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rmnd ha scritto:

23 giugno 2013 - ore 08:00

Amici miei

Vegani, permaculturisti, piccoli borghesi indignati.
Adele G. e gli altri grillini inadatti al sogno del loro Napoleone Matto



Domanda: se uno si candida alla Camera o al Senato con il movimento di Beppe Grillo, sull’onda di un colossale “vaffa” alla casta e ai suoi fratelli, e sulla scia di un “arrendetevi” detto al Parlamento degli zombie putrefatti da giudicare con tribunale del popolo e rieducare con lavori socialmente utili, può mai scandalizzarsi, poi, se Grillo dice, del Parlamento, “tomba maleodorante”? E se uno si arruola nella truppa pensata e gestita alla maniera di Gianroberto Casaleggio, il guru del mistero che vuole arrivare su Gaia, il pianeta governato dall’occhio collettivo della rete su Google, previa terza guerra mondiale con contorno di piaghe d’Egitto, può mai stupirsi e persino dissociarsi se, nella truppa eternamente connessa, il singolo non può essere – sorpresa – testa pensante? E può mai avere, al posto della voglia di fare la rivoluzione finora evocata a oltranza, questa voglia, improvvisa o forse no, di politicamente corretto, questo desiderio di farsi politico perbene, questo sogno di mimesi con l’istituzione perbene?

Grandi ambizioni, miserabili risultati: un panorama desolante si stende sotto ai piedi del Beppe Grillo condottiero, colpito anche dal calo di fan su Facebook. Da qualche parte deve rendersene conto pure lui quando dice, quasi sconsolato, che negli angoli del suo manipolo di eletti si è affacciato un “fisiologico scilipotismo dell’anima”, e che “far entrare un movimento così dentro la struttura del Parlamento è come far entrare un quadrato in un cerchio” (licenza poetica per “far quadrare il cerchio” o brutto scherzo giocato dallo stress delle telefonate che da qualche giorno gli tocca fare ai “dissidenti”, uno per uno e per venti minuti ciascuno?). Si era messo in marcia come Napoleone, Grillo. Si era proposto come diavolo spazzatutto. E però dalla collina su cui si è fermato non vede un esercito, ora, ma tutta l’argilla di cui è fatto un popolo.


© - FOGLIO QUOTIDIANO

di Marianna Rizzini


Tratto da: LA DEONTOLOGIA DEL GIORNALISTA
http://www.difesadellinformazione.com/2 ... ornalista/

Il dovere più pregnante del giornalista e caposaldo del diritto di cronaca è il dovere di verità, considerato sia dalla L. n. 69/1963 che dalla stessa Carta dei Doveri quale “obbligo inderogabile”. Gli organi di informazione sono l'anello di congiunzione tra il fatto e la collettività. Essi consentono alla collettività l'esercizio di quella sovranità che secondo l'art. 1 Cost. “appartiene al popolo”. Un'informazione che occulta o distorce la realtà dei fatti impedisce alla collettività un consapevole esercizio della sovranità.

In più punti la Carta dei Doveri pone l’accento su quelli che, al pari del dovere di verità, vanno considerati valori etici assolutamente inderogabili: l’autonomia e la credibilità del giornalista.

L’autonomia del giornalista serve a garantire l’obiettività dell’informazione. L'informazione obiettiva serve unicamente la collettività, ossia persegue un interesse generale. Il dovere di autonomia vuole impedire che la funzione giornalistica venga subordinata ad interessi particolari. E’ evidente, quindi, che particolari rapporti del giornalista con soggetti interessati ad una informazione compiacente sono visti come il fumo negli occhi.

Tuttavia, non basta qualsiasi tipo di contatto a gettare un’ombra sulla professionalità del giornalista. Anzi, rapporti con i più disparati ambienti sono indispensabili per poter acquisire le notizie e garantire un’informazione precisa, dettagliata. La Carta dei Doveri vuole stigmatizzare non tanto il rapporto, quanto quegli elementi presenti in esso che indicano uno stato di sudditanza del giornalista o un interesse in conflitto con il dovere di verità. Insomma, casi il cui verificarsi ingenera quantomeno il dubbio sulla reale capacità o volontà del giornalista di dare vita ad un’informazione obiettiva.

Carta dei Doveri
http://www.difesadellinformazione.com/l ... 20doveri//



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Espulsioni, il Pd copia il M5S ma i giornali non se ne accorgono

Ecco, dopo i titoloni di tutti (ma proprio tutti) i giornali sull’espulsione della senatrice Gambaro del M5S, stamattina mi aspettavo se non titoloni, almeno titolini sull’espulsione nel Pd di Valentina Spada, per aver denunciato in Sicilia, che il candidato appoggiato dal suo partito era stato punto di riferimento di Totò Cuffaro, e che di conseguenza, venendo da una cultura legalitaria, avrebbe appoggiato il candidato M5S Federico Piccitto.

http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... accorgono/



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MessaggioInviato: 25/06/2013, 10:36 
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Thethirdeye ha scritto:


Espulsioni, il Pd copia il M5S ma i giornali non se ne accorgono

Ecco, dopo i titoloni di tutti (ma proprio tutti) i giornali sull’espulsione della senatrice Gambaro del M5S, stamattina mi aspettavo se non titoloni, almeno titolini sull’espulsione nel Pd di Valentina Spada, per aver denunciato in Sicilia, che il candidato appoggiato dal suo partito era stato punto di riferimento di Totò Cuffaro, e che di conseguenza, venendo da una cultura legalitaria, avrebbe appoggiato il candidato M5S Federico Piccitto.

http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... accorgono/



a suo tempo mangifuoco
minacciò lo stesso..

"chi vota la fiducia a bersani è fuori.."
vi ricordate, no?

credo che quello del pd
sia stato espulso non perchè
ha criticato la candidatura
ma perchè ha dichiarato
il suo voto all'avversario..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 25/06/2013, 11:01 
Applicabile a tant simpatizzanti grullini.


http://movimentocaproni.altervista.org/blog/grillino-italiano-italiano-grillino-dispense-che-timparano-a-parlarli-ed-bilderberg/

Cita:
[color=blue]Grillino-Italiano Italiano-Grillino. Dispense che t’imparano a parlarli. Ed. Bilderbérg.



