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MessaggioInviato: 27/09/2013, 13:50 
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Ronin77 ha scritto:

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robs79 ha scritto:

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Ronin77 ha scritto:

Ufò Obama non vuole un conflitto,è stato palese e chiaro,altrimenti avrebbe attaccato anche contro l'opinione pubblica,e pochi giorni fa ne ha avuto l'occasione.

Bush avrebbe agito subito,poi con tutto l'esercito e isrlaele a fare pressione...

Leggo tante crtiche ad Obama che non condivido.

Sono d'accordo con te Ronin.
[;)]


ragazzi...
obama è stato spiazzato
dal parlamento inglese..
avesse votato sì
i missili erano già in volo..
invece si è trovato da solo
col kulo esposto
e ha glissato..
non mitizziamolo..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 27/09/2013, 15:10 
Cita:
mik.300 ha scritto:
ragazzi...
obama è stato spiazzato
dal parlamento inglese..
avesse votato sì
i missili erano già in volo..
invece si è trovato da solo
col kulo esposto
e ha glissato..
non mitizziamolo..

Non demonizziamolo neanche,non è lui che prende le decisioni finali [;)]


Ultima modifica di robs79 il 27/09/2013, 15:10, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 27/09/2013, 16:46 
Avete detto bene: con o senza l'Inghilterra, sarebbero andati avanti da soli! Per questo, come ho detto ........



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 27/09/2013, 17:22 
http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=12376

"IL CASO “RUSSIA TODAY”, LA VERA FACCIA DELLA LIBERTÀ DI STAMPA"
Postato il Venerdì, 27 settembre @ 08:15:00 CEST di davide

Informazione DI MARCO NOCERA
eurasia-rivista.org

Negli ultimi giorni di agosto, il governo USA ha bloccato la diffusione del canale Russia Today sul territorio nordamericano. L’emittente, che si è sempre contraddistinta dai media controllati dalle corporation per la sua indipendenza da grandi finanziatori americani, ha sempre trattato con obiettività i problemi di politica internazionale dando libertà di espressione a economisti e geopolitologi “fuori dal coro”. In seguito agli sviluppi geopolitici di quest’ultimo periodo, gli USA hanno dichiarato apertamente guerra all’emittente internazionale.

Cos’è Russia Today (RT)?

Secondo un’indagine del Centro di Ricerca PEW, Russia Today è il più grande fornitore di notizie su YouTube[1]. Russia Today è un canale televisivo internazionale, registrato come organizzazione autonoma non a scopo di lucro[2], con sede a Mosca presso Borovaya ulitsa, che vanta un elevato numero di contatti raggiunti in tutto il mondo. La sua diffusione è dovuta anche al fatto che venga trasmesso in più lingue: russo, inglese, spagnolo ed arabo. Russia Today è molto di più di un semplice canale di notizie 24 ore, trasmette documentari, programmi di approfondimento su geopolitica, economia, politica, tecnologia, interviste, talk-show, dibattiti, sport e molto altro. Russia Today è visibile sia su internet, per mezzo della pagina ufficiale, come anche sul satellite sulle piattaforme: EUTELSAT HOT BIRD 13B (HD), Astra 1L (HD), EUTELSAT 28A (HD), EUTELSAT HOT BIRD 13C (SD), Astra 1M (SD), EUTELSAT 28A (SD), Hispasat 1C (SD) oltre che sui supporti DTH (Direct-broadcast satellite) sulle piattaforme SKY e TivuSat[3]. Il canale viene trasmesso in totale da 30 satelliti, 500 tv via cavo a 550 milioni di persone in più di 100 stati. Nel 2011 è stato il canale straniero più seguito negli Stati Uniti dopo la BBC World News[4], nel 2012 è giunta al primo posto tra le emittenti straniere più seguite in 5 aree urbane degli Stati Uniti[5], nel 2013 è stata il primo canale televisivo della storia a raggiungere un miliardo di visualizzazione si YouTube[6]. Nel Regno Unito, nella seconda parte dell’anno 2012, secondo il Broadcasters’ Audience Research Board, tra i 2,25 e i 2,5 milioni di inglesi, si sono sintonizzati su RT. Russia Today, in Gran Bretagna, è a tutti gli effetti il più popolare canale di notizie dopo la BBC e SKY[7]. Esiste, oltre al canale di YouTube, un sito ufficiale aggiornato costantemente con tutte le notizie dal mondo, più pagine Facebook in diverse lingue, con aggiornamenti immediati, pagine Twitter, Google+ e Instagram. Nonostante sia stata lanciata in tempi recenti, il 10 dicembre del 2005, RT si è imposta, a tutti gli effetti, a livello planetario, come informazione alternativa a quella dei grandi marchi storici del giornalismo televisivo americano ed estero. Ad un simile successo, è inevitabile che si accompagnino le inimicizie, le critiche e, purtroppo, le opere di censura.


