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04/03/2013, 19:30

LA CRISI NON DA’ TREGUA
«Imprese, stipendi a rate per non fallire»


Confartigianato suona l’allarme: «E’ costretta a questa soluzione oltre una ditta su due»

RIMINI. «Coinvolta oltre la metà delle imprese: le rateizzazioni degli stipendi sono ormai all’ordine del giorno qui a Rimini e rappresentano l’ultimo stadio prima del baratro». Non usa certo mezzi termini Confartigianato per scattare la fotografia dell’economia locale. Il segretario dell’associazione, Mauro Gardenghi, interviene sulla scorta del report pubblicato dalla Cigia di Mestre, dove risulta che una ditta su due, a livello nazionale, è costretta a pagare gli stipendi non in un’unica soluzione ma a un poco alla volta. Il territorio riminese sembra non sottrarsi alla scure della crisi.
Da Confartigianato ne sono certi: «La rateizzazione degli stipendi è uno strumento che viene adoperato sempre più spesso: l’obiettivo è quello di riuscire a resistere al dilagare delle difficoltà economiche che, soprattutto nell’ultimo anno, hanno messo in ginocchio le piccole medie imprese». Lo stato attuale dei fatti, chiarisce ancora Gardenghi, «vede gli imprenditori locali indebitati fino al collo, con i propri beni personali costretti a muoversi tra pagamenti, strette al credito e pressione fiscale ormai al 47 per cento, con il solo scopo di sopravvivere». Un risultato non certo facile a livello locale, prosegue il numero uno di Confartigianato, «visto che il circuito virtuoso del credito si è ormai interrotto da tempo: tutte le banche, comprese quelle locali, hanno chiuso i rubinetti». Tanto che sempre più complicato è diventato anche il lavoro del consorzio Unifidi (Confartigianato e Cna) in grado ormai da tre anni di garantire, davanti agli istituti bancari, fino al 60 per cento del prestiti alle ditte. E non solo: nel mirino dell’associazione finiscono anche i “non pagamenti” degli enti pubblici, risucchiati in questo vortice della crisi, e costretti a loro volta «a versare quanto dovuto alle ditte con ritardi di mesi e mesi che contribuiscono a fare esasperare l’intera situazione». I conti da fare quadrare diventa un esercizio sempre più complicato. Ecco perché si è arrivati «alle soluzioni estreme come quella di rateizzare gli stipendi, pur di non chiudere e mandare i dipendenti a casa». Con numeri che, sempre secondo Confartigianato, «vanno di certo oltre a quell’uno su due segnalato dal report della Cgia Mestre». Il tracollo delle piccole medie imprese, conclude Gardenghi, «soprattutto qui a Rimini deve essere scongiurato: il ceto medio produttivo non può e non deve sparire».

http://www.corriereromagna.it/rimini/20 ... lire%C2%BB

LA CRISI NON RISPARMIA IL TURISMO
Cassa integrazione, la prima volta degli hotel


Aia: «Realtà nuova, pronti a tutto per tutelare i lavoratori». Cgil: «Alberghi in difficoltà: rischia il sistema» Oltre 200 dipendenti salvati in extremis: per una ventina di strutture evitata chiusura o apertura solo estiva


