Ogni tanto questa notizia dev’essere riesumata almeno fino a quando il grullo non fornirà una spiegazione più credibile non per i suoi sostenitori che sono abituati a bersi qualsiasi cosa (forse per questo che una spiegazione più credibile dal grullo non è ancora arrivata), ma per i suoi detrattori.
[color=blue]E Grillo passò dalle bufale all’Emmental svizzero! Beppe Grillo i soldi dei suoi spettacoli doveva pure investirli da qualche parte. E quale migliore posto se non nell’accogliente e paradisiaca Svizzera? Il Savonarola dell’antipolitica ha deciso, infatti, diprendere casa a Lugano, aggiungendosi a quella schiera di ospiti illustri che hanno scelto come riservata residenza la Svizzera di lingua italiana.
Ovviamente il Grillo parlante mette subito le mani avanti e dice che non ha acquistato una villa per sè, bensì un appartamento per ospitare i server del suo blog, nel caso un giorno venisse fuori una leggina che in qualche modo metterebbe la museruola ai blogger.
E lo stesso Grillo a spiegarloall’Adnkronos e in un’intervista più ampia rilasciata al quotidiano svizzero“Il caffè online”:
Cita:
«Sì, ho comprato un appartamento a Lugano perché se mi oscurano il blog sono pronto a ripartire il giorno stesso con Beppegrillo.ch o Beppegrillo.eu.Speravo che la notizia non si diffondesse. Non vorrei che venisse interpretata come una mossa codarda o che qualcuno cominciasse a dire che ho comprato la villa in Svizzera. Non è una fuga dalle tasse, per intenderci. L’eventuale trasferimento riguarderebbe solo il blog, non me»
Excusatio non petita, accusatio manifesta!
Ovvio, no? Si inizia col blog e si finisce con i conti bancari.
Caro Grillo, ma a chi la vuoi dare a bere? Se è vero che volevi tutelare il tuo blog, potevi acquistare il dominio beppegrillo.eu o .com o .quelchetipare, direttamente dall’Italia, senza bisogno di espatriare. In ogni caso, se le autorità italiane decidono di oscurare un sito, possono farlo senza stare a guardare il suffisso.
Anche l’ottimo Gabriele Mastellarini, direttamente da suo blog si rivolge al compagno di merende di Grillo, il sempre ben informato Marco Travaglio, per spiegare al caro Beppe che la gente, contrariamente a ciò che potrebbe pensare lui, non è stupida.
Scrive Mastellarini:
Cita:
Caro Travaglio, avrai certamente letto che Grillo ha confermato questo repentino cambio di abitazione (e forse anche di residenza, dopo che da quelle parti è già di stanza la cantante Mina) giustificandolo con la possibilità di censura per il suo blog http://www.beppegrillo.it, sul quale anche tu – caro il mio Travaglio – appari tutte le settimane. Ovviamente un’altra balla, più grande dellaBio palla. Cita:
Ti basterà verificare sul sito http://www.nic.it e notare che il dominiohttp://www.beppegrillo.it non è intestato a Giuseppe Grillo ma a un certo Emanuele Bottaro, esperto di informatica, già presidente di un’associazione dei consumatori (se non hai tempo di verificare, l’ho già fatto io per te e ti ho incollato tutto alla fine di questa lettera). Cita:
Il dottor Bottaro è di Modena e risulta essere anche l’amministratore del sito, mentre di Grillo nessuna traccia ufficiale. Se il discorso del comico avesse una valenza logica, a espatriare doveva essere Bottaro e non lui.
Cita:
Caro Travaglio, sarebbe bene che avvertissi Grillo dicendogli che la Svizzera non è nell’Unione Europea e che può (poteva) benissimo comprare il dominio beppegrillo.eu direttamente dall’Italia. Anzi bastava sollecitare Bottaro a farlo per suo conto, come già avvenuto con beppegrillo.it.
Cita:
A scanso di equivoci, caro Travaglio, ti comunico che dall’Italia è possibile aprire comodamente un dominio .eu, .com, .info, etc senza doversi trasferire. Inoltre, come ben sai, se le autorità italiane decidono di oscurare un sito possono farlo senza stare a guardare il suffisso. E lo stesso accade in Svizzera, anzi lì sono molto più rigidi.
A proposito. Leggete cosa dice Sergio Fornasini (esperto di informatica, tecnico di reti, project manager di un’importante multinazionale di tlc):
Cita:
«I domini beppegrillo.ch e beppegrillo.eu risultano già occupati, ennesima dimostrazione che il Grillo non sa nemmeno lui cosa stia dicendo a proposito della migrazione eventuale del suo blog su un altro dominio o all’estero. Se solo lontanamente avesse davvero preso in esame l’ipotesi si sarebbe quanto meno informato, questo invece dimostra che non è stato fatto nemmeno uno studio di fattibilità a quanto sta affermando. Non male per quello che in tutte le classifiche è il primo blogger in Italia, e che non fa altro che parlare delle meraviglie della rete»
Insomma, è sempre la solita storia. Predicare bene e razzolare male, malattia particolarmente diffusa tra i moralizzatori. Come dire: «Fate ciò che dico, non fare quel che faccio». Povero Grillo, ultimamente non gliene va bene una. Beh, magari in Svizzera potrebbe rifarsi e passare dalle bufale all’Emmental. (do.mal.)[/color]