Il caso della censura USA

Sul finire del mese di agosto 2013, le tensioni internazionali tra USA e Siria andavano acuendosi. Il Governo nordamericano aveva già predisposto una campagna diffamatoria contro la Siria, sostenendo che il legittimo governo siriano di Bashar Al-Assad stesse usando armi chimiche contro la propria popolazione, giustificando così di fatto un intervento militare statunitense nella regione. Se da una parte i media mainstreamer, come in tutte le altre guerre condotte dagli USA, si stavano adoperando a supportare la versione ufficiale del governo americano, Russia Today e le reti associate, di contro, avevano già individuato delle prove schiaccianti contro quanto sostenuto dal governo americano. Il 22 agosto, durante un’operazione militare dell’Esercito Arabo Siriano contro i terroristi dell’Esercito Libero Siriano nell’area di Jobar, vengono filmate all’interno di un nascondiglio dei terroristi, sostanze chimiche tossiche. Nel video mostrato da una delle reti sorelle di RT, di nome Al Youm, si vede questo magazzino usato dai ribelli per la preparazione di razzi da riempire con sostanze chimiche, e si nota chiaramente il frame qui ingrandito:


manca foto vai a vedere sul link zio billy non ci riesco mai, casso.

Sacchi bianchi di una sostanza corrosiva, fabbricata nel Regno dell’Arabia Saudita, alleati storici degli USA all’interno della regione [8]. Come se non bastasse la stessa RT trasmette il 24 di agosto un video dell’Esercito Arabo Siriano, in un altro magazzino abusivo usato dalla guerriglia, oltre ad armi e maschere antigas, si trovano scatoloni come questo:



manca foto vai a vedere sul link zio billy non ci riesco mai, casso.



Sulle cui etichette che denotano la provenienza del materiale si legge chiaramente la scritta: “Made in USA”. Le notizie delle armi chimiche stoccate dai ribelli in diversi depositi vengono addirittura confermate dall’agenzia Reuters lo stesso 24 agosto[9]. Dopo la diffusione di queste notizie su scala internazionale, i media occidentali avevano già iniziato la loro guerra contro il canale di Mosca: prima tacciando il canale di omofobia nei confronti di un giornalista James Kirchik, che in una diretta aveva criticato le misure adottate dal governo russo in materia di diritti per gli omosessuali[10], in realtà il collegamento era stato interrotto in quanto il giornalista si era messo ad inveire contro i suoi colleghi gridando all’omofobia, invece di rispondere alle domande su cui verteva la trasmissione. Il 30 agosto viene bloccato l’account Reddit del canale russo senza alcuna spiegazione, come denunciato da Margarita Simonyan redattrice capo di RT[11]. Sul sito Reddit, RT contava almeno un milione di iscritti[12]. Il 31 di agosto, sempre la Simonyan dal suo profilo Twitter denuncia il blocco di RT nel territorio USA. Il commento della capo redattrice cita:“Ero in attesa del momento in cui il nostro canale sarà bloccato negli USA. Hanno iniziato. Sono bravi nei confronti delle libertà della parola”[13]. In una precedente intervista della Simonyan alla testata Spiegel Online la giornalista denunciava che l’atteggiamento dei media occidentali nei confronti della Russia non è cambiato dalla guerra fredda. Come darle torto? Da oggi potremo affermare con certezza che neppure l’atteggiamento del governo USA è mutato in questo senso. Restiamo in attesa di nuovi sviluppi, ma il futuro per l’emittente nel territorio nordamericano, non sembra promettere nulla di buono.

