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Argomento bloccato

20/09/2013, 01:39

Questa ennesima vergognosa farsa umiliante, in fine, non è altro che la prova provata che il berlusconismo non morirà mai, a meno che non si riesca ad estirpare il cancro berlusconista che negli anni ha divorato le coscienze di una gran parte di popolo imbecille. Soprattutto di coloro che con le loro azioni sono quanto di peggio il berlusconismo ha prodotto; gente che nemmeno si accorge di essere stata contagiata.

Mai come oggi, la questione diventa esclusivamente morale. Tornare alla civiltà, solo questo potrebbe salvarci.


CONCORDO.

E IL PRIMO PASSO SAREBBE UNA LEGGE SERIA

SUL CONFLITTO DI INTERESSI



Legge che questo governo farsa ben si guarderà dal farla .


zio ot
Ultima modifica di barionu il 20/09/2013, 01:41, modificato 1 volta in totale.

20/09/2013, 11:05

Veramente tutti i governi l'hanno evitata, compresi quelli di sinistra!(E sanno perché) [;)]

20/09/2013, 12:48

Ufologo 555 ha scritto:

Veramente tutti i governi l'hanno evitata, compresi quelli di sinistra!(E sanno perché) [;)]


INFATTI !!!!!!

PERCHE' IL PD-L HA LE MANI IN PASTA DA SCHIFO !!!!!!

SOLO IL 5 STELLE RIESCE A FARE QUALCOSA :




Ciao stefano,





Innanzitutto vogliamo ringraziarti per aver firmato la petizione che chiedeva alla RAI di non mandare in onda il messaggio del pregiudicato Berlusconi nei TG del servizio pubblico.

Ce l'abbiamo fatta: ieri nessun TG ha mandato il videomessaggio integrale!

La petizione ha dato i suoi frutti, sarebbe infatti stato inverosimile che la notizia non passasse in alcun modo.

Abbiamo chiesto l'intervento sia del Presidente della Commissione di Vigilanza parlamentare, Roberto Fico, che del DG della RAI Gubitosi; abbiamo consegnato le firme davanti alla RAI e siamo usciti tantissimo su Internet e sui media tradizionali. Le mobilitazioni di noi cittadini, anche tramite il web, lasciano il segno e consentono di ottenere qualche soddisfazione.

Ecco la classifica dei minuti di videomessaggio mandato in onda e di posizione come notizia nel palinsesto del TG:

•TG2 4m 1°notizia

•TG1 3m 10s 1°notizia

•TG3 3m 1°notizia

•TGLA7 2m 50s 3°notizia (con molte interruzioni)

…Ovviamente abbiamo escluso i TG Mediaset (fuori tempo massimo).

Bisogna dare atto al TG7 di aver svolto egregiamente il suo ruolo di organo di informazione, non avendo dato eccessiva rilevanza e spazio alle parole del pregiudicato Berlusconi e al suo villipendio. Mentana, in questo caso, si è davvero dimostrato giornalista dalla schiena dritta.

La RAI invece non ha svolto fino in fondo quel suo ruolo di servizio pubblico a cui, come abbonati, avremmo diritto. Quindi non vogliamo fermarci qua.

Qualcuno in RAI, infatti, potrebbe aver permesso l'utilizzo del servizio pubblico per i fini privati di un criminale. Questo atteggiamento della televisione pubblica sarà oggetto di un nostro esposto alla magistratura che stiamo preparando…

Grazie ancora e alla prossima!

Gianfranco Mascia via Change.oRG






zio ot [:186]

20/09/2013, 14:51

Non capisco perchè nè parlate ancora,lui FU.[|)]

20/09/2013, 16:31

Dici ...? [^]

22/09/2013, 10:33

Se si smettesse per un attimo di parlare di Berlusconi…

http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... erlusconi/

Se si smettesse, per un attimo, di parlare di Berlusconi, si potrebbe magari riflettere sul fatto che l’Abi (Associazione bancaria italiana) ha disdettato unilateralmente il contratto nazionale dei bancari (http://intermarketandmore.finanza.com/c ... 58318.html) ma i compensi di presidenti, direttori e amministratori delegati di Unicredit, Intesa San Paolo, MPS, etc. sono rimasti altissimi.

E sono rimasti altissimi nonostante ci si sia trovati, in molti casi, di fronte a risultati di bilancio in deficit e a casi di malafinanza, come appare chiarissimo alla luce della vicenda MPS; e nonostante le banche abbiano chiuso i rubinetti del credito impedendo così di rilanciare investimenti e occupazione. Ma certo, è più normale passare ai licenziamenti dei bancari perché per l’Abi non ci sono maxi stipendi dei top manager né casi di malafinanza ma è più facile dire che “il costo del lavoro nelle banche è ben al di sopra degli altri settori nazionali e della media europea”.

