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Argomento bloccato

11/10/2013, 14:34

shighella ha scritto:

Concordo mik, oltretutto ci sarebbero anche moltissime costruzioni carcerarie vuote, inutilizzate o adibite ad altro uso..
Un articolo postato da Wolframio ne parla.. [8]


in Italia ci sono almeno cento penitenziari, inutilizzati, che marciscono abbandonati a se stessi. Oppure, quando va bene, vengono riconvertiti e riutilizzati nei modi più disparati e fantasiosi. Come ad Accadia, un piccolo paesino di montagna in provincia di Foggia, dove hanno in progetto di trasformare il vecchio carcere nel primo centro italiano di produzione di idrogeno da energia rinnovabile.

Un caso isolato? No. A Monopoli per esempio l’ex prigione è stata per anni dimora abusiva degli sfrattati, a Cropani, in provincia di Catanzaro, la casa mandamentale è stata trasformata dal sindaco in deposito per la raccolta differenziata e archivio del Comune. Ad Arena, a due passi da Vibo Valentia, la struttura ospita una onlus, mentre a Petilia, vicino a Crotone, l’edificio diventerà la nuova caserma dei Vigili del fuoco. A Frigento, in Irpinia, i muri delle celle sono stati abbattuti per farne una palestra e una piccola fabbrica. Pochi chilometri più a sud, a Gragnano, la vecchia casa circondariale diventerà un pastificio. Nessuno sa, invece, che fine farà l’istituto di Villalba, in provincia di Caltanissetta, abbandonato dal 1990 e scelto lo scorso anno come set per il film “Pregate, fratelli”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01 ... te/182580/


In realtà, agli ESPERTI DELLA POLITICA, fa molto comodo poter SCAGIONARE ogni tanto i vari "batman" della pubblica amministrazione e della politica italiota. Altrimenti non si piega.... non ti pare?

11/10/2013, 16:00

Articolo di Andrea Scanzi. Lo condivido al 100%. Riguardo a questa storia del reato di clandestinità.
Non avrei saputo fare di meglio per spiegare la mia opinione al riguardo. Non per niente lui è un giornalista ed io no [;)]

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10 ... io/740195/

11/10/2013, 16:03

mik.300 ha scritto:
...........
ma ci vuole tanto a
costruire nuove carceri?
invece no..
si preferisce non perseguire i reati
e non applicare le pene..

ma non è un paese di pazzi questo???????????????????

quasi quasi è meglio delinquere,
no??
i veri fessi sono quelli che
rispettano la legge..



Il problema penso sia soprattutto economico.
Costruire nuove carceri costa, (e non si realizzano in tempo 0)

Costruire nuove carceri significa assumere nuovo personale carcerario. E già l'attuale è in sottorganico.

I

11/10/2013, 16:04

Ah... ed a proposito di questi illuminati professionisti della politica, vogliamo parlare un po' dei trucchetti di questa gente?

Sarà Paglini, Senatrice m5s:

