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24/03/2013, 02:15

è una sorta di punizione. State attenti se mi fate la loro fine. Per Cipro di tratta fondamentalmente di interessi particolari

24/03/2013, 02:26

MaxpoweR ha scritto:

è una sorta di punizione. State attenti se mi fate la loro fine. Per Cipro di tratta fondamentalmente di interessi particolari

Sì... una minaccia.... stanno sondando il terreno.... [8D]

Occhio Italia... che se esci dall'Euro, mi prendo quello che mi devi con la forza.
Stesso dicasi per la Spagna.....

24/03/2013, 02:50

Fanno i loro interessi, anche se a Cipro sono più che altro interessi russi ^_^

24/03/2013, 09:23

MaxpoweR ha scritto:

Fanno i loro interessi, anche se a Cipro sono più che altro interessi russi ^_^


mò voglio vedere che si inventano
per trattenere i capitali russi nell'isola..

chiaramente dopo la bastonata del 25%,
quelli scappano di corsa..

se richiedono la restituzione in forma liquida,
c'è proprio da ridere..

24/03/2013, 09:35

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L'accordo del 20% è già a rischio

Le richieste del Fmi sarebbero "sempre più alte" e Nicosia si ribella


NICOSIA - Il governo di Cipro e la Troika - Ue, Bce e Fmi - hanno concordato sabato nel tardo pomeriggio un prelievo forzoso del 20% sui depositi bancari di oltre 100 mila euro custoditi alla Banca di Cipro e del 4% su quelli per lo stesso ammontare in altre banche. Lo ha riferito la Tv statale Rik. "Progressi sono stati fatti - ha rilevato in una nota il commissario Ue Olli Rehn - ma il lavoro per trovare un accordo sul piano di salvataggio di Cipro proseguirà nelle prossime ore. Sfortunatamente ora restano solo soluzioni pesanti ed è comunque essenziale che l'Eurogruppo trovi un accordo entro domenica sera". Tuttavia, sempre nella tarda sera di sabato, è filtrata sempre più insistente la voce che l'accordo appena ottenuto era già "a rischio": parola dell'agenzia ufficiale cipriota Cna, ripresa dalle tv locali. Le difficoltà sarebbero cominciate a causa delle "sempre più alte richieste avanzate dalla rappresentante del Fmi".

Intanto sabato è stata un'altra giornata di passione sull'isola: buona parte della popolazione è scesa in piazza, chi a protestare contro il governo o l'Ue, chi a prelevare dai bancomat più contante possibile, prima che sia troppo tardi, chi a fare scorte alimentari. Centinaia di impiegati di banca - soprattutto della Laiki Bank - sono scesi fin dal primo mattino nelle strade per protestare contro la temuta ristrutturazione del sistema bancario. Alcuni di loro si sono radunati davanti alla sede del sindacato degli impiegati di banca (Etyk) e poi si sono diretti in corteo verso il palazzo presidenziale da dove, dopo una breve sosta di fronte ai cancelli, hanno proseguito in direzione del ministero delle Finanze, innalzando striscioni e gridando slogan contro l'Unione Europea, la Germania e la Troika (Ue, Bce e Fmi). Tutto seguito da agenti in assetto anti-sommossa.

Stessa folla davanti ai bancomat (le banche sono chiuse ormai da una settimana). Fare la fila agli sportelli automatici è diventata per la gente un'abitudine quotidiana non solo per disporre del contante necessario per le spese della giornata, ma anche, e soprattutto, per cercare di estrarre più denaro possibile dai conti correnti. Il timore è che i propri risparmi siano fagocitati nel temuto "buco nero" del fallimento dei due maggiori istituti di credito ciprioti, la Banca di Cipro e la Banca Popolare. Le file si allungano anche perché gli sportelli elettronici, sottoposti a lunghe ore di utilizzo, lavorano a rilento e si inceppano.Del resto, ormai da giorni a Cipro l'economia funziona quasi esclusivamente con denaro contante.Hanno cominciato i piccoli esercizi commerciali e i ristoranti a rifiutare le carte di credito perché hanno bisogno di denaro liquido per pagare i fornitori che, a loro volta, accettano solo contante. Lo stesso vale per i distributori di benzina tra i quali sono pochi quelli che accettano ancora pagamenti con la carta di credito. Dal momento che anche le stazioni di servizio pagano i rifornitori di carburante in contante, c'è il rischio che anche i distributori presto rimangano senza benzina.