Marco Nocera
Fonte: http://www.eurasia-rivista.org
Link: http://www.eurasia-rivista.org/il-caso- ... mpa/20143/
19.09.2013

1) http://www.youtube.com/user/RussiaToday

2) http://rt.com/about-us/contact-info/

3) http://rt.com/where-to-watch/

4) http://www.ipsnews.net/redir.php?idnews=50157

5) http://russia-briefing.com/news/russia- ... ence.html/

6) http://www.youtube.com/user/RussiaToday

7) http://www.newstatesman.com/world-affai ... putins-mou

8) http://www.davidicke.com/headlines/tag/france/

9) http://www.reuters.com/article/2013/08/ ... 4T20130824

10) http://www.internazionale.it/news/russi ... -anti-gay/

11) http://voiceofrussia.com/news/2013_08_3 ... o-US-2017/

12) http://news.you-ng.it/2013/08/31/il-gov ... sia-today/

13) http://italian.ruvr.ru/2013_08_30/Gli-U ... sia-Today/


Ultima modifica di estraterrestre il 27/09/2013, 17:26, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 27/09/2013, 17:30 
estraterrestre, posso postare questa tua notizia anche nel mio thread sul livello di qualità dell'informazione?

Puoi farlo direttamente tu se preferisci!

[:D]



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MessaggioInviato: 27/09/2013, 18:02 
Cita:
estraterrestre ha scritto:

http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=12376

"IL CASO “RUSSIA TODAY”, LA VERA FACCIA DELLA LIBERTÀ DI STAMPA"
Postato il Venerdì, 27 settembre @ 08:15:00 CEST di davide

Informazione DI MARCO NOCERA
eurasia-rivista.org

Negli ultimi giorni di agosto, il governo USA ha bloccato la diffusione del canale Russia Today sul territorio nordamericano. L’emittente, che si è sempre contraddistinta dai media controllati dalle corporation per la sua indipendenza da grandi finanziatori americani, ha sempre trattato con obiettività i problemi di politica internazionale dando libertà di espressione a economisti e geopolitologi “fuori dal coro”. In seguito agli sviluppi geopolitici di quest’ultimo periodo, gli USA hanno dichiarato apertamente guerra all’emittente internazionale.

Cos’è Russia Today (RT)?

Secondo un’indagine del Centro di Ricerca PEW, Russia Today è il più grande fornitore di notizie su YouTube[1]. Russia Today è un canale televisivo internazionale, registrato come organizzazione autonoma non a scopo di lucro[2], con sede a Mosca presso Borovaya ulitsa, che vanta un elevato numero di contatti raggiunti in tutto il mondo. La sua diffusione è dovuta anche al fatto che venga trasmesso in più lingue: russo, inglese, spagnolo ed arabo. Russia Today è molto di più di un semplice canale di notizie 24 ore, trasmette documentari, programmi di approfondimento su geopolitica, economia, politica, tecnologia, interviste, talk-show, dibattiti, sport e molto altro. Russia Today è visibile sia su internet, per mezzo della pagina ufficiale, come anche sul satellite sulle piattaforme: EUTELSAT HOT BIRD 13B (HD), Astra 1L (HD), EUTELSAT 28A (HD), EUTELSAT HOT BIRD 13C (SD), Astra 1M (SD), EUTELSAT 28A (SD), Hispasat 1C (SD) oltre che sui supporti DTH (Direct-broadcast satellite) sulle piattaforme SKY e TivuSat[3]. Il canale viene trasmesso in totale da 30 satelliti, 500 tv via cavo a 550 milioni di persone in più di 100 stati. Nel 2011 è stato il canale straniero più seguito negli Stati Uniti dopo la BBC World News[4], nel 2012 è giunta al primo posto tra le emittenti straniere più seguite in 5 aree urbane degli Stati Uniti[5], nel 2013 è stata il primo canale televisivo della storia a raggiungere un miliardo di visualizzazione si YouTube[6]. Nel Regno Unito, nella seconda parte dell’anno 2012, secondo il Broadcasters’ Audience Research Board, tra i 2,25 e i 2,5 milioni di inglesi, si sono sintonizzati su RT. Russia Today, in Gran Bretagna, è a tutti gli effetti il più popolare canale di notizie dopo la BBC e SKY[7]. Esiste, oltre al canale di YouTube, un sito ufficiale aggiornato costantemente con tutte le notizie dal mondo, più pagine Facebook in diverse lingue, con aggiornamenti immediati, pagine Twitter, Google+ e Instagram. Nonostante sia stata lanciata in tempi recenti, il 10 dicembre del 2005, RT si è imposta, a tutti gli effetti, a livello planetario, come informazione alternativa a quella dei grandi marchi storici del giornalismo televisivo americano ed estero. Ad un simile successo, è inevitabile che si accompagnino le inimicizie, le critiche e, purtroppo, le opere di censura.


