Ricerche e approfondimenti sulle notizie di cronaca
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27/10/2012, 14:10

La guerra di Big Pharma contro la salute e a favore del profitto, utilizza come arma non solo le leggi che tutelano i suoi interessi, ma anche con la disinformazione costante.
Ricordatevi di Di Bella......... e meditate gente.

27/10/2012, 14:26

Atlanticus81 ha scritto:

La mia domanda è però questa: se si può denunciare il medico per questo fatto, perchè non si possono denunciare tutti i medici per i malati di tumore che muoiono con la chemio?

[8]



Caro Atlanticus... ne stiamo parlando qui [;)]
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=252624

27/10/2012, 14:41

Ho sentito poco fa la notizia al TG4.
Ho ascoltato con 2 orecchie.

Una con l'orecchio del teleaspettatore passivo ed il messaggio che mi è arrivato è che un dottore radiato si è intascato 20'000 euro sulla pelle di un poveraccio,vendendogli fumo.

L'altro orecchio mi ha trasmesso il messaggio che la morte di quel poveraccio è una occasione ghiotta per la loggia farmaceutica.

Ora la massa criminalizzerà Simoncini e griderà a morte a morte.

Ma non sanno che se Simoncini si è fatto pagare 20'000 euro per tentare di curare un caso disperato.

Il Dr. Mark Pagel, membro dell’University of Arizona Cancer Center, riceverà 2 milioni di dollari come sovvenzione da parte del National Institutes of Health per studiare l'efficacia della terapia personalizzata con bicarbonato di sodio per il trattamento del cancro al seno. In altre parole, la sperimentazione clinica sull'uso di bicarbonato di sodio per via orale nei trattamenti contro il cancro al seno sta per cominciare! [1] Ovviamente ci sono studiosi che hanno capito che il bicarbonato di sodio (baking soda), che è la stessa cosa che può salvare la vita di una persona al pronto soccorso in un attimo, è una delle prime opzioni più sicure ed efficaci per la cura del cancro.

http://www.laleva.org/it/2012/05/bicarb ... izona.html

http://azcc.arizona.edu/node/4187

Nauralmente quest'ultima notizia non farà audience
Ultima modifica di Wolframio il 27/10/2012, 14:52, modificato 1 volta in totale.

27/10/2012, 17:25

Wolf ci stavamo ponendo la questione nel link indicato più su da TTE.
[;)]

14/11/2012, 10:32

L'industria farmaceutica si sta assicurando una futura società malata, da spremere economicamente e mantenere nella paura. Che l'industria farmaceutica persegua fini commerciali è giusto e normale, ma diversamente dal passato, ora pare che i Ministeri della Salute dei vari Governi nazionali abbiano in gran parte perso quel senso di responsabilità e di eticità che prima facevano loro accettare quello che era bene e fuggire quello che era male per la salute pubblica. Oggi pare che tutto ciò non esista più e che l'unico loro obiettivo sia l'accaparramento di una svariata miscela di soldi e potere.


Continua>>>
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=255601

23/11/2012, 13:08

Trattare un paziente con la chemioterapia - sottolinea Giuseppe Di Bella - costa allo Stato, in media centomila euro, cui si aggiungono la degenza e i costi accessori. Con la multiterapia di mio padre, osteggiata da uno Stato che costringe il paziente ad acquistare la somatostatina perché non mutuabile, si arriva ad un esborso medio mensile di 850 euro e la cura si può fare a casa».

http://www.ilgiornale.it/news/cura-bell ... arica.html


Capite perchè le cure che risolvono i problemi dell'umanità non vengono ufficializzate?
Un milione di euro per 10 pazienti.... e parliamo di soldi pubblici.

E dove vanno questi soldi?

Capirei se si trattasse di cure particolari per malattie sconosciute.
Ma parliamo di un bacino di utenza di milioni e milioni di persone....

Bene.... ancora una volta, farmaceutiche, politici compiacenti e
"legge del profitto" ringraziano cordialmente....

