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09/04/2013, 18:22

Beh se l'euro non è un dogma, significa che ci sono altre strade. L'euro è servito solo a competere con l'America.

Come al solito, io cerco di intuire sempre la contromossa del nemico [:(!] La fregatura futura potrebbe essere la moneta unica mondiale. Come già previsto da qualcuno.

09/04/2013, 19:06

Che potrebbe succedere se l'Italia stampasse EURO clandestinamente e li inserisse nel mercato. [:D] [:D]

09/04/2013, 20:53

Non serve uscire dall’euro, basta dichiararlo di nostra proprietà

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di Francesco Filini

Nell’era della grande Depressione nostrana, molto più disastrosa e pericolosa di quella del 1929, imperversano teorie e ipotesi di qualsiasi salsa sul sistema monetario. E’ evidente che l’€uro è stato un fallimento, non serve ricordare la tragedia greca o l’esproprio cipriota per arrivare a capirlo: tutta l’Eurozona è in crisi nera, e noi la stiamo vivendo sulla nostra pelle. Inevitabilmente, dopo anni di malainformazione, si arriva ad identificare nel sistema bancario e finanziario il fulcro del problema. Qualcuno ci ha messo un pochino, ma alla fine la storiella della cattiva gestione della cosa pubblica (cosa verissima e da combattere) come causa di tutti i mali non sembra più reggere: i ladri di

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polli (politici, sindacalisti, dirigenti della PA e pidocchi di simil fattura) non riescono più a coprire i veri ladri che si nascondono dietro il sistema finanziario internazionale. Lo dicono i numeri: di fronte ai “milioncini” intascati dagli specchietti per le allodole di cui sopra, stanno i miliardi dello scandalo MPS, piccola punta del grande iceberg contro cui la Titanic-a Unione Europea sta andando a sfracellarsi.
Per dirla con le parole di Ezra Pound, la gente comincia a capire che se il piatto piange non è colpa del cameriere ma del padrone del ristorante, che oggi vuole essere pagato anche se fa portare piatti vuoti.

Tra le ricette che le simple minds che cianciano d’economia nei giornali e nelle tv, ritorna in auge il caro e vecchio Quantitative easing, ovvero il pompaggio indiscriminato di moneta fresca di stampa che va ad iperinflazionare il sistema. Il caso della Banca Centrale Giapponese sta contagiando sempre più persone, come se la Repubblica di Weimar non avesse già fatto scuola il secolo scorso, come se Immaginenon si sapesse che all’immissione di nuova liquidità creata ex nihilo non conseguirebbe l’aumento indiscriminato dei prezzi e dell’aggravarsi della crisi. E c’è ancora chi dice che se avessimo una Banca Centrale che stampa moneta tutto si risolverebbe con estrema facilità. Giova ricordare che la BCE di Mario “Goldman” Draghi ha stampato (termine improprio perché in realtà li ha fatti apparire sui terminali del sistema bancario) negli ultimi mesi più di 1000 MLD di €uro con una manovra chiamata LTRO. Il problema è che questa liquidità è rimasta nella pancia del circuito finanziario con lo schema seguente:

la BCE mette a disposizione delle banche europee 1000 MLD (al tasso dello 0,75%), le Immaginebanche europee decidono di investire una parte di questa liquidità nei titoli di debito degli stati (BOT, CCT, BUND, BONOS etc..) con tassi che variano dal 4 al 7%, questi ultimi non immettono liquidità nel sistema dell’economia reale perché usano una parte del denaro per pagare gli interessi sul debito, l’altra per versare all’ESM la quota di partecipazione. Così, “semmai dovessimo rischiare il default”, l’ESM ci presterà ad interesse quei soldi che gli abbiamo dato e per i quali ci siamo già indebitati. E’ la babele dell’usura.

Una soluzione quindi sarebbe quella di adeguarsi al sistema delle Banche Centrali di tutto il mondo per stampare moneta direttamente, con gli effetti già descritti sopra.