Il caso della censura USA

Sul finire del mese di agosto 2013, le tensioni internazionali tra USA e Siria andavano acuendosi. Il Governo nordamericano aveva già predisposto una campagna diffamatoria contro la Siria, sostenendo che il legittimo governo siriano di Bashar Al-Assad stesse usando armi chimiche contro la propria popolazione, giustificando così di fatto un intervento militare statunitense nella regione. Se da una parte i media mainstreamer, come in tutte le altre guerre condotte dagli USA, si stavano adoperando a supportare la versione ufficiale del governo americano, Russia Today e le reti associate, di contro, avevano già individuato delle prove schiaccianti contro quanto sostenuto dal governo americano. Il 22 agosto, durante un’operazione militare dell’Esercito Arabo Siriano contro i terroristi dell’Esercito Libero Siriano nell’area di Jobar, vengono filmate all’interno di un nascondiglio dei terroristi, sostanze chimiche tossiche. Nel video mostrato da una delle reti sorelle di RT, di nome Al Youm, si vede questo magazzino usato dai ribelli per la preparazione di razzi da riempire con sostanze chimiche, e si nota chiaramente il frame qui ingrandito:


manca foto vai a vedere sul link zio billy non ci riesco mai, casso.

Sacchi bianchi di una sostanza corrosiva, fabbricata nel Regno dell’Arabia Saudita, alleati storici degli USA all’interno della regione [8]. Come se non bastasse la stessa RT trasmette il 24 di agosto un video dell’Esercito Arabo Siriano, in un altro magazzino abusivo usato dalla guerriglia, oltre ad armi e maschere antigas, si trovano scatoloni come questo:



manca foto vai a vedere sul link zio billy non ci riesco mai, casso.



Sulle cui etichette che denotano la provenienza del materiale si legge chiaramente la scritta: “Made in USA”. Le notizie delle armi chimiche stoccate dai ribelli in diversi depositi vengono addirittura confermate dall’agenzia Reuters lo stesso 24 agosto[9]. Dopo la diffusione di queste notizie su scala internazionale, i media occidentali avevano già iniziato la loro guerra contro il canale di Mosca: prima tacciando il canale di omofobia nei confronti di un giornalista James Kirchik, che in una diretta aveva criticato le misure adottate dal governo russo in materia di diritti per gli omosessuali[10], in realtà il collegamento era stato interrotto in quanto il giornalista si era messo ad inveire contro i suoi colleghi gridando all’omofobia, invece di rispondere alle domande su cui verteva la trasmissione. Il 30 agosto viene bloccato l’account Reddit del canale russo senza alcuna spiegazione, come denunciato da Margarita Simonyan redattrice capo di RT[11]. Sul sito Reddit, RT contava almeno un milione di iscritti[12]. Il 31 di agosto, sempre la Simonyan dal suo profilo Twitter denuncia il blocco di RT nel territorio USA. Il commento della capo redattrice cita:“Ero in attesa del momento in cui il nostro canale sarà bloccato negli USA. Hanno iniziato. Sono bravi nei confronti delle libertà della parola”[13]. In una precedente intervista della Simonyan alla testata Spiegel Online la giornalista denunciava che l’atteggiamento dei media occidentali nei confronti della Russia non è cambiato dalla guerra fredda. Come darle torto? Da oggi potremo affermare con certezza che neppure l’atteggiamento del governo USA è mutato in questo senso. Restiamo in attesa di nuovi sviluppi, ma il futuro per l’emittente nel territorio nordamericano, non sembra promettere nulla di buono.

