Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 550 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 ... 37  Prossimo
Autore Messaggio

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 3197
Iscritto il: 29/03/2011, 20:52
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05/09/2013, 02:59 
In teoria anche gli altri astri dovrebbero avere lo stesso problema ...
Se si tratta dell'unione di diverse esposizioni mi chiedo a cosa serve questo pasticcio di foto dove tutti gli astri hanno due gemelli? Non era meglio mettere solo una esposizione?


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05/09/2013, 10:44 
ti riporto la spiegazione tratta da wordpress,poi ognuno puo' crederci o no,in base alle proprie convinzioni.....[;)]


"Per chi non lo sapesse, Hubble ruota molto velocemente intorno alla Terra cosi’ come la ISON si sposta molto velocemente lungo la sua orbita. Al fine di avere immagini meglio risolte e piu’ precise, diversi scatti, anche prolungati nel tempo, vengono sovrapposti tra loro anche se presi in momenti differenti. Bene, quello strano disegno che abbiamo visto nell’immagine della ISON altro non e’ che l’effetto di questa sovrapposizione."


Ultima modifica di ubatuba il 05/09/2013, 10:45, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1933
Iscritto il: 06/12/2008, 14:15
Località: Brighton
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05/09/2013, 22:27 
Cita:
ubatuba ha scritto:

ti riporto la spiegazione tratta da wordpress,poi ognuno puo' crederci o no,in base alle proprie convinzioni.....[;)]


"Per chi non lo sapesse, Hubble ruota molto velocemente intorno alla Terra cosi’ come la ISON si sposta molto velocemente lungo la sua orbita. Al fine di avere immagini meglio risolte e piu’ precise, diversi scatti, anche prolungati nel tempo, vengono sovrapposti tra loro anche se presi in momenti differenti. Bene, quello strano disegno che abbiamo visto nell’immagine della ISON altro non e’ che l’effetto di questa sovrapposizione."



Ricordiamoci che un oggetto che si sposta molto velocemente a distanza di migliaia di Km non appare affatto veloce, basta vedere un aereo ad alta quota, quindi mi pare strano un errore cosi evidente.

D'altro canto se fossero due ufo li avrebbero rimossi dalle foto non credete?

La cometa non avrà nessun effetto su nulla, passerà come tante altre e continueremo a vivere come prima crisi permettendo.



_________________
...the earth is an enclosed plane, centered at the North Pole and bounded along its outward edge by a wall of ice, with the sun, moon, planets, and stars only a few hundred miles above the surface of the earth.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05/09/2013, 22:35 
cmq sia,ritenerla scortata da navi aliene,scusate la mia franchezza,e' pura fantascienza.....[;)]


Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2780
Iscritto il: 13/11/2009, 23:29
Località: Palermo
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 11/09/2013, 15:33 
La NASA perde i contatti con la sonda Deep Impact: doveva fotografare ISON

Dopo aver viaggiato per oltre 7 mila milioni di chilometri nello spazio, la sonda della NASA ha smesso di inviare segnali alla Terra. Come rivela la rivista Nature del 5 settembre, attualmente la sonda è fuori controllo. Deep Impact avrebbe dovuto fotografare ISON a distanza ravvicinata.


Direttamente o indirettamente, la cometa ISON continua a far parlare di sè. Dopo la diffusione in rete di un’immagine nella quale sembra che ISON sia composta da un nucleo in tre parti , dagli Stati Uniti arriva la notizia di grossi guai che riguardano la sonda spaziale Deep Impact.

Dopo aver viaggiato per oltre 7 mila milioni di chilometri nello spazio, la sonda della NASA ha smesso di inviare segnali alla Terra. Il problema si è verificato tra l’11 e il 14 agosto, come ha rivelato Micheal A’Hearn dell’Università del Maryland.

Quando si sono manifestati i primi malfunzionamenti, si è prima tentato di impostare la navicella in ‘modalità provvisoria’ e poi di metterla in ‘stand-by’, ma entrambi i tentativi di intervento sono falliti.

Come rivela la rivista Nature del 5 settembre, attualmente Deep Impact è fuori controllo. Gli ingegneri della NASA hanno scoperto un difetto di comunicazione con il software che permette di resettare il computer della sonda.