Il mio appassionante hobby dello studio del linguaggio grillino, avviato al fine di estrarne i caratteri utili all’individuazione sempre più precisa anche quando in presenza di abilità nel mimetismo, mi ha permesso di individuare alcuni precisi elementi che permettono di essere certi di aver davanti un M5S “da rete” (da qui in poi indicato con “GdR”) con un margine di errore pari a zero.
Uno dei principali è quella che definisco la “Parentesi Memory” della quale con una serie di verifiche “stilistiche” ho compreso anche la natura, che generosamente vado a illustrare.


Il tutto parte da quella caratteristica trasversale (età, sesso, idea politica) (<- quella per esempio non è “Parentesi Memory”, tenere a mente 1) a o gni bravo GdR e cioè il suo essere nel 90% dei casi persona che fino a ieri non ha mai dedicato un solo minuto di interesse a tutti gli argomenti su cui oggi si propone di svegliare il resto del mondo.

Il GdR fino a ieri (non che oggi… ma vabbè si capisce cosa intendo) (<- nemmeno quella è “Parentesi Memory”, tenere a mente 2) non sapeva cosa fosse il Quirinale, non ha aveva mai sentito parlare di finanza figuriamoci averne addirittura discusso, a mala pena sapeva fossimo una repubblica parlamentare, in ogni caso assoluta ignoranza sui ruoli governo/parlamento e così via su ogni ambito di quel minimo di cultura-base della quale ogni pollice opponibile dovrebbe cercare di dotarsi superati i 13 anni di età.

L’improvviso travaso in cervelli vergini di una mole di informazioni multidisciplinari in quantità inversamente proporzionale al tempo in cui è avvenuto, conseguente all’adesione al M5S, ha imposto loro l’adozione di sistemi utili a categorizzare le informazioni e a richiamarle con il sistema Wiki, unico modello di apprendimento conosciuto dalla generazione dei nativi digitali, per riuscire a sopravvivere al vero e proprio tsunami (cit) di nozioni fino a ieri mai praticate e oggi difficili da assimilare nei tempi che la loro guerra gli ha imposto.

Il meccanismo dell’associazione mentale “Mucca-Latte, A-Asino, Giallo-Sole”, il primo che si utilizza agli albori dell’apprendimento temporalmente collocato in età prescolare, si è rivelato il più immediato e adatto, poiché analogamente all’età in cui il cervello è “nuovo” permette di essere attivato parallelamente all’altro processo in atto e cioè l’assimilazione delle informazioni che il processo di apprendimento ci porta a scoprire.

In età adulta, quando la capacità di elaborazione ormai costruita lavora autonoma, ci si può dedicare alla sola assimilazione.
Quando ci si trova a dover attivare entrambi i processi contemporaneamente, per età o perché fino a quel momento non ci si è dedicati alla costruzione di una capacità autonoma di osservazione ed elaborazione, i due processi devono essere necessariamente elementari, poiché se uno dei due fosse complesso cannibalizzerebbe l’altro sottraendogli risorse.

Il GdR, figura dotata di processi di elaborazione da età prescolare, ha così trovato nell’uso della Parentesi Memory un formidabile strumento di chiarezza, dal momento che il sistema di categorizzazione utilizzato per sopravvivere alle informazioni è costituito da quella elementare e quindi immediata associazione visiva che la generazione precedente utilizzava per giocare a Memory, per poi passare a qualcosa di un po’ più complesso quando si passò al mondo adulto.
Hai così persone che ogni volta che citano un argomento sentono necessaria la parentesi dentro la quale parcheggiare l’elemento collegato.

Questo nasce dall’idea che chi possiede l’informazione divenga categoria di illuminati in possesso di vere e proprie rivelazioni, ritenute tali perché a loro giunte con quella dirompenza, e come tale è categoria che sente quasi l’obbligo morale di diffonderle per erudire i lettori e renderli consapevoli di ciò che non potrà che essere anche per loro vera e propria scoperta.
Scoperta che per conservare l’effetto dirompente, che il GdR ritiene dipendere dall’importanza dell’informazione e non dal fatto che per lui fosse nuova, andrà quindi trasferita nell’esatta forma in cui lui stesso l’ha interiorizzata, poiché il sistema di memorizzazione e richiamo Wiki non distingue metodo da merito: se leggi una cosa -metodo- quella cosa è vera -merito-.

Per questo quando un GdR cita un argomento da lui memorizzato, considera la parentesi nella quale esporre l’elemento collegato come parte stessa dell’informazione, che diventa così necessaria perché il circuito si chiuda e la luce del concetto dimostrato vero si accenda, esattamente come avviene nella sua mente quando attiva il processo di assimilazione.
Non più parentesi utilizzate come mezzo per approfondire il concetto che le precede (ecco il “tenere a mente 1#8243; là sopra) o concedersi un temporaneo cambio di direzione (ed ecco il “tenere a mente 2#8243; sempre là sopra), ma come elemento necessario perché completante il concetto a cui le si collega.

Il processo Tesi + Verifica = Prova, posti sullo stesso piano quindi conseguenti quindi bisognosi di opera di analisi singola per ciascun passaggio, modificato in Tesi (Prova), il secondo dimostrazione del primo e quindi sovrapponibili, quindi bisognosi di un solo passaggio di verifica, che nello schema Wiki viene delegato alla fonte stessa, quindi inutile da replicare.
La parentesi come sofisticazione, contenitore di prova a conferma della tesi che precede e che quindi ne rende superflua la dimostrazione, sollevando il GdR dall’unica attività che non potrebbe sostenere non avendo elaborato ma soltanto memorizzato, guadagnandosi così il titolo di unico sistema espositivo utilizzabile.
Questa la natura.

