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Il ricco "Paracufologo" e il povero "Ricercatore"

08/03/2013, 23:54

Il ricco "Paracufologo" e il povero "Ricercatore" ricco di dignità
"Ayo! ...Ti sei fatto male?"
di Tiziano Farinacci e Alessandro Novelli

Pablo Ayo, giornalista, ricercatore ed esperto di ufologia... aggiungiamo "profeta" (viste le ultime esternazioni sul suo profilo di Facebook...)

Aprendo il suo sito ci siamo imbattuti in una sorta di “punto” sull'ufologia attuale

La nostra, più che una considerazione, è una constatazione su chi (come Ayo) considera la propria passione per l'Ufologia un "mestiere" ed avendo speso molto del proprio tempo nell'osservazione del fenomeno, piuttosto che riconoscere la realtà dei fatti, trova coerente cambiare nome al mestiere stesso, passando ad uno step successivo.
Esordisce infatti nelle sue "considerazioni" con una precisazione: Il termine ufologo va superato, basta studiare le supposte (o meglio discoidali) macchine volanti dei nostri “visitatori”, studiamo i “visitatori”.
Come dire, non abbiamo la prova che le mucche esistano... studiamo le bistecche!
Continua> http://www.italianresearch.it/Il_ricco_ ... C3%A0.html

09/03/2013, 00:42

Uhm, articolo molto bello, lo condivido in pieno, complimenti :) Pablo ayo ad esempio mi sembrava un "ricercatore" abbastanza serio, ma io nom ho e non uso Facebook quindi questo lato da profeta e soprattutto questo passaggio dallo studiare gli ufo allo studiare gli alieni come se il primo fosse un fenomeno ormai senza ombre lo trovo assurdo...

09/03/2013, 08:20

MaxpoweR ha scritto:

Uhm, articolo molto bello, lo condivido in pieno, complimenti :) Pablo ayo ad esempio mi sembrava un "ricercatore" abbastanza serio, ma io nom ho e non uso Facebook quindi questo lato da profeta e soprattutto questo passaggio dallo studiare gli ufo allo studiare gli alieni come se il primo fosse un fenomeno ormai senza ombre lo trovo assurdo...

Ayo non è mica il primo che fa questo tipo di affermazione, Baiata ad esempio l'ha preceduto e se ne è discusso proprio su questo forum. [;)]

09/03/2013, 09:15

Grazie, Biancofive! In effetti da tempo ho raggiunto ed esposto la mia opinione in merito alla necessità di andare oltre lo studio degli UFO, basandoci comunque su dati storici e testimoniali, per cercare risposte anche e soprattutto dai fenomeni di contatto e nella prospettiva dell’Esopolitica. Per quanto la mia opinione possa valere, l'Ufologia ha per me significato maggiore in campo umanistico che non in quello scientifico e, della Scienza, non necessita il riconoscimento. L'Ufologia e l'Alienologia, congiuntamente, costituiscono una disciplina le cui fondamenta morali e culturali sono espressione di una lotta al sistema di potere vigente e rappresentano uno strumento politico di espressione del proprio libero pensiero e intimo sentire.
Maurizio

09/03/2013, 15:31

quindi sono chiacchiere fondamentalmente, un semplice espediente. Io la penso molto diversamente -_-

09/03/2013, 15:42

Quindi si tratta di qualcosa che per essere inteso richiede capacità mentali superiori di quelle che sono necessarie a fare "2 + 2 " (che è il modo in cui è possibile riassumere la concezione che taluni hanno della scienza e dalla quale, in qualità di appassionata della materia, mi dissocio [:p]).

[;)]

09/03/2013, 16:06

L'ho sempre detto: quando un "noto" Ufologo non sa più cossa dichiarare o esporre (per ovvi motivi) giunge ad un suo "punto di svolta". Il più delle volte inventandosi qualcosa; addio ricerca ...

09/03/2013, 16:58

Le domande sono per MaxpoweR: da quello che ho scritto hai desunto che io sostengo un'Ufologia che sono solo chiacchiere? Che io abbia trovato un facile espediente a cosa e per ottenere? Ti pregherei di chiarire. Grazie.
Maurizio

09/03/2013, 17:15

perché sottovalutare o accantonare l'ambito scientifico del fenomeno, solo perchè fin'ora non ha dato i riscontri sperati e che quindi garantirebbe l'oggettiva classificazione del fenomeno, per favorire un approccio umanistico e quindi altamente opinabile è sbagliato secondo me, almeno per ora, visto che ancora non si nemmeno certi della genuinità del fenomeno cose gli si può dare una valenza umanistica? Lo si può considerare un fenomeno folkloristico tuttalpiù ma non più di questo

