Israele, aviazione bombarda obiettivo in Libano.
Ritorsione dopo lancio di razzi dei jihadisti
Gli aerei israeliani hanno colpito un "sito terroristico" tra Beirut e Sidone. Ieri erano stati lanciati quattro razzi dal Libano verso le città di Nahariya e Acri da parte di membri della jhad internazionale sunnita
GERUSALEMME - L'aviazione israeliana ha bombardato un obiettivo in
Libano in risposta al lancio di razzi ieri dal Libano verso Israele. Una fonte ha detto che il "sito terroristico" bombardato si trova vicino Nàameh, tra Beirut e Sidone. Secondo la tv libanese al-Manar, è stata colpita la base di un gruppo di militanti palestinesi a 15 chilometri a sud della capitale libanese. Altre fonti hanno precisato che si tratta di una posizione, e in particolare di tunnel utilizzati per gli spostamenti e per il lancio di razzi, del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina-Comando Generale (Pflp-Cg), gruppo guidato da Ahmed Jibril, basato a Damasco, con stretti legami con l'Iran e il partito sciita libanese Hezbollah. Non ci sono state vittime.
Ieri sono stati quattro i razzi lanciati dal Libano contro le città di Nahariya e Acri, nel nord dello stato ebraico. Uno intercettato dalle batterie antimissili 'Iron Dome', gli altri tre andati a vuoto. Un portavoce del Pflp-Cg ha negato ogni coinvolgimento nell'attacco, rivendicato su Twitter dalle Brigate Abdullah Azzam, organizzazione legata ad Al Qaeda che ha già rivendicato attacchi simili nel 2009 e nel 2011.
Il premier israeliano Benyamin Netanyhu aveva avvertito: "Chiunque ci faccia male o provi a farlo, sappia che si farà male".
Secondo il portavoce dell'esercito Yoav Mordechai, i responsabili dei lanci sarebbero questa volta "membri della jihad internazionale" sunnita (sempre più attivi anche nella vicina Siria, all'interno dello schieramento anti-Assad) e non Hezbollah sciiti libanesi.
La zona di tiro - ha aggiunto Mordechai - si trova nei pressi del villaggio di Kalila, a sud della città di Tiro. Notizia poi confermata dall'esercito libanese.
L'episodio di oggi è stato in qualche modo collegato dagli analisti all'incidente di confine di due settimane
fa quando quattro soldati israeliani furono feriti in un'esplosione a ridosso della frontiera (secondo l'esercito di Beirut all'interno del territorio libanese). E più in generale alle violente turbolenze che investono la regione circostante.
Il ministro della Difesa israeliano, Moshe Yaalon, ha ricordato nei giorni scorsi che "se per lungo tempo i confini sono stati relativamente tranquilli, ora non ci sono garanzie.
Il Medio Oriente è in tumulto".
http://www.repubblica.it/esteri/2013/08 ... -65163038/..ma quei militari dislocati a sud del fiume litani in libano,a cosa servono?.......a sperperare lel ns risorse.........................
![Arrabbiato [:(!]](./images/smilies/UF/icon_smile_angry.gif)