Cita:
Matrix Italia. La realtà ribaltata.
E’ dal 26 febbraio che mi sembra di vivere in un universo parallelo, una realtà alla “Matrix”.
Dopo il risultato delle elezioni, per certi versi inaspettato, 163 normali cittadini sono entrati in parlamento.
Per cittadini intendo gente comune, come me, come voi; impiegati, casalinghe, disoccupati.
Una cosa mai vista.
Mi sono detto: FINALMENTE.
Finalmente qualcuno che può capire i reali problemi del paese, qualcuno che viene davvero dalla famosa “società civile”.
Certo, sono inesperti, dovranno imparare come ci si muove nell’olimpo della burocrazia, nel regno degli accordi sottobanco, nell’empireo degli inciuci, nel paradiso del “meno peggio”.
Faranno molti errori, inevitabili gaffes, cose giuste e meno giuste. Ci vorrà un po’ di tempo, ma io so che sono come me, per Giove, che sono lì per me, per noi.
Sarò indulgente nei loro confronti, ho tollerato per decenni della gentaglia che mi ha pisciato in testa dicendo che pioveva, li guarderò con simpatia e li incoraggerò.
L’importante è che tengano fede agli impegni, a quello che hanno promesso.
L’importante è che non cedano alle lusinghe della poltrona, come ho visto succedere per tanti, troppi, entrati in parlamento con alti ideali che hanno gettato nel cesso alla prima occasione.
Questo pensavo.
E credevo che lo pensassero un poco anche quelli che non li avevano votati, ma che in cuor loro hanno sempre sperato che qualcosa potesse davvero cambiare in meglio, a cominciare dalle facce.
E invece NO.
E’ successo l’opposto.
Capisco i giornali, le radio, le tv, i siti web che si sentono minacciati, che sono terrorizzati dal pensiero di perdere finanziamenti (diretti e indiretti), privilegi e prebende assortite.
Capisco anche coloro (e sono tanti e rumorosi) che occupano un posto sociale e lavorativo che non gli compete, e non gli apparterrebbe in una società che si basi sul merito invece che sulla clientela.
Ma gli altri,
quegli altri che per anni hanno subito ingiustizie, soprusi, vessazioni; quelli che hanno visto il politico che entra allo stadio coll’autoblu e il biglietto gratis in tribuna d’onore; quelli che si sono visti sopravanzare al concorso dal raccomandato; quelli che sono stati superati in tutte le file da quello che aveva le “conoscenze”; quelli che hanno avuto l’agognata pensione rimandata a data da destinarsi mente il parlamentare si gode tutt’ora il suo bel VITALIZIO.
Molti di questi, invece di guardare a questa “truppa” almeno con simpatia, l’hanno presa in uggia.
Rimproverano loro di non fare le stesse medesime cose che fino al giorno prima delle elezioni aborrivano nella classe politica, o li stigmatizzano perché fanno quelle cose che loro stessi avrebbero fatto nella medesima posizione.
Ecco che diventano irresponsabili (perché non vogliono avere a che fare con i soliti cialtroni).
Diventano maleducati (perché non stringono la mano a chi non stimano).
Diventano teleguidati e senza cervello (perché sono inesperti e dunque bisognosi di tempo, e di guida politica, mestiere che non è, per fortuna, il loro).
Diventano “nulla facenti” (anche se sono lì da un mese e il governo non si è ancora formato, e neppure le commissioni parlamentari, e non certo, anche se fa gioco farlo credere, per colpa di quei 163).
Sono antidemocratici perché non vanno ai talk sciò e parlano poco con i giornalisti (quegli stessi talk sciò e giornalisti che hanno dato una GROSSA mano a nascondere le notizie importanti e che sono tutti uniti nel cercare di delegittimarli in ogni modo).
L’Italia è nel baratro dopo decenni di mal governo?
La colpa è diventata loro.
Gli imprenditori si suicidano perché “qualcuno” non li paga da anni e ha istituito tasse assurde, quali l’irap e l’imu sui capannoni (quello stesso qualcuno che ADESSO , a parole si propone come salvatore della patria e lancia rivoluzionarie riforme su imposte che LUI ha votato)?
I mandanti morali dei suicidi sono questi ragazzi e chi li ha messi lì.
Potrei continuare ancora a lungo, ma sono demoralizzato.
In che paese vivo, chi sono i miei concittadini?
Se sono tutti come i molti che leggo, vedo e ascolto, in questa Italia io non mi ci riconosco più.
Non mi riconosco più in un’Italia che cerca il marcio in quelli che sono puliti, che “processa” gli innocenti al posto dei colpevoli (no, non parlo del nano di Arcore), che sbeffeggia chi prova a cambiare invece di prendere a pernacchie i cialtroni, che ribalta la realtà.
<<Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai a lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.>>
Nel film il protagonista sceglie di prendere la pillola giusta, e di vedere, finalmente, la realtà con i suoi occhi.
Noi cosa vogliamo fare?
http://www.byoblu.com/post/2013/04/08/A ... x#continue