18/05/2013, 14:12
18/05/2013, 14:15
mik.300 ha scritto:zakmck ha scritto:greenwarrior ha scritto:qui urge un trapianto di cervello........................
Non credo sia sufficente.....
Il problema e': "a chi lo si trapianta"?
mmm..
tradotto ?
qualcuno però
potrebbe rispondere nel merito....
piuttosto ......
se ce la fa col suo cervello..
ovviamente...
18/05/2013, 14:27
18/05/2013, 14:52
18/05/2013, 14:54
18/05/2013, 15:19
18/05/2013, 15:22
Ufologo 555 ha scritto:
Per il lavoro? A sassate direi .... ("no global", "centri socilai" et similia ...)
18/05/2013, 15:43
MaxpoweR ha scritto:
Comunque per quanto riguarda il reato di vilipendio, insultare il presidente significa insultare tutti i cittadini e quindi è giusto che permanga.
18/05/2013, 16:37
mik.300 ha scritto:sanje ha scritto:mik.300 ha scritto:
[quote]Blissenobiarella ha scritto:
sulla teoria siamo d'accordo..
sulla pratica..
se i grillini appoggiavano bersani,
a quest'ora invece del decreto blocca imu,
per far risparmiare a berlusca la tassa sulle sue ville,
avremmo avuto il decreto blocca tav.........................
Esistono persone ingenue come te o proprio hai dei problemi a vedere l'ovvio?
Il PD voleva solo la maggioranza, non un governo assieme, sai cosa sarebbe successo? Che il m5s sarebbe scomparso alle prossime elezioni, però ti riporto questo:
Leggo di tanti autorevoli commentatori che si dichiarano “terrorizzati” dalle parole oltre che dalla figura pubblica di Beppe Grillo. Quasi mi preoccupo anch’io al vedere tanto intelletto che – calzati giubbotto ed elmetto – affronta il pericolo per il suolo patrio. Non vorrei mai che l’Italia restasse senza i suoi commentatori politici, come potrebbe? Però mi chiedo, sommessamente, cos’è che spaventa così tanto? Che cosa induce intellettuali, scrittori, politici e l’intellighenzia tutta a pensare che – in fondo – ladri, farabutti e stupratori possono anche andare, ma Grillo no? Che cosa fa, o dice, da farlo diventare, ai loro occhi, peggio dei più efferati criminali di questo devastato paese? E’ presto detto: è il richiamo continuo al “dopo di noi il diluvio”, alle barricate, e soprattutto l’esasperazione della dialettica politica, dove Grillo porta alle estreme conseguenze il “noi non siamo come voi”. Dopo le elezioni, di fronte alle proposte che Bersani ha rivolto al leader 5 stelle per un governo comune, il ceto medio e medio alto sono rimasti frastornati dalla radicalità della risposta negativa che ha colpito il PD. Agli occhi di questa classe (che è tale sia economicamente che culturalmente) la crisi del partito, il disastro precedente all’elezione di Napolitano (visto come un inevitabile ripiego) e lo stesso governo di larghe intese, sono dovute al “no” archetipo del M5S che li avrebbe di fatto spinti su un percorso obbligato, dove l’alternativa era la messa in discussione di un intero sistema. Per questo tale è l’odio verso Grillo: perché è il simbolo di tutto ciò che la sinistra italiana ha cercato di evitare dal dopoguerra in poi: lo scontro politico nel paese, che è cosa ben diversa dalla dialettica partitica parlamentare, in cui lo scontro è stato storicamente trasferito. Il M5S sta riportando nel paese quella tensione che decenni di parlamentarismo aveva disinnescato, permettendo tra l’altro a chi non aspettava altro di criminalizzare e reprimere chiunque abbia tentato un’operazione analoga, dal ’68 a Genova. Il detournemant situazionista di certi comportamenti di Grillo è finalizzato proprio a rovesciare il tavolo del parlamentarismo rappresentativo. Perché dice che “l’unica alternativa al M5S sono le barricate”? perché è storicamente vero. Nella storia della Repubblica ogni movimento antagonista ha dovuto rivolgersi alla resistenza armata per tentare di minare l’apparato