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Celiachia: e se fosse colpa degli Ogm?

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Da qualche tempo, però, si fa strada un'ipotesi che, se confermata, avrebbe conseguenze molto importanti. E cioé che la celiachia possa essere dovuta al frumento modificato geneticamente

20-04-2012

http://scienza.panorama.it/salute/alime ... -degli-Ogm

di Eleonora Lorusso

Leggi anche: La mia vita senza glutine
http://scienza.panorama.it/salute/alime ... za-glutine

Aumentano in modo esponenziale le diagnosi di celiachia tra gli italiani, ma se si chiede quale sia la causa dell'intolleranza al glutine, i medici non sanno fornire risposte esatte. Solo pochi anni fa, nel foglio di dismissione dall'ospedale San Gerardo di Monza, i dermatologi che hanno in cura le forme di celiachia che riguardano la pelle rispondevano che è una malattia genetica, si può ereditare dai genitori, e se non ci sono parenti celiaci...c'è sempre un primo caso in famiglia! Da qualche tempo, però, si fa strada un'ipotesi che, se confermata, avrebbe conseguenze molto importanti. E cioé che la celiachia possa essere dovuta al frumento modificato geneticamente.

Tutto è nato dall'intuizione di Luciano Pecchiai, storico fondatore dell'Eubiotica in Italia e primario ematologo emerito all'ospedale Buzzi di Milano, che ha ipotizzato un nesso causa-effetto preciso tra modificazioni genetiche del frumento e celiachia. Proprio il frumento, infatti, con gli anni è "cambiato": da pianta ad alto fusto, è ora diventato "nano". Il processo di miniaturizzazione è stato reso possibile con una modificazione genetica, per evitare che la pianta si allettasse, cioé si piegasse verso terra col vento.

Proprio partendo da questo dato di fatto Pecchiai ipotizza che la modificazione del frumento sia stata resa possibile attraverso l'alterazione di una sua proteina, la gliadina, alla base del malassorbimento del glutine nei celiaci. In gergo scientifico si dice che dalla gliadina si ottiene, per digestione peptica-triptica, una sostanza chiamata frazione III di Frazer, a cui è' dovuta l'infiammazione tipica dell'intestino di coloro che soffrono per intolleranza al glutine.

"È evidente" sostiene Pecchiai "la necessità di dimostrare scientificamente una differenza della composizione aminoacida della gliadina del frumento nanizzato, geneticamente modificato, rispetto al frumento originario. Quando questo fosse dimostrato, sarebbe ovvio eliminare la produzione di questo frumento prima che tutte le future generazioni diventino intolleranti al glutine".

Un allarme importante, quello lanciato dal professor Pecchiai, che però evidentemente si scontra con interessi economici forti. Riconvertire la produzione di frumento, una volta avviata con successo, sarebbe impresa ardua. Ma restano i numeri altrettanto importanti dei celiaci in Italia: l'Associazione Italiana Celiachia stima che oggi gli intolleranti al glutine siano 400 mila, ma solo a 55 mila è stata diagnosticata la malattia rara.

Malattia che però, stando ai ritmi di crescita, potrebbe presto perdere anche l'etichetta di "rara". Secondo il presidente dellAIC, Adriano Pucci, infatti, mentre fino a pochi anni fa l'incidenza della malattia era di un caso ogni 1.000/2.000 persone, oggi si viaggia a ritmi di 1 ogni 100/150 persone. Il problema è serio, anche per le complicazioni che la celiachia, se non curata, può dare agli intolleranti al glutine.

Per i celiaci ad oggi l'unico trattamento possibile è una dieta che escluda il glutine. In questo ci sono stati notevoli miglioramenti nel corso degli anni, con la produzione di un maggior numero di alimenti privi di glutine, anche se molto costosi. Basti pensare che mezzo chilo di pasta costa mediamente più di 2 euro. Alcuni medici, poi, consigliano di evitare sostanze iodate e seguire una dieta priva di glutine. Ma se già è difficile evitare il glutine, aggiungere alla lista anche le sostanze iodate rende tutto più complicato.

Non solo. Ora, con l'ipotesi che alla base della cliachia possa esserci una varietà di frumento geneticamente modificato, apre un nuovo scenario nel mondo dell'alimentazione.

Da un lato l'Unione Europea va nella direzione di liberalizzare gli Ogm (il mais, tra gli alimenti che già sono stati trattati geneticamente, è alla base di moltissimi prodotti per celiaci). Dall'altro esistono già in circolazione altre varietà modificate di frumento, come il cosiddetto grano Creso, iscritto nel Registro Varietale nel 1974, in gran silenzio. Nel 1983 in Italia il 20% del grano era ormai coltivato col Creso e solo un anno dopo si seppe che quella varietà era stata ottenuta con una modificazione, sviluppata presso il centro di studi nucleari della Casaccia. Come si seppe altri 6 anni dopo, quel grano era il risultato di un incrocio di laboratorio tra il messicano Cymmit e una linea mutante ottenuta trattando varietà con raggi X. Per altre varietà ancora sembra che fosse stato utilizzato un trattamento termico. Insomma, genetica allo stato puro applicata ai cibi. Sugli effetti di queste modificazioni, però, nessuno ha prodotto studi, anche perché le ricerche vanno sostenute ecnomicamente e naturalmente l'interesse ad approfondire manca.


Che le intolleranze ne possano essere un effetto?



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MessaggioInviato: 18/05/2013, 15:42 
La confessione di un ex produttore di OGM

Notizia tratta da una "lettera al direttore" del media canadese Vancouversun (http://www.vancouversun.com/health/Gene ... story.html). Come preambolo alla pubblicazione di questa confessione leggiamo sul quotidiano on line: "una colonna sul cibo geneticamente modificato ha suscitato reazioni da parte di dei critici, tra i quali un ex scienziato dell'agricoltura canadese che ha cambiato i suoi punti di vista sulla sicurezza di questi prodotti.

I DISCUSSI ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI

“Sono andato in pensione 10 anni fa, dopo una lunga carriera come ricercatore per l'agricoltura del Canada. Quando ero sul libro paga, ero lo scienziato designato del mio istituto per affrontare i gruppi pubblici e rassicurarli che le colture e gli alimenti geneticamente modificati sono sicuri.

Non so se ero appassionato a questo proposito, ma ero consapevole. Ho difeso il lato del progresso tecnologico, della scienza e del progresso.

Negli ultimi 10 anni ho cambiato la mia posizione. Ho cominciato a prestare attenzione al flusso di studi pubblicati provenienti dall’Europa, alcuni da laboratori prestigiosi e pubblicati su prestigiose riviste scientifiche, che mettevano in dubbio l'impatto e la sicurezza dei prodotti alimentari OGM.

Respingo le affermazioni delle aziende biotecnologiche che sostengono che le loro colture ingegnerizzate producono di più, che richiedono meno applicazioni di pesticidi, che non hanno alcun impatto sull'ambiente e, naturalmente, che sono sicure da mangiare.