Resta il perché della necessità, palese, di utilizzarlo con quella che a chiunque (non sia GdR) appare come una ridondanza fuori controllo.
In questo caso ci viene in soccorso l’osservazione del rapporto che il GdR ha con quella che lui visualizza come una vera e propria platea da Svegliare (leggi: portare alla condizione in cui il GdR si è sentito dopo aver letto la prima pagina in vita sua).


Vale qui la pena di regalarsi una temporanea parentesi (appunto) per entrare anche solo superficialmente nel fascino che il concetto di Risveglio suscita nel GdR.
Sarebbe scorretto non riconoscere quanto l’ossessivo sottolineare la finalità “risveglio” che il GdR assegna alla sua opera di diffusione, sia impregnato di una forma tutta nuova di generosità.
Ogni volta che il GdR si dichiara spinto da volontà di svegliare l’interlocutore, gli sta inconsciamente comunicando una sua sincera volontà di condividere quella che per lui ha avuto i contorni di un’esperienza inebriante, uno stato di grazia che solo per questione di età non riesce ancora a collegare all’orgasmo di coppia (diverso dall’orgasmo da masturbazione proprio nel momento in cui è generato dall’interazione con un elemento diverso da sé) ma che sente avere quelle vette di piacere e che per questo vede replicabile solo attraverso la ripetizione dell’atto della condivisione.

Il GdR che vi dice “Sveglia!” vi sta abbracciando, vuole che proviate anche voi il piacere che ha provato lui quando l’informazione l’ha posseduto, vuole condividere con voi un momento di estasi.
Il GdR quando vi dice “Sveglia!” non vi sta colpendo, vi sta amando di un amore universale.
Chiusa temporanea quanto doverosa parentesi sull’amore universale che anima il GdR (e che “vince sempre sull’invidia e sull’odio” cit), torniamo al rapporto con la platea e alla ridondanza della Parentesi Memory.


Essendo convinto di essere in possesso rivelazioni certamente precluse a chi non si informa dove si informa lui, non viene colto da dubbio che il solo argomento esposto sia sufficiente per capire di cosa si parli ma ritiene necessario che la trasmissione del concetto sia integrale e l’unica forma integrale a sua disposizione è l’esposizione del concetto così come da lui memorizzato.
L’unico mezzo veloce che conosce è l’associazione Memory “A-Asino” e quello usa.

I più genuini, incapaci di elaborarne una versione autonoma o semplicemente rapiti dal fascino della versione base della cui efficacia loro stessi si sentono testimonial, si concedono direttamente la forma standard che, per essere ancora più ficcanti, aggiunge il termine “Vedi” dentro la parentesi seguito dall’elemento collegato del caso, in modo che la “nota a margine” sia tale anche nella forma e l’interlocutore senta che gli si sta tendendo una mano come occasione di generosità e di quell’amore universale che abbiamo visto essere il suo vero motore.


Troviamo così la rete piena di collegamenti “Memory” standard:
Se si parla di partiti nelle banche la parentesi avrà questa forma: (Vedi MPS)
Se si parla di egemonia statunitense avrà questa: (vedi MUOS)
Se si parla di finanza avrà questa: (vedi MES)

È uno schema dialettico molto meno banale di quanto noi usiamo considerarlo quando li sfottiamo con l’E allora MPS? e che permette al GdR, inconsciamente consapevole della propria ignoranza ma rapito dal piffero di colui che lo ha premiato con la sensazione di averla superata, di pensare di essersi spiegato solo a fronte di informazione esposta nell’unica forma a lui accessibile (vedi A-Asino) e di aver dato l’informazione a un pubblico da lui ritenuto ignorante ma salvabile, là dove il concetto di ignorante è quello che lui stesso collega alla non conoscenza di quelle scorciatoie dell’apprendimento che quindi generosamente offre.
Per svegliare (lui) gli altri.

Quando leggete un concetto seguìto da (Vedi #) avete di fronte un GdR che non sta parlando con voi, sta sfogliando il suo archivio mentale per esser certo di essersi capito, prima che spiegato, al meglio.
E che vi ama di un amore universale.

Faq:

Domanda del lettore: No ma tu davvero hai perso tutto ‘sto tempo dietro una parentesi?
Risposta al lettore: Certo, quando qualche migliaio di persone improvvisamente e nello stesso momento utilizzano forme di comunicazione identiche, il caso diventa interessantissimo e pieno di perché da andare a spacchettare.
Non bastasse l’interesse accademico, aggiungici che dentro quelle parentesi al momento ci sono 160 parlamentari.

Domanda del lettore: Ok ma tu davvero pensi che dentro una semplice parentesi ci sia tutta ‘sta roba?
Risposta al lettore: Certo, se dentro un ********* può starci uno statista, dentro una parentesi può starci un mondo.

Domanda del lettore: No ma tu sei malato
Risposta al lettore: E ALLORA LE FOIBE (vedi LE FOIBE)?

Impara anche tu a parlarli, domani potrebbero esserti capufficio.[/color]



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[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
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MessaggioInviato: 25/06/2013, 11:04 
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mik.300 ha scritto:

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Thethirdeye ha scritto:


Espulsioni, il Pd copia il M5S ma i giornali non se ne accorgono

Ecco, dopo i titoloni di tutti (ma proprio tutti) i giornali sull’espulsione della senatrice Gambaro del M5S, stamattina mi aspettavo se non titoloni, almeno titolini sull’espulsione nel Pd di Valentina Spada, per aver denunciato in Sicilia, che il candidato appoggiato dal suo partito era stato punto di riferimento di Totò Cuffaro, e che di conseguenza, venendo da una cultura legalitaria, avrebbe appoggiato il candidato M5S Federico Piccitto.

http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... accorgono/



a suo tempo mangifuoco
minacciò lo stesso..