Ora, si sta cercando di capire come fare per comunicare all’hardware il riavviamento del sistema operativo. Ma si tratta di una ‘missione (quasi) impossibile’, dato che l’orientamento del veicolo, e delle sue antenne, è attualmente sconosciuto.

Si tratta di una corsa contro il tempo, poichè le batterie di Deep Impact si riforniscono dell’energia fornita dai pannelli solari. Se i pannelli della sonda ribelle rimangono orientati verso il Sole, allora le batterie potrebbero durare per alcuni mesi.

Ma se i pannelli sono al buio, allora le batterie potrebbero smettere di funzionare in pochi giorni. Come spiega A’Hearn, una volta che le batterie sono andate, Deep Impact non potrà essere più rianimata.

Lanciata nel 2005, la sonda ‘Deep Impact‘ è stato progettata per lo studio della composizione interna delle comete. In otto anni di vita, la sonda ha compiuto un lavoro straordinario, prolungando una missione che sarebbe dovuta durare solo 6 mesi.

Deep Impact è diventata famosa grazie allo studio effettuato sulla cometa Tempel1.

La missione prevedeva il lancio da parte della sonda di un veicolo spaziale più piccolo, destinato a schiantarsi sulla cometa e osservarne l’impatto.

Qualche minuto dopo l’impatto, la sonda ha oltrepassato il nucleo a una distanza di 500 km, scattando immagini del cratere, della materia fuoriuscita e dell’intero nucleo della cometa. L’esperimento è avvenuto il 4 luglio 2005 ed è stato un completo successo.

Già in fase di progettazione della missione era stata valutata l’opportunità di una sua estensione ed il 21 luglio 2005, la sonda Deep Impact ha eseguito una manovra di correzione di traiettoria per essere indirizzata verso un nuovo obiettivo.

La seconda missione è stata ribattezzata EPOXI. La sonda Deep Impact è stata reimpiegata per l’osservazione di pianeti extrasolari e per lo studio di un secondo corpo cometario, la Cometa Hartley 2 che è stata raggiunta il 4 novembre 2010.

Ma cosa c’entra Deep Impact con ISON?

La prima vittima della disavventura capitata a Deep Impact è stato il desiderio da parte degli scienziati di osservare la cometa ISON, ormai prossima a raggiungere il suo perielio. Questa, infatti, sarebbe dovuta essere la terza missione della sonda.

“Non abbiamo ricevuto nessuna immagine della cometa ISON”, scrive A’Hearn in un aggiornamento sul sito della missione EPOXI. http://epoxi.umd.edu/1mission/status.shtml “Le comunicazioni con il veicolo spaziale sono state perse tra l’11 e il 14 agosto.

Il team sta cercando il modo migliore di ripristinare il contatto”. Al momento, comunque, nessuna altra informazione è stata fornita circa la natura del problema.

EPOXI ha ripreso le prime immagini della cometa ISON il 17 gennaio 2013, le quali hanno rilevato che la luminosità della cometa varia su una scala temporale di ore. Successivamente, l’8 marzo, il team di ricerca ha scattato alcune immagini all’infrarosso.

L’ultima finestra utile per l’osservazione diretta della cometa andava dai primi di luglio all’inizio di settembre del 2013, proprio il periodo nel quale si è verificato il malfunzionamento.

A’Hearn non ha specificato se la NASA ha ottenuto delle immagini di ISON nella prima parte di luglio, ma ha sottolineato solo di non aver ricevuto nessuna delle immagini previste. Non è chiaro se sono state scattate e non inviate a Terra, oppure se non sono state ottenute affatto.

La seconda vittima del silenzio di Deep Impact è l’entusiasmo che tutti, scienziati e amatori, avevano riposto nelle immagini ravvicinate della cometa. Se la sonda non riprende la sua attività, potrebbe perdersi l’occasione di osservare da vicino quella che dovrebbe essere una delle comete più spettacolari del secolo.

Inoltre, immagini chiare e ravvicinate svelerebbero definitivamente le anomalie osservare in alcune immagini di ISON, sfatando il mistero che accompagna la cometa.