Questo pomeriggio in aula al senato si è consumata l'ennesima VERGOGNA di chi ha truffato gli italiani prendendo la diaria nonostante l'assenza. Vi racconto .... In aula nelle fila del PDL si votava e un pallino risultava sempre bianco nel tabellone..... Sempre uguale, sempre astenuto. La cosa e' caduta all'occhio del nostro Enrico Cappelletti che si è alzato facendo presente che un tasto veniva premuto nonostante il senatore di riferimento FOSSE ASSENTE. E' li che il nostro sen. Roberto Cotti si è recato in quella postazione , e togliendo una pila si quotidiani che copriva il tutto, ha tirato fuori dalla buca del voto UNA PALLINA DI CARTA!!!!!! Una pallina di carta che premeva e face risultare il voto !!!! Ha estratto la cosa e l'ha mostrata a tutti. Abbiamo gridato Vergogna vergogna.... Ma nessuno e' stato punito ne' sanzionato!!!!! La postazione era del senatore PIERO AIELLO.... PDL. Insomma abbiamo protestato ma inutilmente.... Ebbene, questa sera, a pochi minuti dalla fine dell seduta.... Il nostro Roberto Cotti richiede la parola.... Il presidente di turno e' GASPARRI.... Roberto fa presente che ci sono altre irregolarità.... Ma Gasparri non lo fa esprimere parlandogli sopra e chiudendogli il microfono prima che dicesse ciò che voleva dire. Roberto molto determinato ha sceso le scale e si è recato nella postazione additata sempre nelle fila del PDL , QUESTA VOLTA NEGLI SCRANNI PIU ALTI, ed ha estratto NUOVAMENTE UNA PALLA DI CARTA INCASTRATA X FAR SI CHE PREMESSE I TASTI X LA VOTAZIONE. BASTAAAA.... SIAMO ESPLOSI DI INDIGNAZIONE... ABBIAMO URLATO LA NOSTRA RABBIA E TUTTO LO SDEGNO POSSIBILE. E INSOPPORTABILE TUTTO CIÒ' e sempre nell'indifferenza di chi dovrebbe far funzionare i lavori d'aula con alto senso dello stato. Anzi.... Gasparri ha ridicolizzato il nostro Roberto chiamando lo SILVAN , Basta tutto ciò è' INAMISSIBILE. proporrò grandi azioni per la prossima volta che ciò succederà.... Sono delle persone IMMATURE E DEGNE DI ASILO INFANTILE. Ho urlato in aula che sono indegni, che sono intollerabili.... Vedremo come tutto questo andrà a finire. Voi cittadini sappiate che stanno continuamente sottraendo soldi pubblici anche con questi vergognosi sistemi. Sara Paglini -CITTADINA PORTAVOCE IN SENATO #M5S

11/10/2013, 16:23

Meryddin ha scritto:

Ah... ed a proposito di questi illuminati professionisti della politica, vogliamo parlare un po' dei trucchetti di questa gente?

Sarà Paglini, Senatrice m5s:

Questo pomeriggio in aula al senato si è consumata l'ennesima VERGOGNA di chi ha truffato gli italiani prendendo la diaria nonostante l'assenza. Vi racconto .... In aula nelle fila del PDL si votava e un pallino risultava sempre bianco nel tabellone..... Sempre uguale, sempre astenuto. La cosa e' caduta all'occhio del nostro Enrico Cappelletti che si è alzato facendo presente che un tasto veniva premuto nonostante il senatore di riferimento FOSSE ASSENTE. E' li che il nostro sen. Roberto Cotti si è recato in quella postazione , e togliendo una pila si quotidiani che copriva il tutto, ha tirato fuori dalla buca del voto UNA PALLINA DI CARTA!!!!!! Una pallina di carta che premeva e face risultare il voto !!!! Ha estratto la cosa e l'ha mostrata a tutti. Abbiamo gridato Vergogna vergogna.... Ma nessuno e' stato punito ne' sanzionato!!!!! La postazione era del senatore PIERO AIELLO.... PDL. Insomma abbiamo protestato ma inutilmente.... Ebbene, questa sera, a pochi minuti dalla fine dell seduta.... Il nostro Roberto Cotti richiede la parola.... Il presidente di turno e' GASPARRI.... Roberto fa presente che ci sono altre irregolarità.... Ma Gasparri non lo fa esprimere parlandogli sopra e chiudendogli il microfono prima che dicesse ciò che voleva dire. Roberto molto determinato ha sceso le scale e si è recato nella postazione additata sempre nelle fila del PDL , QUESTA VOLTA NEGLI SCRANNI PIU ALTI, ed ha estratto NUOVAMENTE UNA PALLA DI CARTA INCASTRATA X FAR SI CHE PREMESSE I TASTI X LA VOTAZIONE. BASTAAAA.... SIAMO ESPLOSI DI INDIGNAZIONE... ABBIAMO URLATO LA NOSTRA RABBIA E TUTTO LO SDEGNO POSSIBILE. E INSOPPORTABILE TUTTO CIÒ' e sempre nell'indifferenza di chi dovrebbe far funzionare i lavori d'aula con alto senso dello stato. Anzi.... Gasparri ha ridicolizzato il nostro Roberto chiamando lo SILVAN , Basta tutto ciò è' INAMISSIBILE. proporrò grandi azioni per la prossima volta che ciò succederà.... Sono delle persone IMMATURE E DEGNE DI ASILO INFANTILE. Ho urlato in aula che sono indegni, che sono intollerabili.... Vedremo come tutto questo andrà a finire. Voi cittadini sappiate che stanno continuamente sottraendo soldi pubblici anche con questi vergognosi sistemi. Sara Paglini -CITTADINA PORTAVOCE IN SENATO #M5S


