28/05/2013, 14:27
mik.300 ha scritto:rmnd ha scritto:superza ha scritto:
[quote]Angel_ ha scritto:
[quote]bleffort ha scritto:
Quando gli ignoranti (e ne incontro molti in giro) capiranno che oltre a darsi il bastone in testa se lo stando dando pure nelle P....e,sarà troppo tardi , le politiche che ci ha imposto l'Europa con questo governo continueranno con lo stesso passo di prima,vedrete che succederà.............!!,il futuro degli Italiani è già fuori, nel Baratro.
La maggior parte degli italiani sono teledipendenti, li hanno bombardati per mesi con le storielle e le hanno bevute tutte...
Basti pensare che il PD è favoritissimo al ballottaggio a Siena...questo dice tutto, in un mondo normale si sarebbe dissolto...
Siamo al 140 posto per libertà di stampa..
un movimento che va (giustamente) contro di loro, visto il modo con cui i poteri forti a braccetto con la politica, possono guidano e distorere l'opinione pubblica con: stampa, televisioni, siti web, infiltrati nei forum, voti di scambio, e volendo brogli elettorali e manipolazioni finali dei dati nell'assemblamento del totale, non poteva finire altrimenti ahinoi.
"...Non è corretto attribuire il (mancato) voto di ieri al M5S ai pennivendoli che da dopo le elezioni politiche diffamano h24 il M5S sui giornali e su tutte le reti televisive, notoriamente di proprietà dei partiti. Non è giusto. Il risultato delle elezioni comunali non è stato frutto di cittadini disinformati. Al contrario, il voto, in quanto comunale, vicino alla realtà quotidiana, è stato dato in piena coscienza. Non si tratta di italiani che hanno sbagliato per consuetudine o per dabbenaggine, ma di persone pienamente responsabili della loro scelta. Non diamo la colpa ai giornalisti o ai talk show, per favore. Possono aver inciso, ma non più di tanto.."
28/05/2013, 15:29
28/05/2013, 16:53
nemozero ha scritto:
Se gli elettori votano M5s allora sono giusti e votano per il bene del paese se invece non lo votano fanno schifo..........mi ricorda qualcuno che suonava la lira e cantava malissimo ma nessuno osava contraddirlo senno finiva ai leoni.......
28/05/2013, 17:24
[color=blue]La vera sconfitta di Grillo e Casaleggio
di Luca Conforti
Fine dell’equivoco. Molti di quelli che avevano votato il movimento cinque stelle per cambiare le cose, hanno preso atto di aver sbagliato. Grillo lo ha detto chiaramente un mese fa e alla prima tornata elettorale è stato accontentato. Si avvicina il traguardo che sembra essersi posto dall’inizio: un bel partito di testimonianza che dal basso del suo 4-5% le canta chiare a tutti e non dà fastidio a nessuno. Di Pietro, suo vero modello politico, si è arricchito e ha tolto il disturbo, il posto è vacante. Gli italiani che volevano di più dovranno farsene una ragione, quelli che temevano il golpe dei sanculotti con l’Adsl tirano un sospiro di sollievo.
Non scopriremo mai se quella di Grillo è stata paura della responsabilità o saggezza degna di un Cincinnato che non volle farsi dittatore, ma quella finestra di opportunità dovrebbe essersi chiusa per sempre. Ma c’è un altro fallimento più nascosto e più devastante che dovrebbe portare Casaleggio e i suoi a spegnere i server e cercare nuove avventure: il Movimento ha fallito la sfida decisiva del talento.
Per renderla comprensibile a Guru di Internet di tutte le capigliature è utile fare una serie di esempi: Google non è stato il primo motore di ricerca, ma si è imposto con un algoritmo migliore; Wikipedia non è l’unica enciclopedia online, ma è la migliore nel rapporto accuratezza/accessibilità; Anonymus non è l’unico gruppo anarco-idealista, ma ha le capacità tecniche per compiere azioni più eclatanti. Facebook non ha inventato il social network, ma a lungo è stato quello programmato e gestito meglio. Tutti nei loro campi hanno imposto un modello e chiunque avesse qualcosa da dire o si è unito a loro o a cercato di superarli. M5s non è il primo movimento politico nato sulla rete e nonostante quel fuoriclasse di Beppe Grillo non ha attirato altri talenti.
