11/10/2013, 14:34
shighella ha scritto:
Concordo mik, oltretutto ci sarebbero anche moltissime costruzioni carcerarie vuote, inutilizzate o adibite ad altro uso..
Un articolo postato da Wolframio ne parla..
11/10/2013, 16:00
11/10/2013, 16:03
mik.300 ha scritto:
...........
ma ci vuole tanto a
costruire nuove carceri?
invece no..
si preferisce non perseguire i reati
e non applicare le pene..
ma non è un paese di pazzi questo???????????????????
quasi quasi è meglio delinquere,
no??
i veri fessi sono quelli che
rispettano la legge..
11/10/2013, 16:04
11/10/2013, 16:23
Meryddin ha scritto:
Ah... ed a proposito di questi illuminati professionisti della politica, vogliamo parlare un po' dei trucchetti di questa gente?
Sarà Paglini, Senatrice m5s:
Questo pomeriggio in aula al senato si è consumata l'ennesima VERGOGNA di chi ha truffato gli italiani prendendo la diaria nonostante l'assenza. Vi racconto .... In aula nelle fila del PDL si votava e un pallino risultava sempre bianco nel tabellone..... Sempre uguale, sempre astenuto. La cosa e' caduta all'occhio del nostro Enrico Cappelletti che si è alzato facendo presente che un tasto veniva premuto nonostante il senatore di riferimento FOSSE ASSENTE. E' li che il nostro sen. Roberto Cotti si è recato in quella postazione , e togliendo una pila si quotidiani che copriva il tutto, ha tirato fuori dalla buca del voto UNA PALLINA DI CARTA!!!!!! Una pallina di carta che premeva e face risultare il voto !!!! Ha estratto la cosa e l'ha mostrata a tutti. Abbiamo gridato Vergogna vergogna.... Ma nessuno e' stato punito ne' sanzionato!!!!! La postazione era del senatore PIERO AIELLO.... PDL. Insomma abbiamo protestato ma inutilmente.... Ebbene, questa sera, a pochi minuti dalla fine dell seduta.... Il nostro Roberto Cotti richiede la parola.... Il presidente di turno e' GASPARRI.... Roberto fa presente che ci sono altre irregolarità.... Ma Gasparri non lo fa esprimere parlandogli sopra e chiudendogli il microfono prima che dicesse ciò che voleva dire. Roberto molto determinato ha sceso le scale e si è recato nella postazione additata sempre nelle fila del PDL , QUESTA VOLTA NEGLI SCRANNI PIU ALTI, ed ha estratto NUOVAMENTE UNA PALLA DI CARTA INCASTRATA X FAR SI CHE PREMESSE I TASTI X LA VOTAZIONE. BASTAAAA.... SIAMO ESPLOSI DI INDIGNAZIONE... ABBIAMO URLATO LA NOSTRA RABBIA E TUTTO LO SDEGNO POSSIBILE. E INSOPPORTABILE TUTTO CIÒ' e sempre nell'indifferenza di chi dovrebbe far funzionare i lavori d'aula con alto senso dello stato. Anzi.... Gasparri ha ridicolizzato il nostro Roberto chiamando lo SILVAN , Basta tutto ciò è' INAMISSIBILE. proporrò grandi azioni per la prossima volta che ciò succederà.... Sono delle persone IMMATURE E DEGNE DI ASILO INFANTILE. Ho urlato in aula che sono indegni, che sono intollerabili.... Vedremo come tutto questo andrà a finire. Voi cittadini sappiate che stanno continuamente sottraendo soldi pubblici anche con questi vergognosi sistemi. Sara Paglini -CITTADINA PORTAVOCE IN SENATO #M5S
11/10/2013, 16:31
11/10/2013, 16:38
rmnd ha scritto:
Il problema penso sia soprattutto economico.
Costruire nuove carceri costa, (e non si realizzano in tempo 0)
Costruire nuove carceri significa assumere nuovo personale carcerario.
E già l'attuale è in sottorganico.
11/10/2013, 16:39
Meryddin ha scritto:
TTE, leggi l'articolo di Scanzi e dimmi cosa ne pensi... postato poco sopra.
11/10/2013, 17:48
Thethirdeye ha scritto:rmnd ha scritto:
Il problema penso sia soprattutto economico.
Costruire nuove carceri costa, (e non si realizzano in tempo 0)
Costruire nuove carceri significa assumere nuovo personale carcerario.
E già l'attuale è in sottorganico.