L’altra soluzione che si propone, sostanzialmente identica dal punto di vista sistemico, è quella di uscire dal cappio dell’€uro per tornare alla cara e vecchia lira, con la Banca d’Italia che stampa e lo Stato italiano che si indebita. Con conseguenze inimmaginabili: svalutazione galoppante del nostro potere d’acquisto, iperinflazione e un tasso di cambio a dir poco svantaggioso. Certo, non è che rimanendo dentro l’€urosistema le cose migliorino, ma possibile che non ci sia nessuna soluzione che non preveda una catastrofe? Possibile che gli economisti (per mancanza di prove) che frequentano i salotti televisivi non abbiano nessun’altra soluzione?

Eh no signori miei, continuate a girare attorno al problema che si chiama debito. ImmagineNessuno osa approfondire la natura del debito, tutti si guardano bene dal voler studiare la moneta. E’ lì il problema, èlì che nasce il debito.

Quindi l’unica vera soluzione non è quella di tornare alla Lira (c’è chi pensa che così si torni alla sovranità monetaria!) con una Banca che finanzia direttamente il debito, e non è quella di trasformare la BCE in una Federal Reserve, ma è quella di attribuire la proprietà della moneta, nell’atto della sua emissione, a chi gli spetta: ai cittadini. La commissione europea, per bocca di Olli Rehn, ha già ammesso che c’è un buco legislativo sulla proprietà dell’euro, non rimane che colmare questo buco giuridico con una legge, come quella presentata nel 1997 da alcuni senatori italiani, ma che il Senato non ha nemmeno mai discusso.

La soluzione è a portata di mano, basta solo far comprendere che fino ad oggi ci hanno indebitato con i soldi nostri. E dobbiamo riprenderceli.


http://rapportoaureo.wordpress.com/2013/04/09/830/

09/04/2013, 22:08

Wolframio ha scritto:
Per dirla con le parole di Ezra Pound, la gente comincia a capire che se il piatto piange non è colpa del cameriere ma del padrone del ristorante, che oggi vuole essere pagato anche se fa portare piatti vuoti.

Bellissima..... [:255]

La soluzione è a portata di mano, basta solo far comprendere che fino ad oggi ci hanno indebitato con i soldi nostri. E dobbiamo riprenderceli.

Vero... ma ci vuole l'esercito.... [:o)]

27/04/2013, 12:31

Gennaro Zezza - Dopo l' €uro....



C’è un timore diffuso che una eventuale uscita dall’euro dell’Italia, con il ritorno ad una valuta nazionale, sarebbe una catastrofe, perché la “nuova lira” si svaluterebbe rispetto all’euro in modo consistente, questo farebbe aumentare i prezzi dei beni importati, in particolare petrolio ed energia, e l’inflazione aumenterebbe in modo vertiginoso, costringendoci a far la spesa con carriole di banconote.
Se si tornasse ad un sistema in cui il prezzo della valuta nazionale viene deciso da domanda e offerta di valuta nazionale contro valuta estera, qual’è davvero la posizione dell’Italia?
La domanda netta di una valuta dipende dalla differenza tra gli incassi del Paese e i pagamenti fatti all’estero, che a loro volta hanno origine da (1) scambi commerciali; (2) trasferimenti, come il pagamento di interessi; (3) operazioni finanziarie come l’acquisto di titoli.



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Il saldo commerciale dell’Italia – per le merci – è riportato nel primo grafico, che utilizza dati mensili Istat, cumulati su dodici mesi. Da Agosto 2012 il saldo è tornato positivo, per il crollo delle importazioni dovuto alla crisi, ma anche per la crescita delle esportazioni.



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Il secondo grafico mostra l’andamento delle vendite di merci italiane agli altri Paesi dell’Unione europea, e al resto del mondo. Si nota come l’andamento delle vendite verso l’Unione europea, in gran parte ferma per le politiche di austerità, abbia ristagnato, mentre sono aumentate le vendite verso Paesi terzi, con una perdita del peso relativo del mercato europeo come collocazione delle nostre esportazioni



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Il terzo grafico riporta il saldo tra incassi e pagamenti in conto corrente, insieme al saldo commerciale per le merci. I pagamenti totali sono ancora superiori agli incassi, e quindi da qui emerge una domanda netta di valuta estera (che spingerebbe alla svalutazione di una valuta nazionale). Ma qual’è a differenza tra saldo commerciale e bilancia delle partite correnti? Oltre al saldo del commercio di servizi, in sostanziale pareggio, le altre voci riguardano i redditi da lavoro (rimesse degli immigrati) ma soprattutto i redditi da capitale, e cioè gli interessi che gli italiani (governo e settore privato) pagano all’estero in ragione dei prestiti ricevuti, al netto degli interessi incassati.