Le anomalie di ISON

Come segnalato in un post del 24 agosto, alcune anomalie accompagnano la cometa ISON alimentando le più svariate teorie sulla ‘vera’ natura della cometa. Ignacio Ferrín dell’Università di Antioquia a Medellín, Colombia, ha sottolineato il comportamento peculiare della cometa.

La curva di luce rileva un ‘evento di rallentamento’ caratterizzato da una luminosità costante, senza alcuna indicazione di un suo progressivo aumento, come ci si aspetterebbe dall’avvicinamento al Sole.

Tale rallentamento ha avuto luogo intorno al 13 gennaio 2013. Per 132 giorni dopo tale data e fino all’ultima osservazione disponibile, la luminosità è rimasta costante.

Ad alimentare i dubbi dei blogger è una curiosa immagine disponibile sul sito dell’Hubble Legacy Archive. Andando a questo link, http://hla.stsci.edu/cgi-bin/display?im ... WFC3+F606W è possibile ammirare un’immagine di ISON scattata da Hubble il 30 aprile 2013.

Come è possibile notare, in alto a sinistra ci sono alcuni comandi: provate a centrare ISON, zoomate un pò e poi scurite l’immagine cliccando su “Darker”. Questo è l’effetto ottenuto:




Immagine:
Immagine
46,09 KB

La Nasa fornisce la spiegazione dell’anomalia a questo indirizzo: http://archive.stsci.edu/hla/ison/ .

Si tratterebbe di una composizione ottenuta da tre immagini diverse di ISON, riprese in posizioni differenti, fino ad ottenere la curiosa immagine di un nucleo centrale con due alette laterali.

Ma a rinfocolare le tesi ‘alternative’, ci sarebbe un’immagine scattata dal satellite geostazionario cinese Tianlian 1, nella quale si mostrerebbe il nucleo di ISON ‘scortato’ da due oggetti sigariformi.



Immagine:
Immagine
11,77 KB
Abbiamo esplorato il sito spacechina.com in lungo e in largo, nella speranza di trovare l’immagine originale scattata dal satellite cinese, ma senza successo. Quindi, i casi sono due: o si tratta di un’immagine fasulla, oppure non siamo stati bravi noi a trovare l’immagine.

Anzi, se qualcuno di buona volontà (con un pò di dimestichezza con il cinese) fosse in grado di trovare l’immagine da qualche parte, potrebbe segnalarci il link giusto per svelare l’arcano che si cela dietro ISON!

http://www.ilnavigatorecurioso.it


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 11/09/2013, 16:56 
cmq qialke immagine deep le aveva inviate nel gennaio scorso




Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 11/09/2013, 18:38 
Cita:
nemesis-gt ha scritto:

La NASA perde i contatti con la sonda Deep Impact: doveva fotografare ISON


Che jella.. che sfortuna....che sf iga [:)]

Sembra fatto apposta



_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 11/09/2013, 18:54 
Un paio di link


Immagine
http://www.virtualtelescope.eu/2013/09/ ... sept-2013/


Immagine

Immagine

[BBvideo]8mzO-204reM#t=114[/BBvideo]

[BBvideo]RTGMEINGPs0#t=39[/BBvideo]

http://www.ufosightingsdaily.com/2013/0 ... ed-by.html


Ultima modifica di Wolframio il 11/09/2013, 18:57, modificato 1 volta in totale.


_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2780
Iscritto il: 13/11/2009, 23:29
Località: Palermo
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/09/2013, 15:45 
ISON entra nel campo visivo dei telescopi terrestri: ecco dove si trova

Gli astronomi di tutto il mondo sono in fibrillazione per l'ormai imminente approccio della cometa ISON. Verso la fine di novembre, la gelida visitatrice proveniente del Sistema Solare esterno sfiorerà sfiorerà l'atmosfera del Sole e se riuscirà a sopravvivere potrebbe diventare una delle comete più brillanti degli ultimi anni, tanto da essere visibile anche di giorno.



Immagine:
Immagine
66,61 KB

Il 5 settembre scorso, ISON è entrata nel campo visivo dei telescopi terrestri, permettendo agli osservatori astronomici di scattare le primissime immagini da Terra della cometa.

L’immagine in apertura è stata catturata l’8 settembre da Christiana Feliciano-Rivera utilizzando le immagini della Slooh Space camera riprese dall’Osservatorio del Monte Teide, in Spagna.