Ci sono una serie di studi scientifici che sono stati fatti per la Monsanto dalle università negli Stati Uniti, in Canada e all'estero. La maggior parte di questi studi riguardano le prestazioni sul campo delle colture ingegnerizzate, e naturalmente vogliono dimostrare che gli OGM sono sicuri per l'ambiente e quindi sicuri da mangiare.

Vi è, tuttavia, una crescente corrente di pensiero sulla ricerca scientifica, fatta per lo più in Europa, in Russia e in altri paesi, che stanno dimostrando che le diete contenenti mais e soia ingegnerizzati causano gravi problemi di salute nei topi da laboratorio.

Noi tutti dovremmo prendere sul serio questi studi ed esigere che le agenzie governative li rifacessero invece di basarsi su studi pagati dalle aziende biotech.

Il mais Bt e le piante di soia, che sono ormai ovunque nel nostro ambiente, sono registrati come insetticidi. Ma sono regolate queste piante insetticide e le loro proteine sono state testate per la sicurezza? Non dai servizi federali responsabili della sicurezza alimentare, non in Canada e non negli Stati Uniti.

Non esistono studi di alimentazione a lungo termine condotti in questi paesi per dimostrare le affermazioni che il mais e la soia ingegnerizzati siano sicuri. Tutto quello che abbiamo sono gli studi scientifici fatti in Europa e in Russia, che mostrano che i topi nutriti con il cibo ingegnerizzato muoiono prematuramente.


Questi studi dimostrano che le proteine prodotte dalle piante ingegnerizzate sono diverse da come dovrebbero essere.
La letteratura scientifica è piena di studi che dimostrano che il mais e la soia ingegnerizzati contengono proteine tossiche o allergeniche.

L'ingegneria genetica ha 40 anni. Si basa sulla comprensione ingenua del genoma basata sulla One Gene - un'ipotesi per la proteina di 70 anni fa, che codifica ogni gene per una singola proteina. Il progetto Genoma Umano completato nel 2002 ha dimostrato che questa ipotesi è sbagliata.

L'intero paradigma della tecnologia di ingegneria genetica si basa su un malinteso. Ogni scienziato ora viene a sapere che un gene può dare più di una proteina e che l'inserimento di un gene in qualsiasi punto di un impianto alla fine crea proteine canaglia. Alcune di queste proteine sono ovviamente allergenici o tossici”.

Il dottor Thierry Vrain Courtenay



http://scienzamarcia.blogspot.it/


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MessaggioInviato: 30/05/2013, 08:15 
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Ecco la lista nera elaborata da Greenpeace degli alimenti che comunemente assumiamo e che contengono OGM
Posted on maggio 29, 2013


Greenpeace affonda il colpo sugli OGM e sulle aziende che ne fanno un utilizzo sistematico.

Per organismo geneticamente modificato (OGM) si intende un organismo, diverso da un essere umano, in cui il materiale genetico (DNA) è stato modificato in un modo non naturale.

Un Ogm, ovvero un organismo geneticamente modificato, è un organismo la cui materia genetica è stata alterata mediante tecniche di ingegneria genetica, altrimenti note come tecniche di Dna ricombinante. Con questo metodo si intende la combinazione in vitro di diverse molecole di Dna per creare un nuovo gene, che viene successivamente inserito in un organismo che può essere vivente o meno. Erroneamente si suole indicare tutti gli organismi Ogm come transgenici, in realtà si parla di transgenesi solo quando si inseriscono geni esogeni in un altro organismo, ovvero un ente strutturato riceve dei geni non suoi; mentre si parla di organismi cisgenici quando si ricombinano geni dello stesso organismo. In entrambi i casi si tratta sempre di Ogm.

Per ciò che riguarda il mercato,già nel 2000 Greenpeace Russia affermava: “di trenta prodotti che sono stati scelti per l’analisi il 30% contiene OGM. Diversi sondaggi hanno mostrato che i consumatori russi preferiscono i prodotti alimentari esenti da OGM o loro derivati#8203;#8203;. Nonostante questo, sono state adottate misure in Russia per informare i clienti circa gli OGM nei prodotti. L’atto normativo russo sulla marcatura (approvato con solo il capo ispettore sanitario) ordina di segnalare solo i prodotti che contengono più del 5% di ingredienti geneticamente modificate, mentre nell’Unione europea a norma di legge i prodotti devono essere contrassegnate se hanno più di 0,9% di OGM”

“In molti paesi dell’UE e degli USA listati di aziende che utilizzano i prodotti transgenici sono pubblicati regolarmente. Nel 2000, nella lista nera americana apparve aziende come Hersey di, Mars, Coca-Cola, Pepsi-Co, Nestle, Knorr, Lipton, Parmalat “

Ecco ad oggi, dopo 13 anni, la situazione si è evoluta e Greenpeace.org pubblica un nuovo studio affermando che le indagini non possono uniformare i mercati, ma che segnalano la tendenza della produzione di catene e aziende. Prima della lista alcune raccomandazioni:

1. Leggere le etichette. Il produttore deve indicare che la produzione di componenti OGM che è stata aggiunta (ma, in verità, non tutti lo fanno).
2. Evitare i fast food. Ci sono alimenti OGM più comunemente utilizzati.
3. Evitare il pane imbustato o a lunga conservazione
4. Quasi tutte le salsicce, la carne in scatola e salumi vengono prodotti con l’aggiunta di componenti geneticamente modificati. Di solito i prodotti senza componenti geneticamente modificate non possono essere così a buon mercato.

Possiamo quindi stilare una lista di operatori del mercato alimentare, che sono soliti utilizzare OGM per la realizzazione dei loro prodotti:



Società di produzione Kellog “s

Corn Flakes (cereali)
Frosted Flakes (cereali)
Rice Krispies (cereali)
Corn Pops (fiocchi)
Schiaffi (fiocchi)
Froot Loops (anelli di cereali colorati)
Di Apple Jacks (cereali-ring con il gusto di mela)
All-Bran Apple Cinnamon / Blueberry (crusca sapore di mela, cannella, mirtillo)
Gocce di cioccolato (gocce di cioccolato)
Pop Tarts (sfoglia ripiena di tutti i gusti)
Nutri-grain (brindisi pieno di tutti i tipi)
Crispix (biscotti)
Smart Start (fiocchi)
All-Bran (Flakes)
Just Right Fruit & Nut (fiocchi)
Miele Crunch Corn Flakes (cereali)
Raisin Bran Crunch (cereali)
Cracklin “crusca di avena (fiocchi)

Società Hershey‘s

Toblerone (cioccolata, tutti i tipi)
Mini Baci (cioccolatini)
Kit-Kat (barretta di cioccolato)
Baci (cioccolatini)
Chips di cottura semi-dolci (biscotti)
Chocolate Chips di latte (biscotti)
Reese “s Peanut Butter Cups (burro di arachidi)
Scuro speciale (cioccolato fondente)
Cioccolato al latte (cioccolato al latte)
Sciroppo di cioccolato (sciroppo di cioccolato)
Dark Chocolate Syrup speciale (sciroppo di cioccolato)
Strawberry Syrop (sciroppo di fragola)