Marco Nocera
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Link: http://www.eurasia-rivista.org/il-caso- ... mpa/20143/
19.09.2013

1) http://www.youtube.com/user/RussiaToday

2) http://rt.com/about-us/contact-info/

3) http://rt.com/where-to-watch/

4) http://www.ipsnews.net/redir.php?idnews=50157

5) http://russia-briefing.com/news/russia- ... ence.html/

6) http://www.youtube.com/user/RussiaToday

7) http://www.newstatesman.com/world-affai ... putins-mou

8) http://www.davidicke.com/headlines/tag/france/

9) http://www.reuters.com/article/2013/08/ ... 4T20130824

10) http://www.internazionale.it/news/russi ... -anti-gay/

11) http://voiceofrussia.com/news/2013_08_3 ... o-US-2017/

12) http://news.you-ng.it/2013/08/31/il-gov ... sia-today/

13) http://italian.ruvr.ru/2013_08_30/Gli-U ... sia-Today/



si infatti..
vogliono far sentire sempre
la stessa campana..



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http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 27/09/2013, 19:24 
RIPARTE IL NEGOZIATO SUL NUCLEARE

Incontro tra i capi delle diplomazie:
dopo 30 anni via al disgelo Usa-Iran


Kerry e Zarif insieme alla riunione del «5+1». L’americano: avviato un processo. L’iraniano: ora via le sanzioni] Kerry e Zarif insieme alla riunione del «5+1». L'americano: avviato un processo. L'iraniano: ora via le sanzioni.



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21,73 KB

Dopo 30 anni di gelo totale, Stati Uniti e Iran hanno avviato lo «scongelamento» delle loro complicate relazioni. In uno storico incontro al Palazzo di Vetro di New York - seguito alle aperture dei giorni scorsi da parte del presidente iraniano Rohani - il Segretario di Stato americano John Kerry e il ministro degli Esteri di Teheran Javad Zarif hanno posto le basi per una svolta nel negoziato sul delicato dossier nucleare. ] Dopo 30 anni di gelo totale, Stati Uniti e Iran hanno avviato lo «scongelamento» delle loro complicate relazioni. In uno storico incontro al Palazzo di Vetro di New York - seguito alle aperture dei giorni scorsi da parte del presidente iraniano Rohani - il Segretario di Stato americano John Kerry e il ministro degli Esteri di Teheran Javad Zarif hanno posto le basi per una svolta nel negoziato sul delicato dossier nucleare.

http://www.corriere.it/esteri/13_settem ... 93b6.shtml

Per me è proprio come dicevo in precedenza! [;)]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 27/09/2013, 19:34, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 27/09/2013, 19:33 
Obama l'equilibrista: fa il leone con la Siria e l'agnello con l'Iran



Chissà come si dice in inglese cerchiobottista, così il presidente Obama potrebbe ben definire il suo discorso di ieri all’Assemblea generale dell’ ONU. Tutto il mondo lo aspettava, specie da quando Obama aveva annunciato che sarebbe stata una ridefinizione della politica americana in Medio Oriente dopo tanti errori e fraintendimenti. Era un discorso importante perché niente in questo momento è più decisivo degli USA di fronte al terrorismo di massa, e alla cosiddetta “charm offensive” del nuovo sorridentissimo presidente iraniano Rouhani. Ma Obama ha presentato una sola novità quando in varie riprese ha ricordato che egli è deciso a difendere gli interessi americani nel mondo, e ha persino suggerito che sarebbe pronto anche al ricorso alle armi. L’ha detto quattro volte, riferendosi con sufficiente chiarezza agli interessi strategici (contro l’Iran nucleare), umanitari ma anche petroliferi. Questo era il cerchio. La botte era tutta un inno alla pace e alla trattativa. Se per esempio con la Siria aveva abbracciato l’ipotesi militare dopo l’uso del gas Sarin, alla fine, ha detto, seguire la strada diplomatica era risultato possibile grazie ai russi. Ma, colpo al cerchio, la faccenda non è finita, se Assad non è serio nel consegnare le armi chimiche, ci si può ripensare. L’attacco unilaterale, perché a volte l’ONU non ci sta, non ci preoccupa. Ma ha subito aggiunto: certo ora il Consiglio di Sicurezza deve promettere invece la partecipazione collettiva se gli accordi non vengono osservati.

