Immagine:
82,8 KBCrateri Gemelli Arima, nella Thaumasia Planum, su Marte, poco a sud della Vallis Marineris. Entrambi i crateri hanno circa 50 km in diametro. L'immagine è della camera a HRSC, a bordo della sonda Mars Express della ESA. Credit: ESA/DLR/FU Berlin (G. Neukum)
Drammatiche esplosioni sotterranee, che forse coinvolgono anche tanto ghiaccio d'acqua, sono responsabili per profondi pozzi all'interno di una coppia di crateri gemelli fotografati recentemente dalla sonda Mars Express della ESA. I "crateri gemelli" si trovano nella Thaumasia Planum, un grande plateau che si trova immediatamente a sud della Valles Marineris, il più grande canyon del Sistema Solare.
Il cratere più a nord (quello a destra) fu chiamato ufficialmente Arima, nel 2012. Il cratere accanto rimane ancora senza nome. Entrambi sono però più o meno della stessa grandezza (poco più di 50 km in diametro), e hanno strutture interne molto simili ed intricate. Il cratere più a sud è anche presentato qui sotto da una prospettiva diversa che rivela la complessità del pozzo centrale.
Immagine:
90,14 KBSi vedono bene terrazze multiple che cadono dai bordi del cratere sul fondale piatto, ma forse la struttura che colpisce maggiormente è il pozzo centrale. Questa particolare caratteristica la condivide con il vicino cratere Arima. I pozzi centrali nei crateri sono comuni si Marte ed anche su altre lune ghiacciate nel Sistema Solare esterno. Ma come si formano?
Quando un asteroide colpisce la superficie rocciosa di un pianeta, sia l'asteroide che la superficie vengono compressi fino ad altissime densità. Immediatamente dopo l'impatto, le regioni compresse si depressurizzano molto rapidamente, esplodendo violentemente! Negli impatti a bassa energia, si forma un cratere semplice scavato. Nel caso di impatti molto più drammatici, i crateri grandi hanno forme molto più complesse, come anche picchi centrali, terrazze, anelli, o appunto pozzi.
Un'idea riguardo alla formazione dei pozzi centrali è che quando la roccia o il ghiaccio si fondono durante l'impatto poi sprofondano attraverso le fratture nella crosta sotto, lasciandosi poi dietro rapidamente un pozzo. Un'altra teoria è che il ghiaccio sotto la superficie, una volta riscaldato tanto, vaporizza subito. Come risultato, la superficie rocciosa viene scavata formando così un pozzo esplosivo circondato da detriti rocciosi. Il pozzo è il centro del cratere principale, dove la maggior parte dell'energia dell'impatto è stata depositata.
Immagine:
78,23 KBTopografia dei due crateri gemelli, visti vicini da Mars Express. Credit: ESA/DLR/FU Berlin (G. Neukum)
Anche se i grandi crateri in questa scena hanno in comune molte cose come simili diametri e terrazzi, i loro pozzi centrali sono molto differenti in dimensione e profondità, come evidenziato dalla mappa topografica mostrata sopra. Se paragonato al Cratere Arima, forse molto più ghiaccio sotto la superficie era presente li e si è vaporizzato subito, rispetto al cratere sud.
Molti vicini crateri più piccoli mostrano anch'essi testimonianze di presenza di acqua o ghiaccio al momento dell'impatto, come dimostra la loro contorta coperta di materiale espulso intorno.
Le coperte di materiale espulso sono depositi che circondano il cratere di rocce scavate dall'interno durante il momento della formazione. Hanno lobi simili a petali intorno ai bordi che sono il risultato dell'azione dell'acqua liquida che si è legata al materiale espulso, permettendogli di fluire lungo la superficie, dando così un'apparenza molto fluida.
Immagine:
60,08 KBImmagine 3D anaglifica dei due crateri. Prendete i vostri occhiali stereo e ammirate la loro struttura. Credit: ESA/DLR/Fu Berlin (G. Neukum)
Simili crateri d'impatto possono fornirci delle vere e proprie porte verso la comprensione della passate geologia della superficie e sub-superficie del pianeta. In questo caso mostrano come un tempo, la Thaumasia Planum, ospitasse grandi quantità di acqua o ghiaccio, finito poi sepolto e liberato da impatti come questo.
http://esa.int/Our_Activities/Space_Sci ... ns_on_Marshttp://www.link2universe.net/2013-04-15 ... -su-marte/