Nel diffuso timore, poi, che un mancato accordo fra il governo di Nicosia e le autorità monetarie europee a Bruxelles possa far precipitare la situazione e che martedì prossimo le banche non riaprano i battenti, da sabato molta più gente del solito ha affollato i supermercati della capitale e delle principali città del Paese facendo soprattutto scorta di latte, pane, uova, frutta e verdure fresche ma anche scatolame.

23.03.2013 - 19:38

Red. Online | Aggiornamento: 24 mar 2013 08:14

Source: CdT.ch - Mondo - L'accordo del 20% è già a rischio



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Chi è che è ancora favorevole all'abolizione del contante?

“Abolire il contante è un grande passo verso la civiltà”Immagine

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Ultima modifica di Wolframio il 24/03/2013, 10:06, modificato 1 volta in totale.

24/03/2013, 11:55

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Un pò di sano terrorismo [;)] scaramantico
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Deciso per maggio il prelievo forzoso anche per l’Italia

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-Redazione- 24 marzo 2013- Jeroen Dijsselbloem, Presidente dell’Eurogruppo, ha categoricamente smentito che una misura così drastica possa essere attuata fuori dai confini di Cipro, Paese per il quale un intervento del genere risulta invece "inevitabile".

Nonostante le rassicurazioni ufficiali, montano le polemiche. Ad accenderle ci ha pensato Jörg Kramer, capo economista di Commerzbank, che in un'intervista al quotidiano Handelsblatt ha suggerito di introdurre in Italia un prelievo forzoso di addirittura il 15% su depositi e titoli per azzerare il debito pubblico.

Il prelievo sarebbe un’operazione a garanzia del prestito che l’Ue erogherà all’Italia, Nelle stanze del Palazzo tutto parrebbe deciso: un prelievo forzoso a maggio dal 6,8 al 9, 9%. Lo Stato italiano incasserà 130 miliardi, proprio a cifra che il Paese dovrà versare al MES entro giugno

Source: Deciso per maggio il prelievo ...e per l’Italia | ArticoloTre

24/03/2013, 12:31

Wolframio ha scritto:

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Un pò di sano terrorismo [;)] scaramantico
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Deciso per maggio il prelievo forzoso anche per l’Italia

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-Redazione- 24 marzo 2013- Jeroen Dijsselbloem, Presidente dell’Eurogruppo, ha categoricamente smentito che una misura così drastica possa essere attuata fuori dai confini di Cipro, Paese per il quale un intervento del genere risulta invece "inevitabile".

Nonostante le rassicurazioni ufficiali, montano le polemiche. Ad accenderle ci ha pensato Jörg Kramer, capo economista di Commerzbank, che in un'intervista al quotidiano Handelsblatt ha suggerito di introdurre in Italia un prelievo forzoso di addirittura il 15% su depositi e titoli per azzerare il debito pubblico.

Il prelievo sarebbe un’operazione a garanzia del prestito che l’Ue erogherà all’Italia, Nelle stanze del Palazzo tutto parrebbe deciso: un prelievo forzoso a maggio dal 6,8 al 9, 9%. Lo Stato italiano incasserà 130 miliardi, proprio a cifra che il Paese dovrà versare al MES entro giugno

Source: Deciso per maggio il prelievo ...e per l’Italia | ArticoloTre


lo so che qui la logica
è andata a farsi benedire..
da un pezzo..

ma se l'italia preleva il 6% dai conti,
poi a che serve il prestito ?

a che serve il mes?

li versa al mes,
per poi riceverne,
con tasso di prestito
connesso
, altrettanti..

ma non è assurdo il meccanismo ??

allora si auto-tassa..
e finità lì..
senza mes..
almeno non deve pagare
gli interessi..

non so se ho spiegato bene
l'assurdità del meccanismo..

24/03/2013, 12:35

Il MES funziona ESATTAMENTE così se non l'avevi ancora capito Mik.