Mars

M & M “s
Snickers
Via Lattea
Twix
Nestle
Crunch (fiocchi di riso al cioccolato)
Cioccolato al latte Nestle (cioccolato)
Nesquik (bevanda al cioccolato)
Cadbury (Cadbury / Hershey “s)
Fruit & Nut

Heinz

Ketchup (regolare e senza sale) (ketchup)
Chili Sauce (salsa di peperoncino rosso)
Heinz 57 Steak Sauce (con sugo di carne)

Hellman’s

Reale Maionese (maionese)
Maionese Light (maionese)
Maionese Low-Fat (maionese)

Società Coca-Cola

Coca-Cola
Sprite
Cherry Coca
Minute Maid Arancione
Minute Maid Uva

Società PepsiCo

Pepsi
Pepsi Cherry
Mountain Dew

Società Frito-Lay / PepsiCo (componenti OGM possono essere presenti nel petrolio e altri ingredienti)

Potato Chips (tutti)
Cheetos (tutti)

Società Cadbury / Schweppes

7-Up
Dr. Pepe

Pringles (Procter & Gamble)

Pringles (patatine fritte con sapori originali, Magro, Pizza-licious, Sour Cream & Onion, Salt & Vinegar, Cheezeums)

(lista emanata da Greenpeace.org)

Tornando a noi, con l’introduzione di Ogm e avvelenando pasta e pane dal 2004 ad oggi la vita media sana è crollata in Italia di almeno 10 anni (fonte Eurostat ufficiale) proprio, guarda caso, dall’anno in cui entrarono gli OGM negli alimenti.

Tra l’altro, nel 2012 la Corte di Giustizia ha condannato l’Italia per avere vietato la coltivazione di mais Mon810 alla multinazionale statunitense Pioneer Hi Bred che, nel 2008, aveva fatto causa al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali per non avere permesso alla sua filiale italiana di coltivare il cereale sviluppato da Monsanto. Secondo la Corte, se la coltivazione di una pianta geneticamente modificata è già stata autorizzata dall’Unione, non c’è sovranità nazionale che tenga, e ogni Stato membro si deve adeguare. Cosa che l’Italia, in effetti, non ha mai fatto, preferendo prendere tempo ed evitando di agire. La vittoria dei produttori di Ogm, dunque, può essere vista come una conseguenza delle lacune normative italiane, e dell’assenza di leggi regionali che regolino la coesistenza di varietà tradizionali e geneticamente modificate. E’ una lotta impari per la potenza di queste multinazionali e per la perversità dei loro prodotti sul mercato, unita alla disinformazione dei mass media. Cerchiamo tutti di dare un piccolo contributo per un nuovo consumo etico e consapevole.
Fonte:http://curiosity2013.altervista.org/ecco-la-lista-nera-elaborata-da-greenpeace-degli-alimenti-che-comunemente-assumiamo-e-che-contengono-ogm/



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MessaggioInviato: 06/06/2013, 14:32 
Scoperto grano mutante in un campo dell'Oregon: c'è lo zampino della Monsanto

La scoperta di alcune piante di grano modificate geneticamente in un campo incolto dell'Oregon, negli Stati Uniti, ha gettato nel panico mezzo mondo, in particolare in Asia e in Europa, dove sono stati cancellati tutti gli ordini di importazione dall'America, in vista di test più accurati.

Il motivo del timore è nel fatto che il grano in questione risulta essere una varietà geneticamente alterata sviluppata e testata dal famigerato gigante delle biotecnologie 'Monsanto' tra il 1999 e il 2001 in Oregon.

All'epoca, dopo alcuni test, la Monsanto ritirò la domanda per la commercializzazione del prodotto, quindi ciò che è germogliato nella fattoria di un ignaro contadino è una varietà illegale.

L'agricoltore dell'Oregon, che non ha voluto farsi identificare, aveva prodotto il suo ultimo raccolto seminando nell'inverno del 2011 e raccogliendo nell'estate del 2012. Poi aveva deciso di lasciar riposare il suo campo per un anno.

Quando vide alcune piante spuntare dalla terra, decise di utilizzare un prodotto della Monsanto, il Roundup, un erbicida molto potente, ma con sua somma sorpresa notò che le piantine di grano riuscivano a sopravvivere allo spray letale, prodotto che uccide tutte le erbacce tranne che la varietà di grano geneticamente modificata della Monsanto chiamata 'Roundup Ready'.

L'agricoltore subito si è rivolto alla Oregon State University per far analizzare le piante e scoprire che si trattava di piante di grano modificate geneticamente dalla Monsanto.

Mercoledì scorso, la USDA, l'agenzia dell'Agricoltura degli Stati Uniti, ha confermato che il grano appartiene alla varietà alterata dalla Monsanto. La reazione internazionale dei paesi importatori non si è fatta attendere: temendo una reazione pubblica contro l'importazione e la vendita nei loro paesi di una varietà di grano geneticamente modificato, Giappone e Corea del Sud hanno annullato i propri ordini di grano. L'unione Europea si è riservata di aumentare i controllo e Cina e Filippine sono in attesa di ulteriori accertamenti.

Il commercio mondiale di grano è pari a circa 143 milioni di tonnellate e la maggior parte proviene dagli Stati Uniti. Solo le importazioni asiatiche assorbono circa 40 milioni di tonnellate di prodotto. Tra gli altri che importano grano dagli U.S. ci sono il Messico, l'Egitto e la Nigeria.

In Europa tutte le colture di organismi geneticamente modificati sono vietati, mentre negli altri paesi lo scetticismo pubblico è molto alto. Negli Stati Uniti la maggior parte delle coltivazioni di colza, mais, soia e erba medica utilizzano sementi con genoma alterato, la maggior parte delle quali è utilizzato per l'alimentazione animale.

“Stiamo prendendo la situazione molto sul serio e abbiamo avviato un'indagine formale”, ha detto Micheal Firko, amministratore aggiunto dell'USDA. “La nostra priorità è quella di determinare il più rapidamente possibile le circostanze, l'entità della situazione e come possa essere successo”.

Intanto, la Monsanto in un comunicato rilasciato sul suo sito web ha comunicato la sua disponibilità a collaborare nell'ambito dell'inchiesta della USDA: “Le valutazioni interne della società suggeriscono che un semplice seme lasciato nel terreno o la dispersione di polline di grano possano essere ragionevolmente la spiegazione alla base del ritrovamento riportato”.

Il tentativo della Monsanto di introdurre grano G.M. è stato abbandonato nel 2005 (almeno ufficialmente), dopo che la corporation ha registrato la grande diffidenza dei consumatori.

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MessaggioInviato: 07/06/2013, 21:46 
L'Ungheria distrugge i campi Monsanto

venerdì 7 giugno 2013

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L' Ungheria ha deciso di eliminare tutte le piantagioni realizzate con semi OGM di Monsanto. Secondo il ministro per lo Sviluppo Rurale Lajos Bognar, sono stati bruciati questa settimana circa 500 ettari di colture di mais - pari a cinque milioni di metri quadrati. L'intenzione è che il paese non abbia più un solo frutto proveniente da materiale geneticamente modificato.