Attualmente, la cometa si trova a circa 295 milioni di km dal Sole e si appresta a compiere un inchino a Marte. Il 1° ottobre, infatti, ISON passerà a soli 0,07 UA da Marte, 6 volte più vicino di quanto si avvicinerà alla Terra.

Le sonde marziane della Nasa, rover e satelliti, si stanno preparando per l’incontro ravvicinato. Sebbene sia ancora troppo presto per dire cosa vedrà Curiosity dalla superficie di Marte, le migliori possibilità di osservazione le ha il Mars Reconnaissance Orbiter (MRO).

Il satellite MRO è dotato di un potente telescopio di mezzo metro denominato HiRISE, uno strumento ad alta definizione in grado di immortalare l’atmosfera della cometa e i dettagli della sua coda . Le osservazioni sono programmate per il 29 settembre, l’1 e il 2 di ottobre.

Il passaggio ravvicinato con Marte arriva in un momento cruciale per la cometa, avendo appena attraversato la ‘linea del ghiaccio’, cioè quella distanza in cui il calore solare comincia a far evaporare l’acqua ghiacciata della cometa.

“Gli elementi volatili di una cometa sono formati dall’80% al 90% da ghiaccio d’acqua”, spiega Carrey Lisse, astronomo presso il Johns Hopkins University Applied Physics Lab. L’acqua nel nucleo è ancora tutta congelata. La chioma e la coda di gas che abbiamo visto finora sono composte principalmente di anidride carbonica e polveri.

Ma d’ora in poi, il vapore acqueo comincerà ad essere espulso in forma di geyser dal nucleo della cometa, diventando gradualmente il componente più importante dei gas in espulsione. “Il Mars Orbiter avrà un posto in prima fila”, sottolinea Lisse.

La quantità di degassamento permetterà di stabilire un dato importante che non possediamo ancora: le dimensioni del nucleo di ISON, nascosto nelle profondità della sua polverosa atmosfera.

“Se il nucleo di ISON risulterà essere più grande di mezzo chilometro, allora la cometa avrà buone possibilità di sopravvivere al giro di boa attorno al Sole, trasformandosi in una delle comete più spettacolari degli ultimi anni”, conclude Lisse.



Immagine:
Immagine
24,83 KB

Le tappe successive all’incontro con Marte

Dopo l’incontro ravvicinato con il pianeta rosso, ISON continuerà imperterrita il suo percorso. Verso la fine del mese di ottobre, intorno al 28, la cometa comincerà ad essere visibile da Terra ad occhio nudo, anche se sarà distante più di 200 milioni di chilometri dal nostro pianeta.

Il 28 novembre ci sarà l’evento cruciale che determinerà la sorte di ISON: il ‘giro di boa’ attorno al Sole. In questa fase, la cometa riceverà tanta energia termica dal Sole, così da innescare una spettacolare evaporazione del nucleo. Ma se questo dovesse risultare troppo piccolo, ISON potrebbe essere disintegrata, concludendo così la sua corsa nello spazio.

Se ISON sopravviverà al Sole, il cielo terrestre del 26 dicembre 2013 sarà il palcoscenico sul quale la cometa mostrerà tutta la sua bellezza. In quella data si troverà alla minima distanza dalla Terra, circa 65 milioni di chilometri, mostrandosi agli occhi dei terrestri anche in pieno giorno.

Infine, verso la metà di gennaio, la cometa diventerà invisibile, ormai sulla rotta che la porterà verso i confini del Sistema Solare, lì dove ha avuto la sua origine e cominciato il suo viaggio.

http://www.ilnavigatorecurioso.it


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 13/09/2013, 16:22 
nemesis@ Se il nucleo di ISON risulterà essere più grande di mezzo chilometro, allora la cometa avrà buone possibilità di sopravvivere al giro di boa attorno al Sole, trasformandosi in una delle comete più spettacolari degli ultimi anni”, conclude Lisse.



magari non e detto,in effetti se non erro un'altra cometa di dimensioni ridotte ha retto il giro di boa del ns astro [;)]


Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2780
Iscritto il: 13/11/2009, 23:29
Località: Palermo
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/09/2013, 11:48 
Dove osservare la cometa ISON C/2012 S1 in Italia

