Cita:
rmnd ha scritto: Cita:
Blissenobiarella ha scritto: Direi più che altro riforma strutturale del Parlamento.
Cita:
"It’s not a political plan. It’s a view of the world. It’s not substituting one political class with another. We want 100% of parliament, not 20% or 25% or 30%. When the movement gets to 100% when the citizens become the state, the movement will no longer need to exist. The goal is to extinguish ourselves."
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http://world.time.com/2013/03/07/italys ... z2MrMotUhH"Non è un piano politico. E' un modo di vedere il mondo. Non è la sostituzione di una classe politica con un'altra. Noi vogliamo il 100% del parlamento, non il 20% o il 25% o il 30%. Quando il movimento avrà il 100%, quando il popolo diventerà lo stato, il movimento non avrà più bisogno di esistere. L'obbiettivo è estinguere noi stessi."
Non c'è mai stata storicamente una dittatura del proletariato,
semmai una dittatura sul proletariato. Cita:
D: What do you see your role being in a year?
R: In a year, I’ll be doing a global tour. I’ll do shows. And I’ll be the way I am.
D: Do you still consider yourself a comedian?
R: An extraordinary one.
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http://world.time.com/2013/03/07/italys ... z2MrOuvzeBDue sono i rappresentati del M5S, eletti a rotazione tramite votazione interna, che parlano a nome del gruppo.
Gli altri possono parlare, ma a nome proprio. Qual'è il problema? A nome proprio, che vuol dire scusa?
Non è che uno intervista Fassina e lui a nome proprio parla del più e del meno. Lui parla come rappresentante del PD anche con idee magari non sempre in linea con la direzione di parte del PD.
La dittatura
DEL proletariato non è mai esistita e mai potrà esistere perchè la sua attuazione comporta immancabilmente quello che hai detto giustamente tu.
La dittatura
SUL proletariato è la logica quanto inevitabile conseguenza.
la dittatura
DEL proletariato è vera solo in astratto ma non può essere applicata e non dovevamo aspettare la Storia a ricordarcelo, ma era sufficiente una simulazione mentale con semplici passi logici per capire cosa avrebbe generato una tale forma di governo.
la dittatura (i latinisti mi correggeranno) nella sua accezione latina,
DEL proletariato può essere applicata ma soprattutto preservata con la dittatura, nella sua accezione contemporanea,
DEL proletariato. Ma poichè in quanto dittatura, nella sua accezione moderna, è antitetica alla libertà individuale sia delle azioni sia delle idee, e poichè una forma di governo simile (quella di Grillo compresa) richiede più stato, in modo sempre più totalizzante, ecco che il passaggio a un regime totalitario (ben oltre l'autoritarismo) è immediato.
E da qui la dittatura, nella sua accezione moderna,
SUL proletariato.
La democrazia partecipativa non può funzionare fuori da una forma di governo parlamentare. Il 100% del parlamento auspicato da Grillo in mano ai "cittadini" è quella roba la, vera solo sulla carta ma inattuabile senza rinunciare alle libertà individuali, ed è vecchia di oltre un secolo.
Non so come ancora la si possa riproporre semplicemente cambiandone nome...
Ma ti rendi conto? un mondo dove esiste (tra l'altro solo sulla carta ed è già raccappriciante così) una sola maggioranza e non più maggioranze diverse , più gruppi rappresentativi delle diverse istanze di milioni di persone . Il singolo individuo cessa di esistere. Esiste la comunità, una sola comunità. Non esiste il confronto parlamentare tra più gruppi che rapprentano a loro volta milioni di individui con idee diverse. Esiste solo una votazione all'interno di questa comunità unica. e questo è uno scenario vero solo sulla carta...ed è gia preoccupante. Mentre sappiamo che nella realtà quel "DEL" commuta in "SUL"
Uno scenario da incubo, Da "La fattoria degli animali" a "Fahrenheit 451".
Condivido gran parte del ragionamento che hai esposto, ma non concordo sulle conclusioni.
Secondo me nella tua analisi sottovaluti l'importanza che sta assumendo l' informazione ad accesso orizzontale e quella della condivisione degli spazi virtuali. Inoltre cerchi di interpretare la visione di Grillo però lo fai sulla base di riferimenti inappropriati e questi ti portano fuori strada...
Tu dici non esiste un mondo dove c'è una sola maggioranza e non più maggioranze diverse in grado di rappresentare tutti i punti di vista. Ed hai ragione al 100%. Non esiste e non lo voglio io come non lo vuoi tu. Ma nemmeno Grillo sta dicendo di volere questo. Quello che dice Grillo è che deve cessare la mediazione del "Partito" con tutto quello che comporta. Le differenze di opinioni che è normale e giusto che ci siano, non scompariranno in un blob monopensante, ma saranno veicolate da un altro sistema che Grillo immagina essere quello della creazione dei gruppi di opinione direttamente sulla rete. Le differenze di opinioni al Parlamento saranno rappresentate da questi enti che si creeranno dallo spontaneo aggregarsi di persone che la pensano nello stesso modo su argomenti di interesse pubblico e che eleggeranno da soli i propri rappresentanti. Questo è il 100% di Grillo al parlamento.
Non essere frettoloso nell'attribuire a Grillo un eccessivo idealismo...forse si farà prendere dall'entusiasmo, ma è una persona estremamente concreta e lucida.
Se ci rifletti bene, posto che la Rete continui a svilupparsi come ha fatto fino ad ora, e posto che non ci siano eventi che devino drasticamente la direzione che gli eventi sembrano star seguendo...non è improbabile che le cose si mettano più o meno così nel giro del prossimo ventennio, anche senza grilli e grillini.
Se però io ho torto nella mia interpretazione ed hai ragione tu, allora stiamo discutendo di un' utopia che, considerando il fatto che Grillo e il Movimento5stelle sono due entità disgiunte, nessuno proverà nemmeno a realizzare. Dunque non è una cosa di cui valga la pena preoccuparsi. Non ha senso prendersi pena per una cosa che è irrealizzabile e che dimostrerà di esserlo non appena le parole dovranno diventare fatti.