Soldi? I miliardi spesi in TAV ed EXPO' 2015, oltre a tante belle cosette di pubblica utilità (come ad esempio rimettere in sesto le scuole pubbliche), potevano essere utilizzati per METTERE A NORMA le carceri già esistenti ed abbandonate. Anche quelle sono state costruite con "soldi pubblici" sai?
11/10/2013, 17:53
rmnd ha scritto:mik.300 ha scritto:
...........
ma ci vuole tanto a
costruire nuove carceri?
invece no..
si preferisce non perseguire i reati
e non applicare le pene..
ma non è un paese di pazzi questo???????????????????
quasi quasi è meglio delinquere,
no??
i veri fessi sono quelli che
rispettano la legge..
Il problema penso sia soprattutto economico.
Costruire nuove carceri costa, (e non si realizzano in tempo 0)
Costruire nuove carceri significa assumere nuovo personale carcerario. E già l'attuale è in sottorganico.
I
11/10/2013, 18:19
rmnd ha scritto:Thethirdeye ha scritto:rmnd ha scritto:
Il problema penso sia soprattutto economico.
Costruire nuove carceri costa, (e non si realizzano in tempo 0)
Costruire nuove carceri significa assumere nuovo personale carcerario.
E già l'attuale è in sottorganico.
Soldi? I miliardi spesi in TAV ed EXPO' 2015, oltre a tante belle cosette di pubblica utilità (come ad esempio rimettere in sesto le scuole pubbliche), potevano essere utilizzati per METTERE A NORMA le carceri già esistenti ed abbandonate. Anche quelle sono state costruite con "soldi pubblici" sai?
ti sei dimenticato gli F-35, come da decalogo del perfetto grillino.
Non ci sono soldi per i canadair..colpa degli f35.
Non ci sono soldi per le motovedette...colpa degli f35
Abbiamo comprato i canadair
Non ci sono soldi per le motovedette---colpa degli f35. No! colpa dei canadair...(e qui il grillino va in sintax-error)
Tipo libricino del perfetto testimone di geova. A domanda/obiezione della vittima di turno, il zelante cristiano ha la risposta preconfezionata.
11/10/2013, 19:22
rmnd ha scritto:mik.300 ha scritto:
...........
ma ci vuole tanto a
costruire nuove carceri?
invece no..
si preferisce non perseguire i reati
e non applicare le pene..
ma non è un paese di pazzi questo???????????????????
quasi quasi è meglio delinquere,
no??
i veri fessi sono quelli che
rispettano la legge..
Il problema penso sia soprattutto economico.
Costruire nuove carceri costa, (e non si realizzano in tempo 0)
Costruire nuove carceri significa assumere nuovo personale carcerario. E già l'attuale è in sottorganico.
I
11/10/2013, 19:29
11/10/2013, 19:44
11/10/2013, 20:01
Ronin77 ha scritto:
Ci sono tante di quelle carceri in italia abbandonate da ultimare...
Tutte balle...come sempre.
Carceri come cattedrali nel deserto: 40 le incompiute
Le carceri italiane sono (sempre più) sull’orlo del collasso: nei 205 istituti di pena della Penisola, a fronte di una capienza regolamentare di poco più di 43 mila posti, sono stipati oltre 65 mila detenuti (la metà dei quali, peraltro, in attesa di giudizio). In molte carceri, l’80 per cento delle quali ha più di cent’anni e una su cinque è stata costruita tra il 1200 e il 1500, il tasso di sovraffollamento ha già ampiamente superato il 200 per cento e le condizioni igieniche e di vivibilità sono “talvolta fuori dal principio costituzionale dell’umanità”. A dichiararlo, lo stesso Guardasigilli Alfano che ha proposto lo “stato di emergenza”, ottenendo dal Consiglio dei ministri il via libera al piano carceri che dovrebbe portare alla realizzazione di oltre 21 mila nuovi posti nei penitenziari italiani.
Quello dell’edilizia penitenziaria è un capitolo spinoso attorno al quale periodicamente si riaccendono le polemiche: senza voler entrare nel merito, vi è un aspetto quanto meno paradossale su cui vorremmo tornare a soffermarci e di cui ci eravamo invero occupati già un anno fa.