Questa gente bisognerebbe prenderla a randellate sulle gengive....
A due a due.... sino a quando le randellate non diventano dispare....

11/10/2013, 16:31

TTE, leggi l'articolo di Scanzi e dimmi cosa ne pensi... postato poco sopra.

11/10/2013, 16:38

rmnd ha scritto:

Il problema penso sia soprattutto economico.
Costruire nuove carceri costa, (e non si realizzano in tempo 0)

Costruire nuove carceri significa assumere nuovo personale carcerario.
E già l'attuale è in sottorganico.



Soldi? I miliardi spesi in TAV ed EXPO' 2015, oltre a tante belle cosette di pubblica utilità (come ad esempio rimettere in sesto le scuole pubbliche), potevano essere utilizzati per METTERE A NORMA le carceri già esistenti ed abbandonate. Anche quelle sono state costruite con "soldi pubblici" sai?

E sempre dai soliti ESPERTI DELLA POLITICA [}:)]

Altro che indulto e amnistia....

PS: naturalmente, visto che gli esuberi hanno superaro le 20.000 unità,
ORA, non è possibile fare altrimenti........ [:(!]

Questo è il paese delle toppe e dei cerotti....
Mai che si riesca a vedere al di là del naso...

Maledetta gerontocrazia.....

11/10/2013, 16:39

Meryddin ha scritto:

TTE, leggi l'articolo di Scanzi e dimmi cosa ne pensi... postato poco sopra.

Letto... sono d'accordo con Scanzi.... si poteva evitare....

11/10/2013, 17:48

Thethirdeye ha scritto:

rmnd ha scritto:

Il problema penso sia soprattutto economico.
Costruire nuove carceri costa, (e non si realizzano in tempo 0)

Costruire nuove carceri significa assumere nuovo personale carcerario.
E già l'attuale è in sottorganico.



Soldi? I miliardi spesi in TAV ed EXPO' 2015, oltre a tante belle cosette di pubblica utilità (come ad esempio rimettere in sesto le scuole pubbliche), potevano essere utilizzati per METTERE A NORMA le carceri già esistenti ed abbandonate. Anche quelle sono state costruite con "soldi pubblici" sai?




ti sei dimenticato gli F-35, come da decalogo del perfetto grillino [8D].

Non ci sono soldi per i canadair..colpa degli f35.
Non ci sono soldi per le motovedette...colpa degli f35
Abbiamo comprato i canadair
Non ci sono soldi per le motovedette---colpa degli f35. No! colpa dei canadair...(e qui il grillino va in sintax-error)

Tipo libricino del perfetto testimone di geova. A domanda/obiezione della vittima di turno, il zelante cristiano ha la risposta preconfezionata.

11/10/2013, 17:53

rmnd ha scritto:

mik.300 ha scritto:
...........
ma ci vuole tanto a
costruire nuove carceri?
invece no..
si preferisce non perseguire i reati
e non applicare le pene..

ma non è un paese di pazzi questo???????????????????

quasi quasi è meglio delinquere,
no??
i veri fessi sono quelli che
rispettano la legge..



Il problema penso sia soprattutto economico.
Costruire nuove carceri costa, (e non si realizzano in tempo 0)

Costruire nuove carceri significa assumere nuovo personale carcerario. E già l'attuale è in sottorganico.