Secondo le informazioni del portale Real Pharmacy divulgato ieri (23), i campi di grano sono stati distrutti in tutto il territorio ungherese ed erano stati di recente impianto. Solo così il polline di mais TOSSICO che stava per essere disperso nell'aria, non sarà quindi pericolo per la popolazione.

Gli ungheresi sono il primo a prendere una posizione forte in seno all'Unione europea in relazione all'uso di semi transgenici. Nel corso degli ultimi anni, il governo ungherese sta distruggendo diverse piantagioni di materiali derivati dalla Monsanto. Il ministro dice che i produttori dei paesi Bognar sono tenuti a garantire che non utilizzano sementi geneticamente modificate.

L'Unione europea ha una politica di libera circolazione dei prodotti all'interno dei paesi del blocco. Così le autorità ungheresi, CHE HANNO BANDITO L'OGM dal 2011, non possono indagare su come i semi raggiungono il loro territorio. Tuttavia, ha detto Lajos Bognar, "che non ci impedisce di indagare in profondità l'uso di questi semi nel nostro territorio."

Secondo la stampa ungherese, il paese ha ancora migliaia di ettari in queste condizioni. Sempre secondo il portale Portogallo Mondiale agricoltori si difese contro l'accusa di utilizzare materiale geneticamente modificato. Essi sostengono che non sapevano che si trattava di semi di Monsanto.

Poiché il periodo fertile per le piantagioni è già oltre la metà, è troppo tardi per ripiantare nuovi semi. Così, il raccolto di quest'anno è andato completamente perso. E a peggiorare le cose per gli agricoltori, la società che ha distribuito i semi OGM è fallita - il che impedisce ogni possibilità di risarcimento.

Fonte originale:http://www.szentkoronaradio.com/belfold/2013_06_04_magyarorszagon-uldozik-a-genmodositott-termeke

Fonte: http://chiarapriorini.blogspot.it/2013/06/lungheria-distrugge-i-campi-monsanto.html

Source: nocensura.com: L'Ungheria distrugge i campi Monsanto



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Siamo al delirio.....

La Monsanto utilizzerà api robotizzate
per impollinare le proprie coltivazioni


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http://www.ecplanet.com/node/3887

Gli impollinatori svolgono un ruolo fondamentale nella riproduzione sessuale delle piante. Quando mangiate una mandorla, una barbabietola, un’anguria o anche quando bevete il vostro caffè, state degustando il frutto dell’antico rapporto tra fiori e animali impollinatori.

Purtroppo, dagli anni novanta, la salute delle api, in tutto il mondo, è stata in pericolo anche grazie all’incremento dei punti di prova di nuovi pesticidi tossici, creati da aziende come Shell e Bayer fra le altre.

A questi problemi di contaminazione si deve anche aggiungere che, per colpa della sempre maggiore diffusione degli OGM monocultivo, creati nei laboratori di aziende biotech come Monsanto, la perdita di biodiversità genetica ha causato non pochi problemi alle piccole api.

Però non c’è da preoccuparsi, gli impollinatori comunemente conosciuti, gli uccelli e le api, presto potrebbero essere irrilevanti per le esigenze alimentari della civiltà.

Infatti Robotica Harvard sta sviluppando una soluzione alla crisi: sciami di piccoleapi robot, costruite in titanio e plastica che possono impollinare le ciclopiche distese di colture OGM.

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=VxSs1kGZQqc[/BBvideo]

Il laboratorio di microrobotica di Harvard ha lavorato sul suo progetto di veicoli Micro Air dall’inizio del 2009. Attingendo alle conoscenze sviluppate in tema di biomeccanica e studiando l’organizzazione sociale delle api, il team di ricercatori sta costruendo piccoli robots alati adatti a volare di fiore in fiore, immunialle tossine gocciolante dai petali dei fiori, per diffonderne il polline.

Immagine

Ape robotizzata Gli scienziati credono anche che presto saranno in grado di programmare leapi robotizzate per vivere in un alveare artificiale, coordinandone differenti algoritmi per poter comunicare tra di loro sui diversi metodi di impollinazione e la posizione di particolari colture.

Naturalmente, i rapporti pubblicati dal laboratorio descrivono anche potenziali usi militari (http://robobees.seas.harvard.edu/), come sorveglianza e mappatura, però le piccole api robot non sono ancora state dotate di pungiglioni retrattili provvisti di neurotossina.



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domenica 9 giugno 2013

Il Lussemburgo mette al bando il mais Ogm: “Non abbiamo certezze che sia innocuo”

di Roberto Pinton

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Il mais transgenico Mon810 brevettato da Monsanto, unico prodotto Ogm la cui coltivazione è autorizzata nell’Unione Europea, è stato messo al bando dal governo del Lussemburgo.

Il piccolo stato si aggiunge così ad Austria, Ungheria, Grecia e Francia.

Il ministero della Salute lussemburghese ha motivato la decisione citando recenti ricerche che “non permettono di concludere che ci sia una totale innocuità del Mon810”.

Il testo del decreto spiega che “la tossina attiva Cry1Ab prodotta dal mais Mon810 è suscettibile di avere degli effetti su organismi non mirati e questa circostanza non permette di concludere che ci sia innocuità ambientale di questo mais”.

Un sondaggio tra i consumatori, ha registrato la contrarietà dell’83% dei lussemburghesi verso gli Ogm.

http://www.blogbiologico.it/sicurezza-alimentare/il-lussemburgo-mette-al-bando-il-mais-ogm-%E2%80%9Cnon-abbiamo-certezze-che-sia-innocuo%E2%80%9D/

http://www.informarexresistere.fr/2013/06/04/il-lussemburgo-mette-al-bando-il-mais-ogm-non-abbiamo-certezze-che-sia-innocuo/

Source: TERRA REAL TIME: Il Lussemburg...mo certezze che sia innocuo”



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Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Siamo al delirio.....

La Monsanto utilizzerà api robotizzate
per impollinare le proprie coltivazioni


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Interessante,invece di trovare soluzioni per arrestare il processo di distruzione della natura,
ci si ingegna a creare pagliativi e si procede imperterriti con la distruzione.


Ultima modifica di Wolframio il 09/06/2013, 15:52, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
Wolframio ha scritto:

domenica 9 giugno 2013

Il Lussemburgo mette al bando il mais Ogm: “Non abbiamo certezze che sia innocuo”

di Roberto Pinton

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Il mais transgenico Mon810 brevettato da Monsanto, unico prodotto Ogm la cui coltivazione è autorizzata nell’Unione Europea, è stato messo al bando dal governo del Lussemburgo.

Il piccolo stato si aggiunge così ad Austria, Ungheria, Grecia e Francia.


