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17/07/2013, 12:28

Thethirdeye ha scritto:

mik.300 ha scritto:



mi hai preceduto..
ormai andiamo in automatico...

http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... -63087765/

Melzo, il fidanzato vuole lasciarla:
lei lo accoltella al petto e alla gola

L'uomo, 37 anni, è in prognosi riservata ma non in pericolo di vita. La relazione con la ragazza, incensurata, andava avanti da una decina d'anni: la 27enne è stata arrestata con l'accusa di tentato omicidio

ma guarda un pò..

e questo cos'è?????



Te lo dico io cos'è...

E' un off topic.... [:D]


ah ho capito..
il metodo grillo..
ma forse sono solo disinformato,
giusto?

17/07/2013, 13:02

Comunque con tutte le discussioni postate, non ho capito una cosa:l'uccisione di un Uomo da parte di una donna è considerato un reato minore rispetto all'uccisione di una donna da parte di un uomo??.
No perchè; se la risposta è positiva state innescando un meccanismo ideologico molto pericoloso nella società.[8]

17/07/2013, 13:10

E' una questione di numeri, si ragiona in tal senso. Non esiste più l' omicidio in quanto tale, ma si sono costruite categorie di reato a secondo di chi lo subisce.
Hai ragione, si stà innescando una pericolosa deriva.
Ultima modifica di greenwarrior il 17/07/2013, 13:10, modificato 1 volta in totale.

17/07/2013, 13:30

bleffort ha scritto:

Comunque con tutte le discussioni postate, non ho capito una cosa:l'uccisione di un Uomo da parte di una donna è considerato un reato minore rispetto all'uccisione di una donna da parte di un uomo??.
No perchè; se la risposta è positiva state innescando un meccanismo ideologico molto pericoloso nella società.[8]


Non credo sia questo l'intento. Almeno non da parte mia. E spero con ciò di aver risposto anche all'osservazione di rmnd.

Il mio intento è focalizzare l'attenzione su un problema di ordine culturale la cui origine è da fare risalire alla secolare storia della società patriarcale occidentale.

Credo che questo punto sia inconfutabile.
Ultima modifica di Atlanticus81 il 17/07/2013, 13:33, modificato 1 volta in totale.

17/07/2013, 13:44

Atlanticus81 ha scritto:
Non credo sia questo l'intento. Almeno non da parte mia. E spero con ciò di aver risposto anche all'osservazione di rmnd.

Il mio intento è focalizzare l'attenzione su un problema di ordine culturale la cui origine è da fare risalire alla secolare storia della società patriarcale occidentale.

Credo che questo punto sia inconfutabile.


Occidentale??Credi che sia un problema "occidentale"???
Per me se vuoi proprio definirlo un problema è UMANO e non di qualche posto della terra in particolare!!

17/07/2013, 14:00

mik.300 ha scritto:
ah ho capito..
il metodo grillo..
ma forse sono solo disinformato,
giusto?


Mamma mia Mik.... [xx(]

Ma un condizionatore d'aria.... no eh?
Non costano molto oggigiorno....

17/07/2013, 14:26

Atlanticus81 ha scritto:

bleffort ha scritto:

Comunque con tutte le discussioni postate, non ho capito una cosa:l'uccisione di un Uomo da parte di una donna è considerato un reato minore rispetto all'uccisione di una donna da parte di un uomo??.
No perchè; se la risposta è positiva state innescando un meccanismo ideologico molto pericoloso nella società.[8]


Non credo sia questo l'intento. Almeno non da parte mia. E spero con ciò di aver risposto anche all'osservazione di rmnd.

Il mio intento è focalizzare l'attenzione su un problema di ordine culturale la cui origine è da fare risalire alla secolare storia della società patriarcale occidentale.

Credo che questo punto sia inconfutabile.



e se sapessi qual'è la condizione della donna nelle società non occidentali..una a caso, nelle società di tradizione islamica.