Vi sono indicazioni incerte da parte degli scienziati su quale sarà la brillantezza massima raggiunta dalla cometa ISON C/2012 S1. Dovrebbe essere maggiormente visibile in dicembre, fortunatamente per l’emisfero boreale il periodo dalle notti più lunghe dell’anno ma anche sovente coperte da nubi, nebbie e altre manifestazioni meteoriche che disturbano la visibilità degli astri. Io sospetto che “ISON” possa essere visibile già in novermbre quando starà per raggiungere il perielio il giorno 28. Percorrendo un’orbita estremamente ellittica l’oggetto è in continua fase di accelerazione, viaggia oltre i 300 mila km/h, dalle parti di Marte. Il 28 novembre, nel punto più vicino al Sole, viaggerà a 684 mila km/h per poi rallentare gradualmente sulla via del ritorno negli spazi siderali, ammesso non venga disintegrata durante l’avvicinamento al Sole.

Supponendo che la cometa sia visibile in qualche maniera, qual è la postazione migliore in Italia per l’osservazione? Pubblico una mappa della visibilità delle stelle nel territorio dello stato italiano incluse San Marino e Città del Vaticano nonchè la Corsica. La brillanza del cielo supergiù è direttamente proporzionale all’inquinamento luminoso e minore in quota dove l’atmosfera è rarefatta. Osservando la cartina, si può desumere anche intuitivamente che i luoghi consigliabili si trovano nelle zone montuose pressoché disabitate nelle quali i versanti costituiscono una barriera per l’inquinamento luminoso proveniente dalle vallate attigue e dalle pianure densamente popolate e antropizzate.
Si nota dalla cartina che l’intera pianura padano-veneta, le regioni Lazio, Campania, la Costiera Adriatica e il Tavoliere delle Puglie sono da evitare per una buona osservazione a occhio nudo e con comuni binocoli. Meglio le Alpi verso il confine, la Sardegna, le alte valli appenniniche e, in generale, i luoghi isolati e spopolati. Importante ricordare che la cometa potrà apparire bassa sull’orizzonte, pertanto le montagne e le colline potrebbero ostacolarne la vista.



Immagine:
Immagine
112,54 KB
Visibilità delle stelle a occhio nudo. (da Naked eye star visibility and limiting magnitude mapped from DMSP-OLS satellite data: P. Cinzano, F. Falchi, C.D. Elvidge – Dipartimento di Astronomia, Università di Padova, Italy, Office of the director, NOAA National Geophysical Data Center, Boulder, CO, 2001)


MAGNITUDO STELLARE COLORE SULLA CARTINA
>6.0 nero
5.75-6.0 grigio
5.5-5.75 blu
5.25-5.5 blu chiaro
5.0-5.25 azzurro
4.75-5.0 giallo
4.5-4.75 giallo-oro
4.25-4.5 arancio
4.0-4.25 arancio scuro
3.75-4.0 rosso
<3.75 violetto

http://pianetax.wordpress.com


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/09/2013, 17:13 
La cometa C/2012 S1 (ISON) si appresta a raggiungere il pianeta Marte e a varcare la cosiddetta linea di gelo, ma secondo alcuni scienziati il suo lungo viaggio nel sistema solare interno potrebbe terminare da un momento all’altro. Man mano che il piccolo astro chiomato si troverà a distanze sempre minori dalla nostra stella, sarà bombardato dall’intensa radiazione solare e da temperature sempre più elevate. La valutazione delle sue dimensioni, quindi, sarà determinante per cercare di prevedere quale sarà il suo futuro. Ma cosa accadrebbe in caso di frammentazione della cometa? “Durante un’eventuale rottura i suoi frammenti non voleranno in direzioni diverse come avviene sui set cinematografici dei lavori hollywoodiani“, spiega un video rilasciato dagli operatori del noto telescopio spaziale Hubble della NASA. “Essi si staccherebbero, ma continuerebbero a viaggiare lungo il percorso della cometa, restando a milioni di chilometri di distanza dal nostro paneta“. Naturalmente una frammentazione del nucleo fornirebbe una cattiva notizia agli osservatori di tutto il mondo, alle prese con una massiccia campagna osservativa, come mai in precedenza. “Tuttavia – spiega il narratore – una sua rottura potrebbe determinare un bel filo di perle nel cielo simile a quello osservato in occasione della rottura della cometa Schwassmann-Wachmann 3 nel 2006“. Insomma, in un modo o nell’altro, lo spettacolo per i grandi telescopi sarebbe assicurato