24/11/2012, 12:23

Non so se è il posto giusto per postare questo articolo -

ALLARME SALUTE PUBBLICA: UN DECRETO INTERMINISTERIALE VORREBBE MODIFICARE I PARAMETRI CHIMICI STABILITI PER L'ACQUA POTABILE

Se le nuove norme divenissero operative, potrebbe accadere che nel lago di Vico la presenza nelle acque destinate a consumo umano di cianobatteri e microcistine verrebbe dichiarata lecita nonostante siano pericolosi per la salute.

È quanto denuncia l’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde, che chiede alla Commissione europea di rigettare lo schema di decreto interministeriale che “pretenderebbe di consentire di erogare come potabile acqua inquinata da sostanze tossiche e cancerogene come cianobatteri e relative microcistine”. La denuncia parte da Antonella Litta, referente per Viterbo dell’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia).

La denuncia, accompagnata da una serie di osservazioni inviate alle istituzioni europee e italiane, di fatto sostiene che lo schema di decreto interministeriale proposto consentirebbe l’erogazione per consumo umano di acqua contaminata o comunque pericolosa per la salute.

L’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde ha presentato dunque alla Commissione Europea un documento di Osservazioni in opposizione allo schema di decreto interministeriale che propone l’introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilità (notification number 2012/0534/I – C50A, title “Schema di decreto interministeriale per l’introduzione, nell’allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro “Microcistina-LR” e relativo valore di parametro”).

La richiesta dell’associazione è che questo schema di decreto “sia rigettato e revocato per palese illegittimità in quanto in flagrante conflitto con la vigente normativa europea ed italiana, e per palese inammissibilità in quanto in flagrante contrasto con le evidenze scientifiche e in altrettanto flagrante violazione del principio di precauzione. Sotto parvenza e col pretesto di colmare un presunto (e non reale) vuoto normativo, di fatto lo schema di decreto interministeriale pretende di legittimare l’erogazione per consumo umano di acqua inquinata da agenti gravemente patogeni, così perpetrando un grave nocumento e violando le norme italiane ed europee attualmente vigenti a tutela della salute”.

Le osservazioni dell’Isde affermano che l’approvazione del decreto renderebbe di fatto lecita l’erogazione di acque destinate a consumo umano anche se contaminate da cianobatteri e loro microcistine, fatto contrario alla Costituzione italiana che tutela la salute. Sostengono inoltre che l’eutrofizzazione delle acque è un chiaro problema e che cianobatteri e microcistine in acqua da bere rappresentano un pericolo per la salute, con una potenzialità tossica “acclarata” e “in parte ancora sconosciuta” per i cianobatteri.

Viene inoltre contestato anche l’iter seguito nello schema di decreto, che sarebbe stato indirizzato per verifica – così afferma l’Isde – solo alla Commissione Imprese e Industrie dell’Unione europea, quando si tratta di sostanze che hanno un impatto sanitario e non industriale.

L’Isde riporta un esempio: “Basti considerare il caso di studio della situazione del lago di Vico: questo lago è affetto ormai da lungo tempo da un gravissimo processo di eutrofizzazione e da sempre più frequenti e massicce fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens, detto anche alga rossa, capace di produrre una microcistina cancerogena, non termolabile e tossica per gli esseri umani, per la flora e la fauna lacustre, classificata dalla Iarc (Agenzia internazionale di ricerca sul cancro) come cancerogeno di classe 2 b. Se divenisse legge lo schema di decreto interministeriale citato, la presenza nelle acque destinate a consumo umano di cianobatteri e microcistine verrebbe dichiarata lecita, con le tragiche conseguenze a tutti evidenti”.

http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=3627

Insomma, ci rendono poveri, ci tolgono i diritti, attentano alla nostra salute, ci ingannano in continuazione... Sono crimini contro l'umanità! Qui ci vuole Norimberga...

[xx(]

24/11/2012, 12:58

E' sempre una questione di limiti, è pensa che in Italia siamo quelli messi meglio.