Il Lussemburgo NON ha certezze che sia innocuo......
Ma a quanto pare le certezze ci sono sul fatto che sia DANNOSO [}:)]

Gravi danni agli stomaci dei suini causati dal mangime OGM
Foto scioccanti rivelano gravi danni causati da soia e mais OGM.

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http://www.ecplanet.com/node/3916

Per iniziare consiglio di leggere il caso di questo allevatore danese:

Soia OGM legata a danno della salute nei suini - un dossier danese.
Lo studio è stato condotto su 168 giovani maiali in alcune fattorie ed è stato effettuato su un periodo di 23 settimane da otto ricercatori in tutta l'Australia e gli Stati Uniti.

Capo della ricerca, il Dott. Judy Carman, dell'Istituto di Sanità e la ricerca ambientale in Kensington Park, in Australia.

Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Organic Systems, una rivista scientifica peer-reviewed.

Il dossier appena pubblicato dalla Ong “GMfree Cymru” presenta il caso dell’allevatore danese Borup Pedersen che, nell’Aprile dello scorso anno, decise di cambiare la dieta dei suoi maiali passando da mangimi a base di soia geneticamente modificata ad alimenti Ogm-free, annotando i cambiamenti osservati nella salute degli animali.

"Effetti avversi ... effetti tossici ... prove evidenti"

(NaturalNews) Se avete problemi di stomaco o problemi gastrointestinali, un nuovo studio condotto dal Dr. Judy Carman può aiutare a spiegarvi il perché: maiali alimentati con una dieta di soia e mais geneticamente modifiati hanno mostrato un aumento del 267% di una grave infiammazione dello stomaco rispetto a quelli nutriti con diete non OGM. Nei maschi, la differenza è ancora più marcata: un aumento del 400%. (Per la cronaca, la maggior parte dei bambini autistici sono maschi, e quasi tutti hanno una grave infiammazione intestinale)

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Lo studio è stato condotto su 168 giovani maiali in alcune fattorie ed è stato effettuato su un periodo di 23 settimane da otto ricercatori in tutta l'Australia e gli Stati Uniti.

Capo della ricerca, il Dott. Judy Carman, dell'Istituto di Sanità e la ricerca ambientale in Kensington Park, in Australia.

Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Organic Systems, una rivista scientifica peer-reviewed.


[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=KGqQV6ObFCQ[/BBvideo]

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=eUd9rRSLY4A[/BBvideo]



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MessaggioInviato: 07/07/2013, 14:56 
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Io a questi manager gli farei mangiare questi topi e maiali crudi, con contorno di insalata OGM senza risciacquarla dai pesticidi


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OGM – Putin dichiara Guerra ad Obama – Apocalisse OGM e Pesticidi, Seconda Parte

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6 luglio 2013 | Immagine

Autore Redazione | Immagine



Fonte: [url=http://www.quieuropa.it/ogm-putin-dichiara-guerra-ad-obama-apocalisse-ogm-e-pesticidi-seconda-parte/]http://www.quieuropa.it/ogm-putin-dichiara-guerra-ad-obama-apocalisse-ogm-e-pesticidi-seconda-parte/


La produzione del 35% dei nostri alimenti dipende dalle Api.

Ma qualcuno non le ama e non ama il Creato e le Creature

Pesticidi e Api – Bruxelles prolunga l’Attentato verde e

l’Italia si schiera con le Lobby. Cittadini nei guai!

Ecco perchè! Un altro motivo per uscire dall’Ue

di C.Alessandro Mauceri e Sergio Basile

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Pesticidi e Bomba Ecologica – Putin Minaccia Obama

Bruxelles, Roma - Più di una persona ha pensato che lo scopo di soggetti come ilBilderberg, la Commissione Trilaterale e molti altri simili, servissero in realtà a garantire una sorta di equilibrio mondiale. Una situazione di calma apparente utile a moltemultinazionali per fare…. utili. In realtà questo sistema è estremamente fragile. È bastato uno sciame d’api malaticce per far crollare questa calma apparente come un castello di carte. Nell’ultimo articolo a proposito degli effetti causati da alcuni prodotti chimici sulla salute delle api e su tutto l’ecosistema di cui sono alla base, è emerso come la messa al bando di queste sostanze fosse arrivata solo dopo accese discussioni sia negli Stati Uniti d’America che in Europa. Pare, però, che il problema potrebbe avere una dimensione ben maggiore e soprattutto a causa di due aspetti.

La minaccia di Putin – Si rischia una nuova Guerra Mondiale

Innanzitutto, per quanto contenuto nei verbali (per certi versi clamorosi) dell’incontro tra il Presidente Putin e il Segretario di Stato USA, John Kerry. I verbali parlano di “estrema indignazione” dei dirigenti russi per il regime di protezione continuadei giganti mondiali della biogenetica, Syngenta e Monsanto, da parte del presidenteObama. Protezione che, secondo il Cremlino, “con assoluta sicurezza” potrebbe condurre addirittura verso una guerra mondiale. Una guerra mondiale per l’uso o il divieto di impiegare un insetticida? In realtà lo scontro pare vada avanti già da diversi mesi. Al centro della disputa tra Russia e USA ci sarebbe l’“indiscutibile evidenza” che un tipo di insetticidi neuro-attivi conosciuti con il nome di neonicotinoidi, stanno distruggendo la popolazione di api del nostro pianeta, e che, se questo non sarà controllato, potrebbe distruggere la nostra capacità mondiale di coltivare alimenti sufficienti per alimentare la popolazione.

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Orrore Neonicotinoidi – Chi sono i Responsabili del disastro mondiale?

Secondo il Ministero delle Risorse Naturali e Ambiente della Federazione Russa (MNRE), la situazione sarebbe così grave a causa di due neonicotinoidi come l’Actara e il Cruiser, fabbricati dal gigante svizzero delle sementi e dei pesticidi biotecnologici, Syngenta AG. In base al rapporto del MNRE, Syngenta, insieme ad altri giganti della biotecnologia comeMonsanto, Bayer, Down e DuPont, controllerebbe attualmente il 100% del mercato mondiale dei pesticidi, piante e semi geneticamente modificati. In realtà, come riportato nel rapporto, Syngenta già nel 2012 è stata accusata penalmente in Germania per aver nascosto il fatto che il suo mais geneticamente modificato aveva ucciso degli animali da allevamento. Anche negli USA sarebbe stata presentata una denuncia collettiva, e la richiesta di risarcimento per 105 milioni di dollari, dopo la scoperta che il suo erbicida, Atracina, aveva causato la contaminazione degli approvvigionamenti d’acqua di circa 52 milioni di americani in oltre 2000 distretti con, che può provocare. Contaminazione che aveva causato addirittura ilcambiamento di genere degli animali. Secondo gli ultimi studi, i livelli di contaminazione da neonicotinoidi, sia nelle acque superficiali che in quelle sotterranee, negli USA e nel mondo, sarebbe ben oltre la soglia conosciuta di letalità per gli invertebrati acquatici.