partitico rappresentativo. E’ la prima volta che un movimento radicalmente trasformatore giunge alla soglia del Palazzo d’Inverno, e alla presa del potere. Grillo non sarà certo Lenin, ma non bisogna essere il principe degli strateghi per comprendere che se si fosse appiattito sulle posizioni del PD, alle prossime elezioni sarebbe scomparso, come di fatto succede puntualmente alla sinistra radicale da quando ha optato per una scelta parlamentare di minoranza (da Democrazia proletaria a Rifondazione e SEL). Bersani non ha mai, in nessun momento, proposto una concreta piattaforma di intenti e ha glissato su ogni possibile terreno in cui le proposte del M5S avrebbero potuto realizzarsi. Oggi il governo Letta sta facendo esattamente lo stesso: con la faccia di chi è stato costretto da necessità superiori a compiere l’estremo sacrificio delle grandi intese, gli apostoli dell’amor patrio, saliti sul Golgota, continuano a non fare nulla ed a discutere solo degli affari propri. Aspetteremo ancora una volta – come è sempre successo – l’inadempienza totale dell’esecutivo, osserveremo l’abbaiare alla luna dei cani da guardia del mondo finanziario ed industriale, piagnucolosi attori per una crisi che è rimasta solo nell’Europa delle banche. Non ho votato Grillo, ma oggi lo voterei, proprio perché vedo la potenza del cuneo che inserisce in Parlamento, la frattura che il M5S provoca nel parlamentarismo rappresentativo. Non mi importa nulla delle idiozie che qualche parlamentare dice: non sono nulla, nemmeno l’ombra di quello che il potere politico italiano ha prodotto dal dopoguerra ad oggi: corruzione, mafia, stragi, violenza, stato di polizia, inquinamento, devastazione del territorio e dei beni pubblici. Taranto, Marghera, Augusta, Saluggia, Val di Stava, Val Bormida, Vajont, Piazza Fontana, Ustica, Cermis, Italicus, quante sono le tragedie di questo paese la cui colpa ricade sulla classe politica che ha malgestito questo paese nell’ultimo mezzo secolo? Perché dovrebbero avere ancora una sola briciola della mia fiducia? Non posso e non voglio credere che in buona fede si possa porre l’errore detto per inesperienza in un intervista sullo stesso piano di ciò che all’Italia hanno fatto Andreotti, Craxi, Fanfani, Scelba, De Mita, Forlani, e potrei citarne altri cento. L’idea espressa di Bifo subito prima delle elezioni per me rimane valida integralmente, soprattutto alla luce di tutto ciò che è successo. Dal 24 febbraio ad oggi le uniche azioni politiche in cui mi sono riconosciuto hanno visto la luce nel M5S, a partire dalla candidatura di Rodotà. Unica eccezione l’elezione di Boldrini alla camera. Ecco, questo è il motivo di tanto odio: Grillo sta obbligando la sinistra italiana a fare i conti con la propria secolare inconcludenza, con la sua incapacità di prendere le distanze da un sistema stragista e di polizia, salvo – alla fine – identificarvisi, riconoscendosi uguali.
18/05/2013, 16:41
18/05/2013, 17:08
Se contesti landini allora spero proprio che finiscano i soldi delle pensioni cosi che anche tu debba pagare il tuo debito con la società per non aver mai lavorato nella tua vita ed essere campato con i soldi del popolo.Ufologo 555 ha scritto:
Questi sì che hanno "capito" tutto ...
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la manifestazione fiom e cgil
Rodotà, Vendola e M5S in piazza contro l'Imu
E dalle ferie spunta Ingroia...
Sfilano i dem Civati, Orfini e Barca. Landini: prima di tutto il lavoro.
http://www.liberoquotidiano.it/index.jsp
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18/05/2013, 17:10
18/05/2013, 17:14
Per me che pago la tua pensione sei un parassita.Ufologo 555 ha scritto:
..Poverino! Posso ritenermi un servitore dello Stato, caro mio ...
18/05/2013, 18:21
18/05/2013, 19:00