20/03/2013, 08:37

Thethirdeye ha scritto:

Trattare un paziente con la chemioterapia - sottolinea Giuseppe Di Bella - costa allo Stato, in media centomila euro, cui si aggiungono la degenza e i costi accessori. Con la multiterapia di mio padre, osteggiata da uno Stato che costringe il paziente ad acquistare la somatostatina perché non mutuabile, si arriva ad un esborso medio mensile di 850 euro e la cura si può fare a casa».

http://www.ilgiornale.it/news/cura-bell ... arica.html


Capite perchè le cure che risolvono i problemi dell'umanità non vengono ufficializzate?
Un milione di euro per 10 pazienti.... e parliamo di soldi pubblici.

E dove vanno questi soldi?

Capirei se si trattasse di cure particolari per malattie sconosciute.
Ma parliamo di un bacino di utenza di milioni e milioni di persone....

Bene.... ancora una volta, farmaceutiche, politici compiacenti e
"legge del profitto" ringraziano cordialmente....



TRIONFO POST MORTEM DEL PROF. DI BELLA:
ORA HANNO SCOPERTO CHE LE STATINE
SONO ANTITUMORALI, LUI LE USAVA DA 40 ANNI


(notizia trovata su Facebook)
http://www.facebook.com/photo.php?fbid= ... ent_tagged

Diciamo grazie a quella "cosa" di nome Rosy Bindi

Importante "scoperta" scientifica, comunicata con clamore mediatico da eminenti ricercatori svizzeri e americani, una partnership tra l'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia (ETH) e la University of California a Berkeley. Le ricerche hanno dimostrato che le statine, farmaci anticolesterolo, controllano la crescita tumorale perché inibiscono la crescita di nuovi vasi linfatici, così si possono prevenire le metastasi. Il Prof. Di Bella l'aveva scoperto più di 40 anni fa, infatti la somatostatina e la longostatina sono tra i farmaci principali del protocollo MTB. Ringraziamo l'ineffabile ex Ministro della Sanità, Rosy Bindi, che ostacolò in tutti i modi il prof. Di Bella! Noi i geni li facciamo morire di crepacuore, gli altri mettono sugli altari chi copia le loro scoperte. E chi ci ha rimesso, più di tutti, sono stati i malati!

20/03/2013, 22:00

la notizia è data INCORRETTA:

LA SOMATOSTATINA E LA LONGOSTATINA non sono STATINE


http://www.facebook.com/photo.php?fbid= ... =1&theater

le statine invece portano ad un esaurimento del coenzima Q10, che per chi ha più di 40 anni è necessario nella forma di ubiquinolo

il cq10 e/o l'ubiquinolo sono VITALI in un organismo affaticato, malato, anziano, in quanto con esso i mitocondri danno energia alle cellule,

la notizia è stata riportata del tutto INESATTA

va bene la SOMATOSTATINA E LA LONGOSTATINA,

MA CON LE STATINE (Tossiche) NON C'ENTRANO.

21/03/2013, 00:06

Grazie Zelman...

A questo punto, vale la pena approfondire anche questo aspetto...

Importante "scoperta" scientifica, comunicata con clamore mediatico
da eminenti ricercatori svizzeri e americani, una partnership tra l'Istituto
Federale Svizzero di Tecnologia (ETH) e la University of California a Berkeley

02/04/2013, 00:02

India, sì all’anti cancro low cost. Novartis perde il ricorso sul brevetto

Sei anni di battaglia legale tra il colosso farmaceutico Novartis e l’India, ma già come avvenuto con Roche e Bayer i supremi giudici si sono messi una mano sulla coscienza dando torto a “Big Pharma”. La Corte Suprema indiana ha respinto il ricorso dell’industria farmaceutica svizzera relativo al brevetto di un farmaco anti tumore. I giudici, secondo la tv Cnn Ibn – hanno stabilito che l’industria locale ha il diritto a produrre il medicinale Glivec come farmaco generico low cost per salvaguardare il diritto alla salute della popolazione. La sentenza arriva dopo anni di carte bollate e recriminazioni ingaggiata dal colosso elvetico per ottenere il rispetto delle leggi sulla proprietà intellettuale. Come motivazione la Corte Suprema ha argomentato che il Glivec “non è un prodotto innovativo” perché utilizza una molecola già nota e quindi non rientra nei criteri stabiliti per le “invenzioni”. Le associazioni indiane di difesa dei diritti umani esultano perché si tratta di una conferma dell’India come “farmacia dei poveri” mondiale.

