27/10/2012, 01:39
27/10/2012, 02:10
Thethirdeye ha scritto:
Tutte le stramaledette leggi contro la Rete
Pubblicato in data 26/ott/2012
http://www.byoblu.com
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=rVPB7Skz2PU[/BBvideo]
27/10/2012, 15:48
31/10/2012, 13:16
Gentile lettore, gentile lettrice,
ancora una volta l'indipendenza di Wikipedia è sotto minaccia.
In queste ore il Senato italiano sta discutendo un disegno di legge in materia di diffamazione (DDL n. 3491). Alcuni emendamenti, 3.204, 3.400 e in particolare il 3.207, potrebbero imporre a Wikipedia la rettifica o la cancellazione di contenuti dietro semplice richiesta di chi li ritenesse lesivi della propria immagine o della propria privacy, e prevedere la condanna a sanzioni pecuniarie fino a 100 000 euro in caso di mancata rimozione.
Wikipedia riconosce il diritto alla tutela della reputazione di ognuno e i volontari che vi contribuiscono gratuitamente già si adoperano quotidianamente per garantirla. L'approvazione di questa norma, tuttavia, obbligherebbe ad alterare i contenuti indipendentemente dalla loro veridicità. Un simile obbligo snaturerebbe i principi fondamentali di Wikipedia, costituirebbe una limitazione inaccettabile alla sua autonomia e una pesante minaccia all'attività dei suoi 15 milioni di volontari sparsi in tutto il mondo, che sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Wikipedia è la più grande opera collettiva della storia del genere umano: in 12 anni è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. L'edizione in lingua italiana ha quasi un milione di voci, che ricevono 16 milioni di visite ogni giorno, ma questa norma potrebbe oscurarle per sempre.
L'Enciclopedia è patrimonio di tutti. Non lasciamo che scompaia.
01/11/2012, 05:56
zakmck ha scritto:
Credo siamo tutti in pericolo.
14/12/2012, 02:19
14/12/2012, 03:44
Thethirdeye ha scritto:
INTERNET: CONTROLLO ASSOLUTO CON
TRATTATO GLOBALE VINCOLANTE
In questo momento a un incontro in ambito ONU a Dubai, regimi autoritari stanno facendo pressione affinché venga imposto un controllo assoluto da parte dei governi su internet utilizzando un trattato globale vincolante: internet potrebbe diventare meno aperto, più costoso e molto più lento. Abbiamo solo pochi giorni per fermarli.
Internet è stato un esempio incredibile di ridistribuzione del potere nelle mani dei cittadini: ci ha permesso di essere più connessi tra di noi e di avere uno spazio da cui parlare e fare pressione sui leader come mai nella storia. Tutto questo grazie al fatto che finora è stato governato dagli utenti e da organizzazioni no-profit invece che dai governi. Ma ora paesi come Russia, Cina e Emirati Arabi Uniti stanno cercando di riscrivere un importante trattato sulle telecomunicazioni chiamato ITR per mettere internet sotto il loro controllo: il web sarebbe modellato dagli interessi dei governi e non da noi, gli utenti. Tim Berners-Lee, uno dei "padri di internet," ha lanciato l'allarme sul rischio che ciò porti a un aumento della censura online e di invasione della nostra privacy. Ma se ci opporremo con un appello di massa dal basso, potremo dare una mano ai paesi che invece si oppongono a questo colpo di mano.
Abbiamo fermato attacchi come questo in passato e possiamo farlo di nuovo prima che il trattato venga blindato questa settimana. Un'ondata di opposizione ai nuovi trattati ITR sta già montando: firma la petizione per dire ai governi di togliere le loro mani da internet e poi gira questa email a tutti quelli che conosci. Non appena raggiungeremo 1 milione di firmatari, la consegneremo direttamente ai delegati a questo incontro riservatissimo:
http://www.avaaz.org/it/hands_off_our_i ... bb&v=20033
L'incontro per aggiornare le ITR (International Telecommunication Regulations) si svolge sotto l'egida di un'agenzia dell'ONU, l'International Telecommunications Union (ITU). In una situazione normale non meriterebbe una grossa attenzione ma Russia, Cina, Arabia Saudita e altri paesi stanno cercando di usare questo incontro per aumentare il controllo di internet da parte dei governi attraverso proposte che permetterebbero di scollegare utenti dalla rete gli utenti più facilmente, minacciare la loro privacy e legittimare il monitoraggio e il blocco del traffico, introducendo nuovi dazi per accedere ai contenuti online.