Se si smettesse, per un attimo, di parlare di Berlusconi, si potrebbe magari riflettere sul fatto che 200 militari in più in Val di Susa (http://www.radiondadurto.org/2013/09/20 ... um=twitter) rappresentano un’occupazione militare e che “la val di Susa non è l’Afghanistan” ma alla grande opera non si può rinunciare mentre il realismo dei francesi taglia l’Alta Velocità (http://www.lavoce.info/il-realismo-dei- ... -velocita/).

Se si smettesse, per un attimo, di parlare di Berlusconi, si potrebbe magari riflettere sul fatto che il deputato regionale Pd Cracolici si dimette (http://www.tempieterre.it/21840/news/cr ... i-dimesso#) da presidente della commissione che dovrebbe applicare la spending review di Monti perché “i colleghi puntano sempre al rinvio” e che è stato impossibile finora far passare un piccolo taglio da 2mila euro al mese, perché undicimilacento euro lordi, per dodici mesi, per cinque anni di legislatura, sono troppo pochi, almeno per i deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana.

Se si smettesse, per un attimo, di parlare di Berlusconi, si potrebbe magari riflettere sul fatto che il fatturato dell’industria, a luglio, torna in calo su base mensile (http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 30131.html), scendendo dello 0,8%, come rileva l’Istat e, che nel confronto annuo viene toccata la diciannovesima contrazione consecutiva, con un -3,6%.

Se si smettesse, per un attimo, di parlare di Berlusconi, si potrebbe magari riflettere sul fatto che l’Italia sfora il deficit ed è oltre il 3% (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbpGxVYI) ma Letta dice che la colpa è dell’instabilità politica ma la Commissione europea ci avvisa che “dovranno essere decise delle misure per rispettare gli impegni”. Se si smettesse, per un attimo, di parlare di Berlusconi, magari ci si ricorderebbe che sta per aumentare pure l’Iva.

Se si smettesse, per un attimo, di parlare di Berlusconi, si capirebbe che il paese è davvero in ginocchio e che occorrerebbero subito misure per rilanciare impresa e lavoro. Se si smettesse, per un attimo, di parlare di Berlusconi.

22/09/2013, 17:21

Thethirdeye ha scritto:


Se si smettesse per un attimo di parlare di Berlusconi…



Eh... Magari!

[:(!]

22/09/2013, 18:21

Se si smettesse per un attimo di parlare di Berlusconi…

LA vedo dura [:(!] [xx(]

22/09/2013, 19:32

.. non c'è nessun'altro .... [:D] Lui è vecchio ma i zombi sono ... gli altri! [:D]

22/09/2013, 19:43

Cosa impedisce berlusconi a gestire tutto dall'esterno come fa Grillo in parte?

22/09/2013, 20:07

sanje ha scritto:

Cosa impedisce berlusconi a gestire tutto dall'esterno come fa Grillo in parte?
Perchè ha troppe magagne da nascondere che solo stando a capo del paese riesce a controllare.

26/09/2013, 13:39

Ronin77 ha scritto:

sanje ha scritto:

Cosa impedisce berlusconi a gestire tutto dall'esterno come fa Grillo in parte?
Perchè ha troppe magagne da nascondere che solo stando a capo del paese riesce a controllare.
Ancora cerca di rompere le balle con ricatti e minacce di dimissioni di massa...

Peccato che la maggior parte dei parlamentari deve ancora maturare la garanzia di pensione,quindi visto ed appurato che nella scacchiera del pdl sono tutti mercenari e mafiosi non credo proprio che molleranno la poltrona cosi facilmente.

Il problema grave è che ancora per questo delinquente il parlamento è bloccato e il paese affonda.

Mi raccomando se si ricandida da casa votatelo ancora he [:246]


[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=suFTQtXgDkE[/BBvideo]
Ultima modifica di Ronin77 il 26/09/2013, 13:45, modificato 1 volta in totale.

26/09/2013, 13:46

Ultim'ora sky
Dopo le dichiarazione di NApolitano sono appena iniziate le raccolte firme del PDL per le dimissioni di massa che verrano consegnate a Brunetta [:(!]...

Ora inizio ad inalberare.

Raga voglio proprio vedere cosa accadrà appena Napolitano si dimetterà perché lui le camere non le scioglie!!!!
Secondo voi cosa faranno quelli del PDL in caso di questa ipotesi?
Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 26/09/2013, 13:47, modificato 1 volta in totale.