I

Si quando non sapete dove parare la mettete sempre sul piano economico,allora se è per questo come mai i vostri parlamentari non si riducono celermente le diarie e i rimborsi come fanno i 5 stelle?.[:(!]

11/10/2013, 18:19

rmnd ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:

rmnd ha scritto:

Il problema penso sia soprattutto economico.
Costruire nuove carceri costa, (e non si realizzano in tempo 0)

Costruire nuove carceri significa assumere nuovo personale carcerario.
E già l'attuale è in sottorganico.



Soldi? I miliardi spesi in TAV ed EXPO' 2015, oltre a tante belle cosette di pubblica utilità (come ad esempio rimettere in sesto le scuole pubbliche), potevano essere utilizzati per METTERE A NORMA le carceri già esistenti ed abbandonate. Anche quelle sono state costruite con "soldi pubblici" sai?




ti sei dimenticato gli F-35, come da decalogo del perfetto grillino [8D].

Non ci sono soldi per i canadair..colpa degli f35.
Non ci sono soldi per le motovedette...colpa degli f35
Abbiamo comprato i canadair
Non ci sono soldi per le motovedette---colpa degli f35. No! colpa dei canadair...(e qui il grillino va in sintax-error)

Tipo libricino del perfetto testimone di geova. A domanda/obiezione della vittima di turno, il zelante cristiano ha la risposta preconfezionata.


Complimenti per la risposta stuipida.
Hai vinto il mongolino d'oro Rmnd...

11/10/2013, 19:22

rmnd ha scritto:

mik.300 ha scritto:
...........
ma ci vuole tanto a
costruire nuove carceri?
invece no..
si preferisce non perseguire i reati
e non applicare le pene..

ma non è un paese di pazzi questo???????????????????

quasi quasi è meglio delinquere,
no??
i veri fessi sono quelli che
rispettano la legge..



Il problema penso sia soprattutto economico.
Costruire nuove carceri costa, (e non si realizzano in tempo 0)

Costruire nuove carceri significa assumere nuovo personale carcerario. E già l'attuale è in sottorganico.

I


ma con tutti i miliardi
che buttano via in opere inutili
o mai finite..
sarebbe bene che costruissero
nuove carceri
se servono..
la sicurezza legale è un valore fondamentale
per il convivere civile..

chi sbaglia dev'essere messo la gabbio,
in un gabbio decente si capisce,
ma sempre gabbio..
non rimesso in libertà
perchè il gabbio è pieno..

11/10/2013, 19:29

Ci sono tante di quelle carceri in italia abbandonate da ultimare...

Tutte balle...come sempre.