Sull’Iran Obama ha fatto proprio l’Obama: morbido, soggiogato da un’inesorabile visione etnocentrica che non gli suggerisce la liceità della bugia islamica per il proprio popolo e il proprio Dio. Il Presidente ha così aperto un canale diplomatico con l’Iran che fin’ora non c’era: ha annunciato di avere incaricato John Kerry di dialogare col suo omologo iraniano, ha dichiarato la sua simpatia per il popolo che ha scelto un leader come Rouhani. Ha messo completamente da parte che, sciita o sunnita, ogni islamista guarda con ammirazione, anche se con odio di parte, al terrorismo mondiale perpetrato dall’Iran, alle sue milizie degli Hezbollah, all’aiuto alla Siria. Ha anche detto (poveri prigionieri politici, giornalisti incarcerati, donne condannate a pene shariatiche per non essere abbastanza segregate, omosessuali impiccati) di non tenerci affatto al cambiamento di regime. Sul nucleare, contro tutte le prove storiche che ci dicono che gli iraniani hanno spesso finto di trattare per prendere tempo, contro il fatto che ormai è questione di mesi, Obama ha espresso la speranza che la novità di Rouhani possa aprire una nuova strada verso la stabilità mondiale. Poi, l’ha sparata grossa: nello stabilire le priorità americane, con tutte le sue esclamazioni sui diritti umani, con la preoccupazione per la guerra terrorista di Al Qaeda, pure ha messo sullo stesso piano, per la stabilità e per gli interessi americani, lo stop alla bomba (ma, colpo al cerchio, certo gli iraniani hanno diritto a un nucleare pacifico) con (colpaccione alla botte) le trattative fra Israele e i palestinesi.

Ma come, Presidente? Hai la Siria in cui ancora si uccidono decine di persone ogni giorno, in Kenia i terroristi hanno ucciso cento persone ieri, quest’anno circa 5000 iracheni sono morti nello scontro terrorista sciita-sunnita, in Pakistan, in Nigeria, in Afghanistan i morti civili innocenti uccisi da attacchi terroristici disegnano una vera guerra per i confini, per l’etnia, per la religione, per le ricchezze naturali, per il migliore attacco terroristico e la più effettiva aggressione contro l’Occidente, i profughi dilagano, i bambini non sono bambini, le donne sono segregate, si violano tutte le regole di comportamento civile e militare, i confini degli Stati disegnati nel 1916 sono state cancellati, e Obama immagina che all’origine della instabilità mediorentale ci sia il conflitto israelopalestinese? Certo, Iran e Israele insieme come problemi mondiali sono un esempio di cerchiobottismo da Premio Nobel. E’ una gaffe?

http://www.fiammanirenstein.com/articol ... =3&Id=3286

[:17]



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Eh Obama si è visto incastrato nella situazione Siriana. Da una parte i guerrafondai del Pentagono e del Congresso e dall'altra Russia e Cina fermamente contrari all'attacco alla Siria.
Obama non poteva fare altro in quella situazione, o scatenare la terza guerra mondiale o fare accordi con le potenze mondiali Russia e Cina più il loro alleato IRAN.
Ha scelto la via diplomatica PER ORA, ma io dubito fortemente che gli USA fermino il loro decennale programma di dominio della Regione Mediorientale.
Non hanno mai smesso di perseguire i loro piani, certo forse questa opposizione Russo-Cinese non se l'aspettavano, ma troveranno un modo per avere quello che vogliono.
In più se avete notato hanno già trovato un nuovo fronte di intervento, la regione Kenya-Somalia, piena a quanto pare di Terroristi Jihadisti
(chissà perchè, questi jihadisti, fanno sempre comodo al gioco militare americano... e questo lo pensano ormai anche i Russi)
Una cosa è sicura, i Russi hanno avuto conferme dirette dai regnanti dell'Arabia Saudita che loro possono controllare e finanziare questi gruppi terroristici islamici.
Molto probabilmente Russia e Cina hanno capito il "giochetto" e prendono e prenderanno provvedimenti adeguati...