26/09/2013, 13:47

ragazzi,
quello è matto..
lo dice pure lui
"è 55 giorni che non dormo.."
prima si, poi no,
poi ancora si..
a dargli retta, chi lo fa,
io no,
esce pazzo..

26/09/2013, 13:49


Sfumature di Nano


di Marco Travaglio

Da Il Fatto Quotidiano del 26-09-2013






Nel verminaio scoperchiato dalle intercettazioni dell’ennesimo scandalo Tav, quello di Firenze, c’è una frase che racchiude in sé gli ultimi 20 anni di politica italiana.


La pronuncia Maria Rita Lorenzetti, ex governatrice pd della Regione Umbria, laureata in filosofia e dunque presidente di Italferr (la società di ingegneria delle Fs), quando uno dei suoi uomini l’avverte che lo scandalo è stato denunciato alla Procura. Testuale:

“Oh ma ti rendi conto, cavolo! Che siamo diventati... ma io... guarda, ma veramente ci fanno diventare berlusconiani, e così!”.


Ora che è agli arresti per associazione per delinquere, corruzione e traffico illegale di rifiuti, la zarina rossa potrà meglio riflettere su quella voce dal sen fuggita. E magari giungere alla conclusione che il rischio da lei paventato – “diventare tutti berlusconiani” – è già realtà. Non solo per lei che, a sentirla parlare, è impossibile distinguerla da un Verdini o da un Formigoni.


Ma per tutto il politburo del Pd. Non c’è più né destra né sinistra. Al massimo esistono varie sfumature di berlusconismo: dalle più light alle più strong, dalle più soft alle più hard.



Ma tutte accomunate dall’arroccamento castal-partitocratico (il “primato della politica”), dall’allergia per i poteri di controllo indipendenti (i pochi magistrati non allineati e le rare sacche di libera stampa) e da una sorda ma rocciosa ostilità alla Costituzione. Fuori dal recinto berlusconiano non c’è agibilità politica, culturale, giornalistica. Lo dimostra l’isolamento siderale dei 5Stelle, i soli in Parlamento a parlare un linguaggio totalmente estraneo al modello-base e da tutti guardati come marziani.


Perciò le larghe intese sono una ferita sanguinante per gli elettori del Pd, mentre per gli eletti sono nient’altro che un’abitudine. Solo così spiega la nonchalance con cui il Pd s’è consegnato nelle mani di un noto condannato, prima facendogli scegliere il nuovo (si fa per dire) presidente della Repubblica, poi portandoselo al governo,infine pregandolo di restarvi anche dopo la condanna definitiva (con ridicoli inviti a “fare un passo indietro”).


Lo sapevano e lo sanno tutti che B. sta al governo e in Senato solo per farsi gli affari propri e non finire in galera. Ma tutti hanno finto che fosse lì per spirito di servizio, per empito riformatore, per il bene del Paese. E ora fingono di meravigliarsi se, approssimandosi la data della decadenza dal Senato (ma soprattutto dall’immunità), fa un fischio e tutti i suoi parlamentari e ministri del Pdl scattano come un sol uomo per consegnargli le dimissioni in bianco.


Non è l’ultimo atto: è solo l’ennesima estorsione di un interminabile racket – la trattativa Stato-Mediaset – per minacciare il Pd e soprattutto il Quirinale in vista dell’agognato salvacondotto. Mossa per nulla imprevista, anzi più volte annunciata. Ma accolta ancora una volta come un fulmine a ciel sereno da chi seguita a fingere di non sapere con chi ha a che fare. In un paese perlomeno decente, gli artefici e i trombettieri delle “larghe intese”, quelli che ancora l’altroieri blateravano della “lezione tedesca” come se la Merkel fosse la gemella di Berlusconi e l’Spd un Pd con la S, scaverebbero un buco e vi sprofonderebbero dentro, chiudendo il tombino.



Ma non accadrà: si attendono nuovi appelli a B. perché ritrovi il suo proverbiale senso di responsabilità e al Pd perché si metta una mano sulla coscienza e una sul portafogli, salvandolo come ha sempre fatto. Seguiranno nuovi moniti di Napolitano, cioè del primo responsabile di questo sconcio.


Ieri assisteva silente su un trono dorato, circondato da noti pregiudicati, ai deliri di Stefania Craxi contro i giudici “comunisti” che perseguitarono il padre Bettino, anzi il “Mitterrand italiano”.


Un’altra scena che riassume a perfezione l’abisso in cui siamo precipitati: il presunto garante della Costituzione e presidente del Csm che non dice una parola, né pensa di alzarsi e andarsene, dinanzi a un’esagitata che beatifica un corrotto latitante e dà in escandescenze contro il potere giudiziario.



Sono già tutti berlusconiani, a loro insaputa.
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