Carceri come cattedrali nel deserto: 40 le incompiute

Le carceri italiane sono (sempre più) sull’orlo del collasso: nei 205 istituti di pena della Penisola, a fronte di una capienza regolamentare di poco più di 43 mila posti, sono stipati oltre 65 mila detenuti (la metà dei quali, peraltro, in attesa di giudizio). In molte carceri, l’80 per cento delle quali ha più di cent’anni e una su cinque è stata costruita tra il 1200 e il 1500, il tasso di sovraffollamento ha già ampiamente superato il 200 per cento e le condizioni igieniche e di vivibilità sono “talvolta fuori dal principio costituzionale dell’umanità”. A dichiararlo, lo stesso Guardasigilli Alfano che ha proposto lo “stato di emergenza”, ottenendo dal Consiglio dei ministri il via libera al piano carceri che dovrebbe portare alla realizzazione di oltre 21 mila nuovi posti nei penitenziari italiani.
Quello dell’edilizia penitenziaria è un capitolo spinoso attorno al quale periodicamente si riaccendono le polemiche: senza voler entrare nel merito, vi è un aspetto quanto meno paradossale su cui vorremmo tornare a soffermarci e di cui ci eravamo invero occupati già un anno fa.
Mentre a Napoli, Milano, Lecce, Bologna le celle straripano, a Codigoro (Ferrara), Villalba (Caltanisetta), Minervino Murge (Bari), vi sono altrettante carceri… vuote. Alcune sono state inaugurate e mai utilizzate. Altre sono incompiute. Altre ancora sono state abbandonate al degrado. Qualcuna è divenuta rifugio di sfrattati. Qualcun’altra è stata soppressa o venduta a Comuni ed enti locali che continuano a lasciarla inutilizzata. Le cattedrali nel deserto che costellano lo Stivale, da Nord a Sud, e che nel corso degli anni hanno assorbito non poche risorse pubbliche per rimanere semplicemente inutilizzate, sono ben 40 [fonte: Il Messaggero]. Dal carcere di Morcone, provincia di Benevento, costruito, arredato e poi abbandonato, a quello di Revere (Mantova), dove i lavori, iniziati nei primi anni ’90, sono fermi dal 2000 e i locali sono già stati saccheggiati, da quello di Gela (Caltanissetta), progettato nel 1959, inaugurato nel 2007, ma ancora vuoto perché i sistemi di sicurezza devono essere adeguati, a quello di Arghillà, periferia nord di Reggio Calabria, ultimato nel 2005 – e costato niente meno che 90 milioni di euro –. Qui tutto è pronto: ci sono gli impianti di sicurezza, le telecamere a circuito chiuso, le celle per 300 detenuti, addirittura i computer e le scrivanie negli uffici amministrativi. Non manca nulla, insomma. Tranne la strada di accesso.
Un paradosso nel paradosso che, come ha scritto Nino Cirillo su Il Messaggero, “gli esperti chiamano burocraticamente diseconomia carceraria”. Noi, che con il burocratese non siamo mai andati molto d’accordo, preferiamo invece chiamarla in altro modo: sprecopoli.
LV n
Le carceri italiane sono (sempre più) sull’orlo del collasso: nei 205 istituti di pena della Penisola, a fronte di una capienza regolamentare di poco più di 43 mila posti, sono stipati oltre 65 mila detenuti (la metà dei quali, peraltro, in attesa di giudizio). In molte carceri, l’80 per cento delle quali ha più di cent’anni e una su cinque è stata costruita tra il 1200 e il 1500, il tasso di sovraffollamento ha già ampiamente superato il 200 per cento e le condizioni igieniche e di vivibilità sono “talvolta fuori dal principio costituzionale dell’umanità”. A dichiararlo, lo stesso Guardasigilli Alfano che ha proposto lo “stato di emergenza”, ottenendo dal Consiglio dei ministri il via libera al piano carceri che dovrebbe portare alla realizzazione di oltre 21 mila nuovi posti nei penitenziari italiani. Quello dell’edilizia penitenziaria è un capitolo spinoso attorno al quale periodicamente si riaccendono le polemiche: senza voler entrare nel merito, vi è un aspetto quanto meno paradossale su cui vorremmo tornare a soffermarci e di cui ci eravamo invero occupati già un anno fa. Mentre a Napoli, Milano, Lecce, Bologna le celle straripano, a Codigoro (Ferrara), Villalba (Caltanisetta), Minervino Murge (Bari), vi sono altrettante carceri… vuote. Alcune sono state inaugurate e mai utilizzate. Altre sono incompiute. Altre ancora sono state abbandonate al degrado. Qualcuna è divenuta rifugio di sfrattati. Qualcun’altra è stata soppressa o venduta a Comuni ed enti locali che continuano a lasciarla inutilizzata. Le cattedrali nel deserto che costellano lo Stivale, da Nord a Sud, e che nel corso degli anni hanno assorbito non poche risorse pubbliche per rimanere semplicemente inutilizzate, sono ben 40 [fonte: Il Messaggero]. Dal carcere di Morcone, provincia di Benevento, costruito, arredato e poi abbandonato, a quello di Revere (Mantova), dove i lavori, iniziati nei primi anni ’90, sono fermi dal 2000 e i locali sono già stati saccheggiati, da quello di Gela (Caltanissetta), progettato nel 1959, inaugurato nel 2007, ma ancora vuoto perché i sistemi di sicurezza devono essere adeguati, a quello di Arghillà, periferia nord di Reggio Calabria, ultimato nel 2005 – e costato niente meno che 90 milioni di euro –. Qui tutto è pronto: ci sono gli impianti di sicurezza, le telecamere a circuito chiuso, le celle per 300 detenuti, addirittura i computer e le scrivanie negli uffici amministrativi. Non manca nulla, insomma. Tranne la strada di accesso. Un paradosso nel paradosso che, come ha scritto Nino Cirillo su Il Messaggero, “gli esperti chiamano burocraticamente diseconomia carceraria”. Noi, che con il burocratese non siamo mai andati molto d’accordo, preferiamo invece chiamarla in altro modo: sprecopoli.LV n