di SIMONE MASCIA
RIMINI. Una mazzata secca, arrivata improvvisa. Davanti allo spettro della chiusura, hanno ceduto anche loro: per la prima volta gli hotel stanno ricorrendo alla cassa integrazione. «Ogni strada pur di mantenere i posti di lavoro», spiegano dall’Associazione albergatori, «la crisi, come mai prima, sta intaccando il turismo». E negli ultimi mesi, una ventina di strutture annuali è stata costretta a salvare in extremis i contratti dei dipendenti.
Travolti dalla crisi. Potevano usufruirne da tre anni, però non lo avevano ancora fatto. La cassa integrazione in deroga è infatti diventata possibile per legge, a partire dal 2009, anche per le strutture ricettive con meno di cinquanta dipendenti. Praticamente per la quasi totalità delle realtà locali. Ma gli hotel, tra alti e bassi, qui a Rimini erano riusciti a tirare avanti e per lunghi tratti «a trainare l’economia del territorio, mentre tutti gli altri settori venivano falcidiati dall’incedere della crisi economica», come hanno ricordato dall’Aia, dove fanno i conti con una realtà sempre più complicata.
La prima volta degli hotel. I tempi d’oro appartengono infatti al passato. E il crollo verticale si è verificato in questi ultimi mesi: «Per la prima volta abbiamo delle strutture che hanno intavolato degli accordi con i sindacati per fare ricorso alla cassa integrazione», spiega il presidente dell’Associazione albergatori, Patrizia Rinaldis, «la situazione sta diventando difficile per tutti ma non vogliamo lasciare i dipendenti a casa: il sostegno al reddito, in questi momenti di crisi, sarà fatto proprio per tutelare i lavoratori».
Salvi duecento lavoratori. E non solo: il rischio degli effetti collaterali è ben più grave. «Purtroppo adesso dobbiamo fare i conti con questa realtà anche noi alberghi», prosegue la Rinaldis, «è una amara novità in cui, oltre ai lavoratori, potrebbe rimetterci l’intero sistema dell’offerta turistica». Già perché il problema ha iniziato a riguardare una ventina di hotel annuali, di piccole e medie dimensioni, dove sono rimasti coinvolti quasi duecento dipendenti i cui contratti erano a un passo dal baratro.
Rischio macchia d’olio. Ma il vero rischio da scongiurare sembra essere un altro. «Temiamo che le difficoltà si espandano e travolgano sempre più strutture annuali: la conseguenza sarebbe vanificare gli sforzi fatti per destagionalizzare il turismo nel Riminese», proseguono dalla Filcams Cgil, dove la segretaria Isalebella Pavolucci sottolinea con preoccupazione: «Se gli alberghi chiudono non si va da nessuna parte».
Ultima estate nerissima. Una spiegazione che arriva alla luce della punta dell’iceberg contro cui cui ha cozzato una parte del turismo locale: «L’ultima estate non è stata certo rosea per il nostro turismo – indicano dalla Cgil -. Una serie di concause come il terremoto, la mancanza di liquidità, la difficoltà sempre maggiore delle famiglie di permettersi una vacanza, ha portato a una difficoltà oggettiva anche per una categoria, come quella degli albergatori, costretta a ricorrere per la prima volta a strumenti, fino a poco tempo prima, impensabili per loro».
C’è chi ha gettato la spugna. E non solo: a fronte degli alberghi “salvati” sono da segnalare le gli alberghi, il cui numero resta imprecisato, che «non hanno accettato questa sfida», chiarisce la Pavolucci: «C’è chi ha preferito chiudere o aprire solo durante l’estate, periodo in cui c’è un margine di guadagno». Sì, perché il cig in deroga non rappresenta certo un sostegno a tempo indeterminato: «Abbiamo la certezza di usufruirne solo per il 2013», concludono dal sindacato, «più avanti bisognerà fare chiarezza su se e come si potrà intervenire».

http://www.corriereromagna.it/rimini/20 ... egli-hotel

certo e' che e'la prima volta che si sente parlare della cassa integrazione negli hotel,almeno qui dalle mie parti..................[;)]

05/03/2013, 09:37

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Sono tanti i fattori che potrebbero dare inizio a una insurrezione. PD spaccato, Berlusconi a rischio galera con pericolo di scontro tra potere politico e giudiziario. Ondata di manifestazioni, possibilita' attentati ed esplosione socio-economica dei paesi vicini. L'opinione di Giuseppe Cirillo



"Quando i ricchi si fanno la guerra tra loro, sono i poveri a morire."
Jean-Paul Sartre, Il Diavolo e il buon Dio, 1951

Prima di tutto una premessa: questo articolo non è una notizia e nemmeno una previsione di quello che potrà accadere in futuro, semplicemente vuole descrivere come ci siano alcune condizioni che potrebbero portare ad una guerra civile in Italia in un più o meno prossimo futuro. Ma assolutamente non si sta dicendo che ci sarà una guerra civile o che ci sia una probabilità più o meno certa a riguardo.

Vogliamo analizzare la questione partendo da una metafora, quella del classico triangolo del fuoco, che spiega in maniera sintetica come si sviluppa un incendio. Come tutti sanno i tre elementi fondamentali sono il combustibile (il materiale infiammabile), il comburente (ruolo di solito svolto dall’ossigeno) e infine la temperatura d’innesco (la temperatura necessaria che provoca la reazione tra combustibile e comburente) che è la classica scintilla che fa scoppiare l’incendio.