"chi vota la fiducia a bersani è fuori.."
vi ricordate, no?

credo che quello del pd
sia stato espulso non perchè
ha criticato la candidatura
ma perchè ha dichiarato
il suo voto all'avversario..


ma si , tanto "loro" non capiscono la differenza tra essere cacciati per aver espresso un proprio pensiero critico o per avere una linea politica contraria al proprio partito di riferimento.

Libertà di opinione e di critica oppure votare contro il tuo stesso partito mettendolo in minoranza sono la stessa cosa per "loro".

Come non capiscono la differenza tra lo scrivere un articolo in piena libertà e indipendenza contro il M5S e un altro contro qualunche altra forza politica. O meglio la capiscono ma a modo loro.

Nel primo caso sono schizzi di m.. digitali e stampa asservita al potere. Nel secondo è giornalismo libero e indipendente.
Ma non capiscono che anche il giornalismo libero e indipendente può avere una sua linea editoriale come un partito ha una sua linea politica. Essere giornalisti liberi e indipendenti non significa essere equidistanti asettici. Significa scrivere quello che ci pare contro o a favore di qualcuno. E se poi si è scelto di essere giornalisti al servizio di una testata giornalistica implicitamente si accetta la sua linea editoriale. Come il fatto quotidiano che sarà libero e indipendente ma non è certo equidistante ma semmai rasenta una faziosità alla pari di altre testate asservite ai 'poteri forti'.

Lo stesso blog del Grullo non è libero e indipendente. Ha una sua linea editoriale , quello del Grullo e 'nGuru'nGuru. Articoli critici contro loro due o contro l'M5S certo non ne pubblicano.


Ultima modifica di rmnd il 25/06/2013, 11:16, modificato 1 volta in totale.


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rmnd ha scritto:

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mik.300 ha scritto:

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Thethirdeye ha scritto:


Espulsioni, il Pd copia il M5S ma i giornali non se ne accorgono

Ecco, dopo i titoloni di tutti (ma proprio tutti) i giornali sull’espulsione della senatrice Gambaro del M5S, stamattina mi aspettavo se non titoloni, almeno titolini sull’espulsione nel Pd di Valentina Spada, per aver denunciato in Sicilia, che il candidato appoggiato dal suo partito era stato punto di riferimento di Totò Cuffaro, e che di conseguenza, venendo da una cultura legalitaria, avrebbe appoggiato il candidato M5S Federico Piccitto.

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a suo tempo mangifuoco
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vi ricordate, no?

credo che quello del pd
sia stato espulso non perchè
ha criticato la candidatura
ma perchè ha dichiarato
il suo voto all'avversario..


ma si , tanto "loro" non capiscono la differenza tra essere cacciati per aver espresso un proprio pensiero critico o per avere una linea politica contraria al proprio partito di riferimento.

Libertà di opinione e di critica oppure votare contro il tuo stesso partito mettendolo in minoranza sono la stessa cosa per "loro".

Come non capiscono la differenza tra lo scrivere un articolo in piena libertà e indipendenza contro il M5S e un altro contro qualunche altra forza politica. O meglio la capiscono ma a modo loro.

Nel primo caso sono schizzi di m.. digitali e stampa asservita al potere. Nel secondo è giornalismo libero e indipendente.
Ma non capiscono che anche il giornalismo libero e indipendente può avere una sua linea editoriale come un partito ha una sua linea politica. Essere giornalisti liberi e indipendenti non significa essere equidistanti asettici. Significa scrivere quello che ci pare contro o a favore di qualcuno. E se poi si è scelto di essere giornalisti al servizio di una testata giornalistica implicitamente si accetta la sua linea editoriale. Come il fatto quotidiano che sarà libero e indipendente ma non è certo equidistante ma semmai rasenta una faziosità alla pari di altre testate asservite ai 'poteri forti'.

Lo stesso blog del Grullo non è libero e indipendente. Ha una sua linea editoriale , quello del Grullo e 'nGuru'nGuru. Articoli critici contro loro due o contro l'M5S certo non ne pubblicano.


E dopo la finanza creativa, la lettura politica creativa. Ovvero esercizi di arrampicata sugli specchi...



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rmnd ha scritto:

Libertà di opinione e di critica oppure votare contro il tuo stesso partito mettendolo in minoranza sono la stessa cosa per "loro".

Come non capiscono la differenza tra lo scrivere un articolo in piena libertà e indipendenza contro il M5S e un altro contro qualunche altra forza politica.
O meglio la capiscono ma a modo loro.

Ma non capiscono che anche il giornalismo libero e indipendente può avere una sua linea editoriale come un partito ha una sua linea politica. Essere giornalisti liberi e indipendenti non significa essere equidistanti asettici. Significa scrivere quello che ci pare contro o a favore di qualcuno. E se poi si è scelto di essere giornalisti al servizio di una testata giornalistica implicitamente si accetta la sua linea editoriale.


Tu invece non capisci che stiamo agli ultimi posti come "libertà di informazione"
e che questo dato non sia affatto casuale.

Come non capisci che SE TUTTI i giornali e le TV fossero contro il PD o contro il PDL,
si griderebbe subito allo scandalo.

Sei molto fazioso rmnd... e non capisci inoltre, che gli italioti hanno bisogno di avere
un'informazione EQUILIBRATA.... e che quella attuale propinata dal mainstream, tutto
è meno che equilibrata.



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Cita:
http://www.lsblog.it/index.php/cultura/archivio-cultura/372-l-ideologia-di-casaleggio-i

[color=blue]L'ideologia di Casaleggio - I



...Primo punto, la funzione dei parlamentari.
Cita:
“Gli eletti devono comportarsi da portavoce, il loro compito è sviluppare il programma elettorale e mantenere gli impegni presi con chi li ha votati”. È dunque necessaria “l’introduzione del vincolo di mandato”.
“Ogni collegio elettorale dovrebbe essere in grado di sfiduciare e quindi di far dimettere il parlamentare che si sottrae ai suoi obblighi”.

