01/07/2013, 13:20
Wolframio ha scritto:
Come potrebbe essere utile il grande fratello
Un anziano vorrebbe piantare nel suo orto le patatate, ma è solo e molto stanco.
Invia allora una email al figlio che studia a Parigi per fargli sapere del suo problema:
"Caro Pasquale, sono molto triste di non poter seminare anche quest'anno le patate, sicuramente se tu eri ancora qui mi avresti aiutato a zappare l'orto.
Ti voglio tanto bene.
Tuo Padre"
Il giorno dopo l'anziano signore riceve l'email di suo figlio:
"Caro Papà, mi dispiace molto che non ti posso aiutare, ma sopratutto ti prego di non toccare l'orto!! ci ho nascosto quello che tu sai.
Anchio ti voglio tanto bene.
Tuo figlio Pasquale"
Alle ore 4 del mattino arrivano a casa dell'anziano padre, la Brigata Antiterrorismo, le Teste di Cuoio, i GIS, i NOCS, la SWAT, l'FBI, la CIA e degli esperti.
Rovistano la terra dell'orto millimetro per millimetro e ripartono borbottando.
Qualche ora piu tardi l'anziano riceve una nuova email dal figlio:
"Caro Papà sono sicuro che la terra del nostro orto è oramai tutta rivoltata ed ora potrai piantarci le tue patate. Più di cosi non potevo fare.
Ti voglio bene.
Tuo figlio Pasquale"
01/07/2013, 13:30
Thethirdeye ha scritto:
Sai com'è.... le industrie belliche (capitanate, guarda caso, dai vertici
delle stesse organizzazioni paramilitari che poi operano in quei territori)
non possono tenersi sul groppone miliardi e miliardi di dollari di valore
e di armi INVENDUTE.
01/07/2013, 14:13
01/07/2013, 14:17
01/07/2013, 14:25
robs79 ha scritto:
Non capisco se tu credi veramente a questo atteggiamento
sorpreso ed infastidito da parte dei governi spiati.....
01/07/2013, 14:28
Thethirdeye ha scritto:
Non lo so e non credo sia importante a questo punto.....
Anche perché... SE sono davvero sorpresi, vuol dire che sono degli IDIOTI.
Se fanno finta di esserlo, allora vuol dire che RECITANO UNA PARTE.
Di conseguenza, in entrambi i casi, andrebbero presi a calci sulle gengive.
02/07/2013, 08:59
Tra i dossier italiani c'è quello su un'azienda milanese che sta diventando un caso mondiale: è l'unica a mettere sul mercato un'arma cibernetica, come loro stessi la definiscono. Un apparato dichiaratamente "offensivo" con potenzialità sconvolgenti chiamato Remote Control System, Rcs. Lo ha inventato la Hacking Team che dal suo quartiere generale di via Moscova conduce un marketing altrettanto aggressivo. Rcs è il più moderno cavallo di Troia concepito finora: un Trojan che entra in computer e smartphones per trasformarli in uno strumento a disposizione dello spione. Cattura, copia e trasmette ogni dato: mail, conversazioni telefoniche o Skype, pagine Internet consultate, password, post sui social network, posizione satellitare. Non solo: può attivare telecamera o macchina fotografica dell'apparecchiatura, filmando o facendo scatti all'insaputa dell'utilizzatore. E far partire il microfono registrando le conversazioni che avvengono nelle vicinanze. "E' come se gli infilassimo dentro un agente segreto, che non verrà mai scoperto", recita la loro brochure.
"Trojan come questo sono la risposta delle aziende della sorveglianza alle comunicazioni cifrate e al boom dei colloqui via Skype, che davano problemi a essere intercettate, perché sono criptate", spiega a "l'Espresso" Andy Mueller Maghun, il volto pubblico del Chaos Computer Club ossia il più celebre collettivo hacker d'Europa. "Sono venuto a conoscenza dell'Hacking Team nel 2009, dopo che mi sono intrufolato alla megaconferenza dell'intelligence elettronica Iss", racconta lo specialista statunitense Christopher Soghoian, "loro sono gli unici a non mostrare pudore e cercare di catturare l'attenzione".
In una recente convention, il fondatore della società David Vincenzetti ha spiegato di avere venduto il suo 007 telematico a 30 clienti in 20 Paesi, "tutti organismi statali in nazioni non sottoposte ad embargo". Ingaggiare questo agente specialissimo costa 200 mila euro l'anno e i suoi creatori - finanziati da fondi bancari italiani con agevolazioni del ministero delle Attività produttive - sostengono di avere adottato ogni misura per impedire illeciti da parte dei dipendenti. Ma la commercializzazione di sistemi invisibili e invadenti come Rcs sta aprendo un dibattito nei Paesi anglosassoni sui limiti e le regole per l'impiego di queste bombe atomiche dello spionaggio. Esperti come Soghoian ritengono che i venditori di software per la sorveglianza non siano eticamente diversi dai mercanti di Kalashnikov: anzi, nel caso dei mitragliatori c'è un oggetto che può essere seguito fisicamente e a volte fermato alla frontiera, mentre i programmi informatici "d'assalto" possono essere ceduti ovunque.