Ora non esiste un soggetto che regoli internet in modo centralizzato, ma al contrario varie organizzazioni no-profit lavorano insieme per gestire i diversi punti di vista tecnologici, commerciali e politici in modo che internet funzioni. Il modello attuale certamente non è senza difetti. Il dominio da parte degli USA e l'influenza delle aziende rende evidente la necessità di una riforma, ma i cambiamenti non dovrebbero essere dettati da agenzie di soli governi e senza alcuna trasparenza. Dovrebbero invece emergere da un processo dal basso aperto e trasparente: mettendo gli interessi degli utenti al centro.
L'ITU fa un lavoro estremamente importante: rende sostenibile economicamente l'accesso a internet da parte dei paesi poveri e permette la sicurezza della rete. Ma non è il luogo adatto a introdurre cambiamenti nel modo in cui internet funziona. Facciamo in modo che internet rimanga libero e governato nell'interesse pubblico e mostriamo all'ITU e al mondo che non staremo in silenzio di fronte a questo attacco. Clicca sotto per firmare e condividi questa email con tutti:
http://www.avaaz.org/it/hands_off_our_i ... bb&v=20033
I membri di Avaaz hanno lavorato insieme in passato per salvare il web e hanno vinto. Più di 3 milioni di noi hanno chiesto agli USA di uccidere una legge che avrebbe dato al governo la possibilità di chiudere qualsiasi sito, contribuendo a spingere la Casa Bianca a ritirare il suo sostegno. Nell'Ue, il Parlamento europeo ha risposto ai cittadini dopo che 2,8 milioni di noi hanno chiesto di lasciar cadere ACTA, ennesima minaccia alla rete libera. Insieme lo possiamo fare di nuovo.
Con speranza,
Pascal, Ian, Paul, Luca, Caroline, Ricken, Kya e il resto del team di Avaaz
ULTERIORI FONTI
WCIT 2012, l'Onu alla riforma del web. Google denuncia: "C'è rischio censura" (La Repubblica):
http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... -47992263/
L'ITU vuole cambiare le regole del web? La Ue non ci sta e Google lancia la campagna Take Action (Il Sole 24 Ore):
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnolog ... d=AbDn6c5G
ONU, conferenza ITU sotto attacco (Punto Informatico):
http://punto-informatico.it/3666945/PI/ ... tacco.aspx
A Dubai è battaglia sul futuro di internet (La Stampa):
http://www.lastampa.it/2012/12/03/blogs ... agina.html
Un documento riservato mostra le mosse di Russia e Cina per conquistare internet (Wired):
http://daily.wired.it/news/internet/201 ... ernet.html
14/12/2012, 21:48
07/07/2013, 09:28
24/07/2013, 15:50
24/07/2013, 19:30
ubatuba ha scritto:
“Ammazza blog”, il Pdl ci riprova: 5 anni di leggi contro l’informazione web
Il ddl presentato dal senatore del Pdl, Salvatore Torrisi - che porterebbe i gestori a censurare anche i commenti ad articoli e post - è solo l'ultimo tentativo di mettere un bavaglio a internet. Stabilendo perentori obblighi di rettifica o estendendo i reati a mezzo stampa anche ai semplici blog
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07 ... eb/664729/
le cercano tutte x potere mettere a tacere la rete internet.........
25/07/2013, 13:50
25/07/2013, 14:26
Thethirdeye ha scritto:ubatuba ha scritto:
“Ammazza blog”, il Pdl ci riprova: 5 anni di leggi contro l’informazione web
Il ddl presentato dal senatore del Pdl, Salvatore Torrisi - che porterebbe i gestori a censurare anche i commenti ad articoli e post - è solo l'ultimo tentativo di mettere un bavaglio a internet. Stabilendo perentori obblighi di rettifica o estendendo i reati a mezzo stampa anche ai semplici blog
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07 ... eb/664729/
le cercano tutte x potere mettere a tacere la rete internet.........
Già... e STRANAMENTE, tentano di farlo sempre nel periodo estivo......
quando nessuno se ne accorge (pensano i cialtroni).....
25/07/2013, 19:46
30/07/2013, 13:36