Cita:
Blissenobiarella ha scritto:
L'errore, a mio parere è cercare di spiegarsi quello che fanno gli altri cercando di interpretarlo sulla base di quello che va bene a noi...E bada bene che io parlo da monogama, ho impiegato anni a capire perchè a quella mia amica non desse fastidio che il suo ragazzo ci provasse con me e perchè quegli altri due continuassero a stare assieme se si cornificavano a vicenda e così via... Alla fine ho capito: mai usare se stessi come metro di valutazione delle necessità e della felicità altrui, le persone hanno bisogno di cose diverse per essere felici e per stare bene con se stessi.
Ma io non esprimo giudizi sui singoli casi. Come hai detto tu ognuno è LIBERO di fare quello che vuole. Anche il SUICIDIO è un atto di libertà. Ma proprio su quella distinzione tra NECESSITA' (che include ANCHE tutte le soluzioni frettolose, dettate dalla paura e dalla solitudine, dal non riuscire a concepire altre strade, dal non essere PRONTI ad affrontare la strada che richiede + coraggio, e quindi la scelta di RIPIEGHI e AUTOGRATIFICAZIONUI emotive) e FELICITA' (reale, conquistata, salto evolutivo... e aggiungi quello che vuoi!) è che mi concentro.
E non per fare fretta o mettere alla gogna qualcuno. Le tue conoscenze hanno trovato un equilibrio tutto loro nel gestire le loro relazioni sentimentali/sessuali. NESSUNO può dire che sia definitivo, posticcio o realmente "sano" e equilibrato come appare. E se si fossero arrese o smarrite? Uno spirito morto ha smesso di soffrire... quanto + facile è SEMBRARE normali?
Anch'io potrei farti un esempio dove lei tollera tutto, anche che il marito racconti le sue scappatelle a tutta la via, e lei non fa una piega... ben difficle che ci goda però, a giudicare dal suo umore. A mio avviso, a tali soluzioni si perviene in molti casi a fatica e con dolore, per traumi subiti, rigidità mentale, solitudini prolungate, incomunicabilità, incomprensione di sè stessi e degli altri, debolezza, dipendenza e sottomissione psicologica... e quant'altro...
In sostanza, come hai detto giustamente, non possiamo erigerci a metro di valutazione oggettivo della vità altrui... quindi non possiamo NEANCHE concludere che gli altri stiano facendo ESATTAMENTE
la cosa GIUSTA per se stessi (e questo senza ASSOLUTAMENTE arrogarci il diritto di dire loro cosa fare). Gli ALTRI stanno facendo semplicemente e + o - consapevolmente delle SCELTE molto profonde su come condurre la propria vita, dettate dalla forza e/o dalla debolezza (NON SOLO dalla loro reale essenza), di cui solo loro stessi dovranno rendere conto.