Neonicotinoidi – Vergogna Obama

Eppure, sorprendentemente la decisione presa da Obama è stata esattamente all’opposto: “L’Unione europea ha votato questa settimana per una squalifica di due anni su una classe di pesticidi, noto come neonicotinoidi, che è stato associato con il crollo delle api (vedi allegato). Il rapporto del governo degli Stati Uniti, al contrario, ha trovato molteplici cause per il crollo delle api “. Obama ha quindi confermato il Farmer Assurance Provision - Section 735.

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Pazzesco – Norma USA per vietare ai tribunali di bloccare OGM

Una norma che prevede il divieto, per i tribunali americani, di bloccare la vendita dei prodotti derivanti da organismi geneticamente modificati per almeno sei mesi. E che quindi, di fatto, concede enormi privilegi alle multinazionali degli OGM. Indipendentemente dai rischi per la salute dei consumatori. Non a caso, questa norma sarebbe stata scritta dal senatore Roy Blunt, e dalla multinazionale californiana, Monsanto. è per questo che gli oppositori l’hanno ribattezzata “Monsanto Protection Act“. Secondo Kelly J. Clauss, una portavoce della Monsanto, l’intento della legge sarebbe quello di creare un giusto equilibrio che permetta agli agricoltori di continuare a coltivare mentre il Dipartimento dell’Agricoltura conduce le necessarie verifiche ambientali (?).

MonsatObama

A dire il vero il comportamento di Obama non dovrebbe sorprendere. Dopo la sua vittoria alle elezioni del 2008, Obama si era dimostrato particolarmente grato nei confronti della Monsanto. E aveva posizionato molti dei suoi uomini di punta in posti chiave come le agenzie federali che esercitano un’enorme forza in questioni alimentari, l’USDA e la FDA,Food and Drug Admistration, ad esempio. Il direttore dell’Istituto Nazionale di Alimentazione e l’Agricoltura, Roger Beachy, è un ex direttore della Monsanto Danforth Center. L’incarico di vicecommissario della potentissima FDA è stato affidato a Michael Taylor, ex vice-presidente per la politica pubblica della Monsanto. E ancora, nuovo capo dell’USAID (Agenzia statunitense per lo Sviluppo Internazionale), è stato nominato Rajiv Shah, che ha ricoperto posizioni chiave per la Fondazione Bill and Melinda Gates, uno dei principali finanziatori della ricerca sull’agricoltura geneticamente modificata (OGM). Nel frattempo gli introiti della Monsanto sono cresciuti del 22%, pare proprio grazie all’incremento delle vendite permesse dal nuovo provvedimento e allavendita di sementi geneticamente modificate nonostante i potenziali rischi per la salute ad essi correlati. Oggi Monsanto domina il mercato delle sementi bio-tech e negli ultimi anni ha esteso il proprio giro d’affari verso i Paesi emergenti, con particolare riferimento all’Argentina, al Brasile ed all’America Latina e Russia. Successo raggiunto anche grazie all’utilizzo di certi prodotti. I biologi, come ha detto Rex Weyler di “Greenpeace”, hanno trovato tracce di 150 diversi pesticidi chimici nel polline delle api. Aziende come Bayer, Syngenta, Basf, Dow, DuPont e Monsanto hanno scrollato le spalle e “non hanno messo in atto alcun cambiamento in merito alle politiche sui pesticidi: dopotutto, la vendita di veleni ai coltivatori in tutto il mondo è vantaggiosa“.

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L’impollinazione delle api e la ricaduta sull’economia mondiale

Vantaggiosa? Quanto? Nel mondo si stima che il valore dell’impollinazione connessa alla produzione di cibo per l’uomo, da parte delle api, superi i 265 miliardi di Euro. E in Europa? Tonio Borg, commissario europeo per la salute e le politiche dei consumatori, ha calcolato che le api “contribuiscono all’agricoltura europea per una cifra pari a 22 miliardi di Euro. L’estinzione delle api è una sfida come il riscaldamento globale, l’acidificazione degli oceani e la guerra nucleare“. (anche se sulla questione del riscaldamento globale, abbiamo dimostrato come sia una balla strategica del sistema per conservare se stesso – vedi allegato). Una sfida che non ha ancora detto chi sarà il vincitore. Infatti, pochi, pochissimi giornali hanno dedicato l’attenzione che merita al processo per il divieto dell’uso di questi pesticidi.

L’Ue non ha vietato i pesticidi, ha solo strategicamente rinviato

Spesso si sente dire che l’Unione Europea ha bloccato i pesticidi che uccidono le api. Ma non è così. La questione se consentire o meno l’utilizzo dei pesticidi si è protratta a lungo in Parlamento. Tanto che, dopo diverse votazioni inutili a causa del mancato raggiungimento di una maggioranza qualificata (13 Stati membri hanno sostenuto la restrizione, 9 Stati membri hanno votato contro e cinque Stati membri si sono astenuti – da cui la nostra considerazione nell’articolo precedente….) è stata passata la palla alla Commissione Europea, come confermato dal documento ufficiale datato 29 Aprile u.s.. In questo documento viene detto che, visto che i singoli Paesi non erano riusciti a fare il loro dovere (prendere una decisione), il divieto sarebbe stato limitato alla possibilità di trattare le colture ape-attraenti in serre, in campo a cielo aperto e solo dopo la fioritura; che le restrizioni si applicano a partire dal 1° dicembre 2013; e, cosa più importante, che, al più tardi entro 2 anni, la Commissione Europea dovrà riesaminare le condizioni di approvazione dei 3 neonicotinoidi per tener conto degli sviluppi scientifici e tecnici. Quindi in realtà non si tratterebbe di un divieto, ma di un rinvio. In altre parole, come negli Stati Uniti d’America, anche in Europa forse non la guerra, ma la battaglia l’hanno vinta lemultinazionali.

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Il Business dei pestidici – La denuncia del Guardian

Del resto le dimensioni degli interessi economici legati al business dei pesticidi sono enormi. Il quotidiano britannico Guardian di recente ha smascherato un’azione di lobby dei big dell’agrochimica sull’UE per cercare di impedire il bando dei neonicotinoidi: Syngenta avrebbe perfino minacciato di trascinare in tribunale i funzionari dell’EFSA (l’agenzia dell’UE per la sicurezza alimentare) che (nel suo comunicato stampa del 13 gennaio u.s.) avrebbe osato dichiarare che sono certi i “rischi da neonicotinoidi per le api”.

Memoria corta - La “coerenza” dell’Italia

Come al solito, in Italia, spicca il comportamento coerente dei nostri rappresentati. Dopo che la proposta del commissario Borg non era riuscita a riunire, nelle scorse settimane, né una maggioranza di Stati membri a favore, né una contraria, la Commissione Europeaha deciso autonomamente una moratoria (è bene sottolinearlo ancora non è un divieto definitivo, ma solo una moratoria per dare il tempo alle multinazionali di fare qualcosa). L’Italia che si era pronunciata contro la decisione di Bruxelles di introdurre ulteriori restrizioni sui pesticidi non ha perso occasione per mostrarsi ferma e coerente. Così il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, ha affermato. “Un passo avanti positivo“, che non rappresenta la soluzione definitiva, ma “va nella direzione giusta“. “Ora è importante che l’Italia si attivi per rendere definitivo il divieto dell’uso, visti i rischi che essi rappresentano per la salute delle api, così come evidenziato nei numerosi atti di sindacato ispettivo da me presentati nella passata Legislatura“. Dimenticando – tuttavia – che se l’Unione Europea non è riuscita a deliberare il divieto definitivo di tali sostanze la colpa è anche del voto contrario dell’Italia.