È inutile obiettare che questo sistema è in contrasto con l’attuale Costituzione, perché l’intervistato è del parere che bisognerebbe cambiarla; ciò non impedisce che sia lecito richiamare le ragioni che hanno condotto alla formulazione della norma. I membri della Camera sono “deputati”, cioè mandatari incaricati di agire nell’interesse dei mandanti, ma ciò fanno come disponendo di una procura generale, non di una procura speciale. La procura è speciale quando il mandato consiste nel compimento di un unico atto (esempio, l’acquisto di una casa). Dunque essi non sono semplici “esecutori”.

Del resto, se gli elettori dessero come mandato quello di abolire tutte le tasse e tutte le imposte, il parlamentare potrebbe forse eseguire il compito? Se gli dessero mandato di seguire un dato leader, e poi questo leader dimostrasse tendenze dittatoriali, dovrebbero lo stesso continuare a sostenerlo? E come si dovrebbero comportare, di fronte ad un problema che al momento dell’elezione non si era ancora posto? E se si rendessero conto che la gente (per ignoranza) desidera una certa soluzione che la danneggerebbe (per esempio dichiarare una guerra), devono seguire il parere dei molti incompetenti o fare il loro bene, anche rischiando di essere incompresi?

La democrazia diretta è quella che più facilmente può essere vittima della demagogia e il Parlamento non può deliberare giorno per giorno sotto il dettato degli elettori: essi sono come il paziente che ha il diritto di scegliere il chirurgo ma non quello di dirgli quale tecnica usare.

I grandi atti di governo richiedono molto tempo. E dunque soltanto una legislatura permette al Parlamento di adottare quegli utili provvedimenti che sul momento sono impopolari. Ché se poi, pur avendo avuto il tempo di constatarne gli effetti, gli elettori li giudicassero ancora negativi, potrebbero sempre votare per l’opposizione e cambiare governo. È questo il sistema democratico.

Casaleggio vorrebbe poi
Cita:
“l’abolizione del voto segreto”
. Dimentica che esso è una garanzia di libertà, per esempio quando la manifestazione della propria opinione potrebbe comportare pericoli e ritorsioni oppure, trattandosi di persone, innescare inimicizie. Alle recenti elezioni presidenziali oltre cento parlamentari hanno votato contro Prodi e non l’avrebbero certo fatto se il voto fosse stato palese. Forse bisognerebbe avere più rispetto per istituzioni universalmente considerate utili.

Si fa notare a Casaleggio che una democrazia diretta richiederebbe che tutti avessero un computer e sapessero utilizzarlo e lui osserva che
Cita:
“Il digital divide in Italia è evidentemente voluto”
. Il digital divide, cioè il gap tecnologico, cioè il fatto che altrove hanno una maggiore percentuale di computer, non è voluto da nessuno. È soltanto che c’è gente che non ha i soldi o la voglia di comprarsi un computer. Questo ingenuo complottismo bisognerebbe lasciarlo agli sciocchi.


Cita:
“La selezione deve essere fatta ‘dal basso’, dai cittadini, che propongono le persone più adatte e di cui conoscono la storia e le competenze”
. Infatti la gente ha una profonda conoscenza in materia di storia, di geografia, di economia e di politologia, e può valutare “le persone più adatte” al Parlamento. In realtà non sa niente di niente. È per questo che Berlusconi ha promesso l’abolizione dell’Ici prima e dell’Imu ora: perché questo la gente sicuramente lo capisce.

Se invece avesse proposto di utilizzare diversamente la leva monetaria, avrebbe dovuto prima spiegare di che si trattava e lo stesso non sarebbe stato capito. Gli elettori scelgono i loro rappresentanti ma purtroppo lo hanno sempre fatto e sempre lo faranno per motivi prevalentemente superficiali e spesso sbagliati.

Tanto che poi l’uomo di Stato, una volta al potere, non tiene conto di ciò che lui stesso ha raccontato al popolo e fa ciò che ritiene giusto sia fatto. Massimo D’Alema, comunista da quando andava all’asilo, da Primo Ministro è stato un fedele alleato dell’Occidente, fino a partecipare, pur non potendolo confessare, alla guerra in Serbia.[/color]



Cita:
http://www.lsblog.it/index.php/cultura/377-l-ideologia-di-casaleggio-ii
[color=blue]L'ideologia di Casaleggio - II

Altra perla: “Va considerato che il concetto di leadership è estraneo alla democrazia diretta. I movimenti di democrazia diretta rifiutano il concetto di leader”. Casaleggio non ha mai sentito parlare di Pericle. E non si è mai interessato neppure di etologia, diversamente saprebbe che la leadership, nei mammiferi superiori sociali, è un dato ineliminabile. Per non parlare delle tendenze autoritarie del suo sodale Beppe Grillo.

Cita:
“In Rete, come nella realtà, è impossibile essere competenti su tutto. Però la Rete consente a gruppi con conoscenze e interessi simili dislocati nel mondo di mettersi in contatto e di formare una conoscenza superiore su qualunque aspetto in tempi molto brevi, condividendo esperienze e fatti”.
Ciò che dice Casaleggio è vero per quelli che lui chiama “gruppi con conoscenze e interessi simili”.
Per esempio i giuristi. Ma qual è la percentuale di giuristi, nell’elettorato? Non basta: che senso ha parlare di “tempi molto brevi”, per la formazione di un’abilità e di una conoscenza, se per una laurea occorrono anni, e se un vero esperto considera il neolaureato poco più di un analfabeta? Chiunque, parlando con un amico, non chiede: “Conosci un idraulico?”, ma: “Conosci un buon idraulico?” In tempi brevi si possono fare eccellenti cattive figure, non altro.