Magari è il caso di stracciare gli accordi già firmati, che ne dite?!?

[:o)]

24/03/2013, 12:49

mik.300 ha scritto:

MaxpoweR ha scritto:

Fanno i loro interessi, anche se a Cipro sono più che altro interessi russi ^_^


mò voglio vedere che si inventano
per trattenere i capitali russi nell'isola..

chiaramente dopo la bastonata del 25%,
quelli scappano di corsa..

se richiedono la restituzione in forma liquida,
c'è proprio da ridere..


ma sicuri che non ci sara' un qualke tipo di ritorsione.......esempio:sul gas che importiamo.....e' una fornitura strategica e potrebbe creare diversi problemi..............................

24/03/2013, 17:37

24/03/2013, 19:51

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L'Eurogruppo ritarda, le banche no

Tagliati a 100 euro al giorno i prelievi di contante nelle banche dell'isola

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NICOSIA - Nuovo ritardo (dalle 18 alle 20) per il summit dell'Eurogruppo inteso a focalizzare la crisi finanziaria che attanaglia Cipro, l'isola che rischia il fallimento. Intanto, oggi stesso, senza alcun preavviso ai clienti tramite radio o tv, la Laiki Bank - Banca Popolare, il secondo istituto di credito di Cipro - ha tagliato oggi l'importo del contante che è possibile ottenere dagli sportelli automatici nelle sue succursali in tutta l'isola, passando dai 260 euro che era possibile ritirare sino a ieri a soli 100 euro al giorno oggi.

La decisione, di cui si è sparsa rapidamente notizia sull'isola, è stata presa come un ulteriore, grave segnale del deterioramento delle trattative in corso a Bruxelles tra i responsabili di Nicosia e i rappresentanti dell'Eurogruppo per trovare un accordo per il salvataggio dell'economia cipriota ormai sull'orlo della bancarotta.

«Siamo qui per evitare l'uscita di Cipro dalla zona euro, serve una soluzione globale e giusta, che ridimensioni il sistema bancario di Cipro e che faccia pagare i più ricchi, e non i piccoli depositi» ha affermato, in attesa della riunione dell'Eurogruppo, il ministro francese dell'economia Pierre Moscovici.

24.03.2013 - 18:37

Red Online-ats

Source: CdT.ch - Mondo - L'Eurogruppo ritarda, le banche no

25/03/2013, 00:38

Atlanticus81 ha scritto:

Il MES funziona ESATTAMENTE così se non l'avevi ancora capito Mik.

Magari è il caso di stracciare gli accordi già firmati, che ne dite?!?

[:o)]


da come funziona il mes,stracciare gli accordi e avere una sovranita'monetaria incondizionata,sarebbe piu' che auspicabile....
Ultima modifica di ubatuba il 25/03/2013, 00:39, modificato 1 volta in totale.

25/03/2013, 01:06

Ironicamente, nella metà dell'isola sotto il controllo turco non si registrano problemi; nella metà dell'Euro, invece, l'economia sta implodendo.
http://www.claudioborghi.com/claudio-bo ... l-giornale

25/03/2013, 09:26

C'è l'accordo Ue-Cipro: i ministri delle Finanze dell'Eurozona hanno approvato l'intesa raggiunta nella notte tra il presidente cipriota Nicos Anastasiades e la troika (Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale), che evita la bancarotta dell'isola e dunque la prima uscita di uno Stato membro dall'eurozona. L'accordo prevede la chiusura della Laiki Bank, la seconda del Paese, mentre i correntisti del principale istituto, la Bank of Cyprus, molti dei quali russi, potrebbero subire - secondo fonti europee - perdite fino al 40% dei loro patrimoni.