Ecco, una guerra civile essenzialmente è paragonabile ad un incendio dove il combustibile sono le tensioni politiche, sociali,religiose o etniche presenti in un dato stato, il comburente è la situazione economica che può dar fiato a queste tensioni e la scintilla è un grave evento più o meno inaspettato che fa esplodere tutte le tensioni esistenti.

Nel caso dell’Italia, il comburente è la situazione economica, che come tutti sappiamo è molto grave con una disoccupazione in continua crescita, la recessione che non accenna a fermarsi, l’eccessiva pressione fiscale, 140 miliardi di euro di debiti verso le imprese non pagati da parte dello Stato, il debito pubblico che continua ad incrementare.

E tutti questi fattori economici, sopra descritti, sono tutte condizioni che anche nella Storia recente sono state alla base di rivoluzioni, colpi di stato e guerre civili. Un esempio tra quelli più famosi è la Rivoluzione Francese scoppiata a seguito di una fortissima crisi economica e all’aumento delle tasse.
Ora invece elenchiamo tutti i combustibili presenti nella situazione italiana, quindi tutte le tensioni presenti attualmente:

1) Stallo politico: come sappiamo dalle ultime elezioni è uscito un risultato che porterà ad un Senato ingovernabile e attualmente non c’è nessuna intesa tra i principali soggetti politici per evitarlo. Inoltre, essendo il Presidente della Repubblica nel semestre bianco, non ha diritto a sciogliere le Camere e indire nuove elezioni, quindi lo stallo può prolungarsi. E ancora, se non ci sarà nessun accordo politico si rischia anche di non riuscire ad eleggere il prossimo Presidente della Repubblica e nemmeno il Presidente del Senato, rispettivamente la prima e la seconda carica dello Stato.

2) Proroga del governo Monti, governo tecnico o governo "inciucio" tra PD-PDL: c’è una forte possibilità che nel caso di mancato accordo politico si possa, seguendo il modello belga, prorogare l’incarico del premier in carica (Monti) oppure Napolitano, potrebbe indicare un personaggio esterno o Monti stesso per formare un nuovo governo tecnico. Ultima ipotesi è un’accordo tra PD-PDL per un governo di unità nazionale per fare le riforme più urgenti e poi tornare alle urne. In tutti e tre questi casi si formerebbe un governo molto impopolare che di fatto avrebbe stravolto il risultato elettorale e la stessa istituzione democratica.

3) Rischio bancarotta: nel caso si confermasse lo stallo politico e l’Italia fosse soggetta ad un attacco speculativo e alla risalita dello spread e si dovesse ricorrere al MES o all’OMT per finanziarsi, con la conseguente accettazione di misure di austerità in cambio di aiuti finanziari, non ci sarebbe nessuna carica istituzionale eletta democraticamente che possa richiedere questi aiuti e firmare un eventuale memorandum di misure di austerità; nel caso nessuno chieda questi aiuti, l’Italia potrebbe anche trovarsi in bancarotta, mentre se qualcuno con un atto di forza firmasse la richiesta di aiuti e il memorandum, provocherebbe probabilmente l’ira popolare.

4) Partito Democratico spaccato: il soggetto politico più importante, il Partito Democratico è scosso da forti divisioni interne, nel caso si verificasse una spaccatura, il quadro politico diventerebbe ancora più complicato e instabile. Inoltre continuano le indagini per lo scandalo dei Monti dei Paschi di Siena, con tutte le conseguenze che questo ha per il partito stesso, che come tutti sanno è molto vicino a MPS.

5) Berlusconi a rischio galera: il secondo soggetto politico più importante, il Popolo della Libertà è invece turbato dalle innumerevoli vicende giudiziarie del suo leader, Silvio Berlusconi. Il 23 marzo ci sarà la sentenza che potrebbe confermare i quattro anni di carcere e l’interdizione dai pubblici uffici, richiesti per frode fiscale. E, cosa senza precedenti, lo stesso Berlusconi ha convocato per la stessa data una manifestazione contro la magistratura. Quindi esiste un pericoloso scontro tra potere politico e potere giudiziario. E Berlusconi farà di tutto per non finire in carcere, anche la rivoluzione se necessaria.