Cita:
“Non è corretto che qualcuno decida per i cittadini in base a logiche imperscrutabili e senza renderne conto. Il parlamentare o il presidente del Consiglio è un dipendente dei cittadini, non può sottrarsi al loro controllo, in caso contrario non si può parlare di democrazia diretta e forse neppure di democrazia”.
Le logiche a volte sono imperscrutabili per chi è un ignorante. La logica di Einstein, in base alla quale ha elaborato la sua famosa teoria, è imperscrutabile per chi scrive, ma ciò non significa che il fisico abbia torto o che in materia di relatività si possa decidere a maggioranza. Quanto al rendere conto della propria attività parlamentare, non ci si stancherà di ripetere che i controlli esistono e si chiamano “elezioni”. E comunque il Presidente del Consiglio è un dipendente dei cittadini nella misura in cui il Papa è il servo dei servi di Dio.

Casaleggio fa anche un’incursione nella politica internazionale.
Cita:
“Ho un’ottima opinione di Assange. Ha rischiato e si è posto contro poteri enormi. La trasparenza in Rete è un’arma assoluta e lui l’ha usata”.
Ha rischiato? In realtà la prima cosa che ha fatto è stata sottrarsi alle sue responsabilità. Comunque la trasparenza, quando significa rivelare segreti di Stato, non è un’arma assoluta, è soltanto un tradimento.
E infatti quel tale Manning rischia decenni di galera, Assange si è rifugiato in un’ambasciata e non ne esce, e l’ultimo, Snowden, ha cominciato a scappare. Casaleggio ha ragione nel ritenere che l’alta politica spesso si sporca le mani, tanto da dover tenere segrete le proprie attività. Come ha detto Bismarck, quanto meno la gente sa come si fanno le salsicce e la politica, tanto meglio dorme la notte. Ma ciò significa pure che se il nostro Paese fa tutto alla luce del sole, mentre l’avversario si avvale del segreto, chi ci governa ci mette in condizioni di inferiorità e, in fin dei conti, in pericolo. La richiesta della trasparenza assoluta è una irenica forma di ingenuità e di patetica ignoranza.

Cita:
“Il rischio è reale. Facebook e Google e altri colossi del web conoscono di noi più dei nostri amici e in futuro sapranno ancora di più. Queste informazioni possono essere utilizzate per vari scopi, non solo per proporci dei prodotti o dei servizi, come è stato evidenziato dal cosiddetto ‘Datagate’. È opportuno un controllo più stretto sulla gestione dei dati personali da parte dei governi”
. Se abbiamo capito bene, il sistema si deve attivare perché la gente non sappia esattamente quali rapporti uno abbia con una certa signora che non è sua moglie, mentre ha il diritto di sapere di quali armi disponiamo, di quale rete spionistica, di quali accordi segreti con altri Paesi. Forse Casaleggio è sensibile agli interessi del singolo, cioè propri, e non a quelli della sua Patria.

Sul M5S: [
Cita:
i]“L’elezione dei candidati al Parlamento è stata fatta in Rete, così come i nomi proposti alla presidenza della Repubblica e l’elezione dei capigruppo e lo stesso è avvenuto per alcune votazioni comunali e regionali”[/i]
. Lasciamo stare il resto, ma era proprio necessario citare l’elezione dei candidati alla Presidenza della Repubblica? Non solo è risultata prima una giornalista senza nessun curriculum specifico, ma alla fine la scelta si è concentrata su Rodotà, votato da settemila persone. Come candidato popolare non ci siamo proprio. Uno stadio in cui ci fossero solo settemila spettatori sarebbe considerato “vuoto”.

Infine un’affermazione: le televisioni
Cita:
“vanno considerate, comunque, un media in via di estinzione, anche per motivi economici legati alla diminuzione del gettito pubblicitario”.
A parte il latino più che incerto, Casaleggio dovrebbe sapere che il futuro è imprevedibile e fare profezie è spesso un modo per rendersi ridicoli. Francamente, pensare oggi che le televisioni scompariranno sembra azzardato come dire, nel 1890, che il telefono sarebbe stato un gadget passeggero.

E a proposito di profezie: siamo sicuri che il M5S abbia un grande futuro?[/color]


Ultima modifica di rmnd il 25/06/2013, 11:43, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 25/06/2013, 12:25 
un'altro probabile transfugo con l'aggravante "tengo famiglia" e "carrello della spesa"...

La selezionda "dal basso" m5s non mi pare tanto migliore (forse pure peggio per competenze e capacità) di quella calata "dall'alto" adottata da altri partiti.



http://www.huffingtonpost.it/2013/06/24/movimento-5-stelle-diaria-restituzione-alessio-tacconi_n_3491908.html?utm_hp_ref=italy

Cita:
[color=blue]Alessio Tacconi: "Il Movimento 5 stelle discriminatorio sulla diaria. Se nessuna soluzione passerò ad altro gruppo"

...Alessio Tacconi è l’unico eletto per gli stellati all’estero, nella circoscrizione Europa. Vive a Zurigo, secondo uno studio dell’Ubs la seconda città al mondo per costo della vita. E oggi non sa se potrà rimanere ancora a lungo nel Movimento 5 stelle. ...

...Tacconi si è recato nell’ufficio del capogruppo, gli ha fatto un lungo elenco dei costi che è costretto a sostenere e ha chiesto che fosse convocata un’assemblea: “Ho sollecitato affinché il mio caso fosse valutato, e che potessi continuare a mantenere la mia famiglia e restare nel M5s nelle modalità decise dall’assemblea dei parlamentari”....


... Per me è interessante capire cosa ne pensi l’assemblea, per vedere se il M5s è democratico o discriminatorio. Perché si capirebbe se persone che hanno un reddito superiore ai 5mila euro lordi, o hanno più figli, o una formazione che gli ha aperto le porte a determinati guadagni, possono fare politica con il M5s...

...Prima bisognerebbe capire, tramite l’assemblea, se posso integrare il mio stipendio con parte dell’indennità o se posso farlo con parte della diaria. Mezzo carrello di spesa a Zurigo costa 150 euro, una capricciosa ne costa 20. Per me è impossibile vivere con 5mila euro lorde, e non vivo in una reggia, faccio una vita normale...