http://www.ilduemila.com/carceri-come-c ... incompiute

11/10/2013, 19:44

non si può aumentare la spesa pubblica per costruire nuove carceri (che molte volte è una soluzione più economica a quella di ristrutturare le vecchie carceri abbandonate) , ma soprattutto non si può assumere nuovo personale pubblico .

Già abbiamo 40mila dipendenti nel settore carcerario.
Solo per pagare i loro stipendi ci costa ben oltre 1miliardo di euro, 2,4 miliardi di euro all'anno.
Poi tutto il resto, compreso il vitto e alloggio detenuti, per un totale di 2,8 miliardi di euro all'anno

Nuove carceri= nuovo personale= aumento tasse.
Vi sta bene?
ok
facile parlare per poi lamentarsi che le tasse sono troppo alte.
Ultima modifica di rmnd il 11/10/2013, 19:51, modificato 1 volta in totale.

11/10/2013, 20:01

Ronin77 ha scritto:

Ci sono tante di quelle carceri in italia abbandonate da ultimare...

Tutte balle...come sempre.


Carceri come cattedrali nel deserto: 40 le incompiute

Le carceri italiane sono (sempre più) sull’orlo del collasso: nei 205 istituti di pena della Penisola, a fronte di una capienza regolamentare di poco più di 43 mila posti, sono stipati oltre 65 mila detenuti (la metà dei quali, peraltro, in attesa di giudizio). In molte carceri, l’80 per cento delle quali ha più di cent’anni e una su cinque è stata costruita tra il 1200 e il 1500, il tasso di sovraffollamento ha già ampiamente superato il 200 per cento e le condizioni igieniche e di vivibilità sono “talvolta fuori dal principio costituzionale dell’umanità”. A dichiararlo, lo stesso Guardasigilli Alfano che ha proposto lo “stato di emergenza”, ottenendo dal Consiglio dei ministri il via libera al piano carceri che dovrebbe portare alla realizzazione di oltre 21 mila nuovi posti nei penitenziari italiani.
Quello dell’edilizia penitenziaria è un capitolo spinoso attorno al quale periodicamente si riaccendono le polemiche: senza voler entrare nel merito, vi è un aspetto quanto meno paradossale su cui vorremmo tornare a soffermarci e di cui ci eravamo invero occupati già un anno fa.
Mentre a Napoli, Milano, Lecce, Bologna le celle straripano, a Codigoro (Ferrara), Villalba (Caltanisetta), Minervino Murge (Bari), vi sono altrettante carceri… vuote. Alcune sono state inaugurate e mai utilizzate. Altre sono incompiute. Altre ancora sono state abbandonate al degrado. Qualcuna è divenuta rifugio di sfrattati. Qualcun’altra è stata soppressa o venduta a Comuni ed enti locali che continuano a lasciarla inutilizzata. Le cattedrali nel deserto che costellano lo Stivale, da Nord a Sud, e che nel corso degli anni hanno assorbito non poche risorse pubbliche per rimanere semplicemente inutilizzate, sono ben 40 [fonte: Il Messaggero]. Dal carcere di Morcone, provincia di Benevento, costruito, arredato e poi abbandonato, a quello di Revere (Mantova), dove i lavori, iniziati nei primi anni ’90, sono fermi dal 2000 e i locali sono già stati saccheggiati, da quello di Gela (Caltanissetta), progettato nel 1959, inaugurato nel 2007, ma ancora vuoto perché i sistemi di sicurezza devono essere adeguati, a quello di Arghillà, periferia nord di Reggio Calabria, ultimato nel 2005 – e costato niente meno che 90 milioni di euro –. Qui tutto è pronto: ci sono gli impianti di sicurezza, le telecamere a circuito chiuso, le celle per 300 detenuti, addirittura i computer e le scrivanie negli uffici amministrativi. Non manca nulla, insomma. Tranne la strada di accesso.