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E’ questa voce, insieme ai trasferimenti netti, a tenere il nostro saldo con l’estero in deficit. Una parte consistente dipende dai tassi di interesse elevati pagati ai creditori esteri (lo spread!), che progressivamente sparirebbero con le modifiche alle regole del gioco che seguirebbero l’uscita dall’euro.

Quindi, se uscendo dall’euro si riducono i trasferimenti netti all’estero e il pagamento di interessi, non c’è alcuna pressione verso la svalutazione dal conto corrente. Tradotto: siamo competitivi. C’è sempre, ovviamente, la possibilità di attacchi speculativi sui mercati finanziari, e ci sono gli strumenti per evitarla.

E, per inciso, se l’Italia è in crisi e abbisogna di riforme strutturali, di precarizzare il lavoro, di ridurre i costi ecc ecc ecc, come mai le nostre imprese (almeno alcune!) vendono all’estero sempre di più? Evidentemente i problemi sono altri.




Blog - Gennaro Zezza
http://neuro-zona.blogspot.it/2013/04/g ... l-uro.html

..e mai possibile che si faccia cattiva informazione o addirittura terrorismo x un eventuale uscita dall'euro?

27/04/2013, 13:42

Tragedia greca, anzi europea


Sabato 27 Aprile 2013 11:42

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(ASI) Forìì. Lettere in Redazione -“Oggi stiamo assistendo al grande successo dell’euro e la manifestazione più concreta di questo grande successo è la Grecia…La Grecia è costretta così a dare peso alla cultura della stabilità e sta trasformando se stessa” (Mario Monti, settembre 2011). Il 26.04.2013 a “L’ultima parola” la mia trasmissione preferita in onda su Rai 2 ogni venerdì sera alle ore 23 tra gli ospiti presenti c’erano Giorgio Cremaschi, Vittorio Sgarbi e l’economista Zezza. Avevo visto su internet (byoblu.com) nei giorni scorsi dei documentari e dei video su quanto sta accadendo in Grecia. E’ un Paese completamente collassato, dove i contadini si sono ribellati alle direttive europee e piuttosto che distruggere i loro prodotti, li distribuiscono alla gente affamata con l’aiuto di un nuovo partito, Alba Dorata. Le fabbriche di yogurt greco sono fallite e sono state comperate per 2 soldi dalla Mueller, che così può vendere yogurt buonissimo (greco!) facendo invece credere ai mercati che sia tedesco, prodotto da operai greci che lavorano per la gloria del Nuovo Reich, stavolta non Nazionalsocialista, MA finanziario, con stipendi da fame! Gli insegnanti a scuola non riescono a fare lezione ai bambini, perché svengono per la fame! Mentre guardavo questi filmati su internet e ascoltavo le interviste alla gente, pensavo dentro di me “ma saranno veri questi filmati? O è tutta una montatura?”. Ebbene, Cremaschi ha detto di essere stato in Grecia un mese, raccontando tutto quello che già sapevo, ma di cui non avevo ancora una conferma! Lo stesso ha urlato che quelle europee sono politiche CRIMINALI. Ha ragione! L’Italia, è bene farlo presente a chi ancora non l’ha capito, sta andando in questa direzione: 1 milione di bambini non godono più di cure odontoiatriche, perché le loro famiglie non possono pagarle! Prima dell’estate verrà fatta una manovra da 8 miliardi di euro, in ottobre entrerà in vigore una parte del fiscal compact e per noi (non per i politici!) saranno guai! Le lobbyes finanziarie che governano l’Europa hanno indotto gli Stati (ex-sovrani) a creare coi soldi dei cittadini un fondo ipocritamente chiamato “salva-stati” (M.E.S.) utile non a salvare gli stati in difficoltà, ma le banche! Le banche spagnole, infatti, sono state salvate coi soldi del M.E.S. presi con l’input di Cristine Lagarde, presidente del F.M.I. (fondo monetario internazionale). Sulla tragica situazione greca i nostri giornali e le nostre televisioni tacciono, anzi in un “Porta a porta” condotto da Bruno Vespa ho sentito dire dal medesimo una balla colossale, ossia che la situazione in Grecia stava migliorando! Sempre attraverso internet ho potuto apprendere che in Grecia sono stati creati dei campi di concentramento, dove vengono detenuti i cittadini con un debito nei confronti dello Stato superiore ai 5.000 euro. E pure i giornalisti che cercano di far sapere la verità all’estero passano dei guai! Roba da far rabbrividire persino la Grecia dei Colonnelli! Quando sento che grazie all’euro ed alla moneta unica si prospetta un lungo periodo di pace e stabilità, mi va il sangue alla testa, perché non sopporto le menzogne! L’euro, come pure era la ex-Lira e come è qualsiasi altra moneta stampata da un soggetto privato, cioè dalla Banca Centrale, e addebitata agli stati (quindi ai popoli) con tanto di interessi, farà resuscitare invece nazionalismi sepolti e purtroppo ci porterà ad un’altra catastrofe bellica, altrochè prosperità e pace! La moneta deve tornare ad essere stampata dallo Stato! Per quanto riguarda gli altri ospiti della trasmissione, così si sono espressi:l’economista Zezza è favorevole all’uscita dall’euro, come pure Sgarbi che sul nuovo governo e sul nostro apparato dirigente (che io preferirei chiamare “apparato digerente”, visto quello che ci hanno mangiato!) ha detto, giustamente, cose molto più dure di quelle che solitamente dico io. Con l’unica differenza che io vengo solitamente censurato, lui no! Beato Vittorio…