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Putin “sospende” Monsanto, Apicoltori USA denunciamo Obama

Intanto la Russia, a seguito di uno studio dello scorso anno che dimostrerebbe il legame tra le sostanze in questione e il cancro al seno, ha sospeso l’importazione e l’uso del mais geneticamente modificato prodotto dalla multinazionale statunitense Monsanto. E un folto gruppo di apicoltori statunitensi e ambientalisti ha denunciato il regime di Obama per l’uso continuato di questi neonicotinoidi dichiarando: “Porteremo la EPA (Environmental Protection Agency-Agenzia per la Protezione Ambientale) in tribunale per il suo fallimento nella protezione delle api dai pesticidi. Nonostante il nostro grande sforzo per sensibilizzare l’agenzia sui problemi che pongono i neonicotinoidi, la EPA ha continuato a ignorare i chiari segnali di allarme di un sistema agricolo in difficoltà”. La guerra è cominciata.

Che fanno l’Italia e gli Italiani? Come Ribellarsi?

Sarebbe il caso di ribellarsi, e farlo subito. Farlo per salvaguardare la salute nostra e dei nostri figli. Sarebbe il caso di farlo “legalmente”, magari seguendo le indicazioni della stessa Costituzione. Peccato che il diritto alla ribellione (Art. 50, c. 2 – attuale art. 54) scomparve dalla Carta Costituzionale italiana (della colonia-Usa, chiamata Italia) addirittura nel 1947. L’Art. in questione recitava così: “Quando i poteri pubblici violino le libertà fondamentali ed i diritti garantiti dalla Costituzione, la resistenza all’oppressione è diritto e dovere del cittadino“. Beh! Vista la situazione non ci resta che agire ugualmente e non solo con pressioni e proteste presso i nostri rappresentanti, ma anche boicottando sistematicamente le aziende che vendono questa “morte in bustina”. Prima di passare ad altri metodi…

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Boicottiamo le Multinazionali e le aziende italiane al loro servizio

Parliamone – prendendo un impegno fisso con le nostre coscienze e con i nostri figli – con iconsorzi agrari e i rivenditori della nostra zona e regione. Con tutti i coltivatori che nell’ignoranza stanno avvelenando loro, i loro stessi figli e devastando tutto il Creato. Devastando la nostra meravigliosa italia. Se non decideranno di optare per la vendita si sostanze, mangimi, sementi e fertilizzanti assolutamente e completamente biologici,boicottiamoli senza pietà!

Creiamo reti NO OGM di aziende biologiche e facciamo informazione

Al contrario creiamo “reti di consorsi e rivenditori amiciconvertiti al biologico, da pubblicizzare e mandare avanti in tutti i modi. La situazione è critica. L’Osservatorio Qui Europa lo ha potuto constatare negli ultimi giorni di persona, analizzando le fornitore di mangimi e sementi di circa 40 consorzi agrari e rivenditori, in Calabria: regione ad ex-vocazione agricola, ricchissima sulla carta, ma distrutta ed annichilita nei fatti. Sul campione analizzato, ad esempio, nessuno aveva disponibile sul momento mangimi biologici (perché considerati anti-economici visti i prezzi maggiori rispetto a quelli creati in laboratorio) e – cosa ancor più grave – nessuno dei consorzianti intervistato era a conoscenza degli effetti sull’uomo (tumori, leucemie, sterilità e alterazioni del DNA). Ma – ci chiediamo – cosa controllano gli ispettori regionali e nazionali nelle loro periodiche ispezioni? Cosa, se non guardano alla cosa essenziale? La verità è che ormai da tempo essi stessi si sono trasformati in meri esattori. Diciamo basta! Abbiamo il diritto ed il dovere di ribellarci verso uno stato che per il dio denaro (e non solo) viola sistematicamente i diritti dei cittadini, fino – evidentemente – alla morte degli stessi cittadini. Svegliamoci! (aderisci alla campagna per la creazione di una rete NO OGM – se sei un operatore di settore scrivi una mail a: infounicz.europa@gmail.com)

C.Alessandro Mauceri, Sergio Basile (Copyright © 2013 Qui Europa)

[align=right]Source: OGM – Putin dichiara Guerra ... Seconda Parte | STAMPA LIBERA [/align]


Ultima modifica di Wolframio il 07/07/2013, 15:06, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 07/07/2013, 15:20 
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Thethirdeye ha scritto:

Gravi danni agli stomaci dei suini causati dal mangime OGM
Foto scioccanti rivelano gravi danni causati da soia e mais OGM.

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Ogm, melina del Governo: decreto pronto ma nessuno firma. E Monsanto semina in Friuli

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Il decreto per fermare gli OGM in Italia, a tutela della biodiversità e dell’agricoltura sembra sia pronto da tempo, ma manca la firma definitiva del ministro. E intanto la Monsanto sparge i suoi prodotti nocivi. La risposta del ministro Lorenzin? Allo studio un testo inattaccabile. Nei giorni scorsi c’è stata la mobilitazione di Greenpeace, ovviamente ignorata dal mainstream dell’informazione, con al centro la semina di mais MON810 della Monsanto in Friuli che, affermano gli attivisti, rischia di essere ripetuta in altre regioni.

“Nonostante dichiarazioni e proclami, ancora nessuno dei ministri competenti ha adottato misure idonee a bloccare la contaminazione in corso e a vietare definitivamente la coltivazione di OGM in Italia – denuncia Greenpeace –. Sia il Senato che la Camera hanno firmato mozioni unitarie per impegnare il Governo a vietare la coltivazione di OGM. I ministri De Girolamo, Orlando e Lorenzin sono le autorità in grado di procedere in materia. In particolare, sulla scrivania del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, sosta da settimane il dossier che permettere l’adozione di misure emergenziali per fermare queste semine”.

Sono già otto i Paesi europei (Austria, Francia, Germania, Lussemburgo, Ungheria, Grecia, Bulgaria, Polonia) che hanno adottato il divieto alla coltivazione del mais MON810 della Monsanto. E in pochi giorni, attraverso il sito www.StopOgm.org, oltre 55 mila persone hanno inviato al ministro della Salute la richiesta di fermare gli OGM. “Per farlo, al ministro Lorenzin basta firmare il decreto che attiva le misure di emergenza contro il mais MON810, così da vietarne la coltivazione e tutelare il modello economico e sociale di sviluppo dell’agroalimentare italiano”, spiega l’associazione ambientalista. “Gli OGM e il tipo di agricoltura di stampo industriale che rappresentano costituiscono un rischio per ambiente e salute. Un modello che è estraneo al percorso scelto dalla parte migliore dell’agricoltura italiana. Fermarli è un obbligo”, afferma Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace.