17/07/2013, 15:06

rmnd ha scritto:

Atlanticus81 ha scritto:

bleffort ha scritto:

Comunque con tutte le discussioni postate, non ho capito una cosa:l'uccisione di un Uomo da parte di una donna è considerato un reato minore rispetto all'uccisione di una donna da parte di un uomo??.
No perchè; se la risposta è positiva state innescando un meccanismo ideologico molto pericoloso nella società.[8]


Non credo sia questo l'intento. Almeno non da parte mia. E spero con ciò di aver risposto anche all'osservazione di rmnd.

Il mio intento è focalizzare l'attenzione su un problema di ordine culturale la cui origine è da fare risalire alla secolare storia della società patriarcale occidentale.

Credo che questo punto sia inconfutabile.



e se sapessi qual'è la condizione della donna nelle società non occidentali..una a caso, nelle società di tradizione islamica.


Ah questo è vero.. infatti lì è ancora più radicata la logica del patriarcato.

Ma ciò non rende l'Occidente immune da questo fenomeno.

E siccome ci stiamo riferendo a casi avvenuti in Italia... Stai tranquillo che se avessimo fatto riferimento ai casi di lapidazione per adulterio o per aver subito uno stupro (paradosso allucinante) il mio giudizio sarebbe stato estremamente più critico.

Ma in questo thread mi pare si faccia riferimento a casistiche di paesi "occidentali" e quindi, solo per questo, la mia attenzione si è concentrata su di esso.

Il Thread non si intitola "Condizione della donna nel mondo musulmano".

Che poi per me, la mancata emancipazione delle donne nel mondo musulmano è uno dei principali problemi di quel mondo.

17/07/2013, 15:41

Io per ritornare in topic personalmente affermo che non esiste un caso "femminicidio",poi ognuno la veda come crede.

17/07/2013, 16:36

robs79 ha scritto:

Io per ritornare in topic personalmente affermo che non esiste un caso "femminicidio",poi ognuno la veda come crede.


Scusate, ma qui non e' proprio una questione di pareri personali.

Il termine "femminicidio" nasce in seguito a studi antropologici, sociologici e criminologici della nostra civilta'. Studi condotti da oltre vent'anni in ambito internazionale e che recentemente hanno portato alla convenzione di Istanbul. Che, si sono tutti rimbambiti?

Come si puo' parlare di opinioni personali? Si tratta di un fenomeno riconosciuto:

femminicidio = forma estrema di violenza di genere contro le donne, prodotto della violazione dei suoi diritti umani in ambito pubblico e privato, attraverso varie condotte misogine - maltrattamenti, violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa, sul lavoro, economica, patrimoniale, familiare, comunitaria o anche istituzionale - che comportano l’impunità delle condotte poste in essere tanto a livello sociale quanto dallo Stato e che, ponendo la donna in una posizione indifesa e di rischio, possono culminare con l’uccisione o il tentativo di uccisione della donna stessa, o in altre forme di morte violenta di donne e bambine: suicidi, incidenti, morti o sofferenze fisiche e psichiche comunque evitabili, dovute all’insicurezza, al disinteresse delle Istituzioni e alla esclusione dallo sviluppo e dalla democrazia.


Certo, sul pianeta ci sono posti in cui questo e' piu' che evidente, ma affermare che in Italia questo fenomeno non esista lascia esterrefatti.

Non capisco poi cosa si voglia dimostrare postando notizie di omicidi compiuti o commissionati da donne.
Che anche le donne delinquono? Bene, questa non mi sembra una novita' e in ogni caso non puo' cancellare la realta' del fenomeno.

Oppure si vuole sostenere che esiste una violenza di genere perpetrata dalle donne contro gli uomini? No, tanto per sapere.
Ultima modifica di zakmck il 17/07/2013, 16:36, modificato 1 volta in totale.