Ma soprattutto perché questa affermazione:

maurizio baiata scrive:
L'Ufologia e l'Alienologia, congiuntamente, costituiscono una disciplina le cui fondamenta morali e culturali sono espressione di una lotta al sistema di potere vigente e rappresentano uno strumento politico di espressione del proprio libero pensiero e intimo sentire.


da al fenomeno una connotazione strumentale ed ideologica che a mio avviso non dovrebbe mai avere. Il fenomeno va studiato per quello che è senza dargli a priori alcun tipo di significato nè morale nè politico, nè di lotta allo status quo, perchè si presta ad essere usato in maniera ideologica e ciò rende ancora più difficile venirne a capo. A dal mio punto di vista un approccio del genere non fa altro che alimentare il chiacchiericcio e la formazioni di luoghi comuni strumentalizzabili a piacimento invece che cercare di spiegare in maniera oggettiva cosa sono quelle cose nei nostri cieli.
Ultima modifica di MaxpoweR il 09/03/2013, 17:18, modificato 1 volta in totale.

09/03/2013, 20:22

Grazie per la spiegazione, Max. Consentimi di precisare innanzitutto che io non ho mai usato termini quali "sottovalutare" o "accantonare" l'approccio tecno-scientifico nell'analisi di un qualunque caso a carattere UFOlogico, quand'esso presenti elementi utili a tal scopo. Ad esempio un IR2 con tracce al suolo. Il punto successivo riguarda l'approccio "at large", ovverossia la visione di insieme del fenomeno UFO. Se tu la vuoi limitare e delimitare nei confini esclusivi dell'approccio scientifico (stile Cisu, Cicap, semi-Cun et similia) sei liberissimo di farlo. Poi mi spiegherai a quali conclusioni pensi di poter giungere, su quali basi concrete fai tale affermazione. A meno che tu non stia sperando che qualcuno ti scodelli la pistola fumante, cosi' la studi e dici che fuma. Che poi, infine, noi due si abbia una visione diametralmente opposta del concetto di libertà, non mi sorprende e neppure dispiace. Life is life.

09/03/2013, 23:13

biancofive scrive:
Ayo non è mica il primo che fa questo tipo di affermazione, Baiata ad esempio l'ha preceduto e se ne è discusso proprio su questo forum. [;)]


Vero, il nostro approccio alla tematica, per ora, è stato "Bottom-up" [;)]
Grazie MaxpoweR per i complimenti! [:)]

09/03/2013, 23:53

cosa significa Bottom-up, scusa l'ignoranza eh :P

10/03/2013, 00:05

MaxpoweR ha scritto:

cosa significa Bottom-up, scusa l'ignoranza eh :P


Figurati MaxpoweR, Bottom-up significa "dal basso" [;)]

10/03/2013, 00:11

ok, grazie :) ma questo come si traduce praticamente nel vostro approccio? Scusami se ti faccio domande magari banali ma voglio capire bene .)

intendi questo?

Chi sposa quest'approccio proattivamente richiede l'intervento del team nel processo esecutivo di progetto. Chi lavora è invitato a partecipate ad ogni fase del processo ed il team conviene nel suo insieme sullo svolgimento di un'attività. Questo consente ai manager di comunicare obiettivi e valore, ad esempio attraverso la pianificazione delle milestone.
Quindi i membri del team devono sviluppare le loro personali liste dei compiti con i passi necessari per raggiungere i traguardi. Tocca a loro scegliere i metodi ed i modi con cui svolgere i loro compiti.


Non è male :)

10/03/2013, 00:34

MaxpoweR ha scritto:

ok, grazie :) ma questo come si traduce praticamente nel vostro approccio? Scusami se ti faccio domande magari banali ma voglio capire bene .)

intendi questo?

Chi sposa quest'approccio proattivamente richiede l'intervento del team nel processo esecutivo di progetto. Chi lavora è invitato a partecipate ad ogni fase del processo ed il team conviene nel suo insieme sullo svolgimento di un'attività. Questo consente ai manager di comunicare obiettivi e valore, ad esempio attraverso la pianificazione delle milestone.
Quindi i membri del team devono sviluppare le loro personali liste dei compiti con i passi necessari per raggiungere i traguardi. Tocca a loro scegliere i metodi ed i modi con cui svolgere i loro compiti.


Non è male :)


In realtà è tutto molto più semplice... non si alludeva all'approccio "Bottom-up" in senso strettamente tecnico-organizzativo, sebbene interessante [;)]
Abbiamo semplicemente utilizzato il termine in modo informale per indicare una via di partenza, in questo caso dal basso: L'allievo Pablo Ayo.
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