12/07/2013, 14:54
Solotecnico ha scritto:
Volevo solo comunicarvi che ho appena chiesto un prestito in banca di 7.000 euro da restituire in 5 anni per pagare l'anticipo INPS di quest'anno.
Essendo un povero programmatore che non ha né arte né parte ricado nella gestione separata dell'INPS, praticamente con aliquota al 28%................
Stiamo parlando di un fatturato di circa 30.000 annui eh badate bene non di miliardi, tolte le spese 25.000 euro circa di "utili".
Conto di quest'anno 8.000 euro di saldo INPS + 7.000 euro di anticipo INPS (più ovviamente tasse, addizionali comunali e regionali etc.)
12/07/2013, 15:17
Thethirdeye ha scritto:
..ma qual è quel furbo che viene ad investire qui con una nuova azienda?
Ma ci fa... o ci è dalla nascita?
Sono davvero allibito......
12/07/2013, 19:09
12/07/2013, 19:19
27/07/2013, 01:13
27/07/2013, 10:30
27/07/2013, 12:02
28/07/2013, 12:30
Thethirdeye ha scritto:
Debiti Pa: non ci sono soldi per pagarli
se non con altro debito
http://www.rischiocalcolato.it/2013/07/ ... ebito.html
(cut)
Una posizione scomoda che non gli invidiamo. Viene da chiedersi solo una cosa: ma chi si è reso responsabile di questo sfacelo la testa, la sua, non farebbe meglio a metterla sotto la sabbia?Risposta: non solo gli autori di questo sfacelo (cioè l'ex governo Berlusconi) non mettono la testa sotto la sabbia (mentre dovrebbero stare in galera a pane e acqua)... ma hanno pure il coraggio di mettere bocca sulla faccenda autoincensandosi con la filastrocca della "responsabilità".....
A calci sulle gengive.... e poi in galera.
28/07/2013, 13:30
greenwarrior ha scritto:
Pensioni/ Spi-Cgil: Impressiona solerzia in ridare soldi a ricchi
Inps ha restituito contributo di solidarietà per pensioni d'oro
Pensioni/ Spi-Cgil: Impressiona solerzia in ridare soldi a ricchi
Roma, 26 lug. L'Inps ha restituito il contributo di solidarietà per le pensioni d'oro e per lo Spi-Cgil "è davvero impressionante la solerzia con cui in questo paese ci si affretta a restituire soldi ai ricchi". Al contrario, afferma il segretario generale Carla Cantone, "si dice sempre che mancano le risorse per aiutare le persone più in difficoltà, come i lavoratori in cassa integrazione, i pensionati con un reddito medio-basso e i giovani che non hanno un'occupazione". "La sentenza della Corte costituzionale - aggiunge la Cantone in una nota - che ha portato alla restituzione del contributo, continua a non convincerci, anche perchè non è stato utilizzato lo stesso metro di giudizio quando è stata bloccata la rivalutazione delle pensioni sopra i 1.200 euro per ben due anni. Registriamo quindi - conclude - che ancora una volta in questo paese i ricchi non piangono".
28/07/2013, 13:53
28/07/2013, 23:53
Ufologo 555 ha scritto:
(Altroché aumenti, questi mi tolgono 32,5 euro da febbraio a novembre! bastardi, dopo che ho servito una vita!)
02/09/2013, 12:59
11/10/2013, 10:07
12/10/2013, 01:17
De Tomaso
Licenziati i 900 dipendenti
Alla fine, quello che molti temevano è accaduto: il curatore fallimentare della De Tomaso ha spedito ai 900 dipendenti dell'azienda (tra gl'impianti di Torino e di Livorno, attualmente in cassa integrazione) altrettante lettere di licenziamento. Il provvedimento scatterà il 4 gennaio 2014, se non verranno trovate soluzioni alternative.