Dopo anni di attivismo e un evidente picco di popolarità, tra le fila dei grillini non ci sono intellettuali espulsi dall’accademia, giovani politici respinti dalle nomenclature di partito, attivisti di categorie dimenticate dal conformismo della società civile. I rappresentanti dei Cinquestelle in Parlamento, in Tv, sul blog e nei consigli locali si dividono in due sole categorie: onesti dilettanti e pittoreschi personaggi da reality show. Gli italiani hanno visto, si sono divertiti e ora cliccano altrove.[/color]
28/05/2013, 19:07
rmnd ha scritto:
http://www.giornalettismo.com/archives/954809/la-vera-sconfitta-di-grillo-e-casaleggio/
[color=blue]La vera sconfitta di Grillo e Casaleggio
di Luca Conforti
Fine dell’equivoco. Molti di quelli che avevano votato il movimento cinque stelle per cambiare le cose, hanno preso atto di aver sbagliato. Grillo lo ha detto chiaramente un mese fa e alla prima tornata elettorale è stato accontentato. Si avvicina il traguardo che sembra essersi posto dall’inizio: un bel partito di testimonianza che dal basso del suo 4-5% le canta chiare a tutti e non dà fastidio a nessuno. Di Pietro, suo vero modello politico, si è arricchito e ha tolto il disturbo, il posto è vacante. Gli italiani che volevano di più dovranno farsene una ragione, quelli che temevano il golpe dei sanculotti con l’Adsl tirano un sospiro di sollievo.
Non scopriremo mai se quella di Grillo è stata paura della responsabilità o saggezza degna di un Cincinnato che non volle farsi dittatore, ma quella finestra di opportunità dovrebbe essersi chiusa per sempre. Ma c’è un altro fallimento più nascosto e più devastante che dovrebbe portare Casaleggio e i suoi a spegnere i server e cercare nuove avventure: il Movimento ha fallito la sfida decisiva del talento.
Per renderla comprensibile a Guru di Internet di tutte le capigliature è utile fare una serie di esempi: Google non è stato il primo motore di ricerca, ma si è imposto con un algoritmo migliore; Wikipedia non è l’unica enciclopedia online, ma è la migliore nel rapporto accuratezza/accessibilità; Anonymus non è l’unico gruppo anarco-idealista, ma ha le capacità tecniche per compiere azioni più eclatanti. Facebook non ha inventato il social network, ma a lungo è stato quello programmato e gestito meglio. Tutti nei loro campi hanno imposto un modello e chiunque avesse qualcosa da dire o si è unito a loro o a cercato di superarli. M5s non è il primo movimento politico nato sulla rete e nonostante quel fuoriclasse di Beppe Grillo non ha attirato altri talenti.
Dopo anni di attivismo e un evidente picco di popolarità, tra le fila dei grillini non ci sono intellettuali espulsi dall’accademia, giovani politici respinti dalle nomenclature di partito, attivisti di categorie dimenticate dal conformismo della società civile. I rappresentanti dei Cinquestelle in Parlamento, in Tv, sul blog e nei consigli locali si dividono in due sole categorie: onesti dilettanti e pittoreschi personaggi da reality show. Gli italiani hanno visto, si sono divertiti e ora cliccano altrove.[/color]
28/05/2013, 19:14
28/05/2013, 19:33
Ora ci dici tu come si combatte,la tua affermazione è chiara "ma non cosi si combatte"la mia domanda pure..Ufologo 555 ha scritto:
[
Certo che fa schifo l'attuale classe dirigente ma non così si "combatte" ...
28/05/2013, 19:35
Ufologo 555 ha scritto:
E visto che tutto quello che hanno saputo fare in te mesi è stato litigare per gli ... scontrini, la gente ha capito subito in mano a chi sarebbe stata.
28/05/2013, 19:41
28/05/2013, 19:44
Ronin77 ha scritto:Ora ci dici tu come si combatte,la tua affermazione è chiara "ma non cosi si combatte"la mia domanda pure..Ufologo 555 ha scritto:
[
Certo che fa schifo l'attuale classe dirigente ma non così si "combatte" ...
Come?
28/05/2013, 19:46
byrus ha scritto:
Fondate voi un'altro partito senza Grillo ma serio e valido e senza gente in processo... e avrete anche il mio appoggio.