Andrea Mantellini , cons. Circoscrizione 1 - Forlì

Source: Tragedia greca, anzi europea

02/05/2013, 16:10

Sondaggio SCENARIECONOMICI.IT: Sarebbe favorevole
alla reintroduzione di una valuta nazionale al posto dell’EURO?


http://www.rischiocalcolato.it/2013/05/ ... no-48.html

- Si: 44%
- No: 48%
- Non so, non rispondo: 8%


Disaggregato per Coalizioni

CENTRODESTRA
- Sì: 68%
- No: 24%
- Non so, non rispondo: 8%

CENTRO
- Sì: 4%
- No: 94%
- Non so, non rispondo: 2%

CENTROSINISTRA
- Sì: 7%
- No: 89%
- Non so, non rispondo: 4%

MOVIMENTO 5 STELLE
- Sì: 67%
- No: 19%
- Non so, non rispondo: 14%

2 elettori su 3 del CDX e del M5S sono favorevoli alla reintroduzione di una valuta nazionale, la quasi totalità degli elettori di Centro e di Centrosinistra si oppongono.



Disaggregato per Età

18-29
- Sì: 39%
- No: 54%
- Non so, non rispondo: 7%

30-44
- Sì: 46%
- No: 45%
- Non so, non rispondo: 9%

45-59
- Sì: 49%
- No: 44%
- Non so, non rispondo: 7%

oltre i 60
- Sì: 42%
- No: 50%
- Non so, non rispondo: 8%

I NO vincono tra giovani ed anziani, viceversa i SI prevalgono, seppur di poco tra i 30 ed i 59 anni.

By GPG Imperatrice ed Andrea Lenci

02/05/2013, 17:54

..certo che la sx ha radicalmente cambiato opinione sulla questione europa,un tempo non troppo lontano era contraria a queto titpo di integrazione.....poi il vento e' cambiato [;)]


una domanda:non sarrebbe possibile una doppia circolazione euro x un ambiito internazionale et lire nel consesso nazionale? [}:)]
Ultima modifica di ubatuba il 02/05/2013, 17:57, modificato 1 volta in totale.