...Ma mi devono spiegare come posso fare per rimanere all’interno. La cosa che mi fa più male è che non ci sia vera volontà di dialogo e di comprensione, perché si prendono determinati pronunciamenti come verità assoluta e quello che non vi rientra è di per sé sbagliato. Se tu esprimi una tua critica sulle consultazioni con Bersani o sulla gestione dell’elezione del Quirinale, viene presa come un rifiuto a voler stare nelle regole del Movimento, come una volontà di creare problemi...

...Se il M5s mi facesse capire che non ha intenzione di risolvere questa problematica continuerò a combattere per gli italiani all’estero in un altro gruppo....[/color]



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MessaggioInviato: 25/06/2013, 17:56 
si dai, diamogli il 100% a questo buffone [:o)]

Cita:
http://www.corriere.it/politica/13_giugno_25/grillo-i-giornalisti-vanno-disciplinati_9cb5efd0-dda3-11e2-a264-78b7af641acd.shtml

[color=blue]Grillo: «I giornalisti fuori dal Parlamento»

Il leader del M5S ancora contro la stampa. «Pennivendoli e gossippari vanno disciplinati, la Camera non è un bordello»

I giornalisti vanno disciplinati in appositi spazi. I «gossippari e pennivendoli» non possono muoversi liberamente nei palazzi di Camera e Senato. Beppe Grillo ancora, per l'ennesima volta, va all'attacco della stampa. Senza mezze misure ed esasperando i toni, come sua abitudine.


....IL CARTELLO - La teoria del leader pentastellato è questa: «Qualche deputato li scambia talvolta per colleghi e parla, parla per ritrovare sul giornale quella che credeva una conversazione privata. Mercanti di parole rubate. Taci, il giornalista ti ascolta! Si nascondono ovunque. L'unica difesa è il silenzio, il linguaggio dei segni». E Grillo ha anche la soluzione affinché gli ingenui deputati non cadano nella trappola: «All'ingresso di Montecitorio e di Palazzo Madama va posto un cartello "No gossip. Il Parlamento non è un bordello."»...[/color]



eh, non c'è nulla da fare..al Grullo il ventennio fascista gli piace davvero tanto..nostalgico [:o)]

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MessaggioInviato: 25/06/2013, 22:48 
L'ho messo nel Topic su Letta e lo riporto anche qui [:)]


Bravo Sibilia:
“Chi è il proprietario di questa moneta? A chi dobbiamo pagare il debito?
Ce lo dica una volte per tutte, Sig. Letta”


[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=Q35hSoV_Dfw[/BBvideo]

Pubblicato in data 25/giu/2013

Intervento di Carlo Sibilia sulle politiche bancarie che si nasconderebbero dietro la cosiddetta Unione europea che costringe all'unione monetaria Paesi europei che vivono realtà economiche vistosamente diverse.



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MessaggioInviato: 25/06/2013, 23:46 
Cita:
Wolframio ha scritto:

L'ho messo nel Topic su Letta e lo riporto anche qui [:)]


Bravo Sibilia:
“Chi è il proprietario di questa moneta? A chi dobbiamo pagare il debito?
Ce lo dica una volte per tutte, Sig. Letta”




See... aspetta e spera che Letta risponda.... [:p] [;)]



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MessaggioInviato: 26/06/2013, 09:26 
http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/ ... -61806222/


Comune, il gran rifiuto del M5s: "Nessun nome".
Grillo gela Marino, ma la Rete avrebbe detto "sì"
La riunione fiume dei grillini chiude il discorso con il neo-sindaco, nonostante il risultato del sondaggio online tra la base del movimento. Il leader aveva gelato tutti: "Nessuna alleanza, il voto di De Vito online non ha alcun valore"
Lo leggo dopo

Comune, il gran rifiuto del M5s: "Nessun nome". Grillo gela Marino, ma la Rete avrebbe detto "sì"

Si chiude con un grosso e definitivo No il tira e molla tra grillini e il sindaco Ignazio Marino sull'offerta che il sindaco aveva avanzato agli esponenti del Movimento, dandogli la possibilità di indicare un nome per l'assessorato alla Sicurezza.

Un No che arriva solo per il divieto imposto da Beppe Grillo ("Nessuna alleanza, il voto di De Vito online non ha alcun valore") visto che la base romana del movimento era stata ben contenta di dire Sì - con un sondaggio online - all'offerta.



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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“Reddito di cittadinanza”: PD, PDL e SC respingono la mozione M5S

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giovedì 27 giugno 2013

http://www.nocensura.com/2013/06/reddit ... -e-sc.html

Il Senato ha bocciato la mozione del Movimento 5 Stelle che richiedeva l’introduzione di un reddito minimo garantito, con 181 contrari (Pd, Pdl e Scelta Civica), 50 a favore (M5S e Sel) e l’astensione dei senatori leghisti. Ricordiamo che in Europa solo i cittadini dell’Italia e della Grecia non godono dei benefici del reddito di cittadinanza che che garantisce a tutti i cittadini,individui oppure nuclei familiari, a prescindere dal se si abbia un lavoro oppure no, ad avere gratuitamente un minimo vitale, come casa, acqua, cibo, sanità ed istruzione. Non ce lo meritiamo ma si compreranno invece gli F35 che costeranno 53 miliardi di euro e che ci servono di più e si finanzieranno le banche che ci pignorano, come ha fatto Monti che ha dato 2,3 miliardi alla Goldman Sachs oppure più recentemente 4 miliardi alla Monte dei Paschi di Siena.

Introdurre il reddito minimo garantito, predisponendo un piano che individui la platea degli aventi diritto, considerando come indicatore il numero di cittadini che vivono al di sotto della soglia di povertà. E’ la prima proposta contenuta nella mozione d’indirizzo al Governo per contrastare la povertà che presentiamo in Senato. Primo firmatario il capogruppo Nicola Morra.