Mentre a Napoli, Milano, Lecce, Bologna le celle straripano, a Codigoro (Ferrara), Villalba (Caltanisetta), Minervino Murge (Bari), vi sono altrettante carceri… vuote. Alcune sono state inaugurate e mai utilizzate. Altre sono incompiute. Altre ancora sono state abbandonate al degrado. Qualcuna è divenuta rifugio di sfrattati. Qualcun’altra è stata soppressa o venduta a Comuni ed enti locali che continuano a lasciarla inutilizzata. Le cattedrali nel deserto che costellano lo Stivale, da Nord a Sud, e che nel corso degli anni hanno assorbito non poche risorse pubbliche per rimanere semplicemente inutilizzate, sono ben 40 [fonte: Il Messaggero]. Dal carcere di Morcone, provincia di Benevento, costruito, arredato e poi abbandonato, a quello di Revere (Mantova), dove i lavori, iniziati nei primi anni ’90, sono fermi dal 2000 e i locali sono già stati saccheggiati, da quello di Gela (Caltanissetta), progettato nel 1959, inaugurato nel 2007, ma ancora vuoto perché i sistemi di sicurezza devono essere adeguati, a quello di Arghillà, periferia nord di Reggio Calabria, ultimato nel 2005 – e costato niente meno che 90 milioni di euro –. Qui tutto è pronto: ci sono gli impianti di sicurezza, le telecamere a circuito chiuso, le celle per 300 detenuti, addirittura i computer e le scrivanie negli uffici amministrativi. Non manca nulla, insomma. Tranne la strada di accesso.
Un paradosso nel paradosso che, come ha scritto Nino Cirillo su Il Messaggero, “gli esperti chiamano burocraticamente diseconomia carceraria”. Noi, che con il burocratese non siamo mai andati molto d’accordo, preferiamo invece chiamarla in altro modo: sprecopoli.
LV n
Le carceri italiane sono (sempre più) sull’orlo del collasso: nei 205 istituti di pena della Penisola, a fronte di una capienza regolamentare di poco più di 43 mila posti, sono stipati oltre 65 mila detenuti (la metà dei quali, peraltro, in attesa di giudizio). In molte carceri, l’80 per cento delle quali ha più di cent’anni e una su cinque è stata costruita tra il 1200 e il 1500, il tasso di sovraffollamento ha già ampiamente superato il 200 per cento e le condizioni igieniche e di vivibilità sono “talvolta fuori dal principio costituzionale dell’umanità”. A dichiararlo, lo stesso Guardasigilli Alfano che ha proposto lo “stato di emergenza”, ottenendo dal Consiglio dei ministri il via libera al piano carceri che dovrebbe portare alla realizzazione di oltre 21 mila nuovi posti nei penitenziari italiani. Quello dell’edilizia penitenziaria è un capitolo spinoso attorno al quale periodicamente si riaccendono le polemiche: senza voler entrare nel merito, vi è un aspetto quanto meno paradossale su cui vorremmo tornare a soffermarci e di cui ci eravamo invero occupati già un anno fa. Mentre a Napoli, Milano, Lecce, Bologna le celle straripano, a Codigoro (Ferrara), Villalba (Caltanisetta), Minervino Murge (Bari), vi sono altrettante carceri… vuote. Alcune sono state inaugurate e mai utilizzate. Altre sono incompiute. Altre ancora sono state abbandonate al degrado. Qualcuna è divenuta rifugio di sfrattati. Qualcun’altra è stata soppressa o venduta a Comuni ed enti locali che continuano a lasciarla inutilizzata. Le cattedrali nel deserto che costellano lo Stivale, da Nord a Sud, e che nel corso degli anni hanno assorbito non poche risorse pubbliche per rimanere semplicemente inutilizzate, sono ben 40 [fonte: Il Messaggero]. Dal carcere di Morcone, provincia di Benevento, costruito, arredato e poi abbandonato, a quello di Revere (Mantova), dove i lavori, iniziati nei primi anni ’90, sono fermi dal 2000 e i locali sono già stati saccheggiati, da quello di Gela (Caltanissetta), progettato nel 1959, inaugurato nel 2007, ma ancora vuoto perché i sistemi di sicurezza devono essere adeguati, a quello di Arghillà, periferia nord di Reggio Calabria, ultimato nel 2005 – e costato niente meno che 90 milioni di euro –. Qui tutto è pronto: ci sono gli impianti di sicurezza, le telecamere a circuito chiuso, le celle per 300 detenuti, addirittura i computer e le scrivanie negli uffici amministrativi. Non manca nulla, insomma. Tranne la strada di accesso. Un paradosso nel paradosso che, come ha scritto Nino Cirillo su Il Messaggero, “gli esperti chiamano burocraticamente diseconomia carceraria”. Noi, che con il burocratese non siamo mai andati molto d’accordo, preferiamo invece chiamarla in altro modo: sprecopoli.LV n
http://www.ilduemila.com/carceri-come-c ... incompiute