Poco meno di un mese fa, il 5 marzo, l’India aveva respinto un altro ricorso; quello della società farmaceutica Bayer sempre contro una versione low cost di un farmaco anti cancro. L’industri tedesca si era rivolta alla Commissione di appello per la proprietà intellettuale (Ipab) per chiedere l’annullamento della decisione di cedere all’indiana Natco Pharma un brevetto per produrre a basso costo il Nexavar, usato per curare il tumore al fegato e ai reni. La Bayer vendeva il medicinale a circa 5.600 dollari per 120 compresse, ovvero la scorta per un mese, mentre il prezzo della versione generica indiana è di 175 dollari per la stessa dose. Un anno fa, il governo indiano aveva concesso il brevetto alla Natco Pharma con la motivazione che ”doveva essere alla portata della maggior parte dei malati”. Il 3 novembre del 2012 l’India aveva revocato il brevetto di un costoso medicinale anti epatite prodotto dalla svizzera Roche rompendo di fatto il monopolio detenuto dalla società. Anche in questo caso la Corte di appello indiana per i brevetti (Ipab) ha ritenuto il farmaco Pegasys, usato per curare l’epatite C, non ”un’invenzione’‘, tale quindi da essere protetta da un brevetto secondo il regime sulla tutela della proprietà intellettuale noto. La cura, che dura sei mesi costa oltre 8.700 dollari, una cifra enorme per larga parte dei malati cronici di epatite che sono in maggioranza tossicodipendenti. Il Pegasys è stato il primo farmaco brevettato in India dove oltre il 90% dei medicinali sono generici, ovvero ”copiati” da prodotti che sono frutto di anni di ricerca delle aziende occidentali. Si tratta di un annosa disputa ma che di recente, con la crisi economica globale, è diventata di primaria importanza per i rapporti tra l’India e le aziende occidentali.

Quello del paese asiatico è uno dei mercati più appetitosi al mondo con un giro d’affari stimato di 12 miliardi di dollari, ma anche con una legislazione in materia di proprietà intellettuale che si presta a molte interpretazioni, come si lamentano le case farmaceutiche. Contrastate da organizzazioni umanitarie come ”Medici Senza Frontiere” che si riforniscono dall’India per le loro campagne mondiali sulla sanità e anti Aids.

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04 ... so/548161/


Tratto da: India, sì all’anti cancro low cost. Novartis perde il ricorso sul brevetto | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... z2PFepQB6f
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29/04/2013, 23:48

Non so se è il thread più indicato, ma credo sia importante documentare.


TRIONFO POST MORTEM DEL PROF.DI BELLA: ORA HANNO SCOPERTO CHE LA somatostatina E' ANTITUMORALE, LUI LA USAVA DA 40 ANNI! Diciamo grazie a quella cosa di nome Rosy Bindi...

Importante "scoperta" scientifica, comunicata con clamore mediatico da eminenti ricercatori svizzeri e americani, una partnership tra l'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia (ETH) e la University of California a Berkeley.Le ricerche hanno dimostrato che la somatostatina , farmaci anticolesterolo, controlla la crescita tumorale perché inibiscono la crescita di nuovi vasi linfatici, così si possono prevenire le metastasi.

Il Prof. Di Bella l'aveva scoperto più di 40 anni fa, infatti la somatostatina e la longostatina sono tra i farmaci principali del protocollo MTB.Ringraziamo l'ineffabile ex Ministro della Sanità, Rosy Bindi, che ostacolò in tutti i modi il prof. Di Bella! Noi i geni li facciamo morire di crepacuore, gli altri mettono sugli altari chi copia le loro scoperte! E chi ci ha rimesso, più di tutti, sono stati i malati!

http://it.paperblog.com/somatostatina-e ... e-1480404/

04/07/2013, 00:50

ubatuba ha scritto:

Arrivano due "miracolosi" farmaci anticancro. Ma i due salvavita vengono venduti solo a totale carico dei malati. E i prezzi sono altissimi: circa mille euro a settimana. Dura polemica sulla decisione dell'Alfa. La Lega italiana per la lotta contro il tumore: "I farmaci oncologici devono essere gratuiti. Lo Stato deve aiutare i cittadini. Così si potranno curare solo i miliardari..."