Fonte: http://www.controlacrisi.org/notizia/Ambiente/2013/7/7/35193-ogm-melina-del-governo-decreto-pronto-ma-nessuno-firma-e/

[align=right]Source: nocensura.com: Ogm, melina del...a. E Monsanto semina in Friuli [/align]


Ultima modifica di Wolframio il 07/07/2013, 15:21, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 07/07/2013, 16:56 
Scrivi al Ministro della Salute per fermare la contaminazione OGM

http://www.greenpeace.org/italy/Allarme-OGM-in-Italia/

Pochi giorni fa in Friuli è stato seminato mais OGM della Monsanto in due campi. L'autore di questo atto irresponsabile ora sta minacciando di ripetere l'operazione in altre Regioni. C'è solo un modo per fermarlo: chiedere al Ministro della Salute Lorenzin di adottare misure di emergenza in grado di vietare ogni forma di coltivazione di OGM a tutela degli ecosistemi e della nostra agricoltura.

Se lasciamo che altro mais OGM venga seminato e che le piante crescano, in poco tempo fioriranno e il loro polline si disseminerà sui campi vicini e su un'area ben più vasta, trasportato dal vento e dagli insetti. Stiamo rischiando una forte contaminazione OGM in Italia.

I Ministri dell'Agricoltura e dell' Ambiente si sono già espressi a favore del blocco di queste coltivazioni. Cosa aspetta il Ministro della Salute?

Entra in azione. Manda subito un messaggio al Ministro Beatrice Lorenzin compilando il form qui:

http://www.greenpeace.org/italy/Allarme-OGM-in-Italia/



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MessaggioInviato: 12/07/2013, 21:51 
venerdì 12 luglio 2013

La morte planetaria delle api.

La scienza è stata chiara nel predire che sono pochi gli anni che separano la morte delle api dalla morte degli esseri umani. Ora sembra che le api da miele siano in via di estinzione su quasi tutto il pianeta.

Finora si pensava che quello che le uccideva fosse un mistero.

Ma ora stanno emergendo prove scientifiche che spiegano molto chiaramente la sequenza di fasi che va dalla diffusione del mais OGM della Monsanto alla morte delle api. In questo scritto troverete riferimenti in abbondanza.

La moria globale delle api non giunse in Brasile fino a quando non lasciarono entrare il mais OGM della Monsanto. Ora è il turno dell’Australia, uno dei pochi posti al mondo che ha ancora delle api sane. Staremo a vedere se seguiranno il malaugurato esempio del Brasile. Vi preghiamo dunque di far avere questo scritto al vostro governo e di sollecitarlo a buttare fuori il mais OGM assassino di api della Monsanto dal vostro paese.

Ecco la sequenza di passi mortali che hanno creato il funerale planetario delle api:

1. La Monsanto decide che siccome il batterio Bacillus Thuringiensis (BT) uccide un parassita del mais occorre inserire la sequenza del DNA di quel batterio nel suo mais OGM.

2. Il BT nel polline del mais causa una risposta auto-immune (come l’innesco di uno starnuto) nelle api, come se avessero mangiato il BT, e crea buchi e porosità nel loro intestino.

3. Durante l’estate le api hanno proteine sufficienti per tollerare la risposta auto-immune e riescono ancora a navigare. Durante l’inverno però, quando le proteine (polline) nell’alveare sono poche, le api devono sviluppare una risposta di sopravvivenza. Se il sistema immunitario delle api viene minacciato durante l’inverno, l’alveare viene eliminato. Funziona così: le proteine normalmente usate per imparare e ricordare le complesse operazioni di navigazione vanno in risposta immunitaria, quindi le api si perdono e non riescono a tornare all’alveare.

4. Questo spiega i seguenti fatti:

a) CCD - Colony Collapse Disorder (la Sindrome dello spopolamento degli alveari),
b) Perchè le api morte che sono state ritrovate hanno gli intestini neri e porosi, causati direttamente dal BT.
c) Perché la morte planetaria delle api è generalmente accaduta dopo la diffusione del mais OGM.

Fonte: "http://www.liberamenteservo.it/modules.php?name=News&file=print&sid=3686".


Eco(R)esistenza

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[align=right]Source: L'obbedienza e' la piu' subdol...La morte planetaria delle api. [/align]



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MessaggioInviato: 13/07/2013, 12:12 
In Italia prorogato il divieto di coltivare OGM, almeno sino a fine anno. Ovviamente in attesa di direttive europee che spero non arrivino mai, a meno che non siano di divieto.



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MessaggioInviato: 20/07/2013, 11:56 
LE 10 MARCHE DI CEREALI CHE POSSONO
CONTENERE IL MAIS OGM DELLA MONSANTO


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http://www.ilfattaccio.org/2013/07/20/l ... onsanto-2/

LA LISTA PUBBLICATA DAL SITO naturalnews.com

nessun allarme per la salute, solo la volontà di informare i consumatori.Il sito naturalnews.com ci tiene a precisare che i seguenti cereali per la colazione possono contenere mais geneticamente modificato prodotto dalla Monsanto.Quello che il sito sottolinea è che negli Stati Uniti non è dato conoscere il contenuto esatto di questi cereali. I produttori, infatti, non offrono queste informazioni sulle etichette. Negli USA è legale farlo e tutto ciò va a compromettere il consumatore. I seguenti cereali non provocano tumori e non sono un pericolo per la salute. Al momento, infatti, non sono stati ancora fatti studi approfonditi sul Mais Ogm. Lo scopo dell’articolo è quello di rendere maggiormente informati i consumatori americani (noi crediamo anche italiani). Nel nostro paese, infatti, le norme sugli OGM esistono. In particolare il regolamentoeuropeo 1830/2003, che detta le norme per l’etichettatura e la tracciabilità degli OGM e introduce l’obbligo di etichettare come “prodotto da OGM” anche gli alimenti nei quali non è possibile reperire materiale genetico, come gli oli. Viene ammesso dal regolamento un limite dello 0.9% per la presenza accidentale di OGM (purché autorizzati) in alimenti non OGM. Anche se attualmente non ci sono colture OGM in Italia (se non a livello sperimentale), non significa che sia un Paese “OGM free”. Infatti la gran parte dei mangimi utilizzati negli allevamenti italiani (esclusi gli allevamenti biologici) è prodotta a partire da soia e mais geneticamente modificati importati da Stati Uniti, Canada e America Latina. L’Italia infatti produce solo l’8% della soia di cui necessita.

*Ecco l’elenco della marche di cereali:

Cocoa Puffs
Corn Chex
Frosted Flakes
Honey Graham Oh’s
Honey Nut Chex
Kashi Heart to Heart
Kellogg’s Corn Flakes
Kellogg’s Corn Pops
Kix
Barbara’s Bakery Puffins Peanut Butter



Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org



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