6) Movimento Cinque Stelle: il terzo soggetto politico più importante (considerando i precedenti come leader di coalizioni), il Movimento Cinque Stelle è un movimento che sicuramente possiamo definire rivoluzionario, dato che vuole un radicale cambiamento delle leggi e della struttura dello Stato italiano. Attualmente vuole attuare la sua rivoluzione in modo pacifico, ma se si instaurasse un governo antidemocratico o se le altre forze politiche, con trucchi e imbrogli,cercassero di danneggiarlo (ad esempio con lo scouting dei parlamentari a Cinque Stelle) potrebbe anche ricorrere alla piazza. E Grillo ha la popolarità e soprattutto anche l’audacia necessaria per farlo.

7) Attentati e scontri sociali: recentemente i Servizi Segreti hanno dato l’allarme sul rischio di attentati spettacolari. Una nuova stagione di attacchi terroristici potrebbe portare all’instaurazione di un nuovo clima di tensione e anche a leggi liberticide.

8) Ondata di manifestazioni: il Popolo Viola ha indetto una manifestazione contro Berlusconi lo stesso giorno in cui il PDL ha indetto la propria; il Movimento dei Forconi ha intenzione l’11 marzo di iniziare una nuova stagione di proteste e di bloccare l’intero Sud d’Italia; sicure manifestazioni studentesche con toni ed atteggiamenti sempre più estremi e violenti; tensioni e manifestazioni NO-TAV; scioperi e proteste degli operai delle aziende in crisi.

9) Esplosione socio-economica dei paesi confinanti: Spagna, Grecia, Slovenia, Bulgaria e Cipro sono travolte da una fortissima crisi economica e alcuni di questi paesi, soprattutto la Grecia, sono sull’orlo di un vero e proprio conflitto sociale che potrebbe contagiare anche la vicina Italia, già contagiata dalla crisi dei debiti sovrani.

10) Ingerenze straniere: Germania, Inghilterra e Stati Uniti non esitano ad interferire sulla situazione economica e politica italiana. Soprattutto è da tenere in considerazione la politica non filo-NATO di Beppe Grillo e l’euroscetticismo dello stesso e l’ostilità della finanza internazionale e della Germania nei confronti di Berlusconi.

11) Lega Nord: il movimento leghista governa le tre regione principali del Nord: Piemonte, Lombardia e Veneto. Ricordiamo che gridavano alla secessione ed ora governano su quasi l’intera "Padania".

12) Crimine organizzato: Cosa Nostra, ‘Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita non possono che ampliare le proprie fila grazie ad una crisi economica che non lascia alla maggioranza dei giovani meridionali nessuna prospettiva per il futuro. Come hanno ricordato i Servizi Segreti, la Camorra dispone di una vera e propria forza militare e in questo clima di incertezza non è da escludere un attacco allo Stato o l’utilizzo di queste organizzazioni malavitose da parte di soggetti politici per scopi personali.

13) Nulla da perdere: a causa della crescente crisi economica moltissime persone si trovano travolte dai debiti, senza un lavoro e in una condizione di estrema disperazione. Molte di esse potrebbero preferire la ribellione al suicidio.

Queste sono a nostro avviso le principali tensioni, potenzialmente esplosive, presenti in Italia. La seria differenza della nostra situazione rispetto a Grecia e Spagna, dove si sta consumando una crisi economica ad un livello recessivo più avanzato, è la presenza di uno stallo istituzionale, di un gravissimo scontro tra poteri dello Stato, dell’uso politico della magistratura e di un clima politico violento che è anche un’eredità della guerra civile del 1943-45.

L’unica cosa che non possiamo enunciare è quale sarà e se ci sarà una scintilla che ci porterà ad una guerra civile. Possiamo fare delle ipotesi come un’eventuale condanna definitiva per Berlusconi oppure un’attentato inaspettato oppure il colpo di mano di qualche soggetto politico o qualsiasi altra cosa che non si può prevedere allo stato attuale. E inoltre quali saranno gli eventuali fronti di una guerra civile? L’ipotesi che penso possa essere più probabile è lo scenario siriano, quindi uno schieramento governativo e legittimato contro uno schieramento ribelle. Però è soltanto un’ipotesi su un’altra ipotesi.

