20/06/2013, 11:42
zakmck ha scritto:
Se persino i Francesi, non senza forte imbarazzo, si sono accorti di quanto sia insostenibile il nucleare credo che ormai rimangono solo i fessi a sostenerlo.
20/06/2013, 12:13
BOBBY ha scritto:zakmck ha scritto:
Se persino i Francesi, non senza forte imbarazzo, si sono accorti di quanto sia insostenibile il nucleare credo che ormai rimangono solo i fessi a sostenerlo.
Io sono uno di quei fessi.
Un conto è dire: ne abbiamo troppe, cerchiamo di ridurle per limitare comunque i rischi.
Discorso diverso è: non le abbiamo mai avute ma ci consoliamo perché... anche gli altri le riducono!
Per trent'anni abbiamo avuto un costo dell'energia altissimo. Ma non importa. Fra qualche decennio saremo TUTTI sulla stessa barca, no?
Una strategia energetica basata sulla consolazione.
Un piccolo inciso:
Lo so già. Ogni discussione è inutile perché nessuno oserà schierarsi da questa parte.
Ognuno evita la DISSONANZA COGNITIVA per non tradire il proprio GRUPPO DI APPARTENENZA. Dissociarsi dalla maggioranza è troppo rischioso.
Questa è la PSICOLOGIA DELLE MASSE.
Chi si schiera contro... E' PERDUTO!
Ok, ok, ok!. Uno alla volta, ora, potete MASSACRARMI. [}:)]
20/06/2013, 12:14
BOBBY ha scritto:zakmck ha scritto:
Se persino i Francesi, non senza forte imbarazzo, si sono accorti di quanto sia insostenibile il nucleare credo che ormai rimangono solo i fessi a sostenerlo.
Io sono uno di quei fessi.
Un conto è dire: ne abbiamo troppe, cerchiamo di ridurle per limitare comunque i rischi.
Discorso diverso è: non le abbiamo mai avute ma ci consoliamo perché... anche gli altri le riducono!
Per trent'anni abbiamo avuto un costo dell'energia altissimo. Ma non importa. Fra qualche decennio saremo TUTTI sulla stessa barca, no?
Una strategia energetica basata sulla consolazione.
Un piccolo inciso:
Lo so già. Ogni discussione è inutile perché nessuno oserà schierarsi da questa parte.
Ognuno evita la DISSONANZA COGNITIVA per non tradire il proprio GRUPPO DI APPARTENENZA. Dissociarsi dalla maggioranza è troppo rischioso.
Questa è la PSICOLOGIA DELLE MASSE.
Chi si schiera contro... E' PERDUTO!
Ok, ok, ok!. Uno alla volta, ora, potete MASSACRARMI. [}:)]
20/06/2013, 14:10
bleffort ha scritto:BOBBY ha scritto:zakmck ha scritto:
Se persino i Francesi, non senza forte imbarazzo, si sono accorti di quanto sia insostenibile il nucleare credo che ormai rimangono solo i fessi a sostenerlo.
Io sono uno di quei fessi.
Un conto è dire: ne abbiamo troppe, cerchiamo di ridurle per limitare comunque i rischi.
Discorso diverso è: non le abbiamo mai avute ma ci consoliamo perché... anche gli altri le riducono!
Per trent'anni abbiamo avuto un costo dell'energia altissimo. Ma non importa. Fra qualche decennio saremo TUTTI sulla stessa barca, no?
Una strategia energetica basata sulla consolazione.
Un piccolo inciso:
Lo so già. Ogni discussione è inutile perché nessuno oserà schierarsi da questa parte.
Ognuno evita la DISSONANZA COGNITIVA per non tradire il proprio GRUPPO DI APPARTENENZA. Dissociarsi dalla maggioranza è troppo rischioso.
Questa è la PSICOLOGIA DELLE MASSE.
Chi si schiera contro... E' PERDUTO!
Ok, ok, ok!. Uno alla volta, ora, potete MASSACRARMI. [}:)]
Ho l'impressione che sei tu che rispetti alla lettera le direttive che ti ha dato il tuo gruppo di appartenenza.
21/06/2013, 00:13
BOBBY ha scritto:
Il dato é che gli altri hanno beneficiato dell' Energia Nucleare. E noi no.
Poi comunque mi sono documentato. Prima, durante e dopo Chernobil.
L'ideologia é una cosa. Le conoscenze scientifiche un'altra.
Continuiamo a mescolare le cose...[}:)]
21/06/2013, 07:42
21/06/2013, 08:04
BOBBY ha scritto:
Solo alcune considerazioni :
- L'antinuclearismo ha origini palesemente ideologiche. Io sono contro QUALUNQUE ideologia basata solo su schemi mentali
- Le centrali nucleari a fissione, in condizioni normali di funzionamento, non rilasciano quantità significative di radioattività
- La radioattività naturale esiste da sempre in natura con grosse differenze a seconda delle zone. Non é il risultato delle centrali
- i gravissimi incidenti di Chernobil e Fukushima sono il frutto di tecnologie obsolete, inesistenti negli impianti piú moderni
- la tecnologia nucleare é una delle poche a essere competitiva nei confronti del petrolio e non produce effetto serra (no CO2)
- le centrali non sono bombe. Si parla impropriamente di "esplosioni" in caso di surriscaldamenti che NON sono di natura nucleare
- l'uranio arricchito usato nelle centrali non puó, in alcun modo, essere utilizzato per creare bombe nucleari
21/06/2013, 14:00
21/06/2013, 17:42
21/06/2013, 18:53
21/06/2013, 22:16
21/06/2013, 23:18
MaxpoweR ha scritto:
rinunciare al nucleare è stato uno dei più grossi errori strategici del nostro paese negli ultimi 100 anni. Purtroppo solo uno dei tanti, anche se probabilmente è stata colta l'occasione del disastro di chernobyl per spaventare la gente ed indurla a fare una scelta ovvia al referendum, guarda caso uno dei pochi che è stato davvero preso in considerazione. Mi domando quanti lobbysti in quei giorni si siano sfregati le mani fino a spellarsele per la soddisfazione -_-
21/06/2013, 23:25
22/06/2013, 09:03
BOBBY ha scritto:
Voi pensate che Francia, Germania, Stati Uniti, Gran Bretagna avrebbero tenuto per svariati decenni in piedi degli impianti obsoleti e antieconomici per inseguire un sogno ideologico di finta efficienza energetica o solo per incentivare l'industria bellica ???![]()
![]()
Beata ingenuità.
22/06/2013, 09:04
Wolframio ha scritto:
Qui da noi centrano ben poco le emozioni e gli strascichi di chernobil e fukushima
Sappiamo solo fare i conti a lunga scadenza ed i sogni li lasciamo agli altri.Il Consiglio federale elvetico, che ha formalizzato la decisione della chiusura degli impianti nucleari entro il 2034, ha infatti dichiarato: «sul lungo periodo i vantaggi economici dell’energia nucleare perderebbero d’importanza nei confronti delle energie rinnovabili», senza considerare il «prevedibile aumento del costo del combustibile nucleare». Nonostante il 39% dell’energia elvetica sia prodotta dalle cinque centrali presenti sul territorio, «l’abbandono graduale del nucleare lascia tempo a sufficienza per attuare la nuova politica energetica e per il nuovo orientamento del sistema – questo il messaggio lanciato da Berna – Le attuali prospettive mostrano che un abbandono graduale è possibile a livello tecnico e sostenibile sul piano economico».