Un paradosso nel paradosso che, come ha scritto Nino Cirillo su Il Messaggero, “gli esperti chiamano burocraticamente diseconomia carceraria”. Noi, che con il burocratese non siamo mai andati molto d’accordo, preferiamo invece chiamarla in altro modo: sprecopoli.
LV n
Le carceri italiane sono (sempre più) sull’orlo del collasso: nei 205 istituti di pena della Penisola, a fronte di una capienza regolamentare di poco più di 43 mila posti, sono stipati oltre 65 mila detenuti (la metà dei quali, peraltro, in attesa di giudizio). In molte carceri, l’80 per cento delle quali ha più di cent’anni e una su cinque è stata costruita tra il 1200 e il 1500, il tasso di sovraffollamento ha già ampiamente superato il 200 per cento e le condizioni igieniche e di vivibilità sono “talvolta fuori dal principio costituzionale dell’umanità”. A dichiararlo, lo stesso Guardasigilli Alfano che ha proposto lo “stato di emergenza”, ottenendo dal Consiglio dei ministri il via libera al piano carceri che dovrebbe portare alla realizzazione di oltre 21 mila nuovi posti nei penitenziari italiani. Quello dell’edilizia penitenziaria è un capitolo spinoso attorno al quale periodicamente si riaccendono le polemiche: senza voler entrare nel merito, vi è un aspetto quanto meno paradossale su cui vorremmo tornare a soffermarci e di cui ci eravamo invero occupati già un anno fa. Mentre a Napoli, Milano, Lecce, Bologna le celle straripano, a Codigoro (Ferrara), Villalba (Caltanisetta), Minervino Murge (Bari), vi sono altrettante carceri… vuote. Alcune sono state inaugurate e mai utilizzate. Altre sono incompiute. Altre ancora sono state abbandonate al degrado. Qualcuna è divenuta rifugio di sfrattati. Qualcun’altra è stata soppressa o venduta a Comuni ed enti locali che continuano a lasciarla inutilizzata. Le cattedrali nel deserto che costellano lo Stivale, da Nord a Sud, e che nel corso degli anni hanno assorbito non poche risorse pubbliche per rimanere semplicemente inutilizzate, sono ben 40 [fonte: Il Messaggero]. Dal carcere di Morcone, provincia di Benevento, costruito, arredato e poi abbandonato, a quello di Revere (Mantova), dove i lavori, iniziati nei primi anni ’90, sono fermi dal 2000 e i locali sono già stati saccheggiati, da quello di Gela (Caltanissetta), progettato nel 1959, inaugurato nel 2007, ma ancora vuoto perché i sistemi di sicurezza devono essere adeguati, a quello di Arghillà, periferia nord di Reggio Calabria, ultimato nel 2005 – e costato niente meno che 90 milioni di euro –. Qui tutto è pronto: ci sono gli impianti di sicurezza, le telecamere a circuito chiuso, le celle per 300 detenuti, addirittura i computer e le scrivanie negli uffici amministrativi. Non manca nulla, insomma. Tranne la strada di accesso. Un paradosso nel paradosso che, come ha scritto Nino Cirillo su Il Messaggero, “gli esperti chiamano burocraticamente diseconomia carceraria”. Noi, che con il burocratese non siamo mai andati molto d’accordo, preferiamo invece chiamarla in altro modo: sprecopoli.LV n


http://www.ilduemila.com/carceri-come-c ... incompiute


ecco appunto..
si vede che
le carceri danni proprio fastidio..
si vuole l'indulto a cadenza biennale..
così pure se ti mettono al gabbio..
poi ti tirano fuori..
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