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MessaggioInviato: 27/09/2013, 20:51 
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bleffort ha scritto:

Ricordatevi, le nazioni che nel passato hanno scatenano le guerre alla fine i primi ad essere sconfitti sono proprio loro,la storia insegna!!,come mai non leggono libri di storia?.[:D]


Se Hitler lo avesse fatto avrebbe vinto la guerra contro la Russia, evitando di fare lo stesso errore di Napoleone; meno male che questa gente è presuntuosa :)



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la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
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MessaggioInviato: 28/09/2013, 17:32 
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=181906

Siria. Si unanime dell'Onu a risoluzione armi chimiche

Il testo, approvato dai 15 membri del Consiglio, condanna l'uso di armi chimiche in Siria e avverte il regime di Damasco che ci saranno "conseguenze" se la Siria non rispetterà gli impegni. La risoluzione non prevede sanzioni automatiche, [color=red]ma in caso di inadempienza, si imporranno misure sotto il capitolo 7, attraverso un'altra risoluzione del Consiglio


Immagine
Ban ki-Moon


New York, 28 Settembre 2013

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha approvato all'unanimità la risoluzione per lo smantellamento dell'arsenale di armi chimiche del regime siriano. Definendo il voto "storico", il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha annunciato l'intenzione di organizzare una conferenza di pace, la cosiddetta Ginevra 2, entro metà novembre. Il testo, approvato dai 15 membri del Consiglio, riunito a livello di ministri degli Esteri, condanna l'uso di armi chimiche in Siria e avverte il regime di Damasco che ci saranno "conseguenze" se la Siria non rispetterà gli impegni. La risoluzione non prevede sanzioni automatiche, ossia non fa riferimento al capitolo 7 della Carta Onu, che prevede come ultima ratio l'uso della forza. Ma in caso di inadempienza, si imporranno misure sotto il capitolo 7, attraverso un'altra risoluzione del Consiglio.


Ban Ki-moon: un voto storico
"Un voto storico". Così il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha definito il sì all'unanimità del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite alla risoluzione sulla Siria. Ban ha affermato che gli esperti dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) arriveranno in Siria martedì. "Il successo della missione degli esperti per la distruzione delle armi chimiche in Siria dipende dal fatto che le autorità di Damasco rispettino pienamente gli impegni e garantiscano la sicurezza del personale Opac e Onu", ha aggiunto il segretario generale della Nazioni unite, ribadendo che tutte le parti nel Paese devono cooperare senza compiere azioni che ostacolino l'operato degli esperti internazionali.[/color]


La Russia e la Cina non saranno contente delle parole di ban ki moon, che vuole imporre l'uso della forza con il "capitolo 7" ma con una nuova risoluzione
Lo sapevo che avrebbero cercato di raggirare la risoluzione già firmata da Russia e Cina...


Ultima modifica di AgenteSegreto000 il 28/09/2013, 17:34, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 29/09/2013, 18:26 
Il presidente siriano a Rainews24:

'Ue parla di aiuti ma impone embargo'.
'Non abbiamo usato noi i gas ma i terroristi'

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 77876.html



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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Ufologo 555 ha scritto:

Obama l'equilibrista: fa il leone con la Siria e l'agnello con l'Iran



Chissà come si dice in inglese cerchiobottista, così il presidente Obama potrebbe ben definire il suo discorso di ieri all’Assemblea generale dell’ ONU. Tutto il mondo lo aspettava, specie da quando Obama aveva annunciato che sarebbe stata una ridefinizione della politica americana in Medio Oriente dopo tanti errori e fraintendimenti. Era un discorso importante perché niente in questo momento è più decisivo degli USA di fronte al terrorismo di massa, e alla cosiddetta “charm offensive” del nuovo sorridentissimo presidente iraniano Rouhani. Ma Obama ha presentato una sola novità quando in varie riprese ha ricordato che egli è deciso a difendere gli interessi americani nel mondo, e ha persino suggerito che sarebbe pronto anche al ricorso alle armi. L’ha detto quattro volte, riferendosi con sufficiente chiarezza agli interessi strategici (contro l’Iran nucleare), umanitari ma anche petroliferi. Questo era il cerchio. La botte era tutta un inno alla pace e alla trattativa. Se per esempio con la Siria aveva abbracciato l’ipotesi militare dopo l’uso del gas Sarin, alla fine, ha detto, seguire la strada diplomatica era risultato possibile grazie ai russi. Ma, colpo al cerchio, la faccenda non è finita, se Assad non è serio nel consegnare le armi chimiche, ci si può ripensare. L’attacco unilaterale, perché a volte l’ONU non ci sta, non ci preoccupa. Ma ha subito aggiunto: certo ora il Consiglio di Sicurezza deve promettere invece la partecipazione collettiva se gli accordi non vengono osservati.

Sull’Iran Obama ha fatto proprio l’Obama: morbido, soggiogato da un’inesorabile visione etnocentrica che non gli suggerisce la liceità della bugia islamica per il proprio popolo e il proprio Dio. Il Presidente ha così aperto un canale diplomatico con l’Iran che fin’ora non c’era: ha annunciato di avere incaricato John Kerry di dialogare col suo omologo iraniano, ha dichiarato la sua simpatia per il popolo che ha scelto un leader come Rouhani. Ha messo completamente da parte che, sciita o sunnita, ogni islamista guarda con ammirazione, anche se con odio di parte, al terrorismo mondiale perpetrato dall’Iran, alle sue milizie degli Hezbollah, all’aiuto alla Siria. Ha anche detto (poveri prigionieri politici, giornalisti incarcerati, donne condannate a pene shariatiche per non essere abbastanza segregate, omosessuali impiccati) di non tenerci affatto al cambiamento di regime. Sul nucleare, contro tutte le prove storiche che ci dicono che gli iraniani hanno spesso finto di trattare per prendere tempo, contro il fatto che ormai è questione di mesi, Obama ha espresso la speranza che la novità di Rouhani possa aprire una nuova strada verso la stabilità mondiale. Poi, l’ha sparata grossa: nello stabilire le priorità americane, con tutte le sue esclamazioni sui diritti umani, con la preoccupazione per la guerra terrorista di Al Qaeda, pure ha messo sullo stesso piano, per la stabilità e per gli interessi americani, lo stop alla bomba (ma, colpo al cerchio, certo gli iraniani hanno diritto a un nucleare pacifico) con (colpaccione alla botte) le trattative fra Israele e i palestinesi.

Ma come, Presidente? Hai la Siria in cui ancora si uccidono decine di persone ogni giorno, in Kenia i terroristi hanno ucciso cento persone ieri, quest’anno circa 5000 iracheni sono morti nello scontro terrorista sciita-sunnita, in Pakistan, in Nigeria, in Afghanistan i morti civili innocenti uccisi da attacchi terroristici disegnano una vera guerra per i confini, per l’etnia, per la religione, per le ricchezze naturali, per il migliore attacco terroristico e la più effettiva aggressione contro l’Occidente, i profughi dilagano, i bambini non sono bambini, le donne sono segregate, si violano tutte le regole di comportamento civile e militare, i confini degli Stati disegnati nel 1916 sono state cancellati, e Obama immagina che all’origine della instabilità mediorentale ci sia il conflitto israelopalestinese? Certo, Iran e Israele insieme come problemi mondiali sono un esempio di cerchiobottismo da Premio Nobel. E’ una gaffe?

http://www.fiammanirenstein.com/articol ... =3&Id=3286

[:17]


ma no..
è tutta una manfrina..
la startegia è tutti (si fa x dire)
contro uno, la siria..
già tutti contro due è più ostico..

allora allisciano l'iran..
ma è tutta una finta..

se riescono a distruggere la siria,
allora ricominciano con l'iran..

l'abbiamo visto e stravisto..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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Questa volta non credo succederà.



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Thethirdeye ha scritto:


Il presidente siriano a Rainews24:

'Ue parla di aiuti ma impone embargo'.
'Non abbiamo usato noi i gas ma i terroristi'

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 77876.html






gli aiuti
si intendono ai terroristi..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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