Vicenda vergognosa. Considerato che queste fantomatiche soluzioni alternative sono state cercate, senza trovarle, per mesi, c'è da temere che questa formula sia un mero artificio retorico per non dover formalizzare un evento pressoché inevitabile. Si chiude così una vicenda indecente, che Quattroruote ha più volte stigmatizzato e che non rende onore a nessuno tra i coinvolti (esponenti politici, sindacati, sistema bancario). E poco consola il fatto che Gian Mario e Gian Luca Rossignolo, assieme a buona parte del management dell'azienda, siano stati arrestati con l'accusa di truffa ai danni dello Stato, perché a pagare il prezzo dell'imperizia e del malaffare sono 900 famiglie del tutto innocenti.
La parola alla Regione. Ora la Fiom ha chiesto un incontro in Regione (cioè lo stesso ente che, all'epoca di Mercedes Bresso, aveva preferito Rossignolo ad altri imprenditori - uno per tutti, la BMW – e che ora si ritrova proprietaria dello stabilimento ex Pininfarina e del marchio De Tomaso) e martedì ci sarà un presidio in piazza Castello. Una vergogna italiana, che speriamo serva da lezione in altri casi analoghi.
15/10/2013, 20:48
L'italiana MIVAR chiude: maledette TV a LED!
Milano Vichi Apparecchi Radio, MIVAR, chiude dopo 68 anni di lavoro.
L'italiana MIVAR entro fine novembre chiuderà i battenti e quindi metterà fine alla sua storica produzione di televisori. Ad Abbiategrasso, ma in verità in tutta la Lombardia, tutti conoscono Carlo Vichi. A 90 anni rappresenta un pezzo di storia dell'imprenditoria locale. D'altronde "Milano Vichi Apparecchi Radio" nasce nel 1945, ma secondo il fondatore "l'Italia è morta nel 1945".
"Finita la guerra siamo stati superati da tutti. Dovremmo lavorare come i cinesi, con onestà e intelligenza. Il problema invece è che non sappiamo più lavorare. E i prodotti fatti senza utilizzare tutte le possibilità che la tecnologia offre vengono rifiutati dal mercato", ha spiegato Vichi a La Repubblica.
L'azienda dal 2001 è perennemente in perdita, come ha confermato Giuseppe Viganò, segretario Fim-Cisl Legnano-Magenta. "Nel 1998 aveva quasi 1000 dipendenti, nel 2008 ce n'erano ancora 500, perché Vichi pur di non chiudere ripianava ogni anno le perdite. Gli sarà costato dai 100 ai 120 milioni, senza contare i 30 spesi per costruire il nuovissimo padiglione industriale di Abbiategrasso, un edificio bellissimo, innovativo, progettato da lui stesso, mai utilizzato".
Oggi sono rimaste circa 40 persone che si occupano dell'assemblaggio delle linee TV a LED con componenti cinesi. Proseguiranno fino al termine di novembre, dopodiché a dicembre molti andranno in mobilità. E si parlerà di gestire i 24 mesi di garanzia dei prodotti venduti, nonché la manutenzione dello stabilimento. Ma basteranno 4-5 persone, non di più.
La morte del tubo catodico ha di fatto condannato l'azienda, perché la componentistica LCD è tutta orientale e i nostri costi di manodopera sono alle stelle. MIVAR vendeva in perdita: circa 80/100 euro a pezzo. Inevitabile il capolinea.
L'azienda risorgerà comunque sulle sue ceneri dando vita a "Milano Vichi Arredamenti Razionali", ma nessuno si fa troppe illusioni. Pochi tecnici, il fondatore e le figlie Luisa e Valeria lavoreranno su arredamento di design: il primo modello è un tavolo "razionale".
L'epilogo è senza dubbio triste. Mivar nei tempi d'oro produceva un terzo dei televisori venduti in Italia, senza per altro fare pubblicità perché "è come la droga, quando cominci sei costretto ad aumentare la dose". Parola di Carlo Vichi.