Si impegnava inoltre il governo a reperire le risorse necessarie anche attraverso la lotta all’evasione fiscale, l’incremento delle imposte sul gioco d’azzardo e attraverso specifiche disposizioni volte alla redistribuzione delle pensioni d’oro e ad attuare specifiche politiche sociali e dell’occupazione per inoccupati e disoccupati tra i 30 e i 54 anni in generale, e per la donne inattive in particolare, quali categorie a più alto rischio di povertà ed esclusione sociale.
Vogliamo qui specificare che c’è una differenza tra reddito minimo garantito e reddito di cittadinanza: mentre il primo è rivolto solo a coloro che non raggiungono una certa quota di reddito, il secondo è destinato a tutti i cittadini italiani, sia al senza tetto che al multimiliardario.
La differenza è importante, soprattutto per motivi di copertura: anche restringendo la platea a chi guadagna meno di 1000 euro al mese (che non è comunque un reddito di cittadinanza), occorrono ben 70 miliardi l’anno per trovare la copertura richiesta, mentre se si vuole stringere la platea ai soli disoccupati ne servirebbero all’incirca la metà. E in ogni caso parliamo comunque di qualcosa di diverso dal reddito di cittadinanza.
Quindi sebbene anche nel blog di Beppe Grillo si sia parlato di reddito di cittadinanza in realtà si tratta di reddito minimo garantito che è una misura maggiormente fattibile e necessaria.
Il costo di un reddito minimo garantito che copra circa un milione di famiglie avrebbe un costo decisamente inferiore, secondo uno studio pubblicato su lavoce.info, ovvero 5-6 miliardi di euro.
La proposta di un reddito minimo garantito resta comunque valida e auspicabile, e una sua approvazione riempirebbe un gap italiano nei confronti di molti altri Paesi europei. Tuttavia come abbiamo detto all’inizio, gli interessi del governo sono altri.


(come ad esempio, comprare gli F35..... [}:)])

Fonti:
http://it.ibtimes.com
http://www.finanzaonline.com

Fonte: http://www.dionidream.com/reddito-di-ci ... zione-m5s/



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MessaggioInviato: 27/06/2013, 10:17 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


“Reddito di cittadinanza”: PD, PDL e SC respingono la mozione M5S

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I miliardi buttati nei sussidi è meglio impiegarli per creare occupazione. Occorre incentivare le aziende ad assumere e incentivare la gente a cercarsi un lavoro. Se la spesa pubblica deve aumentare che aumenti per gli invenstimenti produttivi, non per creare mantenuti di stato.


http://www.huffingtonpost.it/2013/05/11/reddito-di-cittadinanza-in-germania-ha-reso-precari-75-milioni-di-lavoratori-ed-e-diventato-la-bengodi-degli-imprenditori_n_3258229.html

Cita:
[color=blue]Reddito di cittadinanza, in Germania ha reso precari 7,5 milioni di lavoratori ed è diventato la Bengodi degli imprenditori

L’ultima grande trovata è dar voce al popolo affinché chieda lui stesso di tornare alla servitù, per essere mantenuto appena con un’elemosina. Per sopravvivere, d’altra parte, basta poco. Il ritorno alla sudditanza viene venduto come una conquista. Lo schema è semplice: ci si deve ribellare, urlare all’unisono “Basta!”.

Basta con la povertà e soprattutto basta con il disagio sociale, perché così non si può andare avanti. Serve una risposta politica urgente per contrastare le conseguenze drammatiche della crisi, che crea disoccupati ogni giorno più numerosi: bisogna istituire per legge un “reddito di cittadinanza” che garantisca di poter sopravvivere in attesa che l’economia riprenda e si creino finalmente nuovi posti di lavoro.

Servono soldi, certo, per darne a tutti un reddito minimo, ma a volerli trovare davvero si trovano. Questa sì che sarebbe civiltà: tutti devono poter mangiare ed avere un tetto sulla testa. Diciamo che servono 350 euro a persona. In più, servono 250 euro per ogni figlio a carico. Senza pagare l’affitto, in una casa purchessia, anche in uno di quei casermoni che venivano costruiti decenni fa in periferia per dare alloggio ai baraccati.

E poi un lavoretto, così si arrotonda un po’. Magari 400-450 euro al mese, per 15 ore settimanali, naturalmente esentasse. Quello che serve per comprarsi ogni tanto un vestito ed un paio di scarpe. Volendo ci scappa un cinemino la domenica. Per molti giovani, che non hanno mai avuto un lavoro sarebbe un’àncora di salvezza. Rimangono le utopie: fare come papà e mamma, che si sono comprati una casetta col mutuo, dopo aver messo da parte i soldi per l’anticipo. “Milleuristi” a vita, ma sicuri.

È questa la grande conquista sociale della Germania, Bengodi dei datori di lavoro che hanno a disposizione milioni di sudditi mantenuti con un’elemosina: assegno di inoccupazione ed alloggio a carico dello Stato, salario ridicolo e i contributi sociali minimi.

Su 400 euro mensili, pesano per appena 122 euro e 96 centesimi: la pensione, quando ci si arriverà, sarà ovviamente ridicola, appena 140 euro mensili. Il costo orario fa ridere: 5 euro e 95 centesimi, al netto dei contributi. Al lordo, sono 7 euro e 74 centesimi. La metà di quanto prende in Italia una donna di servizio.

Se la disoccupazione in Germania è la più bassa d’Europa, con un 5,4% rispetto ad una media del 10,9%, la ragione è questa: ci sono ben 7,3 milioni di persone che vivono così, di sussidi publici e di lavoro precario.

La cinesizzazione europea è avviata: queste sono le grandi riforme strutturali che servono per aumentare la competitività. Per il sistema produttivo ed il mondo della finanza, la crisi ormai è una grande opportunità: serve a ridimensionare le aspettative dei ciitadini, per togliere tutto quel che è stato concesso loro in passato e far sì che in futuro si accontentino di poco. L’economia si riprenderà, ma il lavoro sarà sempre e solo precario, mentre il salario sarà solo elemosina. Il “reddito di cittadinanza” è un trucco. Chiamiamolo con il suo vero nome: “elemosina per la sudditanza”.[/color]



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