http://www.meteoweb.eu/2013/09/cosa-acc ... eo/227202/


Ultima modifica di ubatuba il 24/09/2013, 17:14, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/09/2013, 19:05 
Per i grandi telescopi, e noi? [8)]
Comunque non è "la cometa del secolo", come è stata frettolosamente battezzata ... [^]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 24/09/2013, 19:10, modificato 1 volta in totale.


_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 29/09/2013, 19:13 
29/09/2013

ISON – sarà vista come una “Stella di natale"

Immagine

La cometa ISON è sempre più vicina aMarte, dal quale sarà sei volte più vicina rispetto al passaggio atteso il 26 dicembre dalla Terra.

La Cometa del Secolo/ Permane ancora incertezza sul futuro di Ison, anche se stando agli ultimi aggiornamenti sembrano aumentare le possibilità che il suo cammino prosegua senza intoppi.

La Cometa Ison, denominata C/2012 S1,potenzialmente potrebbe divenire l’evento astronomico del secolo, ma affinchè ciò avvenga è necessario che sopravviva al contatto ravvicinato col Sole, atteso sul finire di Novembre, e anche qualora dovesse andare tutto per il meglio non è detto che la sua visibilità sarà tale da permetterne l’osservazione ad occhio nudo.

Siamo giunti quasi al termine di Settembre e il cammino della ISON verso il Sole sta per incontrare il primo importante ostacolo, ovvero la “linea del gelo”. Si tratta di una linea immaginaria oltre la quale le radiazioni emesse dal Sole cominciano ad aumentare la propria incisività, in grado dunque di fondere con maggior facilità il ghiaccio della Cometa.

Questa linea immaginaria sarà valicata il 1° Ottobre anche se il vero pericolo è rappresentato dall’incontro ravvicinato col Sole il 28 Novembre.

Il 1 Ottobre, l’astro chiomato proveniente dalla lontana nube di Oort (la culla delle comete) e al suo primo viaggio nel sistema solare interno, valicherà la cosiddetta “linea di gelo”, una linea immaginaria oltre la quale il Sole dovrebbe cominciare a sciogliere gli elementi volatili di cui è composto. Astronomi e appassionati del cielo di tutto il mondo, tuttavia, sono già in attesa di vedere che cosa accadrà nell’incontro ravvicinato del Sole del 28 Novembre, rischioso per l’integrità della cometa.

Sarà allora che il calore scioglierà in maniera accentuata il ghiaccio che avvolge il nucleo roccioso, formando una coda sempre più spettacolare.

Attualmente ISON è invisibile ad occhio nudo, ma può essere rintracciata con un medio telescopio commerciale prima dell’alba.

Secondo Karl Battams, astrofisico presso la US Naval Research Laboratory, la possibilità che il corpo sopravviva al perielio è del 50%. Il passaggio lungo l’orbita di Marte permetterà di valutare le dimensioni del suo nucleo, e quindi stabilire con maggior precisione le possibilità di sopravvivenza al passaggio radente con il Sole. Se C/2012 S1 uscirà indenne da tale passaggio, diverrà quasi sicuramente visibile ad occhio nudo nei mesi di Dicembre e Gennaio.

Attualmente ISON, in relazione alla stessa distanza dalla nostra stella, è leggermente più luminosa della cometa Lovejoy, che nel 2011 ha messo su uno spettacolo degno di nota nel cielo australe. Questo fattore, unito all’orbita molto simile della grande cometa del 1680, lascia buone speranze agli osservatori di tutto il mondo.

Un parere positivo l’ha mostrato anche Matthew Knight del Lowell Observatory della NASA, il quale spiega che ISON potrebbe essere grande due volte la cometa Lovejoy, e che le possibilità di passare indenne al perielio sono potenzialmente elevate.

A metà Settembre la cometa brillava come una stella di magnitudine 14, un valore più basso rispetto alle previsioni formulate tempo prima dagli analisti.