I nuovi farmaci sono il pertuzumab (Roche) e l'afibercept (Sanofi-Aventis) e sono stati autorizzati dall'Aifa (Agenzia italiana per il farmaco). L'Aifa, come ha spiegato l'Espresso, li ha da poco ammessi in farmacia, ma a totale carico del malato. Non era mai successo per gli anticancro salvavita. Il malato di cancro dovrà quindi pagare per il farmaco Roche seimila euro per le prime due somministrazioni e poi tremila euro ogni 21 giorni; e per quello Sanofi Aventis quattro mila euro ogni tre settimane.

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin sta provando a mettere una pezza a una situazione incresciosa e che ha già scatenato polemiche. Prima tra tutte quella della Lilt, il cui presidente Francesco Schitulli ha dichiarato: "I farmaci oncologici devono essere gratuiti. Nessuno si augura di sviluppare un cancro, una malattia già destabilizzante sotto l'aspetto fisico e psicologico. Non dobbiamo aggiungere l'onere finanziario. Va trovato un modo per non farli pagare". "Lo Stato deve aiutare i cittadini", conclude il senologo. "Questi prodotti allungano comunque la vita e migliorano la sua qualità

http://mailbeta.libero.it/cp/WindMailPS ... =485968510

Nessuno dice che un farmaco per una malattia così diffusa, e quindi potenzialmente prodotto su vasta scala, dovrebbe costare molto meno? Quando potremmo vedere "i signori delle farmaceutiche" sul banco degli imputati?

07/07/2013, 12:24

Trovata la cura per il cancro. Non interessa perchè non "rende".
Le grandi Case Farmaceutiche la snobbano perchè non è un “affare”.

Immagine

http://www.urcaurca.it/trovata-la-cura- ... I.facebook

Per un quadro più completo leggi anche:

Il DCA: possibile cura per il cancro
http://www.urcaurca.it/il-dca-possibile ... ancro.html

Dicloroacetato: delusioni e speranze
http://www.urcaurca.it/dicloroacetato-d ... ranze.html

E’ una soluzione semplice ed è sempre stata sotto il naso degli scienziati. C’è da utilizzare il di-cloro-acetato, che attualmente è impiegato nei problemi metabolici. La scoperta della sua efficacia contro i tumori è stata fatta nell’Università canadese di Alberta nel gennaio 2007. Stranamente, i media non ne hanno parlato. Eppure è una sostanza che può essere utilizzata da chiunque, non ha effetti collaterali particolari ed è estremamente economico (a differenza dei costosi farmaci antitumorali prodotti dalle grandi Aziende Farmaceutiche internazionali). Gli scienziati canadesi hanno testato il DCA (di-cloro-acetato) ed hanno ucciso le cellule tumorali dai polmoni, dal seno e dal cervello lasciando integre le cellule sane. Lo stesso risultato era stato ottenuto alimentando cavie ammalate con acqua contenente DCA.

Il DCA agisce sui mitocondri delle cellule malate portandole all’apoptosi cellulare e di conseguenza alla morte delle cellule malate. E’ ampiamente disponibile in quanto già utilizzato per la cura dei disturbi alimentari. Potete trovare maggiori informazioni su thedcasite.com sul quale vengono pubblicate le esperienze, i dosaggi, i vari casi, i pro e contro.

DOMANDA: perchè le Case Farmaceutiche snobbano la scoperta?

RISPOSTA: probabilmente perchè il metodo è naturale e non può essere brevettato. Niente brevetto, niente affari. Senza brevetto non è possibile sfruttare la scoperta come stanno facendo, ad esempio, con le costosissime cure per l’AIDS. Meglio che la gente continui a finanziare campagne anti-tumori ed a pagare salate le cure sul mercato.

Ma forse c’è una speranza: piccoli Laboratori indipendenti potrebbero iniziare a produrre il DCA e, dopo le previste procedure, commercializzare finalmente il farmaco.
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