17/07/2013, 16:59

zakmck ha scritto:
Scusate, ma qui non e' proprio una questione di pareri personali.
Il termine "femminicidio" nasce in seguito a studi antropologici, sociologici e criminologici della nostra civilta'. Studi condotti da oltre vent'anni in ambito internazionale e che recentemente hanno portato alla convenzione di Istanbul. Che, si sono tutti rimbambiti?
Come si puo' parlare di opinioni personali? Si tratta di un fenomeno riconosciuto:
femminicidio = forma estrema di violenza di genere contro le donne, prodotto della violazione dei suoi diritti umani in ambito pubblico e privato, attraverso varie condotte misogine - maltrattamenti, violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa, sul lavoro, economica, patrimoniale, familiare, comunitaria o anche istituzionale - che comportano l’impunità delle condotte poste in essere tanto a livello sociale quanto dallo Stato e che, ponendo la donna in una posizione indifesa e di rischio, possono culminare con l’uccisione o il tentativo di uccisione della donna stessa, o in altre forme di morte violenta di donne e bambine: suicidi, incidenti, morti o sofferenze fisiche e psichiche comunque evitabili, dovute all’insicurezza, al disinteresse delle Istituzioni e alla esclusione dallo sviluppo e dalla democrazia.

Io non lo riconosco come reato di un tipo diverso dal semplice "DELITTO".A me non interessa cosa sia stato stabilito antropologicamente e varie,per me é un delitto come altri e così dev'essere trattato.E' veramente palloso sentire ancora parlare di donna che viene trattata diversamente,sfruttata,inferiore etc. basta!!
zakmck ha scritto:
Certo, sul pianeta ci sono posti in cui questo e' piu' che evidente, ma affermare che in Italia questo fenomeno non esista lascia esterrefatti.
Non capisco poi cosa si voglia dimostrare postando notizie di omicidi compiuti o commissionati da donne.
Che anche le donne delinquono? Bene, questa non mi sembra una novita' e in ogni caso non puo' cancellare la realta' del fenomeno.
Oppure si vuole sostenere che esiste una violenza di genere perpetrata dalle donne contro gli uomini? No, tanto per sapere.

A parte che sì,se si vuole sostenere che ci sia una violenza sulle donne particolare si deve sostenere anche quella verso gli uomini da parte di queste.Ma siccome come ho scritto sopra,per quanto mi riguarda,esiste la violenza e basta non faccio distinguo.
Trovo che il femminicidio sia l'ennesimo tentativo da parte di un certo tipo di fazione politica,di fare del clamore per portare alla luce una sorta di minoranza che si presume la donna abbia verso l'uomo.
Io penso che la donna possa emanciparsi senza bisogno che venga per forza riconosciuto il femminicidio o altre leggi speciali
Ultima modifica di robs79 il 17/07/2013, 17:02, modificato 1 volta in totale.

17/07/2013, 17:12

robs79 ha scritto:

zakmck ha scritto:
Scusate, ma qui non e' proprio una questione di pareri personali.
Il termine "femminicidio" nasce in seguito a studi antropologici, sociologici e criminologici della nostra civilta'. Studi condotti da oltre vent'anni in ambito internazionale e che recentemente hanno portato alla convenzione di Istanbul. Che, si sono tutti rimbambiti?
Come si puo' parlare di opinioni personali? Si tratta di un fenomeno riconosciuto:
femminicidio = forma estrema di violenza di genere contro le donne, prodotto della violazione dei suoi diritti umani in ambito pubblico e privato, attraverso varie condotte misogine - maltrattamenti, violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa, sul lavoro, economica, patrimoniale, familiare, comunitaria o anche istituzionale - che comportano l’impunità delle condotte poste in essere tanto a livello sociale quanto dallo Stato e che, ponendo la donna in una posizione indifesa e di rischio, possono culminare con l’uccisione o il tentativo di uccisione della donna stessa, o in altre forme di morte violenta di donne e bambine: suicidi, incidenti, morti o sofferenze fisiche e psichiche comunque evitabili, dovute all’insicurezza, al disinteresse delle Istituzioni e alla esclusione dallo sviluppo e dalla democrazia.

Io non lo riconosco come reato di un tipo diverso dal semplice "DELITTO".A me non interessa cosa sia stato stabilito antropologicamente e varie,per me é un delitto come altri e così dev'essere trattato.