«FINE DELLE INCERTEZZE SULL'EURO» - «L'accordo raggiunto stasera mette fine alle incertezze su Cipro e sulla zona euro», ha detto il presidente dell'eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, che ha spiegato che «l'intesa evita la tassa e ristruttura profondamente il settore bancario di Cipro». Immediato l'effetto alla Borsa di Tokyo, con l'euro che recupera sui mercati valutari nipponici e si porta a 1,3019 dollari e a 123,50 yen. Il direttore del Fmi Christine Lagarde, da parte sua, raccomanderà al Fmi di partecipare al piano di salvataggio di Cipro: lo ha detto al termine dell'eurogruppo, spiegando come l'intesa raggiunta sia «buona», perché «protegge i depositi sotto i 100 mila euro, limita le misure alle due banche maggiormente problematiche e divide il peso tra Ue e Cipro in modo equo».
Fonte:http://www.corriere.it/esteri/13_marzo_24/cipro-eurogruppo-salvataggio_c6a9ddcc-94b7-11e2-bd1c-50cadb6c1382.shtml

Roba da pazzi...[xx(]
Ultima modifica di Angel_ il 25/03/2013, 09:27, modificato 1 volta in totale.

25/03/2013, 10:31

JP Morgan fa notare che la fetta di grandi depositi non assicurati è probabilmente vicina alla metà circa dei depositi totali dell'Unione europea. Guarda altro grafico sull'Italia.

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I depositi bancari presso i paesi periferici dell'Europa.


NEW YORK (WSI) - "Unsecured Depositors Of The World, Unite... And Get The Hell Out Of These Countries": depositanti non assicurati di tutto il mondo, unitevi...e scappate subito da questi paesi".

Non lascia margini di dubbio l'alert di JP Morgan. Riferendosi ad alcuni dati recenti, la banca americana fa notare che la fetta di grandi depositi non assicurati è probabilmente vicina alla metà circa dei depositi totali dell'Unione europea.

Con i depositi che si stanno già spostando dai paesi periferici verso mete più sicure, la fragilità dell'intero sistema bancario è evidente. Da quali paesi bisogna scappare? Per JPM la risposta è ovvia: dai paesi periferici dell'Eurozona, dunque da Italia, Cipro, Irlanda, Portogallo, Grecia e Spagna.

Secondo JPM, nonostante i nostri politici e le varie autorità di borsa e mercati assicurino che Cipro è un fatto a sé, e che l'Italia in nessun modo rischia di trovarsi nella stessa situazione, per chi ha depositi presso i conti correnti italiani, la situazione non è assolutamente tranquilla.

"Abbiamo ritenuto appropriato mettere in evidenza quali nazioni hanno la maggior fetta di depositi non assicurati (e al contempo non sono anche sotto i controlli di capitali della Bce). Sembra, tra molti altri, che nonostante la Francia abbia deciso di rinunciare alla tassa del 75% sui più ricchi, esiste una buona ragione per i benestanti di andare via".


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I grandi depositi e i depositi non assicurati in rapporto al totale dei depositi totali di diversi paesi al mondo.


Ma non si tratta di un problema solo per "i ricchi", ovviamente: nel momento in cui si dovesse innescare una fuga di capitali da parte dei più ricchi, ovviamente lo stesso, anzi, con maggiore panico, farebbero la classe media e quella ad ancor più a basso reddito.

Già in Italia, parlando con la gente comune, il timore è vivo. Il problema è che il caso Cipro è senza precedenti, in quanto ha introdotto il prelievo forzoso.

L'accordo per evitare il peggio è stato raggiunto, ma sempre di prelievo forzoso si tratta.

Con il rischio, nonostante le rassicurazioni, che tale manovra verrà applicata prima o poi ad altri paesi dell'Eurozona - e l'allarme è stato già lanciato, su Spagna, Grecia, Francia, Irlanda e Italia e l'ammontare di depositi che non sono assicurati -, come farà il sistema bancario europeo a evitare la fuga dei capitali?

Come dimostra il caso di Abn Amro, la corsa all'oro è già iniziata. Logico: i cittadini ora vogliono ritirare tutti gli asset sicuri visto che temono prima o poi il sequestro dei loro conti in banca. Ma le banche stanno impedendo, ora, anche questo.

Robert Henriques, esperto di JP Morgan: "per le prossime crisi potremmo assistere a una fuga dei depositi.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... paesi.aspx

...ma e' mai possibile che sia concesso annientare interi popoli pur di salvare una moneta figlia solo della grande finanza......[:(!]
Ultima modifica di ubatuba il 25/03/2013, 10:33, modificato 1 volta in totale.
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