28/05/2013, 19:56
Thethirdeye ha scritto:rmnd ha scritto:
http://www.giornalettismo.com/archives/954809/la-vera-sconfitta-di-grillo-e-casaleggio/
[color=blue]La vera sconfitta di Grillo e Casaleggio
di Luca Conforti
Fine dell’equivoco. Molti di quelli che avevano votato il movimento cinque stelle per cambiare le cose, hanno preso atto di aver sbagliato. Grillo lo ha detto chiaramente un mese fa e alla prima tornata elettorale è stato accontentato. Si avvicina il traguardo che sembra essersi posto dall’inizio: un bel partito di testimonianza che dal basso del suo 4-5% le canta chiare a tutti e non dà fastidio a nessuno. Di Pietro, suo vero modello politico, si è arricchito e ha tolto il disturbo, il posto è vacante. Gli italiani che volevano di più dovranno farsene una ragione, quelli che temevano il golpe dei sanculotti con l’Adsl tirano un sospiro di sollievo.
Non scopriremo mai se quella di Grillo è stata paura della responsabilità o saggezza degna di un Cincinnato che non volle farsi dittatore, ma quella finestra di opportunità dovrebbe essersi chiusa per sempre. Ma c’è un altro fallimento più nascosto e più devastante che dovrebbe portare Casaleggio e i suoi a spegnere i server e cercare nuove avventure: il Movimento ha fallito la sfida decisiva del talento.
Per renderla comprensibile a Guru di Internet di tutte le capigliature è utile fare una serie di esempi: Google non è stato il primo motore di ricerca, ma si è imposto con un algoritmo migliore; Wikipedia non è l’unica enciclopedia online, ma è la migliore nel rapporto accuratezza/accessibilità; Anonymus non è l’unico gruppo anarco-idealista, ma ha le capacità tecniche per compiere azioni più eclatanti. Facebook non ha inventato il social network, ma a lungo è stato quello programmato e gestito meglio. Tutti nei loro campi hanno imposto un modello e chiunque avesse qualcosa da dire o si è unito a loro o a cercato di superarli. M5s non è il primo movimento politico nato sulla rete e nonostante quel fuoriclasse di Beppe Grillo non ha attirato altri talenti.
Dopo anni di attivismo e un evidente picco di popolarità, tra le fila dei grillini non ci sono intellettuali espulsi dall’accademia, giovani politici respinti dalle nomenclature di partito, attivisti di categorie dimenticate dal conformismo della società civile. I rappresentanti dei Cinquestelle in Parlamento, in Tv, sul blog e nei consigli locali si dividono in due sole categorie: onesti dilettanti e pittoreschi personaggi da reality show. Gli italiani hanno visto, si sono divertiti e ora cliccano altrove.[/color]
Che spettacolo... ora tutti i puttanieri, i saltimbanchi, i portaborse, i giornalisti d'accatto, i politicanti, i politici ottusi, opportunisti e senza ideologie, gli opinionisti di periferia, gli intortatori di nome e di fatto, quelli avulsi dalla realtà, quelli che votano a favore delle leggi a personam, quelli che si vendono per una manciarta di voti, quelli dello status quo, quelli che propongono leggi per salvare i mafiosi, quelli pagati dagli editori faziosi, quelli che hanno sempre votato per il PD e quelli che hanno sempre votato per il PDL (e che sono pure orgoglioni di averlo fatto), che cosa fanno? Si affrettano a dire che la pratica M5S è oramai chiusa ed archiviata. Che è stata una fiammata che si è oramai spenta. Che, come dice questo cialtrone che ha scritto questa cosa qui sopra, gli italiani hanno visto, si sono divertiti e ora cliccano altrove...
State messi male amici miei... ma molto male.
Votare un sindaco, non è come votare il governo di un paese
o come votare il destino di un popolo.
I vostri amichetti hanno preso altri voti. Peccato che saranno sempre (nell'immaginario delle persone per bene e con un minimo di lungimiranza e buon senso comune) quelle stesse persone che hanno semplicemente DISTRUTTO QUESTO PAESE.
E non è che c'è da esserne fieri eh?
Cmq, continuate così... che andate bene......
28/05/2013, 20:09
28/05/2013, 20:17
28/05/2013, 20:46
Io credo che la miglior arma che noi abbiamo oggi sia il voto.Ufologo 555 ha scritto:Ronin77 ha scritto:Ora ci dici tu come si combatte,la tua affermazione è chiara "ma non cosi si combatte"la mia domanda pure..Ufologo 555 ha scritto:
[
Certo che fa schifo l'attuale classe dirigente ma non così si "combatte" ...
Come?
Bella domanda Ronin77 ... Piacerebbe anche a me saperlo; e sì che dicevo spesso che bisognava mettere mano ai ... forconi!