Ma lascia perdere il discorso "Delitto" per un attimo e le relative "PENE" da comminarsi e se sia più o meno grave di altri delitti.

La domanda è: esiste questa fattispecie di fenomenologia socio-culturale in Italia?

forma estrema di violenza di genere contro le donne, prodotto della violazione dei suoi diritti umani in ambito pubblico e privato, attraverso varie condotte misogine - maltrattamenti, violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa, sul lavoro, economica, patrimoniale, familiare, comunitaria o anche istituzionale - che comportano l’impunità delle condotte poste in essere tanto a livello sociale quanto dallo Stato e che, ponendo la donna in una posizione indifesa e di rischio, possono culminare con l’uccisione o il tentativo di uccisione della donna stessa, o in altre forme di morte violenta di donne e bambine: suicidi, incidenti, morti o sofferenze fisiche e psichiche comunque evitabili, dovute all’insicurezza, al disinteresse delle Istituzioni e alla esclusione dallo sviluppo e dalla democrazia.


(grazie zakmck.. ottima analisi)

Esistono casi simili SI o NO?!?

Poi chiamali come accidenti si voglia è evidente che si tratta di un problema socio-culturale prima di essere un problema di "Codice Penale"

17/07/2013, 17:13

robs79 ha scritto:

zakmck ha scritto:
Scusate, ma qui non e' proprio una questione di pareri personali.
Il termine "femminicidio" nasce in seguito a studi antropologici, sociologici e criminologici della nostra civilta'. Studi condotti da oltre vent'anni in ambito internazionale e che recentemente hanno portato alla convenzione di Istanbul. Che, si sono tutti rimbambiti?
Come si puo' parlare di opinioni personali? Si tratta di un fenomeno riconosciuto:
femminicidio = forma estrema di violenza di genere contro le donne, prodotto della violazione dei suoi diritti umani in ambito pubblico e privato, attraverso varie condotte misogine - maltrattamenti, violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa, sul lavoro, economica, patrimoniale, familiare, comunitaria o anche istituzionale - che comportano l’impunità delle condotte poste in essere tanto a livello sociale quanto dallo Stato e che, ponendo la donna in una posizione indifesa e di rischio, possono culminare con l’uccisione o il tentativo di uccisione della donna stessa, o in altre forme di morte violenta di donne e bambine: suicidi, incidenti, morti o sofferenze fisiche e psichiche comunque evitabili, dovute all’insicurezza, al disinteresse delle Istituzioni e alla esclusione dallo sviluppo e dalla democrazia.


Io non lo riconosco come reato di un tipo diverso dal semplice "DELITTO".A me non interessa cosa sia stato stabilito antropologicamente e varie,per me é un delitto come altri e così dev'essere trattato.E' veramente palloso sentire ancora parlare di donna che viene trattata diversamente,sfruttata,inferiore etc. basta!!


Ma basta lo diciamo noi, visto che ce lo hai fatto a peperini.
Abbiamo compreso il tuo punto di vista.

Il tuo parere lo hai esternato in tutte le salse e in tutta la sua inutilità.
E' palloso per te parlare di questo argomento?

Se la cosa non ti interessa.. ci sono migliaia di topics interessanti...
non vedo dove sia il problema. Se non quello di poter parlare di questo
argomento in piena serenità.

Ci è concesso o... dobbiamo chiedere a te o ad altri il permesso in carta bollata?

17/07/2013, 17:17

robs79 ha scritto:
Trovo che il femminicidio sia l'ennesimo tentativo da parte di un certo tipo di fazione politica,di fare del clamore per portare alla luce una sorta di minoranza che si presume la donna abbia verso l'uomo.


Con questa frase dimostri di non aver letto una sola riga sull'argomento.

Inutile discutere.

E' come sostenere che il razzismo non esiste in quanto i delitti a sfondo razzista, in fin dei conti, sono anche quelli dei delitti e basta.

17/07/2013, 17:24

Atlanticus81 ha scritto:
(grazie zakmck.. ottima analisi)


Ehmmm la definizione non e' mia, ma di Marcela Lagarde.

[;)]
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