Luigi Bisignani FACCENDIERI WEB.
Parenti stretti del Trojan d'attacco sono già finiti in mani spregiudicate. La procura di Napoli ne ha scoperto uno utilizzato da Bisignani, considerato il faccendiere principe dell'ultimo decennio, che poteva sfruttarlo per spiare a piacimento. Come ha fatto a ottenerlo? E' il prodotto di una delle aziende del settore o è stato confezionato su misura da un programmatore-canaglia? I periti del pm hanno sezionato il sistema informatico, accertandone l'alto livello di sofisticazione ma senza pronunciarsi sulla provenienza. "L'Espresso" ha sottoposto le loro conclusioni allo staff del Citizen Lab di Toronto, che ha indagato sulla sorveglianza elettronica contro il Dalai Lama. E uno dei loro analisti, Seth Hardy, ha concluso che "l'ordigno" di Bisignani non è l'opera di un cane sciolto, né un software che viaggia liberamente su Internet: si tratta di un congegno di provenienza aziendale.
L'origine resta misteriosa. L'inchiesta del pm Woodcock ha evidenziato come Bisignani fosse sponsor e referente della Italgo, società di sicurezza telematica creata da Anselmo Galbusera e controllata dal finanziere Francesco Micheli. Italgo spesso si è unita in consorzio con sigle di Finmeccanica come Selex Sema e Elsag: insieme hanno curato lo schermo cibernetico di Palazzo Chigi. Ma sono proprio le indagini su Finmeccanica ad aprire gravi dubbi sulla trasparenza e l'eticità del settore. La vicenda giudiziaria che sta travolgendo il vertice dell'ultimo colosso tecnologico italiano nasce proprio dall'ingresso di Gennaro Mokbel, pregiudicato romano in rapporti con criminali e neofascisti oggi accusato di ogni genere di traffici, nel capitale della Digint: un'altra ditta che opera nel campo della infosecurity, chiamata persino a blindare la scuderia Ferrari dopo i sospetti di spionaggio da parte dei rivali in Formula1.
Fonte:http://dellamancia.blogspot.it/2012/02/quanto-siamo-spiati.html
02/07/2013, 09:56
02/07/2013, 10:05
Caso Datagate, Snowden chiede asilo anche all'Italia. Poi rompe il silenzio e annuncia: presto nuove rivelazioni
Edward Snowden, la talpa del cosiddetto «Datagate» statunitense, ha chiesto asilo a 21 Paesi, tra cui l'Italia. Lo sostiene Wikileaks, che sulla sua pagina web rivela che l'ex tecnico della Cia, in attesa di una risposta da Ecuador e Islanda, ha chiesto asilo ad altri 19 Paesi attraverso il legale del sito fondato da Julian Assange, Sarah Harrison.
I Paesi in questione sarebbero Spagna, Austria, Bolivia, Brasile, Cina, Cuba, Finlandia, Francia, Germania, India, Italia, Irlanda, Paesi Bassi, Nicaragua, Norvegia, Polonia, Russia, Svizzera e Venezuela.
Lo stesso Snowden, in una sua dichiarazione diffusa sempre da Wikileaks, ha inoltre accusato il presidente americano Barack Obama, di impiegare contro di lui «i vecchi e cattivi strumenti dell'aggressione politica» e di usare «la cittadinanza come un'arma» per farlo tacere. «Il presidente - ha aggiunto - é impaurito da un'opinione pubblica informata e arrabbiata».
La legale di Wikileaks ha detto che Snowden, la "talpa" che ha svelato al mondo i segreti del programma di sorveglianza statunitense e che da una settimana si trova nella zona transiti dell'aeroporto di Mosca: «alle 22.30 di ieri (le 20.30 in Italia), la cittadina britannica Sarah Harrison si è presentata al dipartimento consolare all'aeroporto Sheremetyevo e ha formalizzato una richiesta di Snowden per vedersi riconosciuto l'asilo», ha annunciato un responsabile consolare allo scalo moscovita.
Sarah Harrison è una giornalista britannica e consulente legale di WikiLeaks, il sito internet specializzato nella divulgazione di segreti militari, al centro di grandi campagne di rivelazione di dati e documenti, che ha accompagnato Snowden nel suo viaggio da Hong Kong.
Presto nuove rivelazioni
In serata Snowden ha rotto il silenzio per la prima volta da quando si trova a Mosca affermando di avere il diritto di rivelare nuove informazioni sul Datagate. In una lettera Snowden aggiunge che gli Usa lo stanno perseguitando illegalmente, ringrazia l'Ecuador per averlo aiutato a andare in Russia, e per l'esame di richiesta di asilo.
FONTE:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... 0101.shtml
02/07/2013, 10:31
02/07/2013, 13:11
02/07/2013, 13:38
02/07/2013, 13:47
02/07/2013, 14:47
02/07/2013, 15:32
AleBon ha scritto:
Londra, sorniona e silenziosa (collusa?) aspetta alla finestra.