
03/03/2013, 14:05
rmnd ha scritto:
Si però, non è che con questa storia del rinnovamento etico della politica, si possa passar sopra su tutto il resto. La politica tradizionale ha la grave responsabilità di non essere stata capace di rinnovarsi e ripulirsi, ma da qui a giustificare una nuova forma di governo (dittatura del proletariato) che tutto è meno che democratico è davvero bizzarro. Sul resto del programma, vabbè, è questione di gusti,sul come realizzarlo invece resta un mistero dai contorni vaghi , come tutti i misteri..., mentre quel poco che ci è dato conoscere è preoccupante, perché economicamente parlando è un suicidio per il paese. Però queste ovviamente sono scuole di pensiero diverse. Io sono per le idee liberirste e liberali. Cosa che ovviamente l'M5S non può essere.
Quindi agenda programmatica a parte, limitandoci ad osservare il fenomeno m5s e il suo impatto sulla società , è curioso notare che nessuno o pochi dei sostenitori del m5s si sia chiesto perché fino ad oggi, eccetto quella di Grillo non si sia ascoltata altra voce o quella di pochi altri all'interno del movimento. Una strana concezione di democrazia si potrebbe pensare.
È altresì curioso come ai parlamentari m5s non sia stato loro concesso di esprimersi, come sia stato loro ordinato di non votare la fiducia, come non sia stato loro concesso di aver contatti con parlamentari delle altre forze politiche e come sia stato loro ordinato di cambiare capigruppo alle camere ogni tre mesi. So che questo viene giustificato come antidoto alle tentazioni e ai tentativi di corruzione. Ma è difficile non pensare come ricordi da vicino certe tecniche di manipolazione tipica delle organizzazioni settarie. Religiose e non. Non necessariamente pericolose. Si pensi ai testimoni di Geova , pacifici, ma certamente non vi è libertà di dissenso al loro interno.
(molti diranno che non è vero Non è vero che i parlamentari del m5s siano agli ordini di Grillo ma invece sono liberi da ogni vincolo di mandato e potranno votare secondo coscienza)
E non c'è bisogno di fare accostamenti impropri, come quelli che in queste ore circolano in rete , accostamenti cioè tra i comizi di grillo e quelli di hitler poco prima della sua saluta al potere, in un momento di stallo e ingovernabilità e di profonda crisi sociale es economica x la Germania.
Paragoni risibili che sminuiscono e banalizzano il fenomeno e il problema e anche chi li propone, perchè sono argomentazioni davvero deboli per una critica che possa ritenersi tale al movimento. E poi in tempi di crisi economica e sofferenza sociale i discorsi populisti usano gli stessi cavalli di battaglia e fanno leva sulle medesime emozioni.
Curioso inoltre, specie da chi ha sempre criticato un altro tipo di populismo, quello berlusconiano e leghista per i loro toni grevi e sboccati, poi non trovi stonato che un leader che promuove il rinnovamento etico della politica e della società abbia fatto del fanculismo il suo biglietto da visita . X carità, peccati veniali.
Curioso e preoccupante infine, l' atteggiamento dell' informazione , quella mainstream. Come accade con i fenomeni realmente populisti, la stampa è sovente critica, indifferente o beffarda fino a un attimo prima che quel fenomeno populista non riceva un ampio consenso popolare. Subito dopo, l' informazione si appiattisce, cambia direzione e inizia a trattare il fenomeno con rispetto abbassando non di poco la sua asticella critica. E non solo l'informazione, ma anche i think-tank, gli stessi avversari politici, i personaggi di riferimento del mondo dello spettacolo e così via. Per tale motivo il berlusconismo e il leghismo non hanno mai davvero rappresentato un pericolo x la democrazia, perché in questi 20 anni l' asticella critica di gran parte dell' informazione, della politica e della 'società civile' non si è mai abbassata, anche se in buona parte potemmo trovare la ragione di ciò nella mera contrapposizione ideologica destra sinistra.
Per questo intendo rimarcare ancora una volta la necessità di dividere il sacrosanto dovere e diritto di rinnovamento della classe politica, da tutto il resto. Perché il rinnovamento deve esserci nei costumi della classe politica, dirigente, e nella società. Ma beninteso che non si può imporre l'onestà x decreto legge, e anzi si diffidi da chi si prefigge di modellare la società a sua immagine e somiglianza.
Non si baratti quindi il rinnovamento etico con la libertà, pensando a torto che sia la forma tradizionale di democrazia ad aver causato corruzione e malcostume.
Il solo sentire o leggere da molti entusiasti del m5s l'auspicio che alle prossime elezioni il loro partito possa prendere il 100% dei voti o comunque un voto plebiscitario, fa capire quanto in tempi di crisi , l'asticella critica scenda al di sotto del livello di sicurezza.
Perchè mai nessuno sano di mente può davvero auspicare che una sola forza politica, la propria forza politica di riferimento, per quanto la possa ritenere illuminata e 'giusta', non debba tenere conto di niente e di nessuno perchè la ritiene l'unica capace di farsi carico dei suoi problemi e di risolverglieli.
Quindi la mia preoccupazione non è rivolta verso l'M5S , anche se riterrei disastrose le sue ricette economiche, finanziarie, di politica estera, di politica indistriale e delle infrastrutture energetiche e dei trasporti.
La mia preoccupazione principale è rivolta verso l'atteggiamento (a)critico di molti soggetti, che fino ad ieri , ideologie contrapposte a parte, hanno mostrato comunque oltre all'intelligenza, la capacità di pensare con la propria testa.
03/03/2013, 14:13
03/03/2013, 14:22
Solotecnico ha scritto:
Forse quello che non è ancora ben chiaro è che questa è una vera e propria rivoluzione... pacifica, ma è una rivoluzione al pari di tutte quelle del passato.
Il fatto che non siamo in strada con mitra e bombe non significa che non siamo in piena rivoluzione! Meglio tardi che mai.
Forse la prima vera rivoluzione pacifica su vasta scala della storia.
03/03/2013, 14:32
03/03/2013, 14:49
03/03/2013, 14:54
03/03/2013, 14:55
03/03/2013, 15:28
sanje ha scritto:
Io non riesco proprio a capire chi ancora non è in sintonia con il m5s.
dittatura del proletariato:
Abolizione dell’esercito permanente e organizzazione della milizia operaia.
[color=blue]Soppressione del parlamentarismo e passaggio alla democrazia diretta (creazione dell’assemblea dei delegati eletti a suffragio universale, retribuiti con salario operaio, direttamente responsabili del loro operato e revocabili in qualsiasi momento).
Soppressione del privilegio burocratico ed eliminazione di tutte le funzioni repressive e parassitarie dello Stato borghese.
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