Un’ultima riflessione personale è che un’eventuale guerra civile non va necessariamente contro gli interessi eurocratici perché potrebbe anche spianare la strada ad un intervento esterno in Italia, una classica "missione di pace" a supporto del governo legittimo, magari effettuata dall’Eurogendarmeria, così da privare il nostro paese oltre che della sovranità economica anche della sovranità politica e territoriale. A proposito rimando all’articolo "La lunga marcia dell’Eurocrazia".

Concludendo, come già scritto nella premessa, non si vuole nel modo più assoluto fare dell’allarmismo, probabilmente non ci sarà nessuna scintilla e men che meno una guerra civile o una rivoluzione, questo articolo vuole solo invitare alla riflessione e a stare in allerta così da poter cogliere ulteriori segnali che possano portare ad un’eventuale situazione di guerra interna.

Al tempo stesso però invito a non escludere del tutto nessun scenario, perché la Rivoluzione Francese e la Primavera Araba non vennero annunciate da nessuno e colsero tutti di sorpresa. Ovviamente speriamo che tutto questo non accada, perché solo di una cosa possiamo sicuramente avere certezza: una guerra civile sarà fatta scoppiare dai potenti ma a pagarne le conseguenze sarà il Popolo, quindi tutti noi.


Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Hescaton - che ringraziamo - esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... ivile.aspx

e'sperabile che i ns politici possano avere un minimo di buon senso,e che x senso di responsabilita' forniscano al paese un governo che possa fare nell'arco di breve tempo le riforme politiche necessarie e legiferino x una diminuzione dell'importo tributario xke'possa esserci una ripresa dei consumi e quindi un ritorno alle urne,in modo che un governo stabile sia in grado di difendere i ns interessi nel consesso internazionale,anzike' tutte queste manfrine che non fanno altro di idebolirci,si necessita una prova di responsabilita' di tutti gli schieramenti politici...............................ed una formazione svelta di un nuovo governo..........[:(!]

05/03/2013, 10:08

Fin quando ci saranno un migliaio di politici al parlamento e senato è difficile "controllare" tutti! E' facile costituire una banda di delinquenti alla faccia dei cittadini.

07/03/2013, 20:18

Granata: "Fli è finito. Presto un nuovo partito"

Dopo la riunione fiume, il comunicato: "Abbiamo fallito, alle urne una catastrofe". E Granata: "Presto la fondazione di un nuovo soggetto"


http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... tito-.html


la grande volonta'del non fare nulla...............magari cerchera' nuove alleanze x sbaffare ancora........[;)]

07/03/2013, 20:30

Si metterà con ...D'alema! [:246]

07/03/2013, 20:31

Ufologo 555 ha scritto:

Si metterà con ...D'alema! [:246]


...ma.....non hanno una lontana cuginanza???????????? [:246] [:253] [:255]

08/03/2013, 18:35

..sembra una barzelletta ma e'la pura verita'anke nell'aldila'le tasse ci inseguono,ne inventano talune che manco un regista da film di fantascienza ideerebbe,"la tassa sulla vestizione dei defunti"circa 200 euro,pure dopo il trapasso e' necessario lavorare x il debito pubblico.....[:(!]

08/03/2013, 19:27

Omnia Italia delenda est ...! [:(!]

09/03/2013, 18:54

La crisi è diventata insostenibile Tornano i ladri di polli e di frutta

Sono aumentati i furti di generi alimentari nei supermercati e nelle aziende agricole

http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... rutta.html


...siamo ritornati proprio indietro negli anni,queste cose avvenivano negli anni 50/60 quando la fame spingeva le persone alla ruberia di pollame e conigli,se queste sono le premmesse dell'europa..........[:(!]

11/03/2013, 12:51

tempi grigi x l'italia confermato un -2,4% nel pil 2012,ma la situazione non e' certo migliorata nell'anno in corso con un segno negativo gia' acquisito del -1%,e tutto cio' mentre i ns politicanti si balloccano sulla formazione del governo.......................................[:(!]

14/03/2013, 10:22

Capitano, c’è molta nebbia… chi è al timone?. … Nessuno.


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Nebbia.

Fitta.

Un elettorato sospeso tra la passione politica del giorno prima e la fitta foschia del giorno dopo



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La nave procede a forte andatura. Molti rumori, un certo caos di sottofondo, voci senza senso si rincorrono. Nessun fatto nuovo. Qualche sparo attutito. Marò?