02/05/2013, 22:42

ubatuba ha scritto:

..certo che la sx ha radicalmente cambiato opinione sulla questione europa,un tempo non troppo lontano era contraria a queto titpo di integrazione.....poi il vento e' cambiato [;)]


una domanda:non sarrebbe possibile una doppia circolazione euro x un ambiito internazionale et lire nel consesso nazionale? [}:)]

Già!!,chiediamolo agli economisti!!.
Sento ripetere a tutti dobbiamo creare lavoro...dobbiamo creare lavoro...dobbiam.......(si è incantata la puntina).come se invocandolo il lavoro arrivi o scenda dall'alto dei cieli [:D]
Ma.......il Lavoro è il frutto di tante azioni combinate di una società sana non bersagliata da tasse e burocrazia,una volta aggiustati questi,il lavoro viene da sè senza che nessuno lo chiami,non bisogna strumentalizzarla per meri fini politici. [^]

03/05/2013, 00:36

..se vogliamo creare lavoro e'necessario mettere nelle tasche degli italiani un po di euro,in modo tale da invogliarli ad acquistare,creando cosi'una ripresa dei consumi,con la conseguenza di incentivare il lavoro.........[;)]

03/05/2013, 00:54

ubatuba ha scritto:

..se vogliamo creare lavoro e'necessario mettere nelle tasche degli italiani un po di euro,in modo tale da invogliarli ad acquistare,creando cosi'una ripresa dei consumi,con la conseguenza di incentivare il lavoro.........[;)]


Illusi. Il piano e' quello di espropriare le ricchezze degli italiani. Per questo verranno messi nelle condizioni di dover vendere i gioielli di famiglia.

L'unica ripresa che vedremo sara' quella per il didietro.

03/05/2013, 12:15

zakmck ha scritto:

ubatuba ha scritto:

..se vogliamo creare lavoro e'necessario mettere nelle tasche degli italiani un po di euro,in modo tale da invogliarli ad acquistare,creando cosi'una ripresa dei consumi,con la conseguenza di incentivare il lavoro......... [;)]


Illusi. Il piano e' quello di espropriare le ricchezze degli italiani. Per questo verranno messi nelle condizioni di dover vendere i gioielli di famiglia.

L'unica ripresa che vedremo sara' quella per il didietro.


sarebbe la conferma delle decisioni prese a bordo del britannia [:(!]

23/05/2013, 20:31

Beppe Grillo: "Tra un anno referendum sull'euro"

"L'Europa va ripensata" dice il leader del M5S a Mirandola per consegnare
al comune colpito dal terremoto 420mila euro dello Tsunami tour. Poi, a
proposito della proposta di legge anti-movimenti, afferma: "Hanno paura di noi"


23 maggio 2013

http://tg24.sky.it/tg24/politica/2013/0 ... telle.html

"L'Europa va ripensata. Noi consideriamo di fare un anno di informazione e poi di indire un referendum per dire sì o no all'Euro e sì o no all'Europa". Queste le parole di Beppe Grillo a Mirandola."Sull'Euro e sull'Europa gli inglesi ci insegnano la democrazia. Nessun partito può arrogarsi il diritto di decidere per 60 milioni di persone".
Il leader del Movimento 5 Stelle è così tornato a lanciare una proposta già avanzata durante la campagna elettorale: l'abbandono dell'Euro e il ritorno alla Lira. L'occasione è stata la visita a Mirandola per consegnare i fondi per la ricostruzione raccolti durante lo tsunami tour: una donazione che ammonta a 420mila euro che andranno a una scuola del centro emiliano scosso dal terremoto nel maggio 2012 (lo speciale).
Grillo ha commentato anche le dichiarazioni del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi: "Ha detto che siamo sull'orlo del baratro, io lo dico da 2 anni. E se lo dice lui...". E, a proposito del ddl presentato da Finocchiaro e Zanda e ribattezzato 'anti-movimenti', ha affermato: "Che senso ha fare una legge per non farci stare in Parlamento? Hanno un terrore fottuto".

30/05/2013, 01:39

Atlanticus81 ha scritto:

A volte penso che nelle Università di Economia dovrebbe diventare obbligatorio leggere questo tipo di libri - un corso di Laurea in Economia "alternativa" [:D]

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30/05/2013, 12:16

Thethirdeye ha scritto:


Atlanticus81 ha scritto:

A volte penso che nelle Università di Economia dovrebbe diventare obbligatorio leggere questo tipo di libri - un corso di Laurea in Economia "alternativa" [:D]

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purtroppo solo quelli in linea con il dominio dell'euro hanno la possibilita' di esprimersi sui grandi mezzi informativi.......
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