Tuttavia, se anche non dovesse risultare l’evento del secolo, potrebbe rappresentare un grande evento celeste nel periodo di Natale.

I rover posti sulla superficie di Marte proveranno nei prossimi giorni ad analizzare la composizione della ISON e l’atmosfera che circonda il nucleo, in parte roccioso e in parte ghiacciato.

La campagna osservativa del veicolo è partita lo scorso 21 Settembre, ma dal 29 è previsto il puntamento di un altro rover: il Mars Reconnaissance Orbiter.

Alla minima distanza dal pianeta rosso, un’occhiata sarà fornita anche dal rover Curiosity, che nonostante sia stato progettato per ben altri scopi, proverà a fornire le immagini più dettagliate del momento.

Ma cosa accadrà il 28 Novembre?

Si tratta della classica domanda da 1 milione di dollari.

Non essendo a conoscenza delle sue reali dimensioni, della forma geometrica e della rotazione assiale, è molto complicato poter prevedere le sorti dell’astro.

Come dire che non ci resta altro da fare che attendere quel giorno.

La sua velocità di crociera sarà valutabile in 370 Km/s, ed è ancora incerto il tempo entro il quale ISON rimarrà entro illimite di Roche.

La violenza mareale del Sole metterà a dura prova questa vagabonda dello spazio, le cui previsioni, in un modo o nell’altro, sembrano essere state troppo ottimistiche.

Se tutto dovesse andar bene, C/2012 S1 ISON brillerà dimagnitudine -6, ampiamente visibile ad occhio nudo, ma risultando meno brillante delle aspettative.

A sorvegliare l’incontro della cometa con il Sole sarà il telescopio spaziale Soho, di Esa e Nasa.

http://www.inmeteo.net/blog/astronomia/

In questo video è rappresentata in modo molto chiaro la traiettoria di ISON.

Quello che cosa è particolarmente interessante è la visione di passaggio molto avvicinato a Marte che sta succedendo proprio in questi giorni. Il 1. di ottobre l’Ison si troverà a punto più vicino a Marte.
Questo video è anche presentazione perfetta per mostrare che tutte quelle previsioni catastrofiche che leggiamo in rete sono solo una invenzione ( per non usare le parole più dure) di qualcuno chi vorrebbe tenerci nella paura permanente.


[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=fzbLNaIAiTA[/BBvideo]

Immagine

Cometa ISON dovrebbe vedersi al meglio ai primi di dicembre 2013, salendo al cielo dell’alba orientale come sfuma successivo alla swingby solare. I simboli comete sono probabilmente molto esagerati: sono per visualizzare l’area di cielo da esaminare; portare binocolo.Il grafico viene disegnato per osservatori del cielo vicino a 40 ° di latitudine nord (Denver, New York, Madrid), ma lo farà per la maggior parte delle latitudini temperate del nord. Il blu scala 10 ° è circa la larghezza di un pugno tenuto a debita distanza. Clicca per la versione ad alta risoluzione . (Illustrazione può essere ristampato se creditiziorivista Sky & Telescope. uso online deve anche includere un link a SkyandTelescope.com.)Per i grafici più dettagliate, vedere le questioni di novembre e dicembre di Sky & Telescope .

Sky & Telescope diagramma

[align=right]Source: ISON – sarà vista come una ...a di natale" : Voce Universale [/align]



_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 803
Iscritto il: 03/12/2010, 15:59
Località: Roma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 02/10/2013, 21:21 
Non so se avete già visto queste: Le foto dal Mars Reconnaissance Orbiter.
http://www.planetary.org/multimedia/spa ... -ison.html

Dicono che la cometa ha una coda quasi nulla ed una inusuale brillantezza centrale.
Le foto, considerando la distanza dalla cometa di 8 milioni di miglia, hanno una scala di 8 miglia per pixel.
Dicono che il diametro della cometa è più piccolo di questa scala...
a vederlo non sembrerebbe così come la grossa brillantezza puntiforme e la scarsità di coda sembrano non essere 2 aspetti molto congrui per una cometa, ma vabbè, staremo a vedere

Immagine


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 550 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 ... 37  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
Oggi è 26/06/2025, 22:28
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org