Il transatlantico ITAGLIA naviga a vista. I Motori (gli apparati) girano a palla. Massima velocità. Forse vinceremo il nastro azzurro… categoria corse nella nebbia…

Girano al massimo. Ieri un mio cliente che ha cessato l’attività si è visto notificare 67.000.000 euro di Inps arretrata. Leggendo meglio vede che 24.000 sono more, aggi e spese. il 57% in più.

Ha un tumore. E’ per questo che ha smesso di lavorare. Fra 26 giorni gli pignoreranno il 10% della quota della casa di famiglia, dove tuttavia il 90% è dei fratelli. Si dovevano fare la divisione, ma sai com’è, in questo momento, spese notaio. E adesso sono guai.

Il vecchio timoniere, accigliato, ha terminato le sue funzioni ( con l’ultimo consiglio dei ministri)

Che nuova legislatura si annuncia… !
http://www.rischiocalcolato.it/2013/03/ ... ssuno.html

anzike cercare di trovaree un intesa x un governo su programmmi comuni,si fanno incontri x le varie preisdenze commissioni incluse,o x il copasir e rai

come inizio non e' cambiato nulla ripsetto al passato,prima del paese meglio cercare le poltrone [:(!]

15/03/2013, 10:39

Colpo di scena: ipotesi governo Pd-Monti-Lega.



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Il Movimento 5 Stelle ha ribadito l'ennesimo no a Bersani: niente accordo sull'elezione dei presidenti di Camera e Senato. Grillo ha deciso di andare per la sua strada e ha detto ai suoi di votare per Luis Alberto Orellana e Roberto Fico, i due candidati del M5S a Palazzo Madama e Montecitorio. Il Pd però, al di là delle aperture pubbliche, si sta muovendo sotto traccia per cercare adesioni trasversali ad un progetto di governo. L'appoggio arriva da chi non ci si aspetterebbe: la Lega Nord. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it infatti, ci sarebbe stata una apertura dal gruppo parlamentare del Senato del Carroccio. Un'apertura ad un governo Pd, esterna naturalmente, senza cioè partecipare alla formazione del governo. Maroni può però solo portare 17 senatori, non sufficienti a sorreggere un governo Bersani. Come seconda stampella però accorrerebbe Scelta Civica di Monti, che pur di non tornare ad elezioni sarebbe disposto a far votare i suoi 19 senatori a favore del Pd.

Perché la Lega Nord dovrebbe sostenere i democratici? In una intervista ad Affaritaliani.it di alcuni mesi fa, in tempi non sospetti quindi, il sindaco di Verona Flavio Tosi dichiarò che la Lega sarebbe stata pronta a sostenere il Pd se ci fosse stato un accordo sul federalismo e sui temi cari al movimento fondato da Umberto Bossi. Il punto sarebbe lo stesso: la Lega sarebbe disposta ad appoggiare il Pd in cambio di alcune concessioni sulla macroregione del Nord e la distribuzione delle tasse su base territoriale. Un po' come ha fatto con il Pdl, alleandosi alle Politiche in cambio della presidenza della Regione Lombardia. Da parte sua Mario Monti lo aveva detto: la priorità è arginare le forze euroscettiche (Grillo) e dare stabilità al Paese. I suoi voti sarebbero quindi assicurati.

A sancire l'accordo potrebbe arrivare l'elezione di Anna Finocchiaro alla presidenza di Palazzo Madama. Una donna molto apprezzata dai leghisti e dallo stesso Maroni. C'è però un ostacolo praticamente insormontabile. Se il Pd si dovesse alleare alla Lega dovrebbe dire addio al suo elettorato che non potrebbe capire un accordo di questa natura. E non è detto che alcuni senatori, come quelli di Sel, non decidano di non votare in Aula al momento cruciale.


http://affaritaliani.libero.it/politica ... 50313.html

La politica è sporca! (DA SEMPRE!) [:o)]

15/03/2013, 10:45

Ufologo 555 ha scritto:

Colpo di scena: ipotesi governo Pd-Monti-Lega.

cut

La politica è sporca! (DA SEMPRE!) [:o)]

Magari lo facessero, così spariscono una volta per tutte... [8D]

15/03/2013, 10:48

Me lo augurerei anch'io ...[:D]

15/03/2013, 10:49

Angel_ ha scritto:

Ufologo 555 ha scritto:

Colpo di scena: ipotesi governo Pd-Monti-Lega.


oh Gesù...
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